☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
lug 6 2013

Pani e Casu Castello – Cagliari

 Scritto da Ettore | 4 commenti | Commenta

PanieCasu - Crepuscolo

PanieCasu – Crepuscolo

 

Dopo una settimana di pausa, causa lavori per la ludica(ma non per tutti) parentesi del #sharefooday di sabato 29 giugno, concedendo una tregua ai ristoratori isolani ancora non sottoposti al giudizio del terribile Triumvirato e che ormai respirano aria di esami nel weekend, il richiamo del campo riporta la comitiva asinina più famosa del cagliaritano sulle strade della lussuria alimentare, in un ormai raro weekend estivo, ripercorrendo i passi di quel lato della vecchia Karalis abitato un tempo dell’antica comunità ebraica, ma che col tempo ha ceduto il posto alla grande borghesia cagliaritana che, degli antichi Giudei, conserva le origini e l’attenzione alla spesa. Cagliari, quartiere Castello, venerdi 5 luglio ore 21:00; dopo una settimana di passione, che ha visto l’esordio ma anche l’indecorosa uscita del glorioso Donkey Team nel Terzo Memorial Zucca 2013, si ritroveranno a tavola, nella splendida cornice che il bastione di Santa Croce regala alla città, proprio gli attori di tale disfatta: Ettore, Jesus, un sempre imprevedibile ed indisciplinato Ing. Marrocu, la cui presenza non era stata prevista per propria iniziale esclusione, presa di posizione smentita pochi minuti prima dell’appuntamento, e la punta di diamante, l’Oliver Hutton della squadra sponsorizzata dal Donkey Challenge, l’Ingegnere burriccu Matteo Loi.

PanieCasu - Terrazza

PanieCasu – Terrazza

 

Teatro della serata sarà la terrazza sul bastione di Santa Croce del ristorante “Pani e Casu Castello”, nella omonima via, presso la struttura che un tempo ospitava il “Ristorante 51″, visitato nel marzo 2011. Auriga designata per la serata la fedele utilitaria di chi Vi scrive, che non poco ha dovuto lottare contro l’inettitudine dell’automobilista cagliaritano medio, per poter garantire la proverbiale puntualità dell’evento, nonostante il cambiamento di rotta imposto all’ultimo momento dall’Ing. Marrocu, in virtù di una rinnovata attenzione all’ecosostenibilità degli spostamenti del Triumvirato e all’impatto ambientale nel quartiere Castello. Prendiamo la sua, visto che è più piccola ed è più facile trovare parcheggio! Leggi: susunku!

 

 

PanieCasu - Antipasti

PanieCasu – Antipasti

 

Dopo aver trovato un adegato accomodamento per la vettura in the ass of the moon la compagnia è pronta al sacrificio alimentare. Serata gradevole e non particolarmente ventosa, l’ideale per rompere certi taboo del passato e ciccionare all’aperto. Rimandando alla recensione del precedente esercizio la descrizione degli ambienti interni, che non hanno subito apprezzabili modifiche nella disposizione e negli arredi. Veniamo fatti accomodare in un comodo tavolo da quattro, per il quale si è reso necessario apparecchiare il coperto non preventivato, operazione in realtà non celerissima, ma seguita comodamente ai propri posti da Ettore e Jesus, nonostante un improvvisato pistolotto sul Galateo dell’Ing. Marrocu che invitava tutti ad attendere in piedi. Il servizio, cortese e disponibile, è garantito da un giovane maitre, un cameriere e una giovane cameriera dell’est europeo e, a parte qualche piccola imprecisione di lieve entità è stato più che soddisfacente, grazie anche all’empatia degli interpreti, sebbene qualche volta poco coordinati fra loro.

PanieCasu - Salumi formaggi porcini

PanieCasu – Salumi formaggi porcini

 

Un aperitivo di benvenuto composto da gradevole flute di prosecco, apprezzabili olive sott’olio e ottime tartine a base di olive, pomodoro a cubetti, olio e origano hanno ingannato l’attesa per la presentazione del menu, avvenuta interamente per via orale da parte del maitre. Il locale condivide la stessa gestione dell’omonimo ristorante di Quartu Sant’Elena, anch’esso recensito in passato e offre dei percorsi interamente di terra, basati sui piatti semplici e genuini della tradizione contadina campidanese. Un ottimo IGT Cagnulari Isola dei Nuraghi Rosso 2011 delle cantine di Cherchi di Usini, scelto da Ettore in un momento di evidente difficoltà dell’Ing. Marrocu nel proporre un vino rosso adeguato, accompagnerà, in grande quantità, la serata.

 

PanieCasu - Primi piatti pinzimonio

PanieCasu – Primi piatti pinzimonio

 

Senza alcun preavviso arrivano al tavolo una gradevole insalata di ceci, pomodori e rucola, inasaporita con una spolverata di pepe nero, ottime favette fresce saltate con pancetta, gradevoli melanzane a sa schiscionera (saltate in padella con pomodoro), una composizione di salsiccia secca, prosciutto crudo, lonza di maiale, su letto di pane carasau, un vassoio di ricotta secca e pecorino fresco su letto di carasau, impreziosito da ramoscelli di mirto bianco, ottima crema di pecorino piccante presentato con la stessa decorazione, eccellente carpaccio di funghi porcini con rucola e scaglie di grana. Antipasti più che soddisfacenti per presentazione e continuità di sapori, senza note di demerito, salvo il pecorino fresco di qualità non eccelsa. La prima bottiglia intanto cede il passo alla seconda.

PanieCasu - Fettine di burriccu ai ferri

PanieCasu – Fettine di burriccu ai ferri

 

Dopo qualche problema di comunicazione tra l’ipertricotico burriccu e il proprio sosia cameriere riusciamo ad ordinare i primi piatti, nella cui attesa i somari di mondo Marrocu e Loi discutono della vita nelle diverse capitali europee e del mondo. Dopo una fisiologica attesa giungono ottimi maccarrones de busa al sugo di cinghiale, insaporito con foglie d’alloro per l’Ing. Marrocu, straordinarie tagliatelle ai funghi porcini per chi Vi scrive, e ravioli al ripieno di carciofi per i rimanenti commensali; questi ultimi sono risultati inferiori rispetto alla qualità media, molto alta, degli altri. La conversazione intanto si sposta sulle tipologie di strutture in legno, alimentate dal tasso alcolemico in salita, considerato l’ulteriore ricambio della bottiglia di vino. Registriamo in queste occasioni la mancata sostituzione dei calici e il rito dell’assaggio, concesso solo la prima volta, ad ogni cambio.

PanieCasu - Bistecca di cavallo

PanieCasu – Bistecca di cavallo

 

Nonostante le perplessità sulla grande mole di calorie fino a quel momento assimilate, ma comunque stimolati positivamente dall’andamento della serata, i somari decidono di proseguire con i secondi piatti: bistecca di cavallo per l’Ing. Marrocu e atto di cannibalismo per i rimanti commensali che scelgono le fettine di burriccu ai ferri. Dopo un’attesa contenuta, accompagnata da un cesto di verdure fresche (ravanelli, finocchi, sedano), la compagnia può dedicarsi ai piaceri della carne, risultata ottima per selezione, taglio e cottura.
Immancabili i dolci, richiesti in porzioni ridotte: eccellenti raviolini di ricotta fritti con miele per Jesus ed Ettore e seada al miele, impreziosita da fette di limone, per i rimanenti ingegneri, accompagnati da discutibile Nasco della zona, maldestramente presentato in una bottiglia di grappa Giare affumicata Chardonnay di Dolianova: sa pagu classi!

PanieCasu - Raviolini

PanieCasu – Raviolini

PanieCasu - Seada

PanieCasu – Seada

 

La cena si è conclusa con caffè per tutti tranne il sottoscritto, mirto e liquore di liquirizia Myrsine di Muravera, for free per tutti, dopo il pagamento del conto. Costo dell’esperienza: 41,375€ cad. burriccu, da giudicarsi in linea con la qualità del servizio offerto.
Pani e Casu Castello, grazie alla pluriennale esperienza della gestione riesce ad offrire la possibilità di apprezzare la cucina tipica della tradizione contadina campidanese, in una invidiabile ambientazione a prezzi accessibili sia per il turista, sia per il cliente abituale, garantendo in ogni caso un livello di qualità decisamente soddisfacente, nonostante i difetti di lieve entità riscontrati: tre somarelli stiracchiati e adesivo-rating in arrivo.

Colgo l’occasione per ringraziare l’Ing. Loi per questa prima discesa da burriccu sul campo di calcio a burriccu in missione: piacevolissima e divertentissima compagnia; speriamo possa essere l’inizio di una nuova avventura, visto che sembra trovarsi molto più a proprio agio che in area di rigore, e che la prossima volta possa caricarsi dell’onere della prosa.

 

VALUTAZIONE “Pani e Casu Castello”: Tre Burricchi.
Ristorante Pani e Casu Castello Indirizzo: Via Santa Croce 51, Cagliari
Telefono: 0708586629 [mostra in google maps]

 Condividi su Facebook 


ott 27 2012

Ristorante Al Castello – Cagliari

 Scritto da Jesus | 8 commenti | Commenta

Al Castello - Castello S.Michele

Al Castello – Castello S.Michele

 

Con la voglia e sa gana di chi, penitente, deve risalire, con il solo uso delle sue rotule, l’erta di San Michele fino al suo Castello, per dopo rotolarsi dal declivio cosparso di catrame ed unguenti griffati D&G iniziamo, “alla vecchia maniera”, la disamina e il resoconto della ciccionata di quest’ultimo Venerdì di Ottobre, nell’AD MMXII.
E la iniziamo, questa disamina, con un breve ma intenso accenno all’evanescente figura dell’Ing.Marrocu, terzo Triumviro ufficiale, che i nostri lettori e lettrici divisano ormai insistentemente di rivedere – dopo settimane d’assenza – su queste pagine. Confidiamo che il governo canadese, che ha ospitato il vagabondo ingegnere durante il suo trip nordamericano, prenda una posizione chiara e decisa sull’argomento, e ce lo rimandi prontamente indietro, anche perché Jesus non vorrebbe presentarsi nuovamente in pubblico, con il Raschione, in formazione PACS!
 

Al Castello - Interno

Al Castello – Interno

 

Poco prima delle ore 21.00, nell’uggiosa serata di Venerdì, Jesus e il Raschione risalivano il colle di San Michele, non solleticando le proprie quattro rotule, ma per mezzo delle quattro ruote della 150cv presidenziale, che ha comunque sofferto e vagito non poco, nell’affrontare l’approssimativo sterrato e i numerosi dossi pseudo-artificiali, che portano su, fino ai parcheggi nei pressi degli ascensori comunali; a partire da questi, gli avventori del ristorante “Al Castello”, devono percorrere a piedi un suggestivo sentiero panoramico, da cui si ammirano, in tutta la loro notturna magnificenza, la città e il golfo di Cagliari. Ancor più accattivante prospettiva – possiamo immaginare -, avremmo avuto al crepuscolo, in una calda serata estiva inondati dagli sfumati ed accesi colori del tramonto. Lungo il non impegnativo cammino, ci si imbatte inevitabilmente nell’imponente (e abilmente illuminata) sagoma del Castello di S.Michele, fortezza difensiva medioevale, edificata nel X secolo D.C., oggi “Centro comunale d’Arte e Cultura” inaugurato nel 2011. Il descritto percorso turistico, non sarebbe invero necessario per arrivare al ristorante, in quanto direttamente raggiungibile (in auto) da una via secondaria interdetta al pubblico; motivo per il quale, nel caso abbiate particolari problemi di deambulazione, vi suggeriamo di richiedere l’accesso direttamente in fase di prenotazione.
 

Al Castello - Antipasti mare freddi

Al Castello – Antipasti mare freddi

 

Come indicato dalla gentile e giovane titolare (almeno abbiamo intuito fosse tale), il ristorante “Al Castello” è alloggiato nell’edificio che un tempo ospitava una caserma della Marina Militare, poco distante dallo storico maniero.
Alla solida struttura originaria dell’immobile, è stato aggiunto una sorta di funzionale gazebo perimetrale, che ospita la sala da pranzo e che è lateralmente delimitato da un’ampia vetrata, allestita al fine di valorizzare a pieno l’incantevole vista che si gode – su Cagliari – da lassù.
Le pareti e gli infissi della muratura interna, gli estesi drappeggi cremisi ed un efficace finto pozzo in pietra, ritagliano un’ambientazione di certo accattivante e romantica (suggerimento: l’utilizzo di candele al tavolo potrebbe esaltare questo fattore), sapientemente sostenuta da un’adeguata musica di sottofondo.
 

Al Castello - Antipasti terra mare caldi

Al Castello – Antipasti terra mare caldi

 

Aggirato il vestibolo di ingresso, ed introdotti nella sala panoramica, i due burricchi venivano fatti accomodare in un tavolo a ridosso della bella vetrata (per l’occasione aperta a beneficio del ricambio dell’aria e della voracità delle zanzare autunnali, acc!). Poco più tardi, arrivava l’unico gentile cameriere addetto al servizio che, nonostante qualche piccola sbavatura, si è dimostrato adeguatamente diligente e incisivo, aiutato fors’anche dall’esiguo numero di avventori presenti durante tutta la serata.
Notiamo subito nel menù – a dire la verità non particolarmente fantasioso, per il Burriccu Sollai, citiamo gli amati spaghetti alla bottarga! -, il “bouquet” di antipasti di mare e terra, che volentieri ordiniamo, parimenti ai primi piatti e, dopo una breve contrattazione determinata dall’assenza dell’etichetta inizialmente prescelta, il vino: Vermentino DOCG “Funtanaliras oro” della “Cantina del Vermentino” di Monti.
 

Al Castello - Spaghetti allo scoglio

Al Castello – Spaghetti allo scoglio

 

Dobbiamo ora, purtroppo, rendicontare sulle note dolenti. Gli antipasti, arrivati rapidamente al tavolo – ad esclusione degli affettati di terra che possiamo decretare dignitosamente appetibili -, a nostro giudizio si sono rivelati assolutamente mediocri, in ordine alle materie prime utilizzate (non lontano il sospetto che i frutti di mare  fossero per la quasi totalità surgelati) alla preparazione e alla loro presentazione. In particolare, la zuppetta di cozze si è manifestata solo “esternamente” tiepida, tanto da far sospettare che fosse stata preparata, riposta in frigorifero e maldestramente riscaldata in ultimo, prima di essere a noi servita.
Alla richiesta di spiegazioni, ci è stato riferito (con tanto di scuse ufficiali dello chef) che, per un disguido, le cozze si erano raffreddate prima di raggiungere la loro destinazione: «Pare che le cozze siano arrivate fredde nel passaggio cucina-tundra-steppa-sala (Cit. Raschione, via LIVE Twitter #CICCIONATA)».
Oltre alla già citata zuppetta di cozze, gli antipasti erano composti da: piatto di terra con salsiccia sarda, pecorino fresco, ricotta affumicata, olive verdi sott’olio; lonza di maiale (mustela) su letto di carote e verdure; insalata di mare (seppie surimi cozze, peperoni, cipolle); insalata di polpo con aceto balsamico; moscardini alla diavola (che sinceramente non capiamo come potessero essere definiti “alla diavola”, e che comunque registriamo come il piatto peggiore del bouquet) con limone, su letto di verdure; insalata di polpi e moscardini su letto di lattuga iceberg; melanzane a “sa schiscionera” su letto di pane carasau.
 

Al Castello - Fregola con arselle

Al Castello – Fregola con arselle

 

Oltre alle cozze, abbiamo avuto seria difficoltà nell’identificare, nei pur numerosi antipasti, un appena lontano gusto di mare, con ingredienti – tra l’altro insistentemente riproposti, come il polpo e i moscardini -, che risultavano praticamente insapore.
Ben più gustosi, ci sono apparsi invece i primi piatti, probabilmente per merito delle arselle che, a differenza dei succitati mitili, riuscivano a trasferire un minimo di gusto e piacevolezza al condimento: spaghetti allo scoglio con cozze (!), arselle, seppie, gamberi e pomodori per Jesus, fregola con arselle per il Raschione.
A questo punto i burricchi, avendo immaginato per interpolazione la possibile qualità dei secondi piatti, decidevano di passare direttamente al dolce.
 

Al Castello - Sebada al miele

Sebada al miele

Al Castello - Mini viennetta

Mini viennetta

 

Per nulla conquistato dall’offerta della casa in merito ai dessert, Jesus dirottava la sua scelta verso una preconfezionata e altisonante “Mini Viennetta” Algida, che si è dimostrata in effetti piuttosto buona e ben presentata.
Meno entusiasmante, il dessert del Raschione: una Sebada al miele che, seppure esteticamente ben allestita (con arance, kiwi e pere) e felicemente preparata, veniva demolita da un dozzinale “millefiori”, utilizzato come condimento di base. Sarebbe bastato un miele appena più prestigioso…

 

La cena si concludeva quindi con un caffè («Gesucristu!») e un amaro “Montenegro” per Jesus (servito nel bicchiere originale), e con un “Jagermeister” per il Raschione. Costo complessivo della serata, 36€ cadauno (in origine 40€, poi scontati), commisurati con riferimento alla meravigliosa location, totalmente sovrastimati in merito alla qualità delle pietanze consumate.

Il ristorante “Al Castello” presenta senz’altro un notevole punto di forza nella sua posizione privilegiata e nell’intelligente allestimento estetico. Se parliamo di qualità delle materie prime e della cucina in generale, invero, non possiamo che esortare la titolare e il personale a cambiare totalmente registro: non tutti i turisti e non tutti i cagliaritani, si accontentano così facilmente! Un burriccu, con menzione speciale per il bel panorama.

 


VALUTAZIONE “Al Castello”: Un Burriccu con menzione speciale.
Ristorante Al Castello Indirizzo: Parco colle S.Michele, Cagliari
Telefono: 070554438    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook