☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
apr 20 2013

Hostaria Sa Osa – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Sa Osa - Interno Ing. Marrocu

Sa Osa – Interno. Ing. Marrocu

 

E’ facile e difficile, allo stesso tempo, ricondurre razionalmente il pensiero a qualcosa di non circoscritto, non delimitato da solide geometrie e simbolicamente tracciato nell’immediatezza del segno o dell’allegoria. E’ difficile e facile, al tempo inverso, affermare una propria identità reale nel disordine dell’indefinito, nell’evanescenza dell’indeterminato, nell’olismo del complessivo, che accarezza la cinica prorompenza del nulla.
Adesso che la vedo qui, questa ‘osa, non mi è chiaro se mi sia più semplice scegliere la strada del trascendentale, tracciata dal buon Immanuel – che mai sono riuscito seriamente a dominare – o abbandonarmi alla ricchezza morale della Natura, così come suggerito da Google. Bene, ho deciso che prima mi preoccupo di questo dovere, poi eventualmente ci penso!
 

Sa Osa - Bruschette

Sa Osa – Bruschette

Sa Osa - Pre antipasto

Sa Osa – Pre antipasto

 

E’ già uno sforzo mentale, impegnarsi nel proprio diletto, conoscendo l’incombenza di un gravoso destino. Per questo le prime lodi di stasera vogliamo farle all’Ing.Marrocu che, nonostante gli impegni lavorativi e l’antelucano risveglio del giorno che sarebbe presto arrivato, ha scelto di non mancare al solenne appuntamento alimentare del fine settimana asinino. E auto-elogiamo pure tutti noi, i Burricchi del Donkey Challenge che, indefessamente da anni sostengono l’ebdomadario rito, nonostante la costante e istintuale certezza, che il giorno dopo si risveglieranno comunque Burricchi.
 

Sa Osa - Fritturina

Sa Osa – Fritturina

 

Venerdì sera, ore 20.45. In leggero anticipo per venire incontro agli impegni dell’Ing.Marrocu, il Triumvirato in formazione tipo si riunisce causalmente e casualmente per le vie della “Marina”. Dopo brevi convenevoli di benvenuto, che si accordavano con il passo spedito dei burricchi senza mai comunque interromperlo, i tre giungevano rapidamente alla loro destinazione: l’”Hostaria Sa Osa”; è lo stesso locale che, per un colpevole difetto di programmazione da parte del Raschione, qualche settimana prima aveva loro risolutamente negato asilo. Prima di varcare la soglia del locale, gli intensi profumi dei focolari, sfuggenti il mosaico di angiporto dell’antica Lapola, pervadono i sensi di Jesus, che manifesta tutto il suo apprezzamento per i ritrovati colori della città. Lo stesso Ing.Marrocu sembra lasciarsi cogliere, per un istante, dall’euforico risvegliarsi di una primaverile umanità cittadina, tanto da consigliare al Burriccu una diversa e più intensa destinazione: Istanbul!
 

Sa Osa - Antipasti

Sa Osa – Antipasti

 

L’hostaria “Sa Osa” è il ristorante che sostituisce la gestione del “Al Cavour”, collocato nell’omonima Via in quel del quartiere “Marina”. L’architetura e gli arredi del locale non hanno subito significative ricomposizioni con la nuova proprietà, motivo per il quale vi rimandiamo alla nostra recensione per maggiori dettagli sull’estetica generale. Registriamo e apprezziamo invero, un più accentuato buon gusto nella disposizione di decori e suppellettili in riferimento, ad esempio, al sobrio arazzo che potete notare dietro il malcelato capo dell’Ing.Marrocu, o al significativo e simbolico simulacro dedicato alla Dea Madre, su un davanzale della sala principale, dove ci siamo comodamente alloggiati. Ottima la scelta e la qualità della diffusione musicale in sala, anche se inizialmente ha procurato una richiesta di ridimensionamento dei decibel ambientalmente ingenerati.
 

Sa Osa - Tartare di tonno

Sa Osa – Tartare di tonno

 

Il tavolo a noi riservato era inizialmente diversamente collocato ma il cameriere che ci ha accolto, acutamente intuita una nostra possibile titubanza, ha provveduto subitamente a sistemarci in un migliore accomodo. In effetti il personale, numericamente adeguato, giovanile e alla mano, è risultato appropriatamente preparato ed efficiente, come più in generale – a parte qualche sbavatura che vedremo – lo è stato tutto il servizio. Perfetti, dobbiamo far notare, i tempi della cucina, che ha fatto registrare giusto un piccolo fisiologico rallentamento sul finire della cena, ma che ha gestito in maniera impeccabile i ritmi di presentazione delle differenti portate.
 

Sa Osa - Natalis di Araj ragù di polpo

Sa Osa – Natalis di Araj ragù di polpo

 

Jesus, che per sua abitudine prende in considerazione il menù cartaceo allo stesso modo con cui un maschio medio legge un manuale di istruzioni qualunque, giudica inizialmente piuttosto ordinari i piatti. In realtà verrà presto parzialmente smentito.
Il Raschione concorda con il maître un percorso di antipasti di mare (presente anche un menù di terra), mentre l’Ing.Marrocu rivendica nuovamente un suo presunto ius primae vini, scegliendo dalla «molto ben fornita» cantina un bianco Greco di Tufo DOCG del 2011, “Loggia della Serra” di Montefusco, che verrà proposto ed approvato con la consueta inopportuna teatralizzazione: «E’ solo per perdere tempo, tanto l’esito dell’assaggio è scontato».
In attesa degli antipasti, ci viene presentato un ottimo pre-antipasto composto da pomodorino confit su vellutata di cavolfiore e olive disidratate; delizia questa, che pensiamo sarebbe stato più opportuno accompagnare ad uno spumante di benvenuto, piuttosto che presentare come primo coinvolgimento del Greco di Tufo.
 

Sa Osa - Linguine

Sa Osa – Linguine

 

Gli antipasti, ottimamente presentati in porzioni singole e su stoviglie pre-riscaldate, si articolavano in alcune pietanze di eccellente fattura, accostate ad altre di meno unanime approvazione: fritturina del golfo con verdure “pastellate”, piuttosto buona relativamente a calamari, gamberetti e verdure, da dimenticare considerato nello specifico il gusto dei latterini; polpo in crema di patate tiepida allo zafferano di San Gavino con ornamento di prezzemolo, di cui era molto buona la crema ma non altrettanto ben dosata la cottura del polpo (abbastanza gommoso); eccellente zuppetta di cozze in rosso, con salsa di pomodoro piccante; discutibile insalatina di ceci, gamberi, rucola e pomodori, che sulla carta sarebbero dovuti essere ciliegini, ma che per la loro eccessiva acidità si slegavano totalmente dal gusto complessivo ed erano in antitesi con la riduzione di aceto balsamico; tonno fritto in agrodolce (in carpione) con cipolle, che dubitiamo fossero di Tropea; buona tartare di tonno crudo con salsa citronette (olio sale e limone, senza pepe). Registriamo, relativamente agli antipasti, l’accompagnamento della cena con ottime bruschette all’olio e pane Civraxu mentre, nell’ottica della ricerca dell’eccellenza, consigliamo di sostituire più spesso le posate con l’alternarsi delle varie portate.
 

Sa Osa - Millefoglie

Sa Osa – Millefoglie

 

Nonostante l’altisonanza dei primi piatti e la loro apprezzabile presentazione, il nostro giudizio non può andare molto oltre la sufficienza: Natalis (mezze maniche) di “Araj” al ragù di polpo, con pomodorini ciliegia e olio allo scalogno per il Raschione e l’Ing.Marrocu; linguine de “Sa Osa” allo (verosimilmente) zafferano, con gamberi, asparagi selvatici e pomodori per Jesus.
In funzione di una insospettabile inappetenza dell’Ing.Marrocu e dell’abbondanza dei primi, i Burricchi sceglievano di passare direttamente al dolce: particolarissimo sorbetto al limone fresco (probabilmente spremuto sul momento, e per questo troppo acido) per Jesus, ottimo millesfoglie con crema di zuppa inglese e granella di cioccolato, per i due restanti Triumviri. Considerata la fornitura di liquori – non di primissimo livello se confrontata con quella dei vini -, la cena si concludeva con un “Cynar” e un caffè per Jesus, e una grappa alla vernaccia per il Raschione («è più buono il mio colluttorio»), vampirizzata dal ripensamento del Marrocu, che formalmente dichiarava di voler saltare il giro.
Conto finale di difficile interpretazione: la composizione delle pietanze comandate era in qualche modo riconducibile (ma eccedente) ai menu fissi da 25€, conteggiati quindi in numero di quattro anziché tre, tanto da cagionare una spesa finale di 33€ cadauno, prezzo di certo inferiore alla qualità di quanto assaggiato e al servizio di cui abbiamo goduto.

La nuova “Hostaria Sa Osa” è senza dubbio un ristorante dalla buona impostazione generale, che presenta le sue eccellenze nella qualità del servizio e – ad esclusione dei liquori – nella cantina. La cucina appare a tratti brillante, a volte meno convincente, mentre l’ambientazione e la proposta musicale disegnano per gli avventori un’atmosfera di certo piacevole e rilassante. Ottimi i margini di miglioramento; per ora, tre burricchi meno meno.

 


VALUTAZIONE “Hostaria Sa Osa”: Tre Burricchi.
Ristorante Hostaria Sa Hosa Indirizzo: Via Cavour 48, Cagliari
Telefono: 0707568536    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 


dic 31 2011

Ristorante S’Apposentu (di casa Puddu) – Siddi

 Scritto da Jesus | 9 commenti | Commenta

S'Apposentu - Casa Puddu

S'Apposentu – Casa Puddu

 


Addì MMXI, in Siddi. Il trentesimo giorno del dodicesimo mese dell’anno solare. Anno Domini, anno Christi, anno Jesus. Hanno Jesus e i Triumviri ufficiali lontano trascinato, questi ultimi deliranti sospiri del vecchierel canuto e stanco, all’approssimarsi dell’ancestrale rituale del passaggio;
la periodica mutazione, la fenice che muore e rinasce dalle sue ceneri nel continuum dell’infinito e dell’eterno divenire.
Buon anno Jesus: che quest’ultimi giorni di malinconico affanno, siano il solo pegno per i mesi di felice passato. E che non esista mai per te la parola addio.

S'Apposentu - Interno

S'Apposentu – Interno

 

Buon anno Raschione Ettore: che l’impronta di un fiero destino segua sempre i tuoi passi, ad annunciare e proclamare la rincorsa e conquistata gloria.
Buon anno Ing.Marrocu: che una ritrovata saviezza la conduca verso un nuovo equilibrio dei sensi, in cui la misurata parsimonia non arda e bruci nel suo cuore.
Buon anno Burriccu Pg, ex triumviro ufficiale pre capitis deminutio: che questa ostile società riconosca infine la differenza tra indigenza e susunkaggine, non abusando più oltre della tua rispettabile essenza, per le sue sciagurate mistificazioni (prego di voler leggere il commento di Jesus in fondo alla pagina).

S'Apposentu – Gamberi scottati

 

Buon anno Dottor Melis, buon anno Amit, buon anno caro V.O., buon anno S.L.M. e buone nuove a tutti coloro che, di sigle insigniti o meno, hanno varcato occasionalmente o periodicamente la soglia della casa del Donkey Challenge, fino a raggiungere la vera stanza dei piaceri, che noi con cura arrediamo.
Buona fine e gioioso inizio naturalmente a Voi tutti, nostri adorati e adoranti fan, vicini e lontani, e buon anno finanche a coloro che, pur giustamente abominandoci, contribuiscono, loro malgrado, ad incrementare in maniera diretta o indiretta il contatore delle visite qui di fianco. :-D

S'Apposentu – Antipasti, Panini

 

Buon anno infine, doverosamente, al gradito ospite che ha contraddistinto quest’ultima positiva esperienza del MMXI: il venerabile “Su fotografu”, valido collega del Raschione Ettore e già paesaggista ufficiale ai tempi d’oro del Donkey Team.
Quattro erano quindi i commensali che, per concludere felicemente questo periodo di soddisfazioni alimentari, hanno scelto un’ultima lontana destinazione fuori porta, contraddistinta da sicuro e fascinoso spessore: ristorante S’Apposentu – del noto chef Roberto Petza -, collocato e immerso nel Paese di Siddi, circondato dalle campagne del medio Campidano.

S'Apposentu - Spaghetti alla chitarra di gragnano

S'Apposentu – Spaghetti alla chitarra di gragnano

 

Il ristorante ha sede nella storica “Casa Puddu”, maestosa e splendida villa padronale in stile liberty del secolo scorso, già dimora di don Ciccittu, ricco possidente agricolo, panificatore e sindaco della cittadina. La sala da pranzo è distribuita su varie stanze (apposentus) della villa, mentre le cucine sono integrate nei vecchi alloggi della servitù. L’interno è sobriamente ed elegantemente arredato, tanto da far rivivere le atmosfere della signorilità contadina, orgoglio del nostro non lontano passato: tetto e mensole in legno, tovaglie di raso bianco, preziosi arazzi, graziosi soprammobili della vita quotidiana, disegnano un ambiente rustico e raffinato.

S'Apposentu - Raviolini di gallina

S'Apposentu – Raviolini di gallina

 

Veniamo accolti da due gentili e particolarmente flemmatici camerieri, abbigliati con gli indumenti ufficiali del ristorante: lungo grembiule bruno e paglietta chiara sul capo, che poi scopriremo avere una duplice funzionalità, come elemento di igiene e di richiamo alla radici contadine del Paese. Ci accomodiamo in un’ampia e confortevole tavola rotonda, che risulta splendidamente ed insolitamente imbandita, con posate d’argento, cristalli da vino, flùte, e bicchieri multicolore per l’acqua. Il centrotavola era invero costituito da un solido vassoio oblungo di colore nero, base per un candeliere d’argento a singolo stelo, su cui già ardeva una candela d’atmosfera.

S'Appusentu – Zuppa di fregua di casa

 

A contorno del criptico vassoio, la cui l’audace fisionomia inopinatamente stimolava la macabra idea di un sepolcro, erano disposte delle pietruzze o ciottoli di fiume, elementi di forte rappresentazione votiva negli antichi rituali pagani della fertilità, e simboli di rinascita e successione padre-figlio nella sacre cerimonie funebri di rito ebraico.
Il passaggio dal morente periodo al nascente nuovo anno, così come l’irrazionale passaggio del sole da ovest a est nella rinascita di un nuovo giorno, era in accordo con questa rappresentazione, in cui gli ainini commensali, topologicamente disposti in corrispondenza dei punti cardinali simboleggiavano, con il numero quattro, l’idea del trapasso, come nelle terre ad oriente è suggestivamente inteso (in lingua nipponica, il numero quattro e la parola “morte” si pronunciano allo stesso modo).

S'Apposentu - Scaloppa di dentice

S'Apposentu – Scaloppa di dentice

 

Il servizio è risultato assolutamente puntuale, rituale ed ineccepibile. Si inizia con un brindisi di benvenuto offerto dalla casa, condotto con spumante francese classico e accompagnato da un primo delizioso assaggio di antipasto: carpaccio di palamita sarda, decorata con erbette di campo. Segnaliamo subito la presenza a tavola di abbondanti provvigioni di eccellente pane carasau, bagnato con olio d’oliva Uselis DOC, e una non trascurabile varietà di superbi differenti panini di varia farinacea estrazione: buonissimi. Vino scelto per la serata, l’ormai a voi celeberrimo vino bianco IGT Karmis, della cantina Contini, pluridecorato e medagliato ai Vinitaly delle passate edizioni.

S'Apposentu - Germano reale

Germano reale

Zuppetta e filetti di triglia

 

Gli antipasti scelti alla carta (non potendo richiedere un assaggio di tutto, i commensali li hanno piuttosto informalmente condivisi) sono stati: gamberi scottati con sughetto, polpa di limone prezzemolo e rape, piccolo fritto di paranza con funghi e verdurine di campo, mattonella di bietole selvatiche croccante con prosciutto di Mamoiada e salsa di pomodoro, gelato di cipolla del campidano con ricciola affumicata e prosciutto croccante. Originalità, ricercatezza e tecnica di preparazione delle entrée straordinarie, anche se dobbiamo appuntare sulla qualità dei gamberi proposti, non all’altezza delle altre pietanze.

S'Apposentu – Sorbetto al mandarino

 

Altrettanto ricercati ed altisonanti i primi piatti: goduriosi raviolini di gallina al mirto e fegato grasso affumicato, con salsa di burro, uvetta e pinoli per Jesus, zuppa di fregua di casa con brodo di pesce di scoglio, arselle, filettini di pesce e peperoncino per Ettore, spaghetti alla chitarra di gragnano con ragù di carciofi, cozze arselle e ricci di mare per l’Ing.Marrocu e su fotografu.
Dopo una salutare attesa, consumata da Jesus nella aristocratica sala lettura che fa da anticamera ai servizi igienici – impreziosita da uno bizzarro albero di natale luminescente, addobbato da spazzolini da denti e tubetti di dentifricio! – potevano arrivare i secondi: germano reale cotto sul carbone con frutta secca, verdurine amare e salsa di cottura scelto dal vostro amato, zuppetta ristretta con filetti di triglia avvolti nel pane carasau, carciofi saltati, capperi e rosmarino consumato dal Raschione, scaloppa di dentice di lenza arrostita in padella con sughetto di cozze e verdurine selvatiche per i rimanenti commensali. Chapeau!

S'Apposentu – Dessert

 

Come intermezzo prima dei doverosi dessert, ai satolli Burricchi veniva offerto un piacevole sorbetto al mandarino, impreziosito da ciuffetti di menta fresca. Buonissimo! I dolci, invero, sono risultati impagabili per fattura e gusto: fantastica
“la castagna si fa i cachi suoi” (zuppettina con base di cachi, gelato alla panna, cioccolato e castagne) per Jesus, cannolo croccante ripieno con crema al cardamonio, pere al cannonau, composta di limone, corbezzoli e cachi per Ettore, sfogliatina calda di fichi, pinoli e vaniglia con crema inglese e gelato per Marrocu, gelato allo zaffenaro di San Gavino con gateau di mandorle e miele di bosco per Su Fotografu.
La cena terminava con la proposta di piccoli deliziosi dolcetti e semifreddi alla crema inglese e uvetta, accompagnati da una grappa barricata per chi vi scrive, una grappa alla liquirizia gustata dal Raschione e un caffè per il quarto ospite. Costo complessivo della serata, 67€ cadauno, da giudicarsi adeguati alla qualità del mangiato, anche in considerazione delle due bottiglie di Karmis, impassibilmente tracannate.
Un crescendo di sensazioni, un tripudio di gusto che avvolge e seduce, in una ambientazione dal sapore aristocratico e familiare. Tutto questo è “S’Apposentu”. Se pur distante da Cagliari è una meta imprescindibile per gli amanti della cucina più ricercata e prelibata.
Permettetemi, in conclusione, di unirmi all’auspicio, introdotto e manifestato in sede di commento dal Raschione Ettore, che il MMXII sia un anno gravido di soddisfazioni e gioie per tutti Voi e che, soprattutto, sia l’anno del burriccu!

 

VALUTAZIONE “S’Apposentu”: Quattro Burricchi.
Ristorante S’Apposentu Indirizzo: Vico Cagliari 3, Siddi
Telefono: 0709341045    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook