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mar 27 2011

Ristorante 51 – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta
51 - Panorama - Cagliari

51 – Panorama Cagliari


Percorrendo gli stretti vicoli del “castello di sopra”, che culminano nell’incantevole panorama offerto dal bastione di Santa Croce, si possono dominare, con lo sguardo e con il pensiero, l’antico storico quartiere degli ebrei, la splendida sinagoga sottratta al loro culto in età spagnola – oggi Basilica cristiana – e un buon scorcio della intera città di Cagliari, infino al suggestivo spettacolo dei suoi marittimi approdi.
Imperocché non sia affatto difficile incontrare, discendendo cautamente tra due fila di storiche mura, altère vestigia della opulenta modernità (porsche, bmw e altre simili amabilissime sfacciataggini) non troppo a suo agio trovavasi l’opulento Jesus, suo malgrado approssimativamente accomodato nella seppur comoda utilitaria del Dottor Melis, accidentale quarto ospite quest’oggi, nel tradizionale sinedrio dei burricchi ufficiali Triumviri.

51 - Interno

51 – Interno, Ing.Marrocu Dr.Melis


Cosa abbia spinto lo stimato Dottore ad unirsi, di sua sponte e senza incentivo alcuno, alla ciccionata odierna non ci è ben dato saperlo; fatto sta che il buon Raschione Ettore, appresa la gradita novella, decideva – non poco frettolosamente – di indirizzare la scelta del convitto, verso un locale di facile fruizione per il medesimo, ma che presentava, per svariate ragioni, altissimo rischio di insuccesso logistico.
Sono bastate quindi poche oggettive riflessioni, e parecchi non meditati insulti, per far rinsavire il Triumviro burriccu e ricondurlo alla retta conduzione logica del suo pensiero.
Nella Via Santa Croce, arrivavano quindi, poco prima delle tredici e trenta, il vostro amato Jesus, il Raschione Ettore e, per l’appunto, il Dottor Melis. Destinazione, il Ristorante 51.
L’ingegner Marrocu, terzo Triumviro ufficiale, si trovava già sul luogo ad attendere i suoi di lì a poco commensali, affascinato ed incantato dalla bellezza dell’orizzonte, goduto dalla terrazza del ristorante – il quale parzialmente si allunga sul panoramico bastione – e ben integrato tra gli abbienti “fighetti” della Cagliari bene, per i quali risulta formalmente conveniente lustreggiare per questi calli.

51 - Cannolini tonno formaggio

51 – Cannolini tonno formaggio


Esclusa l’appetibile circostanza di desinare all’aperto – non affatto per il tempo inclemente o per difetto di splendida ambientazione, ma perché la distillata mentalità del Raschione non prevede possibilità alcuna di consumare un pasto per strada – i quattro burricchi si accomodavano nella sala interna del ristorante.
Invero, la prima impressione che Jesus ha avuto all’ingresso è stata affatto positiva. Il vestibolo che fa da anticamera alla sala era accidentalmente in disordine: scatoloni di vivande malriposte sul pavimento e faccende di cucina ben in vista per una porta incautamente aperta. Situazione non comprensibile e tollerabile a quell’ora, in un ristorante di classe.

51 - Antipasti di mare crudi

51 – Antipasti di mare crudi


Purtuttavia, l’impressione architettonica che si avverte, appena varcata la soglia dell’ambiente principale – un’unica sala di abbastanza modeste dimensioni – è quella di un misurato incontro tra l’impronta medievale delle pareti in pietra ed un sobriamente sfarzoso arredo classico, rivisitato in chiave modern-luxury;
finanche le stoviglie e posate sui tavoli, elegantemente seguono questo stile.
Tutto l’ambiente risuterebbe quindi dosatamente raffinato, se non fosse per due elementi di impropria distorsione. In primo luogo le malcelate casse di riproduzione acustica, che esercitavano una non graditissima (almeno in tal contesto) e indebita pressione, sulle sensibilissime orecchie di Jesus.

51 - Frittura mista

51 – Frittura mista


Secondo fattore negativo, forse inevitabile per l’esiguità degli spazi, i servizi igienici – peraltro di gran classe, come segnalato dal Raschione Ettore – ricavati in fondo alla sala e strutturalmente fuori dal contesto.
Il personale del ristorante è eccellentemente preparato, attento e premuroso. Ci serve una gentile giovane cameriera, occasionalmente assistita da un secondo assistente, forse lo stesso direttore.
Nulla viene lasciato al caso, come ad esempio il periodico rifornimento degli ottimi e variegati panini assortiti, letteralmente divorati dagli affamati Donkeys. Per stuzzicare la fame ci vengono serviti dei suggestivi cannolini ripieni al tonno e al (?) casu-axedu. Ottimi!

51 - Quadrati ai ricci gamberi e verdure

51 – Quadrati ai ricci con ripieno di gamberi e verdure


Concordiamo con la cameriera una scelta di antipasti misti che, come lei stesso ha sottolineato, non sono quelli che spesso incontriamo con le incursioni culinarie nei ristoranti cagliaritani. Ci viene servito infatti un gran misto crudo di mare, accompagnato da salsine di soia e citronette, e articolato con il seguente dettaglio:  tartara di dentice e orata, carpaccio di dentice, orata e salmone, carciofi alla bottarga, verdure miste, riso rosa, uno scampo assegnato al dottor Melis e un’ostrica contesa tra Jesus e l’Ing.Marrocu. Il tutto condibile, parimenti dalle salsine, con olio d’oliva, sale rosa dell’Himalaya o sale grigio di Bretagna. Antipasto buonissimo e ben presentato, ma sarebbe stato più appropriato moltiplicare per quattro alcuni elementi, anziché lasciar con l’acquolina in bocca ad alcuno.

51 - Linguine ai crostacei

51 – Linguine ai crostacei


Al gran piatto di crudo, è seguita una altrettanto interessante frittura mista di calamari, gamberi, zucchine e carote. La cottura di tale prelibatezza, pressoché perfetta, ci ha ricordato quella della celeberrima “tempura” giapponese – già citata in una passata occasione su questi spazi – ma dal sapore decisamente più convincente, per lo meno per i nostri gusti, tendenzialmente e tendenziosamente occidentali.
Il vino scelto ad accompagnare gli antipasti, così come il resto delle portate, è stato un ottimo vermentino DOCG “Piras” della Cantina di Gallura, Agro di Luras (Calangianus).

51 - Rana pescatrice con gamberi, zucchine e pomodori

51 – Rana pescatrice con gamberi, zucchine e pomodori


Primi piatti. La scelta per il Raschione Ettore è ricaduta su dei Quadrati (ravioli) ai ricci di mare con ripieno di gamberi e verdure, mentre Jesus, il dottor Marrocu e il Dottor Melis hanno ceduto alle lusinghe di Linguine ai crostacei (astice, scampi, aragostine) condite con salsa di pomodoro, basilico e timo citriodoro.

Ora, se possiamo oggettivamente definire buone ma non esaltanti le linguine ai crostacei, c’è da dire che i “Quadrati” ai ricci di mare, scelti con oculatezza dal Raschione, erano a dir poco eccezionali: una squisitezza per la quale varrebbe la pena, già di per sé, visitare il Ristorante 51!

51 - Millesfoglie crema chantilly

51 – Millesfoglie crema chantilly


Il secondo piatto è risultato invece comune a tutti i commensali: Rana pescatrice con gamberi, zucchine e pomodorini freschi (dolci), ottimamente pulita, cucinata e scenograficamente ben presentata. Buona!
Inevitabilmente, nonostante le resistenze di alcuni astanti ma di comune accordo, si sceglieva di terminare le fatiche alimentari con il tripudio del dolce.
Questa volta era l’Ing.Marrocu che intendeva particolareggiare la sua scelta, indirizzandosi sun un semifreddo al creme caramel, cioccolato e decoro di fragole, mentre Jesus, il Raschione e il Dottor Melis si sono indirizzati su un sontuoso Tortino Millesfoglie con cioccolato e crema chantilly: glorioso!

Il pasto si è quindi concluso con quattro ottimi caffè palombini – accompagnati da deliziosi dolcetti al cioccolato -, un liquore alla liquirizia per il Raschione e una Grappa Bianca per Jesus.

51 - Semifreddo creme caramel

51 – Semifreddo creme caramel


Costo complessivo totale del pranzo: 50€ cadauno, che non è pienamente giustificato dalla pur ottima espressione del servizio e dalla – per lunghi tratti – eccellente qualità della cucina. Possiamo quindi considerare quanto pagato, un 20% al di sopra della soglia ideale.
Diciamo comunque, a questo proposito, che Jesus ed Ettore hanno ben raggiunto il dilettevole precipuo proponimento  di tenere, per tutta la durata del pranzo, sulle spine il Dottor Melis, di certo poco avvezzo alle ciccionate di un certo spessore – anche economico -, che ha vissuto l’incedere delle prelibatezze, con l’opprimente nebbiosa ricorrenza, di un unico periglioso pensiero: «quanto costerà tutto questo!?».

51 - Melis conto

51 – Melis conto


Tale tipo di sentimento – peraltro parecchio comune – è di certo alimento e motore, quando portato alle estreme conseguenze, di taluni insensati giudizi che si sentono e leggono in rete su vari ristoranti cagliaritani. E’ giusto fare attenzione a quanto pagato, ed è giusto non accettare prepotenti alimentari prevaricazioni, ma se ogni conviviale ristoro deve venire inquinato dalla perpetua angoscia per il conto finale, tanto vale non varcare la soglia di alcun ristorante.
Ovviamente non trattasi del caso del Dottor Melis, che si è simpaticamente prestato a questo tipo di sceneggiata per esigenze di spettacolo, ma vi assicuriamo che simili atteggiamenti sono patologicamente riscontrabili in un gran numero di quasi-insospettabili conoscenti; patologicamente e assiduamente torturati dal buon Jesus, perché patologicamente SUSUNKI!
Vorrei però concludere con una censura grave, nei confronti del buon Raschione Ettore, che nel viaggio del ritorno suggeriva all’autista Melis la strada per lui più breve, non ricordando che per quell’ora e in quel luogo era previsto un corteo anti-nuclearista. Risultato: 10 anni!


VALUTAZIONE “Cinquantuno”: Tre Burricchi.
Ristorante 51 Indirizzo: Via Santa Croce 51, Cagliari
Telefono: 0708586629 [mostra in google maps]

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ott 3 2010

La Stella Marina di Montecristo – Cagliari

 Scritto da Jesus | 6 commenti | Commenta
Stella Marina di Montecristo - Interni

Stella Marina di Montecristo – Interni


Il nome ricorda senza dubbio l’isola di Montecristo, perla dell’arcipelago toscano, non distante dalle isole d’Elba e di Pianosa, e di riflesso il celeberrimo “Conte” del romanzo di Dumas; isola che nascondeva un tesoro immenso, pronto a rendere felice e ricchissimo chiunque si fosse avventurato tra le penombre e gli anfratti delle sue grotte, per riportarlo alla luce.
E allo stesso modo, il vostro amato Jesus e il Raschione Ettore – orfani ahimè anche ‘sta volta dello stimato Dott.Ing.Marrocu, terzo Triumviro ufficiale -, si avventurano per note stradine cagliaritane, alla ricerca del loro inestimabile tesoro di gusto e sapori, in uno degli ormai ultimi Sabato dal clima quasi estivo.

E in effetti la ragione della toponomastica del locale, impegnati com’eravamo nelle nostre frenetiche attività deglutive, ci è sfuggito di interrogare al gentilissimo e disponibile personale. In particolare pensiamo che l’ottimo Sig.Giacomo avrebbe senza dubbio avuto cura di sanare la nostra curiosità, che dobbiamo nostro malgrado trattenere fino alla prossima (certa) visita al ristorante/trattoria.

Stella Montecristo - Decori

Stella Montecristo – Decori


“Trattoria” è sicuramente la dimensione concettuale che possiamo ascrivere a “La stella marina di Montecristo”. Gli ambienti sono realmente caratteristici. Una piccola (ma non troppo) sala con soffitto a volta, decorata da acquerelli in tema marinaresco; variopinti suppellettili arricchiscono, fin quasi a soffocarli, i quattro lati delle pareti: una grande tempera di un veliero tri-albero e un’infinità di cornici che immortalano il Sig.Giacomo con numerosi personalità del mondo dello sport e dello spettacolo.
Finanche una serie di libri sulla Sardegna fanno capolino su alcune cengie dei muri, improvvisate a pratiche mensole.

Stella Marina di Montecristo - Arredi

Stella Marina di Montecristo – Arredi


Esteticamente tutto l’insieme disegna un’atmosfera che ricorda una pescheria degli anni 50/60, mentre la cordialità familiare del Sig.Giacomo rende l’ambiente conviviale e piacevole. Non abbiamo avuto modo di visitare una seconda sala (probabilmente sala vip) a noi celata da voluminosi tendaggi sottostanti un’insegna dai contorni criptici e danteschi: “OVINCI VIEN ALLEGREZZA ONDIO M’ABBUFFO”.
Confidiamo nei nostri più eruditi – o meglio istruiti nell’uso di google – lettori per sanare questa nuova carenza documentale.
Arriviamo quindi a descrivere la nostra esperienza alla “Stella Marina”. Il Sig. Giacomo ci accoglie e ci fa accomodare con gentilezza, ma subito ci svela il suo piglio pratico e sbrigativo: prima che ci fossimo seduti al tavolo (e non è una forzatura romanzata!) ci aveva già interrogato sul desiderio di iniziare il pranzo con antipasti di mare. Appena accomodati, ci aveva già consigliato e stappato una bottiglia di fresco vino bianco della casa (direi casareccio, per il gusto molto deciso) senza proporci alcuna alternativa di maggior prestigio, forse perché evidentemente, nonostante gli iPhone e il BlackBerry di Jesus, non davamo l’impressione di essere al pari di stimati funzionari regionali.

Stella Marina di Montecristo - Antipasti

Stella Marina di Montecristo – Antipasti di mare

Prima che arrivassero gli antipasti, serviti come tutte le pietanze su degli splendidi e caratteristici vassoi di sughero, avevamo già ordinato i primi piatti e prima che questi ci venissero presentati al tavolo, avevamo comandato già i secondi!
Molto probabilmente tale eccesso di efficienza, è dipeso dal (per le nostre consuetudini) anomalo numero di avventori che hanno presto invaso il locale, occupandone tutti i posti disponibili, tanto da rendere l’ambiente caldo e chiassoso, degno delle più frequentate osterie. 
Gli antipasti, lungi dall’essere abbondantissimi, sono risultati però particolarmente gustosi: seppiette e gamberoni panati, cozze e capasante gratinate e, degno di nota, un favoloso gambero (ahimè uno!) in sugo di pomodorini olio e sale, adagiato su un bianchissimo (forse perchè riutilizzato numerose volte) guscio di capasanta. Jesus, al quale il personale serbatoio mnestico ha riproposto il gusto di infantili merende, consumate con pane olio sale e pomodori, non ha potuto fare a meno di esibirsi in una lussuriosa quanto efficace scarpetta. Buonissima!

Stella Montecristo - Spaghetti alla Cernia

Stella Montecristo – Spaghetti alla Cernia


Il primo piatto suggerito e proposto  ad entrambi i Burricchi Triumviri – spaghetti al sugo di cernia – aveva per Jesus un sapore altrettanto evocativo; al primo assaggio il pensiero è volto subito ad una semplice pasta al sugo, che può cucinare una comune massaia cagliaritana, impreziosito da numerosi tocchetti di cernia e decorato in maniera semplice e rassicurante con un occhiello di verdure crude.
A dire il vero il giudizio  complessivo della portata non è stato entusiastico da parte del Raschione, la cui filosofia mangereccia può essere contraddittoriamente sintetizzata nella ricerca dei gusti particolari, lontani dalla cucina di stampo familiare. Nondimeno un più “tradizionalista” avventore avrebbe di certo potuto esprimere tutt’altra opinione.

Stella Montecristo - Grigliata

Stella Montecristo – Grigliata


Totalmente differente la valutazione per la grigliata mista seguita all’anonimo primo piatto: sicuramente uno dei più buoni secondi che i Donkey abbiano mai avuto modo di mettere sotto i denti!
In modo particolare, da innalzare agli onori le favolose orate arrosto – che l’esperto ittiologo Ettore asseriva esser certamente non d’allevamento, presentando una spina dorsale non ricurva – dal delizioso sapore di mare, insaporite da Jesus con un pittoresco sale rosa dell’Himalaya.
Accompagnavano le orate gamberoni (due) e seppiette arrosto, nonchè un assortimento di frutta di stagione: ananas e anguria fresca. Eccellenti!
A questo punto avremmo volentieri gradito una conclusione di pasto con un dessert o, in subordine, un digestivo sorbetto al limone , ma ci sono stati proposti esclusivamente dei dolcetti sardi assortiti, tanto che si è preferito passare direttamente ai (non eccellenti come nel 90% dei ristoranti) caffè.
Dopo aver atteso non poco il conto, i due Donkey hanno preso l’iniziativa di recarsi spontaneamente alla cassa, dove hanno dovuto provvigionare 30€ cadauno, prezzo da giudicarsi abbastanza equilibrato rispetto al pranzo e al servizio ricevuto. Da segnalare infine, l’ottimo anzi eccellente mirto fatto in casa, offertoci dal Sig. Giacomo prima del rituale congedo.

Il giudizio finale complessivo, seppure il ristorante è da considerarsi come una meta pittoresca e irrinunciabile per gli amanti della buona cucina, risente della mancanza di varietà nel menu e nella carta di vini, dell’ambientazione piuttosto spartana (anche se qualcuno potrebbe interpretare questo dettaglio come una sua qualità) e dall’assenza di dolci non assortiti. Per tutto il resto non possiamo che suggerirlo e consigliarlo caldamente a chi volesse degustare degli ottimi piatti, trascorrendo piacevoli, economiche, ed allegre serate in compagnia dei propri amici.


VALUTAZIONE “Stella Marina di Montecristo”: Due Burricchi con menzione speciale.
Trattoria
 Stella Marina di Montecristo
Indirizzo: Via Sardegna 140, Cagliari
Telefono: 3475788964    [mostra in google maps]
 

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