☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
mag 10 2013

Villanova Cafè Bistrò – Cagliari

 Scritto da Ettore | 10 commenti | Commenta

Villanova - Interno

Villanova – Interno

 

Nella Karalis medioevale del XII secolo, guidati dai saggi consigli dell’Ingegner Merlino, tre cavalieri molto diversi tra loro, partono alla ricerca del Santo Graal. Galvano è attratto irresistibilmente dalla fregula, Parceval dal rigore mistico e dalle cose che non gli piacciono, Galaad dalle cruditè di pesce, ma assai intollerante all’infido e sempre presente Sir Lattosio. Si separarono, ciascuno per la propria strada e, dopo mille avventure, si ritrovarono in una elegante taverna nella villanova del feudo kalaritano a raccontare le proprie imprese, per offrirsi così al giudizio di una sorta di tribunale ainìno che stabilirà chi tra loro sarà degno di diventare il re del Graal, regno dei piaceri della tavola.

Villanova - Crostini

Villanova – Crostini

 

Grande l’attesa per il burattinaio della serata, per la presenza del quale innumerevoli insidie sono state superate
Galvano: Ma Ingegnere, il giovedi ho calcio a sette con gli scudieri, ca**o!!
Ing. Merlino: Possiamo ritardare la nostra cena, ne varrà la pena…
Parceval: Fate un po’ come cac**io volete!.. no’ mi ciccheisi…
Ma qualcosa non funzionò nelle alchimie dell’Ingegnere e fu proprio egli stesso la prima vittima a cadere, probabilmente per il non lontano attacco alle ricchezze rimediato in occasione della precedente battaglia ed evidentemente non ancora rimarginato; ma altre insidie di una serata imperfetta avrebbero colpito a breve anche i valorosi cavalieri.

 

Villanova - Patate pesce

Villanova – Patate pesce

 

Cagliari, quartiere Villanova, circa nove secoli dopo, giovedi 9 maggio 2013 ore 21:20. In anticipo, secondo il protocollo che vede le celebrazioni degli eccessi della tavola nel fine settimana, i due stoici burricchi titolari Ettore e Jesus, dopo aver assicurato un oneroso accomodamento per la fedele utilitaria eletta come auriga per la serata, convergevano verso la via Sulis per incontrare la più volte coinvolta Miss Parker di fronte al teatro della ennesima missione, il Villanova Cafè Bistrò. Pochi minuti prima, durante l’avvicinamento, un sms dell’Ing. Marrocu, vittima in settimana degli eccessi, probabilmente economici, del weekend precedente, manifestati sottoforma di sedicente virus gastro intestinale, comunicava ai compagni la propria assenza, approfittando della situazione per lanciare l’ennesima invettiva contro un paese nel quale l’eutanasia non è legale.

 

Villanova - Tonno Riso Thai

Villanova – Tonno Riso Thai

 

Di recentissima apertura, il Villanova Cafè Bistrò è ospitato al pian terreno di uno splendido palazzo di proprietà di un noto editore isolano. L’ingresso è preceduto da uno spazio attrezzato all’aperto capace di ospitare una ventina di coperti, disposti in lunghezza e delimitati su un lato dalla parete della strada che in quel punto si biforca, e sull’altro da una serie di piccole siepi. La sala interna è dominata da un ampio bancone del bar con una bella esposizione delle etichette della cantina della casa, mentre lo spazio antistante è stato diviso in due zone, comunicanti attraverso un arco, una delle quali dotata di un elegante pianoforte a coda che, grazie al musicista di turno, ha gradevolmente accompagnato la prima parte della serata, prima di cedere il passo ad una discutibile selezione musicale monoautore (Eagles a boccidura!).

Villanova - Cous Cous agnello

Villanova – Cous Cous agnello

 

Nell’altra sala un’ampia parete attrezzata custodisce stoviglie e tovagliame per l’arredamento dei tavoli, bianchi composti da unità quadrate da due coperti. Una serie di plafoniere e una lampada a piantana color porpora completano una ottima illuminazione degli ambienti garantita da una costellazione di faretti nella contro-soffittatura. Ampie vetrine che danno sulla via Sulis e gradevoli composizioni floreali rendono l’ambientazione particolarmente accattivante, alimentando le aspettative per la serata. Di fianco al bancone principale si trovano gli ingressi alle cucine ed ai servizi, poco distante dai quali veniamo fatti accomodare. Il servizio, molto formale e disponibile, è garantito da un maitre e altri due giovani camerieri e si rivelerà molto preciso, a parte qualche disattenzione di lieve entità. L’ambientazione molto elegante, nonostante la recentissima apertura richiama già clientela piuttosto conosciuta in sala, come un noto difensore del Cagliari Calcio, in compagnia di amici.

Villanova - Paccheri cozze vongole

Villanova – Paccheri cozze vongole

 

Notevole l’offerta della cantina, il cui assortimento spazia tra etichette isolane e nazionali e tra le quali chi Vi scrive ha individuato un superbo Vermentino di Gallura DOCG Branu delle cantine Surrau. Segnaliamo di essere stati informati, nel corso della serata, con molto rammarico da parte del maitre, dell’esaurimento delle scorte di Juannisolu, sebbene non fosse l’etichetta da noi scelta e la tavolata fosse già a metà bottiglia: mah! Molto articolata l’offerta della cucina, divisa in base alle fasce d’orario della giornata (colazione, lunch, aperitivo, cena). La prima difficoltà è individuare tra le voci l’offerta di antipasti, piuttosto limitata in assortimento ed elaborazione. Decidiamo di iniziare con la patata con pesce, una patata intera cotta in padella con del tonno a dadini, servita con melanzane, zucchine e peperoni grigliati, una selezione di bruschette: con tonno, melanzane, peperoni, con pomodoro, con guanciale e radicchio, con peperoni, con melanzane e tonno, con zucchine e melanzane, con arancia e crema di pecorino, con carne d’agnello e peperoni.

Villanova - Zabaione al Rum

Villanova – Zabaione al Rum

 

Entrambi gli antipasti, oltre alla poca elaborazione e scarsa presentazione, hanno subito evidenziato i limiti della cucina in termini di temperature di servizio dei piatti (bruschette fredde) e di continuità di sapori (patata con pesce senza alcun senso). Non soddisfatti della partenza, i burricchi decidono di proseguire con i primi piatti: riso Thai con limone e zenzero, servito con filetto di tonno scottato in crosta di pistacchi, a mio parere buono per entrambi i componenti, ma privo di senso nell’abbinamento, per la nostra ospite, un buon cous cous di verdure al curry, servito con agnello marinato alle erbe e cannonau per Jesus, notevoli paccheri in guazzetto di cozze e vongole per Ettore. Nel frattempo si è reso necessario un ricambio della bottiglia di vino esaurita, a cui non è corrisposto un ricambio dei calici; questa sarà una delle imprecisioni di un servizio che, tra l’altro, non si è curato di capire come mai la nostra ospite avesse lasciato il proprio piatto pieno almeno all’80% al momento del ritiro dei piatti.

Villanova - After eight

Villanova – After eight

 

Nonostante il lieve innalzamento del livello di qualità della cucina, la compagnia decide di saltare il secondo piatto e di passare direttamente al dessert: gradevole zabaione al rum, con crumble di amaretti e roselline di cioccolato fondente per i burricchi titolari, discreto after eight, semifreddo alla menta, cioccolato e vaniglia, per Miss Parker. La cena si è conclusa con caffè per l’ipertricotico somaro e per la nostra ospite, che si è poi curata di annullarne gli effetti con un Apfel alla mela verde, e con dell’ottimo rum Ron Zacapa etichetta nera, servito con cioccolato fondente, per chi Vi scrive. Al termine dei dolci compaiono in sala chef e aiuto cuoco, entrambi dalla tenera età, per intervistare i clienti circa l’andamento della cena; fatto questo che denota una certa attenzione alla soddisfazione del cliente. I tre commensali riporteranno agli interessati, in maniera molto cordiale, i propri(diversi) appunti sulla cucina, rilevando però un atteggiamento positivo nei confronti delle critiche costruttive. Curioso siparietto al momento della presentazione del conto: manca il totale! I tre commensali, decisamente alterati dai fumi dell’alcol, avrebbero dovuto fare i conti? Fortunatamente il maitre avrebbe recuperato la parte di ricevuta con il totale mancante. Costo dell’esperienza 55,34€ cad. burriccu, almeno un 15% sovra dimensionato rispetto alla qualità della cucina, nonostante l’ambientazione molto elegante ed esclusiva.

Il Villanova Cafè Bistrò, grazie ad una location invidiabile e ad un servizio molto preciso, garantisce gradevoli momenti di relax ed intimità, che al momento non sono accompagnati da una cucina di livello, probabilmente per una ambiziosa scommessa su personale che deve ancora formarsi completamente e che auspichiamo possa dare il proprio miglior contributo nel corso del tempo. Al momento non possiamo attribuire, vista l’esperienza, più di due somarelli.

 


VALUTAZIONE “Villanova cafè”: Due Burricchi.
Ristorante Villanova cafè Indirizzo: Via Sulis 32/36C, Cagliari
Telefono: 070666569    [mostra in google maps]
 

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lug 9 2012

La locanda dei Buoni e Cattivi – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

La locanda dei Buoni e Cattivi - Interno

La locanda dei Buoni e Cattivi – Interno

 

Dissertazione quarta. Al di là del bene e del male; riuscite forse a vedere da sopra le nuvole, nello squarcio aperto dal meraviglioso tuonare del dubbio, quanto fragile possa divenire l’esercizio della vostra morale, per la quale il perfettibile soccombe al valore della consuetudine, il meritevole muta in Burriccu, il brillar di spade cede il passo agli onori della temperanza. Epperò, prima che il gregge travolga con mansuetudine il proprio pastore, nulla può presentarsi tanto malvagio o tanto probo da non accostarsi al limite opposto della propria essenza, e nulla è tanto solido da non essere amato e odiato in sola funzione di un proferito “sì” o “no”.

La locanda dei Buoni e Cattivi - Composizione polpo di scoglio

Composizione polpo di scoglio e patate

 

Dissertazione intermedia. Volontà di potenza; si coltiva infine la propria coscienza, nel delirio della personale burriccaggine, auspicando di condurre il proprio contrappasso e prescrivere la propria pena. L’eletto di fatto determina e dipinge la sua gloria, ma questa diviene sovente nevrosi insanabile, o noioso passatempo.
Dissertazione ultima. Inedia di passioni; è regno e dominio della susunkaggine, che nulla chiede al mondo per nulla sentirsi chiedere. E’ il principio di prudenza, il timore del castigo, il passo mancato verso l’uscio del piacere, che si tramuterà in rimpianto o, senza coscienza, in qualcosa di unicamente utile per colmare queste ultime righe.

 

La locanda dei Buoni e Cattivi - Frullato di melone biologico

Frullato di melone biologico e prosciutto croccante

 

Lungi da noi la volontà di dissertare ulteriormente su questioni che meriterebbero orecchie meno appuntite e, allo stesso modo, scoperti inadatti e inadeguati all’elogio – in virtù di una maggiormente coltivata attitudine all’insulto – accenniamo solo marginalmente alla iniziativa della onlus  ”Domus de Luna” che, con il prezioso indirizzamento della accademia di cucina dello chef Petza (S’Apposentu di casa Puddu), e il supporto della cooperativa “Pocopoco“, trova felice e concreta realizzazione nel locale che oggi recensiamo: la “Locanda dei Buoni e Cattivi”, non solo un ottimo ristorante ma anche un comodo Bed & Breakfast collocato nel cuore della Cagliari aristocratica.

La locanda dei Buoni e Cattivi - Tagliatelle gamberi rosa zucchine

Tagliatelle gamberi rosa zucchine

 

Venerdì sera. Uno stanco e provato Jesus si fa scarrozzare dal più energico Raschione Ettore per le vie del centro città. Un lungo week end di fatiche istituzionali l’attende ma, nonostante questo, non si sottrae al suo alto e doveroso Uffizio. Indisponibile l’Ing.Marrocu, salta nuovamente la promessa presenza del burriccu Melis (vedi dissertazione ultima) il quale, non trovando più scusanti adeguate per rimandare l’attesa scornata economica, sceglie di interrompere le comunicazioni e non rispondere più ai messaggi: giudicate voi!
Alle ore 21 circa, quindi, in obbligata configurazione PACS, Jesus e il Raschione imboccano la Via Vittorio Veneto, a pochi passi dal Teatro Massimo, per trovarsi, di lì a poco, di fronte all’ingresso del ristorante.

 

La locanda dei Buoni e Cattivi - Scaloppa di cefalo gratinata

Scaloppa di cefalo gratinata

 

“La locanda dei buoni e cattivi”, collocata all’interno di una elegante villa del novecento, si affaccia discretamente nella via Veneto, ed è esternamente dominata da un grazioso e ombreggiato giardino, alloggio estivo per una decina di tavoli, protetti da pratici tendaggi e circondati da piante e ornamenti vegetali, che rendono la permanenza piacevole e suggestiva.
La sala interna – dove i burricchi trovavano riparo -, è intima e ben curata: pareti color crema, grandi tempere dai temi acquatici, arredamento semplice e moderno, eccezione fatta per qualche mobile rustico adibito a deposito di posate, ad onor del vero accidentalmente avulso dal contesto estetico. Il servizio, preciso e professionale, è garantito da una gentile e graziosa signorina, e da un più frenetico e indaffarato giovinetto.

 

La locanda dei Buoni e Cattivi - Crema al mascarpone macedonia

Crema al mascarpone, macedonia

 

Il menù, relativamente agli antipasti, non prevede un elevato numero di differenti portate, ma propone una ristretta scelta di eccellenze di scuola Petza, prodotte dallo chef Paolo Ghiani: composizione di polpo di scoglio con tocchetti di patate di Villacidro e cipollotti caramellati biologici (eccellente) e un originalissimo frullato di melone biologico al moscato di Monserrato e prosciutto croccante, il cui amalgama medio risulta equivalente a un convenzionale “prosciutto e melone”, ma inversamente distribuito in termini di consistenza!
Ad accompagnare gli antipasti e il resto della cena, per un colpevole difetto di cernita da parte del Raschione, è stato un pur ottimo (spumante) torbato brut “Terre Bianche” di Sella & Mosca.

 

La locanda dei Buoni e Cattivi - Mousse al limone

La locanda dei Buoni e Cattivi – Mousse al limone

 

Più ampio il ventaglio di proposte di primi e secondi piatti. Stesso primo per entrambi i burricchi, delle buonissime “tagliatelle fresche di semola con bisque di gamberi rosa e zucchine del Paese del vento”, seguito
– come secondo – da una “scaloppa di cefalo gratinata, con panure alle erbe del Paese del vento” su letto di zucchine saltate; quest’ultima, molto gradevolmente abbinata con le verdure, risultava forse meno brillante, in ordine alla tenuta della gratinatura e al livello di idratazione.
Ineccepibili invero i dessert: crema al mascarpone e macedonia di pesche biologiche su crumble croccante per Ettore, mousse al limone con cialda al burro e scorze amare caramellate per Jesus.
Essendo praticamente assente (non sappiamo se per ragioni contingenti, logistiche o morali) una cantina dei liquori, l’unico accenno di libagione concesso ai due sacerdoti del vizio, è stato un buon moscatino DOC della cantina Trexenta, con il quale i burricchi concludevano il loro pasto.
Costo complessivo della cena 50€ cadauno, da giudicarsi un 10% superiore rispetto al giusto ideale.
L’ambientazione della “Locanda” è gradevole e rilassata, parimenti all’aspetto culinario
– marcatamente di impronta Petza -, di ottimo livello, nonostante qualche limabile imperfezione in istanza di preparazione dei piatti.
Inoltre, se da un lato si può giustificare (e forse elogiare) la scelta di tenere un menù limitato a poche eccellenti pietanze, più appuntabile ci pare il difetto di una adeguata cantina di vini e liquori, che sarebbe di naturale sussidio ad una cucina obiettivamente prestigiosa. Ad ogni modo, tre meritati burricchi per un ristorante non ci ha certo lasciato indifferenti.
 

VALUTAZIONE “Locanda dei Buoni e Cattivi”: Tre Burricchi.
Ristorante
  Locanda dei Buoni e Cattivi
Indirizzo: Via Vittorio Veneto 96, Cagliari
Telefono: 0707345223 [mostra in google maps]

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giu 15 2012

Da Taras – Dolianova

 Scritto da Ettore | 8 commenti | Commenta

Taras - Acquario piranha

Taras – Acquario piranha

 

Il Burriccu, nobile espressione dell’impegno, della dedizione, della testardaggine nella quotidianità dell’uomo medio, impersonata nell’estate degli Europei da un gruppo di quindici sedicenti atleti, dalle spiccate rotondità, chiamati dal Presidente Jesus a onorare la propria essenza nell’evento sportivo (e mediatico) più importante dell’estate cagliaritana, sotto la direzione sportiva del buon Ettore e la conduzione tecnica della Presidentessa Christina Jones Corrias, e puntuali a rispondere con una sonora sconfitta all’esordio, ma anche espressione di indisciplina e insubordina-zione, fino al degenerare nello spettro del sabotaggio, ma Jesus vede e provvede e le sentenze arriveranno inesorabili.

Taras - Gamberi confit su crema di patate, Bocconcini di tonno scottato con vinaigrette di peperoni

Gamberi confit su crema di patate Bocconcini di tonno scottato

 
Il destino vuole che, dopo meno di una giornata dall’esordio della gloriosa squadra del Donkey Team, allo stesso modo una comitiva di quindici elementi variamente assortita tra burricchi triumviri, neo burricchi e frastimers, si ritrovino per celebrare insieme quello che si rivelerà presto il Diverland del buongustaio e del ciccione grazie ad uno straordinario interprete della cucina nostrana, diventato ormai celebre fra chi vuole scegliere semplicemente il meglio per i banchetti degli eventi da ricordare, Alessandro Taras.
L’esperienza che andremo a descrivere è macchiata da una violazione, purtroppo inevitabile del protocollo di anonimato che ha sempre distinto le nostre recensioni, e su cui basiamo la nostra credibilità. L’organizzazione sapeva della presenza del Triumvirato, ma confidiamo che la situazione non abbia alterato i parametri di qualità dell’offerta, qualità difficilmente raggiungibile, anche in maniera episodica, in assenza di una base di cultura e esperienza gastronomica di alto livello, come si evincerà nella narrazione delle circostanze.

Taras - Uova di quaglia fritte

Uova di quaglia fritte

Taras - Bocconcini di ostriche

Bocconcini di ostriche

Taras - Anguille caramellate

Anguille caramellate

 

 

 

 

 

 

 

Presente per l’evento il Triumvirato, nella formazione titolare Jesus, Ettore, Ing. Marrocu, con tutta la panchina a disposizione composta da Franco, Orione, Piero e Fabrizio, ciascuno accompagnato dalla propria Signora, oltre alla emerita Presidentessa CJC, la donkey fan Mima e relativi consorti.
Primo punto di aggregazione presso i Sepolcri Paulesi per una più eco-sostenibile redistribuzione dei partecipanti fra le vetture. Al centro della scena si inserisce subito il più indisciplinato dei burricchi, in colpevole ritardo come da copione, ritardo decisamente non imputabile ad una attenta selezione dell’abbigliamento per la serata, più adatto questo ad una mezza maratona over 65 ma anche ad una grigliata di Pasquetta.
 

Taras - Cruditè di ostriche

Taras – Cruditè di ostriche

Taras - Crema di porri

Taras – Crema di porri

Taras - Cruditè di gamberi rossi

Cruditè di gamberi rossi

 

 

 

 

 

 

 

 

Taras - Carpacci, Tartara, Bocconi

Taras – Carpacci, Tartara, Bocconi

 

Il trio ainìno premia la scelta della promozionale utilitaria giapponese del burriccu Orione, dai notevoli contenuti tecnologici, decisamente messi a dura sollecitazione dalle maldestre mani di Jesus e dell’Ing. Marrocu, che evidentemente pensavano di vincere qualcosa premendo tutti i tasti e manovrando tutte le leve a disposizione. Destinazione della serata la sala privata della società di catering Blue Eyes nella vicina Dolianova, presso la centrale via Roma. Segnaliamo subito un siparietto del sempre eccentrico Orione, per nulla disposto a cedere al sempre stimato Ing. Marrocu, in quella che durante la serata assumerà i connotati di una vera e propria sfida, la palma del più susunku della serata, che deve giocare non poco al ribasso con lo sportello bancomat adiacente la nostra destinazione per evitare di rimpinguare in maniera eccessiva le proprie liquidità da mettere a disposizione per la serata “ma i 5 euro non li dà??…“.
La sala è ospitata presso il retro di un moderno American Bar, che da tempo ormai ha il monopolio delle colazioni nel paese, i cui i clienti possono trovare comoda sistemazione su sgabelli rialzati o presso i tavolini della sala principale, nella quale spicca una zona rialzata in cui troneggia una splendida ricostruzione di un ecosistema fluviale tropicale ospitato dentro un capiente acquario in cui la scena è dominata da panciuti piranhas: quale meraviglia!

 

Taras - Cappuccino di patate con seppie al nero

Taras – Cappuccino di patate con seppie al nero

Taras - Frittino misto gamberi, cappone, calamari

Taras – Frittino misto

 

All’ingresso del bar veniamo condotti verso un piccolo cortile, riparato da un gazebo all’ombra del quale in breve tempo sarebbe stato servito un sfizioso apri cena. Il servizio è assicurato da un giovane cameriere e due cameriere e si rivelerà cortese e disponibile oltre che estremamente puntuale.
L’apricena, presentato in modalità self-service è composto di bocconcini di gambero confit su un letto di crema di patate, impreziositi con uova di lompo, straordinari bocconcini di tonno scottato con vinaigrette di peperoni, impreziositi con finocchietto e serviti su piccoli vassoi in legno dalle sembianze di gusci di cozza, che proprio per questo hanno ingannato diversi commensali. Seguivano poi degli inarrivabili spiedini di anguilla caramellata, eccellenti spiedini di ostriche scottate e fritte in pastella, per finire in meravigliosi bocconcini di uova di quaglia fritte: chapeau! Gli stuzzichini sono stati innaffiati con dell’ottimo prosecco Karalis Chardonnay Brut delle Cantine di Dolianova.

Taras - Paccheri cozze cappone

Taras – Paccheri cozze cappone

 

Concluso con soddisfazione il non banale aperitivo ci spostiamo nella sala privata adibita a banchetti di prova delle offerte di catering e, occasionalmente, proprio come nel caso della serata che ci vede protagonisti, a cene private. Si tratta di un ambiente sobrio ed elegante, adiacente alla cucina, non molto illuminato, al centro del quale stona decisamente la presenza di un seppur efficiente monta carichi per le pietanze fredde. Vi è posto per poco più di venti coperti e veniamo fatti accomodare in un’unica tavolata sviluppata in lunghezza e per questo un tantino dispersiva. Gli arredi sono essenziali, le pareti spoglie, le tovaglie semplici in stoffa chiara. La non indimenticabile ricercatezza nell’ambientazione deriva essenzialmente dal fatto che la sala non è aperta al pubblico e assumiamo per questo che sia un aspetto non valutabile per l’esperienza.
Appena accomodati l’eccentricità dell’Ing. Marrocu lo porta ad ostentare con i commensali il prossimo viaggio nella terra di Bisanzio, programma questo che avrebbe sottinteso l’auto-esclusione del burriccu in questione dal proprio apporto alla causa del Donkey Team, senza le dovute comunicazioni alle figure di riferimento della squadra. Salomonico il verdetto del buon Jesus alla conoscenza degli eventi: Comunicazione ufficiale. L’ingegner marrocu è fuori dalla squadra. Esonero e sostituzione per disonore.

Taras - Raviolo di cappone e ricotta

Raviolo cappone e ricotta

Taras - Risotto agli agrumi cappone code di gambero

Risotto agli agrumi cappone gamberi

 

Il nettare scelto dallo chef per accompagnare la cena è l’eccellente e più volte citato Iselis delle cantine Argiolas, le cui scorte sono state messe in imbarazzo dall’apprezzamento diffuso nella tavolata.
La cena inizia con una carrellata di cruditè: ostriche, gamberi accompagnati da una sfiziosa crema di porri, ottimo carpaccio di polpo con sale nero e delizioso carpaccio di pesce castagna.
Seguiva poi uno spettacolo con una particolare tartara di pesce castagna su burrata con vinaigrette di peperoni, cardi e nero di seppia, un incredibile cappuccino di patate e con seppie al nero, un forse eccessivamente piccante, ma altrettanto altisonante, flan di pecorino con bocconi in salsa rossa, per concludere in bellezza con un frittino di gamberi, cappone, calamari.

Taras - Cartoccio di mare

Taras – Cartoccio di mare

 

Non meno strepitosi i primi piatti: ottimo risotto agli agrumi con cappone e code di gamberi, impreziosito da foglie di finocchietto, per alcuni un tantino carente di cottura (non per chi Vi scrive che ha lasciato solo le ceramiche), un eccessivamente corposo raviolo ripieno di ricotta e cappone in bagno d’olio extra vergine di oliva, e gustosissimi paccheri con cozze e cappone.
Si inizia a manifestare per alcuni commensali una sensazione di imminente saturazione, che tuttavia non fa desistere l’ispirato chef a proporre l’unico secondo piatto: cartoccio di mare con cozze, arselle, gamberi, cappone: ottimo.

Taras - Spumosa di mascarpone

Spumosa di mascarpone

Taras - Rum

Rum 23 Years Old

 

Quando ormai la comitiva non sembra più in grado di dare ulteriori soddisfazioni alla cucina, il buon Alessandro Taras confeziona il capolavoro: meravigliosa spumosa di mascarpone con guscio di cioccolato fondente, con crumble (leggi biscotto streccau) di pastafrolla, su composta di fragole, timo e limone, accompagnato da dell’ottimo nasco Angialis di Argiolas.

 
La cena si conclude felicemente con dell’ottimo rum Ron Zacapa invecchiato ventitre anni, accompagnato da sfiziosi tartufini di cioccolato e, per gli amanti, da sigaro cubano romeo y giulieta.
Superfluo riportare che i primi utenti del sigaro for free sono stati i burricchi Marrocu e Orione. Nessuno dei lettori si stupirà nell’apprendere che agli stessi elementi a fine serata era imputabile l’ammanco delle quote partecipative, ammanco alla fine risarcito dopo continue sollecitazioni. Casualità…
Il costo dell’esperienza è stato di 50€ cad. Burriccu, da considerarsi un tantino inferiore rispetto alla qualità dei piatti assaporati, sebbene si fossero presi accordi in precedenza.

Nonostante qualche sbavatura di lieve entità sugli antipasti caldi, ci siamo trovati al cospetto di una delle espressioni più elevate della ristorazione isolana. Niente è lasciato al caso: scelta degli ingredienti migliori, creatività e presentazione, uniti ad uno staff di camerieri di eccellente professionalità e disponibilita.
La collocazione di questi elementi in una location adeguata rende sicuramente perfetto per i partecipanti un evento da non dimenticare. D’altra parte proprio su quest’ultimo aspetto non siamo in grado di dare un giudizio. Ricordiamo inoltre che si può organizzare una serata come quella descritta solo dopo aver preso accordi con l’organizzazione, aspetto che priva la valutazione della parte di occasionalità, valutazione che colloca comunque Alessandro Taras nella nostra Champions League con quattro meritati somarelli e menzione speciale per la creatività delle ricette e l’eccellenza nel servizio.

 
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Cena del 10 luglio 2013.

 
Riportiamo i dettagli fotografici di una esperienza successiva, altrettanto entusiasmante, avvenuta a circa un anno di distanza dalla prima, a cui hanno portecipato, tra gli altri, oltre ai Triumviri Ettore e Ing. Marrocu (Jesus assente per motivi di lavoro), i burricchi Sollai, Orione, Varioli, Raffaele, Avv. Pisano e l’Ing. Loi, in qualità di ospiti, oltre al burriccu chef in cucina, che ha riservato ai compagni di ciccionate l’onere dell’impiattamento delle prelibatezze della serata.

Taras - Ostrica in gel prosecco clubber di verdure

Ostrica in gel di prosecco clubber

Taras - Gamberi crudi con pesche nettarine

Gamberi crudi con pesche nettarine

Taras - Flan di piselli con ragù di seppie

Flan di piselli con ragù di seppie

Taras - Sarde marinate con panzanella

Sarde marinate con panzanella

Taras - Filetto di manzo non cucinato

Filetto di manzo non cucinato

Taras - Palamita casu axedu cipolla croccante

Filetto di palamita con casu axedu e cipolla croccante

Taras - Raviolio di polpo, gamberi, cernia

Raviolio di polpo, gamberi, cernia

Taras - Filetto di dentice con paté d'olive e zuppetta di patate

Dentice zuppetta di patate

Taras - Lamb burger e Panino con anguilla caramellata

Lamb burger e panino all’anguilla caramellata

Taras - Pancetta in agrodolce indivia

Pancetta in agrodolce indivia

Taras - Mousse di cioccolato bianco con gelato al melone

Mousse di cioccolato gelato

Taras - Scaleri

Spumante demi-sec Scaleri del Parteolla





Vini: bianco IGT “Iselis” 2012 della cantina Argiolas, Serdiana; rosso DOC “Rocca Rubia” della cantina di Santadi.
Aperitivo: Ostriche in gel di prosecco su clubber di verdure a base di gin tonic.
Antipasti: Gamberi crudi con pesche nettarine; flan di piselli con ragù di seppie; sarde marinate ripiene di panzanella con basilico viola e cipolla rossa; filetto di manzo panato, non cucinato, con salsa d’uovo al curry; filetto di palamita con casu axedu e cipolla croccante.
Primo piatto: Raviolio, raviolone in bagno d’olio ripieno di gamberi, cernia, polpo, servito con salsa al pomodoro.
Secondi piatti: Lamb burger (con carne d’agnello) e panino con anguilla caramellata e pomodoro; filetto di dentice con patè di olive nere su zuppetta di patate; pancetta cotta a bassa temperatura con salsa agrodolce e indivia.
Dessert: Mousse di cioccolato bianco su crumble di biscotto e frutti rossi, servito con gelato al melone.
Liquori: Rum Diplomatico Reserva Exclusiva; spumante demi-sec Scaleri (Malvasia del Parteolla).

Ancora una volta il grande Chef ha saputo stupirci mettendo in pratica in maniera magistrale accostamenti di sapori che, sebbene per alcuni casi possano sembrare bizzarri, ci hanno regalato un continuo crescendo di emozioni: complimenti!
 


VALUTAZIONE “Da Taras – Blue eyes Catering”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Catering Da Taras Indirizzo: Via Roma 37, Dolianova
Telefono: 3385321950    [mostra in google maps]
 

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