☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
nov 27 2011

Ristorante Non Rispondere – Selargius

 Scritto da Jesus | 49 commenti | Commenta
Non Rispondere - Interno

Non Rispondere – Interno

 
Non vedo, non sento, non rispondo.

Non rispondere Ettore, figlio di Priamo, al periglioso richiamo del sangue.
Non rispondere, temerario guerriero, al disperato grido dell’invincibile Achille, alla sua sete di vendetta, all’incendiato dolore per il destino dell’amato Patroclo.
Non rispondere Achille, figlio di Peleo, alla voce della battaglia; non rispondere all’eco vibrante dei corni da guerra, al perverso delirio dell’onore, allo strepitio dei cavalli al galoppo, al picchiar del vento sulle imponenti vele, sospinte verso una guerra che non ti appartiene.
Non rispondete voi, coraggiosi Donkey, al superbo peso della vostra fama, all’echeggiare del vostro ego, pervaso dal lamentoso appello del più debole fratello di soma. Tenete chiuso, a voi d’innanzi, il maestoso rifugio delle porte scee, non cedete alle sirene della vana gloria. Il coraggio, infine, non paga!
 

Non Rispondere - Antipasti di mare

Non Rispondere – Antipasti di mare

 

Giusto prima di narrare come degli asini guerrieri, una volta di più condotti dall’auriga Jesus, abbiano ceduto alle sirene della gloria, e se tale “coraggio” abbia infine loro pagato, consentitemi di rendere l’onore delle armi a dei veri combattenti della cucina, degli impavidi soldati della ristorazione :  il personale del ristorante
Sa Piola
, che nelle ore antecedenti l’ultima recensendo ciccionata, vedevano combusto quel superbo talamo di prelibatezze che è il loro locale, da personaggi che indubbiamente volevano riproporre la storia de ‘l superbo Ilïòn, ma che, in realtà, poco consapevolmente, trascuravano l’ipotesi di essere, essi stessi, dei FIGLI DI TROIA!
 

Non Rispondere - Insalata di polpo

Insalata di polpo

Non Rispondere - Bocconi di mare

Bocconi di mare

 

La scelta del campo di battaglia odierno, è determinato da una percepita richiesta, profusa da numerosi amanti della buona tavola, di conoscere le fattezze e le abitudini alimentari del ristorante “Non Rispondere”, sito in una nuova lottizzazione della cittadina di Selargius, che per la sua (immaginiamo) recente apertura, non aveva finora prodotto alcun resoconto di valutazione, positivo o meno.
 

Non Rispondere - Zuppa cozze arselle

Zuppa cozze arselle

Non Rispondere - Scaglie di bottarga

Scaglie di bottarga

 

Motivo per il quale, i coraggiosi Donkey, meditavano e divisavano il loro estremo “sacrificio”, lanciandosi in avanscoperta per mettersi al servizio della pubblica utilità.
Ecco quindi, nel buio pesto di una notte senza luna, tre elementi circospetti, aggirarsi per la non illuminata Via delle Viole, alla ricerca del totalmente anonimo ingresso del ristorante.
 

Non Rispondere - Fregola rana pescatrice

Non Rispondere – Fregola rana pescatrice

 

Il locale risulta integrato in un nuovissimo complesso di discutibile gusto architettonico, affacciato su una strada totalmente priva (almeno nella nottata di ieri) di illuminazione urbana; all’interno, si propone con un’amplissima sala con parecchie decine di coperti, ordinata e discreta negli arredi.
Trascurato qualche isolato suppellettile, le pareti sono piuttosto spoglie, e i decori in color marrone legno non sembrano sufficienti a proporre un ambiente caloroso e accogliente. Il problema principale del ristorante è senza dubbio l’acustica: a fine serata l’eco e gli schiamazzi dei numerosi avventori, rendevano il dialogo tra i commensali pressoché ardimentoso.
 

Non Rispondere - Spaghetti gamberi funghi porcini

Non Rispondere – Spaghetti gamberi funghi porcini

 

Il servizio, affidato a due quasi-giovani camerieri più un frenetico signore di mezza età, è all’inizio particolarmente rapido e attento, mentre si fa progressivamente lento ed eccepibile con il riempirsi della sala, tanto da far considerare audace la scelta di tenere a mente le ordinazioni, o di proporsi in lunghi dialoghi ai tavoli degli amici, piuttosto che prendere in considerazione le numerose e accorate richieste di uno spazientito Ing.Marrocu: «Aspetti un minuto!». Nulla di più adatto al goliardico ed apodittico logo, che capeggia sulla testa di Jesus e determina, irriverentemente, il nome del ristorante: “mangia, bevi, paga, ehh… non rispondere!”
 

Non Rispondere - Profiterol

Non Rispondere – Profiterol

 

Non ci viene presentato un menù, ma proposto di iniziare la cena con degli antipasti, che scegliamo, come da nostra consuetudine, di mare. Il vino richiesto è un ottimo vermentino Is Argiolas DOC, delle cantine Argiolas, sbrigativamente servito a temperatura eccessivamente fredda.
Gli antipasti proposti sono risultati quantitativamente adeguati, ma piuttosto mediocri in termini di fantasia e qualità media complessiva: pesce a scabecciu, seppiette in umido con piselli, salmone sbollentato con olio e limone, gattuccio alla catalana, insalata di polpo, bocconi di mare (questi ottimi), zuppa di cozze e arselle (buone) e scaglie di bottarga (discreta).

Non Rispondere - Insegna interna

Non Rispondere – Insegna interna

 

Da segnalare, invece, le ottime olive servite come stuzzichino di inizio pasto e il buon olio d’oliva presente in tavola.
I primi piatti non sono risultati invero di qualità superiore, nonostante l’apparente altisonanza: dozzinale fregola con rana pescatrice per Ettore, eccessivamente acquosi spaghetti con gamberi (questi singolarmente buoni) e funghi porcini per Jesus e Marrocu.
A quel punto i tre sceglievano di non proseguire oltre, passando direttamente al dessert: profiterol nero per Ettore, due ottimi sorbetti al limone (arrivati dopo numerose sollecitazioni) per i restanti commensali.  La cena terminava qui, senza caffè o ulteriori amari di sorta.
Costo complessivo cada-burriccu, 37€, da giudicarsi almeno un 30% superiore rispetto al giusto dovuto, in funzione di una ambientazione poco accattivante, un servizio a tratti inadatto, e una qualità media della cucina poco brillante. Consigliato a chi è amante delle serate allegre e chiassose, senza particolari pretese di qualità.
 


VALUTAZIONE “Non Rispondere”: Un Burriccu.
Ristorante Non Rispondere Indirizzo: Prolung. Via delle Viole 162, Selargius
Telefono: 3314786651    [mostra in google maps]
 

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giu 12 2011

Ristorante Gusto Bio – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta
Gusto Bio - Interno

Gusto Bio – Interno


Possiamo essere ben certi, che già nel legger il nome del Ristorante quest’oggi recensito
– il quale monoliticamente accomoda ed esplicita natura e filosofia del medesimo – qualcuno di voi possa esser tentato e indotto nello storcere il naso; non tanto perché non sia anzi diffusamente apprezzato e ricercato l’universo che ruota intorno al concetto di biologico, ed in particolar modo il mangiar bene e l’alta ristorazione, ma piuttosto invece – se bene avete avuto modo di conoscerlo – per un radicale istinto di disinteresse, ed anzi avversione, da parte del vostro amato Jesus, per tutto ciò che è βιος (Vita), in luogo del più per lui congeniale – freudianamente parlando – istinto di θάνατος (Thanatos), globalizzato e sublimato nell’amore (έρως) per la modernità asfissiante, la cementificazione selvaggia, ed il nucleare di primissima generazione.

Gusto Bio - Carpaccio di manzo

Gusto Bio – Carpaccio di manzo


Se però ragioniamo per un minuto sul solenne istituzionale ruolo che il vostro navigato capo Triumviro ha fieramente sostenuto in tanti mesi di “estenuanti” peregrinazioni  alimentari, con assoluto rigore morale, scevra obiettività ed onestà intellettuale, non vi sarà mentalmente difficile immaginare l’affiatato gruppo di Triumviri ufficiali – Jesus, Raschione Ettore, Ing. Marrocu – trovarsi e ritrovarsi, con maniacale puntualità, alle ore 20.58 di Sabato sera, in quel di Cagliari, Vico I Barone Rossi, in fronte all’ingresso di Gusto Bio.
Indichiamo preliminarmente che la struttura del locale integra in sè sia il ristorante sia un supermercato di prodotti biologici, ed è interamente gestito da  S’Atra Sardigna , coperativa agricola di produzione biologiche.

Gusto Bio - Ricotta di pecora fave pistacchio

Gusto Bio – Ricotta di pecora fave pistacchio


Tale peculiarità si trasduce, oltre che per la indubbia qualità e genuinità degli ingredienti elaborati dalla cucina, in una serie di ricercati particolari quali: pasta artigianale, pane cotto nel forno a legna e lievitato con “pasta madre”, acqua di rete filtrata e de-batterizzata, servita in familiari bottiglie di vetro, vino della casa proveniente da vitigni prevalentemente biologici, caffè equo solidale. Tutte queste indicazioni, oltre ché venire fornite dal personale durante il pranzo o la cena, sono ben riportate e pubblicizzate mediante una serie di discreti opuscoli informativi, che accompagnano ciascuno coperto, e comunque possono essere recuperate in rete, direttamente sul sito del ristorante.

Gusto Bio - Tortino di verdure

Gusto Bio – Tortino di verdure


Altra particolarità non comune, la possibilità di giudicare democraticamente il trattamento ricevuto, mediante una scheda valutativa da compilarsi in forma anonima.
Varcato l’ingresso del ristorante ci si ritrova in un ambiente che definirei luminescente e moderno. Il colore bianco, simbolo di purezza e integrità, domina su pareti e arredi, interrotto da elementi decorativi che rimandano all’azzurro del cielo e del mare (il parquet), ed al bruno colore della
Madre Terra.
Superato uno stretto corridoio, si percorrono i gradini di una elegante scalinata, che conduce ad un ampio soppalco da cui si domina il sottostante supermercato biologico, intelligentemente ed esteticamente integrato al contesto del ristorante, grazie al sapiente uso della illuminazione. 
Eccellente ed adeguata, una volta tanto, la qualità dell’audio diffuso in sottofondo da una serie di funzionali altoparlanti neri.

Gusto Bio - Riso rosso selvatico

Gusto Bio – Riso rosso selvatico


Ci accomodiamo ad un ampio tavolo squadrato, su delle graziosamente comode sedie, color bianco latte.
I camerieri sono molto gentili, attenti, discreti ed in numero più che adeguato rispetto ai non tantissimi avventori presenti in sala; non usano il tradizionale taccuino per gli appunti ma un ben poco
eco-compatibile Apple iPad, cosa che rincuora e lusinga la componente più prettamente consumistica del vostro amato, e ben lo predispone, mitigandone la fin lì non celata diffidenza.
Il menù è piuttosto originale e variegato ma, in virtù della specifica natura degli ingredienti, non propone specialità di mare. Non è possibile ordinare la serie di assaggi di antipasti al di fuori dal “menu degustazione”, per cui ciascheduno degli astanti ordina una differente pietanza, da condividere poi con i propri burricchi colleghi.

Gusto Bio - Crespelle ai funghi

Gusto Bio – Crespelle ai funghi


Sconsiderata, dobbiamo dirlo, la scelta del vino da parte del Raschione Ettore, che di propria egoistica iniziativa, anticipando i sorpresi Triumviri e lo stupefatto cameriere, ordinava un Vermentino DOC “Le Sabbie”, delle celebri cantine Meloni di Selargius (vitigni vermentino/sauvignon Senorbì). Intendiamoci, non che tale nettare non sia in assoluto encomiabile, ma accompagnare con una bottiglia di “bianco”, pietanze prettamente ed esclusivamente di terra, è paragonabile all’idiosincratico accostamento tra caffè e limonata.
Motivo per il quale, per una volta tanto e almeno in parte, l’Ing.Marrocu non è stato l’unico oggetto di scherno e derisione da parte dei commensali nel corso della serata; a metà bottiglia, Jesus e lo stesso Ingegnere, imponevano la sostituzione con un ben più adeguato rosso della casa, “prodotto con uvaggi misti autoctoni come monica e cannonau”.

Gusto Bio - Tagliata di manzo

Gusto Bio – Tagliata di manzo


Giungiamo quindi a considerare il trittico di antipasti assaggiati dai Triumviri commensali.
Dobbiamo convenire ed ammettere, che il complesso delle pietanze presentate si è rivelato molto positivo.
Ingredienti semplici e genuini, sapientemente preparati ed ottimamente presentati, segno evidente che dietro la spendibile esibizione della natura biologica del ristorante, poteva altresì scorgersi l’impronta di una ricercata cucina d’alta scuola.
Molto buono il carpaccio di manzo su rucola con prataioli e scaglie di parmigiano, ottimo il tortino di verdure con pecorino e vellutata di melanzane, sublime la ricotta di pecora in crema di fave e pistacchio. Porzioni non abbondanti, ma giustamente dosate per un pasto completo.

Gusto Bio - Entrecote in salsa d'asparagi

Gusto Bio – Entrecote in salsa d'asparagi


Primi piatti anch’essi di terra e di origine bio: riso rosso selvatico con cicoria, porri, pancetta e pecorino per Jesus ed il Raschione,  crespelle ai funghi prataioli in crema di latte e pecorino per l’Ing.Marrocu. Piatti entrambi decisamente gustosi e superbamente preparati, anche se, dobbiamo sottolineare, più adatti alle rigidità dell’Inverno passato, piuttosto che all’inesorabile incombere della sperabilmente calda Estate.
A questo punto della cena, i tre commensali trovavano il giusto spazio e desiderio, per voler testare i secondi piatti del ristorante. A tal proposito rivolgevano la loro attenzione sulle pietanze di carne: tagliata di manzo su rucola con scaglie di parmigiano, decorata con verdure e aceto balsamico per Jesus (piuttosto buona), entrecote in salsa di asparagi e gorgonzola per Ettore («eccellente») ed infine, entrecote ai ferri per l’Ing.Marrocu.

Gusto Bio - Mini sebadas al miele

Gusto Bio – Mini sebadas al miele


Inevitabile quindi che i tre terminassero la lunga cena con la prova del dolce, spesso determinante per la fortuna o la disgrazia di un locale, in termini di valutazione finale. Ebbene, a tal verifica la cucina di “Gusto Bio” si è dimostrata all’altezza, superando l’esame a pieni voti: notevole si è rivelato il semifreddo al croccante di nocciole, pistacchio e noci in salsa di fragole, degustato da Jesus e l’Ing. Marrocu, spettacolari ed originalissime le mini sebadas al miele con scorza d’arancia, trangugiate senza esitazione dal goloso Raschione. Ad accompagnare il dessert, un ottimo moscato nostrano, immaginiamo anch’esso proveniente da vitigni bio e offerto dalla casa.

Gusto Bio - Semifreddo al croccante di nocciole

Gusto Bio – Semifreddo al croccante di nocciole


Il pasto si concludeva infine con il caffè (equo e solidale) e con uno stranissimo liquore di elicriso, non pienamente apprezzato dall’Ing.Marrocu perché proposto come succedaneo della più desiderata e apprezzata “Liquirizia”, non presente nella seppur fornita cantina del ristorante.
Costo cadauno della serata 47€, che mette in conto antipasti/primo/secondo/contorno e bottiglia di vino + vino della casa. Comunque prendendo in considerazione qualità del servizio e provenienza degli ingredienti, possiamo considerare il prezzo un 10% al di sopra della soglia ideale.
Indipendentemente dalla più volte citata filosofia bio, “Gusto Bio” è di per sè un locale non comune, per ambientazione, servizio, qualità ed originalità dei piatti.
Inoltre, vista la non economicità di base, il Raschione Ettore mi segnala di aver notato nel menù la presenza di pietanze espressamente gluten-free. Chi ha orecchie (da burriccu) per intendere, spenda.


VALUTAZIONE “Gusto Bio”: Tre Burricchi.
Ristorante Gusto Bio Indirizzo: Vico I Barone Rossi 2/a, Cagliari
Telefono: 3939356201 [mostra in google maps]

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apr 9 2011

Ristorante Vecchia Fattoria – Selargius

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Vecchia Fattoria - Interno

Vecchia Fattoria – Interno



Veementemente aggrappato su una zattera di terra proprietà della città di Selargius e naufragato tra le colline ondose dei comuni di Monserrato, Cagliari e Sestu si trova, a un tiro di schioppo da ben conosciuti e amati vigneti nostrani, il ristorante ”Vecchia Fattoria”. Il nome in sé, trasduce ed insinua nei nostri intercalati pensieri, una sproporzionata quantità di analitici concetti che, di riflesso e con onomatopeica origine (“ia ia oh”), alimentano le radici della nostra risoluta natura di Donkey burricchi.
Sulla iper rinfrescata 150cv di Jesus, dopo una dissennata e totalmente vana competizione automobilistica, sostenuta contro bolidi quali Fiat Ritmo anni 70 e piloti donna ultra-novantenni, arrivavano al ristorante, con grande effetto acustico ed apparenza scenica (per pochi centimetri, al parcheggio, non buttavano giù un recinto di stuoie vegetali),  i due Biumviri Jesus e Raschione Ettore.

Vecchia Fattoria – Antipasti di mare


Parcheggio quello del ristorante – integrato questo in un ben isolato complesso architettonico che può apparire degno più di una zona industriale, piuttosto che della aperta campagna – che in realtà, per una qualche a noi sfuggente reminiscenza storica, risulta essere un campo da calcetto in disuso e adiacente al locale; erba sintetica e delimitazioni di linea incluse.
Assente non pienamente giustificato in questa occasione, il seppur stimato ed ammirato Ingegner Marrocu il quale, in luogo di voler veleggiare con i suoi amati colleghi Triumviri verso un nuovo piacevole naufragio alimentare, sceglieva di solcar – in senso letterale – le onde , a bordo di ben altre non metaforiche imbarcazioni, al fianco di incerto, non meglio identificato, equipaggio.

Vecchia Fattoria – Zuppa cozze arselle



Pur tuttavia, con risolutezza e senza indugio alcuno, Jesus e il Raschione alle 13.30 in punto erano seduti al loro tavolo del quasi deserto locale, intenti a sorseggiare un ottimo vermentino DOC “Is Argiolas”, degustando delle squisite olive in salamoia e assistiti da due gentili ed indaffarati camerieri, in attesa dell’arrivo dei loro antipasti, ovviamente di mare.
Gli spazi interni del ristorante sono distribuiti su vari ambienti; sale piuttosto ampie, decori tradizionali rivisitati in chiave moderna, copertura in legno e mobilia in arte povera. Una saletta più appartata viene delimitata da ampie vetrate, che consentono di intravedere la più lontana cucina a vista.

Vecchia Fattoria – Raviolini salmone bottarga



I diffusori acustici stridono musica in stile country-soul, non certo in linea con la tradizione contadina sarda, e in cacofonico conflitto con la rumorosissima TV CRT, che ripropone le notizie regionali della giornata.
Invero comunque, sosteniamo già da subito che la cucina della “Vecchia Fattoria” risulta essere, in termini di sapori, tradizioni culinarie ed abbondanza, ineccepibile.
Le porzioni dicevamo, soprattutto per quanto riguarda gli antipasti, sono sicuramente ragguardevoli, anche se forse condizionate da una punta di disappunto manifestata da Jesus allorché il giudizioso cameriere suggeriva ai burricchi di condividere un’unica porzione degli stessi: «ma scherza? ne porti due!»
Vecchia Fattoria - Strudel di mele

Vecchia Fattoria – Strudel di mele



Gli antipasti standard si articolavano in: ottima burrida, buon pesce a scabecciu immerso in passata di pomodori freschi, carpaccio di salmone, buonissimo polpo marinato e un vassoio di squisiti bocconi (murici) di mare, quasi interamente divorati da Jesus per effetto di una innaturale indisposizione del Raschione per tali prelibatezze. Come appendice, per concausa probabile dell’appariscente bramosia alimentare di burricchi, il cameriere proponeva di concludere con una sesquipedale zuppiera stracolma di cozze e arselle, piuttosto buone anche se forse poco valorizzate da un inesatto dosaggio di pomodori secchi, che ne turbavano non poco il sapore finale.
Vecchia Fattoria - Sebada al miele

Vecchia Fattoria – Sebada al miele



Il meglio del pranzo è stato però sicuramente il primo piatto, comune per ambedue i burricchi: Raviolini ripieni con salmone e conditi con una crema di bottarga. Eccellenti! Esclusa la possibilità di soffermarsi su un secondo piatto – la zuppa di cozze e arselle di per sé costituiva un secondo ben più che abbondante –  i donkey passavano direttamente ai dolci: strudel caldo alle mele per Jesus, sebada al miele per Ettore, entrambi buonissimi. Il pasto si è concluso con due caffè DAB e un liquore alla liquirizia per il Raschione.
Costo complessivo 35€ cadauno, da ritenersi adeguato per la qualità di quanto assaggiato.
 
Nonostante qualche piccola sfumatura da limare, i punti di forza del ristorante “Vecchia Fattoria” sono senza dubbio la qualità degli ingredienti, l’abbondanza delle pietanze, e naturalmente il servizio in sala. Meno eccellenti invece, fantasia, presentazione delle portate e ambientazione in generale, che può essere migliorata curando maggiormente i dettagli che costituiscono impronta e anima di un locale. Comunque, senza dubbio, un ristorante da provare!
 


VALUTAZIONE “Vecchia Fattoria”: Due Burricchi.
Ristorante Vecchia Fattoria Indirizzo: SP per Sestu, Selargius
Telefono: 070510161    [mostra in google maps]
 

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