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dic 31 2011

Ristorante S’Apposentu (di casa Puddu) – Siddi

 Scritto da Jesus | 9 commenti | Commenta

S'Apposentu - Casa Puddu

S'Apposentu – Casa Puddu

 


Addì MMXI, in Siddi. Il trentesimo giorno del dodicesimo mese dell’anno solare. Anno Domini, anno Christi, anno Jesus. Hanno Jesus e i Triumviri ufficiali lontano trascinato, questi ultimi deliranti sospiri del vecchierel canuto e stanco, all’approssimarsi dell’ancestrale rituale del passaggio;
la periodica mutazione, la fenice che muore e rinasce dalle sue ceneri nel continuum dell’infinito e dell’eterno divenire.
Buon anno Jesus: che quest’ultimi giorni di malinconico affanno, siano il solo pegno per i mesi di felice passato. E che non esista mai per te la parola addio.

S'Apposentu - Interno

S'Apposentu – Interno

 

Buon anno Raschione Ettore: che l’impronta di un fiero destino segua sempre i tuoi passi, ad annunciare e proclamare la rincorsa e conquistata gloria.
Buon anno Ing.Marrocu: che una ritrovata saviezza la conduca verso un nuovo equilibrio dei sensi, in cui la misurata parsimonia non arda e bruci nel suo cuore.
Buon anno Burriccu Pg, ex triumviro ufficiale pre capitis deminutio: che questa ostile società riconosca infine la differenza tra indigenza e susunkaggine, non abusando più oltre della tua rispettabile essenza, per le sue sciagurate mistificazioni (prego di voler leggere il commento di Jesus in fondo alla pagina).

S'Apposentu – Gamberi scottati

 

Buon anno Dottor Melis, buon anno Amit, buon anno caro V.O., buon anno S.L.M. e buone nuove a tutti coloro che, di sigle insigniti o meno, hanno varcato occasionalmente o periodicamente la soglia della casa del Donkey Challenge, fino a raggiungere la vera stanza dei piaceri, che noi con cura arrediamo.
Buona fine e gioioso inizio naturalmente a Voi tutti, nostri adorati e adoranti fan, vicini e lontani, e buon anno finanche a coloro che, pur giustamente abominandoci, contribuiscono, loro malgrado, ad incrementare in maniera diretta o indiretta il contatore delle visite qui di fianco. :-D

S'Apposentu – Antipasti, Panini

 

Buon anno infine, doverosamente, al gradito ospite che ha contraddistinto quest’ultima positiva esperienza del MMXI: il venerabile “Su fotografu”, valido collega del Raschione Ettore e già paesaggista ufficiale ai tempi d’oro del Donkey Team.
Quattro erano quindi i commensali che, per concludere felicemente questo periodo di soddisfazioni alimentari, hanno scelto un’ultima lontana destinazione fuori porta, contraddistinta da sicuro e fascinoso spessore: ristorante S’Apposentu – del noto chef Roberto Petza -, collocato e immerso nel Paese di Siddi, circondato dalle campagne del medio Campidano.

S'Apposentu - Spaghetti alla chitarra di gragnano

S'Apposentu – Spaghetti alla chitarra di gragnano

 

Il ristorante ha sede nella storica “Casa Puddu”, maestosa e splendida villa padronale in stile liberty del secolo scorso, già dimora di don Ciccittu, ricco possidente agricolo, panificatore e sindaco della cittadina. La sala da pranzo è distribuita su varie stanze (apposentus) della villa, mentre le cucine sono integrate nei vecchi alloggi della servitù. L’interno è sobriamente ed elegantemente arredato, tanto da far rivivere le atmosfere della signorilità contadina, orgoglio del nostro non lontano passato: tetto e mensole in legno, tovaglie di raso bianco, preziosi arazzi, graziosi soprammobili della vita quotidiana, disegnano un ambiente rustico e raffinato.

S'Apposentu - Raviolini di gallina

S'Apposentu – Raviolini di gallina

 

Veniamo accolti da due gentili e particolarmente flemmatici camerieri, abbigliati con gli indumenti ufficiali del ristorante: lungo grembiule bruno e paglietta chiara sul capo, che poi scopriremo avere una duplice funzionalità, come elemento di igiene e di richiamo alla radici contadine del Paese. Ci accomodiamo in un’ampia e confortevole tavola rotonda, che risulta splendidamente ed insolitamente imbandita, con posate d’argento, cristalli da vino, flùte, e bicchieri multicolore per l’acqua. Il centrotavola era invero costituito da un solido vassoio oblungo di colore nero, base per un candeliere d’argento a singolo stelo, su cui già ardeva una candela d’atmosfera.

S'Appusentu – Zuppa di fregua di casa

 

A contorno del criptico vassoio, la cui l’audace fisionomia inopinatamente stimolava la macabra idea di un sepolcro, erano disposte delle pietruzze o ciottoli di fiume, elementi di forte rappresentazione votiva negli antichi rituali pagani della fertilità, e simboli di rinascita e successione padre-figlio nella sacre cerimonie funebri di rito ebraico.
Il passaggio dal morente periodo al nascente nuovo anno, così come l’irrazionale passaggio del sole da ovest a est nella rinascita di un nuovo giorno, era in accordo con questa rappresentazione, in cui gli ainini commensali, topologicamente disposti in corrispondenza dei punti cardinali simboleggiavano, con il numero quattro, l’idea del trapasso, come nelle terre ad oriente è suggestivamente inteso (in lingua nipponica, il numero quattro e la parola “morte” si pronunciano allo stesso modo).

S'Apposentu - Scaloppa di dentice

S'Apposentu – Scaloppa di dentice

 

Il servizio è risultato assolutamente puntuale, rituale ed ineccepibile. Si inizia con un brindisi di benvenuto offerto dalla casa, condotto con spumante francese classico e accompagnato da un primo delizioso assaggio di antipasto: carpaccio di palamita sarda, decorata con erbette di campo. Segnaliamo subito la presenza a tavola di abbondanti provvigioni di eccellente pane carasau, bagnato con olio d’oliva Uselis DOC, e una non trascurabile varietà di superbi differenti panini di varia farinacea estrazione: buonissimi. Vino scelto per la serata, l’ormai a voi celeberrimo vino bianco IGT Karmis, della cantina Contini, pluridecorato e medagliato ai Vinitaly delle passate edizioni.

S'Apposentu - Germano reale

Germano reale

Zuppetta e filetti di triglia

 

Gli antipasti scelti alla carta (non potendo richiedere un assaggio di tutto, i commensali li hanno piuttosto informalmente condivisi) sono stati: gamberi scottati con sughetto, polpa di limone prezzemolo e rape, piccolo fritto di paranza con funghi e verdurine di campo, mattonella di bietole selvatiche croccante con prosciutto di Mamoiada e salsa di pomodoro, gelato di cipolla del campidano con ricciola affumicata e prosciutto croccante. Originalità, ricercatezza e tecnica di preparazione delle entrée straordinarie, anche se dobbiamo appuntare sulla qualità dei gamberi proposti, non all’altezza delle altre pietanze.

S'Apposentu – Sorbetto al mandarino

 

Altrettanto ricercati ed altisonanti i primi piatti: goduriosi raviolini di gallina al mirto e fegato grasso affumicato, con salsa di burro, uvetta e pinoli per Jesus, zuppa di fregua di casa con brodo di pesce di scoglio, arselle, filettini di pesce e peperoncino per Ettore, spaghetti alla chitarra di gragnano con ragù di carciofi, cozze arselle e ricci di mare per l’Ing.Marrocu e su fotografu.
Dopo una salutare attesa, consumata da Jesus nella aristocratica sala lettura che fa da anticamera ai servizi igienici – impreziosita da uno bizzarro albero di natale luminescente, addobbato da spazzolini da denti e tubetti di dentifricio! – potevano arrivare i secondi: germano reale cotto sul carbone con frutta secca, verdurine amare e salsa di cottura scelto dal vostro amato, zuppetta ristretta con filetti di triglia avvolti nel pane carasau, carciofi saltati, capperi e rosmarino consumato dal Raschione, scaloppa di dentice di lenza arrostita in padella con sughetto di cozze e verdurine selvatiche per i rimanenti commensali. Chapeau!

S'Apposentu – Dessert

 

Come intermezzo prima dei doverosi dessert, ai satolli Burricchi veniva offerto un piacevole sorbetto al mandarino, impreziosito da ciuffetti di menta fresca. Buonissimo! I dolci, invero, sono risultati impagabili per fattura e gusto: fantastica
“la castagna si fa i cachi suoi” (zuppettina con base di cachi, gelato alla panna, cioccolato e castagne) per Jesus, cannolo croccante ripieno con crema al cardamonio, pere al cannonau, composta di limone, corbezzoli e cachi per Ettore, sfogliatina calda di fichi, pinoli e vaniglia con crema inglese e gelato per Marrocu, gelato allo zaffenaro di San Gavino con gateau di mandorle e miele di bosco per Su Fotografu.
La cena terminava con la proposta di piccoli deliziosi dolcetti e semifreddi alla crema inglese e uvetta, accompagnati da una grappa barricata per chi vi scrive, una grappa alla liquirizia gustata dal Raschione e un caffè per il quarto ospite. Costo complessivo della serata, 67€ cadauno, da giudicarsi adeguati alla qualità del mangiato, anche in considerazione delle due bottiglie di Karmis, impassibilmente tracannate.
Un crescendo di sensazioni, un tripudio di gusto che avvolge e seduce, in una ambientazione dal sapore aristocratico e familiare. Tutto questo è “S’Apposentu”. Se pur distante da Cagliari è una meta imprescindibile per gli amanti della cucina più ricercata e prelibata.
Permettetemi, in conclusione, di unirmi all’auspicio, introdotto e manifestato in sede di commento dal Raschione Ettore, che il MMXII sia un anno gravido di soddisfazioni e gioie per tutti Voi e che, soprattutto, sia l’anno del burriccu!

 

VALUTAZIONE “S’Apposentu”: Quattro Burricchi.
Ristorante S’Apposentu Indirizzo: Vico Cagliari 3, Siddi
Telefono: 0709341045    [mostra in google maps]
 

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giu 26 2011

Ristorante San Domenico – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

San Domenico – Interno Raschione Ettore

 

A dispetto dell’asfissiante calura estiva, che soffoca ferocemente qualsiasi stimolo all’agire e induce ogni persona di buon senso a tenersi distante ciascheduno strumento di degradazione in calore dell’energia, ivi compreso il seppur termicamente efficiente e discreto macbook pro di Jesus, stoicamente il vostro amato decide di immolarsi nuovamente sull’altare della cronaca e concedere a voi fan una nuova doverosa recensione sull’ultimo episodio culinario che ha contraddistinto il Sabato sera dei Triumviri ufficiali: Jesus, per l’appunto, il Raschione Ettore e l’onnipresente stimato e vezzeggiato Ing.Marrocu, reduce dall’ennesima sorprendente prestazione atletica con la squadra del Donkey Team, che si è garantito con una giornata d’anticipo il passaggio ai quarti di finali nel prestigioso torneo a cui partecipa. Per chi fosse interessato alle gesta eroiche dei donkeys’eleven può visitare questo link.

San Domenico – Vermentino Canayli

San Domenico – Carpaccio rucola grana


Assenti quindi due dei non ufficiali Triumviri che spesso comunque accompagnano le uscite del gruppo storico dei Donkeys. Ci riferiamo in particolare al dottor Melis, distante per un ben più manifestatamente parsimonioso week end,  e al burriccone Pg, impegnato in un fine settimana all’insegna della opulenza altrui: iphone 4 preso in comodato d’uso a 20 euro/mese + soggiorno in resort di lusso, ovviamente ospite di amici. Sostanzialmente: «Burriccu, ti ho detto che non devi fare il figo con i soldi degli altri! »

San Domenico – Tonno Gamberi Insalata mare


Come forse, i più attenti fan hanno già intuito dalle tinte calde e accese delle prime foto, la ciccionata è stata anche questa settimana by night.
Appuntamento nel centralissimo e storico quartiere Villanova in Cagliari. Ristorante San Domenico. Alle ore 20.55, il Raschione e Jesus, a bordo della 150cv di quest’ultimo incrociano, percorrendo la Via Eleonora d’Arborea, lo sguardo dello spaurito Ing.Marrocu, che già li attendeva in fronte al locale. Il puntualissimo Jesus, per recuperare secondi preziosi, tentava di sovrastare lo sconsiderato parcheggio in sosta vietata dell’ingegnere, proponendosi di infilare la sua voluminosa autovettura, giusto là dove poco prima, a malapena, sostava una smart.

San Domenico – Polpo Melanzane


Ovviamente, operazione fallita e incontro con il Marrocu rimandato alle 20.59, sempre comunque in perfetto orario per il previsto rendez-vous.
Varchiamo quindi la soglia del ristorante, che ci appare subitaneamente caratterizzato da un’ambientazione distinta ma familiare. Un’unica elegante sala, discreta, spazialmente distribuita a mo’ di largo corridoio, con una decina di tavoli drappeggiati con tovaglie e tovaglioli di ricercata raffinatezza.
La gentile proprietaria sembra riconoscere personalmente tutti gli avventori che entrano in sala e a tutti chiede se hanno prenotato, segno evidente di una frequentazione non sporadica di numerosi affezionati clienti.  In effetti la nostra prenotazione delle 17 era per l’ultimo coperto disponibile!

San Domenico – Involtini melanzane speck

San Domenico – Involtini speck e Fichi


Ci accomodiamo al nostro tavolo e la cameriera ci suggerisce subito di partire con le degustazioni di terra e di mare, senza proporci un menu alla carta.
Per una pseudo-mistica intuizione dell’Ing.Marrocu, o forse più semplicemente perché ha avuto modo di scorgerne la bottiglia durante il suo tragitto verso le toilette, i tre scelgono come vino per la serata una eccellente bottiglia di Canayli, vermentino di gallura D.O.C.G. superiore, auto-razionato dallo stesso stoico Ingegnere che l’indomani si sarebbe dovuto levare alle 4.30 del mattino!

San Domenico – Trofiette fiori zucca arselle


Il complesso degli antipasti si è rivelato mediamente di ottima fattura. Preparati in maniera originale, con prodotti genuini e caratterizzati da una discreta abbondanza, ci sono stati presentati: ottimo carpaccio di manzo con rucola e grana, squisiti gamberi con pomodorini – anche se alla fine dei conti i gamberi cadaburriccu sono stati due -, tonno alla catalana, insalata di mare, polpo con patate (questi non troppo gustosi), squisito purea di melanzane, ottimi involtini con melanzane e speck, frittelle di fiori di zucca e, infine, originalissimi involtini speck e fichi: buonissimi!
Quello che invece ci ha lasciato perplessi è la veramente eccessiva attesa tra gli antipasti e il – seppur molto gustoso – primo piatto: trofiette con fiori di zucca, arselle e pomodorini.

San Domenico – Zuppa inglese


In effetti, fatte salve le varie esigenze della cucina per la razionalizzazione dei fornelli nel contesto di una sala colma di clienti, il dover attendere tanto tempo l’arrivo di una pietanza comporta, in una calda serata d’estate, l’ingerimento di notevoli quantità di liquidi, che inevitabilmente riducono l’appetito. Ecco perché i tre, inizialmente ben disposti nel voler affrontare la sfida dei secondi piatti, successivamente derubricavano – anche per via della molesta insofferenza dell’Ing. Marrocu che auspicava una veloce soluzione della serata –  verso un meno impegnativo dolce, comune a tutti i commensali: zuppa inglese fatta in casa. Abbastanza buona ma (anche perché appena preparata) forse servita un po’ troppo calda.

Conclusione con  “anima nera” per Ettore e l’Ing. Marrocu  – che suggeriva al personale l’acquisto di un liquore alla liquirizia più adeguato -,  caffè più grappa barricata per Jesus.

Costo complessivo della cena: 30€ cadauno, da ritenersi correttamente in linea con la soglia giudicata ideale. Il ristorante presenta certo delle ottime potenzialità dal punto di vista della cucina, e l’ambientazione è senza dubbio piacevolmente familiare. Da limare però alcuni aspetti organizzativi che, se non fossero per la misericordia di Jesus, avrebbero relegato il ristorante in posizioni di classifica non degne di un locale di classe.
Alle scuole superiori si darebbe un 7 meno meno, qui tre stiracchiati burricchi.


VALUTAZIONE “San Domenico”: Tre Burricchi.
Ristorante San Domenico Indirizzo: Via Eleonora d’Arborea 53, Cagliari
Telefono: 070655 406 [mostra in google maps]

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mag 9 2010

Ristorante Italia – Cagliari

 Scritto da Jesus | 7 commenti | Commenta

Il livello di gradimento, entusiasmo, affetto, da parte dei fan, nei confronti di qualsivoglia personaggio o pubblica iniziativa, possono essere in buona parte misurati, secondo una antitetica scala di aggressività, sulla base dell’odio manifestato dagli stessi, verso la trasposizione reale del proprio idolo, qualora questi evitasse o non fosse in grado, per un certo periodo, di sostenere e riproporre gli standard qualitativi e quantitativi ai quali il pubblico era stato precedentemente avvezzo.

Ristorante Italia – Menu

 

Tale volutamente prolisso preambolo serve a inquadrare sotto una luce positiva – altrettanto antitetica rispetto la penombra cuccurrifera del vostro amato Jesus -, le numerose lamentele provenienti dai nostri fan, per il recente rarefarsi del numero di articoli traccianti le ciccionate dei triumviri su questo blog. Capisco certamente le esigenze del nostro folto pubblico e il loro impetuoso ed incontrollabile desiderio di conoscenza, ma invito tutti a riflettere sul fatto che le attese ciccionate settimanali, sono insindacabilmente legate al consumarsi della amata/odiata seduta CISCO del Sabato mattina. Avremo certamente cura, prossimamente, di fornire un calendario dettagliato delle nostre lezioni, allo scopo di evitare sofferte e ingiustificate attese. Ma per evitare di prolungare l’agonia, non voglio togliere ulteriore spazio alla disamina della ciccionata ultima di Sabato 8, svoltasi al ristorante “Italia”, sito in Cagliari, subito dietro il palazzo della Rinascente, nella caratteristica e pittoresca Via Sardegna.

 

In realtà la destinazione iniziale dei triumviri per questa giornata, sarebbe dovuta essere altra (Ristorante Archibugio), ma per effetto di un fastidioso vizio che hanno i cagliaritani, nello sposarsi tutti di primavera, all’ultimo minuto c’è stata una variazione di rotta, re-indirizzata  dalla matriarca di casa Pg, collegata telefonicamente con il burriccu figlio.

Ristorante Italia – Posate d'argento

 

La suddetta matriarca é ben conosciuta per i gusti particolarmente raffinati e costosi, cosa che ben si sposa con le abitudini alimentari – e non – del gruppo dei triumviri, tanto che i tre ben volentieri hanno seguito il suggerimento, recandosi senza indugi verso la nuova destinazione designata.

Diciamo subito che le attese non sono rimaste deluse. Ci aspettavamo un ristorante di classe, e tale si é rivelato: ambientazione suggestiva e raffinata, accoglienza fuori dal comune, spumante di benvenuto, offerto da personale premuroso e disponibile.

A proposito della raffinatezza degli ambienti, il triumviro raschione ha giustamente fatto pressioni perché venissero evidenziati alcuni particolari che raramente ritroviamo nei valutandi locali, se non particolarmente chic: posate d’argento, bicchieri di cristallo, servizi igienici lustratissimi con asciugamani monouso in spugna:  che classe!

Ristorante Italia – Antipasti

 

Date le premesse, con cotanto esordio, sarebbe quasi superfluo rendicontare sulla parte strettamente alimentare della ciccionata, se non fosse che i nostri fan bramiscono d’immaginare nei loro pensieri il sapore delle succulenti pietanze che, pur se solo visivamente, ogni settimana proponiamo al fine di condividere con il nostro pubblico le intense emozioni provate. A tal proposito, sempre il triumviro raschione, mi suggerisce di domandarci e domandarvi, retoricamente, come mai nessuna bella figa si sia mai aggiunta al nostro gruppo per provare dal vivo tali emozioni. Penso, caro Ettore, che tu sappia già la risposta che, inevitabilmente,  inizia sempre con la lettera “S”.

Antipasti. Succulenti, saporiti, deliziosi. Il menu non prevedeva purtroppo la solita scelta di antipasti misti, ma i triumviri non si sono persi d’animo, ricomponendo, attraverso l’ordine di singoli piatti distinti, la gustosa miscela di sapori ai quali sono viziosamente abituati: freschissimi polpi marinati, cozze affogate in un delizioso sughetto di mare, sfiziose orziadas.

Ristorante Italia - Spaghetti all'astice

Ristorante Italia – Spaghetti all'astice

 

Primi piatti. Per quanto riguarda i primi, c’é stata una netta presa di posizione da parte di Jesus che, senza voler sentire ragioni, si é subito lanciato su uno dei suoi piatti preferiti: spaghetti all’astice, abbondanti e dal sapore corposo, che gli hanno regalato minuti di autentico delirio mandibolare. Buonissimi!

Differente la scelta del burriccu Pg e del raschione Ettore: spaghetti alle vongole per il primo, fregola arselle e vongole per il secondo. A giudicare dalla rapidità di assorbimento dei rispettivi piatti, immagino abbiano altrettanto gradito.

Ristorante Italia – Spaghetti alle vongole

 

 

Dobbiamo a questo punto denunciare il gravissimo attentato, subito dal vostro amato Jesus, e orchestrato con una subdola quanto rapida manovra terroristica dal raschione Ettore, condotto con l’utilizzo di armi non convenzionali quali: ottimo bicchiere di vino costamolino doc,  rivolto contro i simboli più rappresentativi del suo status economico. Jesus non si scompone, mantiene la sua solita calma e aplombe inglese e rapidamente interviene, mettendo in sicurezza il suo iPhone e il suo nuovo portafogli in pelle, unitamente alle sue numerose carte di credito, dalla corrosione alcolica.

Ristorante Italia – Zuppa Inglese

 

Dolce. Altro fattore negativo e unica pecca da rimproverare all’ottimo servizio del ristorante Italia, é la prematura chiusura delle cucine, che ha impedito ai triumviri di passare al secondo piatto, a quel punto sicuramente gradito. I tre hanno cercato di rimediare ordinando i dolci più calorici presenti sul menu: seada per il raschione e abbondanti porzioni di zuppa inglese per Pg e Jesus. Amari e caffé hanno concluso infine il pasto.

Complessivamente la qualità della cucina e l’ambientazione é da definirsi eccellente. Il conto pagato, commisurato. Per i prossimi appuntamenti, sollecitiamo nuovamente i fan (leggi le fan) che vogliano unirsi ai burricchi, a farsi avanti senza indugi!

Alla prossima ciccionata.

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Ristorante Italia BIS.

 
A seguito di una successiva, quanto casuale, visita dei Burricchi Ettore e Jesus avvenuta in data 22 Giugno 2013, e a seguito di un eccellente percorso eno-gastronomico, che in tale occasione ci è stato proposto, il giudizio è stato aggiornato verso l’alto. Rendicontiamo brevemente e mediaticamente l’esperienza, proponendo questa rigida geometria di immagini, che descrivono il nostro percorso (di mare).

Sala principale

Carpaccio di tonno

Carpaccio di funghi porcini

Carpaccio di ovuli

Ostriche Fine de Claire

Trofie al ragù di cernia

Ristorante Italia - Spaghetti al granchione

Spaghetti al granchione

Tiramisù

Crema catalana





Vino: bianco Vermentino DOCG “I Graniti” 2011 della cantina Pedra Majore, Calangianus.
Antipasti: Carpaccio di tonno rosso con insalata di finocchi; carpaccio di funghi porcini con rucola e grana; carpaccio di ovuli con insalata di finocchi e grana; ostriche “Fine de Claire”(Bretagna).
Primo piatto: incredibili spaghetti al sugo di granchione per Jesus; straordinarie trofie al ragù di cernia per Ettore.
Dessert: eccellente crema catalana per Jesus; ottimo tiramisù per Ettore;
Liquori: Rum Ron Zacapa etichetta nera per Ettore; grappa barricata per Jesus. 

Nella nostra ri-valutazione il Ristorante Italia conferma l’ottima qualità della cucina, perfetto incontro tra una ricercata e non banale selezione di ingredienti di primissima scelta e freschezza e la mano sapiente dello chef, che ha saputo trasformare in poesia i prodotti che la natura gli ha fornito. Menzione speciale per i carpacci di funghi, ammirati in bella esposizione all’ingresso e disposti dai due somari prima di prendere posto. Inarrivabili i primi piatti, per condimento, cottura della pasta e continuità dei sapori. Encomiabile il servizio, sempre preciso, professionale e ottimamente coordinato fra gli interpreti, sebbene non tutti gli attori brillassero per empatia. Quattro Burricchi.
 


VALUTAZIONE “Italia”: Quattro Burricchi.
Ristorante Italia Indirizzo: Via Sardegna 30, Cagliari
Telefono: 0706579870    [mostra in google maps]
 

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