☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
ott 23 2014

Ristorante Da Dedoni – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Dedoni - Interno

Dedoni – Interno

 

Si affaccia, indietreggia, tiene il passo; si nasconde all’angolo, osserva chi passa, intravede chi lo scorge da di qua del suo sguardo. Cammina presso ai muri per non dare nell’occhio, si ferma e borbotta qualcosa; gioca con il cellulare, risponde, simula una chiamata, si guarda intorno e riprende il cammino. Scruta in fondo ai vicoli, analizza i dettagli, con distacco si lascia trasportare dai profumi della Via, veloce ricompila per sé la ricetta più prossima alla sua memoria.  Rianalizza gli ingredienti, ricompone il tutto, trasfigura, miscela e, pletorico, con platonica soddisfazione personale, sentenzia infine il suo verdetto: «qui ci vorrebbe un “Costamolino”»! E’ il professionista delle ciccionate, il guru del mangiar bene, il sofisticato gourmet al di sopra del gusto comune, il solare Dio Apollo, fiammeggiante nel firmamento della Scuola di Pirri. Insomma, il Burriccu DOC.
 

Dedoni - Antipasti

Dedoni – Antipasti

 

Otto Settembre. Agosto alle nostre spalle, l’Estate ancora ci rincorre, l’afa ci abbraccia prepotente, come una donna che non può fare a meno di te. Sembrerebbe che noi, invero, possiamo fare a meno delle donne – almeno per quest’oggi -, e la serata all-screwdrivers, tanto per cambiare, è presto organizzata. Jesus, il Raschione Ettore e l’Ing. Marrocu si danno appuntamento in quel di Via Angioy, in Cagliari. Luogo del contendere, il Ristorante “Da Dedoni”, di recente cittadina apertura. Dall’eccellente punto di parcheggio, con maestria conquistato dal Raschione Ettore, fino alla posizione in cui avrebbero poi incontrato il puntuale Ingegner Marrocu (che non con eguale rettitudine aveva intanto alloggiato il suo motociclo, giusto in fronte al locale), possono i Donkeys apprezzare pregi e difetti della Cagliari sedicente colta e culturale. Da uno scorcio urbano pittoresco e seducente, fino al pestilenziale fragu de aliga che come un fulmine a ciel sereno ti trafigge, quando ti avvicini ai cassonetti straripanti di umana beltà. Ahimè!
Alle ore 21, il Triumvirato della ristorazione sarda, in formazione tipo, poteva finalmente varcare la soglia del locale.
 

Dedoni - Fantasia di pesce spada e bottarga

Dedoni – Fantasia di pesce spada e bottarga

 

Il ristorante è strutturalmente organizzato su una topologia a forma di martello. Dal disimpegno d’ingresso, caratterizzato da una prima concentrazione laterale di coperti a ridosso della vetrina che dà sulla strada e da un bancone d’angolo, ci si immette in una sorta di largo corridoio, con due lunghe file di tavoli periodicamente disposti a ridosso delle pareti. La distribuzione dei tavoli, segue idealmente il percorso tracciato da una sorta di controsoffitto lineare color nocciola, che cela dentro di sé l’impianto di condizionamento centrale, e concentra ai suoi lati numerosi punti luce.
L’impatto estetico complessivo, in equilibrio tra uno stile moderno e minimalista, è a nostro parere piuttosto disarmonico, anche in virtù di una inelegante pavimentazione chiara, composita di piccole pianelle quadrate, che seguono pedissequamente la traccia longitudinale della sala. Con una pavimentazione più moderna color cotto, o false arcate spezzanti la monotona continuità della sala, tutta l’atmosfera di certo ne avrebbe da giovare.
 

Dedini - Fregola ai frutti di mare

Dedini – Fregola ai frutti di mare

 

Pochi gli astanti presenti – uno dei quali a fine serata si congederà dalle sue ospiti swinging from the chandeliers -, il servizio era tenuto dal titolare e da un altro cameriere. Sbrigativamente veniamo introdotti agli antipasti, che saranno in tavola esattamente tre minuti dopo il loro ordine! Contestualmente richiediamo un primo comune e scegliamo il vino: dapprima un Vermentino di Gallura DOCG Superiore “Cucaione” di Piero Mancini, seguito poi da un DOC “Olianas”, di identico uvaggio, direttamente estrapolato dall’Ing.Marrocu dopo una delle sue celebri escursioni in pellegrinaggio verso la vetrina dei vini.
 

Dedoni - Astice alla catalana

Dedoni – Astice alla catalana

 

Gli antipasti si componevano di una serie di cinque portate, di cucina piuttosto semplice i quali, per quattro quinti, non ci hanno particolarmente stupito in ordine alla fantasia e alla ricercatezza realizzativa: tonno con olio e cipolle; tranci di salmone in umido con pomodori e olive; polpetti alla diavola; insalata di polpo con patate e prezzemolo; fantasia di carpaccio di pesce spada con cuore centrale di bottarga a scaglie su letto di radicchio. Il primo piatto comune, era invece una fregola ai frutti di mare, con base di pasta industriale e condimento di cozze, gamberi e seppie, almeno da quello che siamo riusciti a carpire visivamente, olfattivamente e a livello gustativo…
 

Dedoni - Cruditè di frutta

Dedoni – Cruditè di frutta

Dedoni - Profiterol

Dedoni – Profiterol

 

Non ancora pienamente soddisfatti, sceglievamo di proseguire la cena con un secondo piatto. Nella fattispecie, due astici di piccola pezzatura cucinati alla pseudo-catalana con olio, cipolle bianche, pomodorini e decoro di foglie di sedano. Gusto complessivo, comunque non entusiasmante. Prima dell’arrivo degli astici c’è stato un rinfrescante intermezzo di verdure in pinzimonio (finocchio, ravanelli e pomodorini).
 

Dedoni - Dolcetti sardi

Dedoni – Dolcetti sardi

 

Infine i dolci: profiterol al gelato di cioccolato per il Raschione, cruditè di frutta esotica, con ananas e Kiwi per l’Ing.Marrocu, dieta per Jesus. I primi dolci sono stati seguiti poi da un assortimento di dolcetti sardi classici, offerti dalla casa, accompagnati da un moscato di produzione locale, con gradazione più simile a quella del fil’e ferru piuttosto che del moscato!
Il pasto si concludeva qui. Costo complessivo della cena, 48 euro cadauno, da giudicarsi un 20% superiori rispetto al giusto dovuto, in funzione di qualità del servizio e della cucina di sufficiente valore ma, complessivamente, non particolarmente brillanti, almeno nella serata descritta.

 

Il nome è in qualche modo altisonante per la ristorazione cagliaritana. La cucina è semplice e l’ambientazione senza troppe pretese. Ideale per cene non troppo impegnative, o per uscire con due ragazze contemporaneamente, per poi però ubriacarvi, venire deriso dalle due, e non riuscire a concludere nulla. Due burricchi, meno meno meno.

 


VALUTAZIONE “Da Dedoni”: Due Burricchi.
Ristorante Da Dedoni Indirizzo: Via Angioy 82, Cagliari
Telefono: 331.9652166    [mostra in google maps]
 

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lug 24 2013

Ristorante Il Caminetto – Cabras

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Caminetto - Interno

Caminetto – Interno

 


Capita di trovarsi un giorno, più casualmente che con certezza, indeterminazione che coscienza, in strade che percorrere non avremmo immaginato il giorno prima; spiagge e orizzonti ammirare, che un tempo avevamo divisato di raggiungere, ma che ora ci appaiono un temporaneo e indesiderato intermezzo tra noi e un nostro agognato ritorno a casa. E la sua amata casa Jesus un giorno divisava di riconquistare, in una calda mattinata di lavoro, soffocata da sa basca che fino ad allora l’aveva accompagnato nel viaggio e nella sosta istituzionale, in quel di Nuraxinieddu, nei pressi di Oristano.
 

Caminetto - Antipasti al buffet

Caminetto – Antipasti al buffet

 

Dunque arrivò, in quel dì di metà Luglio, l’ora del temporaneo congedo, in coincidenza dello Zenit del sole sopra la mia testa, e sopra le teste delle mie colleghe, giust’appena salvaguardate dalla rigida capotte di una utilitaria Renault, per nostra fortuna recentemente rinnovata in ordine all’ormai indispensabile impianto di climatizzazione.
Necessità volle, a quell’ora del primo pomeriggio, di sostenere alimentarmente il nostro motore energetico, tanto da rendere necessario investire lo stesso Jesus dell’onere di ricercare un luogo, nelle immediate vicinanze, adatto al naturale rifornimento. Furbescamente Jesus delegava tale incombenza al proprio navigatore, integrato sul Pureview da 41 Megapixel, che sì aveva il suo bel dire in fatto di fotocamera, ma come cellulare in sé incespicava da tanti punti di vista.
 

Caminetto - Scabecciu

Caminetto – Scabecciu

Caminetto - Moscardini

Caminetto – Moscardini

 

Fatto sta che, anche in funzione di un non ottimale sistema di cartellonistica verticale nella zona, anziché venire condotti presso un ittiturismo in riva allo stagno, come inizialmente avevano sperato, i tre colleghi (non parliamo qui del Triumvirato ma di una strana conventicola guidata dal reduce Jesus) si ritrovavano presto fagocitati dal centro cittadino di Cabras, in fronte al ristorante “Il Caminetto”.
 

Caminetto - Insalata

Caminetto – Insalata

 

Il Ristorante si trova inserito in una anonima palazzina, nella centrale Via Battisti, a pochi passi da due delle chiese principali della città, una delle quali, presumibilmente (pagu gana di approfondire!) è quella di Maria Vergine Assunta, che citiamo perché i nostri lettori cerexini potranno ritrovarla, almeno trasposta nella assonanza, in quel del loro Paese. Detto questo, il locale è al suo interno piuttosto carino. Superato un breve vestibolo di ingresso, in cui è presente la cassa – dotata di POS, particolare che in quel contingente contesto ci ha consentito di non restare digiuni – ci si immette nella sala principale che, aggirato il piccolo caminetto in muratura e pietra calcarea, si estende più avanti verso altri spazi. Le pareti sono di color paglierino mentre, i bei candelabri a goccia e le sedie in legno e tessuto blu danno un tono di sobria eleganza all’ambiente.
 

Caminetto - Fregola

Caminetto – Fregola

 

Il personale è abbastanza numeroso, gentile e preparato, anche se durante il nostro pranzo si è perso in qualche dettaglio come nella mescita del vino – un pur ottimo e indigeno IGT di Tharros, Karmis della cantina “Contini”, scelto da Jesus in versione 375 cl  – mai accomodato in un giusto supporto refrigerante. Dobbiamo dire che, a parte la carta dei vini, il menù non si offre all’avventore, in maniera netta e totalizzante, con sapori e caratteristiche proprie della penisola del Sinis, tanto che non notiamo particolari differenze con quello che avremmo mangiato in un ristorante del cagliaritano.
 

Caminetto - Ravioli

Caminetto – Ravioli

 

Dal menù, Jesus e L. sceglievano quindi un assaggio di antipasti in due che, per questioni di allergie, P. non avrebbe ahimè mai potuto digerire. Gli antipasti “al buffet” – se la non presente memoria del Raschione non ci inganna -, si articolavano in: insalata di polpo, cozze gratinate, salmone affumicato, burrida, moscardini in umido e scabecciu di (verosimilmente) dentice. Nonostante apparentemente siano stati usati ingredienti di buona qualità, il nostro giudizio si deve purtroppo fermare alla indeterminatezza dei sapori: anonimi! P. lamentava inoltre, al di là della bella presentazione, una insalata mista di bassa appetibilità, con riferimento particolare al gusto dei pomodori.
 

Caminetto - Dolcetti

Caminetto – Dolcetti

 

Il Canovaccio si ripropone con i ravioli al sugo di P. e la fregola con arselle e pomodori scelta da Jesus e L.: molto positivo il sapore delle arselle, in luogo di un gusto inesistente della fregola in sé.
Le note positive arrivano invece quando non ci avremmo sperato. Avendo evitato di ordinare i dessert (per la non appetibilità dell’offerta), questi ci vengono comunque consegnati in forma di omaggio al momento di richiedere i caffè. Sia i dolcetti mignon, che i caffè stessi si dimostrano di tutto rispetto e soddisfazione.
Costo complessivo del pranzo, circa 19€ cadauno, da considerarsi adeguati, e sicuramente al di sotto degli standard del Donkey Challenge.

 

Il Ristorante “Il Caminetto” si presenta all’avventore con una ambientazione gradevole e un servizio sufficientemente adeguato. Non ci hanno pienamente soddisfatto, invero, il menù, parimenti alla sua espressione pratica da parte della cucina che, nelle nostre speranzose attese, avrebbe dovuto conquistarci facendoci provare i veri sapori di quel meraviglioso territorio. Un burriccu.

 


VALUTAZIONE “Il Caminetto”: Un Burriccu.
Ristorante Il Caminetto Indirizzo: Via Battisti 8, Cabras – OR
Telefono: 0783391139    [mostra in google maps]
 

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giu 23 2013

Ristorante Galilei – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Galilei - Interno

Galilei – Interno

 

Jesus non ne ha più voglia, neanche di scrutare il cielo, neanche di ingegnarsi per riuscire a farlo, e men che meno di difendere coraggiosamente le proprie idee per poi, poco dopo, rinnegarle a cuor leggero, sotto la minaccia che quel cannocchiale, la temuta giustizia terrena, riesca ad infilarglielo su, verso e oltre il proprio interesse.
Tutta la colpa va fatta ricadere nel firmamento del Donkey Challenge, a quella macro-costellazione in cui convivono l’Asellus Borealis e il Grande Carrettoni a burriccu, con a bordo le opache nebulose del Raschione e dell’Ing.Marrocu. Questi ultimi, nonostante Jesus – già stanco per il divino vagare della giornata – avesse repentinamente accennato ad un suo impegno della mattina seguente, con conseguente ed improrogabile levata eliaca, hanno deciso – ignorando le ripetute e insistite sollecitazioni – di trascinarlo nel buco nero di Piazza Yenne ben oltre l’orario stabilito, tanto da costringerlo a finanziare un Pegasus alato, per ricondurlo alla propria dimora celeste. Mai prusu!
 

Galilei - Cruditè di cozze e ostriche

Galilei – Cruditè di cozze e ostriche

 

Quindi, tra lo scegliere di impostare questa recensione in maniera asettica e schematica, o semplicemente lasciare immacolata la pagina del blog, a mo’ di sciopero bianco del sottoscritto, la prima strada è quella che ho deciso di intraprendere, anche perché “Il Bianco” è meglio non scomodarlo, essendo lui già pienamente impegnato nel sottrarsi dal pagare una cena promessa oltre un anno fa. Anche per questo ci vuole perseveranza!
Nessuno si lamenti quindi della composta stringatezza della cronaca che andrà a seguire. Al limite suggeriamo di sostituire il nostro bookmark con la pagina dei fan della “prova del cuoco”.
 

Galilei - Antipasti freddi

Galilei – Antipasti freddi

 

Venerdì Sera. Nonostante Jesus sia oltremodo infiacchito da nove ore di lavoro, più due di spostamenti da/verso l’ufficio (a casinu) non rinuncia, per voi tutti, a condurre una nuova e ostentata esibizione di opulenza alimentare, concedendo all’utilitaria del Raschione Ettore – reduce da una mattinata di relax coi c.. in mano al mare -, di trasportarlo in piazza Galilei, dove nell’omonimo ristorante, di lì a poco, si sarebbe consumato l’ebdomadario rituale che tutti oramai siete avvezzi a conoscere.
L’Ing.Marrocu, altrettanto fresco e riposato, si manifestava all’improvviso, sostenendo di essere arrivato circa dieci minuti prima. Superato un irritato assembramento di cittadini locali, che imprecava contro un latitante automobilista fuggito dopo aver urtato un’auto in sosta (Jesus avrebbe poi cercato di far ricadere la colpa sullo stesso Marrocu), i tre Donkeys, in formazione tipo varcavano la soglia del locale.
 

Galilei - Antipasti caldi

Galilei – Antipasti caldi

 

E’ sufficientemente apprezzabile l’estetica generale del “Galilei”. L’impronta scenica della piccola sala è mediamente gradevole, con murature color giallo chiaro, un’arcata centrale bianca e varie stampe ed elementi d’arredo alle pareti che, invero, degenerano verso il fondo, disperdendosi in discutibili carabattole quali: maglia numero 51 del calciatore Pinilla, pallone regolamentare giallo da serie A, rumoroso TV LCD, per lo meno sintonizzato su un canale di musica 24h non stop. Sempre sul fondo, dalla porta della cucina ogni tanto balugina la cuoca del ristorante, per consegnare i piatti appena cucinati all’unico cameriere presente in sala il quale, sbrigativo, accomodante ed empatico, accoglie gli ospiti e li assiste, accompagnandoli nel percorso culinario per tutta la cena.
 

Galilei - Fregola con arselle

Galilei – Fregola con arselle

 

E’ quindi rapida ed efficace la cernita di vino e pietanze per i tre burricchi. Il menù ci viene oralmente espresso, e poco dopo gli antipasti erano già in divenire. Non male la carta dei vini dalla quale, dopo una irriverente richiesta di bianco “Rubiu” da parte di Jesus, veniva data preferenza ad un buon Vermentino DOC “Merì” di Argiolas; bottiglia che sarebbe durata poi per tutta la cena, senza ulteriori approvvigionamenti. Agli antipasti di base, di per sé piuttosto numerosi e abbondanti, viene richiesto di poter integrare un vassoio di cruditè (poi rivelatosi appuntabile) di cozze e ostriche e, dopo averle notate al tavolo vicino, un piatto di goduriose lumache al sugo.
 

Galilei – Spaghetti al cartoccio

 

Gi altri antipasti possono essere certamente giudicati di buona qualità, in merito alla genuinità e bontà degli ingredienti di base ma, a parte qualche picco degno di nota, meno superlativi in termini di preparazione, presentazione e originalità della composizione: ottima insalata di cozze, pomodori e sedano; caponata con peperoni, melanzane, zucchine; dozzinale insalata di surimi e pomodori; insalata di polpo con un piccolo eccesso di limone; muggine a scabecciu, insaporito con alloro e olive; buonissime frittelle di gianchetti impreziosite con asparagi di mare; gustosi bocconi di mare (murici).
 

Galilei - Orziadas fritte

Orziadas fritte

Galilei - Gamberoni arrosto

Gamberoni arrosto

 

I primi piatti, ordinati nel mentre gli antipasti ancora arrivavano al nostro tavolo, seppure in quantità sesquipedale, non risultavano invece distintamente appetibili. Da giudicarsi appena sufficiente la fregola con le arselle del Raschione mentre, l’Ing.Marrocu e un ormai stanchissimo Jesus, affrontavano un pur appariscente spaghetto al cartoccio, con gamberi, cozze, arselle e (parrebbe) bottarga, ben presentato ma pastoso e mal calibrato dal punto di vista della acidità del sugo.
 

Galilei - Pirichittus

Galilei – Pirichittus

 

Non avendo più le forze per reagire, Jesus non riusciva ad opporsi alla scelta bilaterale presa dal Raschione e dal Marrocu di concludere la serata con un assaggio di orziadas fritte (attinie, anemoni di mare) e di gamberoni arrosto, comunque dimostratisi entrambi più che pregevoli. Conseguentemente al fatto che i burricchi, nonostante la disapprovazione di Jesus, divisavano di andar a gustarsi un gelato per le vie di Cagliari, la cena si concludeva con tre sorbetti al limone, due caffè – accompagnati da dolcetti “Pirichittus” – , due liquirizie “Notte nera” e un “Cynar” per Jesus. Costo complessivo 37 euro cadauno, da ritenersi un 10% superiore al giusto dovuto, in considerazione della qualità della cucina e del servizio.

Il “Galilei” è un ristorante discreto e confortevole, dove è possibile sperimentare la tipica cucina cagliaritana, basata su ingredienti di qualità, senza le pretese e voli pindarici dell’alta cucina. Due burricchi.

 


VALUTAZIONE “Galilei”: Due Burricchi.
Ristorante Galilei Indirizzo: Piazza Galilei 28, Cagliari
Telefono: 070491715    [mostra in google maps]
 

 
P.S.: La serata proseguiva poi con Jesus in lamentosa critica per due ore e i restanti commensali che seguono le sirene del Burriccu Pg e il Prof.Pontello in quel di Piazza Yenne. Il Risultato è Jesus che ha avuto le occhiaie tutta la giornata dopo. Scall.


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apr 25 2012

Ristorante dal Pescatore – Sarroch

 Scritto da Jesus | 10 commenti | Commenta

Dal Pescatore - Interno

Dal Pescatore – Interno

 

Il cielo è pregno di vino, Nut ha messo al mondo sua figlia luce dell’alba, io mi levo altissimo … la mia terza è Sothis“.

L’ombra di un non ultimo sole; i celati raggi del Ra, così come in questo deserto appaiano, sono in realtà gli amorevoli sguardi del nostro padre Osiris, dal Nilo Celeste in cielo, che veglia sulla prosperità delle nostre terre.
E’ il mistero di Orione*, l’Horus della rinascita, il frutto dell’incestuosa unione con Isis-Sothis che, dopo ogni termine, dona nuova vita, nuovo vento alle ali della fenice, mirabilmente tracciato e dipinto dall’eretico saggio dell’Ingegner Bauval.
 

Dal Pescatore – Antipasti

 

Come in cielo, così in Terra“.

E’ il biblico insegnamento che a voi Jesus ha lasciato, ma che un’antica e inarrivabile civiltà, tremila anni prima, aveva di già assunto e vissuto.
E’ Osiride defunto, ucciso dal vile Seth qui sulla Terra, è lo splendente Orione in cielo. E’ Iside incarnata nel nostro Mondo, è Sirio nel Duat celeste, che si ricongiunge al suo sangue per generare l’Horus il quale, a sua volta, un giorno si leverà luce di stella, nell’infinito circolo della fertilità umana.
Vivrete con noi quest’oggi, un parimenti mistico sincretismo, generato e sospinto dalla tormenta di sabbia, che da sempre infuria nella mente del vostro amato Jesus.
 

Dal Pescatore - Tranci di muggine

Dal Pescatore – Tranci di muggine

 

Martedì notte, 24 Aprile, giorno pre-festivo.
Seguendo il buio e malcerto tracciato della pedemontana in località Balloi, una pittoresca quanto insolita coventicola, ascendeva verso il cielo stellato di Sarroch.
Destinazione, il loro – per quest’oggi – Duat sulla Terra, eletto nel Ristorante “Dal Pescatore” o “Il Pescatore”, a seconda di differenti possibili interpretazioni.
Jesus e il Raschione Ettore sono, come loro abitudine e orgoglio, i grandi cerimonieri del rituale; defunto e mummificato è invero l’ormai ex Ra (Ra, per questioni di albedo congenito) Ing.Marrocu, nuovamente assente, e da decretarsi prossimo al mitologico annegamento.
 

Dal Pescatore - Lattuminada

Dal Pescatore – Lattuminada

 

E’ il Marrocu sulla sponde del Nilo (o se volete, del viale verso Elmas), è l’Orione (Antonio) nel Donkey Celeste, che dell’inconsapevole ingegnere trasfigura taluni tratti somatici, alcune insalubri abitudini e, di certo, l’attenzione alle faccende economiche, come avremo modo di apprezzare in seguito.
E’ Il mordace Raschione sulla piana di Giza, è il pungente Burriccu Sollai (che a breve potrebbe ricoprire il ruolo di Seth, anche se non siamo certi che apprezzerebbe la conclusione della leggendaria vicenda) nell’Oltremondo. E’ Jesus che si improvvisa saggio Imhotep sui tetti di Saqqara, è il misurato e formale giurista Pisano (Piero), che cerca di delineare il confine tra il dileggio e l’amore per la verità, nell’indecifrabile Universo del Maat.
 

Dal Pescatore - Cuscus

Dal Pescatore – Cuscus alle verdure, Cozze e pesto

 

Il nostro Duat è un ristorante atipico, nelle abitudini e nella collocazione. Nelle abitudini perché, fatto salvo qualche occasionale collaboratore, è custodito e gestito interamente da un ex pescatore  (l’Anubi, signor Antonio Palmas) che, su precorsa prenotazione, accoglie un numero (non) limitato di avventori, per offrire loro i piatti della sua cucina, composti con ingredienti probabilmente acquistati ad-hoc, in giornata.
Sebbene questo possa dar luogo di pensare ad una proposta improvvisata e approssimativa, anticipiamo i tempi, affermando che, in realtà, stiamo parlando di prelibatezze di assoluta qualità ed eccellenza; il servizio, inoltre, sebbene il signor Palmas sia conosciuto nell’ambiente come uomo verace e di non ricercata arte diplomatica, nulla ha da invidiare, per gentilezza e attenzioni, a quelli convenzionalmente apprezzabili, in locali di maggior nome e prestigio.
 

Dal Pescatore - Nero di seppia

Nero di seppia

Dal Pescatore - Spaghetti alle uova di spigola

Spaghetti uova di spigola

 

Il Ristorante è alloggiato in una bella villa degli anni sessanta, edificata al culmine di una collina, circondata da pinacee, dalla quale è possibile ammirare il mare. All’ampia sala principale, si accede da una splendida terrazza coperta esposta a Sud, panoramico riparo estivo, per le tavolate di accaldati clienti.
L’allestimento interno è un meraviglioso esempio di filosofia Kitsh, con decine di suppellettili, ornamenti, elementi d’arredo della più varia e stravagante natura; si passa dai quadri e le stampe di differenti ed improbabili tematiche (e.g.: il medesimo proprietario) a rari manufatti di tassidermia marina, da un elegante grammofono in ottone accomodato su una credenza in legno povero, al poster di una squadra di calcio degli anni ’70. L’effetto finale è comunque tutt’altro che inelegante o grottesco; inoltre, il prezioso contributo dell’alto tetto spiovente in muratura, rende l’acustica della sala per certi versi miracolosa, tanto da far percepire come rilassante e avvolgente, il lontano strepitio di una dozzinale radiolina accesa.
 

Dal Pescatore - Spigola al forno

Dal Pescatore – Spigola al forno

 

Non esistendo ovviamente un menù alla carta, le pietanze disponibili sono tutte e sole quelle preparate in giornata dal Sig.Palmas, frequentemente variabili a seconda della circostanza e occasione. Accomodati in un’ampio tavolo rettangolare, i cinque Burricchi potevano iniziare ad apprezzare le ottime olive marinate e lo strepitoso pane carasau, serviti come stuzzichini iniziale e accompagnamento della cena, parimenti a due caraffe di vino (bianco e rosso) della casa, apprezzabili dal secondo bicchiere in su. Segnaliamo ad ogni buon conto che, data la presenza di una piccolo mobile portabottiglie ai margini dell’arredo, con tutta probabilità, sarebbe stato possibile ordinare un nettare maggiormente qualificato, ma di questo non possiamo averne assoluta certezza.
 

Dal Pescatore - Frutta affogata

Dal Pescatore – Frutta affogata nel mirto

 

Già dai primi antipasti proposti, la cucina del “Pescatore” si delineava come frutto di una solida e vicendevole contaminazione tra le tradizioni cagliaritana e tabarchina, magistralmente espressa con arte ed esperienza: carpaccio di palmita su letto di arance, sardine marinate, sarago “incavolato”, con cavolo nero, uova di spigola con casu axedu e pomodori, tranci di muggine al vapore su letto di foglie di mirto, meraviglioso (è da solo un valido motivo per visitare il ristorante) pasticcio di lattuminada di pesce san pietro, impreziosito da petali di carote e bacche di lentisco, couscous di verdure con piselli e pomodori, accompagnato da cozze al pesto.
A parte qualche personale e sindacabile distinguo (leggi Orione) per un paio di portate, dobbiamo giudicare questa carrellata di antipasti assolutamente strepitosa in termini di preparazione, gusto, presentazione, e dosaggio delle quantità, tra l’altro ben predisposte per essere agevolmente distribuite fra i cinque competitivi commensali.
 

Dal Pescatore - Dolcetti sardi

Dal Pescatore – Dolcetti sardi

 

Altrettanto strepitosi i primi piatti, piuttosto semplici ma tra i più succulenti mai recensiti: eccellenti spaghetti alle uova di spigola, favolosi tagliolini al nero di seppia con crema di bottarga e piccoli scampi. Gesù!
Dopo un intermezzo di ottima cruditè di ravanelli e finocchi, come secondo piatto il sig.Palmas procedeva a cucinare una notevole (per dimensioni, anche se la riproduzione visiva non le rende onore) spigola al forno di ben oltre un chilogrammo, il cui sughetto salato poteva apparire invero leggermente aggressivo, ma dalla freschezza e dalla bontà impagabili!
La cena si avviava quindi alla conclusione, dapprima con un buonissimo carpaccio di frutta (arance, fragole e acini d’uva) affogata nel mirto, seguita poi da dolcetti tipici sardi (da una bottiglia di mirto accompagnati), dei quali registriamo l’eccellenza dei celeberrimi gattò (croccanti) alle mandorle. Finale con tre caffè. Costo complessivo dell’operazione 36€ cadauno subito arrotondati a 40, in onoranza del sublime cibo consumato. A tal proposito, registriamo un impagabile sussulto di parsimonia da parte del dottor Orione che, indotto dalle pressioni dei burricchi commensali, al non spontaneo atto dell’elargizione, si incollava successivamente alla bottiglia di mirto, per riuscire a consumare in qualche modo i 4€ di differenza, così degnamente trasfigurandosi nel ruolo di incorreggibile susunku, finora onorato in Terra dall’evanescente Ing.Marrocu.
Messo da parte il possibile iniziale scetticismo, il ristorante “dal Pescatore”, è l’esempio più fulgido e mirabile di come, una cucina di stampo familiare e casalingo possa, con l’intelligenza e la passione, elevarsi al cielo, fino a brillare nel firmamento della ristorazione nostrana. Quattro Burricchi.
 


VALUTAZIONE “dal Pescatore”: Quattro Burricchi.
Ristorante dal Pescatore Indirizzo: Strada Pedemontana località Balloi, Sarroch
Telefono: 3470565187    [mostra in google maps]
 

 
(*) Il mistero di Orione, R.Bauval, A.Gilbert, Edizioni TEA pp.290.


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ott 29 2011

Principi di Dan – Cagliari

 Scritto da Ettore | 15 commenti | Commenta

Principi di Dan - Via Napoli

Principi di Dan – Via Napoli

 

I Principi di Dan, nome che trae ispirazione dal romanzo di Leonardo Melis, sempre abile nel proporre affascinanti reinterpretazioni della storia, erano gli
Shar-dana, i gloriosi antichi Sardi, che hanno spesso determinato le glorie degli eserciti degli antichi Egizi e condiviso i segreti dei figli d’Israele, stabilendo così un asse virtuale tra la nostra isola e la terra Santa.
Sabato 29 ottobre, ore 13:00: non è un caso che tre esemplari di raziocinio ainìno si ritrovino per il consueto rito settimanale nel quartiere storico Marina di Cagliari, nei pressi della Piazza San Sepolcro, e precisamente nella via Napoli, luogo di passaggio di turisti e di piriccocco esotico(cit.), in un’atmosfera che echeggia di gloriose avventure (dell’ Ing. Marrocu), allo stesso modo in cui gloriosa sarà l’ennesimo sacrificio culinario alla ricerca di sapori nuovi e antichi tra le mura cagliaritane.

Principi di Dan - Interno

Principi di Dan – Interno

 

Per dovere di cronaca dobbiamo segnalare l’inspiegabile ritardo del noto Triumviro Marrocu convinto, a suo dire di dover raggiungere il resto della carovana asinìna in un presunto poco rotondo orario delle 13:30: che Dio lo perdoni… Alle 13:15 il Triumvirato al completo varca i cancelli dell’altisonante locale.
Veniamo accolti da un corpulento cameriere, la cui fisicità ricorda proprio quella di un antico guerriero e veniamo fatti accomodare in una sala che ha le sembianze più un corridoio, spezzato nella lunghezza da volte a crociera, con le pareti rivestite di mattoncini, che ricordano la Metro londinese, illuminato con moderne luci d’ambiente e fari appesi al soffitto sopra eleganti tavoli in ferro battuto, approssimativamente apparecchiati con poco eleganti micro tovaglie di carta.

Principi di Dan - Fantasie di terra

Principi di Dan – Fantasie di terra

 

Così come l’omonimo romanzo riesce a suggestionare l’immaginazione del lettore e a insinuare il dubbio di biblici collegamenti tra la storia degli antichi guerrieri sardi e il regno d’Israele, allo stesso modo l’ambientazione e il personale riescono a creare un’atmosfera enigmatica per la quale i burricchi perdono il senso dell’ordine delle cose, soprattutto la differenza tra i vari tipi di portate che scandiscono i tempi di un pasto.
La soluzione proposta dal cameriere per il pranzo consta di un piatto composto di fantasie di terra, accompagnato da vino della casa ad un prezzo fisso. La proposta appare troppo poco copmplessa per i voraci Burricchi che chiedono ed ottengono un’integrazione di un tagliere di affumicati di mare.

Principi di Dan - Salse varie

Principi di Dan – Salse varie

 

Non ci viene proposta una vera e propria carta dei vini, ma solo del vino di proprietà di una cantina privata della vicina Quartu Sant’Elena, ottenuto da uva Cannonau, e nonostante ci sia stato assicurato di non provenire da alcuna cantina sociale, il sapore degli additivi sicuramente ha tradito ogni aspettativa di genuinità e gusto.
La fantasia di terra consiste in un assaggio di tre diversi tipi di pecorino di diversa stagionatura (ottimi), della ricotta affumicata (eccellente), della lonza di maiale(mustela) della pancetta e del prosciutto crudo, una piccola frittata di verdure (dal sapore non indimenticabile) e una piccola panada con patate, carciofi e carne di agnello (buonissima), il tutto disposto intorno a una ciotola di semplice ma molto saporita lattuga. Segnaliamo l’ottimo olio d’oliva Ghermanu dell’azienda agricola di tale Giuliana Puligheddu, più volte decorata con diversi premi internazionali per i propri prodotti.

Principi di Dan - Tagliere di mare

Principi di Dan – Tagliere di mare

 

Terminate le fantasie di terra i Donkeys passano ad assaporare i sapori di mare. Il passaggio non è garantito da un probabilmente più consono sorbetto al limone, ma da una meno comune varietà di salse da consumarsi con l’ottimo pane cifraxiu che chi vi scrive ha gradito assai: marmellata di peperoni, crema di carciofi, funghi sott’olio, pomodori secchi. Degna di nota solamente la crema di carciofi. I sapori di mare vengono presentati su un ampio tagliere diviso in tre zone: carpaccio di tonno, carpaccio di pesce spada e carpaccio di marlin, accompagnati da tre ciotole con fette di bottarga, alici sott’olio e una salsa non ben identificata dai vari sapori tra cui spicca quello delle cipolle in agrodolce.

Principi di Dan - Dolci e moscato

Principi di Dan – Dolci e moscato

 

Consumato a fatica il tagliere di affumicati, il cameriere ci propone come dessert un assaggio di dolci tipici sardi rivisitati con l’aggiunta di cioccolato bianco. Tra questi menzioniamo aranzadas, pabassinas, gueffus con glassa di mirto, bianchini e due dolci a base di noci.
Ha accompagnato quest’ultimo round un moscato dal colore e dal sapore non eccessivamente accesi, così come non abbiamo rilevato particolari note di merito nei dolci assaporati.
Il pranzo si è concluso con un costo pro-somaro di circa 24€ a testa, da ritenersi in generale adeguato per la quantità di cibo ingerito.
Possiamo definire i Principi di Dan una esperienza culinaria diversa dal comune pasto, particolarmente indicato per chi vuole assaporare i sapori dell’antica tradizione agro pastorale, in particolare de su smurzu, lo spuntino dei pastori di mezza mattina.
Troviamo invece difficoltà a inserirlo nella nostra classifica, in quanto lo riteniamo non classificabile nell’ambito della ristorazione classica, per l’oggettiva mancanza di una cucina capace di produrre pietanze calde, primi piatti soprattutto, nonostante l’offerta del maialetto arrosto che sempre è gradito ai turisti non isolani, ma allo stesso tempo riteniamo l’offerta del locale molto interessante, soprattutto occasionalmente, sia per la genuinità dei sapori, sia per la spesa contenuta, particolare questo che stimolerà senza dubbio l’interesse della parte più parsimoniosa dei nostri lettori.

 


VALUTAZIONE “Principi di Dan”: Burriccu ponpon.
 Principi di Dan Indirizzo: Via Napoli 77, Cagliari
Telefono: 0702047031    [mostra in google maps]
 

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