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ago 24 2013

Ristorante Lucitta – Arbatax

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Lucitta - Terrazza

Lucitta – Terrazza

 

Ogliastra. Terra di spazi aperti, di orizzonti bagnati dal mare. Terra di confine e di arrocco, di grotte e dirupi, di voragini e costoni rocciosi, di alte falesie ancorate su acque dal blu cristallino; di falchi che dominano il cielo, di spiagge e di megaliti, di vento e di chiese di montagna, di coste scoscese e di olivastri centenari, di sole e di ombre, di quiete e di fascino antico. Di antichi misteri, di leggende che si perdono nel tempo, di memoria, di tradizioni millenarie, di cavalli e burricchi allo stato brado, di divertimento e pericolo, di pace e di passione, di frastuono e di infiniti silenzi, che cullano e accarezzano valli e panorami distesi sulla frontiera della nostra storia.
 

Lucitta - Antipasti

Lucitta – Antipasti

 

Estate. Le vacanze non si negano a nessuno, tantomeno alla placida quiete del burriccu, raggiunta con ininterrotta e devota attitudine al duro lavoro, protratta lungo il freddo inverno e finanche alle soglie di questo ultimo, torrido Agosto.
L’Ogliastra è stata scelta dal Donkey Challenge per placare i demoni della fatica, per rigenerare le membra e lo spirito, per dare conforto e nutrimento alle ultime residue energie. Tristemente assente l’Ing.Marrocu, ecco quindi Jesus, il Raschione Ettore, la Donna del Presidente (DDP), la Cognata del Presidente (CDP), e la sua amica Monica, prendere temporaneamente possesso di queste Terre, tra bagni di sole, spiagge, piscine, escursioni in montagna, e una buona dose di componente alcolica nella propria dieta.
I nostri lettori subitamente trasaliranno: ma tutto questo relax, avrà per caso condotto i famosi burricchi, ad interrompere la loro inarrestabile attività mangereccia? Direi proprio di no…
 

Lucitta - Fantasia di crudi

Lucitta – Fantasia di crudi

 

In quel di Arbatax, soleggiata frazione di Tortolì, una fresca serata di vacanza, la pittoresca comitiva di turisti trova accomodo al Ristorante Lucitta, famoso punto di riferimento in ordine alla ristorazione della costa ogliastrina.
Il locale si affaccia direttamente sulla via che porta al mare, a un centinaio di metri dalla spiaggia in località Porto Frailis, ed è strutturalmente identificabile come una sobria casa di villeggiatura che si eleva sul percorso dei bagnanti. Il suo interno, mediamente elegante nello stile, si configura come una piccola sala non nettamente separata dalla zona della cucina, ma si può dire che la gran parte della attività estiva del locale si svolge sull’ampia veranda esterna, che si estende coperta per una prima parte, per poi proseguire totalmente all’aperto sulla terrazza, più verso il mare.
 

Lucitta - Linguine al ragù di mare

Lucitta – Linguine al ragù di mare

 

L’avventore viene accolto, oltre che dal personale, da un curioso avviso che in esordio estingue ogni velleità culinaria a base di pizza. In effetti il movimento di una pizzeria si scorge al di là del muretto di recinzione, nascosto dalle siepi, ma non è chiaro quale sia il suo ingresso. Il servizio in sala del “Lucitta” è garantito da un esperto maître (che ad onor del vero non gestisce tutte le comande) e da due giovani cameriere le quali, nonostante un approccio propositivo ed empatico verso il cliente, gestiscono con minore distacco e professionalità i rapporti con il medesimo, ad esempio discutendo tra loro a due passi dai tavoli, o disapprovando con decisione le scelte dell’avventore, qualora queste rischiassero di condurlo a prolungate attese, per effetto di irrilevanti tecnicismi e limiti strutturali della cucina: «abbiamo solo un bollitore!»
 

Lucitta - Tortelli di pesce

Lucitta – Tortelli di pesce

 

In assenza dell’Ing.Marrocu, è il Raschione Ettore il delegato per la scelta del vino, inevitabilmente bianco, in accordo con le esigenze del nostro ordine, e in disaccordo – abbiamo successivamente appreso – rispetto ai gusti personali della ospite Monica: DOC di uve Torbato e Sauvignon “Parallelo 41″ delle cantine Sella&Mosca di Alghero. Il Menù del “Lucitta” si articola in percorsi di terra e di mare e si può subito dire che, per la ricercatezza degli ingredienti, la cura nella preparazione e nelle presentazioni (almeno nell’intenzione, dato che il pignolo Jesus ha avuto qualcosa da ridire!) si pone un gradino sopra la gran parte dei locali della zona, più orientati alle consuetudini della cucina tradizionale, in onore del turista prima che della licenziosa passione alimentare. Segnaliamo come ottimo l’intendimento, da parte del ristorante, di indicare nel menù l’origine delle materie prime, con tanto di riferimento ai produttori e fornitori delle medesime.
 

Lucitta - Tonno in crosta di sesamo

Lucitta – Tonno in crosta di sesamo

 

L’esordio è più che positivo. Per accompagnarci verso gli antipasti ci viene fornito uno stuzzichino caratterizzato da una sorta di crocchetta fritta di tonno, accompagnata da cipolla rossa, salsina agrodolce e riduzione di crema al basilico, non valorizzante, invero, alcun brut di benvenuto, che ne sarebbe stata la sua gradita apoteosi. Da evidenziare, al contrario, l’eccellente fornitura di pane, come accompagno di tutta la cena, declinata in pane carasau, ottimi panini, focacce, pizzette e pane alla cipolla. La parte centrale degli antipasti iniziava con un’ottima fantasia di crudo, composta da tartare di tonno, carpaccio di pesce spada, gamberi rossi e scampi, esaltata da brunoise di pesche, crema di basilico e anguria fresca. Dobbiamo registrare che, in questa portata, la qualità di scampi e gamberi spiccava nettamente sopra il gusto di tonno e pesce spada, decisamente meno apprezzabili.
 

Lucitta - Raviolini

Lucitta – Raviolini

 

Le entrée proseguivano quindi con un delizioso polpo arrostito su crema di patate, paprika e decoro di rosmarino, e con una fantastica tartare di pecora, accompagnata da carasau e fonduta di pecorino, su letto di verdure e decoro di timo: «struppiau!».
Qui le strade dei commensali venivano a dividersi. Jesus, Raschione, DDP e CDP puntavano su un primo, mentre Monica ordinava un buonissimo (e cotto alla perfezione) tonno in crosta di sesamo, con peperoni rossi e riduzione di aceto balsamico, arrivato qualche minuto prima degli altri piatti. Nel dettaglio, Jesus, il Raschione e la CDP ordinavano dei tortelli di pesce con cozze, bottarga e pomodorini arrostiti – a dire il vero apprezzati appieno solo da Jesus -, mentre venivano uniformemente riconosciute come eccellenti, le linguine al ragù di mare con pinoli e basilico, scelti dalla DDP.
 

Lucitta - Sebada

Lucitta – Sebada

Lucitta - Tortino al cioccolato

Lucitta – Tortino

 

Sublimi i dolci: tortino al cuore morbido di cioccolato con con gelato alla vaniglia e crema ai frutti di bosco («da orgasmo!») per il Raschione, sebada al miele con gelato allo zafferano e gocce di estratto di mango per la CDP, raviolini fritti con formaggio fresco di capra e crumble per Jesus e DDP. La cena si concludeva quindi con dei caffè, un rum “Caroni heavy trinidad” per il Raschione, un mirto per Jesus e CDP, e forse qualcos’altro che mi sfugge perché il burriccu è attualmente ammandronato in spiaggia anziché qui a darmi assistenza. Costo complessivo della serata, 42€ cadauno circa, da ritenersi assolutamente adeguati, interamente finanziati dalla CDP, che ha bruciato sullo scatto il lento Raschione, forse appesantito dalla quota in contanti fornitagli da Jesus.

 

Il Ristorante “Lucitta”, è senza dubbio un’isola felice nel cuore dell’Ogliastra, ideale per chi vuole gustare una cucina che va al di là dell’offerta tradizionalmente riservata ai turisti estivi. Ottime e particolari sono le composizioni di mare e i dolci mentre, per compiere il vero salto di qualità, suggeriamo di rivedere le gestualità e i formalismi del servizio, attualmente impostati più verso i caratteri di una pizzeria, in luogo di un ristorante di alto livello. Quattro burricchi, meno meno meno.

 


VALUTAZIONE “Lucitta”: Quattro Burricchi.
Ristorante Lucitta Indirizzo: Viale Europa, Arbatax – Tortolì
Telefono: 0782664095    [mostra in google maps]
 

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lug 6 2013

Pani e Casu Castello – Cagliari

 Scritto da Ettore | 4 commenti | Commenta

PanieCasu - Crepuscolo

PanieCasu – Crepuscolo

 

Dopo una settimana di pausa, causa lavori per la ludica(ma non per tutti) parentesi del #sharefooday di sabato 29 giugno, concedendo una tregua ai ristoratori isolani ancora non sottoposti al giudizio del terribile Triumvirato e che ormai respirano aria di esami nel weekend, il richiamo del campo riporta la comitiva asinina più famosa del cagliaritano sulle strade della lussuria alimentare, in un ormai raro weekend estivo, ripercorrendo i passi di quel lato della vecchia Karalis abitato un tempo dell’antica comunità ebraica, ma che col tempo ha ceduto il posto alla grande borghesia cagliaritana che, degli antichi Giudei, conserva le origini e l’attenzione alla spesa. Cagliari, quartiere Castello, venerdi 5 luglio ore 21:00; dopo una settimana di passione, che ha visto l’esordio ma anche l’indecorosa uscita del glorioso Donkey Team nel Terzo Memorial Zucca 2013, si ritroveranno a tavola, nella splendida cornice che il bastione di Santa Croce regala alla città, proprio gli attori di tale disfatta: Ettore, Jesus, un sempre imprevedibile ed indisciplinato Ing. Marrocu, la cui presenza non era stata prevista per propria iniziale esclusione, presa di posizione smentita pochi minuti prima dell’appuntamento, e la punta di diamante, l’Oliver Hutton della squadra sponsorizzata dal Donkey Challenge, l’Ingegnere burriccu Matteo Loi.

PanieCasu - Terrazza

PanieCasu – Terrazza

 

Teatro della serata sarà la terrazza sul bastione di Santa Croce del ristorante “Pani e Casu Castello”, nella omonima via, presso la struttura che un tempo ospitava il “Ristorante 51″, visitato nel marzo 2011. Auriga designata per la serata la fedele utilitaria di chi Vi scrive, che non poco ha dovuto lottare contro l’inettitudine dell’automobilista cagliaritano medio, per poter garantire la proverbiale puntualità dell’evento, nonostante il cambiamento di rotta imposto all’ultimo momento dall’Ing. Marrocu, in virtù di una rinnovata attenzione all’ecosostenibilità degli spostamenti del Triumvirato e all’impatto ambientale nel quartiere Castello. Prendiamo la sua, visto che è più piccola ed è più facile trovare parcheggio! Leggi: susunku!

 

 

PanieCasu - Antipasti

PanieCasu – Antipasti

 

Dopo aver trovato un adegato accomodamento per la vettura in the ass of the moon la compagnia è pronta al sacrificio alimentare. Serata gradevole e non particolarmente ventosa, l’ideale per rompere certi taboo del passato e ciccionare all’aperto. Rimandando alla recensione del precedente esercizio la descrizione degli ambienti interni, che non hanno subito apprezzabili modifiche nella disposizione e negli arredi. Veniamo fatti accomodare in un comodo tavolo da quattro, per il quale si è reso necessario apparecchiare il coperto non preventivato, operazione in realtà non celerissima, ma seguita comodamente ai propri posti da Ettore e Jesus, nonostante un improvvisato pistolotto sul Galateo dell’Ing. Marrocu che invitava tutti ad attendere in piedi. Il servizio, cortese e disponibile, è garantito da un giovane maitre, un cameriere e una giovane cameriera dell’est europeo e, a parte qualche piccola imprecisione di lieve entità è stato più che soddisfacente, grazie anche all’empatia degli interpreti, sebbene qualche volta poco coordinati fra loro.

PanieCasu - Salumi formaggi porcini

PanieCasu – Salumi formaggi porcini

 

Un aperitivo di benvenuto composto da gradevole flute di prosecco, apprezzabili olive sott’olio e ottime tartine a base di olive, pomodoro a cubetti, olio e origano hanno ingannato l’attesa per la presentazione del menu, avvenuta interamente per via orale da parte del maitre. Il locale condivide la stessa gestione dell’omonimo ristorante di Quartu Sant’Elena, anch’esso recensito in passato e offre dei percorsi interamente di terra, basati sui piatti semplici e genuini della tradizione contadina campidanese. Un ottimo IGT Cagnulari Isola dei Nuraghi Rosso 2011 delle cantine di Cherchi di Usini, scelto da Ettore in un momento di evidente difficoltà dell’Ing. Marrocu nel proporre un vino rosso adeguato, accompagnerà, in grande quantità, la serata.

 

PanieCasu - Primi piatti pinzimonio

PanieCasu – Primi piatti pinzimonio

 

Senza alcun preavviso arrivano al tavolo una gradevole insalata di ceci, pomodori e rucola, inasaporita con una spolverata di pepe nero, ottime favette fresce saltate con pancetta, gradevoli melanzane a sa schiscionera (saltate in padella con pomodoro), una composizione di salsiccia secca, prosciutto crudo, lonza di maiale, su letto di pane carasau, un vassoio di ricotta secca e pecorino fresco su letto di carasau, impreziosito da ramoscelli di mirto bianco, ottima crema di pecorino piccante presentato con la stessa decorazione, eccellente carpaccio di funghi porcini con rucola e scaglie di grana. Antipasti più che soddisfacenti per presentazione e continuità di sapori, senza note di demerito, salvo il pecorino fresco di qualità non eccelsa. La prima bottiglia intanto cede il passo alla seconda.

PanieCasu - Fettine di burriccu ai ferri

PanieCasu – Fettine di burriccu ai ferri

 

Dopo qualche problema di comunicazione tra l’ipertricotico burriccu e il proprio sosia cameriere riusciamo ad ordinare i primi piatti, nella cui attesa i somari di mondo Marrocu e Loi discutono della vita nelle diverse capitali europee e del mondo. Dopo una fisiologica attesa giungono ottimi maccarrones de busa al sugo di cinghiale, insaporito con foglie d’alloro per l’Ing. Marrocu, straordinarie tagliatelle ai funghi porcini per chi Vi scrive, e ravioli al ripieno di carciofi per i rimanenti commensali; questi ultimi sono risultati inferiori rispetto alla qualità media, molto alta, degli altri. La conversazione intanto si sposta sulle tipologie di strutture in legno, alimentate dal tasso alcolemico in salita, considerato l’ulteriore ricambio della bottiglia di vino. Registriamo in queste occasioni la mancata sostituzione dei calici e il rito dell’assaggio, concesso solo la prima volta, ad ogni cambio.

PanieCasu - Bistecca di cavallo

PanieCasu – Bistecca di cavallo

 

Nonostante le perplessità sulla grande mole di calorie fino a quel momento assimilate, ma comunque stimolati positivamente dall’andamento della serata, i somari decidono di proseguire con i secondi piatti: bistecca di cavallo per l’Ing. Marrocu e atto di cannibalismo per i rimanti commensali che scelgono le fettine di burriccu ai ferri. Dopo un’attesa contenuta, accompagnata da un cesto di verdure fresche (ravanelli, finocchi, sedano), la compagnia può dedicarsi ai piaceri della carne, risultata ottima per selezione, taglio e cottura.
Immancabili i dolci, richiesti in porzioni ridotte: eccellenti raviolini di ricotta fritti con miele per Jesus ed Ettore e seada al miele, impreziosita da fette di limone, per i rimanenti ingegneri, accompagnati da discutibile Nasco della zona, maldestramente presentato in una bottiglia di grappa Giare affumicata Chardonnay di Dolianova: sa pagu classi!

PanieCasu - Raviolini

PanieCasu – Raviolini

PanieCasu - Seada

PanieCasu – Seada

 

La cena si è conclusa con caffè per tutti tranne il sottoscritto, mirto e liquore di liquirizia Myrsine di Muravera, for free per tutti, dopo il pagamento del conto. Costo dell’esperienza: 41,375€ cad. burriccu, da giudicarsi in linea con la qualità del servizio offerto.
Pani e Casu Castello, grazie alla pluriennale esperienza della gestione riesce ad offrire la possibilità di apprezzare la cucina tipica della tradizione contadina campidanese, in una invidiabile ambientazione a prezzi accessibili sia per il turista, sia per il cliente abituale, garantendo in ogni caso un livello di qualità decisamente soddisfacente, nonostante i difetti di lieve entità riscontrati: tre somarelli stiracchiati e adesivo-rating in arrivo.

Colgo l’occasione per ringraziare l’Ing. Loi per questa prima discesa da burriccu sul campo di calcio a burriccu in missione: piacevolissima e divertentissima compagnia; speriamo possa essere l’inizio di una nuova avventura, visto che sembra trovarsi molto più a proprio agio che in area di rigore, e che la prossima volta possa caricarsi dell’onere della prosa.

 

VALUTAZIONE “Pani e Casu Castello”: Tre Burricchi.
Ristorante Pani e Casu Castello Indirizzo: Via Santa Croce 51, Cagliari
Telefono: 0708586629 [mostra in google maps]

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mar 31 2012

MeC Puddu’s – Cagliari

 Scritto da Ettore | 11 commenti | Commenta

MeC Puddu's - Logo

MeC Puddu's – Logo

 

Terza settimana di Quaresima, terza settimana di sacrifici e di astinenze, soprattutto per taluni parsimoniosi somari, che eleggono tale ricorrenza quale centoduesima scusante al fine di non partecipare all’irriverente sacrificio dei doni della terra e del mare che ogni weekend, puntuale, si consuma. In una settimana di tensioni sociali gli stoici Ettore e Jesus si ritrovano inoltre privi dello scioperante sempre (sovra)stimato, quanto non giustificato e per questo ammonito, Ing. Marrocu. Onore ai diffidati! potrebbero intonare le frange più estremiste dei nostri ultras, ma attenzione: i diffidati prima o poi vengono squalificati… A parziale risarcimento dell’assenza del meno attivo dei Triumviri arriva l’inaspettata partecipazione del burriccu Ing. Melis, recentemente proiettato verso nuovi, quanto lontani nel tempo(leggi 10 anni…), traguardi scientifici. In verità la partecipazione del suddetto si rivelerà rientrante in una diversa interpretazione dei criteri di susunkaggine secondo cui l’accezione della meta eletta per l’occasione avrebbe potuto implicare una spesa contenuta.

MeC Puddu's - Interno

MeC Puddu's – Interno, Dott.Melis

 

Alle 12:55 di sabato i tre compagni di ciccionata si ritrovano presso MeC Puddu’s, immancabile meta turistica del lungomare di Santa Maria Navarrese, che presenta un’offerta in chiave fast food della cucina tipica ogliastrina e barbaricina, balzato agli onori della cronaca per una singolare disputa legale sul nome iniziale (Mc Puddu’s), è approdato a Cagliari da poco meno di un mese e ha subito incontrato il gradimento di una clientela che difficilmente non satura la disponibilità di posti a sedere. Il locale si presenta come un’unica sala, piuttosto un largo corridoio, interrotto da due vistose volte a crociera, con pareti colorate di vivaci colori pastello e impreziosite da gigantografie di paesaggi della nostra isola e dei piatti offerti. Dirimpetto all’ingresso si trova il bancone presso cui possono ritirarsi i piatti pronti e la cassa per le ordinazioni, mentre un piccolo arco nasconde l’ingresso alle cucine e ai servizi. I clienti trovano sistemazione su comode sedie in legno e vimini presso robusti tavoli in legno. Il locale dispone di una sessantina di coperti. Il servizio offerto è quello tipico del fast food, secondo cui i clienti effettuano le ordinazioni alla cassa e ricevono in comodato una sorta di cicalino che vibra nel momento in cui i piatti ordinati son pronti al bancone, consentendo nell’attesa piacevoli conversazioni presso il proprio tavolo.

MeC Puddu's - Antipasti

MeC Puddu's – Antipasti

 

Veniamo accolti da una persona distinta, che ha l’aria di essere uno dei gestori, dall’aspetto che ricorda vagamente qualche personaggio di qualche famosa serie televisiva, e dalle geometrie che indicano una certa attitdine ad assaggiare e testare il cibo e la birra offerta alla clientela. Veniamo istruiti, sebbene ce ne fosse bisogno dopo aver letto le opportune indicazioni nei menu, sulle modalità di fruizione del servizio e sui piatti e le bevande forti del posto. Dopo una poco democratica seduta presieduta dal solito Jesus i burricchi deliberano per un percorso in due tappe: la prima con antipasti e primi, propedeutica a quella per i secondi piatti. Grande lo stupore nell’osservare il cicalino vibrare al momento del ritiro dei primi vassoi, grande quanto lo spettro dell’ennesima spesa poco susunku-friendly alla presentazione del primo scontrino per il burricco Melis.

MeC Puddu's - Culurgiones al sugo

MeC Puddu's – Culurgiones al sugo

 

Non usuale la scelta della bevanda con cui i somari decidono di innaffiare quello che si preannuncerà un sostanzioso pasto: dell’ottima birra artigianale (base Weiss 16-71), servita in bottiglie da 50cl, in numero stimato in maniera eccessiva da chi Vi scrive, anche per far lievitare i costi del pasto al fine di onorare la presenza del ricorrente ospite dal palato fine, che non perde occasione per far presenza nei locali più blasonati del panorama gastronomico cagliaritano a mezzo di convenienti promozioni. Scegliamo per una composizione di antipasti che prevede tagliere(Taggeri Supramonte), di gradevoli salumi, formaggi e funghi di produzione olienese, stuzzicanti mozzarelline fritte, bocconcini di pane pistoccu fritto(Pistoccu Friggiu) e ottimi Gathulius, anelli di patate e formaggio fritti di produzione ogliastrina.

MeC Puddu's - Bue rosso patatine

MeC Puddu's – Bue rosso patatine

 

Con apprezzabile tempismo, giusto al termine degli antipasti, il gadget vibrante richiama la comitiva ainìna al banco per ritirare i primi piatti. Trattasi di culurgiones al ragu per Jesus e il burriccu Melis, e laneddos al sugo, una sorta di gnocchi di patate non schiacciati al centro, ricavati da un unico sfilatino di pasta tagliato a fette, per il buon Ettore. Dobbiamo sicuramente appuntare una lieve flessione nella qualità imputabile al sugo, poco saporito ed eccessivamente amalgamato col formaggio, formaggio che sarebbe stato preferibile fosse dosato dal cliente piuttosto che dal cuoco. Terminati i primi piatti si decide per proseguire la carrellata calorica con un secondo piatto e la scelta premiata è un’altisonante bistecca di bue rosso, esemplare caratteristico delle campagne dell’Oristanese, con contorno di patate fritte. Singolare come all’atto dell’ordinazione non sia stato contrattato il tipo di cottura(al sange, media, cotta) della carne con l’addetto alle ordinazioni, addetto con cui si è consumato al termine del pasto una composta disputa sulla responsabilità di tale mancanza.

MeC Puddu's - Tiramisù

MeC Puddu's – Tiramisù

MeC Puddu's - Creme caramel

Creme caramel

 

Da parte sua il cuoco ha salomonicamente optato per una cottura media della carne, soddisfando solo parzialmente i gusti dei tre esigenti avventori, avventori che devono registrare una bistecca servita eccessivamente fredda, episodio in seguito chiarito dal gestore del locale e imputabile ad un problema tecnico che ha portato ad una sovrapposizione delle numerose commesse per la cucina.

MeC Puddu's - Birra artigianale

MeC Puddu's – Birra artigianale

 

La prelibatezza del bovino rosso non è stata potuta assaporare nella pienezza del sapore dai meno nobili quadrupedi anche perchè non è stata valorizzata da un opportuno condimento con aglio e prezzemolo, che consigliamo di prevedere nell’offerta. Il pranzo si concluderà con tre deliziosi dessert di produzione artigianale: tiramisù della casa per Ettore e il Dott. Melis e un sempre casereccio Creme Caramel per l’ipertricotico Jesus, gentilmente offerti dalla casa. Il costo del pranzo è stato quindi di 36,84€ cad. burriccu, in realtà gonfiato di un eccesso di bottiglie di birra non consumate, ma in linea con la qualità dell’offerta. La qualità e la genuinità degli ingredienti, unita alla particolare modalità di fruizione del fast food e ad un’offerta di piatti tipici ampia e variegata fanno di MeC Puddu’s una meta irrinunciabile per il turista occasionale e per l’avventore casuale che premia le scelte parsimoniose. L’accezione di fast food indurrebbe il cliente distratto ad aspettarsi tempi celeri di preparazione, ma la particolarità dei piatti proposti richiedono tempi di preparazione considerevoli, seppur ben gestiti grazie al sistema di segnalazione tramite cicalino, nonostante il gran numero dei presenti in sala, con tutti i coperti occupati e momenti di coda all’ingresso.
A dispetto di una esperienza che parrebbe non indimenticabile, considerata la recentissima apertura e il periodo fisiologico per arrivare ad una gestione ottimale della folta clientela, ma soprattutto la qualità delle materie prime conferisce al locale grandi potenzialità di miglioramento, che sintetizzerei con un giudizio di tre somarelli meno meno.

 

VALUTAZIONE “MeC Puddu’s”: Tre Burricchi.
Ristorante MeC Puddu’s Indirizzo: Via Sassari 136, Cagliari
Telefono: 3202783444 [mostra in google maps]

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