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giu 8 2013

Ristorante Corso Dodici – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

Corso 12 - Interno

Corso 12 – Interno

 

Prese il pane e lo spezzò. Giustappunto in dodici sareste dovuti giungere per rendermi grazia, perché ciascuno di voi sarebbe potuto divenire il mio tredicesimo, sottraendo al peccato l’umanità intera, dissetandosi alla fonte immortale della mia gloria. Che l’imperfetto giudizio dell’Uomo decreti miserevole questo destino, ben poco dovete curarvene; nessuno tra voi può arrivare ad intendere pienamente il perché di ciascuna piega delle mie vesti, né percepire l’infinita bellezza del mio celato orizzonte.
Bene, tutt’altro questo mio orizzonte si sarebbe sognato, che veder raccolti i dodici in uno, alla mia mensa, e questo “uno” vestito con abiti firmati Lacoste. Se non altro, non  sono capitato nel tavolo dei discepoli con i sandali griffati H… Acca di accallonato!
 

Corso 12 - Burrata su nido di melanzane

Corso 12 – Burrata su nido di melanzane

 

Il caldo, finalmente! Fulminante ed improvviso, gravoso e stuzzicante, arriva di Venerdì sera, e la città d’improvviso si anima. Come centomila lumache baluginanti dalla terra, dopo un acquazzone durato un Inverno intero, i cagliaritani si riversano per le strade del fine settimana, ed è subito un’esplosione di esibita superba vanità, di repressa e incontrollata sensualità. Il “Corso Vittorio” si trasforma in un asfissiante ed orgiastico fiume in piena, fatto di schiamazzi, di sguardi fugaci, di pretese richieste d’attenzione, di tutto quello, insomma, che l’areste Jesus divisa evitare, subitamente sgattaiolando – dopo un avventuroso ed impossibile parcheggio del Raschione Ettore – dentro il locale che li avrebbe ospitati.
 

Corso 12 - Tagliere di salumi e formaggi

Tagliere salumi formaggi

Corso 12 - Salmone marinato

Salmone marinato

 

Il “Corso dodici” è certamente un BAR-Ristorante di tendenza. Recentemente affacciatosi sul lato Sud del Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi da Pizza Yenne -in Cagliari-, è strutturalmente caratterizzato da un lungo e stretto corridoio che, superato il pur breve bancone al vestibolo di ingresso, si estende spigolosamente fino all’ingresso di servizi e cucina. Gli spazi vengono tagliati con elegante e geometrica essenzialità, coniugata dalle pareti color grigio perla, dai tavolini rustici quadrangolari, e dai particolari inserti lignei superiori, che si alternano e scandiscono la presenza di numerosi e ben dosati punti luce. La parete al lato Est, sobriamente spoglia, accoglie una interminata fila di divanetti imbottiti mentre, al lato opposto, è notevole la sequenza di tele fotografiche in stile pop-art, i cui soggetti progressivamente degradano in umana espressività, dalla luce dell’ingresso fino al buio ideale del fondo sala.
 

Corso 12 - Trofie al pesce spada

Corso 12 – Trofie al pesce spada

 

Jesus e il Raschione – in obbligata formazione PACS per l’indisponibilità dell’Ing.Marrocu, e la congiunta indisponibilità dello stesso Jesus a spostare la ciccionata di Sabato – , alle ore 21 fanno il loro ingresso nel locale. A quell’ora la sala e praticamente vuota mentre, in virtù della calda serata, i tavolini e le sedie esterne non hanno difficoltà nel trovare avventori che possano accogliere. Al loro arrivo i Burricchi vengono ricevuti da un giovanile e ben nutrito personale, oltre ché da un lieve aromatico sentore di impregnante del legno, fisiologicamente comprensibile in virtù della recente apertura. Veniamo fatti accomodare su un piccolo tavolino per due (i fiorellini sono stati gentilmente fatti portare via, per lasciare spazio alle vivande: «non è una serata romantica!») che verrà poi affiancato da un suo gemello, onde sostenere le numerose pietanze ordinate, per poi venire nuovamente ridimensionato, causa l’arrivo di due coppie ritardatarie. A questo proposito, c’è da dire che questa operazione è stata furbescamente condotta sfruttando l’acquiescenza del più docile Raschione, nel mentre che Jesus – che altrimenti col cazzo avrebbe acconsentito – si trovava per questioni personali alla toilette!
 

Corso 12 - Fregola fiori di zucca e guanciale

Corso 12 – Fregola fiori di zucca e guanciale

 

Il Menù del ristorante (presentato tra l’altro con un accattivante libretto, quasi scardinato da Jesus per poterlo aprire) appare intelligente e ben strutturato, per la dimensione e la filosofia del locale. Agli antipasti freddi, i primi di pasta fresca, i tradizionali secondi di carne e pesce, viene dedicato un capitolo intero alle polpette, proposte in declinazione di terra e di mare. Ermetici i dessert evidenziati, mentre la pur fornita cantina – per quanto abbiamo inteso -, non è supportata da una dettagliata descrizione cartacea né, a quanto pare, da un efficiente servizio logistico-organizzativo, dato che il vino inizialmente comandato dai Burricchi è risultato sì presente, ma non immediatamente fruibile, in quanto sbadatamente scordato fuori dal frigo! Ad ogni modo, subitamente la prima etichetta veniva rimpiazzata da un ottimo Vermentino di Gallura superiore DOCG “Monteoro”, di Alghero, cantine Sella&Mosca, servito con la giusta teatrale assistenza a favore, questa volta, del poco teatrale quanto sbrigativo Raschione.
 

Corso 12 - Tagliata di tonno

Corso 12 – Tagliata di tonno

 

Censurata sul nascere da Jesus la possibilità di integrare gli antipasti con delle polpette, ordiniamo tutte e tre le pietanze disponibili in menù; tagliere di salumi e formaggi composto da pomodorini, pecorino fresco, semi-stagionato, salsiccia sarda, prosciutto crudo, mustela (lonza di maiale), accompagnati da deliziose confetture di produzione familiare, alla mela dolce e mirto e alle mele e fichi; buonissimo salmone marinato abbinato (questo abbinamento è piaciuto però più al Raschione) ad arance e insalata di finocchi; burrata su nido di melanzane marinate alla maggiorana e aceto balsamico. Quest’ultimo piatto, pensato per la stagione estiva, ha invero ricevuto meno apprezzamenti, alla prova del gusto, rispetto ai primi due.

 

Corso 12 - Polpette al tonno con cipolle di Tropea

Corso 12 – Polpette al tonno con cipolle di Tropea

 

Se gli antipasti si sono rivelati di buona ma non rara fattura, possiamo decretare i primi piatti come momento più alto e solenne della cena: trofie di pasta fresca al pesce spada con pomodoro, basilico e olive taggiasche per Jesus, fregola con fiori di zucca e guanciale per il Raschione. Le trofie di Jesus dimostravano essere uno spettacolare equilibrio di raccolti e differenti sapori, che pungenti e singolari si alternavano sul palato senza mai sovrastarsi, costringendo alla vigile curiosità, fino all’ultima forchettata. Del tutto differente il discorso sui secondi, che forse hanno risentito degli effetti del gran numero di avventori (principalmente declinati nei cromosomi XX) , che chiassosamente andavano ad affollare via via la sala, cagionando così un incrementale carico di lavoro per servizio in sala (comunque mantenutosi efficace ed empatico per tutto il tempo) e la cucina; anonime (se non fosse per la cipolla) polpette di tonno con cipolla di Tropea e riduzione di aceto balsamico per il Raschione; insapore – quanto eccessivamente tostata in superficie -, tagliata di tonno in crosta di sesamo, su letto di rucola, peperoni e riduzione di aceto balsamico, per Jesus. Probabilmente il burriccu avrebbe dovuto chiedere il tonno crudo, così come il Raschione avrebbe dovuto pretendere un piatto piano per gustare le sue polpette! Ad ogni modo, le lamentele di Jesus hanno avuto come effetto la decurtazione del conto finale, cosa sempre apprezzabile, non come iridescente via di fuga concessa al cliente susunku, ma come costruttivo riconoscimento della sua insindacabile titolarità.
 

Corso 12 - Panna cotta

Corso 12 – Panna cotta

Corso 12 - Cheesecake

Corso 12 – Cheesecake

 

Con i dessert (del giorno) la qualità risaliva decisamente oltre la soglia del positivo: cheesecake ai frutti di bosco per il Raschione, panna cotta al caramello per Jesus, il tutto accompagnato da un moscatello della casa, invero apprezzato più da Jesus che dal Raschione. La cena si concludeva quindi senza ulteriori divagazioni. Costo complessivo 41€ cadaburriccu, da ritenersi adeguato, in funzione di qualità dell’ambientazione, servizio e soddisfazione alimentare prodotta.

 
Organizzato con un’ambientazione accattivante e alla moda, “Corso Dodici” deve certo risolvere alcuni piccoli problemi legati alla propria fase di avviamento, con severo riferimento ad episodiche défaillance della cucina. Detto questo, è buona l’impostazione generale, mentre la mano dello chef è in grado di certo di regalare più d’una soddisfazione. Se amate i locali di tendenza, e non avete preclusioni razziali nei confronti delle scarpe Hogan, Corso Dodici è il posto che fa per voi. Tre burricchi con qualche meno.

 

VALUTAZIONE “Corso Dodici”: Tre Burricchi.
Ristorante Corso Dodici Indirizzo: Corso V.Emanuele II 12, Cagliari
Telefono: 0700991988 [mostra in google maps]

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nov 19 2011

VIK Very International Kitchen – Cagliari

 Scritto da Ing. Marrocu | 8 commenti | Commenta

VIK - Interno

VIK – Interno

 

VIK Very International Kitchen.

Cagliari, ore 20:55. Puntualissimi, come sempre. Cinque. Esattamente cinque. Sono gli squilli sul cellulare dell’Ing. Marrocu, che si destreggia tra vetture che procedono contromano nel buio viale Trieste, nell’occasione una jungla animata da giovani neopatentati…

«Mi dica dottore», risponde.
«Sta arrivando?» Siamo già qui, la aspettiamo!!»
tuona il solerte Raschione Ettore…
«Eh, sto arrivando CA..O!».
 

VIK - Ostriche di Marennes Oléron

VIK – Ostriche Fin de claire

 

Ore 20:57. Via Carloforte. Puntualissimi. Cinque. Per l’occasione cinque. Sono i burricchi, inconsapevoli ma audaci, che dopo i saluti di rito, varcano la soglia del VIK.
Cosa ci faranno cinque bifolchi in un contesto così distinto? E’ quello che si chiederà la cortese responsabile di sala, Stefania, che accoglie gli avventori come fossero rispettabili ospiti, senza trasecolare di fronte al loro animalesco aspetto:
«Prego, accomodatevi».
Subito a loro agio, prendono posto in una ambientazione semplice, lineare, trasparente, moderna…leggera. Ampie vetrate nell’involucro esterno “aprono” il locale al centrale e frquentato quartiere Stampace e, altresì, pongono in bella mostra l’interno ai viandanti, così come è in bella mostra tutta la raffinata attività svolta all’interno della cucina.
Non una cucina qualunque. Una Very International Kitchen.
 

VIK - Cruditè di mare, Capesante

VIK – Cruditè di mare, Capesante

 

La selezione del vino è privilegio, oggi, dell’Ing. Jesus, che chiede espressamente un’etichetta non presente nella carta: il Tuvaoes, vermentino di Sardegna delle cantine Cherchi. L’aperitivo è invece offerto dalla casa: uno spumante prosecco in calice flùte, che accompagna cruditè di seppiette su un letto di zucchine. Ottimo inizio!
La scelta tattica asinina consiste nel richiedere numerosi diversi antipasti, ciascuno in porzione singola, da dividere equamente, in modo da avere una visione d’insieme delle potenzialità dello chef. Così, grazie anche all’aiuto della sempre presente Stefania e di un suo giovane collega, ciascun burricco può così assaporare ben cinque mini-porzioni di allettanti pietanze.

VIK - Fregula scampi gamberi coriandolo

VIK – Fregula scampi gamberi coriandolo

 

E’ un susseguirsi di ostriche francesi Fin de claire con ghiaccio, limone e decoro vegetale su vassoio dedicato, cruditè di  gamberi su letto di avocado; dentice con cipolla di tropea, zenzero, chili e coriandolo e sale rosa; parago al cocco, tamarindo, menta, sale maldon e aceto di vernaccia; cruditè di scampi con sale nero; capesante cotte con salsa di zafferano e chutney di zucca. Roba da deliziare i più raffinati ed esigenti palati. Le mini-porzioni siffatte hanno ingannato i più presuntuosi:

«La qualità è ottima, ma le dosi lasciano a desiderare», dicono loro…

Ma eccoli subito di fronte alla scelta dei primi piatti: “Fregula” con scampi gamberi e coriandolo mangiata dal Dott. Ettore e l’Ing. Melis, un piatto tipicamente nostrano rivisitato in chiave internazionale.  Tra le più prelibate mai gustate.

VIK - Lorighitas ombrina pomodori zafferano

VIK – Lorighitas ombrina pomodori zafferano

VIK - Vialone nano liquirizia

VIK – Vialone nano crema di parmigiano e liquirizia

 

“Lorighitas” con ombrina, pomodori e zafferano presi dall’Ing. Jesus: una delizia.
“Vialone nano” con crema di parmigiano 30 mesi e spruzzata di liquirizia pura in polvere per l’Ing. Marrocu e l’ex glorioso triunviro Dott. Ing. Pg.: sopraffino!
Le porzoni erano adeguate, la qualità si confermava al top anche nello stile dell’impiattamento, che faceva per qualche attimo dimenticare il solito foraggio e, accortisi di ciò, anche i più presuntuosi burricchi smisero di ragliare rumorosamente e disarmonicamente!!!
 

VIK - Baccalà cipolla nero di seppia caffè

VIK – Baccalà cipolla nero di seppia caffè

 

I Tuvaoes salivano a tre…il numero perfetto di Jesus che percorreva ormai, per la terza volta, il bisognoso percorso con incedere tortuoso.
Il menù scintillava di secondi piatti invitanti che ponevano gli avidi commensali di fronte alla difficile scelta ma, com’è noto, l’asino non cambia idea, specie se in branco: stessa tattica degli antipasti. Cinque secondi cinque. Divisi in miniporzioni. Ecco del baccalà con cipolla, nero di seppia, caffè, cardamomo, dispensato con l’aiuto del servizio di sala. Imperversano proteste:
«A me ne ha messo di meno, a te di più»,
sotto lo sguardo sbigottito degli altri frequentatori dalle sembianze umane…

VIK - Dentice, Parago, Piccione, Ricciola

VIK – Dentice, Parago, Piccione, Ricciola

 


Ecco ancòra  dentice a bassa cottura con verza, zenzero, limone e olio d’oliva: alzi la mano chi l’ha già provato.
Ricciola con foie gras, teriyaki, purea di patate: offriamo una cena a chi ce lo ripropone a casa.
Parago con bietola, pinoli, uva passa, pangraté: delizioso.
Petto di piccione con pistacchio patate, valeriana e bacche di ginepro:

«Ma cos’è piccione preso a fionda in piazza Jenne? Ha ha ha»

…Che BURRIKI !!!
 

VIK - Pera cotta

VIK – Pera cotta

 

Ci si avvia così verso il piatto conclusivo, il dessert.
Per Jesus pera cotta con crema di vino bianco e nero (non meglio specificati). Vi era poi la crema di gelato di zucca con caramello e amaretto, scelta dall’Ing.Marrocu, millefoglie con panna e crema al limone e frutti di bosco per gli Ingegneri P.G. e Melis, che già lasciavano trasparire sul volto una certa preoccupazione…
Tutte prelibatezze di prim’ordine, dagli accostamenti sensoriali inediti, fantasiosi, sublimi. Il tutto accompagnato da Nasco Angialis della cantina Argiolas, offerto dalla casa.
 

VIK - Crema di gelato

VIK – Crema di gelato

VIK - Millefoglie

VIK – Millefoglie

 

Per concludere 2 caffè per Jesus e per PG, liquore al finocchietto selvatico per il Raschione Ettore, grappa ancòra per Jesus. Il tutto accompagnato dall’ultima delizia: palline di cioccolato ripiene di crema al limone, o alla gianduia, sempre offerto dalla casa.
La cena è giunta così alla conclusione. Il costo è di 94 euro cadauno, che potrebbero fare storcere il naso, cadere le orecchie in terra, scornare  i burricchi più parsimoniosamente susunki.

VIK - Burriccu scornato

VIK – Burriccu scornato

 

Ma chi davvero cerca una cucina di alto livello non può prescindere dal provare questo ristorante che, a nostro avviso, ha forse il solo limite del contesto in cui è inserito; piatti così raffinati meriterebbero sicuramente un’ ambientazione più elegante. Il giudizio comlessivo è di quattro burricchi, il che colloca  VIK nella zona più alta della nostra originale classifica, con pieno merito.
Non possiamo mancare dal segnalare proprio lo scornamento del burricco PG e dell’amico Melis, entrambi già senza orecchie, vittime dell’imboscata ordita da Ettore che non si è voluto far scappare l’occasione di scegliere uno dei ristoranti più costosi della città, in virtù della loro concomitante presenza.

Burrikki. Susunki.
 


VALUTAZIONE “VIK”: Quattro Burricchi.
Ristorante VIK Indirizzo: Via Carloforte 76, Cagliari
Telefono: 3464218813    [mostra in google maps]
 

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