☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
set 26 2011

Ristorante Da Barbara – Solanas

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Da Barbara – Bottarga

 

L’esordio non comune di uno splendido piatto di foglie di bottarga, scenograficamente accomodate su una raffinata ceramica bordata d’azzurro mare, introduce, per i nostri appassionati e recidivi lettori, l’esperienza culinaria di questa settimana.
L’anomalo accomodamento topologico, della rappresentazione idiografico/digitale alla pre-introdotta succitata prelibatezza, è indice e sublimazione, nella entropica distribuzione delle ebbre sinapsi presidenziali, di una corrispondente anomalia logistica che ha interessato, malgrado le perplessità ripetutamente espresse da Jesus, la scelta della dislocazione odierna.

Da Barbara – Interno


Perplessità legata non tanto alla qualità del ristorante – che per ragioni toponomastico/ affettive non potrebbe mai essere a Jesus inviso –  ma piuttosto per la pleonastica replica di una esperienza alimentare estiva, avvenuta in abiti borghesi e senza le gloriose orecchie asinine, elemento fondamentale dell’uniforme ufficiale da Triumviro.
Esperienza che, nonostante le buone impressioni allora ricevute, non era di sufficiente stimolo per una sortita notturna di tale proporzioni, nata per l’eccessiva accondiscendenza del Raschione Ettore nei confronti di un capriccio ripetuto e molesto dell’Ingegner Marrocu, che intendeva così sbafare un alloggio gratuito nel vettore di ritorno. OMISSIS !!!

Da Barbara - Antipasti mare

Da Barbara – Antipasti di mare


Elemento invero positivo della serata, la estemporanea e gradita presenza di una figura sempre più spesso amabilmente dipinta entro la cornice barocca di questo blog. Trattasi dello stimato Ing. V.O., nuovamente ospite della scuola pittorica di Jesus, per effetto stavolta non di una rinnovata assistenza meccanica alla 150 cv imperiale, ma come parziale rimborso per un promesso e non consumato accordo di libera muratorìa.
Non trattasi ovviamente di questioni legate al grand’Oriente cagliaritano, ma di più pittoresche allegorie delle veraci maestranze edìli locali.

Da Barbara – Spaghetti al granchione



Ristorante “Da Barbara” quindi, localizzato poco fuori della località marittimo/balneare di Solanas, frazione del comune di Sinnai, da non confondere con la meno nota appendice urbana della cittadina lacustre di Cabras, in provincia di Oristano.
Il locale si dispone giusto lungo la celeberrima e panoramica litoranea per Villasimius, ed esternamente si presenta come un poco più che anonimo centro di ristoro on the road. La sala interna appare invece ben più accattivante, con moderni arredi color panna chiaro, luci ben dosate, tavoli – con tovaglie in raso -, densamente distribuiti (forse troppo) per coprire e sfruttare ogni utile metro quadro.

Da Barbara – Fregola con le arselle


Numeroso e piuttosto preparato il personale in sala: alcuni giovani camerieri, supportati da una gentile e sempre sorridente signora (Barbara?) oltre ché da un più tenebroso ed accigliato signore di mezza età.
Inevitabile la proposta e l’acquiescenza in merito ad un esordio con antipasti di mare. Imperativa, ahimè, la scelta dei vini, condizionata dalla scarsità di proposte residue della cantina; proposte di fascia alta invero, suggerite da uno spigliato giovinetto sommelier: strepitoso IGT bianco Ruinas dei colli del Limbara, cantine Depperu, seguito da un più impegnativo e corposo Cerdeña di Argiolas, sempre IGT.

Da Barbara – Grigliata mista


A dispetto della vanagloriosa teatralità dell’Ing.Marrocu, prodotta durante il rituale di approvazione dei vini, dobbiamo ritenere errato l’ordine cronologico della loro presentazione. Il Cerdeña si sarebbe in effetti ben meglio sposato con il fantastico piatto di foglie di bottarga – di muggine e di tonno -, primo sacrificio offerto alla ainina alimentar bramosia. Gli antipasti che sono seguiti, compresi tra le foglie di bottarga ed una eccezionale pietanza di cozze e arselle marinate, sono però da ritenersi complessivamente non di parimenti commisurata qualità: insalata di polpo, gamberi alla catalana con pomodorini freschi, acciughe marinate, insalata di mare e tonno alla catalana.

Da Barbara – Creme caramel


I primi piatti hanno di certo determinato una svolta positiva nel procedere della cena. Superba fregola con le arselle per l’ing.Marrocu, succulenti ed opulenti spaghetti “al granchione” – capra di mare – per i rimanenti commensali, che hanno faticato non poco nel recuperare una dignitosa condizione di ordine e pulizia della tavola, momentaneamente trasmutata in campo di battaglia per cesoie e chele da combattimento. Gloriosi!
Scenografica e di buona appetibilità la grigliata mista ordinata come secondo piatto: seppiette, gamberoni, trancio di tonno arrosto e orata.

Da Barbara – Tiramisù



Ottimi invece i dessert: spettacolare creme caramel per l’Ing.Marrocu, tiramisù per il V.O., originale sorbetto al mirto – color vinaccia – per Jesus ed Ettore.
La cena si concludeva con un liquore al mandarino – in luogo di un deprecato “anima nera”, mediocre succedaneo della liquirizia – mirto per il V.O. e un anti-soporifero caffè per Jesus.
Costo cadauno dell’esperimento, 66 euro circa (in realtà 70+40€ per l’Ing. Marrocu, 70×2-40€ per Jesus, 68€ per il Raschione, for free per il V.O.), sicuramente ben al di sopra – al netto del prestigioso nettare – rispetto al dovuto ideale, in funzione di qualità e servizio prodotti durante la serata.

Da Barbara – Ruinas

Da Barbara – Cerdeña


Di difficile sintesi, la rappresentazione semiotica fin qui sviluppata. Ristorante di certo ben organizzato e di ottime potenzialità in termini di cucina e di servizio, che però ha proposto alcuni piatti di certo non all’altezza di una sempre auspicabile e ricercata eccellenza. Il giudizio finale oscilla quindi tra i due  – a favore per tale votazione c’è l’acredine nei confronti di una inutile scampagnata per accontentare Marrocu; contro la pressione di Ettore per un giudizio negativo, nonostante fosse stato lui a decidere insensatamente la location per accontentarlo – e i tre – a favore l’allineamento del nome verso gli appetiti sentimentali presidenziali – burricchi. In definitiva, 2.51 burricchi, misericordiosamente arrotondati a tre.


VALUTAZIONE “Da Barbara”: Tre Burricchi.
Ristorante Da Barbara Indirizzo: SP 76 per Villasimius, Solanas-Sinnai
Telefono: 070750630 [mostra in google maps]

 


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ago 20 2011

Trattoria del Porto – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Trattoria del Porto - Marrocu

Trattoria del Porto – Marrocu, molo Dogana

 

Porto di Cagliari, ore 20.30.
Scivola via, lentamente e rumorosamente, nel frenetico tumulto della sera, una nuova, rovente giornata estiva; il luminoso abbraccio del sole di Sardegna, che annega in un ultimo gemito di sfumature vermiglie, trascinando il giorno appena trascorso nell’impero della notte, è lo spettacolo offerto alla ancestrale liturgia dei pescatori,
i quali, a quest’ora e in ogni parte del Mondo conosciuto,  approntano le loro reti, in attesa di solcare – fermo biologico permettendo – quelle onde perigliose e grate, che da millenni regalano, agli inconsapevoli ma esigenti laici del mare, il piacere di tesori e delizie dal sapore eterno.

Trattoria del Porto - Interno

Trattoria del Porto – Interno


Molo Dogana. Persa nell’incanto di un acquerello di colori riflessi sul mare, l’irsuta sagoma dell’Ing.Marrocu scruta curiosamente gli ormeggi del porto, nel delirio di nuovi velieri e nuovi oceani da navigare. E’ grazie alla sua prosaica richiesta di anticipare l’orario della ciccionata serale odierna – che congiunturalmente coincide con il tramontar del sole – per impegni di lavoro la mattina successiva, che possiamo e potete apprezzare un tale scorcio di impagabile bellezza e atmosfera, assaporando vette di inarrivabile poesia:

«Ehi, scusa, di quanti metri è il natante?»
«Sono trentotto piedi.»
«Sticazzi!»

Trattoria del Porto - Antipasti

Trattoria del Porto – Antipasti


Giusto in fronte agli approdi di velieri e yacht più o meno di lusso, sulla spaziosa banchina del molo “Dogana”, si affaccia la Trattoria del Porto, a cui si accede dopo un breve inerpicarsi su uno scivolo di cemento, fino ad una piccola terrazina esterna, su cui alloggiano alcuni piccoli tavoli.
La sala interna, data per scontata la maestosità della suggestiva atmosfera di contorno, presenta alcune caratteristiche esteticamente apprezzabili ed altre meno positive, che devono essere oggetto di critica. Particolarmente indovinate risultano le tonalità di pareti e drappeggi del locale, che si sposano meravigliosamente con il panorama crepuscolare disegnato sullo sfondo dell’ampia vetrata. Piuttosto inelegante è invece il bancone della caffetteria/ricevitoria, così come il disarmonico frigo delle bevande, tanto da sottrarre alle aspirazioni  del ristorante, una quasi raggiunta ipotesi di raffinatezza ambientale. Le luci e la climatizzazione sono ben dosate, ed azzeccati ci appaiono i suppellettili in stile marinaresco, mentre possiamo licenziare come inopportuna, la presenza di un rumoroso televisore al plasma, in luogo di un conveniente impianto di riproduzione acustica.

Trattoria del Porto - Zuppa cozze arselle

Trattoria del Porto – Zuppa cozze arselle


I tre Burricchi Triumviri in formazione tipo, Jesus, il Raschione Ettore e l’Ing. Marrocu, varcano la soglia della trattoria pochi minuti dopo l’orario stabilito all’atto della prenotazione.
La gestione del locale è di carattere prettamente familiare, e l’accoglienza ai donkey viene prodotta in una forma che azzarderei a definire “inerziale”, per effetto dell’irrinunciabile piacere che il personale provava nel godere delle ultime luci del giorno, sul terrazzino.
Appena accomodati – in un non troppo spazioso tavolino quadrato – , l’Ingegner Marrocu si lasciava rapire dal frigo delle bevande, decretando, di sua sponte, quello che sarebbe stato il vino per la serata: l’ormai a voi celeberrimo e pluridecorato, bianco Karmis IGT della valle del Tirso, servito in approccio fastidiosamente tiepido, e solo successivamente accomodato in un adeguato secchiello del ghiaccio.

Trattoria del Porto - Tagliatelle all'astice

Trattoria del Porto – Tagliatelle all'astice

Trattoria del Porto - Tagliatelle arselle rucola bottarga

Trattoria del Porto – arselle rucola bottarga


I burricchi concordavano quindi, con un serafico e apparentemente parecchio rilassato cameriere, il prossimo susseguirsi delle pietanze: antipastini misti di mare, assaggi di primi piatti ed eventualmente (ignorate pure il non opulento avverbio) secondi piatti e dolce. Diciamo subito che, nonostante la succitata apparente superficialità del servizio, i tempi con cui è stata condotto tutto l’incendere della cena, sono stati a dir poco impeccabili.
Gli antipasti di mare constavano in cinque differenti e gustosissime portate, non particolarmente abbondanti e fantasiose, ma di certo meritevoli di lodi per qualità e genuinità dei prodotti impiegati: ottima insalata di polpo marinato con seppie e gamberetti, buona burrida di gattuccio, sublime tonno alla catalana, eccellente insalata di seppie con sedano e noci, gustosissimi gamberi alla catalana con olio e cipolle.

Trattoria del Porto - Grigliata mista

Trattoria del Porto – Grigliata mista


Ciò che manca agli antipasti standard della Trattoria del Porto, sono probabilmente le classiche pietanze calde della tradizione cagliaritana, che gli ingordi burricchi hanno comunque ordinato a parte: una meravigliosa e squisita zuppa di cozze e arselle, condite in un sughetto di pomodorini freschi. Sapore dei mitili, di un ordine superiore alla norma. Buonissimi!
Il primo piatto di ciaschedun Triumviro si è articolato nell’assaggio di due diverse portate, per effetto di una convenuta salomonica decisione da parte di Jesus, che intendeva mediare tra tre distinte aspirazioni alimentari e un più pratico orientamento alla sintesi da parte della cucina. Alla fine la scelta è stata felice solo al cinquanta per cento: molto buone le tagliatelle fresche all’astice,  che abbondavano del consueto condimento di pomodori freschi; assolutamente anonima e priva di sapore la composizione di arselle rucola e bottarga, che completava gli assaggi dei primi.

Trattoria del Porto - Pannacotta al caramello

Trattoria del Porto – Pannacotta al caramello


Altrettanto negativamente, dobbiamo ahimè giudicare il secondo piatto assaggiato. La scenografica grigliata mista, impreziosita con funzionali spicchi di limone – all’apparenza molto invitante -, si è rivelata apprezzabile esclusivamente in considerazione degli ottimi calamari arrosto. Gamberoni, orate e tranci di pesce spada erano invero privi di qualunque gradevole sapore; le orate, probabilmente perché non cucinate “a sa casteddaia”, cioè private delle interiora prima della cottura.
Il pasto si è quindi concluso con una pannacotta al caramello fatta in casa,  che l’Ing.Marrocu definiva “sublime”, e con due sorbetti al limone per Jesus e il Raschione. Due mediocri liquori alla liquirizia (in realtà anima nera, con tanto di cazziata alla cameriera da parte del Marrocu) e un caffè più mirto per Jesus, concludevano quindi le ostilità.
Costo della serata cadauno, 57 €, su cui incidono due bottiglie di Karmis, più un extra di antipasti, ma che comunque dobbiamo considerare almeno un 25% superiore rispetto al giusto dovuto.
La Trattoria del Porto è senza dubbio un locale in cui si possono ritrovare le piacevoli suggestioni delle atmosfere di mare – per questo menzione speciale -, anche se questa sua intrinseca peculiarità, a parer nostro, potrebbe essere ben meglio valorizzata. Contraddittoria l’esperienza della cucina: alcuni piatti molto positivi, altri insignificanti, mentre il servizio in sala, seppure all’apparenza piuttosto alla mano, si è rivelato – a parte qualche sbavatura – sorprendentemente puntuale ed efficace.
Infine, in favore dei nostri più parsimoniosi lettori (suggerisco al Raschione di discorrere, in sede di commento, sull’ultima performance dell’assente, burriccu Pg), costi non susunku friendly.



VALUTAZIONE “Trattoria del Porto”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Trattoria del Porto Indirizzo: Molo Dogana, Cagliari
Telefono: 070659613    [mostra in google maps]
 

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dic 18 2010

Trattoria La Damigiana – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

La Damigiana - Interno

La Damigiana – Interno

 

La damigiana. Simbolo di ebbrezza, di copiosità, di opulenza, di profluvio.
Dall’alto del trono a lei riservato – una pittoresca credenza in stile povero antico – domina e regna sugli avventori della Trattoria che porta il suo nome.
Nella caratteristica sala del locale, che nel regolare alternarsi di numerosi piccoli tavoli, si allunga tra la finestrella che dà sulla cucina e il piccolo deposito dei liquori vicino l’ingresso, i Biumviri ufficiali Ettore e Jesus accolgono un terzo, occasionale, ma sempre gradito ospite: il Dottor Melis. Invero, ben altra compagine di commensali, in questo freddo sabato pre-natalizio, era attesa alla corte di Jesus e il Raschione ma, ahimè, le circostanze della vita spesso intervengono per rivoltare il corso degli eventi, imprimendo la loro inattesa, imprevedibile impronta.

La Damigiana - Insalata di mare

La Damigiana – Insalata di mare


E ancora, ben diverso sarebbe dovuto essere l’accomodamento dei Tre, che in principio prevedevano di destinarsi a un diverso e più altisonante locale; trattasi di un altro appetibile ristorante cagliaritano, dalla denominazione spiccatamente antropomorfica, il cui personale non è stato purtroppo istruito nel rispondere con solerzia alle telefonate dei proponenti avventori, che avrebbero l’intenzione di prenotare. Clienti persi.
Ma modi ancora peggiori si ingegnano di trovare taluni ristoratori della nostra città, per mettere i propri clienti nella condizione di verificare quanto miope (e a dir poco irrispettoso) possa essere il loro atteggiamento nei confronti di chi potenzialmente rappresenta la loro fortuna. A questo proposito riteniamo poco intelligente e professionale confermare una prenotazione per le ore 13.00 e, ciononostante, interdire alle 13.05 – con un certo difetto di gentilezza – l’accesso alla sala pranzo: «aspettate dieci minuti (al freddo ndr.), non siamo ancora pronti». Risultato: «Ciao, ciao!». Ancora, clienti persi. Che schifo!

La Damigiana - Cozze gratinate

La Damigiana – Cozze gratinate


Dato l’evolversi antipositivo degli eventi, il sempre democratico Jesus, ordinava al plotone dei burricchi il repentino cambio di rotta, lasciando al Dott. Melis l’onore e l’onere di scegliere la nuova destinazione.
Ed eccoli quindi, forse trascinati dagli istinti di parsimonia del succitato dottore, accomodarsi nell’accogliente quanto spartana trattoria “La Damigiana”,  il cui ambiente appare sobriamente gradevole nella sua semplicità. Meno sobrio sembra, invero, il rumoroso TV CRT situato nei pressi dell’ingresso.
Ci serve l’unico gentile cameriere presente in sala, dai tratti somatici che vagamente possono ricordare il calciatore macedone Goran Pandev.
Velocemente ordiniamo un assaggio di antipasti di mare, e Spaghetti ai ricci come primo piatto. Dalla (non troppo fornita) cantina scegliamo un buon vermentino “La Cala” di Sella&Mosca, Alghero.

La Damigiana - Zuppa di cozze

La Damigiana – Zuppa di cozze


L’esordio non è certamente positivo: l’insalata di mare che ci propongono, composta prevalentemente da polpetti marinati, cozze sgusciate e surimi, ha l’aspetto degli antipasti assortiti del supermercato. Il sapore sarebbe stato anche apprezzabile, se non ci fosse stata servita gelida.
Stesso discorso per le cozze gratinate, che comunque possiamo ascrivere alla categoria degli alimenti gradevolmente commestibili. Meno buoni i gamberi alla catalana, per i quali dobbiamo giudicare poco dosati i sapori di cipolle (eccessivo) e pomodorini.
Piuttosto anonima, è risultata la non abbondante porzione di carpaccio di salmone, anch’essa probabilmente assortita in confezione industriale. Buona (e calda), per nostra fortuna, la zuppa di cozze che è seguita; unica nota realmente positiva degli antipasti.


La Damigiana – Gamberi alla catalana

La Damigiana - Pane Carasau alla fondina

La Damigiana – Pane Carasau alla fondina

La Damigiana - Carpaccio di salmone

La Damigiana – Carpaccio di salmone


La Damigiana – Spaghetti ai ricci


Totalmente fuori dal contesto e fuori da ogni possibile armonia di gusto, l’ultimo piatto proposto, nella pur numerosa serie di pietanze: pane carasau inzuppato da una colata di formaggio fuso, probabilmente semplice fondina; a parte il discutibile valore gastronomico in termini assoluti, non possiamo fare a meno di sottolineare come la scelta ci risulti per lo meno inappropriata, al termine di un crescendo di sapori di mare.
La cosa che però ci ha lasciati veramente perplessi, è stata la qualità degli spaghetti ai ricci di mare. Apparivano in effetti scotti, insipidi, privi di qualsiasi accenno di sapore riconducibile ai ricci di mare. Tutti e tre i Burricchi, hanno conseguentemente evitato di terminare la propria porzione.

La Damigiana – Sebada


Prevedendo la qualità di un possibile secondo in linea con quanto finora mangiato, si passava direttamente al dolce. I tre commensali sceglievano tre dolci diversi, che coprivano interamente le possibilità di scelta offerte dal menu: sebada al miele (giudicata buona) per il Raschione, tartufo nero (assortito e mal servito) per Jesus, dolcetti sardi per il dottor Melis.
Il pasto terminava con un caffè che ci è apparso tristemente acquoso, e con ammazzacaffè altrettanto inconsistenti: 
amaro Averna per Jesus, liquore alla liquirizia per gli altri due burricchi.

Costo totale del pranzo: 30€ cadauno, di un buon 30% sovrastimato rispetto alla qualità delle pietanze proposte, alla loro presentazione, e al servizio complessivo.

Tra l’altro dobbiamo far notare quanto sia perlomeno fastidioso, in ottica turistica, non predisporre il pagamento tramite bancomat o carta di credito. Per quanto riguarda il giudizio complessivo, tra le numerose pietanze che ci sono sembrate inadeguate siamo riusciti a cogliere qualche eccezione positiva. E’ strano pensare che basterebbe un minimo di attenzione, per dare maggior lustro al proprio menu e al proprio locale. Evidentemente, tra i ristoratori nostrani, per questo aspetto c’è un ben poco diffuso interesse.



VALUTAZIONE “La Damigiana”: Un Burriccu.
Trattoria La Damigiana Indirizzo: Corso V. Emanuele II 115, Cagliari
Telefono: 070 658277    [mostra in google maps]
 

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