☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
ago 24 2013

Ristorante Lucitta – Arbatax

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Lucitta - Terrazza

Lucitta – Terrazza

 

Ogliastra. Terra di spazi aperti, di orizzonti bagnati dal mare. Terra di confine e di arrocco, di grotte e dirupi, di voragini e costoni rocciosi, di alte falesie ancorate su acque dal blu cristallino; di falchi che dominano il cielo, di spiagge e di megaliti, di vento e di chiese di montagna, di coste scoscese e di olivastri centenari, di sole e di ombre, di quiete e di fascino antico. Di antichi misteri, di leggende che si perdono nel tempo, di memoria, di tradizioni millenarie, di cavalli e burricchi allo stato brado, di divertimento e pericolo, di pace e di passione, di frastuono e di infiniti silenzi, che cullano e accarezzano valli e panorami distesi sulla frontiera della nostra storia.
 

Lucitta - Antipasti

Lucitta – Antipasti

 

Estate. Le vacanze non si negano a nessuno, tantomeno alla placida quiete del burriccu, raggiunta con ininterrotta e devota attitudine al duro lavoro, protratta lungo il freddo inverno e finanche alle soglie di questo ultimo, torrido Agosto.
L’Ogliastra è stata scelta dal Donkey Challenge per placare i demoni della fatica, per rigenerare le membra e lo spirito, per dare conforto e nutrimento alle ultime residue energie. Tristemente assente l’Ing.Marrocu, ecco quindi Jesus, il Raschione Ettore, la Donna del Presidente (DDP), la Cognata del Presidente (CDP), e la sua amica Monica, prendere temporaneamente possesso di queste Terre, tra bagni di sole, spiagge, piscine, escursioni in montagna, e una buona dose di componente alcolica nella propria dieta.
I nostri lettori subitamente trasaliranno: ma tutto questo relax, avrà per caso condotto i famosi burricchi, ad interrompere la loro inarrestabile attività mangereccia? Direi proprio di no…
 

Lucitta - Fantasia di crudi

Lucitta – Fantasia di crudi

 

In quel di Arbatax, soleggiata frazione di Tortolì, una fresca serata di vacanza, la pittoresca comitiva di turisti trova accomodo al Ristorante Lucitta, famoso punto di riferimento in ordine alla ristorazione della costa ogliastrina.
Il locale si affaccia direttamente sulla via che porta al mare, a un centinaio di metri dalla spiaggia in località Porto Frailis, ed è strutturalmente identificabile come una sobria casa di villeggiatura che si eleva sul percorso dei bagnanti. Il suo interno, mediamente elegante nello stile, si configura come una piccola sala non nettamente separata dalla zona della cucina, ma si può dire che la gran parte della attività estiva del locale si svolge sull’ampia veranda esterna, che si estende coperta per una prima parte, per poi proseguire totalmente all’aperto sulla terrazza, più verso il mare.
 

Lucitta - Linguine al ragù di mare

Lucitta – Linguine al ragù di mare

 

L’avventore viene accolto, oltre che dal personale, da un curioso avviso che in esordio estingue ogni velleità culinaria a base di pizza. In effetti il movimento di una pizzeria si scorge al di là del muretto di recinzione, nascosto dalle siepi, ma non è chiaro quale sia il suo ingresso. Il servizio in sala del “Lucitta” è garantito da un esperto maître (che ad onor del vero non gestisce tutte le comande) e da due giovani cameriere le quali, nonostante un approccio propositivo ed empatico verso il cliente, gestiscono con minore distacco e professionalità i rapporti con il medesimo, ad esempio discutendo tra loro a due passi dai tavoli, o disapprovando con decisione le scelte dell’avventore, qualora queste rischiassero di condurlo a prolungate attese, per effetto di irrilevanti tecnicismi e limiti strutturali della cucina: «abbiamo solo un bollitore!»
 

Lucitta - Tortelli di pesce

Lucitta – Tortelli di pesce

 

In assenza dell’Ing.Marrocu, è il Raschione Ettore il delegato per la scelta del vino, inevitabilmente bianco, in accordo con le esigenze del nostro ordine, e in disaccordo – abbiamo successivamente appreso – rispetto ai gusti personali della ospite Monica: DOC di uve Torbato e Sauvignon “Parallelo 41″ delle cantine Sella&Mosca di Alghero. Il Menù del “Lucitta” si articola in percorsi di terra e di mare e si può subito dire che, per la ricercatezza degli ingredienti, la cura nella preparazione e nelle presentazioni (almeno nell’intenzione, dato che il pignolo Jesus ha avuto qualcosa da ridire!) si pone un gradino sopra la gran parte dei locali della zona, più orientati alle consuetudini della cucina tradizionale, in onore del turista prima che della licenziosa passione alimentare. Segnaliamo come ottimo l’intendimento, da parte del ristorante, di indicare nel menù l’origine delle materie prime, con tanto di riferimento ai produttori e fornitori delle medesime.
 

Lucitta - Tonno in crosta di sesamo

Lucitta – Tonno in crosta di sesamo

 

L’esordio è più che positivo. Per accompagnarci verso gli antipasti ci viene fornito uno stuzzichino caratterizzato da una sorta di crocchetta fritta di tonno, accompagnata da cipolla rossa, salsina agrodolce e riduzione di crema al basilico, non valorizzante, invero, alcun brut di benvenuto, che ne sarebbe stata la sua gradita apoteosi. Da evidenziare, al contrario, l’eccellente fornitura di pane, come accompagno di tutta la cena, declinata in pane carasau, ottimi panini, focacce, pizzette e pane alla cipolla. La parte centrale degli antipasti iniziava con un’ottima fantasia di crudo, composta da tartare di tonno, carpaccio di pesce spada, gamberi rossi e scampi, esaltata da brunoise di pesche, crema di basilico e anguria fresca. Dobbiamo registrare che, in questa portata, la qualità di scampi e gamberi spiccava nettamente sopra il gusto di tonno e pesce spada, decisamente meno apprezzabili.
 

Lucitta - Raviolini

Lucitta – Raviolini

 

Le entrée proseguivano quindi con un delizioso polpo arrostito su crema di patate, paprika e decoro di rosmarino, e con una fantastica tartare di pecora, accompagnata da carasau e fonduta di pecorino, su letto di verdure e decoro di timo: «struppiau!».
Qui le strade dei commensali venivano a dividersi. Jesus, Raschione, DDP e CDP puntavano su un primo, mentre Monica ordinava un buonissimo (e cotto alla perfezione) tonno in crosta di sesamo, con peperoni rossi e riduzione di aceto balsamico, arrivato qualche minuto prima degli altri piatti. Nel dettaglio, Jesus, il Raschione e la CDP ordinavano dei tortelli di pesce con cozze, bottarga e pomodorini arrostiti – a dire il vero apprezzati appieno solo da Jesus -, mentre venivano uniformemente riconosciute come eccellenti, le linguine al ragù di mare con pinoli e basilico, scelti dalla DDP.
 

Lucitta - Sebada

Lucitta – Sebada

Lucitta - Tortino al cioccolato

Lucitta – Tortino

 

Sublimi i dolci: tortino al cuore morbido di cioccolato con con gelato alla vaniglia e crema ai frutti di bosco («da orgasmo!») per il Raschione, sebada al miele con gelato allo zafferano e gocce di estratto di mango per la CDP, raviolini fritti con formaggio fresco di capra e crumble per Jesus e DDP. La cena si concludeva quindi con dei caffè, un rum “Caroni heavy trinidad” per il Raschione, un mirto per Jesus e CDP, e forse qualcos’altro che mi sfugge perché il burriccu è attualmente ammandronato in spiaggia anziché qui a darmi assistenza. Costo complessivo della serata, 42€ cadauno circa, da ritenersi assolutamente adeguati, interamente finanziati dalla CDP, che ha bruciato sullo scatto il lento Raschione, forse appesantito dalla quota in contanti fornitagli da Jesus.

 

Il Ristorante “Lucitta”, è senza dubbio un’isola felice nel cuore dell’Ogliastra, ideale per chi vuole gustare una cucina che va al di là dell’offerta tradizionalmente riservata ai turisti estivi. Ottime e particolari sono le composizioni di mare e i dolci mentre, per compiere il vero salto di qualità, suggeriamo di rivedere le gestualità e i formalismi del servizio, attualmente impostati più verso i caratteri di una pizzeria, in luogo di un ristorante di alto livello. Quattro burricchi, meno meno meno.

 


VALUTAZIONE “Lucitta”: Quattro Burricchi.
Ristorante Lucitta Indirizzo: Viale Europa, Arbatax – Tortolì
Telefono: 0782664095    [mostra in google maps]
 

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giu 19 2012

Ristorante La Marinella – Quartu Sant’Elena

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

La Marinella - Ingresso

La Marinella – Ingresso

 

Pochi di voi non conoscono, non amano, non disprezzano o non sono indifferenti, alla discografia di De André.
Ciò che rende godibile e apprezzabile qualsiasi forma d’Arte, che è Arte perché godibile e godibile perché è Arte, non è l’estetica del percettibile – che è di per sé serendipità, e non ha ragion d’essere come valore assoluto nel reale -, ma l’intuito e l’espressione del sensibile che l’hanno generata. L’intuizione e l’espressione, non scindibili e distinguibili oltre i limiti del nucleare secondo Benedetto Croce, riescono a rendere meraviglioso – grazie a un folle impulso interpretativo – un ridicolo, banale motivetto per sdolcinate fanciulle, quale “La canzone di Marinella”, non per l’armonia e la metrica della sua lirica, non per la struggente vicenda d’amore e tragedia che questa dipinge, ma perché narra la storia (vera) di una rozza e villana prostituta, annegata nel fiume Tanaro.
 

La Marinella - Interno

La Marinella – Interno

 

Per chi non avesse mai danzato intorno all’ardente fuoco della realtà, per appena accarezzarlo senza bruciarsi, un poco socchiudendo le palpebre per non restare accecato, preghiamo di non cercare le fiamme tra queste righe, ma di intuire e leggere il calore che ne ha dato ragione.

Sabato mattina, ore 12.50. Di nuovo sulla strada del mare, i due Biumviri Jesus e Raschione Ettore, trovano un cielo quasi plumbeo a scrutare il loro veloce incedere sul Viale Colombo di Quartu. La 150 cv, offre prezioso e confortevole riparo dalla prima, umida calura estiva. Il pensiero si estranea verso terre lontane e, solenne e severo, accarezza il ricordo dell’uccel di bosco Ing.Marrocu, sempre più inconsapevolmente compromesso, nella sua posizione di Triumviro ufficiale in seno al
Donkey Challenge. Pochi minuti ancora, e i due inappuntabili burricchi sarebbero arrivati alla loro ebdomadaria destinazione: ristorante “La Marinella”, storico locale quartese, integrato fin dentro la spiaggia del lungomare.
 

La Marinella - Tonno con uva passa, Pesce spada

La Marinella – Tonno con uva passa, Pesce spada

La Marinella - Burrida, Insalata di mare

La Marinella – Burrida, Insalata di mare

 

Alla sala da pranzo del ristorante, si accede percorrendo dapprima un breve corridoio esterno, superando poi il vestibolo d’ingresso – con la bella vetrina del pesce fresco in mostra -, e svoltando, infine, sulla destra (alla sinistra, pensiamo ci sia l’area riservata ai clienti della pizzeria) dove l’avventore viene accolto in un grande e luminoso salone, ben climatizzato e separato dalla spiaggia da ampie vetrate, probabilmente a specchio, dato l’insistente sbirciare di irriverenti e spigliati marmocchi, con paletta e secchiello d’ordinanza.
 

La Marinella - Salmone affumicato

La Marinella – Salmone affumicato

 

Di colore verde sono le sedie in legno, mentre le tovaglie ai tavoli si presentano con un bel giallo paglierino, così come la parete opposta alla grande vetrata, che è comunque quasi per intero ricoperta da un’esposizione di maglie da giuoco di famosi calciatori (probabilmente essi stessi occasionali avventori) del recente passato sportivo, settorialmente organizzate in funzione del ruolo tattico del giocatore. Senza voler entrare nel merito dell’impatto estetico complessivo di tali atipici elementi d’arredo, registriamo, come accidentale difetto estetico del locale, qualche crepatura nella vetrata, probabile conseguenza di incivili atti vandalici, consumati nottetempo.
Valore aggiunto dell’ambientazione è, come ovvio, il ritrovarsi praticamente sulla spiaggia, dalla quale è possibile ammirare le non frenetiche attività di belle e discinte bagnanti, impegnate nel moderno rituale di doratura e valorizzazione dell’epidermide.
 

La Marinella - Cozze marinate

Cozze marinate

La Marinella - Polpetti alla diavola

Polpetti alla diavola

 

Nonostante qualche piccola sbavatura, è buona la qualità del servizio offerta dal numeroso personale.
Le ordinazioni iniziali vengono prese in carico da un giovinetto e successivamente, da un conciso e puntuale maître più anziano. Richiediamo quindi i canonici antipasti di mare, integrati da una zuppa di cozze e arselle, e ci facciamo sedurre nella scelta di un’etichetta oristanese a noi sconosciuta: Vermentino DOC Pariglia, della cantina Contini, risultato poi particolarmente gradevole per profumo e sapidità, correttamente mesciuto e accomodato nell’apposito secchiello del ghiaccio.
 

La Marinella - Zuppa di cozze e arselle

La Marinella – Zuppa di cozze e arselle

 

Gli antipasti proposti, si articolavano in otto (sette più una) portate, non particolarmente originali ma complessivamente, a parte qualche incertezza, di buona fattura. Venivano quindi serviti: buona insalata di mare con gamberi, polpo, seppie e cozze, delicatissima burrida con noci olio e aceto, mediocre pesce spada con cipolline e cetriolini, ottimo tonno con uva sultanina (consigliamo di abbondare maggiormente con tale condimento, per rendere il piatto ancora più appetitoso), carpaccio di salmone affumicato (per Jesus dal gusto un po’ troppo deciso) con pepe rosso e capperi, buoni polpetti alla diavola, per finire con un abbondante piatto di cozze marinate. Riguardo quest’ultima portata, dobbiamo distinguere il giudizio del Raschione Ettore da quello di Jesus, che ha trovato eccessivo l’utilizzo di olio d’oliva nel condimento.
 

La Marinella - Fregola con le arselle

La Marinella – Fregola con arselle

 

Meno marcato, tale eccesso si è palesato anche nella zuppa di cozze e arselle
– richiesta come supplemento agli antipasti- , risultata comunque complessivamente ottima e in grado, vista la consistenza qualitativa e quantitativa, di costituire di per sé un secondo, capace di soddisfare le ambizioni alimentari dei due esigenti Burricchi.
La scelta del primo piatto è stata condizionata dal desiderio del Raschione Ettore di consumare il suo piatto preferito: fregola con arselle; il vincolo imposto dal menù, di ordinare perlomeno due porzioni della pietanza, ha quindi indotto il misericordioso Jesus ad adeguarsi, nonostante non sia un particolare estimatore di questa specialità. Ad ogni modo, seppur visibilmente non artigianale, la fregola è risultata piuttosto buona, anche per effetto della eccellente qualità delle arselle.
 

La Marinella - Sebada al miele

La Marinella – Sebada al miele

 

Per la cronaca e per il piacere del Burriccu Sollai, registriamo agli atti che, in caso di libertà nella scelta, Jesus avrebbe optato per degli spaghetti alla bottarga («Ma itta seusu in ristoranti o da zia mia?», cit.)!
Meno positivo l’approccio ai dolci; dal non amplissimo ventaglio di proposte, Jesus optava per un semplice  sorbetto al limone (buono), mentre il raschione sceglieva di deliziarsi con una tradizionale sebada al miele, il cui condimento risultava però un dozzinale e poco brillante millefiori.
Conclusione del pasto con due caffè e un liquore alla liquirizia (poi rivelatosi l’”odiato” Animanera) per il Raschione.
Costo complessivo del pranzo 42€ cadauno, forse da ritenersi un 10% eccessivo rispetto alla qualità complessiva della cucina, ma adeguato data la comunque accattivante ubicazione.
Con la sua ambientazione particolare e pittoresca – che ha storicamente assunto la sua impronta e non sarebbe corretto pensare di cambiare -, il ristorante “La Marinella” è un luogo dove si può apprezzare una buona cucina, in un contesto suggestivo e al contempo poco impegnato. Dal nostro modesto punto di vista, inoltre, non sarebbe difficile, curando maggiormente alcuni dettagli nella preparazione dei piatti e nella scelta degli ingredienti, fare un grosso salto di qualità in cucina. Due Burricchi con menzione speciale per la location.

 

VALUTAZIONE “La Marinella”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante La Marinella Indirizzo: Viale Golfo di Quartu 47, Quartu S.E. – CA
Telefono: 070810126    [mostra in google maps]

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giu 10 2012

Ristorante Frontemare – Quartu Sant’Elena

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Frontemare – Esterno

 


Banalmente è arrivata: calda, afosa, soleggiata, ubriacante; gravida d’intenti, di nuovi deliri, di nuove speranze, di nuove piccole inutili soddisfazioni, che si consumano tra la soffocante calura di una stanza da letto, e il rincorrere di un parcheggio sulla strada del mare.
Sulla spiaggia il tormento cresce, aumenta la feroce passione del sole, si alza il ribollire di voci moleste, il fastidioso brusio del nulla quotidiano, il vaneggiare effimero di scostumati brandelli di carne, lascivamente esposti nella macelleria delle pulsioni, che anestetizzano  vicini e lontani – oggi non piacevoli -, ricordi.

 

Frontemare – Interno

 

La gioia dell’Estate, che ogni anno ricerchiamo, è tutta qui, e qui per voi, oggi,tenteremo di narrarla.
Narreremo quindi come possa essere piacevole, di tanto in tanto, ritrovare le vecchie abitudini che, in un non lontano passato, disegnavano la prassi e il protocollo delle ebdomadarie ciccionate del Donkey Challenge,  prodotte puntualmente di Sabato a pranzo. Disperso in quel dell’antica Bisanzio, l’Ing.Marrocu – che per la sua trasferta turca è stato finanche esonerato dalla prestigiosa squadra del Donkey Team – questa nuova avventura sarà condotta unicamente dalla coppia R&J, Jesus e Raschione Ettore che, a differenza dello sconsiderato Ingegnere, si dimostrano instancabilmente devoti e ligi, all’esercizio del loro alto ufficio.

 

Frontemare – Zuppa di cozze

 

Sabato mattina, ore 12.50. Il traffico del lungomare di Quartu Sant’Elena, è condizionato dallo sfrecciare della 150cv di Jesus che, per effetto dell’ignoranza logistica del Raschione, è costretto a percorrere avanti e indietro il viale, al fine di riuscire ad individuare l’approdo della giornata. Dopo parecchi minuti di inutile girovagare, il burriccu si arrende e chiede l’aiutino da casa:
«Pronto, ristorante Frontemare… ehm … ma dove c. siete????».
Soltanto il solido impianto di climatizzazione della 150cv, impedisce a Jesus di non sbroccare sotto il sole cocente, per tale inaspettata inadempienza dell’imprevedibile quanto censurabile Ettore.
Finalmente, poco oltre l’orario di prenotazione, i due orecchiuti viandanti arrivavano a destinazione.

 

Frontemare – Gamberi in salsa rosa, Couscous

 

Il Ristorante “Frontemare” è collocato, come facilmente intuibile dal nome, sul lungomare di Quartu, giusto di fronte al mare. Non si tratta semplicemente di un ristorante, ma altresì di uno stabilimento balneare con eleganti lettini, ombrelloni e graziosi divanetti di colore chiaro, elegantemente predisposti sulla spiaggia, per servire le esigenze di un lounge bar alla moda. Può risultare perciò comodo e naturale, passare un’intera giornata da “Frontemare”, consumando la colazione, il pranzo e magari la cena, usufruendo di tutti i servizi che la struttura offre, tra i quali dei comodi e funzionali box doccia integrati nelle cabine delle toilette.
Unico difetto che possiamo rilevare, l’assenza di un adeguato impianto di condizionamento nella sala interna, che appare comunque abbastanza ben ventilata. Nonostante la prenotazione, i burricchi dapprima venivano fatti accomodare in sala, per poi – liberatosi un tavolo per due – trasferirsi nella stretta verandina esterna, direttamente affacciata sulla spiaggia, caratterizzata da una bella pavimentazione in legno, e da un funzionali coperture in tela.

Insalata di polpo

Frittura di gamberi

 

Al loro arrivo i due Triumviri, si imbattono subito con quello che sembra il maître, ma che in realtà si tratta dello chef, in felice conversazione con un cliente: «scusi, abbiamo prenotato…».
«ehm, in realtà sono lo chef, dovrebbe cortesemente rivolgersi a un cameriere…».
La risposta d’obbligo sarebbe stata: «se è lo chef perché non va in cucina a cucinare, chi teneusu famini???».
In realtà il paragnosta Jesus, da tale breve scambio di battute, riusciva a percepire una buona armonia delle energie karmiche alimentari, sensazione che poi si rivelerà corretta.

 

Frontemare – Risotto rucola polpi cozze

 

Il giovanissimo personale, appare essere parecchio gentile, informale, accomodante e ben preparato. Il primo ordine viene preso velocemente. Il menù cerca di trovare un equilibrio tra le esigenze dei bagnanti dello stabilimento (vedi le pragmatiche “insalatone”), e quelle degli amanti di piatti ben più corposi e articolati. Viene accolta la nostra richiesta di assaggio di antipasti di mare, mentre, dal canto nostro, respingiamo il consiglio di limitarci ad una porzione di antipasti da dividere in due: «porti pure tutto in doppia quantità, grazie!».
Buona la proposta dei vini, da cui scegliamo un eccellente Iselis bianco delle cantine Argiolas, ben servito e sistemato sulla pratica estensione del nostro tavolo.

 

Frontemare – Frittura di calamari

 

Gli antipasti si articolavano quindi in quattro portate, particolarmente gustose e abbondanti: eccellente zuppetta di cozze su letto di carasau (opulentemente imbevuto del sugo madre), veramente deliziosi gamberi in salsa rosa su letto di rucola, accompagnati da un piccolo nuraghe di couscous, buona insalata di polpo, con patate, radicchio e prezzemolo, e buona fritturina di gamberi. Unico appunto che possiamo muovere al servizio, è quello di non aver servito – onde evitare il preventivo raffreddamento dei mitili – la zuppetta di cozze verso il termine degli antipasti.
Comune ai due burricchi il primo piatto, un ottimo risotto bianco, con polpi, cozze e rucola mentre, già satolli per effetto della calura e dei conseguenti ettolitri di acqua minerale tracannata, i Biumviri condividevano, come secondo, una semplice frittura di calamari.

Frontemare – Croccante alle mandorle

 

Meno brillante, invero, il dessert, animatamente sponsorizzato dal cameriere come specialità sperimentale dello chef, ma non pienamente apprezzato da Jesus, che però in effetti ha l’abitudine di scegliere dolci che storicamente non ama!
Ad ogni modo: particolare croccante alle mandorle con (forse eccessiva) crema ai frutti di bosco.
Assente l’amato liquore alla liquirizia, e non avendo Jesus possibilità di introdurre ulteriori sostanze alcoliche senza cagionare rischi per la propria preziosa incolumità, il pranzo si concludeva con due ottimi caffè, qualità da Bar.
Costo finale, 42€ cadauno, da giudicarsi adeguato, in funzione dell’ottima cucina, della suggestiva location e del buon servizio.

Il ristorante “Frontemare” è senza ombra di dubbio un luogo meritevole di essere visitato, non solo dagli amanti della buona tavola, ma anche dai fanatici della vita da spiaggia, i quali possono qui ritrovare un buon ventaglio di servizi, che rendono piacevole un’intera giornata al mare.
Molto buona, anche se piuttosto limitata (almeno a pranzo), la proposta della cucina, che cerca comunque di servire le svariate esigenze degli avventori estivi. Tre Burricchi con menzione speciale per la splendida ambientazione.
 


VALUTAZIONE “Frontemare”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Frontemare Indirizzo: Viale lungomare del golfo 150, Quartu S.E.
Telefono: 3939530796    [mostra in google maps]
 

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lug 3 2010

Al Lido Mediterraneo

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Lido – Cernia cipolle pomodorini

 

Ristorante Lido Mediterraneo. In quel di Cagliari i triumviri, supportati dalla presenza degli – già in passato ospitati – scienziati Ueppe e dottor Melis, affrontano, in un afoso pomeriggio d’estate, una nuova temibile prova culinaria, capace di mettere a rischio l’equilibrio lipidico di chiunque si senta in qualche modo toccato dalle effimere lusinghe della dieta e della ristrettezza alimentare.
Il nome è prestigioso, la proprietà rassicurante (Lilliccu), l’ambientazione suggestiva: il ristorante si trova affacciato sulla famosa spiaggia del Poetto, non propriamente in Cagliari a dire la verità ma, più correttamente, sul lungomare di Quartu Sant’Elena.
Affacciato nel vero senso della parola, perché durante il pranzo, a causa di una estesa vetrata probabilmente a specchio,  si ha modo di osservare, in maniera tanto naturale quanto sfacciata, la prorompente vitalità della genetica sarda, ostentata con ben poche restrizioni e imbarazzo da numerose splendide bagnanti, dedite alle più radiose e appariscenti attività da spiaggia.

Lido – Gamberi e cozze



Dopo questa doverosa premessa, che ha descritto un po’ la cornice e lo stato d’animo con cui i distratti burricchi hanno dovuto affrontare – sempre con stoico senso del dovere s’intende – le “restrizioni” che il loro ruolo istituzionale impone, passiamo alla descrizione del pranzo.

Antipasti di mare, sicuramente abbondanti, mediamente buoni e a tratti gustosi come i succulenti Gamberi che vedete qui a destra e l’ottimo pasticcio di cernia con cipolle e pomodorini (buonissimi) visivamente documentati all’inizio dell’articolo.


Lido – Cozze alla marinara


Nel ricordo del pasto – a dire il vero consumato a distanza di circa un mese rispetto al momento in cui il “10 anni” Jesus si é deciso a scrivere questo articolo – spiccano veementemente la squisita zuppa di cozze e uno spettacolare piatto di cozze alla marinara, che hanno fatto la felicità di triunviri e ospiti.
Da segnalare inoltre frittelle di (probabilmente) pesce, i buoni polpi alla marinara (forse  di stazza eccessiva per i gusti di Jesus), gamberetti in un letto di cipolle e pomodori; ancora altri gamberetti, conditi con maionese e olive.
Ci ha lasciato perplessi, invece, un avulso piatto di lumache al sugo che – seppur gradevolmente appariscente – poco si sposava con il resto dei sapori e, soprattutto, non sembrava all’altezza delle leccornie fino a lì assaporate, in termini di genuinità (erano probabilmente lumache di allevamento), gusto e tecnica di preparazione (si avvertiva un fastidioso accenno di sapor di terra).

Lido – Polpo alla marinara

Lido – Gamberetti

Lido – Lumache al sugo









Lido – Spaghetti all'astice


L’abbondanza degli antipasti, come spesso ci capita, non ha lasciato spazio ad altro che un primo, solitario piatto, anch’esso comunque volumetricamente rilevante.
La scelta é ricaduta, per tutti i commensali, su dei gustosi spaghetti all’astice, che si lasciavano dignitosamente assaporare, ma per i quali, almeno per quanto riguarda il vostro amato Jesus, non è scattata quella scintilla capace di esaltare l’ormai assuefatta e arida voluttà alimentare.
Da segnalare ammirati, comunque, la vigorosa voracità con cui Ueppe ha a dir poco divorato il suo piatto di spaghetti, manifestando in questo modo il suo sicuro apprezzamento.


Lido – Pg gelato



Avendo di comune accordo convenuto di evitare i secondi (vedere nota a margine di Ettoriano, ndr.), terminiamo con i dessert per i quali, ahimè, non possiamo abbondare di documentazione visiva – a parte questa “splendida” immagine del burricu Pg -, né la memoria, di nuovo, ci giunge in aiuto.
Jesus ricorda però ben chiaramente di aver optato, ormai al limite massimo del suo serbatoio metabolico, per un sobrio e digestivo sorbetto al limone, così come ha fatto il Raschione Ettore.
Se il Burriccu Pg ha indirizzato la sua scelta, come di consueto, sul dessert immediatamente più calorico disponibile, dello scienziato Ueppe e del dottor Melis non ci è dato ricordare. Vorranno forse loro, commentando questa recensione, aggiungere all’articolo questo dettaglio di fondamentale importanza per i nostri lettori. In altri termini: sticazzi!

A conclusione dell’articolo, due piccole considerazioni; a partire dal dessert. Non avendo nessuno dei Triumviri a Jesus complementari, scelto la loro amata sebada, questa verosimilmente non era disponibile, cosa che restringe le opportunità di sollazzo proposte ai più esigenti avventori. Inoltre, come traccia del paranoico equilibrio del vostro amato, devo confessare che, nonostante l’ambientazione del ristorante risultasse suggestiva e apprezzabile, Jesus non predilige particolarmente le sale da pranzo dall’aspetto sesquipedale, ma ama piuttosto le atmosfere più intime e familiari. Questa però, ovviamente, è una preferenza del tutto soggettiva.
In ultimo, costo finale, secondo i ricordi del Raschione Ettore, 25/30€ cadauno, ben commisurato al pasto consumato.



VALUTAZIONE “Lido Mediterraneo”: Due Burricchi.
Ristorante Lido Mediterraneo Indirizzo: Viale Poetto, Quartu S.Elena – CA
Telefono: 070810038    [mostra in google maps]
 

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