☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
ott 28 2013

Ristorante Le Mole – Is Molas golf club

 Scritto da Ettore | | Commenta

Le Mole - Buvette golf club

Le Mole – Buvette golf club

 

Unicuique suum, rielaborazione di suum cuique tribuere (a ciascuno il suo), sintetizzava tale Cicerone, formulando una delle locuzioni fondamentali del diritto romano.
Accade così che taluni esponenti della piccola borghesia cagliaritana vengano accostati ad attività sportive economicamente impegnative, quali il golf, piuttosto che ad altre ben più popolari, come l’italianissimo giuoco del “calcio”, indissolubilmente legato allo spirito dell’uomo medio il quale, al più, può pensare ad una Golf unicamente come mezzo di locomozione.
In questa ottica di rigida associazione, quando si asserisce is molentis a is molas (traduzione: Gli asini alla propria mola) può accadere che, per una volta, i diversi scenari si compenetrino armonicamente, in un quadro socio-culturale razionale e perfetto.

Le Mole - Interno

Le Mole – Interno

 

Sotto queste premesse, tre somari della Cagliari qualunque, erravano un giorno, alla ricerca di nuovi territori da esplorare, in fuga da una città che ormai ha ben poco da offrire e che sta diventando asfissiante con la sua inusuale calura di uno strano Autunno; calura che, alle porte di Novembre, non riesce a scacciare gli ultimi colpi di coda dell’Estate. Essi si ritrovavano quindi in viaggio verso Ovest, a bordo della fedele utilitaria nipponica del buon Ettore, unico mezzo disponibile, con la tracotante 150CV furbescamente accomodata nei sotterranei più inarrivabili di via La Playa e la teutonica vettura dell’Ing. Marrocu parcheggiata e smontata nei suoi componenti fondamentali nei sobborghi pirresi, al mero fine di renderla meno appetibile all’avido potenziale ospite usufruttuario. Destinazione: le colline di Pula, che tanto care furono al buon Jesus, ove, a breve, si sarebbe consumato l’ennesimo sacrificio di elementi fondamentali della dieta mediterranea.

Le Mole - Spaghetti

Le Mole – Spaghetti

 

Domenica 27 ottobre, ore 12:45. Dopo un breve – seppur tormentato da inutili commenti sul confort della navigazione e sulla taratura delle sospensioni dell’autovettura di chi Vi scrive – viaggio, i somari si ritrovano alla sbarra d’ingresso del celebre Is Molas resort, nella omonima località. Ivi, dopo aver ignorato con disinvoltura i controlli dell’addetto alla sicurezza, la comitiva si mette alla ricerca dell’oggetto del desiderio: il ristorante Le Mole. Il locale è integrato nella struttura del golf club, emblema di opulenza per la creme cagliaritana, ai bordi dei campi teatro di importanti manifestazioni sportive internazionali. I somari chiedono conferma della prenotazione alla reception, non senza un minimo di apprensione per probabile inadeguatezza nell’abbigliamento di qualche elemento, nonostante l’abbondanza di griffe esibite.
Ettore: Il giorno che ci mandano via a son’è gorru, sarei curioso di vedere cosa twitteresti!
Jesus: Nel caso, onore a loro!

Le Mole - Orecchiette

Le Mole – Orecchiette

 

Il ristorante si trova allo stesso livello dell’ingresso ai campi, adiacente agli spogliatoi femminili, per l’occasione violati da due distratti elementi, e vi si accede applicando il metodo della forza bruta alla porta d’ingresso. Un piccolo disimpegno separa l’accesso ai servizi e alle cucine da un vistoso bancone, che segna il confine della sala, unica, di pianta quadrata; tre lati di questa, godono di ampia visuale sui campi da golf, grazie a delle enormi vetrate riparate dal sole da appositi tendaggi chiari. In legno i pilastri centrali, le decorazioni dei muri e il soffitto, nel quale dominano le travi “a vista” e da cui cadono singolari lampadari a globo. La sala può ospitare circa settanta coperti su tavoli di diversa forma e dimensione, rivestiti da eleganti tovaglie color crema. Meno elegante la scelta della tipologia di sedie, in metallo nero e plastica bianca, tipiche da bar dello sport. Il servizio in sala, che si rivelerà assolutamente professionale, cortese e disponibile, è garantito da un maître di mezza età e da un giovane cameriere, entrambi in tinta abbinata al tovagliame in sala: che classe!!

Le Mole - Salmone in crosta di sesamo

Le Mole – Salmone in crosta di sesamo

 

Veniamo fatti accomodare in un ampio tavolo rotondo, a ridosso di una delle vetrate, quasi proiettati nel verde e nella natura dei green circostanti, natura che faceva sentire la propria presenza in sala tramite ronzanti ambasciatori che si aggiravano a ridosso del vetro, rompendo uno strano silenzio, rilassante per alcuni, inquietante per altri, che ha accompagnato l’intero pranzo: un po’ di musica di sottofondo sarebbe stata più che gradita. Discretamente assortita l’offerta della cantina, interamente di produzione isolana, sebbene poche fossero le etichette di livello superiore registrate, ma comunque in grado di darci il piacere di far designare al sottoscritto (il parsimonioso sommelier usufruiva dei servizi) un ottimo DOC “Tuvaoes” 2012 delle cantine Cherchi di Usini, servito in maniera ineccepibile col rito dell’assaggio, performato per l’occasione dal discernente, nel pieno rispetto del protocollo, mentre in sala altri nobili palati ordinavano “Ichnusa” in bottiglia, servita in inusuale vassoio in argento. L’offerta della cucina non è ecessivamente articolata, prevede comunque percorsi di terra e di mare, con modalità di fruizione tramite menù a prezzo fisso o a la carte.

Le Mole - Spigola di Calasetta

Le Mole – Spigola di Calasetta

 

Singolare l’assenza di antipasti nel menù, nonostante la possibilità di usufruire di piccoli stuzzichini a buffet (king bowl di insalata), decisamente non in linea con il resto dell’offerta e per questo gentilmente scartati. Questa limitazione è stata probabilmente indotta dalle esigenze di tempo della clientela del circolo, stabile e selezionata. Come da tradizione la comitiva si orienta su un menù di mare, che inizia con i primi piatti, nell’attesa dei quali è stato possibile degustare dell’ottimo pane carasau con olio aromatizzato al rosmarino, praticamente una droga che accompagnerà tutto il pasto. Dopo fisiologici tempi di preparazione giungono al tavolo spaghetti con cozze, carciofi e peperoncino per Jesus e Marrocu, presentati come due colline in un elegante piatto allungato e delle sontuose orecchiette con alici, broccoli e parmigiano per Ettore.

Le Mole - Torta di mele

Le Mole – Torta di mele

 

Entrambi i primi piatti si son rivelati ottimi per scelta di ingredienti e preparazione, sebbene si debba registrare una certa abbondanza di olio che ha costretto il buon Jesus a compromettere la propria già discutibile presentabilità con l’impudico utilizzo del bavaglino, tra lo scherno dell’Ing. Marrocu che, dopo appena pochi minuti, l’avrebbe seguito a ruota! A conferma di una ritrovata sintonia tra l’ipotricotico e l’ipertricotico burriccu, l’attesa per i secondi piatti si consuma tra sogni e progetti per una vita migliore, lontano dai limiti della società isolana, ma anche italiana e, guarda caso, proprio per bocca di chi si lamenta di ciccionate al di fuori dei confini dell’hinterland cagliaritano. L’ordine seguente, per i due, si conferma il medesimo: spigola di Calasetta con porri croccanti e salsa al limone, mentre chi Vi scrive sceglieva invece una scaloppa di salmone in crosta di sesamo con zenzero in agro, soia e wasabi. Lo zenzero, erroneamente assaporato senza accompagnamento, ha compromesso il senso del gusto per i prossimi due mesi.
Ettore: «provatelo: è come mangiare un arbre magique!»

Le Mole - Coppa gelato

Le Mole – Coppa gelato

 

Secondi piatti sopra le righe, sebbene l’estetica della presentazione del salmone fosse eccessivamente inficiata dall’abbondanza, nel piatto, di olio aromatizzato e soia. L’offerta di dessert nell’angolo glicemico non brilla per assortimento, ma mantiene comunque il livello di qualità sopra la sufficienza: torta di mele per Ettore e coppa gelato al pistacchio e stracciatella per i restanti somari. A conclusione del pranzo, mentre Ettore e l’Ing. Marrocu contrattavano la giusta etichetta di rum agricolo (alla fine Ron Zacapa 12) – con cui annullare gli effetti di un caffè da dimenticare (Ing. Marrocu: deve essere il primo dell’autunno!) -, Jesus optava per un popolare cynar: sa pagu classi!!
Costo dell’esperienza: 50€ cad. burriccu, forse un 10% al di sopra dell’offerta, ma comunque allineato al blasone della struttura.

 
Il ristorante Le Mole regala parentesi enogastronomiche più che soddisfacenti, in un incantevole scenario naturale dominato dal relax, e garantisce alla esigente clientela del circolo del golf pasti di livello in tempi contenuti; il tutto, condito da un servizio impeccabile. Gli avventori occasionali probabilmente non rimarranno impressionati dalla particolarità dei piatti, ma potranno comunque trovare ampia soddisfazione. In queste condizioni possiamo, senza indugi, attribuire tre somarelli pieni.

 


VALUTAZIONE “Le Mole: Tre Burricchi.
Ristorante Le Mole Indirizzo: Is molas resort – Località Is Molas, Pula
Telefono: 0709241006    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 


ago 10 2013

Ristorante Fradis Minoris – Nora

 Scritto da Ettore | 1 commento | Commenta

Fradis minoris - Laguna

Fradis minoris – Laguna di Nora

 

Nora, la città più antica dell’isola, che ha regalato alla comunità il primo documento in cui si parla di Sardegna (Shardana), antico porto di Ponente per l’approdo delle navi fenicie, culla di diverse civiltà, associata al mito della città sommersa, ma anche teatro delle celebrazioni per la sagra annuale del Martire Guerriero. E’ stato necessario attendere il XXI secolo perchè divinità di ben più alto spessore ripercorressero le orme del Santo più venerato della regione, secondo un faticoso percorso, pieno di insidie, che separa le acque della laguna da quelle del mare. Weekend carico di gioia e di aspettative, per l’inizio delle ferie estive, ma anche di tensioni e di fatiche per taluni burricchi, che evidentemente risentono del fatto di concentrare il proprio contributo alla comunità in mattinate di mero lavoro bovino, dopo semestri di ozio e improduttività.
 

Fradis minoris - Interno

Fradis minoris – Interno

 

Sabato 10 luglio, ore 13:25. I tre somari titolari varcano le porte del parco della laguna di Nora e intraprendono il lungo cammino lungo l’istmo che separa il golfo della città dalla peschiera, sotto un sole che moderava la propria esuberanza per l’occasione ed Eolo che assecondava la processione investendo la carovana con un gradevole vento di Maestrale. La comitiva giungeva dopo un viaggio sempre carico di forti quanto inutili emozioni bordo della tracotante 150CV dell’ipertricotico burriccu, che provava a mascherare la scarsa dimestichezza con la frizione e i comandi con fantomatici problemi di reazione del turbo compressore (Lunedi devo farla controllare dal V-Hot!!), secondo un piano ben studiato che premia competenze e materiale di qualità scadente nella manutenzione unicamente per giustificare palesi incapacità di controllo del mezzo. A parziale discolpa dei disagi subiti, segnaliamo la percorrenza di dorsali urbane nel comune di destinazione non sufficientemente adeguate alla larghezza della autovettura in questione, sebbene sufficienti a consentire l’atterraggio di piccoli aeromobili a reazione…
 

Fradis minoris - Scampi marinati

Fradis minoris – Scampi marinati

 

Destinazione designata, e oggetto di pregiudiziali diffidenze da parte dei commensali, in quanto distante più di dieci chilometri dal capoluogo, il ristorante Fradis Minoris. Il locale è inserito all’estremità ovest della lingua di terra artificiale che separa il golfo di Nora dal parco della laguna omonima e si configura come ittiturismo sostenibile, in cui la pesca viene praticata seguendo sistemi tradizionali, rispettando il ciclo naturale dell’ecosistema. In particolare, citando i principi fondamentali rispettati in questo senso: non si propongono specie ittiche provenienti da stock minacciati, nè da acquacoltura; gli arredi sono realizzati con materiali interamente riciclabili e/o riciclati; la struttura utilizza dispositivi a risparmio energetico e per il reciclo dell’acqua; non vengono utilizziamo detersivi contenenti EDTA e fosfati; la struttura si sta adeguando per adottare fonti energetiche rinnovabili.
 

Fradis minoris - carpaccio di cefalo

Fradis minoris – carpaccio di cefalo

 

Il ristorante si sviluppa in lunghezza lungo l’istmo di terra che delimita la peschiera sul lato nord, mentre il lato sud si affaccia sul golfo grazie ad una vetrata composta di pannelli in plexiglas. La struttura condivide gli spazi con un piccolo acquario ad uso didattico nel quale è possibile ammirare diversi esemplari della fauna ittica del posto. Nell’ingresso al viale che porta sulla terraferma trovano posto alcuni coperti, impiegati solo nel turno serale, riparati dal sole per mezzo di un gazebo e di qualche ombrellone. I tavoli della zona chiusa, molto spartani, realizzati in ferro battuto con piano in compensato marino reciclato, sono distribuiti su una unica fila in due grandi sale affacciate direttamente sul mare – con panorama impreziosito dalla presenza di piccola macchia mediterranea -, separate da una porta a vetri dalla presenza quasi impercettibile, come possono testimoniare alcuni infanti che ne hanno verificato da vicino l’elasticità. In corrispondenza della divisione trasversale trovano alloggio i servizi e la cucina, con un piccolo bancone a vista che è stato l’angolo della contemplazione per l’Ing. Marrocu mentre i commensali attendevano la sua presenza per poter iniziare le danze.
Cameriera: Non capisco cosa stia guardando: son tutti maschi!!
 

Fradis monoris - Polpo al naturale

Polpo al naturale

Fradis minoris - Tartare di palamita

Tartare di palamita

 


Il servizio, che si rivelerà professionale, cortese e disponibile, è garantito da due gentili cameriere, di differenti classi di età.
Veniamo fatti accomodare su un ampio tavolo da quattro, apparecchiato con cura, nonostante tovaglie e tovaglioli monouso e ci viene offerto un ottimo prosecco di Valdibbiadene come aperitivo.
 

Fradis Minoris - Zuppa fredda al pomodoro

Fradis Minoris – Zuppa fredda al pomodoro

 

L’offerta della cucina prevede unicamente percorsi di mare, senza proporre specie ittiche eccessivamente blasonate (e perciò sovrasfruttate), ma solo prodotti e frutti di mare non minacciati dall’acquacoltura, i cosiddetti “fratelli minori” (fradis minoris); inoltre, tale proposta si articola secondo un menu degustazione giornaliero, con la possibilità di integrazioni “a la carte”. Interessante l’offerta della cantina che, in accordo con i principi della sostenibilità, propone unicamente etichette isolane, tra le quali individuiamo un eccellente DOCG Branu delle Vigne Surrau, servito con il consueto rito dell’assaggio da parte del nostro ipotricotico burriccu. Su consiglio della cameriera, anche considerato il poco tempo a disposizione per desinare – causa Comune di Nora che, in cambio di tutta la moneta dei somari (unica modalità di pagamento cash, no POS), concede solamente due ore di sosta a pagamento, confidando forse nel guadagno, a mezzo contravvenzione, conseguente alla poca puntualità dell’utente medio -, scegliamo di provare il menu degustazione del giorno con integrazione di due piatti di crudo (oltreché del vino).
 

Fradis minoris - Spaghetti

Fradis minoris – Spaghetti gamberi fiori di zucca

 

In poco tempo arrivano al tavolo i due piatti fuori menu e la fatica della passeggiata sotto il sole viene subito dimenticata: straordinario carpaccio di cefalo con frutta fresca (fichi, melone, pesche nettarine, uva, fragole) al timo limonato e menta e incredibili scampi marinati alle erbe citriche con anguria e mandorle tostate, per i quali l’Ing. Marrocu ha esultato più di Tardelli nella finale Italia-Germania del 1982. Genuinità dei prodotti (dal colore della testa degli scampi si evince l’assenza di additivi estetici), accostamento e continuità di sapori indescrivibili: chapeau. Ma le meraviglie non si fermano qui; poco tempo e arriva una meravigliosa tartare di palamita su letto di crema di sedano, con pomodoro confit, peperoni gialli e pane aromatico: avrei voluto morire mangiando solo quel piatto!! La parentesi antipasti si chiude in bellezza con un un piatto composto da polpo al naturale, patate americane fritte su letto di crema agrodolce alla paprika dolce, rucola selvatica e semi di girasole: ineccepibile.
 

Fradis minoris - Ricciola di fondale alla piastra

Fradis minoris – Ricciola di fondale alla piastra

 

La degustazione prosegue con due tipi di primo; incredibile zuppa fredda di pomodoro e melanzana leggermente affumicata, cozze fritte e friggitelli, divorata in meno di un minuto anche dal NON amante del pomodoro Jesus; ottimi spaghetti ai gamberi, zucchine alle erbe e fiori di zucca. Dopo una breve pausa, che ha consentito all’indisciplinato somaro di fumare dozzinali sigari cubani, vista l’impossibilità di reperire qualcuno a cui scroccare una più commerciale sigaretta, arriva il secondo piatto che conclude la festa delle proteine: eccellente filetto di ricciola alla piastra con giardiniera di verdure (carote, cipolle rosse) su crema di pomodoro fragolino, l’ennesimo capolavoro dell chef, che dimostra nelle scelte nette influenze da parte della cucina catalana, come poi confermato anche dalle cameriere.
 

Fradis minoris - Mousse di yogurt magro

Fradis minoris – Mousse di yogurt magro

 

Non poteva mancare la parentesi glicemica, a degna conclusione di un pranzo così sontuoso: mousse di yogurt magro, con pesche al pepe nero e croccantini di pane al burro: spettacolo! Il pranzo si è concluso con caffè per tutta la comitiva e grappa barricata Anghelu Ruju per Ettore e Marrocu. Costo dell’esperienza: 67,83€ cad. burriccu, decisamente in linea con la qualità e la quantità di quanto assaporato, sebbene un po’ distante dal corrispettivo del menu degustazione, fissato a 35€ bevande escluse. Espletate con una certa fretta le formalità post ciccionata, mentre Ettore e Jesus provvedevano a rientrare celermente al parcheggio per recuperare in tempo l’esuberante barroccio della giornata, il terzo somaro si tratteneva presso l’acquario didattico della struttura, ottenendo così di percorrere, dopo una inevitabile operazione di pick-up, il minimo tragitto a piedi: burriccu mandroni!!

L’ittiturismo Fradis Minoris rappresenta una delle più belle realtà visitate, al momento, nell’anno 2013. Una encomiabile attività di pesca sostenibile, integrata da una cucina superba, e da un ottimo servizio, immerse in un parco naturale di straordinaria bellezza, garantiscono al cliente una parentesi enogastronomica che ha pochi eguali nell’isola: quattro burrricchi con menzione speciale per l’esclusiva ambientazione.
 


VALUTAZIONE “Fradis Minoris”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Fradis Minoris Indirizzo: Località Nora, Pula
Telefono: 0709209544    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 


mag 7 2011

Ristorante Da Zio Dino – Pula

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Da Zio Dino – Raschione Ettore

 

Nella giornata che il buon Jesus ha santificato in terra di Medinat, liberando i suoi figli dalle futili incombenze della empia modernità umana, una strisciante e silenziosa violenza si compie, verso le 7.20 del mattino, devastando la sacralità del sonno del vostro amato. Sabato di lavoro, ahimè,  e levata all’alba! Unica consolazione, all’antelucano risveglio, la sincrona sofferenza del burriccone Pg, anche lui coinvolto e trascinato nel pesante impegno professionale.
Oltre ché i due coscienziosi colleghi burricchi, avvinti in questa esperienza pre-domenicale, l’immancabile Raschione Ettore – Triumviro ufficiale e rappresentante del misticismo neo-tecnologico – e il sempre gradito ospite Ueppe, più volte lodevolmente citato tra queste solenni, taumaturgiche pagine.

Da Zio Dino – Polpo Scabecciu Insalata mare


Ed ecco quindi scorrere per le strade della cittadina di Pula – grazioso e ordinato centro turistico affacciato sull’azzurro mar di Sardegna – la querula frenesia della agguerrita coventicola, condotta dal – per l’occasione – auriga Jesus, alla guida della sua 150 CV, per la gioia dei non troppo fiduciosi e rassicurati passeggeri.
Non certo però, un contingente quanto gravoso impedimento feriale potrebbe, saranno d’accordo i nostri lettori, condizionare l’istintuale inclinazione dei Donkeys per la ricerca dell’ebdomadario godimento alimentare.
Osserviamo quindi i quattro, ritagliarsi un sacrosanto spazio temporale tra due inderogabili sessioni di lavoro, per rincorrere il loro solenne rituale.

Da Zio Dino – Zuppa di cozze Pesciolini fritti

Da Zio Dino – Burrida Alici Salmone Gattuccio


Da Zio Dino – Spaghetti Zio Dino


Luogo individuato per onorare la lipidica liturgia, il ristorante “Da Zio Dino”, celeberrimo e ormai storico locale, sito al centro della città. Scelta quasi obbligata questa, non tanto per il nome e la nomea che il ristorante può portarsi dietro, ma piuttosto perché è stato l’unico che abbiamo potuto trovare aperto di Sabato all’ora di pranzo in quel di Pula.
Alla unica, principale sala del Ristorante, accediamo inerpicandoci su una gravosa scala di stampo spiccatamente condominiale. Familiare e dignitosamente spartano appare tutto l’ambiente, caratterizzato da mobilie in arte povera, pareti azzurro mare, quadri e stampe disordinatamente dissimili, murales dipinti sui temi della città che ci ospita.

Da Zio Dino – Penne al salmone


Molto poco d’atmosfera, è invece il maxi-televisore 60 pollici che rumoreggia in fondo alla sala.
Re del ristorante e re della scena è il gentilissimo Sig.Dino, uomo che conserva l’empatica sardità dei tempi passati, capace di sedersi al tavolo degli avventori con penna e taccuino in mano al momento di prendere le ordinazioni, o di cazziare malamente un copioso gruppo di turisti, fortemente e maleducatamente in ritardo, rispetto alla richiesta prenotazione: alla faccia de “il cliente ha sempre ragione”!
Ordiniamo al Signor Dino gli antipasti di mare e due diversi primi: spaghetti “Zio Dino” e penne al salmone. Da bere un semplice vinello della casa, non eccezionale.

Da Zio Dino – Sebada


Gli antipasti sono abbastanza ordinari, ma numerosi e a tratti piuttosto buoni: polpo marinato, insalata di mare, pesce a scabecciu, burrida, alici marinate, salmone affumicato, mangiatutto fritti, gattuccio di mare.
Degnissima di nota la Zuppa di cozze, il cui buonissimo sugo è il medesimo del condimento del vero piatto principe e specialità del ristorante: gli eccezionali spaghetti “Zio Dino”, con scampi, cozze, vongole e bottarga, di per sé sufficienti per decidere di far un salto almeno una volta all’omonimo ristorante. Più anonime le penne al salmone, il cui (fa notare il burriccu Pg) salmone è praticamente invisibile, ma dal gusto gradevole.


Dopo i primi piatti, il pranzo deve purtroppo proseguire speditamente; ciò avviene con delle ottime e voluminose Sebada al miele, per Pg ed il Raschione, mentre Jesus e Ueppe si limitano a due semplici sorbetti al limone, al fine di non condizionare la sfuggente produttività pomeridiana.
Costo cadauno della ciccionata 25€, da ritenersi adeguato. Il ristorante è sicuramente riservato a chi ama le atmosfere rilassate e conviviali, senza preoccuparsi troppo della raffinatezza del servizio, che comunque ci è sembrato attento e puntuale. Qualità del mangiato nella media, con un picco di eccellenza negli spaghetti “Zio Dino”, assolutamente irrinunciabili!


VALUTAZIONE “Da Zio Dino”: Due Burricchi.
Ristorante Da Zio Dino Indirizzo: Via Segni 14, Pula
Telefono: 0709209159    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 


giu 26 2010

Serata a Pula

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

S'Incontru

 

In quel di Pula, “Piazza del popolo” fronte palco – sorgente di estemporanee esibizioni estive da parte di improvvisate danzatrici in erba – si consuma, dopo un pomeriggio istituzionalmente dedicato ad attività di divulgazione scientifica, un’esperienza culinaria non certamente delle più positive tra quelle affrontate e trattate in codesto spazio.
Compagnìa per l’occasione anomala: assenza del triunviro raschione, presenza di un numero considerevole di colleghi, tra cui citiamo le – per noi – new entry Sonia e Luana, i quasi coniugi Marcelli, nonché il sempre stimato e rispettato giudice unico (dell’X-Mas Donkey Challenge, ndr.) Dottor Pireddu.


S'Incontru – Pizze

Locale scelto per condividere qualche ora di amabile intrattenimento è il ristorante/bar/pizzeria “S’Incontru“. Posizione senza dubbio turisticamente favorevole, ambientazione accattivante, possibilità di consumare nei locali interni o in fronte piazza. Purtroppo però, per la disamina odierna, gli aspetti positivi sono quasi terminati.

Scelta la convergenza del gruppo verso la più riparata sala interna, al fine di sanare l’intolleranza di alcune commensali a temperature inferiori i 30 gradi centigradi, gli stessi sono stati irritabilmente “abbandonati” per una ventina di minuti al loro destino, prima che gli venisse “concesso” di procedere con la comanda, nonostante le numerose sollecitazioni e nonostante il numero delle graziose cameriere sembrasse commisurato alla consistenza numerica degli avventori, in gran parte stranieri.
Senza elencare pedissequamente le pizze scelte dai vari commensali a quel punto, segnalo subito che il vostro amato Jesus é stato dissuaso dallo scegliere una pizza “ai Frutti di Mare” in quanto, per esperienza diretta del dottor Marcelli, i relativi condimenti sarebbero stati – con tutta probabilità – provenienti da anonime quanto discutibili confezioni sott’olio.

S'Incontru – Capricciosa


La scelta é ricaduta  invece su una “Capricciosa”, arrivata con colpevole ritardo molto dopo le altre, perché “se n’erano dimenticati”. La qualità era mediocre, la pasta né morbida, né croccante ma piuttosto dura, gli ingredienti scadenti e, soprattutto, l’uovo che la caratterizzava era pietosamente sodo, quasi immangiabile. Nonostante l’appetito, incredibilmente, Jesus doveva desistere dalla fagocitazione ad appena il 50% dell’opera. Inoltre, la 0.40 rossa che accompagnava il pasto non si è particolarmente distinta per gradevolezza e gusto.
Gli altri commensali erano più o meno in linea con questo giudizio salvo i due che, anziché la pizza, hanno scelto di consumare una bistecca che, a loro dire era invece ottima. A questo punto mi sento di suggerire questa ultima scelta, per i lettori che si trovassero a Pula a mangiare in tale locale. L’esperienza a “S’Incontru” finisce qui perché, di comune accordo, i colleghi decidevano di non proseguire con le rituali consumazioni di contorno, forse per manifestare il proprio disappunto nei confronti del pasto appena consumato, o per manifesta susunkaggine media, nonostate – e questo ci ha sorpreso – la economicità del conto finale.


VALUTAZIONE “S’Incontru”: Burriccu senza un orecchio.
Pizzeria S’Incontru Indirizzo: Piazza del Popolo 69, Pula – CA
Telefono: 0709246090    [mostra in google maps]
 


Gelateria Su Nuraghe

Gelateria Su Nuraghe


La serata si é invece conclusa ai tavolini della gelateria artigianale “Su Nuraghe” , dislocata a pochi metri di distanza e già scelta poche ore prima per l’aperitivo offerto – con successo competitivo nei confronti di Jesus – dal gentilissimo Dottor Pireddu.
Seppure non é nostra convenzione esprimere giudizi al di fuori del contesto delle ciccionate, non possiamo – di contro alle manifestazioni di disappunto per la cena testé esauritasi – non elogiare la qualità del servizio e la gentilezza del personale di “Su Nuraghe”, con menzione particolare per la graziosissima e giovane cameriera che ha servito i nostri gelati e macedonie (strepitosa banana-split per Jesus!). I dieci euro di mancia, finanziati dal burriccone Pg, concomitanti alle consumazioni offerte dall’ostentante ricchezza Jesus, danno un’idea dell’apprezzamento comune per la servizievole cura con cui  burricchi e colleghi sono statati accolti. Excellent!

Tale filosofia fa da felice anteposizione a quegli esercizi che, nei luoghi a maggior impatto e frequentazione turistica, poco si preoccupano di offrire un servizio di qualità adeguata, orientata alla fidelizzazione del cliente, confidando piuttosto nello statistico ricambio degli avventori forestieri.

Nota: in seguito a una riorganizzazione della nostra personale classifica che potesse comprendere locali dall’offerta alimentare ortodossa (pranzi e cene complete), parimenti ad altre attività, come appunto le gelaterie, che ovviamente non possono essere valutate con lo stesso metro di giudizio, abbiamo dovuto rivedere la valutazione espressa a suo tempo per “su Nuraghe”, mutandola in un più asettico “burriccu ponpon” con menzione speciale.


VALUTAZIONE “Su Nuraghe”: Burriccu ponpon con menzione speciale.
Gelateria Su Nuraghe Indirizzo: Piazza del Popolo 53, Pula – CA
Telefono: 0709209943    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook