☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
apr 25 2012

Ristorante dal Pescatore – Sarroch

 Scritto da Jesus | 10 commenti | Commenta

Dal Pescatore - Interno

Dal Pescatore – Interno

 

Il cielo è pregno di vino, Nut ha messo al mondo sua figlia luce dell’alba, io mi levo altissimo … la mia terza è Sothis“.

L’ombra di un non ultimo sole; i celati raggi del Ra, così come in questo deserto appaiano, sono in realtà gli amorevoli sguardi del nostro padre Osiris, dal Nilo Celeste in cielo, che veglia sulla prosperità delle nostre terre.
E’ il mistero di Orione*, l’Horus della rinascita, il frutto dell’incestuosa unione con Isis-Sothis che, dopo ogni termine, dona nuova vita, nuovo vento alle ali della fenice, mirabilmente tracciato e dipinto dall’eretico saggio dell’Ingegner Bauval.
 

Dal Pescatore - Antipasti

Dal Pescatore – Antipasti

 

Come in cielo, così in Terra“.

E’ il biblico insegnamento che a voi Jesus ha lasciato, ma che un’antica e inarrivabile civiltà, tremila anni prima, aveva di già assunto e vissuto.
E’ Osiride defunto, ucciso dal vile Seth qui sulla Terra, è lo splendente Orione in cielo. E’ Iside incarnata nel nostro Mondo, è Sirio nel Duat celeste, che si ricongiunge al suo sangue per generare l’Horus il quale, a sua volta, un giorno si leverà luce di stella, nell’infinito circolo della fertilità umana.
Vivrete con noi quest’oggi, un parimenti mistico sincretismo, generato e sospinto dalla tormenta di sabbia, che da sempre infuria nella mente del vostro amato Jesus.
 

Dal Pescatore - Tranci di muggine

Dal Pescatore – Tranci di muggine

 

Martedì notte, 24 Aprile, giorno pre-festivo.
Seguendo il buio e malcerto tracciato della pedemontana in località Balloi, una pittoresca quanto insolita coventicola, ascendeva verso il cielo stellato di Sarroch.
Destinazione, il loro – per quest’oggi – Duat sulla Terra, eletto nel Ristorante “Dal Pescatore” o “Il Pescatore”, a seconda di differenti possibili interpretazioni.
Jesus e il Raschione Ettore sono, come loro abitudine e orgoglio, i grandi cerimonieri del rituale; defunto e mummificato è invero l’ormai ex Ra (Ra, per questioni di albedo congenito) Ing.Marrocu, nuovamente assente, e da decretarsi prossimo al mitologico annegamento.
 

Dal Pescatore - Lattuminada

Dal Pescatore – Lattuminada

 

E’ il Marrocu sulla sponde del Nilo (o se volete, del viale verso Elmas), è l’Orione (Antonio) nel Donkey Celeste, che dell’inconsapevole ingegnere trasfigura taluni tratti somatici, alcune insalubri abitudini e, di certo, l’attenzione alle faccende economiche, come avremo modo di apprezzare in seguito.
E’ Il mordace Raschione sulla piana di Giza, è il pungente Burriccu Sollai (che a breve potrebbe ricoprire il ruolo di Seth, anche se non siamo certi che apprezzerebbe la conclusione della leggendaria vicenda) nell’Oltremondo. E’ Jesus che si improvvisa saggio Imhotep sui tetti di Saqqara, è il misurato e formale giurista Pisano (Piero), che cerca di delineare il confine tra il dileggio e l’amore per la verità, nell’indecifrabile Universo del Maat.
 

Dal Pescatore - Cuscus

Dal Pescatore – Cuscus alle verdure, Cozze e pesto

 

Il nostro Duat è un ristorante atipico, nelle abitudini e nella collocazione. Nelle abitudini perché, fatto salvo qualche occasionale collaboratore, è custodito e gestito interamente da un ex pescatore  (l’Anubi, signor Antonio Palmas) che, su precorsa prenotazione, accoglie un numero (non) limitato di avventori, per offrire loro i piatti della sua cucina, composti con ingredienti probabilmente acquistati ad-hoc, in giornata.
Sebbene questo possa dar luogo di pensare ad una proposta improvvisata e approssimativa, anticipiamo i tempi, affermando che, in realtà, stiamo parlando di prelibatezze di assoluta qualità ed eccellenza; il servizio, inoltre, sebbene il signor Palmas sia conosciuto nell’ambiente come uomo verace e di non ricercata arte diplomatica, nulla ha da invidiare, per gentilezza e attenzioni, a quelli convenzionalmente apprezzabili, in locali di maggior nome e prestigio.
 

Dal Pescatore - Nero di seppia

Nero di seppia

Dal Pescatore - Spaghetti alle uova di spigola

Spaghetti uova di spigola

 

Il Ristorante è alloggiato in una bella villa degli anni sessanta, edificata al culmine di una collina, circondata da pinacee, dalla quale è possibile ammirare il mare. All’ampia sala principale, si accede da una splendida terrazza coperta esposta a Sud, panoramico riparo estivo, per le tavolate di accaldati clienti.
L’allestimento interno è un meraviglioso esempio di filosofia Kitsh, con decine di suppellettili, ornamenti, elementi d’arredo della più varia e stravagante natura; si passa dai quadri e le stampe di differenti ed improbabili tematiche (e.g.: il medesimo proprietario) a rari manufatti di tassidermia marina, da un elegante grammofono in ottone accomodato su una credenza in legno povero, al poster di una squadra di calcio degli anni ’70. L’effetto finale è comunque tutt’altro che inelegante o grottesco; inoltre, il prezioso contributo dell’alto tetto spiovente in muratura, rende l’acustica della sala per certi versi miracolosa, tanto da far percepire come rilassante e avvolgente, il lontano strepitio di una dozzinale radiolina accesa.
 

Dal Pescatore - Spigola al forno

Dal Pescatore – Spigola al forno

 

Non esistendo ovviamente un menù alla carta, le pietanze disponibili sono tutte e sole quelle preparate in giornata dal Sig.Palmas, frequentemente variabili a seconda della circostanza e occasione. Accomodati in un’ampio tavolo rettangolare, i cinque Burricchi potevano iniziare ad apprezzare le ottime olive marinate e lo strepitoso pane carasau, serviti come stuzzichini iniziale e accompagnamento della cena, parimenti a due caraffe di vino (bianco e rosso) della casa, apprezzabili dal secondo bicchiere in su. Segnaliamo ad ogni buon conto che, data la presenza di una piccolo mobile portabottiglie ai margini dell’arredo, con tutta probabilità, sarebbe stato possibile ordinare un nettare maggiormente qualificato, ma di questo non possiamo averne assoluta certezza.
 

Dal Pescatore - Frutta affogata

Dal Pescatore – Frutta affogata nel mirto

 

Già dai primi antipasti proposti, la cucina del “Pescatore” si delineava come frutto di una solida e vicendevole contaminazione tra le tradizioni cagliaritana e tabarchina, magistralmente espressa con arte ed esperienza: carpaccio di palmita su letto di arance, sardine marinate, sarago “incavolato”, con cavolo nero, uova di spigola con casu axedu e pomodori, tranci di muggine al vapore su letto di foglie di mirto, meraviglioso (è da solo un valido motivo per visitare il ristorante) pasticcio di lattuminada di pesce san pietro, impreziosito da petali di carote e bacche di lentisco, couscous di verdure con piselli e pomodori, accompagnato da cozze al pesto.
A parte qualche personale e sindacabile distinguo (leggi Orione) per un paio di portate, dobbiamo giudicare questa carrellata di antipasti assolutamente strepitosa in termini di preparazione, gusto, presentazione, e dosaggio delle quantità, tra l’altro ben predisposte per essere agevolmente distribuite fra i cinque competitivi commensali.
 

Dal Pescatore - Dolcetti sardi

Dal Pescatore – Dolcetti sardi

 

Altrettanto strepitosi i primi piatti, piuttosto semplici ma tra i più succulenti mai recensiti: eccellenti spaghetti alle uova di spigola, favolosi tagliolini al nero di seppia con crema di bottarga e piccoli scampi. Gesù!
Dopo un intermezzo di ottima cruditè di ravanelli e finocchi, come secondo piatto il sig.Palmas procedeva a cucinare una notevole (per dimensioni, anche se la riproduzione visiva non le rende onore) spigola al forno di ben oltre un chilogrammo, il cui sughetto salato poteva apparire invero leggermente aggressivo, ma dalla freschezza e dalla bontà impagabili!
La cena si avviava quindi alla conclusione, dapprima con un buonissimo carpaccio di frutta (arance, fragole e acini d’uva) affogata nel mirto, seguita poi da dolcetti tipici sardi (da una bottiglia di mirto accompagnati), dei quali registriamo l’eccellenza dei celeberrimi gattò (croccanti) alle mandorle. Finale con tre caffè. Costo complessivo dell’operazione 36€ cadauno subito arrotondati a 40, in onoranza del sublime cibo consumato. A tal proposito, registriamo un impagabile sussulto di parsimonia da parte del dottor Orione che, indotto dalle pressioni dei burricchi commensali, al non spontaneo atto dell’elargizione, si incollava successivamente alla bottiglia di mirto, per riuscire a consumare in qualche modo i 4€ di differenza, così degnamente trasfigurandosi nel ruolo di incorreggibile susunku, finora onorato in Terra dall’evanescente Ing.Marrocu.
Messo da parte il possibile iniziale scetticismo, il ristorante “dal Pescatore”, è l’esempio più fulgido e mirabile di come, una cucina di stampo familiare e casalingo possa, con l’intelligenza e la passione, elevarsi al cielo, fino a brillare nel firmamento della ristorazione nostrana. Quattro Burricchi.
 


VALUTAZIONE “dal Pescatore”: Quattro Burricchi.
Ristorante dal Pescatore Indirizzo: Strada Pedemontana località Balloi, Sarroch
Telefono: 3470565187    [mostra in google maps]
 

 
(*) Il mistero di Orione, R.Bauval, A.Gilbert, Edizioni TEA pp.290.


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apr 9 2011

Ristorante Vecchia Fattoria – Selargius

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Vecchia Fattoria - Interno

Vecchia Fattoria – Interno

 

Veementemente aggrappato su una zattera di terra proprietà della città di Selargius e naufragato tra le colline ondose dei comuni di Monserrato, Cagliari e Sestu si trova, a un tiro di schioppo da ben conosciuti e amati vigneti nostrani, il ristorante “Vecchia Fattoria”. Il nome in sé, trasduce ed insinua nei nostri intercalati pensieri, una sproporzionata quantità di analitici concetti che, di riflesso e con onomatopeica origine (“ia ia oh”), alimentano le radici della nostra risoluta natura di Donkey burricchi.
Sulla iper rinfrescata 150cv di Jesus, dopo una dissennata e totalmente vana competizione automobilistica, sostenuta contro bolidi quali Fiat Ritmo anni 70 e piloti donna ultra-novantenni, arrivavano al ristorante, con grande effetto acustico ed apparenza scenica (per pochi centimetri, al parcheggio, non buttavano giù un recinto di stuoie vegetali),  i due Biumviri Jesus e Raschione Ettore.

Vecchia Fattoria – Antipasti di mare


Parcheggio quello del ristorante – integrato questo in un ben isolato complesso architettonico che può apparire degno più di una zona industriale, piuttosto che della aperta campagna – che in realtà, per una qualche a noi sfuggente reminiscenza storica, risulta essere un campo da calcetto in disuso e adiacente al locale; erba sintetica e delimitazioni di linea incluse.
Assente non pienamente giustificato in questa occasione, il seppur stimato ed ammirato Ingegner Marrocu il quale, in luogo di voler veleggiare con i suoi amati colleghi Triumviri verso un nuovo piacevole naufragio alimentare, sceglieva di solcar – in senso letterale – le onde , a bordo di ben altre non metaforiche imbarcazioni, al fianco di incerto, non meglio identificato, equipaggio.

Vecchia Fattoria – Zuppa cozze arselle



Pur tuttavia, con risolutezza e senza indugio alcuno, Jesus e il Raschione alle 13.30 in punto erano seduti al loro tavolo del quasi deserto locale, intenti a sorseggiare un ottimo vermentino DOC “Is Argiolas”, degustando delle squisite olive in salamoia e assistiti da due gentili ed indaffarati camerieri, in attesa dell’arrivo dei loro antipasti, ovviamente di mare.
Gli spazi interni del ristorante sono distribuiti su vari ambienti; sale piuttosto ampie, decori tradizionali rivisitati in chiave moderna, copertura in legno e mobilia in arte povera. Una saletta più appartata viene delimitata da ampie vetrate, che consentono di intravedere la più lontana cucina a vista.

Vecchia Fattoria – Raviolini salmone bottarga



I diffusori acustici stridono musica in stile country-soul, non certo in linea con la tradizione contadina sarda, e in cacofonico conflitto con la rumorosissima TV CRT, che ripropone le notizie regionali della giornata.
Invero comunque, sosteniamo già da subito che la cucina della “Vecchia Fattoria” risulta essere, in termini di sapori, tradizioni culinarie ed abbondanza, ineccepibile.
Le porzioni dicevamo, soprattutto per quanto riguarda gli antipasti, sono sicuramente ragguardevoli, anche se forse condizionate da una punta di disappunto manifestata da Jesus allorché il giudizioso cameriere suggeriva ai burricchi di condividere un’unica porzione degli stessi: «ma scherza? ne porti due!»
Vecchia Fattoria - Strudel di mele

Vecchia Fattoria – Strudel di mele



Gli antipasti standard si articolavano in: ottima burrida, buon pesce a scabecciu immerso in passata di pomodori freschi, carpaccio di salmone, buonissimo polpo marinato e un vassoio di squisiti bocconi (murici) di mare, quasi interamente divorati da Jesus per effetto di una innaturale indisposizione del Raschione per tali prelibatezze. Come appendice, per concausa probabile dell’appariscente bramosia alimentare di burricchi, il cameriere proponeva di concludere con una sesquipedale zuppiera stracolma di cozze e arselle, piuttosto buone anche se forse poco valorizzate da un inesatto dosaggio di pomodori secchi, che ne turbavano non poco il sapore finale.
Vecchia Fattoria - Sebada al miele

Vecchia Fattoria – Sebada al miele



Il meglio del pranzo è stato però sicuramente il primo piatto, comune per ambedue i burricchi: Raviolini ripieni con salmone e conditi con una crema di bottarga. Eccellenti! Esclusa la possibilità di soffermarsi su un secondo piatto – la zuppa di cozze e arselle di per sé costituiva un secondo ben più che abbondante –  i donkey passavano direttamente ai dolci: strudel caldo alle mele per Jesus, sebada al miele per Ettore, entrambi buonissimi. Il pasto si è concluso con due caffè DAB e un liquore alla liquirizia per il Raschione.
Costo complessivo 35€ cadauno, da ritenersi adeguato per la qualità di quanto assaggiato.
 
Nonostante qualche piccola sfumatura da limare, i punti di forza del ristorante “Vecchia Fattoria” sono senza dubbio la qualità degli ingredienti, l’abbondanza delle pietanze, e naturalmente il servizio in sala. Meno eccellenti invece, fantasia, presentazione delle portate e ambientazione in generale, che può essere migliorata curando maggiormente i dettagli che costituiscono impronta e anima di un locale. Comunque, senza dubbio, un ristorante da provare!
 


VALUTAZIONE “Vecchia Fattoria”: Due Burricchi.
Ristorante Vecchia Fattoria Indirizzo: SP per Sestu, Selargius
Telefono: 070510161    [mostra in google maps]
 

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