☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
mag 16 2014

Ristorante Tricoli – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Tricoli - Interno

Tricoli – Interno

 

Un’altra punta, un altro monte. Giù verso le colline c’è Gairo a Sud-Ovest, Lanusei a Est. Le vie sono impervie e selvagge, la natura rigogliosa e ostile. Qui sulle vette, nelle giornate limpide, riusciamo a scorgere il Tirreno; Apeliote arriva portando con sé il suo profumo e ipnotizza il nostro passo. Ancora due giorni di errare e saremo a destinazione. Durante il cammino la mia mano aperta accarezza il corbezzolo, il mirto, il lentisco. Gli aromi intensi della terra tradiscono il rigore rigido della roccia, la brezza al crepuscolo mescola il grugnito dei cinghiali al richiamo lontano dei gabbiani. Gea è la nostra casa, e qui vagheremo e torneremo per mille anni ancora.
 

Tricoli - Antipasti

Tricoli – Antipasti

 

Si appropinquano Jesus e il Raschione Ettore, verso il geometrico punto di raccordo tra la via Baylle e Via Savoia, nel quartiere “Marina”, in Cagliari.
L’intersezione ad angolo acuto, tra le due Vie, crea un piccolo slargo triangolare, che ospita la statua in tufo di S.Agostino, e si apre alle sue spalle con la facciata frontale del ristorante “Tricoli”.
Prospetticamente celato dietro il Santo, compare infine la longilinea figura dell’Ing.Marrocu, che già da qualche minuto attendeva i colleghi burricchi nei pressi dell’ingresso del ristorante. Ancora un minuto di ritardo e il puntiglioso Ingegnere avrebbe provveduto a inviare i suoi insulti, per mezzo del suo popolare Samsung Galaxy.
 

Tricoli - Crostini

Tricoli – Crostini

Tricoli - Zuppetta di Cozze

Zuppetta di Cozze

 

Il locale, di recente ristrutturazione, al suo interno è splendido. Articolato su due ambienti contigui, è quasi interamente rivestito da mattoni in pietra e caratterizzato da archi e ruvide volte a crociera. Completano l’arredamento lampadari a goccia simil-cristallo, eleganti ornamenti alle pareti, un bancone a cavallo tra le sale e mobilia minimalista, con tanto di tovaglie plastificate; di quelle che potete trovare nelle vostre cucine, per intenderci. A prescindere dalla validità dell’idea di fondo, per questo ultimo aspetto personalmente avrei evitato di utilizzare temi e fantasie non in linea con l’ambientazione, ma comunque l’effetto finale non è spiacevole.
 

Tricoli - Tagliatelle all'astice

Tricoli – Tagliatelle all’astice

 

Diciamo subito, quello che ci ha lasciato perplessi durante la serata trascorsa al Tricoli (al netto di un breve black-out occorso a metà ciccionata) è che, a dispetto di un numero considerevole di camerieri – buona parte dei quali in tutta evidenza ben preparati e desiderosi di compiere al meglio il proprio lavoro -, il servizio ha drammaticamente difettato in ordine ad un serio e sistematico coordinamento centrale, tanto da cagionare una serie di asincronie e imperfezioni durante tutto l’incedere della cena; errori non facilmente giustificabili per un locale che aspira ad essere di livello. Come presto vedremo, tali imperfezioni fanno da contraltare a una cucina che, a parer nostro, si dimostrerà di ottimo livello.
 

Tricoli - Risotto

Tricoli – Risotto gamberi porcini

 

Al nostro arrivo una graziosa cameriera oriunda, richiamata da un ragazzo al bar, ci conduce al nostro tavolo che, dopo esserci accomodati, si paleserà essere quello sbagliato. Concluso finalmente l’accomodo, prendiamo confidenza con il menù, stampato in modo provvisorio e approssimativo, data la recente apertura. Ordiniamo velocemente gli antipasti, ma dobbiamo giocoforza rimandare la cernita del vino. La carta, arriverà infatti con colpevole ritardo, al pari del vino stesso dopo le prime portate, nonostante il prodigarsi dei camerieri. Ad ogni buon conto il nettare, naturalmente scelto dall’Ing.Marrocu, era un ottimo Vermentino di Gallura superiore DOCG “Monteoro”, di Sella&Mosca.
 

Tricoli - Grigliata mista

Tricoli – Grigliata mista

 

Gli antipasti, un misto di terra e di mare, esordivano con un tagliere di salumi tipici ogliastrini: prosciutto crudo, salsiccia sarda, coppa di maiale e testa in cassetta. A parte quest’ultima pietanza, personalmente non particolarmente amata da Jesus, dobbiamo valutare molto positivamente la qualità dei salumi, così come l’eccellente polpo con patate e bottarga e l’insalata di mare che è seguita. Quest’ultima era evidentemente composta con ingredienti freschi (prevalentemente cozze e seppie), non congelati, difficilmente individuabili nella media delle insalate di mare che di sovente possiamo apprezzare nel cagliaritano. Stesso discorso per il guazzetto di cozze in bianco: buonissime, tanto che le avrei lasciate cuocere un minuto di meno per esaltarne il già delizioso sapore di mare. Degni di nota anche i crostini con crema di pomodoro e peperoni, presentati già prima degli antipasti per spezzare la fame in attesa dell’esordio.
 

Tricoli - Torta di mele

Tricoli – Crostata di mele

 

Tutto genuino e gustoso, quindi, anche se non particolarmente originale e accattivante dal punto di vista della presentazione. Anche i primi si confermano decisamente positivi. Il Raschione e l’Ing. Marrocu ordinavano un risotto con gamberi e funghi porcini, mentre Jesus si lasciava conquistare da un piatto di pericolosissime tagliatelle all’astice. Pericolosissime in termini di rischio per la incolumità degli indumenti dei propri commensali. Il cameriere, intuendo la molesta bellicosità di Jesus, con tanto di bavaglino al bavero («mi parisi Alberto Sordi») preventivamente dotava il medesimo di una quantità industriale di salviette umidificate. Che l’Iddio possa rendergliene merito.
 

Tricoli - Macedonia

Tricoli – Macedonia

 

La pietanza più significativa della serata, è stata però la sontuosa grigliata mista di pesce, dall’aspetto vicino alle grandi “parrillade” catalane: aragostelle, scampi, gamberi, seppie e un’orata alla griglia. Oltre che gustosa, certamente fuori misura, se relazionata alla richiesta di piccolo “assaggio” da parte dei già satolli Burricchi.
Spazio però rimaneva ancora per i dolci. Jesus e il Raschione decidevano di deliziarsi con una buona crostata di mele, mentre l’Ing. Marrocu si “accontentava” di una semplice macedonia di frutta con ciliegie, fragole, kiwi e mele.
Anche qui dobbiamo registrare qualche problema nella richiesta di abbinamento del dessert ad un vino passito. Gli ottimi “Angialis” di Argiolas, arriveranno anch’essi in ritardo, tanto che l’Ing. Marrocu aveva già terminato la sua macedonia.
La cena si concludeva quindi con dei caffè e due rum, – Mathusalem per il Raschione e Ron Zacapa 23 per Marrocu -, neanche a farlo apposta arrivati in ritardo. Costo della serata 39 euro cadauno, da giudicarsi congrui.

 

Il Ristorante Tricoli si presenta con una ambientazione accattivante e piacevole, ideale per serate romantiche o all’insegna della convivialità. Ottima la cucina, anche se non particolarmente originale. Nonostante la buona volontà, il servizio si è dimostrato totalmente privo di un coordinamento. Complessivamente e mediamente, tre burricchi meno meno.

 


VALUTAZIONE “Tricoli”: Tre Burricchi.
Ristorante Tricoli Indirizzo: Via Baylle 83, Cagliari
Telefono: 0707332675    [mostra in google maps]
 

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giu 8 2013

Ristorante Corso Dodici – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Corso 12 - Interno

Corso 12 – Interno

 

Prese il pane e lo spezzò. Giustappunto in dodici sareste dovuti giungere per rendermi grazia, perché ciascuno di voi sarebbe potuto divenire il mio tredicesimo, sottraendo al peccato l’umanità intera, dissetandosi alla fonte immortale della mia gloria. Che l’imperfetto giudizio dell’Uomo decreti miserevole questo destino, ben poco dovete curarvene; nessuno tra voi può arrivare ad intendere pienamente il perché di ciascuna piega delle mie vesti, né percepire l’infinita bellezza del mio celato orizzonte.
Bene, tutt’altro questo mio orizzonte si sarebbe sognato, che veder raccolti i dodici in uno, alla mia mensa, e questo “uno” vestito con abiti firmati Lacoste. Se non altro, non  sono capitato nel tavolo dei discepoli con i sandali griffati H… Acca di accallonato!
 

Corso 12 - Burrata su nido di melanzane

Corso 12 – Burrata su nido di melanzane

 

Il caldo, finalmente! Fulminante ed improvviso, gravoso e stuzzicante, arriva di Venerdì sera, e la città d’improvviso si anima. Come centomila lumache baluginanti dalla terra, dopo un acquazzone durato un Inverno intero, i cagliaritani si riversano per le strade del fine settimana, ed è subito un’esplosione di esibita superba vanità, di repressa e incontrollata sensualità. Il “Corso Vittorio” si trasforma in un asfissiante ed orgiastico fiume in piena, fatto di schiamazzi, di sguardi fugaci, di pretese richieste d’attenzione, di tutto quello, insomma, che l’areste Jesus divisa evitare, subitamente sgattaiolando – dopo un avventuroso ed impossibile parcheggio del Raschione Ettore – dentro il locale che li avrebbe ospitati.
 

Corso 12 - Tagliere di salumi e formaggi

Tagliere salumi formaggi

Corso 12 - Salmone marinato

Salmone marinato

 

Il “Corso dodici” è certamente un BAR-Ristorante di tendenza. Recentemente affacciatosi sul lato Sud del Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi da Pizza Yenne -in Cagliari-, è strutturalmente caratterizzato da un lungo e stretto corridoio che, superato il pur breve bancone al vestibolo di ingresso, si estende spigolosamente fino all’ingresso di servizi e cucina. Gli spazi vengono tagliati con elegante e geometrica essenzialità, coniugata dalle pareti color grigio perla, dai tavolini rustici quadrangolari, e dai particolari inserti lignei superiori, che si alternano e scandiscono la presenza di numerosi e ben dosati punti luce. La parete al lato Est, sobriamente spoglia, accoglie una interminata fila di divanetti imbottiti mentre, al lato opposto, è notevole la sequenza di tele fotografiche in stile pop-art, i cui soggetti progressivamente degradano in umana espressività, dalla luce dell’ingresso fino al buio ideale del fondo sala.
 

Corso 12 - Trofie al pesce spada

Corso 12 – Trofie al pesce spada

 

Jesus e il Raschione – in obbligata formazione PACS per l’indisponibilità dell’Ing.Marrocu, e la congiunta indisponibilità dello stesso Jesus a spostare la ciccionata di Sabato – , alle ore 21 fanno il loro ingresso nel locale. A quell’ora la sala e praticamente vuota mentre, in virtù della calda serata, i tavolini e le sedie esterne non hanno difficoltà nel trovare avventori che possano accogliere. Al loro arrivo i Burricchi vengono ricevuti da un giovanile e ben nutrito personale, oltre ché da un lieve aromatico sentore di impregnante del legno, fisiologicamente comprensibile in virtù della recente apertura. Veniamo fatti accomodare su un piccolo tavolino per due (i fiorellini sono stati gentilmente fatti portare via, per lasciare spazio alle vivande: «non è una serata romantica!») che verrà poi affiancato da un suo gemello, onde sostenere le numerose pietanze ordinate, per poi venire nuovamente ridimensionato, causa l’arrivo di due coppie ritardatarie. A questo proposito, c’è da dire che questa operazione è stata furbescamente condotta sfruttando l’acquiescenza del più docile Raschione, nel mentre che Jesus – che altrimenti col cazzo avrebbe acconsentito – si trovava per questioni personali alla toilette!
 

Corso 12 - Fregola fiori di zucca e guanciale

Corso 12 – Fregola fiori di zucca e guanciale

 

Il Menù del ristorante (presentato tra l’altro con un accattivante libretto, quasi scardinato da Jesus per poterlo aprire) appare intelligente e ben strutturato, per la dimensione e la filosofia del locale. Agli antipasti freddi, i primi di pasta fresca, i tradizionali secondi di carne e pesce, viene dedicato un capitolo intero alle polpette, proposte in declinazione di terra e di mare. Ermetici i dessert evidenziati, mentre la pur fornita cantina – per quanto abbiamo inteso -, non è supportata da una dettagliata descrizione cartacea né, a quanto pare, da un efficiente servizio logistico-organizzativo, dato che il vino inizialmente comandato dai Burricchi è risultato sì presente, ma non immediatamente fruibile, in quanto sbadatamente scordato fuori dal frigo! Ad ogni modo, subitamente la prima etichetta veniva rimpiazzata da un ottimo Vermentino di Gallura superiore DOCG “Monteoro”, di Alghero, cantine Sella&Mosca, servito con la giusta teatrale assistenza a favore, questa volta, del poco teatrale quanto sbrigativo Raschione.
 

Corso 12 - Tagliata di tonno

Corso 12 – Tagliata di tonno

 

Censurata sul nascere da Jesus la possibilità di integrare gli antipasti con delle polpette, ordiniamo tutte e tre le pietanze disponibili in menù; tagliere di salumi e formaggi composto da pomodorini, pecorino fresco, semi-stagionato, salsiccia sarda, prosciutto crudo, mustela (lonza di maiale), accompagnati da deliziose confetture di produzione familiare, alla mela dolce e mirto e alle mele e fichi; buonissimo salmone marinato abbinato (questo abbinamento è piaciuto però più al Raschione) ad arance e insalata di finocchi; burrata su nido di melanzane marinate alla maggiorana e aceto balsamico. Quest’ultimo piatto, pensato per la stagione estiva, ha invero ricevuto meno apprezzamenti, alla prova del gusto, rispetto ai primi due.

 

Corso 12 - Polpette al tonno con cipolle di Tropea

Corso 12 – Polpette al tonno con cipolle di Tropea

 

Se gli antipasti si sono rivelati di buona ma non rara fattura, possiamo decretare i primi piatti come momento più alto e solenne della cena: trofie di pasta fresca al pesce spada con pomodoro, basilico e olive taggiasche per Jesus, fregola con fiori di zucca e guanciale per il Raschione. Le trofie di Jesus dimostravano essere uno spettacolare equilibrio di raccolti e differenti sapori, che pungenti e singolari si alternavano sul palato senza mai sovrastarsi, costringendo alla vigile curiosità, fino all’ultima forchettata. Del tutto differente il discorso sui secondi, che forse hanno risentito degli effetti del gran numero di avventori (principalmente declinati nei cromosomi XX) , che chiassosamente andavano ad affollare via via la sala, cagionando così un incrementale carico di lavoro per servizio in sala (comunque mantenutosi efficace ed empatico per tutto il tempo) e la cucina; anonime (se non fosse per la cipolla) polpette di tonno con cipolla di Tropea e riduzione di aceto balsamico per il Raschione; insapore – quanto eccessivamente tostata in superficie -, tagliata di tonno in crosta di sesamo, su letto di rucola, peperoni e riduzione di aceto balsamico, per Jesus. Probabilmente il burriccu avrebbe dovuto chiedere il tonno crudo, così come il Raschione avrebbe dovuto pretendere un piatto piano per gustare le sue polpette! Ad ogni modo, le lamentele di Jesus hanno avuto come effetto la decurtazione del conto finale, cosa sempre apprezzabile, non come iridescente via di fuga concessa al cliente susunku, ma come costruttivo riconoscimento della sua insindacabile titolarità.
 

Corso 12 - Panna cotta

Corso 12 – Panna cotta

Corso 12 - Cheesecake

Corso 12 – Cheesecake

 

Con i dessert (del giorno) la qualità risaliva decisamente oltre la soglia del positivo: cheesecake ai frutti di bosco per il Raschione, panna cotta al caramello per Jesus, il tutto accompagnato da un moscatello della casa, invero apprezzato più da Jesus che dal Raschione. La cena si concludeva quindi senza ulteriori divagazioni. Costo complessivo 41€ cadaburriccu, da ritenersi adeguato, in funzione di qualità dell’ambientazione, servizio e soddisfazione alimentare prodotta.

 
Organizzato con un’ambientazione accattivante e alla moda, “Corso Dodici” deve certo risolvere alcuni piccoli problemi legati alla propria fase di avviamento, con severo riferimento ad episodiche défaillance della cucina. Detto questo, è buona l’impostazione generale, mentre la mano dello chef è in grado di certo di regalare più d’una soddisfazione. Se amate i locali di tendenza, e non avete preclusioni razziali nei confronti delle scarpe Hogan, Corso Dodici è il posto che fa per voi. Tre burricchi con qualche meno.

 

VALUTAZIONE “Corso Dodici”: Tre Burricchi.
Ristorante Corso Dodici Indirizzo: Corso V.Emanuele II 12, Cagliari
Telefono: 0700991988 [mostra in google maps]

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feb 2 2013

Black Diamond Restaurant – Cagliari

 Scritto da Ing. Marrocu | 2 commenti | Commenta

Black Diamond - Interno

Black Diamond – Interno

 

The world is a book, and those who do not travel read only one page.”

Il ciuco è bestia, per antonomasia, ben poco avvezza alla ricerca di nuovi orizzonti.

Si narra che un non più giovanissimo esemplare, coinvolto in misteriosi sortilegi, si trasforma in asinus biancus, specie rarissima. Esso, mosso da intelligenza inusuale, quasi umana, e positiva curiosità verso il mondo che lo circonda, girovaga per il globo, deridendo tutti i susunki che incontra nel suo vagare, impegnati a portare sulla groppa qualunque fardello, col solo scopo di ricolmare le proprie bisacce di beni futili e pacchiani. Lungo un tratturo, presso la contea di Cambridgeshire incontra,  in una cupa e nevosa giornata, segnata da un gelido vento del nord, una simpatica coppia di pupazzi di neve infreddoliti che incedevano in senso opposto, strettamente abbracciati l’un l’altro col tentativo di scambiarsi calore…  Nel vedere ciò, il nostro asinus si offre per dare loro un lume e, con uno zoccolo, segna il terreno con la scritta:  h = Q/(A⋅ΔT⋅Δt) = q/(A⋅ΔT)   …Era il Coefficiente di scambio termico!

 

Black Diamond - Bruschette

Black Diamond – Bruschette

 

I simpatici pupazzi, di chiara cultura anglosassone, un po’ cirdini nei modi ma di grande apertura mentale, ne intuirono la portata, ringraziarono il viandante e lo invitarono a visitare il castello presso cui risiedeva il loro Sovrano.
Fu così che i tre si diressero verso la City Londinese, precisamente presso la Torre di Londra. Qui il valido asinus stringe un forte legame con il Re e i suoi cortigiani, dai quali impara i segreti e subisce il fascino dell’occultismo, la stregoneria, la magia nera. Con essi partecipa a sedute spiritiche tra le quali una è sicuramente la più avvincente…
 

Black Diamond -Antipasti

Black Diamond -Antipasti

 

Presso la Torre, è custodito il famosissimo Koh-i-Noor (diamante-i-neero), antesignano dell’ i-phone, che venne posto nel centro della buia sala, illuminata da pochi moccoli, per valutare se riceveva reti wi-fi…
Ma niente. Allora il burricco (si, proprio burricco!) propose di poggiarvi tutti, contemporaneamente, un dito sopra (nel suo caso uno zoccolo) in modo tale da fare tutti da antenna…
Ma qualcosa nell’esperimento andò storto. Un’ esplosione di energia, seguita da un lampo, accecò i presenti ed il burricco rimase ciecato per diversi lunghi minuti, sentendo un senso di sbandamento che gli ricordava il movimento di un aeroplano in balia di correnti verticali…Quando riaprì gli occhi si ritrovò ancora, dinnanzi agli occhi, il Black Diamond, ma stavolta la compagnìa si era trasformata in un branco di somari già visti.
 

Black Diamond - Polpo alla diavola

Black Diamond – Polpo alla diavola

 

Tutt’attorno non sembrava più Londra e dinnanzi a lui si ergeva un fatiscente manufatto; chiese agli astanti dove si trovassero e la domanda regala al Raschione Ettore (Ing. Prasciolu) l’occasione per scoccare una delle battute migliori del suo repertorio: ” Ma cosa siamo a Beirut?”. Lasciamo immaginare all’occasionale lettore che grasse risa di divertimento possano aver fatto seguito, e quali possano essere le battute meno rilevanti!
Ripresosi dallo shock (della battuta), l’ormai perenne burricco, si appropinqua timidamente alla preziosa gemma nera a esacisottaedro, trasformatasi in un ristorante, e ne varca la soglia.
 

Black Diamond - Zuppa di cozzeBlack Diamond - Zuppa di cozze

Black Diamond – Zuppa di cozze

 

Dinnanzi ai suoi occhi un ambiente ampio ed accogliente, moderno per l’epoca (A.D. 2013), con sapiente alternanza nell’utilizzo di materiali eterogenei, dal parquet “bruciato” all’acciaio satinato del parapetto, fino ai muri allisciati in stile “stucco veneziano”, intervallati da pilastri evidenziati con gradevoli listelli in pietra; tutto con colori dal marron al beige e con forme prevalentemente rettilinee, chiare, pulite. Il servizio in sala, per l’occasione non esattamente gremita, è nelle mani di un attento e cortese cameriere che propone in primis la scelta tra mare e terra, poi il menù a mente e suggerisce, trovando riscontro, un assaggio di antipasti misti, due portate di primi e vino bianco. Il vino scelto è un DOCG Monteoro 2011 delle Cantine di Sella e Mosca di Alghero.
 

Black Diamond - Spaghetti ai ricci

Black Diamond – Spaghetti ai ricci

 


Inizia così il banchetto preceduto da deliziose bruschette con e senza pomodoro fresco, seguite a ruota da insalata murici (bocconi di mare) con sedano, pomodori e limone davvero delicata; insalata di sedano e bottarga a scaglie; scabecciu bianco di gattuccio non eccellente; cocktail di gamberi in salsa rosa discreto; polpo alla diavola con un leggero accento dolciastro ma gradevole; zuppa di cozze in rosso, a nostro avviso troppo dolce il sughetto, probabilmente in virtù di un eccessivo utilizzo di zucchero finalizzato alla riduzione dell’acidità del pomodoro.
 

Black Diamond - Fregola con arselle

Black Diamond – Fregola con arselle

 

Come primi la scelta delle due portate ricade su spaghetti ai ricci ottimi e fregola con arselle in rosso, ancora dolciastra! Stupisce il dolce: tortino morbido al cioccolato fondente per il Raschione e tiramisù della casa: buono perché non nauseante (forse lo zucchero era finito!) per gli altri due. Finale con caffè per tutti, ramazzotti per Jesus, jeghermaister per Ettore e mirto per l’asinus biancus.
Il conto finale è di € 35 cadauno, da pagare in contanti per l’assenza di pos, solo parzialmente giustificata dalla recente apertura del locale, ha creato panico tra la comitiva: l’asinus biancus aveva ancora con sé delle prestigiose Sterline inglesi, scevre da qualunque maleficio, ma purtroppo inutilizzabili in profana e sacra terra nostrana.
 

Black Diamond - Tiramisu

Tiramisu

Black Diamond - Tortino al cioccolato

Tortino al cioccolato

 

Ettore è quindi costretto ad un irrisorio prestito e, mentre con una mano dona, con l’altra digita il seguente messaggio rivolto al Marrocu:

dottore proceda pure con un giroconto di euro 40,00

a favore di E.P.
IBAN * IT52Q0xxxx016000000xxxxxxxx

Presso IW BANK S.p.A.
Via Cavriana, 20
20134 Milano

Nessuna speranza per chi rimane in sella al burricco. SUSUNKU.
Votazione inappellabile 3 burricchi con menzione speciale

P.s.: Ettore le faccio i miei più affettuosi auguri di buon compleanno.

 

VALUTAZIONE “Black Diamond”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Black Diamond Indirizzo: Via del Fangario 32, Cagliari
Telefono: 070278129    [mostra in google maps]

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ott 7 2012

Ristorante Lo Zodiaco – Cagliari

 Scritto da Ettore | | Commenta

Zodiaco - Interno

Zodiaco – Interno

 

Sono i somarelli dello Zodiaco
hanno nomi importanti
sono grandi e forti eroi
Tutti decisi a si sazzai
ma uno alla fine sul conto piangerà
ma solo uno alla fine sul conto piangerà

Proiettati nel mondo delle divinità greche, ma nella cornice egizia di Nuova Luxor, teatro della Guerra Galattica organizzata da Lady Isabel per la conquista dell’armatura d’oro del Sagittario, due cavalieri di bronzo, Seiya di Pegasus (PegaJesus), Shiryu di Dragon (Sirio il Raschione), Hilda di Polaris (PG), sacerdotessa del Dio Odino, massima autorità dei cavalieri di Asgard, orfani per l’occasione di un dissidente Hyoga di Cygnus (Marrocu Il Cigno) e del cavaliere nero Ikki di Phoenix (Susunku Melix), precettato dall’ordine nemico per architettare il furto dell’armatura d’oro, si apprestano a combattere la prossima battaglia.
 

Zodiaco - Calamari ripieni

Calamari ripieni

Zodiaco - Fagottini di rana pescatrice

Fagottini rana pescatrice

Zodiaco - Musciame di tonno

Musciame di tonno

 

In una serata in cui il cielo terso regala la scena alla Cintura di Orione, una serata priva del sempre stimato Ing. Marrocu, che rifiuta senza motivazione di celebrare il rito settimanale della ciccionata di giovedi sera, e del susunku Dott. Melis, che preferisce essere assoldato dalle forze dei Cavalieri Neri per evitare di cadere nelle tentazioni della spesa, si ricostituisce il primo Triumvirato storico Ettore, Jesus, PG, nati nell’anno della Tigre, secondo lo zodiaco cinese.
Sono le 20:50 quando i due somari titolari, a bordo della veloce utilitaria, dopo un tragitto dominato dal delirio del centro storico e dall’incapacità dell’automobilista medio cagliaritano, per intercessione paragnostica dell’ipertricotico burriccu, trovano un felice accomodamento per il mezzo, nella centrale piazza della Madonna del Carmine, proprio di fronte allo sconsolato ciccione che non troverà altra soluzione logistica che non sia infrangere la ZTL del quartiere di Stampace. Punto d’incontro il ristorante Lo Zodiaco, nella vicina via Sassari. Alle 21 in punto la ciccionata può avere inizio.
 

Zodiaco - Zuppetta cozze arselle

Zodiaco – Zuppetta cozze arselle

 

Il locale si sviluppa in lunghezza in due grandi sale interne. All’ingresso un angolo relax con alcuni divanetti consente una comoda attesa per gli eventuali avventori senza tavolo riservato. Un piccolo arco immette in una sala con alcuni tavoli delimitata dal bancone della cassa, che funge da disimpegno tra il corridoio che porta ai servizi e al giardino con la sala esterna e l’ingresso della sala principale, nella quale veniamo fatti accomodare. Questa presenta una struttura a semi-croce, con la lunghezza spezzata da diversi archi, decorati con pietre a vista. Le pareti sono chiare e arredate con numerosi disegni e stampe, oltre a una raccolta di tegole sarde decorate. L’abbondanza degli arredi non ha però nascosto i segni della necessità di una rinfrescata dei muri. L’ampiezza dei tavoli è ben commisurata al numero dei coperti, le tovaglie baige, eleganti e comode le sedie in simil-pelle nere e rosse.
 

Zodiaco - Fregola cozze carciofi

Zodiaco – Fregola cozze carciofi

 

Il servizio in sala è garantito da un giovane cameriere piuttosto informale e con modi particolarmente amichevoli con i clienti. Il menu presenta un’offerta piuttosto variegata di piatti di carne, pesce e di pizze. Le preferenze cadono sulle pietanze di mare; non avendo la possibilità di ordinare un assaggio di antipasti misti, conveniamo nell’ordinare quattro tipi di antipasti, orientandoci anche in base ai risoluti consigli del cameriere.
Nonostante una buona scelta di etichette, incontriamo diverse difficoltà nell’ordinare il nettare con cui accompagnare la serata, a causa della effettiva indisponibilità di molte di esse. La scelta ricade sull’etichetta che più avrebbe innalzato il conto finale per il burriccu PG, un Vermentino superiore Monteoro DOCG del 2011 delle cantine di Sella e Mosca, rivelatosi in realtà non superiore a molti vini di media qualità.

 

Zodiaco - Tagliatelle tonno e melanzane

Zodiaco – Tagliatelle tonno e melanzane

 

Dopo un’attesa non breve arrivano gli antipasti: ottimi fagottini di rana pescatrice con prosciutto crudo su un letto di melanzane, gradevole musciame di tonno su una base di mozzarella di bufala, buoni calamari ripieni di gamberi su una vellutata di zucchine, sesquipedale ed eccellente zuppetta di cozze e arselle. Ottima la qualità degli antipasti e abbondanti le porzioni, soprattutto per la zuppetta di cozze, aggredita e sterminata con successo in ciascun elemento dalla voracità dei commensali.
Nell’attesa dei primi piatti il casuale incontro di due graziose conoscenti dei nostri irriconoscibili commensali rischia di far saltare la copertura del Triumvirato, ma contribuisce indirettamente ad aumentare il numero dei coperti al tavolo dei Donkeys con il graditissimo arrivo in corsa del Prof. Gessa, in zona per seguire corsi di aggiornamento professionali. Reso celebre dall’essere amante dei piaceri della carne, il professore ordina una bistecca di manzo ai ferri con contorno di patate fritte.
 

Zodiaco - Bistecca di manzo

Zodiaco – Bistecca di manzo

 

Poco dopo arrivano i primi piatti: gradevoli fettuccine con tonno, pomodorini, zucchine e melanzane, per il burriccu PG ed Ettore, fregola con cozze e carciofi per il NON amante del genere Jesus, che recriminerà un eccesso di salinità; il Prof. Gessa ripiegherà su una composizione con assaggi dei due piatti.
Nonostante il buon livello qualitativo dei piatti fino al momento assaporati, non avendo rilevato punte di eccellenza, visti i tempi di attesa abbastanza lunghi e vista la generosità delle porzioni, soprattutto per gli antipasti, i Triumviri decidono di non accompagnare il proprio ospite con il secondo piatto e di passare direttamente al dessert.
 

Zodiaco - Dessert

Zodiaco – Dessert

 

Luci ed ombre per il secondo del professore: qualità e cottura impeccabile per la bistecca, ma patate fritte eccessivamente oleose; difetto prontamente riportato al cameriere, che non è sembrato particolarmente perturbato dalla cosa.
Altalenante anche la resa dei dolci: gradevole panna cotta al caramello per Jesus, buona panna cotta ai frutti di bosco per il burriccu PG, mediocre tiramisu per il Prof. Gessa, scenografico ma appena sufficiente millefoglie per chi Vi scrive.
La cena si conclude con caffè per tutti tranne Ettore, Jägermeister per Gessa, mirto per PG, grappa barricata per Jesus e ottimo liquore di liquirizia (Eclisse) per Ettore. Costo dell’esperienza 47,38€ cad. burriccu, da ritenersi almeno un 20% eccessivo rispetto alla qualità dell’offerta.

Il ristorante Lo Zodiaco riesce ad offrire una buona qualità della cucina, in entrambe le varianti di mare e di terra, oltre ad una buona offerta per la pizza, che al momento sembra il punto di attrazione principale di un locale sempre ben frequentato che non conosce crisi; non è un caso che all’ingresso sia stata allestita una vera e propria sala d’attesa per i clienti senza tavolo riservato. La gestione pare soddisfatta di questo aspetto e non sembra invece interessata a migliorare la qualità del servizio in sala, troppo informale e con diverse cadute di professionalità. Quest’aspetto nega la concessione di un terzo burriccu che renderebbe giustizia alla qualità dei piatti, qualità che vorremmo evidenziare con una nota di merito: due somarelli con menzione speciale.

 

VALUTAZIONE “Lo Zodiaco”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Lo Zodiaco Indirizzo: Via Sassari 59, Cagliari
Telefono: 070670333    [mostra in google maps]

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