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ott 27 2012

Ristorante Al Castello – Cagliari

 Scritto da Jesus | 8 commenti | Commenta

Al Castello - Castello S.Michele

Al Castello – Castello S.Michele

 

Con la voglia e sa gana di chi, penitente, deve risalire, con il solo uso delle sue rotule, l’erta di San Michele fino al suo Castello, per dopo rotolarsi dal declivio cosparso di catrame ed unguenti griffati D&G iniziamo, “alla vecchia maniera”, la disamina e il resoconto della ciccionata di quest’ultimo Venerdì di Ottobre, nell’AD MMXII.
E la iniziamo, questa disamina, con un breve ma intenso accenno all’evanescente figura dell’Ing.Marrocu, terzo Triumviro ufficiale, che i nostri lettori e lettrici divisano ormai insistentemente di rivedere – dopo settimane d’assenza – su queste pagine. Confidiamo che il governo canadese, che ha ospitato il vagabondo ingegnere durante il suo trip nordamericano, prenda una posizione chiara e decisa sull’argomento, e ce lo rimandi prontamente indietro, anche perché Jesus non vorrebbe presentarsi nuovamente in pubblico, con il Raschione, in formazione PACS!
 

Al Castello - Interno

Al Castello – Interno

 

Poco prima delle ore 21.00, nell’uggiosa serata di Venerdì, Jesus e il Raschione risalivano il colle di San Michele, non solleticando le proprie quattro rotule, ma per mezzo delle quattro ruote della 150cv presidenziale, che ha comunque sofferto e vagito non poco, nell’affrontare l’approssimativo sterrato e i numerosi dossi pseudo-artificiali, che portano su, fino ai parcheggi nei pressi degli ascensori comunali; a partire da questi, gli avventori del ristorante “Al Castello”, devono percorrere a piedi un suggestivo sentiero panoramico, da cui si ammirano, in tutta la loro notturna magnificenza, la città e il golfo di Cagliari. Ancor più accattivante prospettiva – possiamo immaginare -, avremmo avuto al crepuscolo, in una calda serata estiva inondati dagli sfumati ed accesi colori del tramonto. Lungo il non impegnativo cammino, ci si imbatte inevitabilmente nell’imponente (e abilmente illuminata) sagoma del Castello di S.Michele, fortezza difensiva medioevale, edificata nel X secolo D.C., oggi “Centro comunale d’Arte e Cultura” inaugurato nel 2011. Il descritto percorso turistico, non sarebbe invero necessario per arrivare al ristorante, in quanto direttamente raggiungibile (in auto) da una via secondaria interdetta al pubblico; motivo per il quale, nel caso abbiate particolari problemi di deambulazione, vi suggeriamo di richiedere l’accesso direttamente in fase di prenotazione.
 

Al Castello - Antipasti mare freddi

Al Castello – Antipasti mare freddi

 

Come indicato dalla gentile e giovane titolare (almeno abbiamo intuito fosse tale), il ristorante “Al Castello” è alloggiato nell’edificio che un tempo ospitava una caserma della Marina Militare, poco distante dallo storico maniero.
Alla solida struttura originaria dell’immobile, è stato aggiunto una sorta di funzionale gazebo perimetrale, che ospita la sala da pranzo e che è lateralmente delimitato da un’ampia vetrata, allestita al fine di valorizzare a pieno l’incantevole vista che si gode – su Cagliari – da lassù.
Le pareti e gli infissi della muratura interna, gli estesi drappeggi cremisi ed un efficace finto pozzo in pietra, ritagliano un’ambientazione di certo accattivante e romantica (suggerimento: l’utilizzo di candele al tavolo potrebbe esaltare questo fattore), sapientemente sostenuta da un’adeguata musica di sottofondo.
 

Al Castello - Antipasti terra mare caldi

Al Castello – Antipasti terra mare caldi

 

Aggirato il vestibolo di ingresso, ed introdotti nella sala panoramica, i due burricchi venivano fatti accomodare in un tavolo a ridosso della bella vetrata (per l’occasione aperta a beneficio del ricambio dell’aria e della voracità delle zanzare autunnali, acc!). Poco più tardi, arrivava l’unico gentile cameriere addetto al servizio che, nonostante qualche piccola sbavatura, si è dimostrato adeguatamente diligente e incisivo, aiutato fors’anche dall’esiguo numero di avventori presenti durante tutta la serata.
Notiamo subito nel menù – a dire la verità non particolarmente fantasioso, per il Burriccu Sollai, citiamo gli amati spaghetti alla bottarga! -, il “bouquet” di antipasti di mare e terra, che volentieri ordiniamo, parimenti ai primi piatti e, dopo una breve contrattazione determinata dall’assenza dell’etichetta inizialmente prescelta, il vino: Vermentino DOCG “Funtanaliras oro” della “Cantina del Vermentino” di Monti.
 

Al Castello - Spaghetti allo scoglio

Al Castello – Spaghetti allo scoglio

 

Dobbiamo ora, purtroppo, rendicontare sulle note dolenti. Gli antipasti, arrivati rapidamente al tavolo – ad esclusione degli affettati di terra che possiamo decretare dignitosamente appetibili -, a nostro giudizio si sono rivelati assolutamente mediocri, in ordine alle materie prime utilizzate (non lontano il sospetto che i frutti di mare  fossero per la quasi totalità surgelati) alla preparazione e alla loro presentazione. In particolare, la zuppetta di cozze si è manifestata solo “esternamente” tiepida, tanto da far sospettare che fosse stata preparata, riposta in frigorifero e maldestramente riscaldata in ultimo, prima di essere a noi servita.
Alla richiesta di spiegazioni, ci è stato riferito (con tanto di scuse ufficiali dello chef) che, per un disguido, le cozze si erano raffreddate prima di raggiungere la loro destinazione: «Pare che le cozze siano arrivate fredde nel passaggio cucina-tundra-steppa-sala (Cit. Raschione, via LIVE Twitter #CICCIONATA)».
Oltre alla già citata zuppetta di cozze, gli antipasti erano composti da: piatto di terra con salsiccia sarda, pecorino fresco, ricotta affumicata, olive verdi sott’olio; lonza di maiale (mustela) su letto di carote e verdure; insalata di mare (seppie surimi cozze, peperoni, cipolle); insalata di polpo con aceto balsamico; moscardini alla diavola (che sinceramente non capiamo come potessero essere definiti “alla diavola”, e che comunque registriamo come il piatto peggiore del bouquet) con limone, su letto di verdure; insalata di polpi e moscardini su letto di lattuga iceberg; melanzane a “sa schiscionera” su letto di pane carasau.
 

Al Castello - Fregola con arselle

Al Castello – Fregola con arselle

 

Oltre alle cozze, abbiamo avuto seria difficoltà nell’identificare, nei pur numerosi antipasti, un appena lontano gusto di mare, con ingredienti – tra l’altro insistentemente riproposti, come il polpo e i moscardini -, che risultavano praticamente insapore.
Ben più gustosi, ci sono apparsi invece i primi piatti, probabilmente per merito delle arselle che, a differenza dei succitati mitili, riuscivano a trasferire un minimo di gusto e piacevolezza al condimento: spaghetti allo scoglio con cozze (!), arselle, seppie, gamberi e pomodori per Jesus, fregola con arselle per il Raschione.
A questo punto i burricchi, avendo immaginato per interpolazione la possibile qualità dei secondi piatti, decidevano di passare direttamente al dolce.
 

Al Castello - Sebada al miele

Sebada al miele

Al Castello - Mini viennetta

Mini viennetta

 

Per nulla conquistato dall’offerta della casa in merito ai dessert, Jesus dirottava la sua scelta verso una preconfezionata e altisonante “Mini Viennetta” Algida, che si è dimostrata in effetti piuttosto buona e ben presentata.
Meno entusiasmante, il dessert del Raschione: una Sebada al miele che, seppure esteticamente ben allestita (con arance, kiwi e pere) e felicemente preparata, veniva demolita da un dozzinale “millefiori”, utilizzato come condimento di base. Sarebbe bastato un miele appena più prestigioso…

 

La cena si concludeva quindi con un caffè («Gesucristu!») e un amaro “Montenegro” per Jesus (servito nel bicchiere originale), e con un “Jagermeister” per il Raschione. Costo complessivo della serata, 36€ cadauno (in origine 40€, poi scontati), commisurati con riferimento alla meravigliosa location, totalmente sovrastimati in merito alla qualità delle pietanze consumate.

Il ristorante “Al Castello” presenta senz’altro un notevole punto di forza nella sua posizione privilegiata e nell’intelligente allestimento estetico. Se parliamo di qualità delle materie prime e della cucina in generale, invero, non possiamo che esortare la titolare e il personale a cambiare totalmente registro: non tutti i turisti e non tutti i cagliaritani, si accontentano così facilmente! Un burriccu, con menzione speciale per il bel panorama.

 


VALUTAZIONE “Al Castello”: Un Burriccu con menzione speciale.
Ristorante Al Castello Indirizzo: Parco colle S.Michele, Cagliari
Telefono: 070554438    [mostra in google maps]
 

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lug 11 2011

Ristorante Il Bastione – Cagliari

 Scritto da Jesus | 8 commenti | Commenta

Il Bastione – Interno

 

Esistono a Cagliari dei luoghi in cui è ancora possibile vivere e riscoprire i sapori, i profumi e le sensazioni della città di un tempo, della cagliaritanità più autentica e genuina, che resiste al veloce rincorrersi della monotona e monotòna modernità, rivivendo nella gestualità, nella empatia più calorosa e strabordante e perfino – cosa a noi molto gradita – in alcune pittoresche abitudini quali, ad esempio, non sottrarsi alla tentazione di fare il classico “colletto” agli occasionali, opulenti o apparentemente sprovveduti avventori.
Uno di questi luoghi è il Ristorante, Bar, Pizzeria “Il Bastione” , storico locale situato all’inizio di Viale Regina Elena, giusto in fronte al Bastione di St.Remy.

Il Bastione - Bruschette

Il Bastione – Bruschette


Con una punta di non dissimulato scetticismo, Jesus e il Raschione Ettore, poco dopo le ore 21 di Domenica sera, varcavano la soglia del locale. Assente per improrogabili impegni professionali, il sempre stimato – e oggi ahimè scornato per ragioni sportive (vedi qui) – Ing.Marrocu.
Ad accoglierli una gentile signora tuttofare, un prezioso ed autentico cagliaritano “verace”, ed un gruppo di oriundi quanto efficientissimi e gentilissimi camerieri.
L’interno del ristorante – o forse sarebbe più preciso dire del bar – ha l’aspetto di uno spartano locale degli anni 70, dove la sopraccitata modernità è rimasta ben fuori dalla porta. Dietro al bancone in stile retrò, supellettili vari,  scaffali con una fornita cantina, un forno elettrico per le pizze; davanti invece, una decina di piccoli tavoli, alcuni dei quali piu’ appartati ai margini della sala.

Il Bastione - Zuppa cozze Insalata polpo

Il Bastione – Zuppa cozze Insalata polpo


Un pratico ventilatore a colonna multispeed, fornisce la refrigerazione (pitticca sa basca!) a tutta la sala che invero mostra, visibilmente sulle pareti tinteggiate in bianco-fragola, l’accenno di un vecchio impianto di ventilazione da soffitto il quale, presumibilmente, avrebbe garantito all’ambiente un aspetto ben più affascinante, caratteristico e, soprattutto, fresco.
Un vecchio TV crt dotato di decoder DTV, completa infine gli arredi.
Ci accomodiamo quindi in uno dei tavoli nello spazio più appartato al quale, generosamente, viene dato l’inappropriato appellativo di “saletta”.
Date cotali premesse ambientali, e date le abitudini di alto lignaggio dei due viziatissimi Donkey, sarebbe stato più che lecito un sano ed altero pregiudizio sul trattamento alimentare che avrebbero di lì a poco ricevuto.

Il Bastione - Spaghetti alla bottarga

Il Bastione – Spaghetti alla bottarga


Il malevolo scetticismo, invero, iniziava a vacillare allorquando, in attesa degli ordinati antipasti di mare, arrivava un sorprendente cesto di bruschette all’olio, condite con l’origano: poco di meno che entusiasmanti! E’ stato difficile imporsi di non terminarle tutte, per evitare di perdere anzitempo l’appetito.
Gli antipasti confermavano quanto appena intuito: una straordinaria zuppa di cozze e arselle, il cui genuino sapore di mare  si fondeva superbamente con il sugo piccante, di cui erano imbevute alcune bruschette sul fondo. In particolare, il sapore delle arselle era veramente eccezionale.
Altrettanto degna di lodi l’insalata di polpo, il cui gustosissimo condimento di limone ne fa di sicuro una delle migliori mai mangiate.

Il Bastione – Spaghetti allo scoglio


Infelice, al contrario, la scelta del vino dei due disattenti burricchi che, in assenza del sommelier Marrocu, indugiavano il loro sguardo e  le loro aspirazioni su un anonimo quanto scialbo vermentino “Gambero” delle cantine Meloni, risultato del tutto inadeguato. Mea culpa!
Ben più positiva l’esperienza degli abbondanti ed eccellenti primi piatti: spaghetti alla bottarga, preparati con un prodigioso condimento di olio, acciughe e salvia per Jesus, spaghetti allo scoglio con  seppie, polpo, arselle, cozze, gamberi e pomodorini freschi per Ettore. Entrambi divorati con voracità fuori dal comune in pochi minuti: fantastici!

Il Bastione – Orata arrosto


A dir poco spettacolare il secondo piatto, a quel punto irrinunciabile dato l’evolversi alimentare della cena: freschissime e gustosissime orate arrosto, cotte “a sa casteddaia” (senza rimuovere “sa mazza”), condite con foglie di alloro e accompagnate da una insalatina di lattuga e pomodori. Superbe!
Essendo il ristorante fornito esclusivamente di dessert assortiti, e non avendo a disposizione gli unici graditi ai due commensali, il pasto e’ terminato con un semplice distillato al finocchietto selvatico, dal sapore molto gradevole.

Costo della cena, 55€ cadauno, di almeno 15€ superiore rispetto al giusto dovuto, in funzione della eccellente qualità delle pietanze consumate, contrapposta ad una ambientazione priva di qualsiasi indizio di eleganza, raffinatezza o gradevolezza ambientale.
Pur tuttavia, a parte il sopraccitato “colletto”, grazie al quale i simpatici ristoratori vivranno più serenamente le settimane di chiusura estiva del locale – e che comunque non scalfisce, ma anzi diverte
i ben navigati Triumviri – c’è da sottolineare il fatto che la cucina de “Il Bastione” si propone come indubbio riferimento per chi volesse sperimentare l’eccellenza della più genuina tradizione gastronomica/sociale cagliaritana. Un diverso modo di concepire la tavola, che velocemente scompare nella proposta generale della ristorazione cittadina, a parte talune rare eccezioni. Quindi, affrettatevi!


VALUTAZIONE “Il Bastione”: Tre Burricchi.
Ristorante Il Bastione Indirizzo: Viale Regina Elena 3, Cagliari
Telefono: 070660372 [mostra in google maps]

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