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ago 25 2012

Ristorante nuovo Royal – Cagliari

 Scritto da Jesus | 8 commenti | Commenta

Royal - Bonaria

Royal – Basilica di Bonaria, scalinata

 


La porti un “burriccone” a Firenze,

che un giorno tre somari incontrerò,
e se non brinderemo col Nepente,
un Chianti delle valli gli offrirò…

Ma se li incontrerò giusto domani,
tra un mese, un anno o forse un dì,
avrò sempre il mio Chianti fra le mani,
mentre il Nepente ohibò, vedremo lì!

La porti un “burriccone” a Firenze,
che i tre somari li ho incontrati già,
m’hanno svuotato tutte le credenze,
e or’ non ho più nulla da mangiar!!!

 

Royal - Interno

Royal – Interno

 

Che solcare il mare e varcare la soglia di nuovi orizzonti non sia cosa da poco,  lo sappiamo bene qui al Donkey Challenge (o se volete, La guida del Somaro, come recentemente siamo stati ribattezzati).
Noi, austeri radicali della forchetta, radicati alle nostre accomodanti e ortodosse abitudini alimentari, ben poche volte abbiamo sentito il bisogno di tralignare dal nostro ossequioso vagare alla ricerca del gusto e delle tradizioni sarde, seppur espresse e interpretate da benemeriti progressisti della cucina, in pura chiave speculativa. Eppure, sappiate, la cucina che amiamo e veneriamo, con le nostre periodiche e solenni liturgie pagane, non è il centro del nostro e del vostro Universo.
«E pur si muove!» Sosteneva un celeberrimo chef toscano, di cui, per burriccagine, non mi sovviene il nome… Tutto questo pistolotto, introduce la modalità con cui e per la quale, i tre burricchi si siano avvicinati, questo fine settimana, seppure in quel di Casteddu, alla cucina toscana.
 

Royal - Antipasti

Royal – Antipasti di terra

 

Giovedì sera. «Jesus, scegli: domani andiamo in esterna, facciamo 50Km e dopo cena torniamo indietro ubriachi, oppure si va al Royal che ha riaperto da poco».
Venerdì sera, ore 21 circa.  Il ben poco volenteroso Jesus e il diligente Raschione Ettore, contemplano affascinati i contorni distesi e materni della basilica di Nostra Signora di Bonaria, accesa e accomodata su di un lungo tappeto di gradini bianchi, che sinuosamente discendono il declivio, fin quasi a raggiungere i loro piedi.
A poche decine di metri di distanza, al civico 52/A del Viale Diaz, ha riaperto da poco il ristorante toscano “Nuovo Royal”, un tempo ubicato nella non distante via Bottego.
 

Royal - Salumi, polpette, tartine

Royal – Salumi, polpette, tartine al paté di fegato

 

Con una elegante e distinta porta di vetro sfumato, il ristorante si affaccia discretamente sul Viale.
Varcato l’uscio di ingresso e superato un minuto bancone da bar, ci si immette in una graziosa e ben curata sala da pranzo, dominata dalle tonalità dell’arancio, arredata e decorata con credenze in legno, quadri, mensole, bottiglie di vino, e da numerosi e accattivanti punti luce, che si estendono linearmente lungo gli angoli e le strutture portanti del locale. Una quindicina di tavoli squadrati, per all’incirca sessanta coperti in tutto, sono distribuiti sul parquet in legno chiaro, tra le poche nicchie e i pilastri, fino a raggiungere la cucina a vista in fondo alla sala, dalla quale si possono scorgere almeno quattro fra cuochi/e e aiutanti, taluni con fisionomia indigena, alcuni con tratti somatici spiccatamente maremmani.
 

Royal - Tagliatelle porcini coniglio selvatico

Royal – Tagliatelle porcini coniglio selvatico

 

Toscano è anche il sigaro ostentato dall’Ingegner Marrocu al suo arrivo, dopo i dieci minuti di fisiologico ritardo, durante i quali, accomodatisi al loro tavolo, i due colleghi burricchi hanno resistito non poco, prima di assaggiare il delizioso cocktail di benvenuto proposto: una miscela di spumante e succo d’arancia, molto gradito.
Il personale di sala è piuttosto numeroso. Le ordinazioni vengono redatte, con il classico taccuino e penna biro, da una gentile e piuttosto risoluta signora toscana (probabilmente la titolare), mentre contiamo altri quattro camerieri/e, taluni piuttosto professionali ed efficaci, altri (probabilmente apprendisti di primo pelo) più approssimativi e distratti, nei modi e nelle movenze, tanto da cagionare qualche pur non significativo danno durante il progredire della serata.
 

Royal - Risotto alla crema di tartufo

Risotto alla crema di tartufo

Royal - Trofiette al pesto di pistacchi

Trofiette al pesto di pistacchi

 

Come segnalato durante il LIVE sulla nostra pagina Twitter (hashtag #ciccionata), i difetti che dobbiamo rilevare per il “Royal” sono due, uno strutturale, uno più facilmente arginabile. L’acustica della piccola sala non è da Teatro lirico per cui, con il progressivo affollarsi del locale, l’ambiente diviene piuttosto rumoroso e molesto, anche se nei limiti della tollerabilità. Il secondo appunto riguarda l’erudizione, da parte dei camerieri, degli avventori, in merito alle pietanze che vengono servite. Non essendo avvezzi alla cucina toscana, sarebbe stato interessante apprendere i nomi e gli ingredienti di base delle pietanze, nel frattempo che venivano presentate in tavola. Questa accortezza (a costo zero) dovrebbe essere una prassi consolidata e sistematica per qualunque ristorante e sarà oggetto, come tanti altri suggerimenti, di una guida/decalogo rivolto ai ristoratori, redatto prossimamente sulla base dell’esperienza dei burricchi. Per l’appunto: la guida del somaro (www.guidadelsomaro.com).
 

Royal - Bistecca fiorentina

Royal – Bistecca fiorentina

 

Fatte queste doverose considerazioni, da questo punto in poi, diamo idealmente la parola allo chef del “Royal”, per il quale abbiamo solo elogi ed apprezzamenti da manifestare.
La cucina toscana è essenzialmente “di terra”, per cui di terra sono gli antipasti che ci sono stati proposti, giustamente abbinati ad un ottimo Chianti Cellini DOCG, della “Fattoria il Palagio”, che ha comunque abbisognato di un certo periodo di stemperamento, per poter essere apprezzato al meglio.
Gli antipasti erano composti da: ottima insalata di carote, cardi, cipolle carciofi e maionese, dal gusto leggermente amarognolo; panzanella di pane raffermo con zucchine e pomodori; melanzane e zucchine alla griglia, tortino di  fromaggio e zucchine, stuzzichini di pomodori e formaggio fresco; cipolle in agrodolce, olive, salamino, carciofi sott’olio; frittura di mele in pastella, fiori di zucca e melanzane; succulento assortimento di salumi toscani, accompagnati da polpette di carne e crostini di paté di fegato, maldestramente interpretato come “macinato” dal Raschione. Il tutto, ricco di verdure, considerabile di eccellente fattura e ben equilibrato a livello quantitativo e calorico.
 

Royal - Cantucci e vinsanto

Cantucci e vinsanto

 

In ordine alla nostra cena, dopo gli ottimi antipasti, la cucina ha dato il meglio di sé con i primi piatti: straordinario risotto in crema di tartufo per Jesus, trofiette al pesto di pistacchi e pomodorini per il Raschione, gustosissime tagliatelle ai funghi porcini e coniglio selvatico per il Marrocu, che comunque pignoleggiava la presenza di qualche ossicino di troppo.
Terminati i primi, nonostante l’abbondanza delle pietanze, i tre commensali, per assaporare la regina della tavola toscana, non potevano non spartirsi una “fiorentina” da circa 900g. Una delle carni più tenere e gustose mai assaggiate, accompagnata da (non eccellenti) patate arrosto.
 

Royal - Pesche affogate

Royal – Pesche cotte affogate nel Chianti

 

Conclusa quest’ultima “fatica”, ai tre burricchi veniva offerto un pre-dolce, costituito dai classici cantucci toscani, imbevuti nell’ottimo Vinsanto (trebbiano e malvasia) che Jesus ha voluto preservare (come digestivo) sino alla fine del pasto.
Il dessert vero e proprio è stato (per i soli Raschione e Marrocu) una eccellente composizione di pesche cotte affogate nel chianti, con gelato alla crema.
Con due caffè e due ottime creme di mirto, sono terminate quindi le ostilità.
Da registrare, inoltre: numerosi “rimbalzi” da parte di avventori che chiedevano di sedersi ad un tavolo con la sala stracolma (consigliamo di prenotare!), un versamento di Chianti sul nostro tavolo da parte del cameriere, un versamento di Chianti da parte del Raschione sulla propria “Lacoste” da 70€, un versamento di liquore sul suo telefono da parte del Marrocu.
Costo complessivo dei versamenti (e quindi della cena) 21€ cadauno, assolutamente ridicoli rispetto alla qualità e quantità di quanto assaporato, e vergognosamente non arrotondati da una pur meritatissima e lauta mancia, per effetto di una cronica carenza di contanti e resto. Contiamo di correggere tale difetto, in prossime personali occasioni.
Il ristorante (nuovo) Royal, propone una cucina fortemente radicata nella genuinità delle tradizioni toscane, in un ambiente familiare e moderno. I gusti e le sensazioni provate, non sono quelle tipiche della nostra terra, ma di sicuro spessore ed impatto emozionale. Assolutamente da non perdere!
Tre burricchi con menzione speciale.

 


VALUTAZIONE “Royal”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Royal Indirizzo: Viale A.Diaz 52/A, Cagliari
Telefono: 070341313    [mostra in google maps]
 

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lug 16 2011

T Restaurant – Cagliari

 Scritto da Ettore | 3 commenti | Commenta

T Restaurant - Interno

T Restaurant – Interno

 

Il T Hotel, per molti orgoglio della città di Cagliari, un regalo alla città secondo il famoso imprenditore sardo che ha finanziato la riqualificazione della struttura, che adesso domina alle spalle del nuovo Parco della Musica fresco di inaugurazione. Il Matitone, che si può osservare da qualsiasi punto di Cagliari, agli occhi dei Burricchi, orfani per l’occasione – ahimè – proprio dell’esperto di strutture, il sempre (sovra)stimato Ing. Marrocu, rapito da improrogabili impegni di lavoro, è stato il punto di incontro per una particolare versione del rito della ciccionata settimanale. Mi riferisco al copioso numero di ospiti, oltre agli immancabili buimviri Ettore e Jesus, accorsi per festeggiare il compleanno del buon Jesus alla mezzanotte.

T Restaurant - Antipasti Spaghetti astice

T Restaurant – Antipasti Spaghetti astice


Il T Hotel ospita al suo interno l’omonimo T Restaurant, adiacente all’elegante bar a sezione circolare ricavato alla base della grande torre, provvisto di un’ampia sala con una settantina di coperti oltre ad una più piccola sala privata, dalla quale siamo stati immediatamente allontanati per l’intervento di una elegante signora che aveva riservato la sala per una cena di giovanissimi ospiti.
Vieniamo fatti accomodare su una lunga tavolata allestita per l’occasione, adiacente alla vetrata con vista in un elegante zona aperitivi all’aperto, ricavata ai bordi di una piccola piscina illuminata.
I camierieri non tardano a mettersi subito a disposizione della comitiva di affamati avventori, ma dopo aver distribuito i menu (carta più menu degustazione del giorno), dimenticano la carta dei vini e non offrono gran supporto, così che il gruppo rimane confuso sulle scelte da prendere, scelte difficili, anche perchè alterate dalla diffusa attenzione alla spesa da parte di taluini ben identificati ospiti.

T Restaurant - Primi piatti

T Restaurant – Primi piatti


Dopo una lunga attesa, riusciamo a consultare la ricca carta dei vini e si può finalmente ordinare. Per evidenti motivi di privacy non dettaglieremo le scelte di tutti, ci limiteremo a quelle dei Biumviri ufficiali e dei donkey PG e Dott. Melis, che le statistiche ormai condannano a sinonimo di ciccionata high-cost.
Per la scelta del vino si formano due partiti: quello del bianco, nello specifico il più volte citato Karmis delle cantine Contini, e quello del rosso, un carignano del Sulcis.
Segnaliamo un’ottima panetteria biologica che verrà utilizzata spesso per compensare le lunghe pause tra un piatto e il successivo.

T Restaurant - Scaloppa di pesce spada

T Restaurant – Scaloppa di pesce spada


La scelta iniziale prevedeva un assaggio di antipasti di mare, con l’aggiunta di qualche formaggio e verdure grigliate per lo scienziato Amit, che osserva il protocollo vegetaliano. Dopo un’attesa prossima all’ora, arriva invece una veramente ridotta scelta di antipasti in tal modo assortita: salumi al posto dei formaggi richiesti, melanzane grigliate, insalata di seppie e polpo, piuttosto scondita e priva di gusto, e burrida di gattuccio su crostini di pane decisamente non entusiasmante per gusto.
I due Biumviri rimangono colpiti anche per la poca cura nella presentazione dei piatti, non marcatamente differenziabile da quella di una mensa self service, fatto salvo l’impiego di un servizio di piatti di qualità.

T Restaurant - Scaloppa di orata

T Restaurant – Scaloppa di orata


Dopo una serie di ripetizioni e rettifiche sulla scelta dei primi, motivate dai camerieri come necessarie per far sì che i piatti arrivassero a tutti negli stessi tempi, e un’altra lunga attesa, arrivano i primi piatti: tortelli al ripieno d’orata su vellutata di patate – rivelatisi piuttosto anonimi oltre che freddi e poco conditi come il resto delle portate -, paccheri con dadolata di pescato, pesto di basilico e pomodori freschi, piuttosto buoni secondo la nostra ospite anche se non eccezionali e piuttosto assimilabili alla pasta fredda, spaghetti con salsa di astice e basilico fresco, gradevoli a giudicare dai tempi di assimilazione dei burricchi PG e Melis; infine segnaliamo una zuppa di verdure di stagione e riso per Amit (unico ospite citato oltre ai burricchi d’annata ndj) e una fregola allo zafferano con fiori di zucca.

T Restaurant - Commensali

T Restaurant – Commensali


Visto l’inizio poco esaltante i Biumviri decidono di non provare l’esperienza del secondo piatto e di passare direttamente al dolce, mentre dall’altra parte del tavolo i oiù affamati Dott. Melis e PG si buttavano su scaloppa di pesce spada e scaloppa di orata con erbette saltate, menta fresca e pomodorini ciliegia.
Per la scelta dei dessert, a cui ci viene proposto un accompagnamento con Moscato Brillante, un giovane cameriere si presenta con un carrello di torte assortite (sacher, meringhe, torta alla frutta ecc.) e tutti gli avventori nella zona del buon Jesus fanno la propria scelta. Ma c’è qualcosa nell’aria e ad un tratto il cameriere responsabile della sala interviene e, senza preavviso porta via di corsa il carrello dei dolci prima che potessero essere serviti, di fronte allo sguardo attonito dei commensali e dello stesso Jesus che non rinuncia a inseguire l’autore del deplorevole gesto…

T Restaurant - Torta Jesus

T Restaurant – Torta di compleanno Jesus


Pochi secondi dopo viene spiegato tutto: SORPRESAA!!.. i commensali avevano fatto confezionare in una delle migliori pasticcerie di Cagliari una splendida torta di compleanno raffigurante proprio il nobile logo del DonkeyChallenge. Il buon Jesus non crede ai suoi occhi e un accenno di commozione perturba il superbo sguardo. Dopo qualche difficoltà nello spegnere le candeline per via dell’età, si è continuato con i festeggiamenti del compleanno.
La cena si è conclusa con la nota esibizione di Jesus per le grandi occasioni: carta di credito gold con platfond illimitato, concessa al cameriere per saldare l’intero conto che, a dire il vero, gli esperti Biumviri si sarebbero potuti aspettare leggermente superione per cifra, vista la location a quattro stelle del ristorante, così come sarebbe stato lecito presumere più adeguate, per la medesima ragione, qualità nei piatti, scelta e presentazione; qualità queste, che NON ci sono state.

Per questi motivi il giudizio sul ristorante non può che essere, nostro malgrado, inferiore alla sufficienza: un burricco.



VALUTAZIONE “T Restaurant”: Un Burriccu.
Ristorante T Restaurant Indirizzo: Via dei Giudicati 66, Cagliari
Telefono: 07047400    [mostra in google maps]
 

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