☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
nov 30 2013

Trattoria Da Fortunato – Cagliari

 Scritto da Miss Parker | 7 commenti | Commenta

Da Fortunato - Interno

Da Fortunato – Interno

 

Dopo attente riflessioni, presa da una insana follia, ho pensato bene di aggregarmi ai burricchi confidando in una ciccionata sontuosa (viste le mie precedenti esperienze con la formazione forse dovrei desistere, ma sono un inguaribile ottimista). Alla mia richiesta di unirmi all’ultimo momento vengo ricattata: mi si richiede la recensione e la puntualità. Pur potendo soddisfare senza batter ciglio entrambe le richieste viene fuori il mio animo da sindacalista e ricambio facendo tre ulteriori proposte. Alla fine della contrattazione stabiliamo ora e luogo del rendez vous: appuntamento alle ore 20:30 a Cagliari, nei dintorni di viale Elmas (e lì inizio un po’ a preoccuparmi…); puntuale come un orologio svizzero mi presento all’indirizzo stabilito dove i tre asinelli mi attendono al freddo ed al gelo, presso la trattoria “Da Fortunato”, nella via Garigliano.

 

Da Fortunato - Antipasti freddi

Da Fortunato – Antipasti freddi

 

Al nostro ingresso la prima cosa che mi colpisce è l’odore da ristorante cinese (che, tra l’altro, è ancora addosso alla mia maglia); al secondo impatto mi colpiscono i colori eleganti (il ristorante è bianconero, e già questo in me suscita avversione!) ma, dopo una più attenta analisi, mi accorgo che si tratta di una finta eleganza che personalmente non apprezzo. In una trattoria preferirei avesse uno stile casereccio, piuttosto che colori freddi e tinte chiaro scure per poi scoprire, avvicinandomi al tavolo, tovaglie e tovaglioli di carta. Altro punto a sfavore il televisore acceso per tutta la serata. In sala a servire un solo cameriere, probabilmente il gestore, che si garantirà comunque un servizio efficiente, a tratti stile formula 1, vista la velocità nel presentare gli antipasti.

 

Da Fortunato - Antipasti caldi

Da Fortunato – Antipasti caldi

 


Passiamo alle cose per le quali vale la pena vivere (mi riferisco al cibo!); ci lasciamo a guidare nella degustazione attraverso una serie di antipasti caldi e freddi, ma prima arriva la scelta del vino: un buon DOC “Is Argiolas”, delle omonime cantine, che ci accompagnerà per tutta la serata, in due bottiglie, servito in maniera impeccabile, con assaggio performato dall’Ing. Marrocu. Il cameriere si presenta immediatamente dopo la comanda, portando una serie di antipasti freddi seguiti a breve distanza (troppo breve!) da quelli caldi. A mio parere in generale quelli caldi erano in linea con quello che deve essere il cibo da trattoria, classico e casereccio.

 

Da Fortunato - Zizzigorrus al sugo

Da Fortunato – Zizzigorrus al sugo

 


La menzione speciale a mio avviso va ai piedini di agnello al sugo, veramente ottimi, ed alla trippa (anche se avrei fatto un sugo più ristretto e avrei aggiunto la mentuccia); discrete, anche se non esaltanti, le lumache al sugo, mentre a mio avviso i bocconi di mare(murici) non risultavano apprezzabili, probabilmente anche per il fatto che sono stati mangiati praticamente gelidi. Discorso a parte meritano le fave, piaciute molto ai miei commensali ma non a me, a causa dell’aggiunta di finocchietto, ma si tratta di gusti e nel giudizio mi lascio guidare dai ben più esperti burricchi.

 

Da Fortunato - Funghi e ravioli

Da Fortunato – Funghi e ravioli

 


Valutazione diversa per gli antipasti freddi. Nel complesso li ho trovati mediamente mediocri, per quanto concerne l’insalata di sedano, cetrioli, gamberetti (precotti) e ceci, e le verdure grigliate (buonissimi i peperoni, ma non le melanzane); cozze con pomodoro e sedano gradevoli, buona l’insalata di polpo e patate e ottimi i culurgiones grigliati con l’accompagamento di funghi cardoncelli; punta negativa nello scabecciu in bianco di gattuccio, a mio avviso eccessivamente acetato (lo so che non si dice ma mi piaceva il suono!).
 

 

Da Fortunato - Orata alla vernaccia

Orata alla vernaccia

Da Fortunato - Spigola alla vernaccia

Spigola alla vernaccia

 

Saltati i primi – più per necessità che per scelta vera e propria (il cameriere prima ci consiglia di passare al pesce e, successivamente su pressante richiesta del buon Jesus, che sembra non poter resistere al richiamo del carboidrato, si lancia suggerendoci degli spaghetti alla bottarga!) -, decidiamo, per obbligata proposta in menù, di prendere orate e spigole alla vernaccia con patate, che si rivelano motivo sufficente per promuovere la ciccionata. Entrambi i tipi di pesce si presentavano ottimi al gusto, cotti perfettamente e conditi in maniera magistrale (una menzione speciale va al buon Jesus, che mi ha porzionato il pesce, consentedomi di gustare entrambe le tipologie).

 

Da Fortunato - Dolce

Da Fortunato – Dolce

 

Per terminare abbiamo preso (anche in questo caso non per scelta) il dolce della casa, una sorta di pasticcio con crema di mascarpone, biscotti pan di stelle, nocciole, cocco, cioccolato bianco e fondente, presentato in elegantissimo contenitore in alluminio monouso. Ricordando la mia intolleranza al lattosio ed essendo a corto di enzimi, mi sono limitata ad un assaggio; lascio ai commensali il giudizio. La cena si è conclusa con caffè per me e Jesus ed amari presentatici come produzione propria: limonello per me e l’Ing. Marrocu, mirto per Ettore e fil’è ferru(acquavite) per l’ipertricotico burriccu. A mio modesto parere, visto il colore e la mancaza di residui (tipici dei liquori artigianali di cui modestamente mi intendo, dato che in casa abbiamo una distilleria clandestina), dubito che fossero caserecci.

 
Il conto si è rivelato 30 euro cadauno, a mio avviso leggermente al di sopra della qualità degustata, se non fosse stato per l’ottimo secondo piatto. Giudizio finale tre somarelli superstiracchiati (fosse possibile, ne assegnerei due e mezzo).

 


VALUTAZIONE Da Fortunato: Tre Burricchi.
Trattoria Da Fortunato Indirizzo: Via Garigliano 16, Cagliari
Telefono: 3204449188    [mostra in google maps]
 

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giu 23 2013

Ristorante Galilei – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Galilei - Interno

Galilei – Interno

 

Jesus non ne ha più voglia, neanche di scrutare il cielo, neanche di ingegnarsi per riuscire a farlo, e men che meno di difendere coraggiosamente le proprie idee per poi, poco dopo, rinnegarle a cuor leggero, sotto la minaccia che quel cannocchiale, la temuta giustizia terrena, riesca ad infilarglielo su, verso e oltre il proprio interesse.
Tutta la colpa va fatta ricadere nel firmamento del Donkey Challenge, a quella macro-costellazione in cui convivono l’Asellus Borealis e il Grande Carrettoni a burriccu, con a bordo le opache nebulose del Raschione e dell’Ing.Marrocu. Questi ultimi, nonostante Jesus – già stanco per il divino vagare della giornata – avesse repentinamente accennato ad un suo impegno della mattina seguente, con conseguente ed improrogabile levata eliaca, hanno deciso – ignorando le ripetute e insistite sollecitazioni – di trascinarlo nel buco nero di Piazza Yenne ben oltre l’orario stabilito, tanto da costringerlo a finanziare un Pegasus alato, per ricondurlo alla propria dimora celeste. Mai prusu!
 

Galilei - Cruditè di cozze e ostriche

Galilei – Cruditè di cozze e ostriche

 

Quindi, tra lo scegliere di impostare questa recensione in maniera asettica e schematica, o semplicemente lasciare immacolata la pagina del blog, a mo’ di sciopero bianco del sottoscritto, la prima strada è quella che ho deciso di intraprendere, anche perché “Il Bianco” è meglio non scomodarlo, essendo lui già pienamente impegnato nel sottrarsi dal pagare una cena promessa oltre un anno fa. Anche per questo ci vuole perseveranza!
Nessuno si lamenti quindi della composta stringatezza della cronaca che andrà a seguire. Al limite suggeriamo di sostituire il nostro bookmark con la pagina dei fan della “prova del cuoco”.
 

Galilei - Antipasti freddi

Galilei – Antipasti freddi

 

Venerdì Sera. Nonostante Jesus sia oltremodo infiacchito da nove ore di lavoro, più due di spostamenti da/verso l’ufficio (a casinu) non rinuncia, per voi tutti, a condurre una nuova e ostentata esibizione di opulenza alimentare, concedendo all’utilitaria del Raschione Ettore – reduce da una mattinata di relax coi c.. in mano al mare -, di trasportarlo in piazza Galilei, dove nell’omonimo ristorante, di lì a poco, si sarebbe consumato l’ebdomadario rituale che tutti oramai siete avvezzi a conoscere.
L’Ing.Marrocu, altrettanto fresco e riposato, si manifestava all’improvviso, sostenendo di essere arrivato circa dieci minuti prima. Superato un irritato assembramento di cittadini locali, che imprecava contro un latitante automobilista fuggito dopo aver urtato un’auto in sosta (Jesus avrebbe poi cercato di far ricadere la colpa sullo stesso Marrocu), i tre Donkeys, in formazione tipo varcavano la soglia del locale.
 

Galilei - Antipasti caldi

Galilei – Antipasti caldi

 

E’ sufficientemente apprezzabile l’estetica generale del “Galilei”. L’impronta scenica della piccola sala è mediamente gradevole, con murature color giallo chiaro, un’arcata centrale bianca e varie stampe ed elementi d’arredo alle pareti che, invero, degenerano verso il fondo, disperdendosi in discutibili carabattole quali: maglia numero 51 del calciatore Pinilla, pallone regolamentare giallo da serie A, rumoroso TV LCD, per lo meno sintonizzato su un canale di musica 24h non stop. Sempre sul fondo, dalla porta della cucina ogni tanto balugina la cuoca del ristorante, per consegnare i piatti appena cucinati all’unico cameriere presente in sala il quale, sbrigativo, accomodante ed empatico, accoglie gli ospiti e li assiste, accompagnandoli nel percorso culinario per tutta la cena.
 

Galilei - Fregola con arselle

Galilei – Fregola con arselle

 

E’ quindi rapida ed efficace la cernita di vino e pietanze per i tre burricchi. Il menù ci viene oralmente espresso, e poco dopo gli antipasti erano già in divenire. Non male la carta dei vini dalla quale, dopo una irriverente richiesta di bianco “Rubiu” da parte di Jesus, veniva data preferenza ad un buon Vermentino DOC “Merì” di Argiolas; bottiglia che sarebbe durata poi per tutta la cena, senza ulteriori approvvigionamenti. Agli antipasti di base, di per sé piuttosto numerosi e abbondanti, viene richiesto di poter integrare un vassoio di cruditè (poi rivelatosi appuntabile) di cozze e ostriche e, dopo averle notate al tavolo vicino, un piatto di goduriose lumache al sugo.
 

Galilei - Spaghetti al cartoccio

Galilei – Spaghetti al cartoccio

 

Gi altri antipasti possono essere certamente giudicati di buona qualità, in merito alla genuinità e bontà degli ingredienti di base ma, a parte qualche picco degno di nota, meno superlativi in termini di preparazione, presentazione e originalità della composizione: ottima insalata di cozze, pomodori e sedano; caponata con peperoni, melanzane, zucchine; dozzinale insalata di surimi e pomodori; insalata di polpo con un piccolo eccesso di limone; muggine a scabecciu, insaporito con alloro e olive; buonissime frittelle di gianchetti impreziosite con asparagi di mare; gustosi bocconi di mare (murici).
 

Galilei - Orziadas fritte

Orziadas fritte

Galilei - Gamberoni arrosto

Gamberoni arrosto

 

I primi piatti, ordinati nel mentre gli antipasti ancora arrivavano al nostro tavolo, seppure in quantità sesquipedale, non risultavano invece distintamente appetibili. Da giudicarsi appena sufficiente la fregola con le arselle del Raschione mentre, l’Ing.Marrocu e un ormai stanchissimo Jesus, affrontavano un pur appariscente spaghetto al cartoccio, con gamberi, cozze, arselle e (parrebbe) bottarga, ben presentato ma pastoso e mal calibrato dal punto di vista della acidità del sugo.
 

Galilei - Pirichittus

Galilei – Pirichittus

 

Non avendo più le forze per reagire, Jesus non riusciva ad opporsi alla scelta bilaterale presa dal Raschione e dal Marrocu di concludere la serata con un assaggio di orziadas fritte (attinie, anemoni di mare) e di gamberoni arrosto, comunque dimostratisi entrambi più che pregevoli. Conseguentemente al fatto che i burricchi, nonostante la disapprovazione di Jesus, divisavano di andar a gustarsi un gelato per le vie di Cagliari, la cena si concludeva con tre sorbetti al limone, due caffè – accompagnati da dolcetti “Pirichittus” – , due liquirizie “Notte nera” e un “Cynar” per Jesus. Costo complessivo 37 euro cadauno, da ritenersi un 10% superiore al giusto dovuto, in considerazione della qualità della cucina e del servizio.

Il “Galilei” è un ristorante discreto e confortevole, dove è possibile sperimentare la tipica cucina cagliaritana, basata su ingredienti di qualità, senza le pretese e voli pindarici dell’alta cucina. Due burricchi.

 


VALUTAZIONE “Galilei”: Due Burricchi.
Ristorante Galilei Indirizzo: Piazza Galilei 28, Cagliari
Telefono: 070491715    [mostra in google maps]
 

 
P.S.: La serata proseguiva poi con Jesus in lamentosa critica per due ore e i restanti commensali che seguono le sirene del Burriccu Pg e il Prof.Pontello in quel di Piazza Yenne. Il Risultato è Jesus che ha avuto le occhiaie tutta la giornata dopo. Scall.


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feb 10 2013

Ristorante Ammentos – Cagliari

 Scritto da Ettore | 1 commento | Commenta

Ammentos - Interno

Ammentos – Interno

 

I ricordi di una volta, le esperienze vissute da fanciulli nel paese d’origine, i costumi, i colori, i profumi, i sapori; piccole fotografie sbiadite di un mondo passato, ma mai dimenticato. Così tre somarelli, cuccioli in un passato decisamente distante, si ritrovano, nel percorso che li ha portati alla vigilia della centocinquantesima tappa del proprio percorso senza un traguardo, all’ingresso della dimora di certe rievocazioni.
Cagliari, sabato 9 febbraio, ore 13:30. Dopo aver trovato un adeguato accomodamento per la tracotante 150CV, designata per la giornata come vettore per la parte più produttiva della compagnia dell’asinello, Ettore e Jesus attendono l’arrivo di un ritardatario Ing. Marrocu, probabilmente appagato dai riconoscimenti per l’ultima fatica letteraria, oltre che dal bilancio economico poco negativo per la stessa esperienza, alla soglia del locale eletto come teatro per l’ennesima ciccionata del weekend: il ristorante Ammentos, nella centralissima via Sassari.
 

Ammentos - Bruschette

Ammentos – Bruschette olio pomodoro

 

La porta d’ingresso immette in un corridoio piuttosto buio in cui trovano alloggio i servizi e che conduce alla sala principale del locale, di forma quadrata, le pareti verde chiaro e il soffitto impreziosito dalla presenza di travi a vista. Sul lato opposto al corridoio d’ingresso domina un vistoso bancone nel quale trovano alloggio diversi vassoi in sughero che verranno utilizzati per servire le pietanze durante il pranzo, oltre ad una apprezzabile vetrina per alcuni vini. Adiacente l’ingresso alle cucine. La sala ospita circa quaranta coperti, disposti in tavoli composti da unità squadrate in legno massello; dello stesso materiale le sedie, mentre del pratico ma poco elegante tovagliame monouso protegge le superfici dal contatto con i piatti.
 

Ammentos - Verdure grigliate

Ammentos – Verdure grigliate

 

Le pareti sono arredate con mensole e suppelletili di vario tipo riconducibili alla raccolta e alla preparazione del frutto del lavoro nei campi, a parte una vistosa e discutibile stampante multifunzione. Nella parete sud trova alloggio un particolare murale che raffigura gli elementi mancanti in una sala illuminata artificialmente: una porta e una finestra.
Privi di una prenotazione, per scelta di chi Vi scrive, veniamo fatti accomodare in un ampio tavolo rettangolare e veniamo immediatamente istruiti da un gentile cameriere di mezza età che ci illustra l’offerta del locale.
 

Ammentos - Salumi

Ammentos – Salumi

Ammentos - Formaggi

Ammentos – Formaggi

 

L’ambientazione semplice e gradevole, quasi familiare sarà, nel corso della esperienza parzialmente intaccata dalla diffusione di musica di sottofondo di discutibile adeguatezza, soprattutto per la selezione di taluni autori, poco graditi alle esigenti quanto vistose orecchie della compagnia. La cucina si basa esclusivamente su percorsi di terra, articolati secondo ricette molto semplici e classiche.
 

Ammentos - Trippa

Ammentos – Trippa

 

Ci viene consigliato come nettare dell’ottimo rosso della casa, servito in una particolare caraffa in ceramica personalizzata, e arrivato in compagnia di un primo stuzzichino compoosto da ottimo pane carasau con olio, origano e pomodoro a cubetti. Conveniamo di iniziare l’esperienza con una degustazione di antipasti misti, che in breve tempo verranno portati al tavolo.
Notevole il vassoio di verdure grigliate, composto da melanzane, zucchine, peperoni, carote, cavolfiore, cipolle, ottime negli ingredienti e nella preparazione; indimenticable il tagliere di salumi composto da prosciutto crudo, guanciale, lonza di maiale, salsiccia secca; ottima selezione di formaggi costituita da ricotta affumicata e pecorino fresco fuso sopra fette di pane carasau.
 

Ammentos - Zizzigorrus

Ammentos – Zizzigorrus

 

Concludevano la carrellata un assaggio di eccellente trippa e ottime lumache al sugo piccante.
Il vasto assortimento dell’offerta della cucina ha creato non poco imbarazzo agli esigenti burricchi costretti a scegliere solamente tre piatti fra una serie decisamente invitante. Si decide per un tris composto da sempre graditi e classici culurgiones di patate al sugo, ottima fregola con lumache al sugo e spettacolare fregola con funghi cardoncelli. Primi piatti notevoli anche grazie alla fregola di produzione palesemente artigianale, che tante volte è rimasta una chimera per i nostri eroi.
 

Ammentos - Fregole, Culurgiones

Ammentos – Fregole, Culurgiones

 


Nonostante il non trascurabile apporto calorico garantito fino a quel momento, i tre voraci avventori non resistono al richiamo del secondo piatto, secondo dal fascino particolare, per la nobiltà dell’animale sacrificato per la causa, ma anche corpo di un perverso reato che stava per consumarsi, il cannibalismo: stufato di burriccu ai funghi, accompagnato da capra in umido con salsa piccante, oltre che da verdure fresche e delle ottime patate arrosto. Al di là di una consistenza non eccessivamente tenera i piatti son risultati comunque gradevoli e ben equilibrati.
 

Ammentos - Asino e Capra

Ammentos – Asino e Capra

 


Non essendo contemplata una vera e propria scelta di dessert, ci viene proposto un interessante assortimento di dolci della casa: aranzadas, guelfusu, gatteau, pabassini e ottime formaggelle calde appena sfornate; il momento è stato accompagnato da dell’ottimo moscato artigianale.
Il pranzo si è concluso con caffè per tutta la carovana ainìna e liquore di liquirizia Notte Nera(Pacini, Cagliari) per Ettore e Ing. Marrocu. Costo dell’esperienza 30€ cad. burriccu, decisamente inferiore rispetto alla qualità delle materie prime impiegate e alla maestria con cui son stati preparati i piatti.
 

Ammentos - Dolcetti sardi

Ammentos – Dolcetti sardi

 

Per chi ama la cucina tradizionale, Ammentos rappresenta un tuffo nei sapori della Sardegna di un tempo, capace di suscitare sensazioni come solo la cucina di nonna può fare, grazie ad una accurata selezione delle materie prime e ad una certosina preparazione secondo le ricette semplici di una volta. L’empatia, la cortesia e la disponibilità del personale completano gli elementi per il turista, ma anche per il cliente abituale che vuole regalarsi un bel momento in compagnia e, per chi tiene al bilancio, anche con il giusto impegno economico.
Alla luce delle sbavature di lieve entità rilevate non possiamo non concedere il terzo meritato burriccu, che significa adesivo rating, con menzione speciale per la selezione degli ingredienti (e senza dubbio per la riuscita ambientazione di stampo tradizionale, ndr.).

 

VALUTAZIONE “Ammentos”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Ammentos Indirizzo: Via Sassari 120, Cagliari
Telefono: 070651075 [mostra in google maps]

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apr 28 2012

Ristorante La Finestra sul cielo – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Finestra sul cielo - Interno

Finestra sul cielo – Interno

 


Sì, ma ditemi, di quale cielo voi parlate, ora? E cosa c’è di veramente inarrivabile al di qua dei vostri umani pensieri?
Forse è il cielo citato pochi giorni or sono, quello della precessione degli equinozi, delle levate eliache e delle percettibili e luminescenti costellazioni?
Magari vi riferite all’oblio senza colori, per voi dipinto dal filosofeggiare di astuti pittori, destinati a spogliarsi delle sbiadite vesti porpora, non appena si troveranno oltre la tela… Oppure, ancora, ricordate il cielo dell’Alta fantasia, che mancò e nessuno mai raggiunse, o da cui nessuno mai riuscì di tornare indietro, per descriverla.
 

Finestra sul cielo - Antipasti

Finestra sul cielo – Antipasti

 

Ci dedicheremo invero quest’oggi, senza eccessi o utopiche disserzioni, a un ben più terreno ed effimero orizzonte, scrutabile dalle finestre al quarto piano del ristorante “La Finestra sul cielo”, in Cagliari.
Senza eccessi perché, nonostante il vostro amato abbia sollecitato i suoi burricchi colleghi, sul proporsi per lo scrivere l’ultima recensione, questi hanno infingardamente declinato ogni invito, caricando l’onere del lavoro sulle spalle dell’oberato molenti Jesus, che quindi quest’oggi terrà  – per protesta – una condotta letteraria e sintattica di basso profilo. Ulteriori forme di dissenso e nuove rivendicazioni sindacali, verranno presentate in seguito. Stay tuned!
 

Finesrra sul cielo - Scampi, Insalata mare, Tonno, Cozze

Finesrra sul cielo – Scampi, Insalata mare, Tonno con cipolle, Cozze marinate

 

Ore 20.55 di Venerdì sera. Nonostante le direttive del buon senso, dovrebbero scoraggiare lo svolgersi di ciccionate nelle ore immediatamente successive a lunghissime sessioni di lavoro, per venire incontro alle immeritevoli esigenze dell’altrimenti effimero Ing.Marrocu, Jesus e il Raschione Ettore decidevano di accogliere le sue capricciose richieste.
Rendez vous di fronte all’Hotel residence “Ulivi e Palme”, struttura di non particolare fascino architettonico, sita nella Via Bembo, in prossimità del cavalcavia dell’asse mediano di scorrimento.
La recensendo destinazione, è infatti integrata al quarto piano dell’Hotel e, per raggiungerla, è necessario oltrepassare vari ambienti – non propriamente eleganti -, come un’improvvisata saletta per fumatori, che fa da anticamera alla sala da pranzo, poco oltre i vani ascensore e un corridoio con gli alloggi degli ospiti dell’albergo.
 

Finestra sul cielo - Lumache al sugo

Finestra sul cielo – Lumache al sugo

 

L’interno del ristorante, nonostante il suggestivo panorama dello stagno di Molentargius e del golfo di Cagliari – che si possono apprezzare grazie alle numerose finestre lungo il perimetro -, non è comunque di straordinario e raffinato impatto scenico. Le pareti sono tinteggiate di un colore giallo acceso ed impreziosite, almeno nell’intenzione, da dozzinali drappeggi chiari.
Ciò che però rileviamo essere più sgraziato ed inelegante, dal punto di vista estetico, è il controsoffitto in pannelli di plastica bianca, visibilmente opacizzati dalla fuliggine. Seppure, ben capiamo, la nostra valutazione potrà sembrare oltremodo ingenerosa, precisiamo da subito che un tale allestimento, avrebbe potuto eleggersi gradevole e caratteristico in un altro contesto ambientale, ma che, data la location dalle potenzialità straordinarie, qui ci sovviene come una sorta di incredibile, disattesa occasione.
 

Finestra sul cielo - Linguine all'astice

Finestra sul cielo – Linguine all'astice

 

Il servizio in sala è comunque molto cordiale, empatico ed efficiente.
Un cameriere più anziano (forse il gestore?) e un giovane più in erba si alternano ai tavoli, simpaticamente e lungamente simulando un contenzioso a distanza, interrotto da generosi consigli sull’articolarsi della cena e sulle pietanze da scegliere.
In realtà sarebbe suggeribile, per il personale, un più attento coordinamento, considerando che, in più di un occasione, ci sarebbe stato chiesto se avessimo già ordinato la pietanza successiva. Ad ogni modo, nessuno spiacevole inconveniente, ha per ciò avuto luogo.
Non fornitissima la cantina, dalla quale scegliamo un vermentino di gallura DOCG “Funtanaliras”, l’etichetta più prestigiosa disponibile tra i vini bianchi.
 

Finestra sul cielo - Spaghetti alla mediterranea

Spaghetti alla mediterranea

Finestra sul cielo - Fregola con arselle

Finestra sul cielo – Fregola con arselle

 

Giustamente (con giustizia) negato al Marrocu il beneficio dell’assaggio ritualistico del vino, accogliamo la proposta di procedere con gli antipasti di mare, che si sarebbero dimostrati quantitativamente piuttosto consistenti, e complessivamente di distinta fattura, fatto salvo per alcune sgradevoli stonature: buonissimo carpaccio di salmone affumicato con mozzarelline e pomodorini, scabbecciu di dentice con peperoni, pinoli, melanzane e olive, grigliata di verdure con peperoni, melanzane, funghi champignon gratinati (con pomodorini e pan grattato), ottime cozze gratinate, scampi arrosto su letto di rucola e ceci, insalata di mare con cozze, seppie, polpo, gamberi, filetto di tonno con cipolla dolce, cozze marinate calde, per finire con degli strepitosi zizzigorrus (lumache) al sugo.
 

Finestra sul cielo - Seppie e gamberi arrosto

Finestra sul cielo – Seppie e gamberi arrosto

 

Le sgradevoli stonature a cui facciamo riferimento, riguardano la piacevolezza di taluni ingredienti, quali le cozze e i gamberi rossi, riproposti in più di una portata, e che a nostro personale giudizio apparivano di
– perlomeno – discutibile qualità:

«Ingegnere, questo gambero non meriterebbe più dignità che l’essere appeso, a mo’ di arbre magique, nella sua pur modesta autovettura!» (cit.Raschione).

Ad ogni modo, intenderei promuovere globalmente gli antipasti, in particolar modo per le più buone lumache al sugo finora assaggiate lungo il nostro escursus, giudicando i difetti segnalati, accidentali.
 

Finestra sul cielo - Spigona arrosto

Spigona arrosto

Finestra sul cielo - Orata arrosto

Orata arrosto

 

Senza appello e giustificazione, invero, è la bocciatura che dobbiamo, nostro malgrado, decretare per i primi piatti. Abbastanza positivi gli spaghetti alla mediterranea scelti dal Marrocu, conditi con zafferano, vongole, cozze e bottarga, che risentivano inevitabilmente, della qualità dei succitati mitili;
sciagurata, invero, la preparazione delle linguine all’astice (tra l’altro, il crostaceo in sé era eccellente!) scelte da Jesus e la fregola con le arselle del Raschione, entrambe insensatamente demolite dalla pochezza e dall’eccessiva acidità del sugo al pomodoro, utilizzato come base.
 

Finestra sul cielo - Semifreddo alla nocciola

Finestra sul cielo – Semifreddo alla nocciola

 

Tra il primo e il secondo, segnaliamo un intermezzo digestivo, con la proposta di verdura rossa, sedano e finocchi, preso a pretesto dall’ingegner Marrocu per esibirsi nella personale composizione (con i prodotti presenti in tavola) del più improbabile dei condimenti: una poltiglia alchemica, elaborata con olio d’oliva, olio piccante, pepe nero sale e limone, assolutamente immangiabile!
Nella media, l’appetibilità di una concordata grigliata mista: seppie, gamberi, orata e spigola arrosto, di cui citerei esclusivamente la bontà delle seppie, e che avrei suggerito di meglio ricomporre, per motivi scenografici, in un unico piatto organico, anziché su tre differenti ceramiche.
 
Il finale della cena è anch’esso contraddittorio: eccellenti sorbetti alcolici al limone per Jesus e l’Ing.Marrocu, mediocre semifreddo della casa alla nocciola, impreziosita con crema ai frutti di bosco, per il Raschione. Conclusione con due buoni liquori alla liquirizia “Pacini” e un mirto per Jesus. Conto finale decurtato dai 40€ cadauno formali, ai 30€ sostanziali, da giudicarsi promozionali e leggermente al di sotto del giusto dovuto.
Il Ristorante “La finestra sul cielo” vanta una location invidiabile, non però adeguatamente valorizzata. La cucina è di buon livello ma risente di talune gravi distrazioni, che andrebbero sanate con una maggiore ricercatezza e attenzione da parte dello chef. Ad ogni modo, un posto sereno e gradevole, consigliato per serate non particolarmente impegnative e formali. Due burricchi.
 


VALUTAZIONE “La finestra sul cielo”: Due Burricchi.
Ristorante La Finestra sul cielo Indirizzo: Hotel Ulivi e Palme, Via Bembo 25, Cagliari
Telefono: 0704512770    [mostra in google maps]
 

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dic 11 2011

Ristorante La Bottega del Mare – Capoterra

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

La Bottega del Mare - Interno

La Bottega del Mare – Interno

 

La Bottega del Mare. Quei che vende, quei che conquista, quei che il mare nelle sue notti attende.
E qual è quei che volentieri acquista, e il suo avere antepone a ciò che piace – che di perse occasioni piange e s’attrista -, tal non fece ai Burricchi sanza pace, che bramando il loro fuoco a poco a poco, raggiungono infine la sospirata brace.
E’ brace di voluttà alimentare, di ricerca di gusto infinito, di multiformi seduzioni da seguire e assecondare, senza inquietudine e senza posa, per ardere ogni impeto di desiderio, fino e oltre la cenere.
 

La Bottega del Mare - Cozze, Ostriche, Polpo

La Bottega del Mare – Cozze, Ostriche, Polpo

 

Sabato sera, ore 21.15. La policroma utilitaria del Raschione Ettore sfreccia veloce sulla Statale 195, direzione Maramura, Capoterra. La strada è un sottile lembo di terra rapito alle sevizie del mare. Lontani e luminosi orizzonti, svelano per gradi la loro melliflua natura: sono le suggestive quanto insane ciminiere che svettano sui cieli di Sarroch, mentre le imponenti montagne che si scorgono più in là, sono ruvide spugne nere che graffiano un cielo gonfio d’acqua e salsedine, pronto a rovinare sul più che appuntarato ed impasticcato Jesus:
«Questa è l’ultima volta che per fare il figo esco fuori in magliettina … etciù! »
 

La Bottega del Mare - Lumache, Frittelle di gianchetti, Cozze

Lumache, Frittelle di gianchetti, Cozze

 

Trapassata la prima ipotesi di destinazione, in virtù di una non pronta risposta in fase di prenotazione telefonica, nei confronti dell’irrequieto e intollerante Raschione, i Burricchi cedevano, in subordine, alla tentazione di verificare personalmente le fattezze e le qualità del ristorante
“La Bottega del Mare”, di cui recentemente avevano avuto occasione di veder discutere – nel bene e nel male – nell’agorà telematica del frastimo e delle lodi sarde:
il gruppo F&L di Facebook, presieduto e capitanato dalla lungimirante, benemerita, e facilmente irritabile, Christina Jones Corrias.

Sempre sia lodata.
 

La Bottega del Mare - Carpaccio di tonno, Cordolinus

La Bottega del Mare – Carpaccio di tonno, Cordolinus

 

Il Ristorante si presenta come una disordinata struttura in muratura, legno e teloni da gazebo, collocata nella suggestiva ambientazione della spiaggia di Maramura, a pochi metri dal mare.
Il solido e discreto corpo centrale viene ampliato da due più estesi saloni; il primo, laterale, collocato a ridosso della spiaggia
– inaccessibile per l’occasione – il secondo disposto a prolungamento strutturale del corpo medesimo, di cui condivide l’imponente tetto spiovente in legno e i piloni portanti decorati in pietra, ma che difetta per l’assenza di muri perimetrali, sostituiti da meno solide pareti in tela e da singolari finestre in polimetilmetacrilato.
Il tutto, possiamo supporre, sia necessario per rispettare le rigide norme edilizie che vincolano gli edifici posti in prossimità della battigia.

La Bottega del Mare - Risotto alla pescatora

Risotto alla pescatora

La Bottega del Mare - Bavette arselle e porcini

Bavette arselle e porcini

 

All’interno della sala che ci accoglie, sono costipate numerose decine di tavoli, tanto da rendere l’ambiente piuttosto frenetico e rumoroso, nonché limitati gli spazi di movimento per clienti e camerieri. Gli arredi eleganti e gli splendidi lampadari sferoidali, costituiti da giunchi intrecciati, non riescono a ripristinare un giusto livello di garbo e raffinatezza scenografica, perciò risolvendosi in un ritrovo ideale per chiassose tavolate, piuttosto che per occasionali incontri romantici.
 

La Bottega del Mare - Grigliata mista

La Bottega del Mare – Grigliata mista


 
Eccellente e inappuntabile il servizio, che per riuscire a gestire con efficienza e velocità un numero così cospicuo di coperti, deve lavorare con metodo e organizzazione teutoniche. Per quanto ci riguarda, non possiamo muovere al personale alcuna critica, a parte la giustificata fretta nello stappare il vino scelto con entusiasmo dall’Ingegner Marrocu, sulla base delle proposte del cameriere, salvo poi verificare telefonicamente che non si trattava della etichetta che aveva in mente: burriccu! Stiamo parlando, ad ogni modo, di un ottimo Vermentino di Sardegna DOC
“Villa Solais” della Cantina di Santadi. Divertente nota di contorno della serata, le disquisizioni dei Triumviri sul nuovo appariscente (pacchiano) dispositivo mobile acquistato dall’oculato Ingegnere, del quale finirà di pagare le relative rate, presumibilmente e all’incirca nel Maggio 2014.

La Bottega del Mare - Mandaranci, Raviolini cioccolato

La Bottega del Mare – Mandaranci, Raviolini cioccolato

 

Gli antipasti di mare, proposti senza la presentazione di un menù alla mano, si articolavano in otto abbondanti portate, non particolarmente elaborate, ma di qualità e gusto encomiabili: assaggio di ostriche crude, buonissime cozze fredde alla catalana con pomodorini e cipolle, superba insalata di polpo, frittelle di gianchetti, deliziosi zizzigorrus (lumache) alla cagliaritana, cozze marinate, eccellente carpaccio di tonno con olio d’oliva e rucola, per finire con un vassoio di inarrivabili cordolinus de pezza (funghi di carne) misuratamente conditi con foglie di prezzemolo. Applausi! Dopo una breve interruzione arrivavano quindi due assaggi di primi piatti.

La Bottega del Mare - Villa Solais

La Bottega del Mare – Villa Solais

 

Trattasi di risotto alla pescatora, con cozze arselle e seppie, e di bavette alle arselle e funghi porcini. Non possiamo invero, manifestare per i primi lo stesso entusiasmo che per gli antipasti: il risotto evidenziava una cottura eccessivamente al dente, mentre le arselle delle bavette – che risultavano comunque ottime di gusto -, non erano state probabilmente spurgate a dovere, producendo la fastidiosa sensazione di presenza di sabbia durante la masticazione.
Dopo un giusto intermezzo di pinzimonio, veniva servito il secondo, condiviso dai tutti i commensali: una maestosa grigliata di pesce arrosto, che però denunciava lo stesso chiaroscuro dei primi: eccellente l’orata, ottime le anguille arrosto, mediocri i gamberi e assolutamente insapore la spigola. La cena si avviava così alla conclusione. Prima dei dessert ci viene offerto un particolare e digestivo sorbetto alla vaniglia, che poteva vagamente ricordare il sapore delle galatine. Quindi arrivava un assaggio di mandaranci (ultimamente ricorrente nelle avventure del Donkey Challenge) e di favolosi raviolini con ripieno di ricotta e cioccolato e decoro di miele. Un’acquavite per Jesus e un mirto per l’Ing.Marrocu (assente l’amatissima liquirizia) concludevano così l’abbondante pasto.
Costo complessivo, 40€ cadauno, da ritenersi più che adeguato, e integrato da una cospicua mancia per il lodevole operato del personale.
L’eccellenza del servizio (menzione speciale) e la genuinità degli ingredienti, sono le qualità che può vantare “La Bottega del Mare”, oltreché la suggestiva ambientazione, apprezzabile alla luce del giorno. L’atmosfera caotica e qualche (speriamo occasionale) difetto nella preparazione dei piatti, sono invece i dati negativi che dobbiamo nostro mal grado segnalare. Di certo, un ristorante che può fare da cornice per piacevoli serate all’insegna dell’opulenza, che possiamo quindi favorevolmente consigliare.

VALUTAZIONE “La Bottega del Mare”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante La Bottega del Mare Indirizzo: Località Maramura – Capoterra
Telefono: 070710794    [mostra in google maps]

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