☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
dic 18 2010

Trattoria La Damigiana – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

La Damigiana - Interno

La Damigiana – Interno

 

La damigiana. Simbolo di ebbrezza, di copiosità, di opulenza, di profluvio.
Dall’alto del trono a lei riservato – una pittoresca credenza in stile povero antico – domina e regna sugli avventori della Trattoria che porta il suo nome.
Nella caratteristica sala del locale, che nel regolare alternarsi di numerosi piccoli tavoli, si allunga tra la finestrella che dà sulla cucina e il piccolo deposito dei liquori vicino l’ingresso, i Biumviri ufficiali Ettore e Jesus accolgono un terzo, occasionale, ma sempre gradito ospite: il Dottor Melis. Invero, ben altra compagine di commensali, in questo freddo sabato pre-natalizio, era attesa alla corte di Jesus e il Raschione ma, ahimè, le circostanze della vita spesso intervengono per rivoltare il corso degli eventi, imprimendo la loro inattesa, imprevedibile impronta.

La Damigiana - Insalata di mare

La Damigiana – Insalata di mare


E ancora, ben diverso sarebbe dovuto essere l’accomodamento dei Tre, che in principio prevedevano di destinarsi a un diverso e più altisonante locale; trattasi di un altro appetibile ristorante cagliaritano, dalla denominazione spiccatamente antropomorfica, il cui personale non è stato purtroppo istruito nel rispondere con solerzia alle telefonate dei proponenti avventori, che avrebbero l’intenzione di prenotare. Clienti persi.
Ma modi ancora peggiori si ingegnano di trovare taluni ristoratori della nostra città, per mettere i propri clienti nella condizione di verificare quanto miope (e a dir poco irrispettoso) possa essere il loro atteggiamento nei confronti di chi potenzialmente rappresenta la loro fortuna. A questo proposito riteniamo poco intelligente e professionale confermare una prenotazione per le ore 13.00 e, ciononostante, interdire alle 13.05 – con un certo difetto di gentilezza – l’accesso alla sala pranzo: «aspettate dieci minuti (al freddo ndr.), non siamo ancora pronti». Risultato: «Ciao, ciao!». Ancora, clienti persi. Che schifo!

La Damigiana - Cozze gratinate

La Damigiana – Cozze gratinate


Dato l’evolversi antipositivo degli eventi, il sempre democratico Jesus, ordinava al plotone dei burricchi il repentino cambio di rotta, lasciando al Dott. Melis l’onore e l’onere di scegliere la nuova destinazione.
Ed eccoli quindi, forse trascinati dagli istinti di parsimonia del succitato dottore, accomodarsi nell’accogliente quanto spartana trattoria “La Damigiana”,  il cui ambiente appare sobriamente gradevole nella sua semplicità. Meno sobrio sembra, invero, il rumoroso TV CRT situato nei pressi dell’ingresso.
Ci serve l’unico gentile cameriere presente in sala, dai tratti somatici che vagamente possono ricordare il calciatore macedone Goran Pandev.
Velocemente ordiniamo un assaggio di antipasti di mare, e Spaghetti ai ricci come primo piatto. Dalla (non troppo fornita) cantina scegliamo un buon vermentino “La Cala” di Sella&Mosca, Alghero.

La Damigiana - Zuppa di cozze

La Damigiana – Zuppa di cozze


L’esordio non è certamente positivo: l’insalata di mare che ci propongono, composta prevalentemente da polpetti marinati, cozze sgusciate e surimi, ha l’aspetto degli antipasti assortiti del supermercato. Il sapore sarebbe stato anche apprezzabile, se non ci fosse stata servita gelida.
Stesso discorso per le cozze gratinate, che comunque possiamo ascrivere alla categoria degli alimenti gradevolmente commestibili. Meno buoni i gamberi alla catalana, per i quali dobbiamo giudicare poco dosati i sapori di cipolle (eccessivo) e pomodorini.
Piuttosto anonima, è risultata la non abbondante porzione di carpaccio di salmone, anch’essa probabilmente assortita in confezione industriale. Buona (e calda), per nostra fortuna, la zuppa di cozze che è seguita; unica nota realmente positiva degli antipasti.


La Damigiana – Gamberi alla catalana

La Damigiana - Pane Carasau alla fondina

La Damigiana – Pane Carasau alla fondina

La Damigiana - Carpaccio di salmone

La Damigiana – Carpaccio di salmone


La Damigiana – Spaghetti ai ricci


Totalmente fuori dal contesto e fuori da ogni possibile armonia di gusto, l’ultimo piatto proposto, nella pur numerosa serie di pietanze: pane carasau inzuppato da una colata di formaggio fuso, probabilmente semplice fondina; a parte il discutibile valore gastronomico in termini assoluti, non possiamo fare a meno di sottolineare come la scelta ci risulti per lo meno inappropriata, al termine di un crescendo di sapori di mare.
La cosa che però ci ha lasciati veramente perplessi, è stata la qualità degli spaghetti ai ricci di mare. Apparivano in effetti scotti, insipidi, privi di qualsiasi accenno di sapore riconducibile ai ricci di mare. Tutti e tre i Burricchi, hanno conseguentemente evitato di terminare la propria porzione.

La Damigiana – Sebada


Prevedendo la qualità di un possibile secondo in linea con quanto finora mangiato, si passava direttamente al dolce. I tre commensali sceglievano tre dolci diversi, che coprivano interamente le possibilità di scelta offerte dal menu: sebada al miele (giudicata buona) per il Raschione, tartufo nero (assortito e mal servito) per Jesus, dolcetti sardi per il dottor Melis.
Il pasto terminava con un caffè che ci è apparso tristemente acquoso, e con ammazzacaffè altrettanto inconsistenti: 
amaro Averna per Jesus, liquore alla liquirizia per gli altri due burricchi.

Costo totale del pranzo: 30€ cadauno, di un buon 30% sovrastimato rispetto alla qualità delle pietanze proposte, alla loro presentazione, e al servizio complessivo.

Tra l’altro dobbiamo far notare quanto sia perlomeno fastidioso, in ottica turistica, non predisporre il pagamento tramite bancomat o carta di credito. Per quanto riguarda il giudizio complessivo, tra le numerose pietanze che ci sono sembrate inadeguate siamo riusciti a cogliere qualche eccezione positiva. E’ strano pensare che basterebbe un minimo di attenzione, per dare maggior lustro al proprio menu e al proprio locale. Evidentemente, tra i ristoratori nostrani, per questo aspetto c’è un ben poco diffuso interesse.



VALUTAZIONE “La Damigiana”: Un Burriccu.
Trattoria La Damigiana Indirizzo: Corso V. Emanuele II 115, Cagliari
Telefono: 070 658277    [mostra in google maps]
 

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ott 17 2010

Ristorante Da Paolo – Cagliari

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Da Paolo – Pesce assortito

 

Cagliari, Viale Elmas. Ore 13. A metà strada tra l’ideale proponimento di gioia, dettato dalla radice esigente e pretestuosa delle voracità Triumvire e Raschionidee, e il centro focale del dovere istituzionale, che avrebbe di lì a poco pervaso la coscienza dell’Ingegner Marrocu, i Tre, ormai navigati ed affiatati Triumviri, si incontrano per condividere la loro nuova avventura culinaria.
Meta-fisica di tale incontro, il Ristorante
“Da Paolo”, a un tiro di schioppo dall’aeroporto di Cagliari Elmas – dove, per l’appunto, l’Ing.Marrocu presta servizio come esperto di sicurezza aeroportuale – e ad una maldifesa distanza dai peccaminosi pensieri di lussuria, che la prestigiosa sede del ristorante inevitabilmente evoca.

Da Paolo – Polpi, Burrida, Cozze


All’ingresso del locale ci accoglie una splendida vetrina di pesce assortito con prelibatezze di ogni genere: spigole, orate, triglie, anguille ecc.

La sala principale è ampia e luminosa; dà l’impressione di essere allestita o ristrutturata di recente, e per questo risente non poco dell’anonimo stil novo dell’architettura sarda. Tutto l’interno appare razionale, lucido e gradevole, ma difetta sicuramente di una impronta ed un’anima ben definite. Non per questo non possiamo inquadrare la sua dimensione naturale, nell’ottica dell’organizzazione di eventi dal numeroso pubblico, quali matrimoni, feste di laurea ecc.

Da Paolo - Cernia, Tonno, Scabecciu

Da Paolo – Cernia, Tonno, Scabecciu


A conferma di tale ipotesi, il numero totale degli indaffarati e sbrigativi (forse troppo, tanto da incidere sulla qualità del servizio) camerieri ci é sembrato addirittura eccessivo rispetto al numero di avventori presenti in quel momento nel locale.
Dopo che i triumviri venivano fatti accomodare ad un tavolo ben più spazioso del necessario per accogliere tre voluminosi burricchi, Il cameriere velocemente proponeva un buon vino Torbato “Terre Bianche” in luogo del consueto “Costamolino”, non presente nella carta dei vini, anche perché questa, così come il menù, non è stata direttamente proposta; le portate infatti venivano seduta stante suggerite da uno dei camerieri che, a turno e vicendevolmente, si alternavano al tavolo.

Da Paolo - Zizzigorrus, Ostriche gratinate

Da Paolo – Zizzigorrus, Ostriche gratinate



Primo facile suggerimento, a cui i Triumviri come da loro costumanza, volentieri davano seguito, è stato quello di iniziare il pranzo con la serie di antipasti della casa; antipasti esclusivamente di pesce, come richiesti dai tre, con l’eccezionale aggiunta di un piatto di buonissimi zizzigorrus (lumache) alla campidanese, per i quali l’ingegner Marrocu non ha potuto fare a meno di bramare, dopo averli visti arrivare sulla tavola dei vicini avventori.

La serie delle portate che costituivano les entrée è stata notevole in termini di numero complessivo. Si è esordito con dei buoni polpi marinati, cozze condite con sugo di pomodorini e la classica burrida.

Da Paolo – Carciofi e Bottarga


Seguivano una porzione di cernia con mandorle e carote, tonno con pomodorini e sedano, e un buon piatto di tradizionale pesce a scabecciu.
Ancora le già citate lumache (al sugo) e alcune ostriche cotte gratinate, con una componente di panna e/o formaggio, che non hanno però trovato un Raschione particolarmente entusiastico.
Ci venivano inoltre proposti: polpetti alla diavola, un gustoso assortimento di triglie fritte e frittelle di gianchetti e, dulcis in fundo, un buonissimo piatto di carciofi e bottarga, tagliata in tempo reale dall’efficiente cameriere, in gustose e dense scaglie dal sapore acceso.

Da Paolo – Spaghetti Arselle Zafferano Bottarga


Complessivamente la qualità degli antipasti è stata discreta, con il proporsi di qualche eccellenza (bottarga e lumache), ma anche con elementi meno convincenti (le ostriche gratinate). Come già accennato il numero di portate è stato notevole, anche se  ciascuno non abbondantissimo in senso volumetrico; sicuramente, comunque, più che soddisfacenti per rimpinzare e appagare i bellicosi istinti degli esigenti Triumviri.
I due primi piatti scelti invece, congiuntamente comandati come risultato di un mancato sincretismo tra due richieste ed esigenze contrapposte, non sono riusciti a soddisfarci pienamente, fors’anche perché l’appagamento derivato dall’aver divorato senza sosta i succitati antipasti, non ha permesso di apprezzarne fino in fondo il gusto, anestetizzato a quel punto dall’abbondante vino e dalle pietanze ingurgitate.

Da Paolo - Spaghetti Gamberi, Porcini

Da Paolo – Spaghetti Gamberi, Porcini


Trattasi di un abbondante piatto di spaghetti ai gamberi e funghi porcini, accompagnati da altrettanto altisonanti spaghetti alle arselle, zafferano e bottarga.
Nella specifico, il forte sapore dei funghi porcini ci è sembrato mal sposarsi con la componente acidognola della salsa ai gamberi, mentre gli spaghetti alle arselle apparivano invece particolarmente asciutti, tanto da non esaltare al pieno il sapore della bottarga, rendendo il piatto complessivamente troppo pesante.
Ribadisco che il giudizio potrebbe essere condizionato dall’abbondanza degli antipasti, il ché ci indirizza verso l’antico dilemma dello scegliere o meno la strada dell’eccesso anticipato, piuttosto che condurre sin dall’inizio il pasto su binari di una maggiore moderatezza e sobrietà.

Da Paolo – Dolcetti, Sorbetto al limone


A quel punto comunque, i commensali hanno avuto il rammarico di non aver optato sui secondi piatti, in luogo della combinazione dei due primi, anche perché avevano avuto modo di ammirare, ad esercizio di suggerimento nei confronti di altri avventori da parte dei camerieri, alcune splendide spigole fresche, che cotte arrosto sarebbero state certamente ben più appaganti.

Si è invece scelto di passare direttamente al dolce: ottimi sorbetti al limone per Jesus e l’Ing.Marrocu, accompagnati da ciambelle di pastafrolla e dolci alle mandorle e zafferano.

Da Paolo - Sebadas

Da Paolo – Sebadas




Il Raschione Ettore ha invece ordinato una tradizionale Sebada al miele, che al contrario non ha incontrato per niente il suo gusto. Anziché presentarsi, come suo auspicio, con una prelibatezza preparata in casa, il cameriere serviva una discutibile sebada assortita, dall’aspetto tipico di quelle acquistate in un qualunque esercizio commerciale, magari in confezione economica formato famiglia.

Dopo aver assaggiato un liquore alla liquirizia, i tre commensali decidevano di richiedere il conto, terminando così le ostilità, per consumare il caffè di rito in un Bar della zona, da lì poco distante.


L’onere economico stato di 33 € cadauno, che sarebbe stato commisurato se l’abbondanza delle pietanze fosse stata accompagnata da una qualità e un servizio più adeguati. Dobbiamo perciò ritenere quanto pagato 8/10 euro sopra la soglia ideale.
Il giudizio finale complessivo deve mettere in conto l’ottimo esordio della cucina, con antipasti discreti e in numero rilevante, al confronto di più anonimi primi piatti e dessert, oltreché un servizio a tratti approssimativo. Concedendo il beneficio del dubbio, per quanto riguarda i possibili secondi a base di pesce arrosto, possiamo elevare il voto che più ci pare equo (un burriccu e mezzo), a quello più generoso di due stiracchiati burricchi.


VALUTAZIONE “Da Paolo”: Due Burricchi.
Ristorante Da Paolo Indirizzo: Viale Elmas 63, Cagliari
Telefono: 070 2084801    [mostra in google maps]
 

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set 26 2010

Ristorante medioevale L’Archibugio – Cagliari

 Scritto da Jesus | | Commenta

Chiesa San Giacomo

Chiesa San Giacomo

 

Quartiere Villanova. Con lo splendido scorcio che offre l’immagine della “Collegiata di San Giacomo”, costruzione sacra di origine tardo-medioevale, sita nella omonima piazza, iniziamo la recensione di uno dei locali più caratteristici della Cagliari vecchia: L’Archibugio.

Seppure l’accostamento tra l’arte sacra e l’arte della guerra potrebbe a taluni far storcere il naso, e per altri essere invero del tutto legittima e anzi naturale – ma su questi discorsi per ragioni di diplomazia politica non fatemici entrare – ,possiamo declinare l’accostamento sul piano e nei termini dell’ambientazione medievale, dalla quale il ristorante (sito giusto nei pressi della Collegiata) attinge il maggiore suo fascino e il suo tema caratteristico.

Per l’occasione, ahimè, si è dovuto rinunciare alla presenza del sempre graditissimo neo-Triumviro Ing.Marrocu, assente giustificato per impegni di lavoro.

L'Archibugio - Ettore, Armatura

L'Archibugio – Ettore, Armatura


Potete invece apprezzare la solidità del portamento del Cavaliere Ettore, con la sua armatura firmata Fred Perry e l’alabarda Roncato, dirimpetto al suo gigliato collega buttafuori, sulla soglia de “L’Archibugio”.
L’ambientazione del ristorante é splendida: scavato nel tufo, sostenuto e decorato da suggestivi archi in pietra, suppellettili e arredi dal gusto medioevale, fregi e ornamenti di origine spagnola e fiorentina, maestosi candelabri in ferro pendenti dall’alto soffitto;
posate d’argento, luci soffuse, romantiche candele accese sui tavoli, accomodate su una piccole bajour protettive, costituiscono un elegante contorno ben integrato nell’insieme.
Unica pecca della ricostruzione scenica, ancora una volta: musica di sottofondo non in tema! Mi chiedo perché, con un’ambientazione così suggestiva che si richiama alle abitudini dei millenni passati, si debbano udire giocoforza gli stornelli di Claudio Baglioni o Alexia, anziché venire coinvolti da suadenti arpeggi dell’epoca o, perlomeno, da una più neutrale composizione classica.

L'Archibugio - Antipasti di mare

L'Archibugio – Antipasti di mare


Da dire inoltre, per completezza, che i due Triumviri sono stati accomodati in una nicchia un po’ defilata rispetto agli ambienti principali del ristorante, che non abbiamo potuto apprezzare appieno, causa festa di matrimonio annessa.
I nostri affezionati lettori ricorderanno come, per la stessa ragione in passato, avevamo più volte cercato di prenotare il Sabato pomeriggio, trovando il ristorante già al completo. Questo ovviamente non è da attribuirsi a una qualche negligenza ma piuttosto alla popolarità del locale. 
Passiamo quindi a descrivere la parte più prettamente alimentare, non prima però di aver sottolineato l’estrema preparazione, gentilezza e rigore formale dei camerieri (in particolare la graziosa Sara) de “L’Archibugio” che, vestiti di una pittoresca tunica color amaranto, hanno servito con estrema (quasi maniacale) attenzione i burricchi Triumviri, peccando forse però di un certo, eccessivamente freddo, distacco professionale.

L'Archibugio - Tagliolini neri gamberi e porcini

L'Archibugio – Tagliolini neri gamberi e porcini


Il menu del ristorante (probabilmente anch’esso di origine medievale, data la ricercata usura) è risultato veramente notevole in termini di quantità – tanto notevole da renderci spaesati nella scelta – di piatti proposti: antipasti, primi, secondi, dessert; dalla carta dei vini, altrettanto folta, come di consuetudine i burricchi sceglievano un ottimo Costamolino DOC delle cantine Argiolas.
Gli antipasti di mare, non abbondantissimi ma di buona qualità, ci sono stati presentati su di una elegante porcellana aperta a ventaglio (π/2 radianti ca.), da cui era facile intuire l’ordine progressivo con cui lo chef intendeva presentare i vari sapori: gustosi polpi marinati con varie spezie non meglio identificate, ottime cozze gratinate con pomodorini e mozzarella, ostrica cotta in crema di formaggio, tortini al salmone, carpaccio di salmone e pesce spada su un letto di lattuga e (probabilmente) indivia.

L'Archibugio - Pasta al cartoccio

L'Archibugio – Pasta al cartoccio


In quasi tutti gli antipasti, così come nei successivi primi, abbiamo potuto ben apprezzare alcuni elementi comuni, che probabilmente lo chef é avvezzo usare in abbondanza nella pratica della sua cucina: formaggio, mozzarella o crema di formaggio, riuscivano a regalare sapori particolari ma, d’altro canto, appesantivano non poco le varie portate, tanto da costringere Jesus ed Ettore alla scelta esclusiva dei primi piatti in luogo di primo e secondo. Tagliolini neri con gamberi, funghi porcini e abbondante crema di formaggio per Ettore (26/30 il suo giudizio); Jesus, poteva invece assaporare una splendidamente servita pasta al cartoccio con scampi e cozze, dal sapore vagamente riconducibile al gusto di una pasta al forno molto delicata, in virtù dell’abbondante formaggio fuso utilizzato come condimento. Venticinque trentesimi il giudizio del vostro amato, volendo uniformarci al metro scelto dal Raschione.

L'Archibugio - Crème brûlée

L'Archibugio – Crème brûlée


Quindi, passando direttamente ai dessert, ecco arrivare una deliziosa Creme brulee, il cui sapore  si sposava divinamente con l’ottimo moscato di pantelleria comandato da Jesus, con il piglio e la competenza di un perfetto sommelier.

Il Raschione invece evitava di ordinare un digestivo che accompagnasse il suo dolce, rimandando il tutto all’ammazzacaffè, quando ha potuto apprezzare un eccellente liquore alla liquirizia.
La sua scelta si è quindi limitata ad un’anomala Sebada arrosto con miele (l’alternativa sarebbe stata quella dello zucchero), bizzarra perfino nella sua forma, che pareva essere quella di un vecchio vulcano estinto, imploso su se stesso.

L'Archibugio - Sebada Arrosto

L'Archibugio – Sebada Arrosto


Il caffè, questa volta c’è da sottolineare buonissimo oltre che accompagnato da un delizioso confetto di cioccolato fondente, ha concluso il pasto.
Il conto finale è stato di 45€ cadauno, a cui si deve aggiungere la mancia elargita da Jesus nell’intento di strappare un primo e ultimo sorriso alla serissima cameriera. 
Il prezzo pagato è sicuramente di fascia elevata e può essere definito accettabile in riferimento all’accogliente atmosfera (a parte la musica!) del locale, al servizio veramente eccellente e alla presentazione delle portate. Più discutibile se si riferisce la spesa alla qualità complessiva di quello che si è mangiato: tutto buono, a tratti ottimo, ma niente che abbia veramente lasciato traccia sulle nostre papille gustative o che ci abbia colpito per la particolare originalità.


Comunque, se volete far bella figura nell’ottica di una serata in compagnia della vostra (esigente) amata o dei i vostri (esigenti) amici, e avete abbastanza soldi da spendere, la spettacolarità de “L’Archibugio” non deluderà le attese.
In funzione dell’analisi comparata che il vostro giusto e obiettivo Jesus in ogni occasione fa, per fornirvi un adeguata ed affidabile sintesi di merito, possiamo assegnare al ristorante il giudizio di tre burricchi, anche se un po’ stiracchiati.


VALUTAZIONE “L’Archibugio”: Tre Burricchi.
Ristorante L’Archibugio Indirizzo: Via Sulis 85, Cagliari
Telefono: 070665877  [mostra in google maps]

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set 19 2010

Ristorante Su Pruppu e s’Aligusta – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Su pruppu e s'aligusta – interno

 

Viale Elmas, Cagliari. Il pensiero trasecola, rimbalza lontano, giunge ai piedi di un’”erta” di antica memoria, fino a scorgere la maestosità della sua non solitaria ospite: una fiera dalle sembianze di lonza; leggiera, maculata (anzi direi leopardata) e un lontano odore di petrolio che brucia.

Una volta ancora i Triumviri – e questa volta certamente tre, perché l’ingegner Marrocu a questo punto ha spodestato d’ufficio il susunku Pg – hanno dovuto patire le loro pene, arrancare nel periglioso pelago, scollinare sulla mulattiera delle loro sofferenze, prima di raggiungere l’agognato e fiero pasto.

La lussuria, la cupidigia e l’ira hanno fatto da sottofondo all’incedere dei tre burricchi verso la loro destinazione finale, il ristorante “Su pruppu e s’aligusta“.

Su pruppu e s'aligusta – Bruschette all'olio


Invero, come spesso accade, la meta dei tre burricchi non era affatto questa, bensì un noto ristorante di via Sardegna (forse il più noto) il cui personale, forte del suo nome e della clientela che mai manca nonostante tutto, probabilmente considera l’attenzione ed il rispetto per i clienti cosa di secondaria importanza, tanto da ignorare del tutto le prenotazioni dei suoi avventori e, quel che é peggio, mettere in dubbio la loro onestà, senza neanche verificarne la buonafede sul loro registro. L’ “Aspettate 10 minuti (leggi un’ora) che poi si libera questo” da parte di un titolare é stato interpretato come una presa in giro dai tre. Che schifo! Mentre l’Ing.Marrocu si stava per lasciar trascinare in uno giustificatissimo impeto d’ira, trattenuto grazie alla sua proverbiale elevatezza di pensiero, il Raschione Ettore prendeva in pugno la situazione, effettuava una breve telefonata e il nuovo centro di convergenza era presto definito.

Su pruppu e s'aligusta - Antipasti

Su pruppu e s'aligusta – Antipasti


Ed eccoci allora da “Su pruppu e s’aligusta”; ristorante dall’ambiente piuttosto sobrio, lindo, tra il familiare e l’elegante negli arredi, mentre piuttosto anonimo nella struttura esteriore. Pochi avventori all’interno, tutti serviti dal medesimo cameriere che, oltre all’efficienza del suo servizio, si é dimostrato di notevole disponibilità e simpatia estrema, coinvolgendo e facendosi coinvolgere dai tre Triumviri in discussioni al limite della psico-patologia.
Prim’anche arrivassero gli antipasti, accompagnati dal solito vermentino “Costamolino DOC” delle cantine Argiolas, i tre hanno potuto rompere l’appetito con l’abbondante degustazione di buonissime, anzi eccellenti, bruschette all’olio d’oliva, dal gusto veramente sublime.
Sarebbero ben presto terminate, se non ci fossimo rigorosamente imposti di evitare eccessi che avrebbero potuto limitarci nell’apprezzare appieno le pietanze successive.

Su pruppu e s'aligusta - Polpo marinato

Su pruppu e s'aligusta – Polpo marinato



Arriviamo dunque agli antipasti, non certo originalissimi come ultimamente eravamo abituati, ma piuttosto allineati ai canoni della cucina tradizionale. Ottime cozze gratinate, delicata insalata di gamberi in salsa rosa, polpi marinati (forse un po’ troppo duri);
una pietanza a noi risultata inedita, è invece l’eccellente frittura di sgombri con salsa all’uvetta, pinoli, cipolle e aceto di vino bianco, che il cameriere sosteneva cucinati secondo una ricetta catalana, mentre il Raschione ha poi, più verosimilmente, individuato come “Sgombri in Carpione”. Comunque si chiamino: molto buoni!



Su pruppu e s'aligusta – Burrida


Su pruppu e s'aligusta - Frittura

Su pruppu e s'aligusta – Frittura gamberi e pesci


Su pruppu e s'aligusta – Bocconi di mare











Infine, per concludere gli antipasti – anche se forse l’ordine di presentazione non coincide con l’ordine con cui sono stati ingeriti – una delicatissima burrida, frittura di gamberi e pesci e un buon piatto di bocconi di mare, spazzolati dalla coppia Jesus/Marrocu in poche battute.
Inutile dire come, in virtù della qualità dei Triumviri, alla fine del contendere, non una briciola sia rimasta ad offendere i loro piatti, ingordamente ripuliti.

Su pruppu e s'aligusta - Fregola con le arselle

Su pruppu e s'aligusta – Fregola con le arselle


Arriviamo or dunque ai primi piatti. Inevitabilmente, inesorabilmente il Raschione non ha potuto fare a meno di ordinare la sua usuale “Fregola con le arselle”, il cui aspetto, potete intuire dall’immagine di sinistra, prospettava esaltanti componimenti nella prosa del gusto finale. In effetti, a detta di Ettore e dell’Ing.Marrocu che ha avuto modo di assaggiarla, é risultata essere strepitosa!

Di ben altro spessore, in termini di originalità e di soddisfazione finale, é stato il piatto scelto dai restanti Triumviri, suggerito e anzi sontuosamente descritto e raccomandato dal cameriere.

Su pruppu e s'aligusta – Risotto nero di seppia


Prima di descrivere la portata, per completezza di informazione, diciamo che nel ristorante non ci é stato proposto un menu, ma si é seguita la filosofia dell’interazione con il personale. Vista l’empatia del cameriere, la cosa ci è risultata pienamente condivisibile, rendendo anzi l’atmosfera più familiare.

Il vostro amato Jesus e l’Ing.Marrocu si sono quindi lasciati convincere nello scegliere un risotto al nero di seppia con gamberi, cozze e arselle che, secondo l’oratoria dello stesso cameriere, sarebbe dovuto risultare fantastico nel gusto ed abbondante nella quantità, tanto da precluderci ogni possibilità di accesso ai secondi piatti.

Su pruppu e s'aligusta – Sparlotte e gamberoni


In realtà, seppure la qualità del risotto è risultata soddisfacente, ci saremmo aspettati di più dal punto di vista della misura, tanto che, quasi a disfida della poca fiducia in noi riposta in termini di capacità fagocitativa, i Triumviri ordinavano un secondo di pesce fresco. Dopo non troppo tempo allora, ecco arrivare sul tavolo un – a dir poco – copioso e spettacolare vassoio di gamberoni e sparlotte arrosto, condite con prezzemolo e olio, accompagnate da pinzimonio pomodorini e altre verdure. Ancora più spettacolare, c’è da dire, rispetto a quello proposto dalla immagine catturata dal buon Jesus perché, complice il buon vino e la voglia di addentare tali prelibatezze, i tre hanno evaso la regola primaria dei nostri pranzi: non mettere in moto le fauci prima che si sia proceduto al dovere documentale.
Essendosi accorto di tale colpevole omissione, l’ottimo Ing.Marrocu suggeriva di ricomporre, per quanto possibile, il piatto originale con i pochi elementi superstiti, confidando in una buona inquadratura per riprodurre una verosimile impressione di iniziale abbondanza.

Finalmente satolli e soddisfatti, i burricchi si concedevano infine un sobrio sorbetto al limone (molto buono) e un meno ottimo caffé.
Il costo finale di 38€ cadauno é da ritenersi adeguato per l’abbondanza, un po’ meno per la originalità e la qualità dei piatti proposti che, seppure a tratti di significativa fattura, abbiamo convenuto essere complessivamente nella media. Piuttosto, l’ottimo servizio e l’amabilità dell’ambiente  – che assicurano al ristorante la nostra menzione speciale – rendono il locale ideale per occasioni conviviali e tavolate di amici.


VALUTAZIONE “Su pruppu e s’aligusta”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante
 Su pruppu e s’aligusta
Indirizzo: Viale Elmas 79, Cagliari
Telefono: 0702356589    [mostra in google maps]
 

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mag 9 2010

Ristorante Italia – Cagliari

 Scritto da Jesus | 7 commenti | Commenta

Il livello di gradimento, entusiasmo, affetto, da parte dei fan, nei confronti di qualsivoglia personaggio o pubblica iniziativa, possono essere in buona parte misurati, secondo una antitetica scala di aggressività, sulla base dell’odio manifestato dagli stessi, verso la trasposizione reale del proprio idolo, qualora questi evitasse o non fosse in grado, per un certo periodo, di sostenere e riproporre gli standard qualitativi e quantitativi ai quali il pubblico era stato precedentemente avvezzo.

Ristorante Italia – Menu

 

Tale volutamente prolisso preambolo serve a inquadrare sotto una luce positiva – altrettanto antitetica rispetto la penombra cuccurrifera del vostro amato Jesus -, le numerose lamentele provenienti dai nostri fan, per il recente rarefarsi del numero di articoli traccianti le ciccionate dei triumviri su questo blog. Capisco certamente le esigenze del nostro folto pubblico e il loro impetuoso ed incontrollabile desiderio di conoscenza, ma invito tutti a riflettere sul fatto che le attese ciccionate settimanali, sono insindacabilmente legate al consumarsi della amata/odiata seduta CISCO del Sabato mattina. Avremo certamente cura, prossimamente, di fornire un calendario dettagliato delle nostre lezioni, allo scopo di evitare sofferte e ingiustificate attese. Ma per evitare di prolungare l’agonia, non voglio togliere ulteriore spazio alla disamina della ciccionata ultima di Sabato 8, svoltasi al ristorante “Italia”, sito in Cagliari, subito dietro il palazzo della Rinascente, nella caratteristica e pittoresca Via Sardegna.

 

In realtà la destinazione iniziale dei triumviri per questa giornata, sarebbe dovuta essere altra (Ristorante Archibugio), ma per effetto di un fastidioso vizio che hanno i cagliaritani, nello sposarsi tutti di primavera, all’ultimo minuto c’è stata una variazione di rotta, re-indirizzata  dalla matriarca di casa Pg, collegata telefonicamente con il burriccu figlio.

Ristorante Italia – Posate d'argento

 

La suddetta matriarca é ben conosciuta per i gusti particolarmente raffinati e costosi, cosa che ben si sposa con le abitudini alimentari – e non – del gruppo dei triumviri, tanto che i tre ben volentieri hanno seguito il suggerimento, recandosi senza indugi verso la nuova destinazione designata.

Diciamo subito che le attese non sono rimaste deluse. Ci aspettavamo un ristorante di classe, e tale si é rivelato: ambientazione suggestiva e raffinata, accoglienza fuori dal comune, spumante di benvenuto, offerto da personale premuroso e disponibile.

A proposito della raffinatezza degli ambienti, il triumviro raschione ha giustamente fatto pressioni perché venissero evidenziati alcuni particolari che raramente ritroviamo nei valutandi locali, se non particolarmente chic: posate d’argento, bicchieri di cristallo, servizi igienici lustratissimi con asciugamani monouso in spugna:  che classe!

Ristorante Italia – Antipasti

 

Date le premesse, con cotanto esordio, sarebbe quasi superfluo rendicontare sulla parte strettamente alimentare della ciccionata, se non fosse che i nostri fan bramiscono d’immaginare nei loro pensieri il sapore delle succulenti pietanze che, pur se solo visivamente, ogni settimana proponiamo al fine di condividere con il nostro pubblico le intense emozioni provate. A tal proposito, sempre il triumviro raschione, mi suggerisce di domandarci e domandarvi, retoricamente, come mai nessuna bella figa si sia mai aggiunta al nostro gruppo per provare dal vivo tali emozioni. Penso, caro Ettore, che tu sappia già la risposta che, inevitabilmente,  inizia sempre con la lettera “S”.

Antipasti. Succulenti, saporiti, deliziosi. Il menu non prevedeva purtroppo la solita scelta di antipasti misti, ma i triumviri non si sono persi d’animo, ricomponendo, attraverso l’ordine di singoli piatti distinti, la gustosa miscela di sapori ai quali sono viziosamente abituati: freschissimi polpi marinati, cozze affogate in un delizioso sughetto di mare, sfiziose orziadas.

Ristorante Italia - Spaghetti all'astice

Ristorante Italia – Spaghetti all'astice

 

Primi piatti. Per quanto riguarda i primi, c’é stata una netta presa di posizione da parte di Jesus che, senza voler sentire ragioni, si é subito lanciato su uno dei suoi piatti preferiti: spaghetti all’astice, abbondanti e dal sapore corposo, che gli hanno regalato minuti di autentico delirio mandibolare. Buonissimi!

Differente la scelta del burriccu Pg e del raschione Ettore: spaghetti alle vongole per il primo, fregola arselle e vongole per il secondo. A giudicare dalla rapidità di assorbimento dei rispettivi piatti, immagino abbiano altrettanto gradito.

Ristorante Italia – Spaghetti alle vongole

 

 

Dobbiamo a questo punto denunciare il gravissimo attentato, subito dal vostro amato Jesus, e orchestrato con una subdola quanto rapida manovra terroristica dal raschione Ettore, condotto con l’utilizzo di armi non convenzionali quali: ottimo bicchiere di vino costamolino doc,  rivolto contro i simboli più rappresentativi del suo status economico. Jesus non si scompone, mantiene la sua solita calma e aplombe inglese e rapidamente interviene, mettendo in sicurezza il suo iPhone e il suo nuovo portafogli in pelle, unitamente alle sue numerose carte di credito, dalla corrosione alcolica.

Ristorante Italia – Zuppa Inglese

 

Dolce. Altro fattore negativo e unica pecca da rimproverare all’ottimo servizio del ristorante Italia, é la prematura chiusura delle cucine, che ha impedito ai triumviri di passare al secondo piatto, a quel punto sicuramente gradito. I tre hanno cercato di rimediare ordinando i dolci più calorici presenti sul menu: seada per il raschione e abbondanti porzioni di zuppa inglese per Pg e Jesus. Amari e caffé hanno concluso infine il pasto.

Complessivamente la qualità della cucina e l’ambientazione é da definirsi eccellente. Il conto pagato, commisurato. Per i prossimi appuntamenti, sollecitiamo nuovamente i fan (leggi le fan) che vogliano unirsi ai burricchi, a farsi avanti senza indugi!

Alla prossima ciccionata.

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Ristorante Italia BIS.

 
A seguito di una successiva, quanto casuale, visita dei Burricchi Ettore e Jesus avvenuta in data 22 Giugno 2013, e a seguito di un eccellente percorso eno-gastronomico, che in tale occasione ci è stato proposto, il giudizio è stato aggiornato verso l’alto. Rendicontiamo brevemente e mediaticamente l’esperienza, proponendo questa rigida geometria di immagini, che descrivono il nostro percorso (di mare).

Sala principale

Carpaccio di tonno

Carpaccio di funghi porcini

Carpaccio di ovuli

Ostriche Fine de Claire

Trofie al ragù di cernia

Ristorante Italia - Spaghetti al granchione

Spaghetti al granchione

Tiramisù

Crema catalana





Vino: bianco Vermentino DOCG “I Graniti” 2011 della cantina Pedra Majore, Calangianus.
Antipasti: Carpaccio di tonno rosso con insalata di finocchi; carpaccio di funghi porcini con rucola e grana; carpaccio di ovuli con insalata di finocchi e grana; ostriche “Fine de Claire”(Bretagna).
Primo piatto: incredibili spaghetti al sugo di granchione per Jesus; straordinarie trofie al ragù di cernia per Ettore.
Dessert: eccellente crema catalana per Jesus; ottimo tiramisù per Ettore;
Liquori: Rum Ron Zacapa etichetta nera per Ettore; grappa barricata per Jesus. 

Nella nostra ri-valutazione il Ristorante Italia conferma l’ottima qualità della cucina, perfetto incontro tra una ricercata e non banale selezione di ingredienti di primissima scelta e freschezza e la mano sapiente dello chef, che ha saputo trasformare in poesia i prodotti che la natura gli ha fornito. Menzione speciale per i carpacci di funghi, ammirati in bella esposizione all’ingresso e disposti dai due somari prima di prendere posto. Inarrivabili i primi piatti, per condimento, cottura della pasta e continuità dei sapori. Encomiabile il servizio, sempre preciso, professionale e ottimamente coordinato fra gli interpreti, sebbene non tutti gli attori brillassero per empatia. Quattro Burricchi.
 


VALUTAZIONE “Italia”: Quattro Burricchi.
Ristorante Italia Indirizzo: Via Sardegna 30, Cagliari
Telefono: 0706579870    [mostra in google maps]
 

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