☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
gen 8 2011

Ristorante Jannas – Cagliari

 Scritto da Jesus | 10 commenti | Commenta
Jannas - Interni

Jannas – Interni, Ing. Marrocu

 

Un inatteso bagno di luce. Venti gradi all’ombra, poche nuvole nel cielo. Un lontano accenno di primavera fa da contorno ideale alla prima ciccionata del novello anno.
Lietamente riuniti, per l’occasione, i tre Triumviri ufficiali: Jesus, il Raschione Ettore, e lo stimatissimo Ing.Marrocu che, confermando un innato spirito goliardico, regala ai divertiti colleghi, nel tragitto verso il ristorante scelto per l’occasione, un anticipo di antipasti aneddotici: singolari ed improbabili esperienze di gioventù, consumate tra le discrete e cupe mura condominiali.
Invero, una volta ancora, la traiettoria che ha accompagnato i Triumviri ufficiali verso la loro destinazione, non è stata ahimè la più efficiente e lineare. I burricchi hanno infatto dovuto subire un primo passaggio a vuoto, nei confronti di un altro noto ristorante cagliaritano, dalla denominazione spiccatamente melvilliana. Chiuso (di Sabato, chissà perché…): «Ettore, adesso puoi intuire perché nessuno rispondeva al telefono!».

Jannas - Polpi olio rucola limone

Jannas – Polpi olio rucola limone

Piano B, direzione Via Sardegna. Il ricettacolo della buona e cattiva cucina della Cagliari gastronomica; quartiere marina.
Dopo un breve vagare, i tre varcano la soglia di un ristorante dal nome ancestrale ed evocativo: Jannas (vedere commento lissa, ndr.).
L’esordio olfattivo non è dei migliori; la natura tufetica della ventilazione trasfigura l’antica origine della struttura, ma stranamente non riusciamo a tradurne gli aspetti estetici più positivi: l’ambientazione e l’arredamento sono piuttosto banali, seppur ben curati. Un eccesso disarmonico di variegate lampadine stona visibilmente con la sobria eleganza del soffitto in legno. Nell’unica sala squadrata, piuttosto ampia e con pareti in semplice muratura, sono presenti una dozzina di tavoli, un terzo dei quali accomodano gli occasionali avventori di oggi.

Jannas - Polpetti alla diavola

Jannas – Polpetti alla diavola


L’accoglienza riservata ai burricchi è più che positiva: estrema gentilezza e cordialità da parte del personale, finanche un qualche palpabile timore, pienamente giustificato dall’aspetto poco rassicurante dei triumviri in tenuta da combattimento alimentare (o se volete, in tenuta da pusher di quartiere, per quest’oggi, vedere foto in fondo ndr…).
I tre, come loro abitudine, si concedevano i rituali antipasti di mare, accompagnati da un eccellente vermentino “La cala” del 2009, delle cantine Sella&Mosca, che veniva testato con una certa efficacia scenografica dal raffinato palato (a dire la verità esclusivamente dall’olfatto) dell’Ing.Marrocu il quale ne sanciva, accompagnato da un accorato plauso di approvazione, la predominanza qualitativa in rapporto al parigrado Costamolino DOC, della medesima annata.

Gli antipasti, non certo particolarmente originali ed abbondanti, hanno avuto un incedere abbastanza contraddittorio. La prima portata era di qualità decisamente scadente: polpi conditi con olio rucola e limone, serviti eccessivamente freddi, duri, e dal sapore tutt’altro che significativo; seguivano invece degli ottimi polpetti alla diavola, divorati ed esaltati da Jesus e dall’Ing.Marroccu, fino all’onore di una ostentata ed eloquente scarpetta, sopraggiunta con l’esercizio pratico di buone bruschette, richieste e servite in merito di una perentoria istanza dell’esigente ingegnere.

Jannas - Capesante gratinate

Capesante gratinate

Jannas - Pesce a scabecciu

Jannas – Pesce a scabecciu

Jannas - Cozze gratinate

Jannas – Cozze gratinate

Arrivavano infine, al tavolo degli ancora affamati Triumviri, un ottimo piatto di pesce a scabecciu, distintamente gustoso e delicato, cozze e capesante gratinate (non dissimili, per aspetto e per sapore, da semplicissime polpette di carne).

Jannas - Spaghetti ai ricci

Jannas – Spaghetti ai ricci


Su questi due ultimi antipasti Jesus, che non ha mai considerato il gratinare come positiva pratica gastronomica, non si pronuncia; registra invece l’approvazione condizionata dei due stimabili commensali, mentre censura gravemente l’operato del cuoco del ristorante, profusosi nell’imperdonabile difetto di presentare un piatto con otto cozze gratinate, da distribuirsi su tre esigenti palati, con pesante massimizzazione del modulo del risultato divisorio, che avrebbe potuto ingenerare gravissimi risvolti di carattere sociale e di ordine pubblico, se non vi fosse stato il cristiano sacrificio di Jesus, pronto a rinunciare al suo diritto acquisito. Altrettanto censurabile la decisione di interrompere qui l’articolarsi dei modesti antipasti, disattendendo l’attesa della (per noi consueta) zuppa di cozze e dei bocconi di mare: mediocri!

Jannas - Tagliatelle all'astice

Jannas – Tagliatelle all'astice

Senza indizio di maggior piacere, dobbiamo rendicondare sui primi piatti, scelti opportunamente dal menu del giorno: tagliatelle all’astice per Jesus e l’Ing.Marrocu, spaghetti ai ricci di mare per Ettore.
Sebbene gli spaghetti ai ricci del Raschione siano risultati gastronomicamente interessanti, dobbiamo valutare al di sotto della sufficienza le appariscenti tagliatelle, per effetto di uno sconsiderato eccesso d’aglio, che ha inesorabilmente sopraffatto qualsiasi richiamo al gusto di mare. 
Dobbiamo dire che se la ciccionata fosse finita qui, il ristorante avrebbe raggiunto una valutazione appena superiore il minimo sindacale.

Possiamo quindi contestualizzare come complessivamente positiva la non abbondanza delle prime portate, perché ha concesso ai Triumviri, paradossalmente, di degustare secondi piatti di ben altro spessore.

Jannas - Seppiette arrosto

Jannas – Seppiette arrosto

Jannas - Orata arrosto

Jannas – Orata arrosto

Jannas - Gamberoni arrosto

Gamberoni arrosto

Trattasi di ottime (almeno dal punto di vista della genuinità e del gusto) portate arrosto: seppiette per Ettore, orata per Jesus, gamberoni per l’Ing.Marroccu. Dobbiamo invero nuovamente registrare un difetto di preparazione per quanto riguarda l’orata di Jesus e i Gamberoni arrosto dell’Ingegnere: un eccesso di cottura ha tradito una poco professionale e approssimativa premura da parte del cuoco. Inoltre, segnaliamo un sesquipedale vizio di natura estetica, evidenziato dall’utilizzo di scaglie di carote crude per i decori, che apparivano inevitabilmente cacocromatici.


Jannas - Semifreddo menta - fileferru

Semifreddo menta – fileferru

Jannas - Semifreddo al limone

Jannas – Semifreddo al limone

Jannas - Tiramisu

Jannas – Tiramisu

Decisamente più interessante la presentazione dei dessert: originale semifreddo menta-fileferru (Jesus), semifreddo al limone (Ing.Marrocu), tiramisu (Raschione Ettore).
I rispettivi gusti sono apparsi gradevoli ma, come tutte le pietanze fin lì assaggiate, non eccezionali. Per onore di cronaca evidenziamo, ad accompagnare i dessert, un ottimo bicchierino di moscato della casa, gentilmente offerto dal cameriere.

Jesus - Marrocu

Jesus – Ing. Marrocu


In funzione della colpevole assenza di liquore alla liquirizia nella carta dei vini, e per effetto della presenza del Triumviro Marrocu, che come suo solito premeva per consumare esternamente il caffè di fine pasto,  i tre commensali sceglievano a quel punto di terminare l’esperienza al ristorante Jannas, e cercare maggior fortuna sulla passeggiata coperta della via Roma.

Il costo complessivo del pasto è stato di euro 35 cadauno, eccessivo di almeno un 20% rispetto alla quantità e qualità di quanto offerto.
Nonostante alcuni accenti positivi e l’empatica gentilezza del personale, dobbiamo fare un forte sforzo di generosità per attribuire alla qualità complessiva del ristorante un secondo onorevole burriccu, che concediamo come esclusivo e invitante auspicio nel curare con maggiore attenzione i numerosi dettagli gastronomici per cui è stato rilevato difetto.



VALUTAZIONE “Da Jannas”: Due Burricchi.
Ristorante Jannas Indirizzo: Via Sardegna 85, Cagliari
Telefono: 070 657902    [mostra in google maps]
 

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dic 12 2010

Ristorante Basilio – Cagliari

 Scritto da Jesus | 14 commenti | Commenta

Basilio - Ingresso

Basilio – Ingresso

 

B come Basilio. Via Satta Cagliari.

Soffermiamoci un minuto a discutere di memetica.  Una intensa unità culturale, un pensiero monolitico; infinite declinazioni si concentrano in un’unica espressione simbolica, che alimenta, riassume e rievoca in sé le suggestioni dell’espressione del mito e nuove ancestrali esperienze mnestiche.
B come Burricchi, B come Biunviri – Jesus e il raschione Ettore per l’occasione – , B come Bi-Laureato, B come Basilio.

Di fronte a una tale evoluzione del pensiero, dinnanzi a un siffatto logico articolarsi di associazioni libere, l’impatto simbolico di tale nome domina su qualunque tentativo di resistenza conscia, ed ecco quindi il Raschione Ettore, di lì a breve seguito dal vostro amato Jesus – a tal proposito ricordo a tutti il mio compleanno tra poche settimane -, varcare l’uscio del Ristorante, attratto da una primitiva pulsione primaria.

Basilio - Burrida, Seppie allo Zafferano

Burrida, Seppie allo Zafferano (?)


Il ristorante al suo interno è sobriamente elegante.
I dettagli estetici sono abbastanza curati, la sala è architettonicamente ben organizzata e i decori in muratura possono gradevolmente far bella mostra di loro. Suppellettili e ornamenti non sono eccessivi: qualche fila di bottiglie di vino nero disposte su mensole sopraelevate e poco altro. Lo spazio non è ampio e il numero di coperti esiguo ma, dopo essersi tempestivamente recato alla toilette (sollecitato da Jesus per evitare che i suoi consueti 10 anni non coincidessero con l’arrivo delle pietanze) , il Raschione poteva rendicontare sulla presenza di altre sale per le quali non ho avuto premura di verificare maggiori dettagli.
Da notare un efficace artificio estetico messo in atto per estendere virtualmente la volumetria degli ambienti, sfuggito al distratto Jesus fino alla fine del pasto: un ampio specchio posto all’estremità della sala, giusto di fianco all’ingresso della cucina.
Il più grande pregio del Ristorante Basilio è certamente la cortesia e la professionalità del personale, espresse nel curato esercizio della gestualità. All’ingresso siamo stati accolti con gentilezza estrema dal responsabile di sala, che ha provveduto a farci accomodare e contestualmente ad accomodare i nostri costosi soprabiti nel guardaroba.

Basilio - Nasello a scabecciu, insalata di mare

Basilio – Nasello a scabecciu, insalata di mare


Nel seguito del pranzo, saremmo stati serviti serviti, alternativamente, da uno slanciato cameriere e da una giovane ragazza dai capelli corti, particolarmente graziosa e puntigliosamente attenta.
Ordiniamo i nostri consueti antipasti di mare, accompagnati da un “Costamolino DOC” del 2009.
C’è da sottolineare, a questo proposito, che con il presentarsi della nuova annata vinicola, Jesus non ha potuto fare a meno di registrare una netta involuzione della qualità delle bottiglie presenti sul mercato. Dipenderà dalle sue mutevoli preferenze personali, ma per tale annata, il gusto del “Costamolino” da lui recepito sembrerebbe decisamente peggiorato.
Di questo, ovviamente, né l’ottimo personale, né la cucina del Ristorante Basilio possono avere colpa.
Si potrebbe discutere sul fatto che il pane e i grissini di rito, necessari per spezzare la fame in attesa delle pietanze, non siano arrivati per tempo, ma questo potrebbe essere ascritto ai futili maniacali dettagli, ricercati e declinati dalla deformazione àinina.
Quello su cui non possiamo però soprassedere è invece la qualità e il gusto medio degli antipasti, dei primi piatti e dei dessert, che ci sarebbero stati successivamente presentati.

Basilio - Cozze e Fagioli

Basilio – Cozze e Fagioli


L’esordio è stato invero dignitoso, con il proporci di un discreto e originale piatto: seppiette allo zafferano (vedere commento di Paolo, ndr.). Seguivano però tutta una serie di pietanze servite infelicemente fredde e scandite da sapori che andavano dall’assolutamente anonimo al fastidiosamente indelicato, tanto da dare l’impressione di aver sofferto una infelice prolungata giacenza in frigorifero: burrida, nasello a scabecciu, cozze con fagioli, insalata di mare che dava l’impressione di provenire dalle confezioni surgelate di un qualunque supermercato rionale.
Unica nota relativamente positiva, nell’incedere degli antipasti, i due piatti caldi conclusivi: una buona anche se poco abbondante zuppa di cozze, e dei decorosi bocconi di mare, ovviamente caldi e facilmente estraibili.

Basilio - Zuppa di Cozze

Basilio – Zuppa di Cozze

Basilio - Bocconi di Mare

Basilio – Bocconi di Mare

Basilio - Pennette al Salmone

Basilio – Pennette al Salmone


Nota di contorno, con annessa critica e relativo suggerimento. E’ senz’altro apprezzabile il gesto di accompagnare i piatti che portano con sé un intrinseco rischio di insudiciamento, a delle pratiche salviette umidificate monouso, ma sarebbe opportuno scegliere dei prodotti dal profumo meno intenso, visto che non è propriamente piacevole terminare il proprio pasto, perseguitati da un’intenso aroma di detergente al limone.
Primi piatti. Purtroppo, anche per i primi piatti scelti – Pennette al salmone per Jesus, Fregola con arselle per il Raschione – ,la qualità complessiva non si è discostata da quella degli antipasti. Il condimento delle penne al salmone era decisamente inadeguato. Il salmone utilizzato pareva oltremodo affumicato, tanto da attribuire alla pietanza un sapore a dir poco sgradevole, mentre l’acidità complessiva della salsa era eccessiva e fastidiosa.

Basilio - Dessert

Basilio – Dessert


Discorso analogo, se non peggiore, per la fregola con le arselle del Raschione Ettore della quale, per buon cuore e buon busto, evitiamo di inserire una rappresentazione visiva. Riporto per correttezza il suo puntuale e sempre equilibrato giudizio:

«Arselle minuscole, cinque  o sei in tutto. Tutto brodo, fregola del c…. Voto 5/30.»

Devo ammettere di non aver mai sentito il Raschione appellarsi alla compressione relativistica dello spazio tempo, in modo da terminare velocemente un suo supplizio, come in questa occasione.

Infine, esclusa ogni masochistica possibilità di testare i secondi piatti, i Biumviri decidevano di passare direttamente al dessert: crem caramel freddo, acquoso e immangiabile per Jesus, tiramisù anonimo assortito per Ettore.

Il caffè finale era invece buono, come l’acquavite di Jesus e la liquirizia del Raschione.


Il conto finale è stato di 35€ cadauno, sicuramente spropositato (10/15€ in eccesso) rispetto alla qualità e quantità media delle pietanze presentate.
A questo proposito, è singolare il fatto che il locale fosse praticamente pieno al momento del nostro arrivo, cosa che capita di rado in occasione delle nostre ciccionate del Sabato, e quando ciò accade è sistematicamente sintomo di due possibili alternative: qualità del cibo ottima, prezzo estremamente contenuto.
Dato che non riteniamo plausibile nessuna delle possibili alternative, dobbiamo supporre che la nomea del ristorante sia derivata dall’attività notturna dello stesso, risultato di cene di ben altra categoria e spessore, rispetto al pranzo appena consumato.
E in effetti la qualità del mangiato risulta in sesquipedale contrapposizione con la diligenza verso i dettagli da parte del personale (ne fa esempio il gesto finale di aiutarci ad indossare i soprabiti all’uscita mentre la cameriera ci accompagnava all’uscita aprendoci la porta… che classe!), fatto sta che il nostro giudizio complessivo, basato sulla singola esperienza di questo Sabato, non può ahimé discostarsi da…



VALUTAZIONE “Basilio”: Un Burriccu.
Ristorante Basilio Indirizzo: Via Satta 112, Cagliari
Telefono: 070 480330    [mostra in google maps]
 

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nov 6 2010

Trattoria Da Serafino – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta
Da Serafino - Interni

Da Serafino – Interni

 

Ottimo il clima, clemente il tempo, favorevoli gli eventi. Di nuovo insieme, in questo tiepido Sabato di Novembre, si ritrovano i Triumviri storici, i Triumviri ex, i Triumviri sub-judice penitenti ed i susunki annessi/ammessi al Sacro rito del Donkey Challenge.
Jesus a capotavola, il burriccu Pg alla destra del Padre (vedi Nicea, 325 D.C.), il Raschione Ettore alla sinistra, l’Ing. Marrocu appena di lato, il dott. Melis di lì giusto di fronte.
L’ampia tavolata è localizzabile a circa un metro e mezzo dall’ingresso di Via Sardegna 109 in Cagliari. Trattoria “Da Serafino”.
La scelta del locale, per compromesso e per condensazione, è la sintesi di due desideri concomitanti e contrapposti che, sebbene freudianamente avrebbero dovuto creare condizione di disagio, tristezza e finanche angoscia, nella nostra realtà cosciente ha determinato un non facile equilibrio tra la susunkaggine di taluno che non gradisce d’esser nominato (Dott. Melis) e l’impulso, da parte dei Biumviri ufficiali, a condizionare l’economicità del week end del burriccu Pg, con il fine di determinarne gli eventi in termini prettamente non spirituali.

Da Serafino – Bottarga e Sedano


Se un qualche Fan percepisse difficoltà nel cogliere la semantica del costrutto precedente, apparentemente senza senso, ci sentiamo di tranquillizzarlo: è senza senso!

Eccoci giungere quindi all’ingresso di “Serafino”, celebre trattoria cagliaritana, logisticamente collocata nel quartiere storico de “la marina”.
La sala da pranzo è piuttosto ampia, distribuita in vari spazi e ambienti, stilisticamente collocabili tra un rustico familiare e il moderno minimalismo, giusto al di sotto della soglia della raffinatezza estetica.
Dopo aver atteso per pochi minuti l’arrivo del Triumviro ospite penitente (l’ing.Marroccu), con il quale Jesus articolava tanto simpatiche quanto goliardiche schermaglie dialettiche, sullo sfondo della seconda e l’undicesima lettera dell’alfabeto italiano, i commensali potevano procedere con il solenne rito.
Interpellato, il veloce e sbrigativo cameriere raccoglieva frettolosamente le ordinazioni, tanto da delineare, per ciascuno degli stimati ingegneri, la razionale fisionomia dell’incedere del pasto: antipasti di mare, primo di mare, secondo di mare, ecc.
Il vino scelto nell’occasione è il consueto Costamolino DOC – poco elegantemente stappato e servito dal cameriere e dal sapore lontanamente conforme al nome “Costamolino” – per il quale Jesus, in fronte alla pretesa di prima valutazione da parte dell’Ing.Marrocu rivendicava (ubi maior minor cessat), in accordo alla sua nota permalosità, tale diritto, supportato dal Raschione Ettore, che intravedeva nella figura del vostro amato l’imponenza e la forza del potere mediatico.

Da Serafino – Zuppa di cozze


Da Serafino – Burrida

Polpo, Carpaccio di Salmone











Antipasti. La sequenza delle portate, diciamo subito non abbondantissime anzi piuttosto scarse per cinque persone con abitudini àinine, si articolava in: polpo marinato (gustosissimo), un carpaccio di salmone alquanto anonimo, burrida di gattuccio nella norma (intesa come media tra il «buonissima» del dott.Melis e il «pessima» del Raschione), eccellente zuppa di cozze con tanto di succulenti crostini imbevuti e, «dulcis in fundo» ,scaglie di bottarga con sedano triturato (decisamente appetibile, ma dal colore che ricordava vagamente quello de sa figumorisca [fichi d’india]).

Da Serafino – Spaghetti Vongole Bottarga


Primi piatti anch’essi (come consuetudine) a base di pesce. Spaghetti Vongole-Bottarga per tutti i commensali escluso Jesus, semplici spaghetti alla bottarga senza vongole per quest’ultimo.
I giudizi sono stati abbastanza contraddittori per quanto riguarda i vari Donkeys; per tale ragione citeremo in esclusiva quello che storicamente ci appare il più affidabile, ovverosia quello del Raschione: «Eccellenti!». Per quanto riguarda il piatto di Jesus, invece, posso dire che questo non ha incontrato favorevole aderenza al suo gusto personale, forse per la pasta troppo al dente e il sapore oltremodo amarognolo della bottarga di muggine.
Da segnalare, nonostante la presenza in menù, l’impossibilità di accedere agli spaghetti ai ricci di mare, che sarebbero altrimenti stati la prima scelta dei più.

Da Serafino - Orata arrosto

Da Serafino – Orata arrosto

Sogliola in umido

Da Serafino - Gamberi arrosto

Da Serafino – Gamberi arrosto










Maggiormente diversificata è stata la preferenza sui secondi piatti: orata arrosto (buonissima) per Jesus e il Raschione (quest’ultimo non ha trovato il sarago che desiderava), sogliola in umido con parmigiano per il Dottor Melis (a suo dire non soddisfacente), gamberi arrosto – il cameriere asseriva fossero gamberoni, ma la loro dimensione rende la denominazione inequivocabile – per i due restanti commensali, che davano versioni contrastanti sull’appagamento derivato: in mistico silenzio l’Ing.Marrocu, piuttosto scettico il burriccone Pg.

Da Serafino – Tiramisù

Da Serafino – Sebada al miele

Da Serafino – Crem caramel








Terminiamo infine questa disamina, citando i dolci assaggiati: Tiramisù (assortito) per Pg e dott.Melis, Sebada al miele (ottimamente cotta, a suo dire) per Ettore, crème caramel (dall’aspetto gradevole ma dal sapore simile al budino assortito) per Jesus e l’ing.Marrocu.
Il pasto si è concluso con i caffè, che per una volta sono risultati ottimi in virtù della loro facile provenienza: l’omonimo bar, collegato al ristorante. Gli ammazzacaffè che sono seguiti sono risultati nella norma. Liquirizia per tutti, ad eccezione di Jesus che si è “accontentato” di un mirto piuttosto anonimo.
Il costo pagato da ciascuno dei commensali è risultato di 35 € (35 dei quali saldati con i buoni pasto dell’Ing.Marrocu)  che, comparativamente, giudicherei un 15-20% al di sopra del giusto, dato il servizio e la qualità media non d’alta cucina.
In effetti, per rassicurare i nostri più susunki fan, visti i prezzi nel menù, immaginiamo sia possibile ridurre di molto il costo di un pranzo o una cena da “Serafino”, in particolare scegliendo il vino della casa, un singolo antipasto, un solo piatto tra primo e secondo, un dolce e, soprattutto, evitando di ostentare sul tavolo i vari costosissimi Nokia, iPhone e Blackberry: che classe!
Cari fan, alla prossima ciccionata.



VALUTAZIONE “Da Serafino”: Due Burricchi.
Trattoria Da Serafino Indirizzo: Via Sardegna 109, Cagliari
Telefono: 070 651795    [mostra in google maps]
 

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ott 24 2010

Ristorante (Nuovo) Saint Pierre – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

St.Pierre – Interni

 

Sulla strada dei ricordi. Ecco per un Sabato ancora, i due Triumviri storici Jesus ed Ettore, gli irriducibili del buon mangiare, gli ultimi Highlander della ciccionata, presentarsi puntuali al loro dovere istituzionale.
Il luogo è evocativo di reminiscenze gloriose: la Laurea del burriccu Anziano, dove egli celebrò il suo rito, dove Jesus per un non sobrio istante si fece uomo, scese (letteralmente parlando) sulla terra e fu immortalato in atteggiamenti dismessi, riverso sul marciapiede, giusto in fronte all’ingresso del locale. Ah, quali nostalgie!
Perseverando sul tema degli atteggiamenti dismessi, a non pochi sarà sfuggita a questo punto l’assenza del terzo Triumviro ufficiale, l’Ing. Marrocu. Senza voler entrare nel dettaglio, dobbiamo comunicare ufficialmente che la posizione dello stimato Ingegnere è attualmente Sub Judice da parte della Grand Jury, che avrà l’onere di verificare il peso e la gravità di spiacevoli situazioni in cui il non controllato eccesso, lo scavalcamento della linea gerarchica superiore, hanno prevalso in luogo del rigore morale in rispetto delle sacre norme ainìne (Rif. i commentari sui rapporti tra due burricchi m & f e il terzo àinu) , mai scritte ma tramandate attraverso innumerevoli generazioni.

St.Pierre - Stampa Fumetto

St.Pierre – Stampa Fumetto


Ma torniamo, senza indugi, alla recensione del Nuovo Saint Pierre. Nuovo perché ci è dato sapere che la gestione è cambiata di recente; non pare invece, per quanto possano essere affidabili i nostri ricordi, cambiato lo stile del locale, che possiamo certamente ricondurre al neo-modernismo fine anni ’70, inizio anni 80′. Prevale quindi l’eleganza essenziale e geometrica, il decoro minimalista con alcune belle stampe dei primi del novecento o più recenti cornici in tema fumettistico.
Ancora meno recenti, temiamo siano le numerose e fastidiosissime strisciate scure visibili sui muri, probabilmente causate dalle sedie troppo a ridosso delle pareti, che la nuova gestione non deve aver pensato bene di eliminare, considerandole parte dell’arredo piuttosto che evocatrici di concetti quali sporco o cattiva igiene.
Altrettanto poco gradevoli sono risultate essere le vistose macchie sulle tovaglie, con tutta probabilità lasciate dagli avventori precedenti e mai eliminate, almeno per quella giornata.
Le posate e i bicchieri sembrano puliti, mentre il Raschione Ettore provvede, di sua iniziativa, a sostituire il piatto fondo con quello di un coperto adiacente, nello spazioso tavolo in cui siamo stati accomodati.
Il cameriere che ci serve (unico nella sala) è gentile ma troppo sbrigativo; ne risulta quindi un servizio piuttosto rapido ma a tratti inefficiente.

St.Pierre – Antipasti di Mare


Ordiniamo il nostro solito “Costamolino DOC” delle cantine Argiolas e gli antipasti di mare, escludendo esplicitamente quelli di terra. Arrivano subito cinque portate: polpo marinato (piuttosto buono), burrida (molto delicata), un buon piatto di carpaccio di cernia al limone, fagioli cipolle e tonno, dei (non troppo buoni) gamberi con sedano e pomodori.
Infine citiamo una stranissima portata costituita da ceci, rucola, aceto balsamico e salmone affumicato. Francamente  il vostro amato Jesus non ha ben chiaro se si trattasse del risultato di una genialità mal compresa, o di un guazzabuglio casuale di ingredienti mal coordinati. C’è da dire che al Raschione non è dispiaciuto affatto.

St.Pierre – Cozze


Buoni, molto buoni invece, i due piatti che seguivano: cozze marinate (che il non indigeno cameriere ha mal-definito “zuppa di cozze”) e, soprattutto, bocconi di mare che, anche se arrivati con un certo ritardo rispetto al resto e benché fossero di dimensioni insolitamente ridotte, sono risultati di eccellente qualità, tanto da poter dire di non averne assaggiato di migliori nella nostra lunga carriera da Triumviri. Data questa eccellenza (che non sappiamo se definire occasionale), possiamo ritenere complessivamente la serie di antipasti soddisfacente, anche se con qualche singola pecca e una presentazione certamente non d’alta scuola.


St.Pierre – Spaghetti alla Tarantina

St.Pierre – Triglie alla Livornese


A questo punto i Biumviri, essendo già soddisfatti a livello quantitativo (reduci da una pizzata della sera prima), decidevano di dedicarsi ad un’unica portata successiva. Le loro strade si dividevano quindi verso un “primo piatto” per il Raschione: spaghetti alla tarantina (piuttosto buoni) con cernia, cozze,  e gamberi, e un più distinto secondo per Jesus: triglie alla livornese, decisamente saporite ma forse con una punta di sale di troppo.

St.Pierre – Sebadas


Contraddittoria l’esperienza dei dessert. Il buon Triumviro Ettore ha scelto di provare la consistenza della sebada al miele che, contro le previsioni, è risultata ottima.
Jesus invece, avendo optato per uno dei suoi dolci preferiti, il crème caramel, si è visto servire (freddo) un abominevole budino assortito, probabilmente acquistato nel reparto latticini di un qualunque supermercato della zona.
Il caffè (piuttosto buono), un jagermeister per Ettore e un fil’e ferru (ahimè ghiacciato!) per Jesus, arrivati con notevole ritardo perché il cameriere si era intrattenuto a brindare con altri avventori, hanno concluso finalmente il pasto.


Il costo complessivo è stato di 30€ cadauno, da giudicarsi un 20% in eccesso rispetto alla qualità delle pietanze e del servizio. Seppure ci sono stati degli spunti positivi, e addirittura una qualche isolata eccellenza in quello che si è assaggiato, il numero di situazioni sconvenienti non può che influire sul giudizio finale.
In particolar modo, non potendo transigere su aspetti (seppure immaginiamo accidentali) come la non pulizia e il disordine estetico, la nostra valutazione finale è la seguente:



VALUTAZIONE “Saint Pierre”: Burriccu senza un orecchio.
Ristorante Saint Pierre Indirizzo: Via Coghinas 13, Cagliari
Telefono: 070271578    [mostra in google maps]
 

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ott 10 2010

Ristorante Dal Corsaro – Cagliari

 Scritto da Jesus | 7 commenti | Commenta

Dal Corsaro - Interni

Dal Corsaro – Interni

 

Cagliari, ore 13.10. I Triumviri storici Jesus e Raschione Ettore si dirigono celermente al luogo fissato per il rendez-vous. Ad attenderli il terzo neo Triumviro ufficiale, Dott.Ing.Marrocu.
Jesus cerca di contattare il quarto ospite, aggiunto per questa giornata, il burriccu Pg, un tempo Triumviro, ormai degradato al ruolo di occasionale comparsa.
Il burriccu, dopo aver dato la sua disponibilità, sembra essersi oscurato: non risponde ai messaggi, il telefono è spento. Data la lunga frequentazione ed esperienza con i susunki, Jesus ne conosce bene la psicologia di base; inizialmente accettano con entusiasmo una proposta o un invito poi, con l’approssimarsi della spesa, inizia a prevalere in loro l’istinto di conservazione economica…

Dal Corsaro - Ing. Marrocu

Dal Corsaro – Ing. Marrocu


… Se non sono abbastanza scaltri da escogitare una scusa per liberarsi dall’impegno, a quel punto evitano di farsi rintracciare, salvo dopo redarguire la controparte di non essersi fatta sentire in precedenza. Motivo per il quale, i due malpensanti burricchi escogitano un piano d’azione per intercettare il soggetto all’uscita dal corso CISCO, ed inchiodarlo al legno delle proprie responsabilità. 
Con loro profonda sorpresa, in realtà il burriccone li attendeva nel luogo dell’incontro, con l’obsoleto telefono miseramente scarico; l’Ing. Marrocu li avrebbe invece raggiunti di lì a poco.
Ancora Pg non conosceva la destinazione, scelta giustappunto dai Triumviri per onorare la sua presenza: ristorante “Dal Corsaro”, uno dei più rinomati  – e cari, questo è il motivo della scelta! – della Cagliari bene. Appena realizza di tale perfido disegno, Il burriccu sbianca in volto ma non fa una piega, trattiene in gola le sue emozioni ed evita di lamentarsi, sapendo quale ondata di schernimento l’avrebbe altrimenti raggiunto. Vedremo che non sarà il solo episodio di arginamento delle proprie emozioni, in questo pomeriggio.

Dal Corsaro - Stuzzichini di Pane

Dal Corsaro – Stuzzichini di Pane


Ed eccoci quindi varcare la soglia del “Corsaro”, e venire gentilmente accomodati ad un confortevole e spazioso tavolo rettangolare.
Gli arredi del locale, particolarmente sobri e al contempo eleganti, ci ricordano una sala da tè dell’aristocrazia di inizio ‘900. In quest’ottica stilistica, non stupisce il fatto che la sala principale sia piuttosto ampia, ma il numero di coperti non eccessivo, tanto che l’ambiente risulta ben lontano dall’essere opprimente e caotico. Un raffinato lampadario in ferro pende dal soffitto mentre, posti a decoro alla luce di una finestra aperta, notiamo le cornici di numerose onorificenze e premi guadagnati di recente dallo chef. Il servizio, garantito dall’unica carinissima cameriera (più che sufficiente per il numero esiguo di avventori), ci é apparso subito eccellente in termini di disponibilità, efficacia ed empatia, profusa nei confronti dei burricchi che cercavano, con ogni sorta di goliardica interazione, di scardinarne la adorabile compostezza professionale, tracimante di più informali e deliziosi sorrisi. Impagabile!

Dal Corsaro - Polpo arrosto

Dal Corsaro – Polpo arrosto


Come stuzzichino iniziale, ai Donkeys viene offerto un vassoio di raffinate prelibatezze di pane: focacce, grissini aromatizzati, panini con cipolle, tutti veramente gustosi ed adeguate per aggredire la fame, nell’attesa dei concordati assaggi di antipasti, scelti da un menu abbastanza ricco, finanche di eleganti contorsioni linguistiche quali:
Per garantirvi la massima freschezza e sicurezza dei prodotti molto delicati ad alta deperibilità utilizziamo tecniche di conservazione a temperatura negativa“.
Veniamo dunque a descrivere gli antipasti, serviti in raffinate porcellane o cristalli, che venivano sostituiti singolarmente ad ogni portata.
Iniziamo con un ottimo polpo arrosto, accompagnato da “salsa al lemon grass e pomodorini appassiti”, decorati con finocchietto e crauti.

Dal Corsaro - Involtino di triglia

Dal Corsaro – Involtino di triglia e arancia

Dal Corsaro - Fantasia di prosciutto di Villagrande

Dal Corsaro – Fantasia di prosciutto di Villagrande

Dal Corsaro - Gran piatto del Crudo

Dal Corsaro – Gran piatto del Crudo


Seguiva un saporitissimo involtino di triglia, con salsina e scorze di arancia, finocchietto, broccoli e carciofini saltati in padella, il tutto decorato con scenografiche gocce d’aceto balsamico.
Ancora ci veniva servito una tradizionale fantasia del celeberrimo prosciutto di Villagrande, impreziosito da spezie aromatizzanti e accompagnato da due appariscenti (ma, a dire il vero, dal sapore piuttosto anonimo) gnocchi fritti.
Infine, per concludere gli antipasti,  ecco uno splendido piatto con specialità crude:  tonno, pesce spada, gamberi, gianchetti, sardine, il tutto sapientemente acceso dal sapore dell’aceto balsamico, da pomodorini tritati, varie spezie e salsine, tra le quali il famigerato “Guacamole” (in realtà wasabi, vedi nota di Gianni ndr.), a base di avocado, di origine Atzeca e dalle proprietà termodinamiche prossime a quelle di una fiamma ossidrica.

Dal Corsaro - Risotto gamberi e limone

Dal Corsaro – Risotto gamberi e limone


Il goliardico Ing. Marrocu,  invitava con una certa insistenza il buon Jesus ad assaggiarne una abbondante porzione, ma rimaneva stupefatto dal notevole autocontrollo del vostro amato che, una volta messa la salsa in bocca, non batteva ciglio e anzi commentava con un laconico: «buona».

Terminati gli antipasti, che nonostante l’aspetto da “nouvelle-cuisine” delle porzioni, avevano già piuttosto riempito i Triumviri ufficiali e l’ospite annesso,  si poteva passare al primo piatto, scelto medesimo da tutti i commensali: risotto ai gamberi e limone.
Sulla qualità di questo piatto ci sarebbe un attimo da discutere. La scorza di limone triturato che condiva il riso andava a ripescare, nella sorgente mnestica delle idee di Jesus, alcuni ricordi d’infanzia relativi alla preparazione delle torte cucinate in occasione delle ricorrenze familiari; le teglie e gli strumenti di cucina che il micro Jesus andava ad assaporare in queste occasioni, avevano lo stesso sapore. D’altro canto dobbiamo sottolineare che, nonostante il gusto complessivo apprezzabile, tale condimento contribuiva a rendere il riso piuttosto farinoso e pesante, tanto da rendere impossibile ai commensali proseguire con un secondo piatto. I burricchi passavano quindi direttamente al dolce.

Dal Corsaro - Cannolo crema di ricotta

Dal Corsaro – Cannolo crema di ricotta


Il buon Jesus preferiva andare sul leggero, ma non in termini alcolici, dato che comandava un sorbetto al limone preparato con vodka, accompagnando la comanda alla capricciosa richiesta di poter (forse perché trascinato dalla regressione infantile precedente) usufruire di una comoda cannuccia, che permettesse di compiere il minor sforzo possibile nel consumare il dessert, in virtù di un occasionale ma antipatico problema muscolare.
La solerte cameriera, intuendo il valore psichiatrico dell’istanza, si premurava di servire il buonissimo sorbetto, accompagnato a due splendide cannucce rosa/celeste – maschietto/femminuccia, tanto da strappare a Jesus un commosso e sentito ringraziamento.

Gli altri tre commensali volgevano invece il loro interesse su di un Cannolo con crema di ricotta, zafferano e mandorle caramellate, ben apprezzato da tutti ad eccezione del Raschione Ettore, che lamentava la non eccellente qualità del ripieno. Da segnalare inoltre che, prima del dessert, ai burricchi è stata gentilmente offerta una ottima granita speziata, dal potere fortemente digestivo.


Infine i quattro decidevano di concludere il pasto, senza ordinare il caffè finale, perché l’Ing.Marrocu proponeva di degustarlo in un locale poco distante, di cui ben conosceva e apprezzava il barista.
Il costo complessivo, comprensivo di due bottiglie di ottimo vermentino  “Costamolino” DOC delle cantine Argiolas, è stato di 57€ cadauno.
La qualità del servizio è stata eccellente, la ricercatezza e presentazione dei piatti è sicuramente d’alta scuola, anche se occasionalmente i gusti personali hanno condotto a una inevitabile divergenza di giudizio. Il prezzo pagato, comunque, ci è sembrato una quindicina di euro superiore all’equo ideale, a prescindere dalle numerose decorazioni vantate dallo chef.
Ciò nonostante, questo non ha impedito ai burricchi di elargire un cospicuo riconoscimento economico alla meritevole cameriera, di cui ahimè abbiamo mancato di carpire il nome.



VALUTAZIONE “Dal Corsaro”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Dal Corsaro Indirizzo: Viale Regina Margherita 28, Cagliari
Telefono: 070664318    [mostra in google maps]
 

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