☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
mag 3 2014

Ristorante Hotel Monte Arcosu – Uta

 Scritto da Jesus | | Commenta

Monte Arcosu - Piscina

Monte Arcosu – Piscina

 

Giovani e anziani custodi del miracolo della vita; anime imbelli che avete per secoli vagato tra le bellezze del Creato, senza mai avvertirne e scorgerne il fondamento; monocordi mandibolatori di professione, che l’atto del deglutire avete elevato come vostra unica fonte di sostentamento fisico e morale. Rinnegate oggi il vostro oblio; inspirate ed ispirate il caldo alitare della Natura; oscurate il vostro sguardo ai falsi riverberi della luce; mirate le forme imponenti dei monti; purificate i vostri occhi con le acque dei limpidi torrenti, glorificate il pensiero di Jesus e infine disilludetevi di quanto appena letto, perché se l’avete fatto avete sacrificato ben troppa vita, verso il volgersi della vostra fine…. Fine.
 

Monte Arcosu - Interno

Monte Arcosu – Interno

 

Appunto la Natura ci mancava. Il freddo condersarsi della brina che punge la pelle,  il soffocante odore del bestiame nei campi, lo sprezzante colore delle foglie,  l’auto-erotico sfregar delle fronde degli alberi, l’agitarsi di colorati pennuti e il confortevole calore del sole, che dona ottimismo e rassicura ciascuno delle proprie speranze.
Tutto questo non avremo oggi modo di descrivere e raccontarvi perché, all’atto di indirizzarci verso l’oasi naturalistica del Monte Arcosu, l’indecifrabile macchina delle ciccionate del Raschione Ettore, stabiliva altresì che il rituale avrebbe dovuto consumarsi nelle ore notturne, negando quindi, dal principio, ogni possibile velleità di bird o donkey watching.
 

Monte Arcosu - Salumi

Monte Arcosu – Salumi

 

Arrivati non con qualche difficoltà al ristorante con la nuova quasi-cento cavalli del Raschione Ettore, dopo un lungo andirivieni condito da «alza i fari che non si vede niente» e «perché stiamo facendo questo giro inutile?», i Burricchi subitamente prendevano coscienza che la serata non sarebbe stata tranquilla e silenziosa. Nel parcheggio dell’hotel, decine di macchine con drappi bianchi, e un eco lontano di intrattenimento musicale, ci suggerivano che avremmo condiviso gli spazi con un banchetto nuziale. La certezza arriverà quando, nell’appropinquarci con passo da soma verso la struttura, riuscivamo poi a cogliere distintamente le parole dei testi di Pupo e dei Ricchi e poveri.
 

Monte Arcosu - Antipasti

Monte Arcosu – Antipasti

 

E’ senz’altro accattivante e ben curata l’ambientazione dell’Hotel Monte Arcosu. Immerso nella magia delle colline ai piedi dell’omonimo monte di Uta, architettonicamente ricorda una grande magione di campagna nella quale domina l’elegante piscina all’aperto. L’interno – o per lo meno la sala ristorante – si qualifica con arredi rustici, decori in pietra e tovagliame ocra/arancio, in tinta con alcune colonne portanti. Parte della sala destinata agli ospiti del matrimonio era confinata da pseudo-murature tensostrutturali, mentre i Burricchi venivano fatti accomodare in un più intimo e frequentato spazio nei pressi della reception. Il tavolino d’accomodo risulterà particolarmente minuto, tanto da necessitare una appendice mobile, onde consentire la comoda distribuzione delle portate; appendice, che verrà messa a dura prova dalle periodiche capocciate di un infante, lasciato allo stato brado dagli astanti progenitori. Non è particolarmente calorosa l’accoglienza riservata ai Burricchi da parte dei camerieri, probabilmente troppo impegnati nelle frenetiche attività della festa nuziale. Ad ogni modo venivamo fatti accomodare informalmente da un signore “in borghese” che poi si sarebbe affrancato presso tavolo di terzi avventori, presumibilmente suoi conoscenti diretti. A parte le questioni di forma (come una chewing-gum galeotta), il servizio si dimostrerà comunque sufficientemente rapido ed adeguato.
 

Monte Arcosu - Tortino carote spinaci

Tortino carote spinaci

Monte Arcosu - Melanzane

Melanzane

 


Esclusa ovviamente la possibilità di desinare con la pizza, ordiniamo abbastanza velocemente antipasti e primi, facendoci catturare dall’offerta di selezione di pietanze miste di terra e di mare. Difficoltà nella selezione del vino. Dopo una fase di titubanza da parte di Marrocu, il Burriccu Raschione comandava repentinamente una etichetta (la più costosa!) non gradita all’Ingegnere, che dopo un attimo di smarrimento, richiamava vistosamente il maître convenendo, pur di non dare soddisfazione all’antagonista asinino, con l’ipotesi di mediazione suggerita da Jesus: Torbato DOC di Sella&Mosca “Alghero”.
 

Monte Arcosu - Fregola

Monte Arcosu – Fregula con arselle

 

Diciamo subito che gli antipasti, sebbene composti da un numero considerevole di portate (tredici) e seppure abbiano esordito con un discreto vassoio di salumi (ottimo prosciutto crudo, ottima salsiccia sarda, anonimo prosciutto cotto!) nel complesso ci sono apparsi insignificanti, dal punto di vista della presentazione e dalla rendita in termini di gusto: «sembra il festival del sottolio». Inoltre, a prescindere dalla sovrabbondanza di olio, da riferirsi a buona parte dei piatti, dobbiamo rilevare di aver personalmente notato (almeno Jesus e l’Ing.Marrocu) un quasi comune denominatore di gusto nei condimenti: uno strano sapore, che pizzicava la lingua, come se le verdure e gli ortaggi fossero stati lavati e purificati con un utilizzo eccessivo di bicarbonato.
 

Monte Arcosu - Culurgiones

Monte Arcosu – Culurgiones

 

Ad ogni modo, fatti salvi gli errori dovuti alla memoria, e all’assenza per turismo sessuale in Ukraina del Raschione Ettore, gli antipasti si articolavano in: salumi, insalate di mare con olive nere e peperoni, polpo con patate, pasticcio di funghi e pecorino, funghi sott’olio, insalata di tonno e pomodori, pesce azzurro marinato, involtini di melanzane arrosto, insalata di gamberi, piedini d’agnello, melanzane sott’olio e dignitoso tortino di carote e spinaci, servito un po’ troppo freddo. Al «vi siete arresi?» della cameriera, in fronte al fatto che le cibarie erano in gran parte rimaste nei loro accomodi (cosa anomala per i Burricchi!) abbiamo reagito con un pietoso silenzio.
I primi piatti, invero, sollevavano un poco la media, per effetto del gusto gradevole  «con questi andiamo sul sicuro» dei culurgiones (Di Azara?) con ripieno di patate e formaggio, conditi con pomodori e spolverata di bottarga, scelti da Jesus e Marrocu, mentre il Raschione Ettore non gradiva troppo la sua fregula con arselle, pomodori e prezzemolo, seppure l’irregolarità dei grani lasciasse pensare ad una pasta artigianale.
 

Monte Arcosu - Tiramisù alla banana

Tiramisù alla banana

Monte Arcosu - Macedonia

Macedonia

 

Dopo aver discusso sulla ipotesi di procedere con una grigliata mista, abortita per il fatto che (onestamente) ci veniva comunicato che i gamberoni erano in realtà congelati, passavamo direttamente ai dessert: macedonia per l’Ing. Marrocu, anomalo tiramisù alla banana («voi quando sentite parlare di banana vi ci buttate subito!») per Jesus e il Raschione. Se trattavasi di un esperimento dello chef, certamente è fallito: gusto indeciso tra l’aspro e l’annacquato. La cena si concludeva quindi con dei caffè, e con un fil’e ferru (acquavite) per Jesus.
Costo complessivo della serata 29€ cadauno, da ritenersi adeguati, almeno per quanto concerne il numero di portate che abbiamo ingurgitato.

 

L’Hotel Monte Arcosu è splendidamente collocato nell’omonima oasi naturalistica, immerso tra le verdi colline di Uta. Nonostante questo, dobbiamo dire che la cucina, in particolare antipasti e dolci, non si sono dimostrati all’altezza delle aspettative, forse a seguito del concomitante banchetto di nozze. Un burriccu con menzione speciale per la location.

 


VALUTAZIONE “Monte Arcosu”: Un Burriccu con menzione speciale.
Ristorante Hotel Monte Arcosu Indirizzo: Loc. Monte Arcosu, Uta – CA
Telefono: 070969291    [mostra in google maps]
 

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dic 11 2011

Ristorante La Bottega del Mare – Capoterra

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

La Bottega del Mare - Interno

La Bottega del Mare – Interno

 

La Bottega del Mare. Quei che vende, quei che conquista, quei che il mare nelle sue notti attende.
E qual è quei che volentieri acquista, e il suo avere antepone a ciò che piace – che di perse occasioni piange e s’attrista -, tal non fece ai Burricchi sanza pace, che bramando il loro fuoco a poco a poco, raggiungono infine la sospirata brace.
E’ brace di voluttà alimentare, di ricerca di gusto infinito, di multiformi seduzioni da seguire e assecondare, senza inquietudine e senza posa, per ardere ogni impeto di desiderio, fino e oltre la cenere.
 

La Bottega del Mare - Cozze, Ostriche, Polpo

La Bottega del Mare – Cozze, Ostriche, Polpo

 

Sabato sera, ore 21.15. La policroma utilitaria del Raschione Ettore sfreccia veloce sulla Statale 195, direzione Maramura, Capoterra. La strada è un sottile lembo di terra rapito alle sevizie del mare. Lontani e luminosi orizzonti, svelano per gradi la loro melliflua natura: sono le suggestive quanto insane ciminiere che svettano sui cieli di Sarroch, mentre le imponenti montagne che si scorgono più in là, sono ruvide spugne nere che graffiano un cielo gonfio d’acqua e salsedine, pronto a rovinare sul più che appuntarato ed impasticcato Jesus:
«Questa è l’ultima volta che per fare il figo esco fuori in magliettina … etciù! »
 

La Bottega del Mare - Lumache, Frittelle di gianchetti, Cozze

Lumache, Frittelle di gianchetti, Cozze

 

Trapassata la prima ipotesi di destinazione, in virtù di una non pronta risposta in fase di prenotazione telefonica, nei confronti dell’irrequieto e intollerante Raschione, i Burricchi cedevano, in subordine, alla tentazione di verificare personalmente le fattezze e le qualità del ristorante
“La Bottega del Mare”, di cui recentemente avevano avuto occasione di veder discutere – nel bene e nel male – nell’agorà telematica del frastimo e delle lodi sarde:
il gruppo F&L di Facebook, presieduto e capitanato dalla lungimirante, benemerita, e facilmente irritabile, Christina Jones Corrias.

Sempre sia lodata.
 

La Bottega del Mare - Carpaccio di tonno, Cordolinus

La Bottega del Mare – Carpaccio di tonno, Cordolinus

 

Il Ristorante si presenta come una disordinata struttura in muratura, legno e teloni da gazebo, collocata nella suggestiva ambientazione della spiaggia di Maramura, a pochi metri dal mare.
Il solido e discreto corpo centrale viene ampliato da due più estesi saloni; il primo, laterale, collocato a ridosso della spiaggia
– inaccessibile per l’occasione – il secondo disposto a prolungamento strutturale del corpo medesimo, di cui condivide l’imponente tetto spiovente in legno e i piloni portanti decorati in pietra, ma che difetta per l’assenza di muri perimetrali, sostituiti da meno solide pareti in tela e da singolari finestre in polimetilmetacrilato.
Il tutto, possiamo supporre, sia necessario per rispettare le rigide norme edilizie che vincolano gli edifici posti in prossimità della battigia.

La Bottega del Mare - Risotto alla pescatora

Risotto alla pescatora

La Bottega del Mare - Bavette arselle e porcini

Bavette arselle e porcini

 

All’interno della sala che ci accoglie, sono costipate numerose decine di tavoli, tanto da rendere l’ambiente piuttosto frenetico e rumoroso, nonché limitati gli spazi di movimento per clienti e camerieri. Gli arredi eleganti e gli splendidi lampadari sferoidali, costituiti da giunchi intrecciati, non riescono a ripristinare un giusto livello di garbo e raffinatezza scenografica, perciò risolvendosi in un ritrovo ideale per chiassose tavolate, piuttosto che per occasionali incontri romantici.
 

La Bottega del Mare - Grigliata mista

La Bottega del Mare – Grigliata mista


 
Eccellente e inappuntabile il servizio, che per riuscire a gestire con efficienza e velocità un numero così cospicuo di coperti, deve lavorare con metodo e organizzazione teutoniche. Per quanto ci riguarda, non possiamo muovere al personale alcuna critica, a parte la giustificata fretta nello stappare il vino scelto con entusiasmo dall’Ingegner Marrocu, sulla base delle proposte del cameriere, salvo poi verificare telefonicamente che non si trattava della etichetta che aveva in mente: burriccu! Stiamo parlando, ad ogni modo, di un ottimo Vermentino di Sardegna DOC
“Villa Solais” della Cantina di Santadi. Divertente nota di contorno della serata, le disquisizioni dei Triumviri sul nuovo appariscente (pacchiano) dispositivo mobile acquistato dall’oculato Ingegnere, del quale finirà di pagare le relative rate, presumibilmente e all’incirca nel Maggio 2014.

La Bottega del Mare - Mandaranci, Raviolini cioccolato

La Bottega del Mare – Mandaranci, Raviolini cioccolato

 

Gli antipasti di mare, proposti senza la presentazione di un menù alla mano, si articolavano in otto abbondanti portate, non particolarmente elaborate, ma di qualità e gusto encomiabili: assaggio di ostriche crude, buonissime cozze fredde alla catalana con pomodorini e cipolle, superba insalata di polpo, frittelle di gianchetti, deliziosi zizzigorrus (lumache) alla cagliaritana, cozze marinate, eccellente carpaccio di tonno con olio d’oliva e rucola, per finire con un vassoio di inarrivabili cordolinus de pezza (funghi di carne) misuratamente conditi con foglie di prezzemolo. Applausi! Dopo una breve interruzione arrivavano quindi due assaggi di primi piatti.

La Bottega del Mare - Villa Solais

La Bottega del Mare – Villa Solais

 

Trattasi di risotto alla pescatora, con cozze arselle e seppie, e di bavette alle arselle e funghi porcini. Non possiamo invero, manifestare per i primi lo stesso entusiasmo che per gli antipasti: il risotto evidenziava una cottura eccessivamente al dente, mentre le arselle delle bavette – che risultavano comunque ottime di gusto -, non erano state probabilmente spurgate a dovere, producendo la fastidiosa sensazione di presenza di sabbia durante la masticazione.
Dopo un giusto intermezzo di pinzimonio, veniva servito il secondo, condiviso dai tutti i commensali: una maestosa grigliata di pesce arrosto, che però denunciava lo stesso chiaroscuro dei primi: eccellente l’orata, ottime le anguille arrosto, mediocri i gamberi e assolutamente insapore la spigola. La cena si avviava così alla conclusione. Prima dei dessert ci viene offerto un particolare e digestivo sorbetto alla vaniglia, che poteva vagamente ricordare il sapore delle galatine. Quindi arrivava un assaggio di mandaranci (ultimamente ricorrente nelle avventure del Donkey Challenge) e di favolosi raviolini con ripieno di ricotta e cioccolato e decoro di miele. Un’acquavite per Jesus e un mirto per l’Ing.Marrocu (assente l’amatissima liquirizia) concludevano così l’abbondante pasto.
Costo complessivo, 40€ cadauno, da ritenersi più che adeguato, e integrato da una cospicua mancia per il lodevole operato del personale.
L’eccellenza del servizio (menzione speciale) e la genuinità degli ingredienti, sono le qualità che può vantare “La Bottega del Mare”, oltreché la suggestiva ambientazione, apprezzabile alla luce del giorno. L’atmosfera caotica e qualche (speriamo occasionale) difetto nella preparazione dei piatti, sono invece i dati negativi che dobbiamo nostro mal grado segnalare. Di certo, un ristorante che può fare da cornice per piacevoli serate all’insegna dell’opulenza, che possiamo quindi favorevolmente consigliare.

VALUTAZIONE “La Bottega del Mare”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante La Bottega del Mare Indirizzo: Località Maramura – Capoterra
Telefono: 070710794    [mostra in google maps]

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mag 14 2011

Ristorante Retrogusto – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Retrogusto - Interno

Retrogusto – Interno

 

Per chi non fosse avvezzo e ben predisposto alla spesa, la giornata d’oggi, amabilmente riscaldata dall’ormai più che tiepido sole della primavera inoltrata, sarebbe, se condotta con l’esercizio ostentatamente sperequativo del vostro amato Jesus, un pur felice preludio, che anticipa l’epilogo dal retrogusto inaspettatamente amaro.
Retrogusto più che dolce invero, in questo Sabato di metà Maggio, per i due reduci Triumviri ufficiali: Jesus e Raschione Ettore, sempre pronti, con ogni clima e in ogni contingente situazione, ad affrontare con pieno spirito di dedizione e partecipazione, il loro istituzionale dovere del trasfigurare, nell’atto supremo della liturgia alimentare, i sopiti e irrealizzati desideri dei nostri meno gaudenti e goderecci o – più semplicemente – susunki lettori.

Retrogusto - Assaggi di mare

Retrogusto – Assaggi di mare


Sappiano i nostri fan, che ciascun piatto consumato, ciascuna prelibatezza portata alla bocca, non viene immolata sull’altare del nostro personale godimento, ma bensì è un precipuo intendimento, che con dedito sacrificio i Donkeys compiono, in onore di ciascheduna loro pensata e non consumata aspirazione crapulesca.
Il dolce sacrificio di quest’oggi, ha lui sì un amaro retrogusto, ed è quello della affannosa ricerca di un ristorante che usasse la delicatezza di accoglierci. Primo e unico locale ad aver risposto all’accorato ainino appello è stato, giustappunto, il ristorante “Retrogusto“, timidamente nascosto nella anonima Via Puccini, vicino la centralissima Piazza S.Benedetto.

Restrogusto - Tagliolini Retrogusto

Restrogusto – Tagliolini Retrogusto


Nonostante la non esteriore appariscenza, il ristorante si presenta con un’ambientazione raffinata ed elegante. L’interno è costituito da un’unica non eccessivamente estesa sala da pranzo, sobriamente e signorilmente arredata con mobilia color crema, tavoli impeccabilmente imbanditi, drappeggi e soffitto dalle tonalità cioccolata; tre luminose finestre e splendidi lampadari di cristallo chiudono il disegno dell’atmosfera, innegabilmente di classe.
Come non raramente accade, ahimè o per fortuna, siamo gli unici avventori del locale. Prenotazione a nome “Marrocu”, in onore e in ricordo del baluginante ingegnere, spesso assente negli ultimi tempi in virtù di una incomprensibile preferenza per le attività di remissione degli alimenti anziché la loro assimilazione in entrata. Sostanzialmente: preferisce vomitare sulle barche a vela!

Retrogusto - Grigliata mista

Retrogusto – Grigliata mista


Dopo esserci scusati per l’ultima inelegante viscerale espressione, possiamo iniziare la disanima alimentare.
L’accoglienza è splendida. Una solitaria gentile cameriera ci fa accomodare e ci offre subito un aperitivo d’ingresso: uno spumantino leggermente alcolico vezzeggiato da tartine alle uova di storione, buonissime.
Comandiamo, con sperimentata sicurezza, l’antipasto di assaggi di mare e, come vino per il pasteggio, scegliamo un ottimo vermentino “Is Argiolas” DOC delle cantine Argiolas. Gli antipasti sono di ottima qualità, elegantemente presentati e giustamente dosati. Eccellente polpo marinato con patate, deliziosi moscardini alla diavola, carpaccio di cernia con verdure e limone, bocconi di mare, carpaccio di salmone e bottarga in letto di verdure. Sapori in parte semplici e in linea con la tradizione della cucina povera isolana, altri invece più criptici e sofisticati, forse tralignanti un approssimativo filo conduttore, ma decisamente di tutto rispetto.

Retrogusto - Profiterol

Retrogusto – Profiterol


Equilibrato e buonissimo il primo piatto comune ai donkey: tagliolini “retrogusto” al nero di seppia, capesante, pomodorini e bottarga. Sublime!
In linea con la tradizione, buono e genuino il secondo piatto: grigliata mista con spigola, seppiette e gamberoni arrosto, accompagnata da limone e cruditè varie.
Immancabile il dolce. Jesus sceglie una “creme brulèe” della casa con la seguente motivazione: «a me la creme brulèe non piace», mentre il più equilibrato e razionale Ettore si lascia sedurre dal profiterol nero della casa.
Sebbene si possa discutere sul fatto che la creme brulèe fosse stata servita eccessivamente fredda, il profiterol risultava a dir poco originale e magnificamente presentato: delle sorte di bignè con ripieno di panna, affogati nel cioccolato e decorati con amarene fresche. Spettacolo!
Il pranzo si concludeva con due caffè, uno Jägermeister (per il censurabile difetto di liquore alla liquirizia) per Ettore e il classico “fil’e ferru” per Jesus. Conto finale 45€ cadauno, da giudicare adeguato alla qualità del servizio e del mangiato, e arrotondato dai due Burricchi con una consistente mancia.
Altrettanto eloquente la mancia elargita da Jesus al suo meccanico di fiducia, che ha provveduto a una manutenzione preventiva della sua 150 cv al modico costo di 750€, subito arrotondato a 800 in accordo alla succitata, irrazionale filosofia sperequativa del vostro amato!
Il ristorante “Retrogusto” presenta una sicura eccellenza dal punto di vista del servizio, della ambientazione e ottimi spunti in termini di qualità della cucina. Nonostante qualche aspetto da limare (ad esempio l’aver inondato la sala con gli stridenti rumori di una radio commerciale, anziché una suadente musica d’atmosfera), non possiamo che certificare l’alto livello del locale, con il seguente sintetico giudizio.


VALUTAZIONE “Retrogusto”: Tre Burricchi.
Ristorante Retrogusto Indirizzo: Via Puccini 23/a, Cagliari
Telefono: 07042314 [mostra in google maps]

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nov 27 2010

Ristorante Sa Muskera – Serdiana

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Sa Muskera - Ingresso

Sa Muskera – Ingresso

 

Il nome evoca a Jesus remoti ricordi. Baluminanti immagini di salsicce, appese a disseccarsi lente, nascoste al sole di una primavera lontana.
Erano lì, immobili, vittime della luce verdognola che filtrava rifratta attraverso le maglie di una zanzariera la quale, maldestramente, voleva farne riparo, in attesa di un destino tanto prossimo quanto bramosamente atteso.
Ad attendere oggi il loro destino, bramavano per Jesus e il Raschione le prelibatezze de “Sa Muskera”, pittoresco ristorante di cucina tipica sarda, collocato al centro del paese di Serdiana, poco distante dal capoluogo.

Sa Muskera - Salumi

Sa Muskera – Salumi


Ospitato da una casa di fine ‘800, abilmente ed armoniosamente ristrutturata, “Sa Muskera” offre ai propri ospiti un’esperienza gastronomica a cavallo tra l’atmosfera delle antiche osterie e l’accogliente genuinità della cucina familiare.
La giornata è fredda e uggiosa, l’umore proporzionalmente dismesso e sobriamente composto («Raschione, ma che tempo di m…!»).
L’ingresso del locale è in realtà un portone tradizionale, che cela un atrio adibito a parcheggio. Solo una piccola insegna in legno intagliato ci incoraggia ad entrare: “forse questo è l’ingresso di servizio???”. Alla fine dell’atrio si presenta ai nostri occhi una tipica “lolla” campidanese, su cui si affacciano un pittoresco spazio barbecue e un’ampia vetrata ad archi. C’è una porta aperta, entriamo.

Sa Muskera - Olive, Formaggio, Casu Axedu

Sa Muskera – Olive, Formaggi, Casu Axedu


Continuiamo a restare titubanti nel nostro incedere, finché non ci accoglie un cuoco gentile vestito di bianco, che presto scopriremo essere anche il cameriere e l’addetto al barbecue.
Ci invita ad accomodarci dove più ci aggrada. Il Raschione si frappone tra il tavolo rustico in legno e una confortante ma insufficiente stufetta elettrica. Jesus, vestito esattamente come questa estate, si siede allo stesso tavolo e dà un’occhiata intorno. La sala, situata giusto in fronte all’ingresso della cucina – da cui arriva fastidiosa la musica di una radio locale, che più tardi verrà sostituita da una più tradizionale e ossessivamente ripetitiva – non consente l’alloggio di più di sei tavoli. Epperò, celata dalla penombra, notiamo una ben più ampia sala interna, e probabilmente un’altra zona al piano superiore.
Gli interni appaiono ristrutturati in chiave rustico-moderna, ma con gusto. Sulle pareti di nuovo lignaggio compaiono degli squarci ben modellati, che rivelano le antiche murature. Una piccola nicchia, delimitata da uno splendido arco a sesto in pietra, sembra fungere da cantina o ripostiglio. Siamo gli unici clienti, ma a breve arriveranno una coppia di sposi e due probabili frequentatori abituali.

Sa Muskera - Pasta ai Funghi

Sa Muskera – Pasta ai Funghi


Il cuoco-cameriere si presenta per prendere le ordinazioni. Ovviamente non c’è un menù. Chiediamo da bere: mezzo litro di rosso della casa, senza preoccuparci di eventuali altre possibilità. Concordiamo antipasti misti di terra, che arriveranno in breve tempo, giusto nel momento in cui il Raschione decideva di andare al bagno (non poteva pensarci prima, 10 anni!).
Ci accorgiamo subito che i sapori saranno di stampo prettamente casalingo. Esordiamo con un piatto di salumi misti: prosciutto crudo, salsiccia, lonza di maiale. Tutto buono, genuino (probabilmente fatto in casa), e dal sapore acceso, ma nessuna eccellenza. E’ molto buono invece il “casu axedu”, che gustiamo spalmato sul pane.

Sa Muskera - Barbecue

Sa Muskera – Barbecue


Le fette di pecorino stagionato erano buone ma non degne di particolari attenzioni, mentre abbiamo apprezzato le olive sarde aromatizzate secondo la ricetta tradizionale e di certa produzione locale, dato che sul cortile abbiamo avuto modo di notare grossi sacchi del frutto appena colto. Più in là, infatti, il cuoco ci proporrà l’assaggio di un gustosissimo olio d’oliva da loro stessi confezionato: eccellente! 
Il primo piatto scelto, tra quelli suggeriti, sono stati gli spaghetti ai funghi, gustosi e non differenti da quelli che avrebbero preparato le nostre madri.
Lascio ai nostri lettori giudicare se quest’ultimo aspetto possa essere considerato positivo o meno.
Il secondo – di cui per evidente qualità del vino rosso assimilato non possiamo fornirvi documentazione visiva – era costituito da bistecchine di maiale e salsiccia cotta, il tutto immancabilmente cucinato, nonostante le «fascine bagnate», sotto i nostri occhi, sul barbecue nel cortile. Cottura perfetta e sapore apprezzabile. Abbiamo concluso il pasto con un caffè alla moka e un ammazzacaffè caratterizzato da liquore alla liquirizia per Ettore e fil’e ferru (acquavite) per Jesus.
Conto finale 30€ cadauno, che nonostante l’impegno del cuoco dobbiamo considerare un 20% eccessivo rispetto alla qualità del servizio e di quanto mangiato.
In effetti siamo andati via da “Sa Muskera”, con una punta di delusione, perché ci saremmo aspettati una possibilità di scelta e un menù meno banale e più caratteristico, avendo potuto leggere altre recensioni che facevano riferimento a piatti di ben più marcato spessore (carne di cinghiale, pecora in umido, favette ecc.) .
In realtà possiamo immaginare che tali prelibatezze non sarebbero state compatibili con una cucina gestita da una singola persona, che preparava le pietanze sul momento. Evidentemente la sera, con più personale, il nostro giudizio sarebbe potuto essere ben differente. Non possiamo quindi non cogliere l’aspetto positivo della genuinità dei prodotti e la familiarità dell’ambiente, assegnando al ristorante una menzione speciale.


VALUTAZIONE “Sa Muskera”: Un Burriccu con menzione speciale.
Ristorante Sa Muskera Indirizzo: Via Regina Margherita 10, Serdiana – CA
Telefono: 070 743687    [mostra in google maps]
 



Vorrei concludere questa recensione con una nota a margine. Dopo il pranzo, ben satolli, i due Biumviri ufficiali si sono recati in un noto centro commerciale del Cagliaritano, dove Jesus ha avuto modo di varcare, con un certo timore referenziale e senza il prezioso supporto dell’esperto in materia (il burriccu Pg), la soglia della femminilissima profumeria “Sephora”. Potete ben immaginare che il suo intento non era quello – come le impeccabili e truccatissime commesse pretendevano di intuire – di richiedere la «fantastica carta fedeltà» o farsi profumare la confezione regalo appena acquistata con la «nuova favolosa fragranza Dolce & Gabbana», ma piuttosto ostentare la sua carta di credito, con l’acquisto del presente più costoso che avrebbe potuto trovare in un ambiente così ostile alla mascolinità.

Alla prossima ciccionata.



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nov 20 2010

Trattoria Lillicu (Liberty Time) – Cagliari

 Scritto da Jesus | 5 commenti | Commenta

Lillicu - Interno

Lillicu – Interno

 

Cagliari Via Dei Carroz. Ristorante/Trattoria Lillicu. Siamo ben distanti dal cuore della “Marina”,  il porto e l’aria del mare son visibilmente e melanconicamente lontani.
Non è la prima volta che scegliamo Lillicu. La prima fu nello storico locale di Via Sardegna e mestamente l’esperienza si è presto disarticolata in un poco simpatico nulla di fatto, condito da emozioni al limite della violenza fisica.
Oggi i Biumviri ritornano all’attacco, declinando la destinazione su un percorso alternativo. La base del nome è la medesima, ma l’estensione (Liberty Time) tradisce nell’immediato un minor impatto d’immagine.

Lillicu - Polpi e Melanzane

Lillicu – Polpi e Melanzane


Non siamo infatti nella piccola e caratteristica sala di via Sardegna, stretti tra le pittoresche pareti e le piccole tavole di legno squadrato, immersi nella suggestiva atmosfera condita dai vapori della cucina e dagli stornelli del simpatico proprietario.  Ad accoglierci c’è un’ampia sala, ben curata e rifinita, ma strutturata sulla base di un anonimo stile neo-moderno, che le dà un’impronta poco più vivace che quella di un Bar della periferia. Nella periferia di Cagliari, ci troviamo, mentre il bancone del bar è ingombrantemente integrato nella sala da pranzo; la location, infine, è poco folcloristicamente accomodata giusto di fianco a una moderna e frequentata palestra.

Lillicu - Cozze Marinate

Lillicu – Cozze alla Marinara


La compagnia è ottima; ad accompagnare i due Biumviri ufficiali c’era per questa volta la prestigiosa presenza dello scienziato Ueppe.

Mediocre invece il servizio: stappare velocemente una bottiglia di (non ottimo ‘sta, volta non sappiamo perché) Costamolino del 2007 e abbandonarlo sul tavolo al suo destino senza prevedere un minimo di prezioso rituale, non é un bel presentarsi ai propri ospiti, da parte del cameriere.
Le critiche a Lillicu Liberty Time, a dire il vero, finiscono qui. Dal punto di vista alimentare, l’impronta della casa madre inevitabilmente si avverte. Gli antipasti di mare sono quasi tutti buonissimi: polpo marinato e alla diavola, melanzane condite con pomodorini, ottime cozze alla marinara.

Lillicu - Cernia e Tonno, pomodori cipolla

Lillicu – Cernia e Tonno, pomodori cipolla

Lillicu - Capesante e Frittelle

Lillicu – Capesante e Frittelle di verdure

Lillicu - Scabecciu di Cernia

Lillicu – Scabecciu di Cernia con cipolle

Pasticcio di cernia e tonno con cipolle e pomodoro, capesante (non ottime c’è da dire) cucinate con la besciamella, frittelle di verdure e, infine,  un particolare piatto che è una sorta di cernia fatta a scabecciu.


Lillicu - Bavette ai Ricci di mare

Lillicu – Bavette ai Ricci di mare


Altrettanto buono, anzi direi eccellente è il primo piatto, comune ai due Donkey e allo scienziato Ueppe che, essendo un esperto intenditore della qualità dei ricci di mare, oltreché brillante micologo, ha avuto modo di esprimere un suo autorevole e positivo parere. Bavette ai ricci di mare.
L’impatto con le bavette non potrebbe essere migliore: si presentano con un fantastico profumo di mare, e l’aspetto del sugo ai ricci è altrettanto invitante. Probabilmente sono freschissimi. Il sapore è all’altezza della situazione, la quantità più che abbondante, tanto che i commensali, oltremodo soddisfatti, decidono di evitare il secondo.

Lillicu - Seada

Lillicu – Seada


Si decideva quindi, di passare direttamente al dolce: sorbetto al limone per Ueppe e Jesus (nel suo caso, maldestramente preparato pur essendo piacevolmente “allungato” con fil’e ferru), ottima seada per il Raschione Ettore.
Il pranzo terminava con un buon caffè (per lo meno il BAR integrato alla sala a qualcosa è servito), e un amaro Lucano per i due Biumviri ufficiali.

Il costo cadauno del pasto è stato di 33 €, commisurato pensando alla qualità delle pietanze, molto meno considerando il servizio. Giudicherei quindi un eccesso del 10-15% rispetto al dovuto ideale.


Il giudizio complessivo, risente in maniera significativa del fattore ambientale non particolarmente accattivante e da un servizio non all’altezza della situazione. La qualità delle Bavette ai Ricci, comunque, vale di per sé il piacere di un pasto da “Lillicu”.



VALUTAZIONE “Lillicu Liberty Time”: Due Burricchi.
Trattoria Lillicu Liberty Time Indirizzo: Via Dei Carroz, Cagliari
Telefono: 070 502959    [mostra in google maps]
 

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