☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
set 26 2011

Ristorante Da Barbara – Solanas

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Da Barbara – Bottarga

 

L’esordio non comune di uno splendido piatto di foglie di bottarga, scenograficamente accomodate su una raffinata ceramica bordata d’azzurro mare, introduce, per i nostri appassionati e recidivi lettori, l’esperienza culinaria di questa settimana.
L’anomalo accomodamento topologico, della rappresentazione idiografico/digitale alla pre-introdotta succitata prelibatezza, è indice e sublimazione, nella entropica distribuzione delle ebbre sinapsi presidenziali, di una corrispondente anomalia logistica che ha interessato, malgrado le perplessità ripetutamente espresse da Jesus, la scelta della dislocazione odierna.

Da Barbara – Interno


Perplessità legata non tanto alla qualità del ristorante – che per ragioni toponomastico/ affettive non potrebbe mai essere a Jesus inviso –  ma piuttosto per la pleonastica replica di una esperienza alimentare estiva, avvenuta in abiti borghesi e senza le gloriose orecchie asinine, elemento fondamentale dell’uniforme ufficiale da Triumviro.
Esperienza che, nonostante le buone impressioni allora ricevute, non era di sufficiente stimolo per una sortita notturna di tale proporzioni, nata per l’eccessiva accondiscendenza del Raschione Ettore nei confronti di un capriccio ripetuto e molesto dell’Ingegner Marrocu, che intendeva così sbafare un alloggio gratuito nel vettore di ritorno. OMISSIS !!!

Da Barbara - Antipasti mare

Da Barbara – Antipasti di mare


Elemento invero positivo della serata, la estemporanea e gradita presenza di una figura sempre più spesso amabilmente dipinta entro la cornice barocca di questo blog. Trattasi dello stimato Ing. V.O., nuovamente ospite della scuola pittorica di Jesus, per effetto stavolta non di una rinnovata assistenza meccanica alla 150 cv imperiale, ma come parziale rimborso per un promesso e non consumato accordo di libera muratorìa.
Non trattasi ovviamente di questioni legate al grand’Oriente cagliaritano, ma di più pittoresche allegorie delle veraci maestranze edìli locali.

Da Barbara – Spaghetti al granchione



Ristorante “Da Barbara” quindi, localizzato poco fuori della località marittimo/balneare di Solanas, frazione del comune di Sinnai, da non confondere con la meno nota appendice urbana della cittadina lacustre di Cabras, in provincia di Oristano.
Il locale si dispone giusto lungo la celeberrima e panoramica litoranea per Villasimius, ed esternamente si presenta come un poco più che anonimo centro di ristoro on the road. La sala interna appare invece ben più accattivante, con moderni arredi color panna chiaro, luci ben dosate, tavoli – con tovaglie in raso -, densamente distribuiti (forse troppo) per coprire e sfruttare ogni utile metro quadro.

Da Barbara – Fregola con le arselle


Numeroso e piuttosto preparato il personale in sala: alcuni giovani camerieri, supportati da una gentile e sempre sorridente signora (Barbara?) oltre ché da un più tenebroso ed accigliato signore di mezza età.
Inevitabile la proposta e l’acquiescenza in merito ad un esordio con antipasti di mare. Imperativa, ahimè, la scelta dei vini, condizionata dalla scarsità di proposte residue della cantina; proposte di fascia alta invero, suggerite da uno spigliato giovinetto sommelier: strepitoso IGT bianco Ruinas dei colli del Limbara, cantine Depperu, seguito da un più impegnativo e corposo Cerdeña di Argiolas, sempre IGT.

Da Barbara – Grigliata mista


A dispetto della vanagloriosa teatralità dell’Ing.Marrocu, prodotta durante il rituale di approvazione dei vini, dobbiamo ritenere errato l’ordine cronologico della loro presentazione. Il Cerdeña si sarebbe in effetti ben meglio sposato con il fantastico piatto di foglie di bottarga – di muggine e di tonno -, primo sacrificio offerto alla ainina alimentar bramosia. Gli antipasti che sono seguiti, compresi tra le foglie di bottarga ed una eccezionale pietanza di cozze e arselle marinate, sono però da ritenersi complessivamente non di parimenti commisurata qualità: insalata di polpo, gamberi alla catalana con pomodorini freschi, acciughe marinate, insalata di mare e tonno alla catalana.

Da Barbara – Creme caramel


I primi piatti hanno di certo determinato una svolta positiva nel procedere della cena. Superba fregola con le arselle per l’ing.Marrocu, succulenti ed opulenti spaghetti “al granchione” – capra di mare – per i rimanenti commensali, che hanno faticato non poco nel recuperare una dignitosa condizione di ordine e pulizia della tavola, momentaneamente trasmutata in campo di battaglia per cesoie e chele da combattimento. Gloriosi!
Scenografica e di buona appetibilità la grigliata mista ordinata come secondo piatto: seppiette, gamberoni, trancio di tonno arrosto e orata.

Da Barbara – Tiramisù



Ottimi invece i dessert: spettacolare creme caramel per l’Ing.Marrocu, tiramisù per il V.O., originale sorbetto al mirto – color vinaccia – per Jesus ed Ettore.
La cena si concludeva con un liquore al mandarino – in luogo di un deprecato “anima nera”, mediocre succedaneo della liquirizia – mirto per il V.O. e un anti-soporifero caffè per Jesus.
Costo cadauno dell’esperimento, 66 euro circa (in realtà 70+40€ per l’Ing. Marrocu, 70×2-40€ per Jesus, 68€ per il Raschione, for free per il V.O.), sicuramente ben al di sopra – al netto del prestigioso nettare – rispetto al dovuto ideale, in funzione di qualità e servizio prodotti durante la serata.

Da Barbara – Ruinas

Da Barbara – Cerdeña


Di difficile sintesi, la rappresentazione semiotica fin qui sviluppata. Ristorante di certo ben organizzato e di ottime potenzialità in termini di cucina e di servizio, che però ha proposto alcuni piatti di certo non all’altezza di una sempre auspicabile e ricercata eccellenza. Il giudizio finale oscilla quindi tra i due  – a favore per tale votazione c’è l’acredine nei confronti di una inutile scampagnata per accontentare Marrocu; contro la pressione di Ettore per un giudizio negativo, nonostante fosse stato lui a decidere insensatamente la location per accontentarlo – e i tre – a favore l’allineamento del nome verso gli appetiti sentimentali presidenziali – burricchi. In definitiva, 2.51 burricchi, misericordiosamente arrotondati a tre.


VALUTAZIONE “Da Barbara”: Tre Burricchi.
Ristorante Da Barbara Indirizzo: SP 76 per Villasimius, Solanas-Sinnai
Telefono: 070750630 [mostra in google maps]

 


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dic 12 2010

Ristorante Basilio – Cagliari

 Scritto da Jesus | 14 commenti | Commenta

Basilio - Ingresso

Basilio – Ingresso

 

B come Basilio. Via Satta Cagliari.

Soffermiamoci un minuto a discutere di memetica.  Una intensa unità culturale, un pensiero monolitico; infinite declinazioni si concentrano in un’unica espressione simbolica, che alimenta, riassume e rievoca in sé le suggestioni dell’espressione del mito e nuove ancestrali esperienze mnestiche.
B come Burricchi, B come Biunviri – Jesus e il raschione Ettore per l’occasione – , B come Bi-Laureato, B come Basilio.

Di fronte a una tale evoluzione del pensiero, dinnanzi a un siffatto logico articolarsi di associazioni libere, l’impatto simbolico di tale nome domina su qualunque tentativo di resistenza conscia, ed ecco quindi il Raschione Ettore, di lì a breve seguito dal vostro amato Jesus – a tal proposito ricordo a tutti il mio compleanno tra poche settimane -, varcare l’uscio del Ristorante, attratto da una primitiva pulsione primaria.

Basilio - Burrida, Seppie allo Zafferano

Burrida, Seppie allo Zafferano (?)


Il ristorante al suo interno è sobriamente elegante.
I dettagli estetici sono abbastanza curati, la sala è architettonicamente ben organizzata e i decori in muratura possono gradevolmente far bella mostra di loro. Suppellettili e ornamenti non sono eccessivi: qualche fila di bottiglie di vino nero disposte su mensole sopraelevate e poco altro. Lo spazio non è ampio e il numero di coperti esiguo ma, dopo essersi tempestivamente recato alla toilette (sollecitato da Jesus per evitare che i suoi consueti 10 anni non coincidessero con l’arrivo delle pietanze) , il Raschione poteva rendicontare sulla presenza di altre sale per le quali non ho avuto premura di verificare maggiori dettagli.
Da notare un efficace artificio estetico messo in atto per estendere virtualmente la volumetria degli ambienti, sfuggito al distratto Jesus fino alla fine del pasto: un ampio specchio posto all’estremità della sala, giusto di fianco all’ingresso della cucina.
Il più grande pregio del Ristorante Basilio è certamente la cortesia e la professionalità del personale, espresse nel curato esercizio della gestualità. All’ingresso siamo stati accolti con gentilezza estrema dal responsabile di sala, che ha provveduto a farci accomodare e contestualmente ad accomodare i nostri costosi soprabiti nel guardaroba.

Basilio - Nasello a scabecciu, insalata di mare

Basilio – Nasello a scabecciu, insalata di mare


Nel seguito del pranzo, saremmo stati serviti serviti, alternativamente, da uno slanciato cameriere e da una giovane ragazza dai capelli corti, particolarmente graziosa e puntigliosamente attenta.
Ordiniamo i nostri consueti antipasti di mare, accompagnati da un “Costamolino DOC” del 2009.
C’è da sottolineare, a questo proposito, che con il presentarsi della nuova annata vinicola, Jesus non ha potuto fare a meno di registrare una netta involuzione della qualità delle bottiglie presenti sul mercato. Dipenderà dalle sue mutevoli preferenze personali, ma per tale annata, il gusto del “Costamolino” da lui recepito sembrerebbe decisamente peggiorato.
Di questo, ovviamente, né l’ottimo personale, né la cucina del Ristorante Basilio possono avere colpa.
Si potrebbe discutere sul fatto che il pane e i grissini di rito, necessari per spezzare la fame in attesa delle pietanze, non siano arrivati per tempo, ma questo potrebbe essere ascritto ai futili maniacali dettagli, ricercati e declinati dalla deformazione àinina.
Quello su cui non possiamo però soprassedere è invece la qualità e il gusto medio degli antipasti, dei primi piatti e dei dessert, che ci sarebbero stati successivamente presentati.

Basilio - Cozze e Fagioli

Basilio – Cozze e Fagioli


L’esordio è stato invero dignitoso, con il proporci di un discreto e originale piatto: seppiette allo zafferano (vedere commento di Paolo, ndr.). Seguivano però tutta una serie di pietanze servite infelicemente fredde e scandite da sapori che andavano dall’assolutamente anonimo al fastidiosamente indelicato, tanto da dare l’impressione di aver sofferto una infelice prolungata giacenza in frigorifero: burrida, nasello a scabecciu, cozze con fagioli, insalata di mare che dava l’impressione di provenire dalle confezioni surgelate di un qualunque supermercato rionale.
Unica nota relativamente positiva, nell’incedere degli antipasti, i due piatti caldi conclusivi: una buona anche se poco abbondante zuppa di cozze, e dei decorosi bocconi di mare, ovviamente caldi e facilmente estraibili.

Basilio - Zuppa di Cozze

Basilio – Zuppa di Cozze

Basilio - Bocconi di Mare

Basilio – Bocconi di Mare

Basilio - Pennette al Salmone

Basilio – Pennette al Salmone


Nota di contorno, con annessa critica e relativo suggerimento. E’ senz’altro apprezzabile il gesto di accompagnare i piatti che portano con sé un intrinseco rischio di insudiciamento, a delle pratiche salviette umidificate monouso, ma sarebbe opportuno scegliere dei prodotti dal profumo meno intenso, visto che non è propriamente piacevole terminare il proprio pasto, perseguitati da un’intenso aroma di detergente al limone.
Primi piatti. Purtroppo, anche per i primi piatti scelti – Pennette al salmone per Jesus, Fregola con arselle per il Raschione – ,la qualità complessiva non si è discostata da quella degli antipasti. Il condimento delle penne al salmone era decisamente inadeguato. Il salmone utilizzato pareva oltremodo affumicato, tanto da attribuire alla pietanza un sapore a dir poco sgradevole, mentre l’acidità complessiva della salsa era eccessiva e fastidiosa.

Basilio - Dessert

Basilio – Dessert


Discorso analogo, se non peggiore, per la fregola con le arselle del Raschione Ettore della quale, per buon cuore e buon busto, evitiamo di inserire una rappresentazione visiva. Riporto per correttezza il suo puntuale e sempre equilibrato giudizio:

«Arselle minuscole, cinque  o sei in tutto. Tutto brodo, fregola del c…. Voto 5/30.»

Devo ammettere di non aver mai sentito il Raschione appellarsi alla compressione relativistica dello spazio tempo, in modo da terminare velocemente un suo supplizio, come in questa occasione.

Infine, esclusa ogni masochistica possibilità di testare i secondi piatti, i Biumviri decidevano di passare direttamente al dessert: crem caramel freddo, acquoso e immangiabile per Jesus, tiramisù anonimo assortito per Ettore.

Il caffè finale era invece buono, come l’acquavite di Jesus e la liquirizia del Raschione.


Il conto finale è stato di 35€ cadauno, sicuramente spropositato (10/15€ in eccesso) rispetto alla qualità e quantità media delle pietanze presentate.
A questo proposito, è singolare il fatto che il locale fosse praticamente pieno al momento del nostro arrivo, cosa che capita di rado in occasione delle nostre ciccionate del Sabato, e quando ciò accade è sistematicamente sintomo di due possibili alternative: qualità del cibo ottima, prezzo estremamente contenuto.
Dato che non riteniamo plausibile nessuna delle possibili alternative, dobbiamo supporre che la nomea del ristorante sia derivata dall’attività notturna dello stesso, risultato di cene di ben altra categoria e spessore, rispetto al pranzo appena consumato.
E in effetti la qualità del mangiato risulta in sesquipedale contrapposizione con la diligenza verso i dettagli da parte del personale (ne fa esempio il gesto finale di aiutarci ad indossare i soprabiti all’uscita mentre la cameriera ci accompagnava all’uscita aprendoci la porta… che classe!), fatto sta che il nostro giudizio complessivo, basato sulla singola esperienza di questo Sabato, non può ahimé discostarsi da…



VALUTAZIONE “Basilio”: Un Burriccu.
Ristorante Basilio Indirizzo: Via Satta 112, Cagliari
Telefono: 070 480330    [mostra in google maps]
 

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set 19 2010

Ristorante Su Pruppu e s’Aligusta – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Su pruppu e s'aligusta – interno

 

Viale Elmas, Cagliari. Il pensiero trasecola, rimbalza lontano, giunge ai piedi di un’”erta” di antica memoria, fino a scorgere la maestosità della sua non solitaria ospite: una fiera dalle sembianze di lonza; leggiera, maculata (anzi direi leopardata) e un lontano odore di petrolio che brucia.

Una volta ancora i Triumviri – e questa volta certamente tre, perché l’ingegner Marrocu a questo punto ha spodestato d’ufficio il susunku Pg – hanno dovuto patire le loro pene, arrancare nel periglioso pelago, scollinare sulla mulattiera delle loro sofferenze, prima di raggiungere l’agognato e fiero pasto.

La lussuria, la cupidigia e l’ira hanno fatto da sottofondo all’incedere dei tre burricchi verso la loro destinazione finale, il ristorante “Su pruppu e s’aligusta“.

Su pruppu e s'aligusta – Bruschette all'olio


Invero, come spesso accade, la meta dei tre burricchi non era affatto questa, bensì un noto ristorante di via Sardegna (forse il più noto) il cui personale, forte del suo nome e della clientela che mai manca nonostante tutto, probabilmente considera l’attenzione ed il rispetto per i clienti cosa di secondaria importanza, tanto da ignorare del tutto le prenotazioni dei suoi avventori e, quel che é peggio, mettere in dubbio la loro onestà, senza neanche verificarne la buonafede sul loro registro. L’ “Aspettate 10 minuti (leggi un’ora) che poi si libera questo” da parte di un titolare é stato interpretato come una presa in giro dai tre. Che schifo! Mentre l’Ing.Marrocu si stava per lasciar trascinare in uno giustificatissimo impeto d’ira, trattenuto grazie alla sua proverbiale elevatezza di pensiero, il Raschione Ettore prendeva in pugno la situazione, effettuava una breve telefonata e il nuovo centro di convergenza era presto definito.

Su pruppu e s'aligusta - Antipasti

Su pruppu e s'aligusta – Antipasti


Ed eccoci allora da “Su pruppu e s’aligusta”; ristorante dall’ambiente piuttosto sobrio, lindo, tra il familiare e l’elegante negli arredi, mentre piuttosto anonimo nella struttura esteriore. Pochi avventori all’interno, tutti serviti dal medesimo cameriere che, oltre all’efficienza del suo servizio, si é dimostrato di notevole disponibilità e simpatia estrema, coinvolgendo e facendosi coinvolgere dai tre Triumviri in discussioni al limite della psico-patologia.
Prim’anche arrivassero gli antipasti, accompagnati dal solito vermentino “Costamolino DOC” delle cantine Argiolas, i tre hanno potuto rompere l’appetito con l’abbondante degustazione di buonissime, anzi eccellenti, bruschette all’olio d’oliva, dal gusto veramente sublime.
Sarebbero ben presto terminate, se non ci fossimo rigorosamente imposti di evitare eccessi che avrebbero potuto limitarci nell’apprezzare appieno le pietanze successive.

Su pruppu e s'aligusta - Polpo marinato

Su pruppu e s'aligusta – Polpo marinato



Arriviamo dunque agli antipasti, non certo originalissimi come ultimamente eravamo abituati, ma piuttosto allineati ai canoni della cucina tradizionale. Ottime cozze gratinate, delicata insalata di gamberi in salsa rosa, polpi marinati (forse un po’ troppo duri);
una pietanza a noi risultata inedita, è invece l’eccellente frittura di sgombri con salsa all’uvetta, pinoli, cipolle e aceto di vino bianco, che il cameriere sosteneva cucinati secondo una ricetta catalana, mentre il Raschione ha poi, più verosimilmente, individuato come “Sgombri in Carpione”. Comunque si chiamino: molto buoni!



Su pruppu e s'aligusta – Burrida


Su pruppu e s'aligusta - Frittura

Su pruppu e s'aligusta – Frittura gamberi e pesci


Su pruppu e s'aligusta – Bocconi di mare











Infine, per concludere gli antipasti – anche se forse l’ordine di presentazione non coincide con l’ordine con cui sono stati ingeriti – una delicatissima burrida, frittura di gamberi e pesci e un buon piatto di bocconi di mare, spazzolati dalla coppia Jesus/Marrocu in poche battute.
Inutile dire come, in virtù della qualità dei Triumviri, alla fine del contendere, non una briciola sia rimasta ad offendere i loro piatti, ingordamente ripuliti.

Su pruppu e s'aligusta - Fregola con le arselle

Su pruppu e s'aligusta – Fregola con le arselle


Arriviamo or dunque ai primi piatti. Inevitabilmente, inesorabilmente il Raschione non ha potuto fare a meno di ordinare la sua usuale “Fregola con le arselle”, il cui aspetto, potete intuire dall’immagine di sinistra, prospettava esaltanti componimenti nella prosa del gusto finale. In effetti, a detta di Ettore e dell’Ing.Marrocu che ha avuto modo di assaggiarla, é risultata essere strepitosa!

Di ben altro spessore, in termini di originalità e di soddisfazione finale, é stato il piatto scelto dai restanti Triumviri, suggerito e anzi sontuosamente descritto e raccomandato dal cameriere.

Su pruppu e s'aligusta – Risotto nero di seppia


Prima di descrivere la portata, per completezza di informazione, diciamo che nel ristorante non ci é stato proposto un menu, ma si é seguita la filosofia dell’interazione con il personale. Vista l’empatia del cameriere, la cosa ci è risultata pienamente condivisibile, rendendo anzi l’atmosfera più familiare.

Il vostro amato Jesus e l’Ing.Marrocu si sono quindi lasciati convincere nello scegliere un risotto al nero di seppia con gamberi, cozze e arselle che, secondo l’oratoria dello stesso cameriere, sarebbe dovuto risultare fantastico nel gusto ed abbondante nella quantità, tanto da precluderci ogni possibilità di accesso ai secondi piatti.

Su pruppu e s'aligusta – Sparlotte e gamberoni


In realtà, seppure la qualità del risotto è risultata soddisfacente, ci saremmo aspettati di più dal punto di vista della misura, tanto che, quasi a disfida della poca fiducia in noi riposta in termini di capacità fagocitativa, i Triumviri ordinavano un secondo di pesce fresco. Dopo non troppo tempo allora, ecco arrivare sul tavolo un – a dir poco – copioso e spettacolare vassoio di gamberoni e sparlotte arrosto, condite con prezzemolo e olio, accompagnate da pinzimonio pomodorini e altre verdure. Ancora più spettacolare, c’è da dire, rispetto a quello proposto dalla immagine catturata dal buon Jesus perché, complice il buon vino e la voglia di addentare tali prelibatezze, i tre hanno evaso la regola primaria dei nostri pranzi: non mettere in moto le fauci prima che si sia proceduto al dovere documentale.
Essendosi accorto di tale colpevole omissione, l’ottimo Ing.Marrocu suggeriva di ricomporre, per quanto possibile, il piatto originale con i pochi elementi superstiti, confidando in una buona inquadratura per riprodurre una verosimile impressione di iniziale abbondanza.

Finalmente satolli e soddisfatti, i burricchi si concedevano infine un sobrio sorbetto al limone (molto buono) e un meno ottimo caffé.
Il costo finale di 38€ cadauno é da ritenersi adeguato per l’abbondanza, un po’ meno per la originalità e la qualità dei piatti proposti che, seppure a tratti di significativa fattura, abbiamo convenuto essere complessivamente nella media. Piuttosto, l’ottimo servizio e l’amabilità dell’ambiente  – che assicurano al ristorante la nostra menzione speciale – rendono il locale ideale per occasioni conviviali e tavolate di amici.


VALUTAZIONE “Su pruppu e s’aligusta”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante
 Su pruppu e s’aligusta
Indirizzo: Viale Elmas 79, Cagliari
Telefono: 0702356589    [mostra in google maps]
 

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lug 24 2010

Scorpacciata di cozze da “Cozziamoci”

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Cozziamoci - Ostriche

Cozziamoci – Ostriche

 

Per gli ormai monchi Triumviri, monchi dell’elemento più susunkamente orientato agli affari suoi, che non sono più propriamente suoi ma di terzi – ed è per questo che sempre meno spesso e sempre meno dignitosamente compare nei nostri articoli -, si profilava, in questo Sabato di Luglio, la magra e temutissima prospettiva del digiuno, a causa della triste e biasimevole abitudine degli esercenti cagliaritani di evitare di rispondere alle prenotazioni telefoniche degli aspiranti avventori e, in molti casi, di abbassare direttamente le saracinesche, fregandosene bellamente – come più volte in questo blog sottolineato – della sedicente vocazione turistica della città che dovrebbe accogliere, in quanto tale,  i suoi preziosi ospiti con qualcosa di meglio che un “cercate altrove, noi siamo in vacanza”. A causa di questo stato d’animo, l’accoglienza offerta dal ristorante “Cozziamoci”, scorto quasi per caso dopo un lungo cammino che ha raggiunto il corso Vittorio Emanuele, in quel di Cagliari, è stata come l’acqua offerta a due beduini che attraversano il deserto sotto il sole cocente.
Il nome è anomalo, come anomala forse é la passione della gentile proprietaria del ristorante, per questo prelibato frutto dei nostri mari.

Cozziamoci - Antipasti di cozze

Cozziamoci – Antipasti di cozze


Ed ecco, da questa passione, nascere un delizioso ristorante, curato nell’ambientazione e nei dettagli, che ci offre un nuovo particolare modo di intendere le nostre ciccionate.
Seppur non si disdegnano piatti di altra natura, il tema predominante della cucina e di tutto quello che le fa da contorno sono le cozze: a base di cozze – e mitili in generale – sono gli antipasti, gli stuzzichini, i primi piatti e persino gli slogan sui tovaglioli (“Cozza ne pensi?”) che invitano l’avventore ad esprimere un giudizio sul servizio ricevuto.
Per quanto riguarda il servizio da noi ricevuto, devo dire è stato impeccabile anche perché al momento eravamo gli unici clienti del locale, tanto che il Raschione Ettore mi ha giustamente suggerito di  forzare la realtà e fare passare il messaggio che avevamo prenotato tutto il ristorante per un summit mafioso a base di cozze. Che classe!
Come pre-antipasti si è deciso di azzardare la scelta delle ostriche crude, scenograficamente servite in un letto di ghiaccio e fette di limone. La scelta si è rivelata quanto mai azzeccata perché tali leccornie (che la Signora ha indicato provenire dalla Francia) sono risultate particolarmente squisite.

Cozziamoci - Cozze alla crema di latte

Cozziamoci – Cozze alla crema di latte


Gli antipasti veri e propri ci hanno permesso di apprezzare una serie di accostamenti e sapori mai provati prima: cozze gratinate, condite con le più disparate salse e con aceto balsamico. Veramente eccellenti, seppure lontani dalla rituale abbondanza con cui i Triumviri incedono nella loro personalissima liturgia del Sabato.
Un altro elemento caratteristico è stato l’offrirci uno stuzzichino assolutamente particolare, quanto improponibile per l’ortodossia della tradizionale cucina sarda: una fetta di pane morbidissimo, sormontata da una sorprendente crema di latte e cozze. In pratica, latte con cozze!!! Comunque, per quanto si possa credere, buonissima!

Cozziamoci - Spaghetti agli scampi

Cozziamoci – Spaghetti agli scampi



Come dicevamo, non solo cozze nel menu, che offriva per la giornata due prelibatezze assai gradite a Jesus e al Raschione Ettore. Rispettivamente: Spaghetti agli scampi e pomodorini, particolarmente gustosi e Fregola con le arselle, ormai scelta privilegiata e cavallo di battaglia per il Triumviro Raschione.
Da sottolineare come, durante il pranzo, Jesus si sia intrattenuto in amabile discussione con la padrona di casa, ovviamente incuriosito dalla genesi di un così particolare ristoro, e dall’origine geografica di tali prelibatezze.


Cozziamoci - Fregola alle arselle

Cozziamoci – Fregola alle arselle



Il proseguire del pranzo è invece stato contraddistinto dall’arrivo di nuovi avventori: i proprietari e i cuochi stessi, che fino ad allora avevano cucinato per noi (e per loro), si sono accomodati in un tavolo vicino al nostro.
La padrona di casa ogni tanto ci dava uno sguardo per verificare se non avessimo bisogno di qualcosa e, prontamente, comandava in merito il suo assistente (penso marito). In questa atmosfera cordiale e familiare abbiamo quindi concluso le nostre fatiche, senza concederci un secondo perché sufficientemente sazi, ma non senza prima aver ordinato un sorbetto (Jesus) e un Tiramisù, che però – e questa è l’unica pecca che si può fare al ristorante quest’oggi ed è il motivo, nostro malgrado, che ci impedisce di assegnare il terzo burriccu -, era un semifreddo preconfezionato.
Tutto il pranzo é stato accompagnato da un buon vinello della casa, mentre Il consueto caffè ha concluso il rito.
Al momento di chiedere il conto, nei due Triumviri – la contraddizione in termini è ben evidente, a causa dello sfuggente susunku Pg – è sorta la curiosità di sapere quanto consistente sarebbe stato il conto, in funzione della particolarità della cucina, del monopolio esclusivo del ristorante, delle ostriche, e del fatto che avevamo finora stucchevolmente ostentato i nostri iphone.
Alla fine 20€ cadauno: ridicoli, tanto che sono stati volutamente portati a 25 per elargire una cospicua quanto riconoscente mancia.

 
Nota: Il ristorante non esiste più in Via del Corso ma si è trasferito sul lungomare di Quartu, cambiando denominazione in “Cozziamoci 2″. Almeno credo…
 


VALUTAZIONE “Cozziamoci”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Cozziamoci Indirizzo: Corso V.Emanuele 184, Cagliari
Telefono: 070650964    [mostra in google maps]
 

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