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mag 26 2012

Ristorante Lo Scoglio – Cagliari

 Scritto da Jesus | 12 commenti | Commenta

Lo Scoglio - Panorama

Lo Scoglio – Panorama

 


C’hai du’ occhi che paion du’ cozze de scojo,
e più ne magno e più ne vojo;
ma han perso er mare che je sbatteva addosso,
e amarte più nun posso…

S’infrange l’onda sullo scoglio;
lo schiaffeggia e si ritrae, l’accarezza e poi si nega, lo sommerge e lo libera, lo soffoca e gli ridà vita.
Infinitamente, senza posa, nel delirio erotico della spuma, nell’immenso talamo del mare, sotto il perverso sguardo delle stelle, di qua, nel buio che ha il sapore del proibito, negato al piacere di noi stessi.

 

Lo Scoglio - Interno, terrazza sul mare

Lo Scoglio – Interno, terrazza sul mare

 

E quale piacere, il vostro amato, ha mai nel tempo insegnato di negarvi, adorati discenti miei?
E quale eccesso alla vita – che è un breve, accidentale difetto dell’irrealtà -, vi ho mai suggerito di respingere, in luogo di altrettanto effimere, temporanee sciocchezze?
Non cadete nell’inganno del mio nome, offritevi alle carezze di Dioniso: semel in anno licet insanire.
Preso a costume quest’ultimo sciagurato suggerimento, e moltiplicato per trecentosessantacinque volte, tale risulta la condotta intrapresa anni or sono dall’ormai numeroso gruppo del Donkey Challenge, che quest’oggi segna una ulteriore tappa nel loro dissoluto cammino.

Lo Scoglio - Antipasti

Lo Scoglio – Antipasti

 

Venerdì sera, ore 20.55. L’incontro tra i triumviri ufficiali Jesus e il Raschione, il burriccu Sollai, il burriccu Avv.Pisano, è previsto in fronte al ritorante “Lo Scoglio”, suggestivamente e splendidamente ubicato, in elevato dominio sul mare, verso “Calamosca”, lungo le calette del borgo Sant’Elia, in Cagliari.
Assenti ingiustificati, il burriccu Orione e il triumviro Marrocu (sempre più interscambiabili in merito ai malcustumi), è quest’oggi ospite gradito, il fotografo professionista Varioli il quale, per ospitale gentilezza di Jesus, non è stato comunque gravato dell’onere di immortalare i momenti della cena: «Se si azzarda a tirare fuori l’obiettivo, parto di sciabola!»
 

Lo Scoglio - Polpo con patate

Polpo con patate

Lo Scoglio - Insalata di mare

Insalata di mare

Lo Scoglio - Frittura mista, Polpette manzo

Frittura mista, Polpette

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo Scoglio - Cozze e arselle marinate

Lo Scoglio – Cozze e arselle marinate

 

In ragione di non irreprensibili sobborghi da valicare, nel raggiungere la destinazione, come astutamente suggerito dal triumviro Ettore, Jesus si presentava con un abbigliamento a cavallo tra un elegante tutore dei viali del piacere e un disinvolto pusher in abiti casual, oltreché con una 150 cavalli insolitamente corrotta da fanghiglia di origine meteorologica. Ovviamente, la raccomandazione del Raschione era riferita alla opportunità di non lavare l’autovettura, mentre il tradizionale abbigliamento dell’asino fondatore, risultava circostanziatamente più che adatto!
Alle ore 21.00 in punto, dopo i convenevoli di rito, e dopo aver goduto degli scorci offerti dalla felice collocazione del ristorante, i cinque Burricchi varcavano finalmente la soglia del locale.
 

Lo Scoglio - Murici

Lo Scoglio – Murici

 

Come anticipato, l’ambientazione de
“Lo Scoglio”, è semplicemente splendida. La sala principale è dominata dal tema del mare che, al tramonto, domina prepotentemente la scena, prorompendo con i colori del crepuscolo e con l’incanto del profilo del golfo, dalle numerose finestre, dagli oblò, e dall’ampia terrazza estiva, seducentemente distesa sulla scogliera.
L’arredamento è compostamente elegante, e caratterizzato dal generoso utilizzo di infissi e travi di legno, di drappeggi chiari, abbondanti punti luce e oggetti della tradizione marinara. Strani pannelli visibili nel sottotetto e qualche altra dozzinale stonatura, non riescono comunque a compromettere il fascino dell’insieme.
 

Lo Scoglio - Spaghetti cozze arselle

Lo Scoglio – Spaghetti cozze arselle

 

Nonostante non sia elevato il numero degli avventori in sala, consistente sembra essere la presenza di personale, all’interno della grande cucina a vista. Due sono i camerieri deputati al servizio, un accorto ed esperto signore, e un più disattento ma spigliato giovanotto, oltremodo abbronzato fuori stagione:

«custu prima fiada ghettendi soletta!»

Accomodati ad un ampio tavolo rotondo, gli affamati Donkey vengono subitamente assistiti dal cameriere più anziano, che con mestiere li indirizza verso un assaggio di antipasti di mare. Il vino scelto per la serata, è un eccellente vermentino superiore DOCG “Canayli”, della cantina Gallura, sbrigativamente testato (ora non per difetto del cameriere, ma per inconsistenza scenica del personaggio) dal Raschione Ettore: dobbiamo perfino rimpiangere il Marrocu!

Lo Scoglio - Spaghetti all'aragosta

Lo Scoglio – Spaghetti all'aragosta

 

Entusiasmo manifestato dal Sollai, per le bottiglie di acqua minerale servite in tavola – San Pellegrino -, a suo dire le migliori al mondo; ad ogni modo, ad un Burriccu che chiede una Sprite come ammazzacaffè, non tenderei a dare credito.
Numerosi e abbondanti gli antipasti proposti dalla cucina, a tratti gradevoli e gustosi, ma in sicuro difetto di fantasia e, in taluni casi, poco incisivi.
Di lì a poco avremo assaggiato, quindi: anonime olive sott’olio, buoni filetti di alici, tonno alla catalana con cipolle pomodoro e seppiette, carpaccio di pesce spada su letto di rucola, discreto polpo con patate lesse, mediocre insalata di mare con gamberi, seppie, sedano e pomodori, polpette di carne di manzo, gustosa fritturina mista con frittelle di gianchetti, calamari e tranci di salmone, eccellente marinara di cozze e arselle (per le quali registriamo, invero, un eccesso di sabbiolina non spurgata), non particolarmente gustosi bocconi (murici) di mare, comunque consumati per due terzi dalle voraci fauci di Jesus, per diffusa inappetenza dei suoi commensali.
 

Lo Scoglio - Grigliata Mista

Lo Scoglio – Grigliata Mista

 

Il giudizio in merito ai due primi piatti consumati, si fa qui controverso. Se il Raschione riferisce di aver trovato entrambi di ottima fattura, Jesus deve puntualizzare che, a parte l’eccellente qualità del condimento, gli spaghetti alle cozze e arselle avrebbero richiesto maggior cottura, mentre il sugo impiegato per i (comunque buoni) spaghetti all’aragosta, risultava oltremisura acidulo.
Altrettanto contraddittoria la valutazione che dobbiamo dare, relativamente alla piccola grigliata mista ordinata: ottimi i gamberi e gli scampi, buoni i tranci di tonno, assolutamente insapori le seppie e l’orata arrosto.
Totalmente insoddisfacente la proposta dei dolci (speriamo solo episodica), ridotta ad una crostata ai frutti di bosco, richiesta dal raschione e dal Varioli, e ad una torta al cioccolato simil-sacher (per Sollai e l’Avv.Pisano), entrambe bocciate alla prova del gusto.
 

Lo Scoglio - Torta al cioccolato

Torta al cioccolato

Lo Scoglio - Crostata ai frutti di bosco

Crostata frutti di bosco

 

Impagabili le ultime fasi della cena, caratterizzata da un crollo d’attenzione del bronzeo cameriere che, durante il proferire della comanda, da parte di un evidentemente poco ipnotico Varioli, si congedava ex abrupto dal nostro tavolo, per andare a svolgere qualche più impellente mansione.
Recuperata più tardi la considerazione del caposala, gli asinini clienti riuscivano finalmente a richiedere tre caffè e tre mirti (più una sprite!), unici liquori appetibilmente disponibili.
Costo finale del pasto, 50€ cadauno, che valgono esclusivamente il prezzo dell’ambientazione, e che altrimenti giudicheremmo un buon 30% in eccesso, rispetto alla qualità dei piatti e del servizio complessivo.
Ci saremmo infatti aspettati, in relazione alla fama e alla collocazione del ristorante, una proposta culinaria ben più efficace e ricercata.
Scenograficamente, “Lo Scoglio” resta comunque l’ideale destinazione per chi sia intenzionato, senza badare troppo al portafogli, a conquistare qualche bella pivella, con il proponimento di apparire facoltosi e sensibili romantici quali – di fatto, se consultate questo blog -, non siete. Due burricchi con menzione speciale.

 

VALUTAZIONE “Lo Scoglio”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Lo Scoglio Indirizzo: Località Sant’Elia, Cagliari
Telefono: 070371927    [mostra in google maps]

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gen 15 2011

Trattoria Da Zaira – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Da Zaira – Interni (b/n)

 

Per narrare l’ennesima vicenda di quella gloriosa e interminata saga che è il Donkey Challenge, voglio per quest’oggi invitare i nostri lettori cagliaritani, in particolar modo quelli meno giovani, a vagheggiare per un minuto con il proprio pensiero e la propria memoria, nell’intento di rivivere mentalmente la vecchia Cagliari della metà del secolo scorso, attingendo dal mare sbiadito dei ricordi, immagini in bianco e nero di una città che, almeno fino ad oggi, pensavamo non esistesse più.
Immaginatevi intenti a percorrere la celeberrima Via Sassari, magari sotto il sole di un caldo pomeriggio estivo, immersi nei profumi e nei rumori di un tempo, senza il fastidioso fragore del traffico urbano e, dopo poco, a varcare la soglia di un quasi anonimo portone al numero 52, che tutto sembrerebbe tranne che l’atrio di una trattoria, se non fosse per l’insegna che discretamente vi capeggia sopra, senza l’ardire di evocare il nome dello stesso locale che vorrebbe figurare: Trattoria Da Zaira.

Da Zaira – Bruschette all'olio


E’ appunto l’ingresso della trattoria che ha segnato, nell’insana mente e nei non ricordi (per questioni di età) del vostro amato Jesus, il punto liminale, sospeso tra la Cagliari che conosciamo oggi e un luogo dove il tempo sembra essersi fermato a 40/50 anni fa.
Il locale, non troppo ampio con un’unica sala e una decina di tavoli, ha le fattezze di un vecchio BAR di quegli anni, con le altissime pareti bianche, decorate alla base con rivestimento in finto mogano, le arcate ampie in muratura semplice, le luminose finestre che danno sulla strada e lasciano filtrare la luce attraverso le vecchie ventole di areazione; lungo una parete, tra l’ingresso e la cucina a vista, domina la sala un ampio bancone, dietro il quale, quando non è intenta a servire i clienti o a discutere con loro delle vicende sentimentali della propria famiglia, potete trovare la simpatica (e cagliaritanamente gentile) proprietaria, la signora Zaira, parimenti al (forse) marito cuoco Edoardo (ma di questo dettaglio non possiamo essere certi).

Da Zaira – Polpo alla marinara


Confessiamo che il primo impatto con la trattoria, piuttosto spartana e popolare, è stato di colpevole perplessità, tanto da determinare la frettolosa e subitanea condanna del Triumviro Ettore per la scelta del luogo di convergenza – invero abbastanza obbligata, in virtù della chiusura (sa prossim’otta zerria!) della nostra prima destinazione e della premura contingente dell’Ing. Marrocu, piacevolmente presente anche quest’oggi, ma con forti e imminenti obblighi istituzionali – fino ad un certo fastidioso atteggiamento di sufficienza, manifestato al momento di proferire le ordinazioni, concordate rispetto al non variegato menu: polpo marinato  come antipasto, spaghetti cozze arselle come primo piatto, secondi incerti. Ebbene, nonostante i Triumviri siano abituati ad assaporare antipasti a profusione, durante le loro ciccionate, e nonostante la preparazione del polpo non sembrasse a prima vista eccezionale, dobbiamo ritenerlo senza ombra dubbio e con il conforto nel giudizio del Raschione Ettore e dell’Ing.Marrocu, il più buono che abbiamo mai mangiato. Questo si traduce, olisticamente parlando, nell’attribuzione al/agli antipasto/i , di un giudizio di merito più che eccellente.

Da Zaira – Spaghetti cozze arselle


Altrettanto eccellenti le bruschette all’olio, dapprima negate per problematiche di cottura, poi presentate al cospetto dell’Ing.Marrocu che ne aveva fatto richiesta; buono anche il vino novello della casa, servito in fresche brocche da 1/2 litro. 
Gli spaghetti che sono seguiti, dalla quantità sproporzionata e dalla splendida presentazione, non raggiungevano il livello qualitativo dell’antipasto sovracitato, ma possiamo sicuramente ritenerli all’altezza della cucina dei migliori ristoranti fin qui visitati: ottimi!
Inutile dire che, alla fine, sul piatto da portata non è rimasto il benché minimo frammento di spaghetto, e anzi Jesus ha potuto assistere a una mal contenuta quanto indecorosa diatriba tra i suoi due commensali, in merito alle ultime porzioni auto-distribuite.

Da Zaira – Orata arrosto


La perplessità, questa volta e a questo proposito, è stata manifestata dalla signora Zaira, che ha strabuzzato occhi ed orecchie nel vedere i sovrabbondanti spaghetti così facilmente trangugiati, e congiuntamente sentirsi richiedere un secondo piatto; perplessità questa, sublimata in un simpatico discorso con il sempre teatrante Jesus:

«Ma lei l’ho già vista, è venuto altre volte?»
«No, ma forse mi ha visto in TV.»
«No creu!»

Dopo essere stati informati, come sopra accennato, delle disavventure sentimentali di alcune nipoti della empatica proprietaria, ecco arrivare i secondi piatti richiesti: orate arrosto per tutti e tre i commensali.
Il giudizio, per tali prelibatezze del nostro mare, è decisamente in linea con le pietanze che le hanno precedute: eccellenti! Sicuramente tra le più buone mai assaggiate nel nostro lungo pellegrinare culinario.

Da Zaira – Torta radicchio pinoli


A questo punto del desinare dobbiamo registrare, ahinoi, la dipartita dello stimato Ing. Marrocu, per cause prettamente professionali. Non ha potuto quindi, il caro ingegnere, assaporare il dolce richiesto e presentatoci: una squisita quanto originale torta al radicchio e pinoli, il cui indice di appetibilità è possibile misurare dalla non integralità con cui riportiamo le due fette di torta nel resoconto fotografico; le mandibole a volte sono più rapide dell’otturatore digitale!
Il pasto, non essendo prevista la possibilità di caffè, si concludeva con due bicchieri di liquore: crema di limone per il Raschione Ettore, buonissimo Mirto della casa per Jesus.


Il costo del pranzo è stato di 37€ cadauno che, nonostante gli apprezzamenti per l’eccellente cucina palesati fino ad ora (usando come unico parametro di giudizio la qualità del mangiato sarebbero stati adeguati) ,  dobbiamo ritenere un 20-25% eccessivi rispetto ad un compendio ideale, che tenesse conto della varietà del menu a disposizione e della qualità generale del servizio, marcatamente casalingo.
Il giudizio complessivo tiene comunque inevitabilmente conto delle immagini e delle atmosfere che la Trattoria è riuscita a trasfigurare nella nostra immaginazione, della prorompente empatia profusa dalla signora Zaira, in particolar modo nei confronti di Jesus – despota più che monarca illuminato di questo spazio – ,che impone d’imperio la sua personale ed istintuale valutazione finale, nonostante i toni e gli entusiasmi più contenuti dell’Ing. Marrocu il quale, lo segnaliamo per onore di cronaca, eccepiva per un incomprensibile (dal suo punto di vista) eccesso di generosità. Sta a voi ora, giudicare.


VALUTAZIONE “Da Zaira”: Tre Burricchi.
Trattoria Da Zaira Indirizzo: Via Sassari 52, Cagliari
Telefono: 070 668991 ‎    [mostra in google maps]
 

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