☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
ott 11 2014

Hotel Ristorante Ispinigoli – Dorgali

 Scritto da Jesus | | Commenta

Ispinigoli - Forno esterno

Ispinigoli – Forno esterno

 

Il cuore del monte, dalle profondità della terra, sale a divorarti e malignarti. Il suo fiato è opprimente e diabolico, ma sa attirarti verso di lui e costringerti al sacrificio. Ti supplica di lanciarti nel suo abisso, di scivolare nelle sue viscere, di ammirare dal baratro un cielo fatto di tenebra, di pietra e di sudore eterno. Gradino dopo gradino, i sensi riescono ad avvertire il vagare umido di epoche remote. Ad ogni passo contiamo i millenni impiegati dal silenzio per costruire il suolo sotto i nostri piedi, ed è seducente pensare che abbiamo il potere di distruggere tutto in un istante; ed è insopportabile pensare che qualcun altro possa farlo al posto nostro. Capito questo, possiamo risalire a veder il sole di mezzogiorno. Sotto questo suolo la luce non ha senso: l’oscurità è l’unico regno che il freddo crudo delle gole sarde possa desiderare.
 

Ispinigoli - Terrazza

Ispinigoli – Terrazza

 

Lasciati dietro di noi e sotto di noi, il ventre della montagna e l’abisso delle vergini, possiamo dedicarci, in questa calda giornata di ferragosto, a quello per cui siamo più portati. Non certo esplorare le viscere della terra, né calarci alla ricerca dell’ignoto, anche perché sicuramente google l’avrà scoperto prima di noi. Scopri anche tu, caro lettore, cosa è realmente Ispinigoli, cosa rappresenta per questa Terra, quali poesie della natura e ancestrali leggende porta con se, prima ancora che qualche burriccu senza autorità possa narrartelo. Possiamo qui invece ammirare e farti ammirare le tinte dell’acquarello che ci circonda: le campagne e la rigogliosa vallata che si distende fino al mare. Il giorno che ti offre i suoi silenzi, i muggiti lontani di bestie al pascolo, l’odore pungente del letame misto all’aria tersa della sera, la notte che ti soffia in faccia e ti regala un inarrivabile desiderio di quiete e serenità.
 

Ispinigoli - Antipasti terra

Ispinigoli – Antipasti terra

Ispinigoli - Antipasti mare

Ispinigoli – Antipasti mare

 

Dopo la visita alla grotta di Ispinigoli, una nuova anomala comitiva predisponeva il proprio accomodo sulla terrazza dell’omonimo Hotel/Ristorante. Il giorno prima, affogato nei bagordi della Cala Gononone by Night, il Raschione Ettore era riuscito a trovare quattro posti ancora disponibili per il pranzo di ferragosto. Per sé, per Jesus, per La Donna del Presidente, e per la Cognata del Presidente, condividenti la medesima vacanza in Terra e mare di Barbagia. L’Hotel, come descritto è immerso nel verde, a pochi passi dalla famosa grotta carsica.
 

Ispinigoli - Ravioli ripieni di formaggio e menta al sugo tradizionale.

Ispinigoli – Ravioli di formaggio

 

Prima dell’accesso agli spazi dell’hotel, accoglie il visitatore una piccola costruzione in pietra, destinata alla cottura di maialetti e altri sfortunati oggetti/soggetti sacrificali. Non è invero del tutto gradevole l’impatto visivo con la reception, adiacente ad un piccolo bar collocato a ridosso del vestibolo d’ingresso.
Tutta la struttura ha un sapore un po’ retrò, stile anni ’80, e questo ha di certo un suo fascino. La vista che si gode dalle camere da letto (l’Hotel aveva ospitato la coppia presidenziale circa un anno fa, in occasione del matrimonio di un collega di Jesus) e dalla terrazza del ristorante, è ad ogni modo impagabile, tanto da rendere splendido qualsiasi frugale o mondano avvicinamento a questi luoghi.
 

Ispinigoli - Fregola alla pescatora.

Ispinigoli – Fregola alla pescatora

 

Arrivati al ristorante, dopo un brindisi di benvenuto (a base di cannonau DOC “Filieri” rosato della cantina “Dorgali”) con contestuale accaparramento di stuzzichini locali, veniamo fatti accomodare sulla terrazza, in uno nei posti più esclusivi della sala, a dispetto della prenotazione dell’ultimo minuto! Il personale di sala è piuttosto numeroso e, immaginiamo, parzialmente in forze giusto per l’evento ferragostano. Il servizio si rivelerà quindi piuttosto alla buona, ma sufficientemente puntuale ed attento. Il menù era fisso e vergato su una graziosa pergamena bianca, mentre i vini a disposizione dei Burricchi erano un Vermentino di Sardegna DOC “Isalle” e un Cannonau DOC “Vigna di Isalle”, entrambi della Cantina sociale di Dorgali.
 

Ispinigoli - Porcetto alla brace con patate al forno.

Porcetto alla brace

Ispinigoli - Filetto di orata al profumo di erbe locali, calamari fritti.

Orata, calamari fritti

 

Il susseguirsi dei piatti ci ha consentito di sperimentare sapori riconducibili ad una cucina decisamente semplice ma di buona qualità, anche se (a parte una porzione di porceddu arrosto) più vicina a quella di costumanza nel pot-pourri campidanese, piuttosto che la tradizionale barbaricina. Gli antipasti si articolavano in una composizione dicotomica terra-mare: dapprima una selezione di salumi locali (prosciutto, coppa di maiale, salsiccia) con tomata, frue e nodino di formaggio, seguiti da un piatto composito con insalata di polpo con frutti di mare, gamberi olio e limone, barchetta con rana pescatrice alla catalana.
 

Ispinigoli -Semifreddo variegato alle more.

Semifreddo alle more

Ispinigoli - Macedonia di frutta.

Macedonia di frutta

 

Primi piatti. Ravioli ripieni di formaggio e menta al sugo tradizionale, seguiti da una buona fregola allo scoglio con cozze calamari e gamberi. Secondi piatti: porceddu alla brace con patate arrosto, filetto di orata al profumo di erbe locali e calamari fritti. Anche se potrebbe non sembrare dalle foto, grazie ai continui bis e “richiamini” al tavolo, le quantità ingurgitate risultavano essere al minimo industriali, con saturazione raggiunta a circa 2/3 del pasto! Per finire, i dolci: semifreddo variegato alle more e macedonia di frutta fresca, con pesche, mela anguria, uva e banana (almeno mi sembra di ricordare). Ovviamente caffè e amari classici (Jesus ordinava una “Sprite”!). Costo complessivo del pranzo 46€ cadauno, tutto sommato congrui data la festività, la qualità, e il numero di portate.

 

Ambientazione splendida. Un po’ meno brillante è la cucina del ristorante “Ispinigoli”, che a nostro avviso, qualora non intendesse orientarsi più su un discorso di creatività e sperimentazione, dovrebbe dedicarsi maggiormente alle tradizioni culinarie indigene. Due burricchi con menzione speciale per la location.

 


VALUTAZIONE “Ispinigoli”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Ispinigoli Indirizzo: Località Ispinigoli, Dorgali
Telefono: 078495268    [mostra in google maps]
 

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mar 30 2013

Ristorante Sapori d’Ogliastra – Cagliari

 Scritto da Ettore | 3 commenti | Commenta

Sapori d'Ogliastra - Interno

Sapori d’Ogliastra – Interno

 

Così come ad Oriente, in quel maledetto venerdi nell’anno 33 d.J. un noto narratore della Galilea, dopo una cena con vecchi amici e un successivo momento di relax presso l’uliveto di famiglia, si ritrovò a seguire un percorso di una quindicina di tappe col peso della croce, simbolo di sentenza definitiva e perciò spauracchio di tutti gli osti del luogo, quasi due millenni più tardi, in quel di Cagliari, si celebrava il rito della passione di un noto somaro dell’hinterland cagliaritano, sotto il peso della croce del proprio giudizio e di quello dei compagni, continua quello che ormai è un viaggio con un inizio ma che non conosce fine, diretto, per questa occasione sulle traccie che conducono verso il levante. L’Ogliastra, stupenda vetrina della natura selvaggia e incontaminata della nostra isola, ma anche terra di profumi e di sapori, che tanti hanno provato vanamente a riprodurre, è la direzione indicata.
 

Sapori d'Ogliastra - Antipasti

Sapori d’Ogliastra – Antipasti

 

Cagliari, venerdi 29 marzo ore 20:45. La compagnia del Donkey Challenge, nella serata in cui rientra in servizio un latitante Ing. Marrocu, quattro somari Ettore, Jesus di Galilea, il burriccu Franco, ad un anno lunare esatto dal proprio arruolamento per la causa [vedi], e il burriccu Raffaele, attendono il solito indisciplinato ritardatario ipotricotico burriccu all’esterno della stazione designata per la serata, “Sapori d’Ogliastra”, nella centrale via Pessina, mentre la circostante vita metropolitana regala spettacoli di follia di vario genere. Incuranti dell’elemento ritardatario, si può comunque cominciare.
 

Sapori d'Ogliastra - Risotto agli scogli rossi

Sapori d’Ogliastra – Risotto agli scogli rossi

 


Il locale nasce sulle ceneri del già recensito e pluriburriccato ristorante Su Passu. L’ampia porta sulla vetrina d’ingresso in legno verde immette nell’unica sala principale, sviluppata in lunghezza fino a terminare su un vistoso bancone, da alcuni definito più adatto per un esercizio di lavanderia, che separa gli spazi riservati ai clienti dal bar. Immediatamente al di là del bancone, un appariscente frigo per le bibite rovina la complessiva eleganza dell’ambientazione, nella quale le rifiniture di colore verde scuro dell’ingresso vengono riprese nelle pareti, nei rivestimenti delle sedie e nell’ampio rosone sul soffitto che garantisce una buona illuminazione.
 

Sapori d'Ogliastra - Primi piatti

Sapori d’Ogliastra – Primi piatti

 

Le pareti sono decorate con piccole arcate in bassorilievo in cui trovano alloggio fotografie di suggestivi paesaggi ogliastrini, mentre sul lato destro è ricavata una appendice nel quale è inserita una piccola zona con un tavolo per due persone. Un corto muretto sulla stessa parete delimita l’ingresso ai servizi, mentre un paravento in legno, nel qual trovano disposizione diverse bottiglie da esposizione, nasconde una piccola zona multimediale con la cassa. Il numero dei coperti in sala non supera la quarantina. Veniamo fatti accomodare su un ampio tavolo, comodo per tutti tranne per un coperto eccessivamente costretto a ridosso di un muretto separatore, posto ovviamente riservato dalla comitiva per il ritardatario Ing. Marrocu.
 

Sapori d'Ogliastra - Orata in crosta di sale

Sapori d’Ogliastra – Orata in crosta di sale

 


Il servizio, cortese e disponibile, è garantito da una giovane cameriera, che ci confesserà durante la serata di amare poco il tipo di cucina in quanto osservante del protocollo vegano.
Su richiesta ci viene offerto un gradevole spumante Valmarone brut, accompagnato da olive confit e ottimo pane carasau con olio d’oliva. Poco entusiasmante l’offerta della cantina, soprattutto per i vini bianchi, tra cui l’unica etichetta disponibile è un anonimo Menhir della Cantina Sociale Ogliastra. L’offerta della cucina, ben assortita, spazia tra i percorsi di mare e di terra tipici della cucina ogliastrina.
 

Sapori d'Ogliastra - Bistecca cavallo

Sapori d’Ogliastra – Bistecca cavallo

 

Concordiamo per iniziare con una degustazione di antipasti di mare. In poco tempo arrivano al tavolo una notevole insalata di polpo con patate e spolverata di bottarga, servita in quantità industriale, ma divorata senza problemi dai famelici avventori, un meno gradevole salmone marinato, una buona insalata di finocchi e bottarga e una sesquipedale zuppa di cozze e arselle, ottima per sapore e condimento, ma poco convincente nell’aspetto dei gusci dei mitili e difettosa di cottura, tanto da non essere consumata integralmente. Antipasti mediamente buoni, nonostante la sempre discutibile scelta di inserire il salmone fra i prodotti tipici del nostro mare.
 

Sapori d'Ogliastra - Panna cotta

Sapori d’Ogliastra – Panna cotta

 

Stimolati dall’esordio positivo, la vorace compagnia decide di proseguire provando tutte le possibili scelte di primi piatti e uscendo, per alcuni elementi, persino dal consueto percorso di mare. Dopo una fisiologica attesa arrivano una squisita fregola in brodo di muggine per Jesus, un sontuoso risotto Perda Longa con gamberi e porcini per Ettore, ottimi spaghetti all’Isolotto con vongole e bottarga per il burriccu Franco, ottimo risotto agli Scogli Rossi con sugo ai frutti di mare per l’Ing. Marrocu, straordinaria fregola alla Golgo per il burriccu Raffaele. Primi piatti ineccepibili, con diverse punte di eccellenza.
 

Sapori d'Ogliastra - Ricotta e miele

Ricotta e miele

Sapori d'Ogliastra - Tiramisù

Tiramisù

 

La qualità crescente e la follia del somaro che cerca sempre di infrangere certe regole alimentari non scritte convince i commensali a continuare con i secondi piatti. L’attesa per la preparazione si consuma all’insegna di scottanti rivelazioni di alcuni commensali che confessano di aver acquistato coupon per la frequenza di corsi CISCO online con la vana ambizione di diventare un esperto sistemista, ma soprattutto di essere stati allievi della celeberrima Scuola Internazionale della preparazione del Sushi di Pirri: quale onore desinare con voi!! Ad alleggerire l’entità di tali notizie arrivano due ottime costate di cavallo per chi Vi scrive e per l’ipotricotico burriccu, una buona bistecca di Manzo per Franco e due ineccepibili orate al sale per Raffaele e Jesus non ancora risorto, accompagnate da patate fritte e verdure in pinzimonio. Ettore e Franco sopperiscono all’esaurimento della bottiglia con della meno nobile, ma assolutamente appropriata, birra Ichnusa.
Immancabile nella dieta ainina, arriva il momento del dessert: gradevole ricotta salata con miele su letto di pane guttiau per Ettore, Raffaele e Marrocu, buon tiramisu per Franco e sontuosa panna cotta al caramello per Jesus. Purtroppo il momento non è stato accompagnato da un buon passito per i limiti già esposti della cantina, limiti che diventano addirittura imbarazzanti nella proposta degli amari: a posto così. Grazie!!
Costo dell’esperienza: 54€ cad. burriccu, almeno un 20% superiore rispetto alla qualità dell’offerta, eccesso che speriamo che non rientri nell’ottica di copertura degli oneri di una serata con un numero eccessivamente ridotto di clienti.
Di recente apertura, il ristorante Sapori d’Ogliastra ci ha positivamente convinto per la scelta degli ingredienti e per alcuni piatti veramente notevoli, mentre assolutamente da adeguare alla qualità della cucina è la cantina, sia nella proposta di etichette, sia nell’assortimento di liquori, al momento decisamente insufficiente. Al netto di alcune sbavature rilevate, che auspichiamo si possano risolvere con il raggiungimento della condizione di regime, riteniamo comunque il locale dotato di buone potenzialità per affermarsi nella zona: tre somarelli meno meno meno.
Colgo l’occasione per ringraziare gli ormai abituali burricchi ospiti Franco e Raffaele che tanto hanno contribuito per una divertente serata in compagnia.

 

VALUTAZIONE “Sapori d’Ogliastra”: Tre Burricchi.
Ristorante Sapori d’Ogliastra Indirizzo: Via Pessina 8, Cagliari
Telefono: 3388559178    [mostra in google maps]

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set 9 2012

Ristorante San Crispino – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

San Crispino - Interno

San Crispino – Interno

 

Giust’appena ripreso un apprezzabile equilibrio psico-motorio, a seguire i bagordi di questa ultima ciccionata, e senza indugiare oltre nel tempo, per esigenze diplomatico-sentimentali, a tracciare il nuovo dissestato sentiero, del nostro lungo e interminabile cammino, ora m’accingo.
Il Corso. Immobile e acceso di spenta frenesia, si trascina veloce da Piazza Yenne, fin giù verso il Viale Trento, irrompendo nell’anima e nel cuore di “Stampace”.
Una strana e feroce maledizione tradisce la sua sponda Ovest, dirimpetto a un concentrato di boccacceschi anfratti, che nascondono veri tesori della cucina nostrana. Nonostante questo, su tale sponda, oggi speranzosi ci affacciamo.
 

San Crispino - Mangiatutto fritti

San Crispino – Mangiatutto fritti

 

Sabato, ore 12.57. Jesus e il Raschione Ettore, guidati e condotti dal loro agile e imponente 150 alberi, audacemente navigano verso la loro destinazione.
Al loro approssimarsi, la seconda terribile maledizione, che a qualunque vela sul Corso impedisce un rapido e dignitoso approdo, subitamente si dissolve.
Jesus: «Toh, questo se ne sta uscendo, parcheggio qui…»
Ettore: «No, pitticcu su c….!»
Alle ore 13.00, i due puntualissimi Burricchi attendono impazienti l’arrivo del terzo Triumviro ufficiale, Ing.Marrocu, giusto di fronte all’oggi recensendo ristorante. Dal loro punto di osservazione, incrociano lo sguardo della cameriera protagonista della ciccionata scorsa, che fugacemente loro sorride. “Su Caboniscu” è da lì pochi decametri distante.
 

San Crispino - Antipasti di mare

San Crispino – Antipasti di mare

 

San Crispino. Santo protettore dei calzolai, evangelizzatore e martire – parimenti al fratello Crispiniano – al tempo di Massimiano. Il Ristorante che visitiamo è lo storico locale a lui dedicato. Non molti mesi orsono, i Donkeys hanno visitato il medesimo anfratto, che per un breve periodo ha avuto diversa gestione e denominazione (Terre d’Ogliastra, una non felicissima alimentare esperienza). Sullo stesso tema marinaro, oggi sviluppiamo e improntiamo questo nostro “déjà vu“;
regressione decisa e imposta, come altre volte è capitato, dal maldestro algoritmo di selezione del Raschione, tanto chimerico quanto spesso ahimè insensato: burriccu!
 

San Crispino - Cozze

San Crispino – Cozze

San Crispino - Insalata di Mare

Insalata di Mare

 

Nonostante le imponderabili impressioni del Raschione, l’interno del ristorante non appare cambiato dopo il cambio di gestione: medesimi toni dell’arancio e del bianco alle pareti, stesso altarino dedicato al Santo, medesima disposizione dei tavoli nella sala. Forse qualche diverso decoro e suppellettile, un più apprezzabile utilizzo dell’impianto di climatizzazione, e più ordine e pulizia generali. Nota negativa, invero, l’abuso e la violenza di due rumorosi TV LCD, piuttosto distanti e non coordinati nella loro sintonia, tanto da creare insofferenza e fastidio per chi, come i Donkeys, venivano accomodati esattamente nel punto mediano tra i due, su una sorta di piccolo soppalco laterale in legno, il cui dislivello ha cagionato non pochi problemi all’Ing.Marrocu e a Jesus, i quali
– rispettivamente, da sobrio e da ubriaco – vi sono, platealmente, “imbrucchinati” addosso.
 

San Crispino - Tagliatelle della casa

San Crispino – Tagliatelle “San Crispino”

 

Il servizio in sala è garantito da due giovani camerieri/gestori, non particolarmente esperti ma affabili e gentili: uno più mite e rilassato, l’altro più energico e spigliato.
Dopo un rapido sguardo al menù, chiediamo di esordire con un assaggio di antipasti di mare, cosa che puntualmente ci viene concessa. Sul principio, non ci è invece possibile ordinare il vino, per un accidentale difetto di spedizione e consegna delle bevande. Il “nettare” bianco «della cantina di Monserrato» propostoci (e inizialmente accolto), è stato prontamente rimandato al mittente con disamore, appena dopo il primo assaggio. A quel punto, il cameriere più intraprendente, si è prodotto nella lodevole iniziativa di “rubare” qualche bottiglia al ristorante vicino, finalmente consentendo, agli esigenti burricchi, di deliziarsi con un ottimo vermentino “Is Argiolas” D.O.C., delle cantine Argiolas.
 

San Crispino - Grigliata mista

San Crispino – Grigliata mista

 

Sulla tavola dei burricchi arrivava, dopo una non molesta e misurata attesa, un assortimento di sette differenti pietanze, il cui apprezzamento è un chiaroscuro (a dire la verità più scuro che chiaro) di contrastanti sensazioni: dozzinale insalata di mare, con surimi, gamberetti, cozze, seppie, olive e peperoni (eccessivamente condita d’olio e dal sapore tutt’altro che trascendente), guazzetto di cozze alla marinara con pane grattato  (non bellissime da vedere ma abbastanza buone), discutibile salmone affumicato con aceto balsamico (sarebbe stato una buona base per un antipasto più articolato), gamberetti fritti (assolutamente insapore), buono scabecciu di sardine, discreti gamberetti in salsa rosa (discreti per Jesus, pessimi per l’Ing.Marrocu). L’ultimo antipasto che citiamo, è un abbondante piatto di mangiatutto fritti, la cui censurabile quantità (“mazza brutta!”), prontamente segnalata al cameriere, è stato oggetto di interesse ed esplicita recriminazione da parte dei burricchi:
«Scusi, ma dove li ha presi questi?» … «Alla METRO». Beata ingenuità!
 

San Crispino - Millefoglie

San Crispino – Millefoglie

San Crispino - Creme caramel

Creme caramel

 

Apprezzabile, invero, il primo piatto: buone tagliatelle “San Crispino”, con cozze, gamberetti zucchine e pomodorini.
La grigliata mista richiesta come secondo –  accompagnata da cruditè di verdure con finocchi, sedano e pomodori -, è stata positiva per un terzo, nella fattispecie per i buoni calamari arrosto, piuttosto che per la spigola e l’orata presenti sul piatto, dalla cottura approssimativa (in particolar modo la spigola era approssimabile ad un carpaccio di spigola!) e dal sapore più che discutibile.
I dessert, seguivano la stessa falsariga: buono il crème caramel assaggiato da Jesus (e successivamente dall’Ing. Marrocu), da dimenticare il millefoglie al cioccolato del Raschione e il sorbetto al limone del Marrocu.
Di comune accordo il pranzo si concludeva qui, per consentire ai Donkeys di degustare il caffè e gli ammazzacaffè più tardi, dopo una breve passeggiata ristorativa lungo il Corso stesso. Prezzo finale dell’esperienza, 37€ cadauno, da giudicarsi un 20% eccessivo, rispetto alla qualità complessiva di cucina e servizio. Per dovere di cronaca, segnaliamo una mancia di 6 euro e 20centesimi, e lasciamo a voi immaginare chi, fra i tre, abbia elargito i venti centesimi!
A prescindere dalle passate vicissitudini, il Ristorante “San Crispino”, nonostante si esibisca da parecchi anni sul palco della lussuria alimentare, sembra peccare di alcuni (più o meno gravi) difetti di gioventù, che possiamo individuare nella organizzazione generale, nell’approvvigionamento delle materie prime (sarebbe utile sondare nuove vie per le forniture del pesce fresco) e in una cucina non particolarmente fantasiosa e brillante.
Encomiabile, invero, la gentilezza e l’impegno dei giovani gestori (menzione speciale), che speriamo riescano a indirizzare il locale, di rinnovata recente apertura, verso più apprezzabili collocazioni, in seno alla ristorazione cagliaritana. Un burriccu con menzione speciale.

 


VALUTAZIONE “San Crispino”: Un Burriccu con menzione speciale.
Ristorante San Crispino Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II 190, Cagliari
Telefono: 329 4444827    [mostra in google maps]
 

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ott 27 2011

Ristorante Sa Domu Sarda – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Sa Domu Sarda - Insegna

Sa Domu Sarda – Insegna

 

Arriva l’Autunno, vestito di gelido tepore. Arriva l’Autunno, accarezzato dalla disattenta premura degli affaccendati cagliaritani, insensibili al piacere umido della nuova stagione, pronti a trascinare e confondere nell’oblio ogni voce ed ogni volto del lor pur breve passato, aggrappati al veloce sfumar dell’asfalto, nell’ipnotico piacere dell’attesa di casa.

Arriva spedita l’auto bicolore del Raschione Ettore, incidentalmente incontrando il caotico tramestio della Piazza Yenner, unione e diaspora, poco dopo l’imbrunire di un insolito martedì di Ottobre – insolito per le burricche abitudini, come i nostri più attenti lettori potranno notare -, di cento anime e di mille diffusi bagliori, mal amalgamati, nell’entropico e quasi erotico delirio di quell’aura sanza tempo tinta. Qui e adesso!

Sa Domu Sarda - Interno

Sa Domu Sarda – Interno

 

Arrivan quindi Jesus ed il Raschione, persuasi e piegati anch’essi all’irrinunciabile vortice della alimentare passione, nell’attesa di conquistar l’alta magione che li attende, nel pieno sereno vivere di un non inatteso tumulto cittadino:

«ma si bogais de mesu tutti quanti, che dobbiamo andare a mangiare… rispetta lo stop, carognaaaa!».

Allorquando infine, fortunosamente accomodata la variopinta utilitaria e raggiunta la poco distante Via Sassari, sopraggiungeva l’Ingegner Marrocu il quale, mettendo in pratica i suoi non più recentissimi studi, decretava che i 4 metri della sua navigata autovettura, non erano probabilisticamente alloggiabili nei 360 centimetri del parcheggio libero, giusto in fronte al ristorante scelto per la serata, una nuova ciccionata avrebbe, di lì a poco, avuto inizio.

Sa Domu Sarda - Antipasti di terra

Sa Domu Sarda – Antipasti di terra

 

Sa Domu Sarda. La casa sarda; accogliente rifugio, rassicurante Tempio del focolare che, varcata la soglia, il periglioso fuori disperde.
Scompariva allora il periglioso fuori, per i tre Triumviri ufficiali, in quel di Cagliari verso le nove della sera. Ad accoglierli, pochi istanti prima, era stata la targa del ristorante, saldamente fissata sulla facciata di via Sassari che, con giustificato orgoglio, ostentava il felice distinguersi del locale, nella guida “Osterie d’Italia 2011″.
Il primo impatto estetico che ci regala “Sa Domu Sarda”, è di certo quello di un’elegante abitazione rurale dei primi decenni secolo scorso.

 

Sa Domu Sarda - Fregola ai sizzigorrus

Sa Domu Sarda – Fregola ai sizzigorrus

 

Oltre l’uscio d’ingresso, l’avventore è accolto in una piccola sala con una ventina di coperti, arredata in stile spartano/rustico: soffitto in legno, pavimento di colore bruno, tavoli e sedie in arte povera, splendida credenza del ‘900, caratteristiche damigiane di varie dimensioni costipate di tappi in sughero, mensole, suppellettili e attrezzi di estrazione spiccatamente contadina.
Più all’interno, troviamo una ben più ampia ma meno caratteristica sala, sormontata da splendidi archi a volta in pietra ed impreziosita con l’esibizione di alcuni costumi del folklore nostrano. Complessivamente l’ambiente appare gradevole e familiare.

 

Sa Domu Sarda - Fregola carciofi pecorino

Sa Domu Sarda – Fregola carciofi pecorino

 

Il servizio in sala, senza particolari pretese di puntualità e sollecitudine, è garantito da due giovinetti. Una graziosa e frenetica signorina, e un ben più rilassato ragazzo, sulla ventina.

Accomodati al loro tavolo, prima di procedere con le ordinazioni, gli ainini commensali potevano amabilmente disquisire sulle mirabolanti avventure dell’Ingegner Marrocu, recentemente protagonista di una annunciata e consumata escursione per alcune celeberrime città a vocazione turistica, nella parte più occidentale della vecchia ed amata Europa (escursione conclusasi il giorno prima).

 

Sa Domu Sarda - Culurgiones noci e pinoli

Sa Domu Sarda – Culurgiones noci e pinoli

 

Mirabolanti avventure, che invero non potranno essere comprovate da alcun supporto di natura fotografica, a causa di un concomitante quanto singolare inconveniente, occorso alla memoria SD della macchina digitale dello stimato Triumviro.
Il ristorante “Sa Domu Sarda” ha un menu essenzialmente di terra, particolarmente invitante in uggiose serate autunnali quali quella della ciccionata in esame. Imprescindibile nettare scelto per l’occasione, un inebriante e corposo vino rosso: cannonau Nepente DOC della cantina sociale di Oliena, stappato e servito, a dire il vero, con non adeguata e rituale attenzione.

 

Sa Domu Sarda - Stufato di Asino

Sa Domu Sarda – Stufato di Asino

 

Gli antipasti misti, ordinati come esordio dell’abbondante cena, sono stati piuttosto positivi e in linea con l’ortodossia della tradizione contadina sarda: tagliere di salumi (salamino stagionato e prosciutto crudo), ricotta affumicata, eccellente crema di pecorino piccate, buona salsiccia con cavoli, melanzane alla “carrettonera” con peperoni, mediocre favata con guanciale di maiale e, per concludere, spettacolari sizzigorrus (lumache) al sugo, espressamente richiesti come supplemento ai penta-antipasti di base. Da menzionare, infine, le ottime bruschette all’olio d’oliva, che accompagnavano felicemente il tutto.

 

Sa Domu Sarda - Panna cotta

Sa Domu Sarda – Panna cotta

 

Sottolineiamo, a questo punto, che sarebbe potuta essere conveniente e gradita, nel contesto della presentazione degli antipasti, una didascalica esemplificazione dei piatti, per erudire i curiosi ed ainini commensali sulla origine e provenienza delle varie pietanze assaggiate. Attenzione questa che, ahimè, non v’è stata.
Primi piatti differenziati per ciascheduno dei commensali, e così distribuiti: Culurgiones artigianali con noci e pinoli per Jesus (un po’ troppo al dente), Fregola allo zafferano, carciofi e pecorino per Ettore, Fregola a is sizzigorrus per l’Ingegner Marrocu. Complessivamente buoni, ma al di sotto di quello che ci si sarebbe aspettato in virtù dell’altisonanza della preparazione.

Sa Domu Sarda - Sebada

Sa Domu Sarda – Sebada

Sa Domu Sarda - Crema catalana

Crema catalana

 

Sacrilega e imperdonabile la scelta e l’esecuzione del secondo piatto, inteso come breve assaggio dopo le abbondanti libagioni che l’avevan preceduto. Imperdonabile per i Triumviri dal punto di vista etico, perché scientemente oltrepassava la soglia del cannibalismo:  carne di burriccu a “succhittu” (stufato). Imperdonabile per il cuoco che, con un fastidiosissimo eccesso di salatura del condimento, ha reso vano e intollerabile l’equide, fraterno sacrificio. Bruceremo tutti tra le fiamme de su forru!

Sa Domu Sarda - Nepente D'Annunzio

Sa Domu Sarda – Nepente D'Annunzio

 

Infine i dolci, anch’essi articolati in tre differenti scelte da parte dei burricchi, concludevano dignitosamente la cena e possono essere considerati complessivamente di buona fattura, anche se arrivati al tavolo con eccessivo ritardo. Crema catalana per l’Ingegner Marrocu, sebada al miele per il Raschione Ettore, panna cotta al creme caramel per Jesus, non assaporata con la giusta concentrazione per effetto del fastidioso – almeno per lui – aroma, che sopraggiungeva dal miele caldo, condimento della sebada del Raschione. Il rude Jesus, non ama in effetti i gusti e gli aromi che possano ricondurre a un minimo ipotetico sentore di dolcezza, reale o metaforica.
La cena si concludeva qui. Costo complessivo della serata, 38€ cada/burriccu, da giudicarsi adeguato.
Sa Domu Sarda, è senza dubbio un punto di riferimento per chi vuole assaporare l’atmosfera e i sapori dell’antica tradizione sarda. Il menù è piuttosto ampio e, nonostante questo, contempla rarità culinarie non facilmente disponibili alle cucine di altri ristoranti.
Purtroppo invero, un servizio non sempre all’altezza e qualche disattenzione di troppo nella preparazione delle pietanze, ci impediscono di ascendere il locale, alla gloria della nostra benevolenza.


VALUTAZIONE “Sa Domu Sarda”: Due Burricchi.
Ristorante Sa Domu Sarda Indirizzo: Via Sassari 51, Cagliari
Telefono: 070653400    [mostra in google maps]
 

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