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Ristorante Al Castello – Cagliari

 Scritto da Jesus il 27 ottobre 2012 alle 16:54 9 commenti | Commenta

Al Castello - Castello S.Michele

Al Castello – Castello S.Michele

 

Con la voglia e sa gana di chi, penitente, deve risalire, con il solo uso delle sue rotule, l’erta di San Michele fino al suo Castello, per dopo rotolarsi dal declivio cosparso di catrame ed unguenti griffati D&G iniziamo, “alla vecchia maniera”, la disamina e il resoconto della ciccionata di quest’ultimo Venerdì di Ottobre, nell’AD MMXII.
E la iniziamo, questa disamina, con un breve ma intenso accenno all’evanescente figura dell’Ing.Marrocu, terzo Triumviro ufficiale, che i nostri lettori e lettrici divisano ormai insistentemente di rivedere – dopo settimane d’assenza – su queste pagine. Confidiamo che il governo canadese, che ha ospitato il vagabondo ingegnere durante il suo trip nordamericano, prenda una posizione chiara e decisa sull’argomento, e ce lo rimandi prontamente indietro, anche perché Jesus non vorrebbe presentarsi nuovamente in pubblico, con il Raschione, in formazione PACS!
 

Al Castello - Interno

Al Castello – Interno

 

Poco prima delle ore 21.00, nell’uggiosa serata di Venerdì, Jesus e il Raschione risalivano il colle di San Michele, non solleticando le proprie quattro rotule, ma per mezzo delle quattro ruote della 150cv presidenziale, che ha comunque sofferto e vagito non poco, nell’affrontare l’approssimativo sterrato e i numerosi dossi pseudo-artificiali, che portano su, fino ai parcheggi nei pressi degli ascensori comunali; a partire da questi, gli avventori del ristorante “Al Castello”, devono percorrere a piedi un suggestivo sentiero panoramico, da cui si ammirano, in tutta la loro notturna magnificenza, la città e il golfo di Cagliari. Ancor più accattivante prospettiva – possiamo immaginare -, avremmo avuto al crepuscolo, in una calda serata estiva inondati dagli sfumati ed accesi colori del tramonto. Lungo il non impegnativo cammino, ci si imbatte inevitabilmente nell’imponente (e abilmente illuminata) sagoma del Castello di S.Michele, fortezza difensiva medioevale, edificata nel X secolo D.C., oggi “Centro comunale d’Arte e Cultura” inaugurato nel 2011. Il descritto percorso turistico, non sarebbe invero necessario per arrivare al ristorante, in quanto direttamente raggiungibile (in auto) da una via secondaria interdetta al pubblico; motivo per il quale, nel caso abbiate particolari problemi di deambulazione, vi suggeriamo di richiedere l’accesso direttamente in fase di prenotazione.
 

Al Castello - Antipasti mare freddi

Al Castello – Antipasti mare freddi

 

Come indicato dalla gentile e giovane titolare (almeno abbiamo intuito fosse tale), il ristorante “Al Castello” è alloggiato nell’edificio che un tempo ospitava una caserma della Marina Militare, poco distante dallo storico maniero.
Alla solida struttura originaria dell’immobile, è stato aggiunto una sorta di funzionale gazebo perimetrale, che ospita la sala da pranzo e che è lateralmente delimitato da un’ampia vetrata, allestita al fine di valorizzare a pieno l’incantevole vista che si gode – su Cagliari – da lassù.
Le pareti e gli infissi della muratura interna, gli estesi drappeggi cremisi ed un efficace finto pozzo in pietra, ritagliano un’ambientazione di certo accattivante e romantica (suggerimento: l’utilizzo di candele al tavolo potrebbe esaltare questo fattore), sapientemente sostenuta da un’adeguata musica di sottofondo.
 

Al Castello - Antipasti terra mare caldi

Al Castello – Antipasti terra mare caldi

 

Aggirato il vestibolo di ingresso, ed introdotti nella sala panoramica, i due burricchi venivano fatti accomodare in un tavolo a ridosso della bella vetrata (per l’occasione aperta a beneficio del ricambio dell’aria e della voracità delle zanzare autunnali, acc!). Poco più tardi, arrivava l’unico gentile cameriere addetto al servizio che, nonostante qualche piccola sbavatura, si è dimostrato adeguatamente diligente e incisivo, aiutato fors’anche dall’esiguo numero di avventori presenti durante tutta la serata.
Notiamo subito nel menù – a dire la verità non particolarmente fantasioso, per il Burriccu Sollai, citiamo gli amati spaghetti alla bottarga! -, il “bouquet” di antipasti di mare e terra, che volentieri ordiniamo, parimenti ai primi piatti e, dopo una breve contrattazione determinata dall’assenza dell’etichetta inizialmente prescelta, il vino: Vermentino DOCG “Funtanaliras oro” della “Cantina del Vermentino” di Monti.
 

Al Castello - Spaghetti allo scoglio

Al Castello – Spaghetti allo scoglio

 

Dobbiamo ora, purtroppo, rendicontare sulle note dolenti. Gli antipasti, arrivati rapidamente al tavolo – ad esclusione degli affettati di terra che possiamo decretare dignitosamente appetibili -, a nostro giudizio si sono rivelati assolutamente mediocri, in ordine alle materie prime utilizzate (non lontano il sospetto che i frutti di mare  fossero per la quasi totalità surgelati) alla preparazione e alla loro presentazione. In particolare, la zuppetta di cozze si è manifestata solo “esternamente” tiepida, tanto da far sospettare che fosse stata preparata, riposta in frigorifero e maldestramente riscaldata in ultimo, prima di essere a noi servita.
Alla richiesta di spiegazioni, ci è stato riferito (con tanto di scuse ufficiali dello chef) che, per un disguido, le cozze si erano raffreddate prima di raggiungere la loro destinazione: «Pare che le cozze siano arrivate fredde nel passaggio cucina-tundra-steppa-sala (Cit. Raschione, via LIVE Twitter #CICCIONATA)».
Oltre alla già citata zuppetta di cozze, gli antipasti erano composti da: piatto di terra con salsiccia sarda, pecorino fresco, ricotta affumicata, olive verdi sott’olio; lonza di maiale (mustela) su letto di carote e verdure; insalata di mare (seppie surimi cozze, peperoni, cipolle); insalata di polpo con aceto balsamico; moscardini alla diavola (che sinceramente non capiamo come potessero essere definiti “alla diavola”, e che comunque registriamo come il piatto peggiore del bouquet) con limone, su letto di verdure; insalata di polpi e moscardini su letto di lattuga iceberg; melanzane a “sa schiscionera” su letto di pane carasau.
 

Al Castello - Fregola con arselle

Al Castello – Fregola con arselle

 

Oltre alle cozze, abbiamo avuto seria difficoltà nell’identificare, nei pur numerosi antipasti, un appena lontano gusto di mare, con ingredienti – tra l’altro insistentemente riproposti, come il polpo e i moscardini -, che risultavano praticamente insapore.
Ben più gustosi, ci sono apparsi invece i primi piatti, probabilmente per merito delle arselle che, a differenza dei succitati mitili, riuscivano a trasferire un minimo di gusto e piacevolezza al condimento: spaghetti allo scoglio con cozze (!), arselle, seppie, gamberi e pomodori per Jesus, fregola con arselle per il Raschione.
A questo punto i burricchi, avendo immaginato per interpolazione la possibile qualità dei secondi piatti, decidevano di passare direttamente al dolce.
 

Al Castello - Sebada al miele

Sebada al miele

Al Castello - Mini viennetta

Mini viennetta

 

Per nulla conquistato dall’offerta della casa in merito ai dessert, Jesus dirottava la sua scelta verso una preconfezionata e altisonante “Mini Viennetta” Algida, che si è dimostrata in effetti piuttosto buona e ben presentata.
Meno entusiasmante, il dessert del Raschione: una Sebada al miele che, seppure esteticamente ben allestita (con arance, kiwi e pere) e felicemente preparata, veniva demolita da un dozzinale “millefiori”, utilizzato come condimento di base. Sarebbe bastato un miele appena più prestigioso…

 

La cena si concludeva quindi con un caffè («Gesucristu!») e un amaro “Montenegro” per Jesus (servito nel bicchiere originale), e con un “Jagermeister” per il Raschione. Costo complessivo della serata, 36€ cadauno (in origine 40€, poi scontati), commisurati con riferimento alla meravigliosa location, totalmente sovrastimati in merito alla qualità delle pietanze consumate.

Il ristorante “Al Castello” presenta senz’altro un notevole punto di forza nella sua posizione privilegiata e nell’intelligente allestimento estetico. Se parliamo di qualità delle materie prime e della cucina in generale, invero, non possiamo che esortare la titolare e il personale a cambiare totalmente registro: non tutti i turisti e non tutti i cagliaritani, si accontentano così facilmente! Un burriccu, con menzione speciale per il bel panorama.

 


VALUTAZIONE “Al Castello”: Un Burriccu con menzione speciale.
Ristorante Al Castello Indirizzo: Parco colle S.Michele, Cagliari
Telefono: 070554438    [mostra in google maps]
 

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1.5 / 5 stars     

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9 Commenti su “Ristorante Al Castello – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    O che bel castello, occhio arriva il somarello,
    e nel bel castello, ciccionare lui vorrà.
    Tutto così bello, prova a dire il somarello,
    accogliente e bello, ma chissà se basterà.
    Lo recensiremo, prende appunti il somarello,
    lo recensiremo, ed in rete finirà.
    Non ce ne importa, caro amico somarello,
    non ce ne importa, se qualcuno leggerà.

    Un insolito venerdi di passione sta per cominciare per la Compagnia del Somarello, derubricata anche in questa occasione per l’ennesima assenza dell’ormai disperso Ing. Marrocu, in pellegrinaggio per le lande canadesi alla ricerca della soddisfazione di ben altri interessi, passione per l’opulenza dei peccati della tavola, passione che, nell’evolversi della serata, si trasformerà nella Passione di Jesus, quella originale.
    Con questa parabola mi appresto a descrivere una esperienza che servirà ai protagonisti unicamente per temprare il carattere.
    La straordinaria e fortunata location del ristorante, l’ambientazione elegante e raffinata, il personale attento e gentile, non si completano certamente con una cucina adeguata, che mostra subito i propri limiti in un’offerta di antipasti che annovera pochi e non ricercati tipi di ingredienti, di qualità risultata decisamente non gradevole al palato, in un numero eccessivo di varianti fra le quali abbiamo avuto difficoltà a trovarne una di qualità sufficiente, forse la sola lonza di maiale; censurabile il polpo alla diavola, per gusto e consistenza.
    La sufficienza risicata della sola fregola alle arselle e del dessert da me assaporato, non sollevano le sorti di una cucina il cui rendimento, auspichiamo sia episodico, circoscritto a poche sfortunate esperienze come la nostra, ma che per il momento non possiamo considerare sufficiente.
    La poca qualità riscontrata non è stata supportata da un prezzo popolare, nonostate un maldestro tentativo di sconto alla cassa, e questo potrebbe scoraggiare eventuali avventori particolarmente attenti alla spesa.
    Alla luce di queste situazioni non posso che confermare il giudizio del buon Jesus: un burriccu con menzione speciale per la location invidiabile.

    • sirdic Dice:

      Esimi burricchi, seriamente, se al mondo vi fosse giustizia, dovreste campare della vostra arte. Non paghi del vostro sapiente utilizzo della lingua di Dante, ora mi deliziate pure con una canzone!
      Saluti, e speriamo che la prossima ciccionata vada meglio!

      • Jesus Dice:

        Egregio Sirdic, le sue parole ci scaldano il cuore. Confidiamo che l’ing.Marrocu, venga riconosciuto e apprezzato postumo. :D
        Le arrivi ossequioso il nostro saluto, in qualunque anfratto del Sol Levante, Lei si trovi…

  • coach Dice:

    Carissimi equidi, vedo che ultimamente andate a ciccionare in posti poco frequentati. La foto della sala è inquietante

    • Jesus Dice:

      Carissimo Coach, al contrario di quanto sosterrebbe il nostro ex-pemier, i ristoranti in questo periodo non sono frequentatissimi, ad esclusione del Sabato sera.
      Riguardo la sala, sarebbe potuta essere allestita con più gusto, questo e vero, ma non possiamo assolutamente sostenere che sia poco suggestiva e inelegante, anche in virtù del meraviglioso panorama che si gode, che per tre quarti crea da solo la giusta atmosfera. Torni presto a trovarci!

  • coach Dice:

    Jesus, mi sono espresso male. Intendevo inquietante per il fatto che era vuota :-). Il meso scorso sono stato da Semplicemente era di martedì, noi siamo arrivati alle 20.45, alle 21.30 il locale era pieno. La settimana scorsa sono stato da RistoPub Margherita alle 21.00 ed era pieno, siamo andati via a mezzanotte circa e c’era ancora qualcuno. Secondo me la qualità premia sempre.
    P.S.
    Ci conosceremo mercoledì

  • coach Dice:

    Io non ho dubbi!

  • SiggiM Dice:

    A causa della chiusura della strada ed il guasto perenne del ascensore accesso solo a piedi al ristorante.

    Consequenza CHIUSURA (CREDO PER FALLIMENTO) grazie al comune !!!

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