☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
mag 13 2012

Ristorante Is Paulis – Serdiana

 Scritto da Jesus | 5 commenti | Commenta

Is Paulis - Interno

Is Paulis – Interno

 

In quel di Pauli, al calar della sera, nell’avvolgente profumo del primo crepuscolo dal sapore estivo, si predisponevano, questo secondo Venerdì di Maggio, i paramenti dell’ultima consumanda celebrazione aìnina.
Vestibolo del pre-rituale, organizzato per convergenza di intenti e debolezze, di abitudini ed ambizioni, di cinico disincanto e stralunata consapevolezza, è lo spazio dedicato alla custodia dei Sepolcri paulesi
(i parcheggi del cimitero di Monserrato).
In tale mistico domicilio, esordivano sei consumati e delegati sacerdoti della liturgia, nell’indossare le proprie vesti cerimoniali.
 

Is Paulis - Christina Jones Corrias

Christina Jones Corrias, coach Donkey Team

 

Le indossa il Raschione Ettore, ostentando la sua polo Lacoste e i suoi costosissimi accessori alla moda. Le indossa il vostro amato Jesus, con la sua consueta tenuta simil-pedduzzone, valorizzata dall’inseparabile cappellino vintage. Le indossava il Burriccu Orione – alla sua seconda esperienza da Donkey – , esibendo un rigore stilistico da consumato venditore d’auto. Le indossava il burriccu Sollai, in tenuta da “lasciate che le zanzare vengano a me”, impreziosita da ricercati elementi di tendenza, quali dozzinali ciabattine infradito. Elegantemente le indossava, infine, il nostro nuovo graditissimo ospite X, la adorata fondatrice del gruppo facebook “Frastimiamo e lodiamo i vari locali e ristoranti di Cagliari“, la presidentessa Christina Jones Corrias che – vi anticipiamo sin d’ora – al terzo bicchiere di vino nasco si lasciava coinvolgere e convincere nell’intraprendere una nuova e sconsiderata carriera sportiva:
prossimamente allenare la squadra del Donkey Team. Benvenuta Mister CJC!!!
 

Is Paulis - Tagliere di terra

Is Paulis – Tagliere di terra

 

Per i più avvezzi all’arte del contare, siamo in obbligo di segnalare il sesto sacerdote della serata. Sorprendentemente in ritardo, il non onnipresente Ingegner Marrocu, veniva subitamente cazziato dal suo nuovo allenatore, ma risultava concomitantemente meritevole, per averci concesso l’occasione di apprezzare, negli impertinenti minuti dell’attesa, un meraviglioso ossimoro: il luogo deputato al mesto culto formale del trapasso, diviene sostanziale territorio per lascive e scostumate attività amorose, esibite ed ostentate alla luce del sole.
Come si suol dire, l’amore trionfa sempre, in ogni sua forma :-P!
Infine riunitasi la bizzarra coventicola, guidati dalla carrozza imperiale del Sollai, e supportati dalla 150cv di Jesus, il gruppo si dirigeva speditamente verso la destinazione prescelta: ristorante Is Paulis, Serdiana.
 

Is Paulis - Bresaola rucola e grana

Is Paulis – Bresaola rucola e grana padano

Is Paulis - Insalata di mare

Is Paulis – Insalata di mare

Is Paulis - Frittelle di cavolfiore, Tortini salati

Is Paulis – Frittelle di cavolfiore, Tortini salati


 
Il Ristorante si raggiunge percorrendo la SS387, immettendosi in una stradina sterrata, che incrocia la carreggiata giusto prima di una curva (!), poco oltre i comuni di Serdiana e Dolianova. Speriamo le indicazioni predisposte dal Raschione, che trovate nella scheda in fondo alla pagina, possano essere utili per individuare agevolmente la location.

 

Is Paulis - Polpetti alla diavola

Polpetti alla diavola

Is Paulis - Zuppa di cozze

Is Paulis – Zuppa di cozze

Is Paulis - Focaccia

Is Paulis – Focaccia

 

 

 

 

 

 

 

 

Is Paulis - Spaghetti alle arselle

Is Paulis – Spaghetti alle arselle

 

“Is Paulis”, non è semplicemente un ristorante/pizzeria, ubicato nella splendida ambientazione delle campagne di Serdiana, ma un imponente complesso architettonico, che offre una serie di opportunità e servizi, quali l’organizzazione di eventi, feste, ricevimenti di nozze, finanche attività sportive quali il calcetto, l’equitazione e il paracadutismo.
Per la parte che a noi interessa – quella ristorativa – individuiamo uno splendido gazebo all’aperto più due ampie sale interne, dominate da composizioni di colori caldi, dalla prorompenza lignea del soffitto a volta, e da un allestimento essenziale ma ben curato. Sebbene Jesus non sia particolarmente amante degli spazi volumetricamente estesi, ma preferisca altresì una ambientazione più intima e misurata, il contesto in cui siamo accolti non difetta per suggestione o per giusto grado di eleganza.
 

Is Paulis - Ravioli ai funghi porcini

Is Paulis – Ravioli ai funghi porcini

Is Paulis - Tagliolini gamberi e broccoli

Is Paulis – Tagliolini gamberi e broccoli

 

I commensali si dispongono quindi nella tavola rotonda loro assegnata e attendono, per un non breve periodo, l’intervento del personale. Il servizio è garantito da due giovani camerieri, un ragazzo e una ragazza, piuttosto gentili e volenterosi, ma non particolarmente incisivi, in riferimento alla tempistica e a talune ricercate attenzioni, quali il proporre l’assaggio della bottiglia di vino, prima che questa venga servita. Negata quindi all’Ing.Marrocu, la possibilità di esibirsi nello scenografico rituale dell’assaggio, in favore degli asinini commensali, e della sua neo coach/allenatrice Dottoressa Jones Corrias.
 

Is Paulis - Fritto misto

Is Paulis – Fritto misto

Is Paulis - Brasato di vitello

Is Paulis – Brasato di vitello

 

Ad ogni modo, la cernita del nettare poteva ricadere – tra la non amplissima scelta di bianchi proposti -, su di un eccezionale vino bianco autoctono “Iselis”, delle cantine Argiolas, prodotto prevalentemente con uvaggi di Nasco e, in minima parte, da Vermentino: buonissimo (e probabilmente la nota più gradita della serata)!
Si procedeva quindi, concordando con il cameriere un menù che prevedesse l’esordio con i tradizionali antipasti di mare e di terra, preceduti e seguiti da pane e bruschette non particolarmente condite, e da un’ottima focaccia calda.
 

Is Paulis - Tiramisù

Is Paulis – Tiramisù

 

Arrivavano quindi nell’ordine: bresaola con rucola e grana, buona (anche se forse servita eccessivamente fredda) insalata di mare, composita di polpo, gamberi, seppie, sedano, carote e olio d’oliva, tagliere di terra con pecorino stagionato, salsiccia sarda e prosciutto crudo, ottime frittelle di cavolfiore e tortino salato di carciofi e piselli.
Gli astanti, potevano successivamente assaggiare un discutibile piatto di polpetti alla diavola, dosatamente piccanti ma scriteriatamente affogati – nella loro dissimulata ristrettezza – in un oceano di sugo, che li faceva apparire come sfortunati naufraghi in un mare di solitaria disperazione. Anche la zuppa di cozze, a seguire, non appariva di particolare gusto e qualità, tanto da meritare menzioni particolari.
 

Is Paulis - Sorbetti

Is Paulis – Sorbetti

 

Ugualmente contraddittori apparivano i primi piatti: ottimi ravioli artigianali con ripieno di formaggio e funghi porcini, conditi con burro e salvia per Il Burriccu Orione, il Burriccu Sollai e la presidentessa/team leader Corrias, meno convincenti tagliolini con broccoli e gamberi richiesti dal Raschione Ettore e dall’Ingegner Marrocu. Riguardo gli spaghetti con arselle scelti da Jesus questi, seppur di discreta fattura, risultavano in buona misura corrotti da un eccesso di sabbia avvertita nelle arselle.
Secondo piatto costituito per 5/6 da un fritto misto con calamari e ghiozzi; dignitosi i calamari, totalmente insapore i ghiozzi. Il sesto/sesto citato, è il brasato di vitello richiesto – fuori dal contesto – dal Burriccu Sollai, che si distingueva anche nella scelta del dolce: tiramisù della casa con panna e spruzzata di cacao per lui, semplice sorbetto al limone per gli altri commensali; sanza ‘nfamia e sanza lodo!
Da segnalare l’impossibilità di gustare dessert più elaborati per l’improvvisa diserzione del cuoco, all’approssimarsi della mezzanotte. Per questo, tenderei a non colpevolizzare lo chef, ma bensì a mettere l’accento sulla dismisura nella lentezza complessiva del servizio, che ha prodotto (tenuta conto la riconosciuta propensione di Orione, a consumare fin l’ultima briciola di pietanze pagate, prima di alzarsi da tavola) una cena di oltre tre ore: 10 anni!

Is Paulis - Amari e sprite

Is Paulis – Amari e sprite

 

La cena – salvo la sopracitata nevrosi compulsiva del Burriccu Orione – poteva quindi concludersi, con i caffè e gli amari. I caffè, ad onor del vero, sono risultati sostanzialmente imbevibili, collocandosi al top dei peggiori mai assaggiati nella lunga carriera di Jesus. Buoni i liquori alla liqurizia “Silvio Carta”, ordinati dal Raschione, da Marrocu e dalla Jones, il montenegro di Orione e la grappa barricata di Jesus. Il Buon Sollai, ancora sugli scudi in merito all’originalità, concludeva – non sappiamo se per esigenze di digestione – con una modesta lattina di “Sprite”!
Costo della cena, 34€ cadauno che, considerate le due prestigiose bottiglie di bianco (di cui una scontata, come i secondi), può considerarsi adeguato e finanche particolarmente economico.
Il ristorante “Is Paulis”, è sicuramente una fantastica location per prevedere eventi e banchetti cerimoniali, ma non risulta particolarmente brillante – a parte qualche piacevole spunto positivo – nella declinazione di ristorante alla carta, per il servizio e per la qualità della cucina, che a tratti non sono risultati all’altezza della situazione. Ad ogni modo, se giusto foste di strada, vi suggeriamo di farci un salto, almeno una volta. Due burricchi meno meno.
 


VALUTAZIONE “Is Paulis”: Due Burricchi.
Ristorante Is Paulis Indirizzo: SS.397 Km 22.900, Serdiana
Telefono: 070741494    [mostra in google maps]
 

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feb 17 2011

Ristorante Vineria Enò – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Enò - Interno

Enò – Interno

 

Già delusi per la mancata rituale recensione in quest’ultimo fine settimana, causata da uno spiacevole quanto incomprensibile forfait dell’altrimenti onnipresente Raschione Ettore (per lui censura grave), i nostri più assidui ed esigenti fan possono oggi ritrovare, grazie alla vena singolare e irriducibile del pervicace Jesus, motivo di soddisfazione ludico-alimentare.

Prendendo spunto da una accidentale quanto gradita contingenza professionale, il vostro amato coglie infatti l’occasione per improvvisare una estemporanea ciccionata infra-settimanale, in compagnia di stimati colleghi, sincretizzando una informale colazione di lavoro, con il più disimpegnato esercizio estetico della forchetta.
 

Enò - Tris di mare

Enò – Tris di mare

 

Luogo di incontro, professionale e ludico quindi, è il ristorante-vineria Enò, sito in Cagliari, all’angolo tra Via Carlo Felice e Via Angioy, poco distante dal palazzo del Municipio sito nella storica Via Roma.

Gli ambienti sono concepiti e strutturati seguendo un elegante equilibrio, capace di relazionare l’anima di una vineria di ricercata raffinatezza e il carattere di un ristorante d’atmosfera; organizzati su due livelli, il più alto dei quali viene dedicato alla degustazione dei vini, esercitata accomodando gli avventori su slanciati tavolini in stile neoclassico, mentre la sala principale è celata nel ventre del ristorante, a cui si accede discendendo una solida scala in legno, color vinaccia. Numerose bottiglie di prestigiose cantine sono disposte su graziose mensole alveari, ovvero adagiate su di piccole nicchie, occasionalmente integrate nella muratura color crema.

Enò - Zuppetta Cozze e arselle

Enò – Zuppetta Cozze e arselle


 
Il servizio in sala è affidato ad un giovine cameriere, parecchio gentile ed efficiente, anche se episodicamente disattento, probabilmente per effetto dell’impegno fisico profuso nel frequente viavai, inevitabilmente prodotto nel periglioso scendere e salir per le altrui scale…

Occasionali Donkeys che accompagnano Jesus in questa inusuale avventura culinaria, sono: il Burriccu Pg, le dottoresse Brunetti e Vargiu e, non ultima, la sempre autorevole e monitorante Pat.

La scelta comune è quella di procedere con un antipasto “leggero” e un piatto successivo – primo o secondo – in accordo con i gusti personali di ciascheduno.

Unica eccezione a questa efficace e ben sperimentata progressione, l’intenzione non comune della Dottoressa Brunetti, che preferiva consumare una portata unica ed attingere dal piatto del Burriccu, all’abbisogna (vedere inciso linguistico del Dottor Soranzo nei commenti, ndr.).
 

Enò - Flan di Zucca e gamberi rossi al lardo

Enò – Flan di Zucca e gamberi rossi al lardo

 

Nessuna bottiglia di vino ad accompagnare il pasto della conventicola; situazione singolare, considerando che la naturale condizione d’eccellenza da parte del ristorante, è da ricercarsi nella variegata e prestigiosa carta dei vini. Unico ad assumersi un certo grado di responsabilità etilica è il vostro aedo, che si concedeva il calice di un ottimo vino bianco suggerito dal cameriere, tanto buono da produrgli in seguito una insolita amnesia sul dettaglio etimologico.

Ci riproponiamo di presentare alla comunità scientifica internazionale, non appena le condizioni dell’interessato lo rendano possibile, le conclusioni sull’autoanalisi seguita a tale gustoso atto mancato, in virtù dell’evidente interesse psicopatologico.
 

Enò - Paccheri ai Ricci di mare e asparagi

Enò – Paccheri ai Ricci di mare e asparagi

 

L’esordio della cucina di Enò, in questa occasione è stata più che positiva. I piatti ordinati, quasi per la totalità scelti tra quelli vistosamente consigliati su una apposita lavagna sul muro, si sono rivelati di ottima fattura e discreta presentazione estetica.

Tris di mare per il Burriccu Pg, composito di carpaccio di salmone e orata,  marinata di spigola con agrumi e carpaccio di polpo; scenografico Flan di Zucca e gamberi rossi al lardo per Pat e la Dottoressa Vargiu, mentre Jesus si deliziava con una eccellente “Zuppetta Cozze e arselle”, consumata con lasciva perizia, e meschinamente violentata dal lubrico intervento delle scarpette del Burriccu Pg e della dottoressa Vargiu.
 

Enò - Raviolini di pesce spada e pistacchi

Enò – Raviolini di pesce spada e pistacchi

 

Altrettanto degni di nota, i primi piatti comandati dai cinque commensali. Spettacolare il primo piatto scelto dal burriccone: Raviolini di pesce spada affumicato e pistacchi, che Jesus non ha potuto evitare di assaggiare, rimanendone felicemente impressionato.

Come già accennato, la dottor.ssa Brunetti consumava un’unica pietanza, cucinata con originale impiego degli ingredienti – Filetto di orata ai carciofi e arselle – mentre Jesus e la dottor.ssa Vargiu potevano cimentarsi in una meno facilmente interpretabile pietanza, caratterizzata da un certo audace miscelamento di sapori: “Paccheri ai Ricci di mare e asparagi”, ottimi nella intenzione ma imperfetti nei dosaggi, troppo poco marcati in istanza ai ricci di mare.
 

Enò - Filetto di orata ai carciofi e arselle

Enò – Filetto di orata ai carciofi e arselle

 

Ultima, e ancora non ultima, la scelta di Pat, di sicuro disallineata rispetto alla lussuria alimentare esercitata dai meno salutisti commensali. Una semplice Insalata mediterranea, della quale non è nostra intenzione sentenziare la salubrità, in funzione di un possibile mancato godimento d’altra natura: la dieta (sensibile o intelligibile che sia) è uno dei mali da estirpare in questa nostra decadente società!

Terminata tale maestosa ondata di portate, si decideva, di concerto e con malcelato entusiasmo, il concedersi di un’ultima fatica culinaria prima del congedo.

I dessert che sono seguiti, dobbiamo dire, non sono risultati però all’altezza delle precedenti pietanze.

Il solo fatto dell’esser serviti con posate dissennatamente inadatte (cucchiai e forchette!) esclude una qualsiasi ipotesi di contributo positivo al giudizio complessivo finale.

 

Enò - Macedonia di frutta

Enò – Macedonia di frutta

Enò - Tiramisù

Enò – Tiramisù

Enò - Sfogliatina frutti di bosco

Sfogliatina frutti di bosco


 

Nella fattispecie, la dottoressa Brunetti ha scelto una macedonia di frutta, Jesus e Pat un gravemente acquoso tiramisù, mentre Pg e la dottoressa Vargiu hanno optato per una meno banale “Sfogliatina ai frutti di bosco e crema di vaniglia”. Dopo cinque caffè e due amari (Mirto per Jesus, Liquirizia per Pg) sono state dichiarate concluse le ostilità. Prezzo rilevato cadauno 29€, giudicabile adeguato rispetto quanto consumato.

La nostra sinossi conclusiva, non può sottrarsi dal mettere in evidenza la ricercatezza dell’atmosfera del Ristorante Enò, l’attenzione per particolari non comuni – quali la preparazione del personale e della cucina in ordine alle intolleranze alimentari – ,la innata e indisccussa eccellenza della cantina e (a tratti) delle pietanze proposte.

Il giudizio finale risente però di alcuni palesi anomalie (vedi servizio e qualità dei dolci) che ipotizziamo essere episodiche, ma che – hic et nunc – fatalmente e irrimediabilmente incidono.
 

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Ristorante Vineria Enò BIS.

 
A seguito di una visita successiva dei Burricchi avvenuta in data 21 Aprile 2013, e a seguito di un eccellente percorso eno-gastronomico, che in tale occasione ci è stato proposto, il giudizio è stato aggiornato verso l’alto.
Questa ciccionata Bis, nella fattispecie, è stata condotta da Jesus e dal Raschione Ettore, supportati per l’occasione dal burriccu Tony, con l’assenza giustificata dell’ing.Marrocu.
Rendicontiamo brevemente e documentalmente l’esperienza, proponendo questa rigida geometria di immagini, che descrivono il nostro percorso, volutamente articolato “di terra”, in funzione dell’ottimo vino scelto (piuttosto che il viceversa).

Enò - Tagliere

Tagliere

Enò - Soufflè di pecorino

Soufflè di pecorino

Enò - Tortino di melanzane

Tortino di melanzane

Enò - Tortino di Carciofi, Gamberi

Tortino di Carciofi

Enò - Zuppetta di cozze

Zuppetta di cozze

Enò - Tagliata di manzo

Tagliata di manzo

Enò - Tortino al cacao

Tortino al cacao

Enò - Panna cotta

Panna cotta

Enò - Liquori

Liquori

 


Vino: rosso “Cagnulari” IGT Isola dei Nuraghi, delle cantine Chessa, Usini.
Antipasti: tagliere con pecorino, taleggio, lonza di maiale, salsiccia, pancetta, prosciutto; soufflè di pecorino con erba cipollina su vellutata di piselli; tortino di melanzane su vellutata di cipolle e pomodori; tortino di carciofi con cruditè di gamberi, avvolti nel guanciale su letto di rucola; squisita zuppetta di cozze con base di carasau.
Secondo piatto: deliziosa tagliata di manzo con carciofi e rosmarino impreziosita da sfoglia di pane guttiau;
Dessert: panna cotta al caramello impreziosito da arance e menta per Jesus; soufflè caldo al cuore morbido di cioccolato su letto di semifreddo alla vaniglia e scorza di arance per il Raschione;
Liquori: passito di Carignano “Amentos” Sardus Pater; rum Jacques Trefois; Brandy Cardinal Mendoza riserva. 

Nella nostra ri-valutazione il Ristorante Vineria Enò è di certo un luogo accogliente, gestito da personale preparato che, in grado di indurre l’avventore più esigente e raffinato, in percorsi di terra e di mare di indubbia soddisfazione. Seppure questa volta la cantina non ci ha stupito per abbondanza di scelta, dobbiamo elogiarla per la ricercatezza e la proposta non banale. Ottimi i dolci. Tre Burricchi con menzione speciale.
 


VALUTAZIONE “Enò”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Vineria Enò Indirizzo: Vico Carlo Felice 10/12, Cagliari
Telefono: 0706848243    [mostra in google maps]
 

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ott 31 2010

Ristorante Pani e Casu – Quartu S.Elena

 Scritto da Jesus | 27 commenti | Commenta

Pani e Casu – Interni

 

Cambio di stagione. L’Autunno arriva puntuale e inesorabile, così come la penombra che trionfa sulla luce e rapidamente trasforma le giornate in chiassose agorà crepuscolari.
Rapidamente ecco che i due Biumviri, in accordo con il nuovo costume del tempo,  si accordano per cambiar registro, mutare il loro punto di vista emozionale, rivolgere il loro sguardo alimentare verso nuovi orizzonti di sapori.
La scelta è quella di abbandonare, almeno per una giornata, la consueta cucina di mare, adatta al clima estivo, e assecondare una più coerente ed inseguita suggestione ctonia.
Spiacevolmente assente, per questo epocale giro di boa, il sempre stimato Ing. Marrocu; non tanto per una severissima e radicale capitis deminutio (Jesus è misericordioso!), ma piuttosto per improrogabili impegni di lavoro.

Pani e Casu – Carrube


Tempio che accoglie il tardivo rito dell’equinozio, è il ristorante “Pani e Casu”; nome dal sapore antico, che evoca povere e genuine consuetudini contadine, parimenti alla più ricercata tradizione della cucina casalinga campidanese.
Sito nel cuore di Quartu Sant’Elena, nella centralissima Via E.Porcu, il ristorante si presenta come un’antica masseria, ottimamente arredata al suo interno, con uno stile povero e al contempo elegante. Un ampio porticato, che sorregge una splendida copertura spiovente in legno, suddivide gli ambienti in una zona piuttosto intima e soffusamente illuminata (dove i due Burricchi sono stati alloggiati), ed un’altra più luminosa ed estesa, in fronte ad un’ampia vetrata.
Murature in mattoni chiari,  attrezzi da lavoro, strumenti della cucina popolare, grappoli di cipolle e mazzi di carrube (appesi sui pilastri o pendenti dai soffitti), completano le decorazioni.
Jesus e il Raschione Ettore vengono fatti accomodare su un piccolo tavolo vicino alla parete. Il servizio é garantito dal proprietario (crediamo), e da una giovanissima e graziosa ragazza dal nome vagamente esotico (tanto esotico che non mi soggiunge), abbigliati con un elegante costume pseudo-tradizionale, costituito da pantaloni, gilet nero, camicia di seta bianca e scarpe da tennis Nike rosa (!) .

Pani e Casu - Favette e Salumi

Pani e Casu – Favette e Salumi


La cucina è, come accennato, prettamente di terra; ce ne rendiamo immediatamente conto dal fatto che non sono presenti vini bianchi tra i pochi previsti in menu. Scegliamo allora il rosso della casa, un ottimo vino novello dal sapore intenso e familiare. La gentile cameriera non ci presenta il menu cartaceo, ma ci propone di iniziare con gli antipasti.
Ci facciamo facilmente convincere; dopo pochi minuti la solerte signorina ritorna con il pane (bruschette all’olio d’oliva, buonissime), un tagliere di salumi (salsiccia sarda e prosciutto crudo, buoni ma piuttosto anonimi) e un piatto di eccellenti favette condite con olio e sale.
Sebbene il Raschione non fosse dichiaratamente avvezzo a tale prelibatezza, e sebbene il vostro amato non possa ufficialmente abusarne, per ragioni legate alla documentazione prodotta durante la visita di leva, i due non hanno potuto fare a meno di divorarle con gusto.

Melanzane, Ceci Rucola Pomodori Pane

Ricotta affumicata, Crema di Formaggio


Pani e Casu – Ravioli alla cipolla


Seguivano melanzane condite con pomodori, che il Raschione sosteneva essere equivalenti a quelle cucinate in casa dalla madre, un gustosissimo piatto costituito da ceci, rucola, pomodori e pane (probabilmente bruschette tagliate a dadini), della eccellente crema di formaggio piccante e, dulcis in fundo, alcune fette di superlativa ricotta affumicata accompagnata da pane carasau.

Le porzioni non sono state abbondantissime, ma sicuramente adeguate a soddisfare la “fame” di sapori dei due esigenti Burricchi, anche considerando la piena corposità delle pietanze di terra, in luogo della cucina di mare.

Pani e Casu – Ravioli di ricotta


Tra i primi piatti suggeriti dal proprietario, Jesus decide di scegliere quelli che apparivano più conformi alla tradizione: ravioli (culigionis) di ricotta, conditi con salsa di pomodoro e parmigiano. Il sapore è risultato gradevole, ma senza particolare enfasi, forse a causa di un eccesso di acidità della salsa. Sicuramente non davano l’impressione di una preparazione squisitamente artigianale e casalinga.
Diverso il risultato della scelta di Ettore: degli eccellenti ravioli alla cipolla, dal sapore dolciastro e delicato, che Jesus non ha potuto fare a meno di “pizzicare”, sottraendoli alle frenetiche fauci del Raschione.


Terminati i primi piatti i due Biumviri, già quantitativamente soddisfatti degli alimenti assimilati, decidevano di passare direttamente al dolce.

Pani e Casu – Sebada


Gli unici dolci disponibili per sanare gli ultimi appetiti, erano purtroppo i dolcetti sardi assortiti. 
Di fronte alla pressante richiesta del Raschione, la cameriera concedeva invero l’alternativa di una sebada al miele a cui, suo malgrado, anche Jesus finiva per adeguarsi, per non correre il rischio di lasciar il suo commensale ad affrontare solitario il difficile compito.
Le sebadas, accompagnate da un buon liquore moscato della casa, a detta del Raschione Ettore (Jesus non le ama a prescindere) non apparivano di qualità eccezionale, a causa di un ripieno di formaggio dall’acidità (e quindi dalla consistenza) del tutto inadeguata.

Il pasto quindi terminava con due (come consuetudine non eccezionali) caffè, una grappa (pericata?) e un buon liquore alla liquirizia per Ettore. Il conto finale, con una piacevole alchimia – probabilmente di carattere promozionale – del proprietario, è passato dai 27€ iniziali, a 20€ cadauno (vedere commento di Ettore x precisazioni, ndr.), sicuramente al di sotto dell’equo dovuto prevedibile.
Il giudizio finale tiene conto della splendida ambientazione ed atmosfera in linea con la tradizione sarda e di una cucina che, nonostante alcune situazioni gustose ed appaganti, non sempre è sembrata all’altezza della situazione. Certamente, comunque, una esperienza da provare!



VALUTAZIONE “Pani e Casu”: Due Burricchi.
Ristorante Pani e Casu Indirizzo: Via Eligio Porcu 53, Quartu S.Elena
Telefono: 070 8675032    [mostra in google maps]
 

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