☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
lug 28 2012

Ristorante L’ippodromo – Cagliari

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Ippodromo - Esterno

Ippodromo – Esterno

 

Equidi, quadrupedi sulla pista; s’affrontano nella calca e nell’impeto della corsa, fianco contro fianco, ciascuno sentendo l’ansimare veloce dell’altro, ciascheduno bagnato dal sudore del vicino avversario, ognuno contro la propria fatica e i propri limiti, per trionfare su tutti, per eleggere il primato del proprio sangue, per glorificare la propria discendenza, per sentire ardere la fiamma della propria esistenza, divorata nel volgersi di una veloce passione, piuttosto che erosa dal lento e disonorevole oblìo della umana accidia.
Orsù, destatevi miei cari Burricchi! Assaporate lo spirito dei vostri fratelli purosangue, lottate nel delirio dell’arena, combattete senza timori e sentitevi vivi!

 

Ippodromo - Interno

Ippodromo – Interno

 

Venerdì sera. Viva e rinata, quasi a prendere esempio dal suo padre Jesus, morto e risorto in quel di terra Santa qualche millennio orsono, la 150cv, sfreccia e scorrazza nuovamente per le strade del cagliaritano, coraggiosamente (accallonatamente) sfidando, nella calca del traffico urbano, le sue sorelle, quasi tutte imbrigliate nella limitatezza di una meccanica dozzinale.
Il secondo fantino Ettore, si irrigidisce, avverte il pericolo, e alla fine pontifica: «Burriccu, non spuntare in seconda, che ti fotti di nuovo la frizione!».
Di lì a poco, verso le ore 21, i due burricchi avrebbero raggiunto la loro destinazione: ristorante “L’ippodromo”, in Cagliari, sul lungomare Poetto.

 

Ippodromo - Salmone

Ippodromo – Carpaccio di salmone

 

Il Ristorante/Pizzeria, si trova negli spazi riservati al vecchio ippodromo di Cagliari che, dopo aver percorso una breve strada sterrata, si raggiunge lasciandosi sulla destra il maneggio degli equidi, per arrivare infine al comodo ed amplissimo parcheggio in fronte al locale stesso, gestito e  organizzato, con discrezione, da un non più giovane parcheggiatore, che dà le indicazioni agli automobilisti in arrivo.
Arrivati naturalmente ben prima dell’Ingegner Marrocu, lontano dal correttamente interpretare qualsivoglia – pur semplice – indicazione stradale, Jesus e il Raschione hanno modo di apprezzare il non trascurabile numero di colleghi avventori che, nel frammezzo della loro attesa, avrebbero varcato la soglia del ristorante. Tale fattore condizionerà, vedremo, tutta la loro serata.

 

Ippodromo - Insalata di mare

Ippodromo – Insalata di mare

 

Al suo interno il ristorante, seppure non particolarmente impegnativo in termini di raffinatezza ed eleganza ambientale, si presenta gradevole, curato e ben climatizzato. Gli spazi sono distribuiti su diversi ambienti, dominati da pareti color arancio, piante ornamentali, infissi e mobilia verde scuri, e una sovrastruttura ad archi, che dà l’idea di trovarsi all’interno di un giardino coperto.
Ben numeroso (adeguato all’elevato numero di clienti) , gentile e volenteroso il personale, in certi casi comunque distratto e dispersivo, in taluni professionale e attento. Nonostante la cosa potrebbe andare contro radicate consuetudini e aspetti di natura pratica, un consiglio che ci sentiamo di dare in queste condizioni, è quello di distribuire il carico di lavoro assegnando un unico cameriere a diversi tavoli, piuttosto che differenziare i vari compititi e destinare ai propri clienti un interlocutore sempre nuovo nelle varie fasi della cena; in caso differente, si rischiano fastidiose distrazioni e un pericoloso difetto di coordinamento.

 

Ippodromo - Tonno fresco

Ippodromo – Tonno alla catalana

 

Quello che però ipotizziamo e riteniamo un grosso difetto de “L’Ippodromo”, almeno durante la stagione estiva, è il fatto che la cucina sia strutturalmente sottodimensionata, rispetto al numero gestito di coperti; altrimenti non si spiegherebbero i sesquipedali tempi d’attesa, manifestatisi in ogni fase della nostra ciccionata, che hanno condotto il solitamente composto Ing.Marrocu, a lamentarsi verbalmente con una incolpevole cameriera, finanche minacciando di non consumare i piatti già ordinati, per concludere velocemente il pasto.
Altro fattore negativo, che disegna il contesto di svolgimento della nostra cena
– sempre legato al numero di clienti – è il perenne brusio e la chiassosità della sala, alimentati da talune sguaiate e moleste avventrici, dall’ugola evidentemente ben allenata: «quale gaudio, quale gaiezza, di giovialitá son pregni i muri!»

 

Ippodromo - Zuppetta di cozze e arselle

Ippodromo – Zuppetta di cozze e arselle

 

Fatte queste doverose e non troppo lusinghiere premesse, possiamo invero rendicontare i nostri lettori sull’effettivo svolgersi della cena, che si è aperta con l’offerta di un buon prosecco di benvenuto, accompagnato dalle ottime olive marinate (consumate per intero nell’attesa degli antipasti) già presenti in tavola. Come di consueto ordiniamo dapprima un assaggio di antipasti di mare, valorizzati da una bottiglia di ottimo vermentino DOC Tuvaoes, delle cantine Cherchi, ahimè servito inspiegabilmente troppo caldo, e per il quale i Donkeys hanno fatto non poca fatica per ottenere, dopo un prolungato scorrere del tempo, adeguato e fresco riparo in un cestello del ghiaccio.
Gli antipasti, non abbondanti ma adeguati nell’ottica di una cena completa, erano costituiti da quattro differenti pietanze.

 

Ippodromo - Fregola

Ippodromo – Fregola

 

Trattavasi di: buona insalata di mare con polpo, seppie e gamberi, ottimo carpaccio di salmone su letto di pomodorini e lattuga, buon (ma qui il giudizio del Raschione si differenzia, in negativo, rispetto a quello dei commensali) tonno alla catalana con cipolle, pomodorini, su uguale letto di lattuga e rucola, per finire con una zuppa di cozze e arselle, parecchio saporite ma arrivate al tavolo eccessivamente fredde.
Per dovere di cronaca, segnaliamo che, tra l’aver ordinato gli antipasti e il loro effettivo usufrutto, sono passati all’incirca cinquanta minuti, e oltre.
Altrettanto gravoso è stato il tempo d’attesa, prima di riuscir d’addentare i primi piatti: buone (seppur con qualche difetto di cottura della pasta) linguine alla granseola e granchi (non ben identificati)  per Jesus e l’Ing.Marrocu, pessima fregola di mare (in realtà di sole cozze e arselle) presentata al cospetto del Raschione: «la peggiore che abbia mai mangiato!» e criticata persino da un attento cameriere: «non ha un bell’aspetto, redarguirò il cuoco!»

 

Ippodromo - Linguine alla granseola

Ippodromo – Linguine alla granseola

 

Nonostante spazio vi fosse per poter ingurgitare qualche altra pietanza – in particolar modo l’appetitosa aragasta osservata nel tavolo di una coppia al nostro fianco, per la quale fortunatamente il servizio è sembrato più rapido – dati i tempi d’attesa rapportabili alla filogenesi dei primati, i tre burricchi sceglievano di passare direttamente ai dolci, risultati questa volta impeccabili: semplice sorbetto al limone per Jesus, cassata siciliana dalla originale forma triangolare per il Raschione, zuppa inglese per l’Ingegner Marrocu. Quest’ultimo – vi segnaliamo – sul finire della cena, forse stimolato dai fumi alcolici del Tuvaoes ormai rinfrescato, forse infastidito dall’eccesso di attesa e dalla rumorosità della sala, si lasciava andare ad una serie interminabili di sproloqui non politically correct, su alcune discutibili peculiarità di pensiero dei sardi. Per chi fosse interessato, può visionare sul canale Twitter del Donkey Challenge: [http://seud.eu/?wgm]

 

Ippodromo - Zuppa inglese

Ippodromo – Zuppa inglese

Ippodromo - Cassata siciliana

Ippodromo – Cassata siciliana

 

Costo complessivo della cena, 44€ cadauno – comprensivi di due caffè e due dimenticabili grappe barricate finali -, da giudicarsi almeno un 25-30% superiore al giusto dovuto, in funzione di una serata determinata dagli intollerabili tempi d’attesa, che hanno inevitabilmente condizionano metabolismo ed evoluzione glicemica dei commensali, determinando conseguenti situazioni di non gradevolezza alimentare, come ad esempio la perdita d’appetito per sfinimento! Quello che possiamo banalmente consigliare ai gestori dell’Ippodromo, o di altri ristoranti con il medesimo problema nel periodo di maggior afflusso turistico, è quello di astenersi dall’accogliere più clienti, di quelli che in realtà si possano adeguatamente servire. Ovviamente, ben comprendiamo, questo può andare incontro a più stringenti esigenze di carattere economico, ma nella prospettiva della salvaguardia del proprio nome, è forse meglio guadagnare qualcosa di meno, piuttosto che compromettere, con spiacevoli situazioni di contorno, una cucina che è sembrata (a parte qualche eccezione) di discreto livello. Un burriccu!

 


VALUTAZIONE “L’Ippodromo”: Un Burriccu.
Ristorante L’Ippodromo Indirizzo: Viale Poetto, Cagliari
Telefono: 070.3838097    [mostra in google maps]
 

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giu 26 2010

Serata a Pula

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

S'Incontru

 

In quel di Pula, “Piazza del popolo” fronte palco – sorgente di estemporanee esibizioni estive da parte di improvvisate danzatrici in erba – si consuma, dopo un pomeriggio istituzionalmente dedicato ad attività di divulgazione scientifica, un’esperienza culinaria non certamente delle più positive tra quelle affrontate e trattate in codesto spazio.
Compagnìa per l’occasione anomala: assenza del triunviro raschione, presenza di un numero considerevole di colleghi, tra cui citiamo le – per noi – new entry Sonia e Luana, i quasi coniugi Marcelli, nonché il sempre stimato e rispettato giudice unico (dell’X-Mas Donkey Challenge, ndr.) Dottor Pireddu.


S'Incontru – Pizze

Locale scelto per condividere qualche ora di amabile intrattenimento è il ristorante/bar/pizzeria “S’Incontru“. Posizione senza dubbio turisticamente favorevole, ambientazione accattivante, possibilità di consumare nei locali interni o in fronte piazza. Purtroppo però, per la disamina odierna, gli aspetti positivi sono quasi terminati.

Scelta la convergenza del gruppo verso la più riparata sala interna, al fine di sanare l’intolleranza di alcune commensali a temperature inferiori i 30 gradi centigradi, gli stessi sono stati irritabilmente “abbandonati” per una ventina di minuti al loro destino, prima che gli venisse “concesso” di procedere con la comanda, nonostante le numerose sollecitazioni e nonostante il numero delle graziose cameriere sembrasse commisurato alla consistenza numerica degli avventori, in gran parte stranieri.
Senza elencare pedissequamente le pizze scelte dai vari commensali a quel punto, segnalo subito che il vostro amato Jesus é stato dissuaso dallo scegliere una pizza “ai Frutti di Mare” in quanto, per esperienza diretta del dottor Marcelli, i relativi condimenti sarebbero stati – con tutta probabilità – provenienti da anonime quanto discutibili confezioni sott’olio.

S'Incontru – Capricciosa


La scelta é ricaduta  invece su una “Capricciosa”, arrivata con colpevole ritardo molto dopo le altre, perché “se n’erano dimenticati”. La qualità era mediocre, la pasta né morbida, né croccante ma piuttosto dura, gli ingredienti scadenti e, soprattutto, l’uovo che la caratterizzava era pietosamente sodo, quasi immangiabile. Nonostante l’appetito, incredibilmente, Jesus doveva desistere dalla fagocitazione ad appena il 50% dell’opera. Inoltre, la 0.40 rossa che accompagnava il pasto non si è particolarmente distinta per gradevolezza e gusto.
Gli altri commensali erano più o meno in linea con questo giudizio salvo i due che, anziché la pizza, hanno scelto di consumare una bistecca che, a loro dire era invece ottima. A questo punto mi sento di suggerire questa ultima scelta, per i lettori che si trovassero a Pula a mangiare in tale locale. L’esperienza a “S’Incontru” finisce qui perché, di comune accordo, i colleghi decidevano di non proseguire con le rituali consumazioni di contorno, forse per manifestare il proprio disappunto nei confronti del pasto appena consumato, o per manifesta susunkaggine media, nonostate – e questo ci ha sorpreso – la economicità del conto finale.


VALUTAZIONE “S’Incontru”: Burriccu senza un orecchio.
Pizzeria S’Incontru Indirizzo: Piazza del Popolo 69, Pula – CA
Telefono: 0709246090    [mostra in google maps]
 


Gelateria Su Nuraghe

Gelateria Su Nuraghe


La serata si é invece conclusa ai tavolini della gelateria artigianale “Su Nuraghe” , dislocata a pochi metri di distanza e già scelta poche ore prima per l’aperitivo offerto – con successo competitivo nei confronti di Jesus – dal gentilissimo Dottor Pireddu.
Seppure non é nostra convenzione esprimere giudizi al di fuori del contesto delle ciccionate, non possiamo – di contro alle manifestazioni di disappunto per la cena testé esauritasi – non elogiare la qualità del servizio e la gentilezza del personale di “Su Nuraghe”, con menzione particolare per la graziosissima e giovane cameriera che ha servito i nostri gelati e macedonie (strepitosa banana-split per Jesus!). I dieci euro di mancia, finanziati dal burriccone Pg, concomitanti alle consumazioni offerte dall’ostentante ricchezza Jesus, danno un’idea dell’apprezzamento comune per la servizievole cura con cui  burricchi e colleghi sono statati accolti. Excellent!

Tale filosofia fa da felice anteposizione a quegli esercizi che, nei luoghi a maggior impatto e frequentazione turistica, poco si preoccupano di offrire un servizio di qualità adeguata, orientata alla fidelizzazione del cliente, confidando piuttosto nello statistico ricambio degli avventori forestieri.

Nota: in seguito a una riorganizzazione della nostra personale classifica che potesse comprendere locali dall’offerta alimentare ortodossa (pranzi e cene complete), parimenti ad altre attività, come appunto le gelaterie, che ovviamente non possono essere valutate con lo stesso metro di giudizio, abbiamo dovuto rivedere la valutazione espressa a suo tempo per “su Nuraghe”, mutandola in un più asettico “burriccu ponpon” con menzione speciale.


VALUTAZIONE “Su Nuraghe”: Burriccu ponpon con menzione speciale.
Gelateria Su Nuraghe Indirizzo: Piazza del Popolo 53, Pula – CA
Telefono: 0709209943    [mostra in google maps]
 

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apr 25 2010

Tour de fourchettes

 Scritto da Jesus | | Commenta

Mola - Risotto alla pescatora

Mola – Risotto alla pescatora

 

Amici carissimi, documentiamo quest’oggi, per appagare i vostri istinti alla curiosità alimentare, al feticismo mediatico, al perder tempo in cose inutili negli orari di lavoro, il week end che, mentre scrivo, si avvia oramai alla sua naturale conclusione. Un fine settimana lunghissimo, iniziato il venerdì mattina, impegnativo, sofferto. La sofferenza – sono sicuro che la cosa non vi stupirà – é stata tutta del nostro apparato digestivo, quello di Jesus in particolare, che ha dovuto portare, spesso da solo – per alcune deplorevoli defezioni che più in là narreremo –  la croce dell’ideale che ci muove: mangiare, mangiare bene, mangiare molto,  mangiare ad ogni costo (sperabilmente elevato)!
Un tour de force alimentare, anzi un vero e proprio tour de fourchettes propiziato dal concomitante laurearsi di  scienziati quali: i dottori Spadaccini e Marongiu, il burriccu (dottor) Carlo e, dulcis in fundo, il venerabile dottor Sunday Sun, che vanta un meritato spazio sul sito seudeu.com, in virtù delle eccezionali doti artistiche; a questo proposito invito tutti i nostri fan a dare un’occhiata alle riproduzioni fotografiche dei suoi quadri d’autore cliccando sul relativo [link].

Mola - Spaghetti alle vongole

Mola – Spaghetti alle vongole




Fatta la doverosa citazione dei neo dottori ingegneri, che vale come congratulazioni vivissime, da parte mia e dei triunviri, passiamo alla cronistoria della giornate di venerdì e sabato. Potete apprezzare già le foto della prima (contenuta) ciccionata cronologicamente interposta tra la proclamazione del dottor Spadaccini, in mattinata, e i dottori Carlo e Sunday nel pomeriggio. I partecipanti sono il burriccu Pg e l’omni-presente Jesus. Luogo dell’incontro “La mola sarda”, ristorante a noi parecchio familiare, di cui avete avuto in passato già ampia recensione.

Mola - Profiterol e Tiramisu

Mola – Profiterol e Tiramisu




Denunciando un improbabile quanto poco virile mal di testa, per questa occasione il burriccu Pg é riuscito ad evitare di ordinare i secondi piatti e, solo grazie all’insistenza di Jesus, é stato possibile usufruire di un assaggio di antipasti adeguato. Il pranzo si é però interrotto ai primi : risotto alla pescatora per Pg, deliziosi e abbondanti spaghetti alle vongole per Jesus.
Tale principio di susunkaggine da parte del burriccu, mascherato da una esigenza sanitaria, non gli ha però impedito di concedersi il solito ottimo tiramisù proposto dalla “Mola”. Jesus ha invece optato per una scenografica fantasia di profiterol, con panna e  splendido decoro di cioccolato: che bontà!
Il pranzo si é concluso con i soliti caffé e amari: animanegra e fil’e ferru (acquavite).
Nel pomeriggio, i due burricchi sono stati raggiunti dal terzo triunviro Ettore, per assistere alla proclamazione del “burriccu mannu” Carlo e di Sunday Sun, evento consumatosi nella celeberrima aula magna della facoltà di Ingegneria; erano a quel punto imprescindibili, come conseguenza del buon esito della seduta di laurea, celebrazioni successive con invito ai rispettivi rinfreschi da parte dei neo dottori. Il tutto mentre ancora non si era conclusa la fase digestiva successiva al pranzo. Alla fine del secondo rinfresco, organizzato dal burriccu Carlo in una villa in stile liberty – primi del ‘900, al centro di Cagliari (vicino di casa N.Grauso, per intenderci), il vostro amato Jesus, dopo l’assunzione incontrollata di alcool, pizzette, stuzzichini ecc., aveva ormai raggiunto una saturazione alimentare prossima al 100% dello spazio disponibile.

Cortiletto – Dott.Melis, Pizza

Nonostante questo, per ingannare l’attesa per la festa di laurea del dott. Spadaccini, che si sarebbe svolta di lì a qualche ora, qualcuno (il raschione Ettore) proponeva un ulteriore intermezzo culinario: Pizza alla già conosciuta bisteccheria “Il cortiletto”! E qui l’ainu Pg é cascato nella prima defezione del week end, riproponendo la scusa del mal di testa della mattina (stranamente scomparso al momento di ingozzarsi di pizzette a gratis). Sono rimasti quindi l’impavido Jesus e il raschione Ettore; al gruppo si é inoltre unito, per la felicità di tutti, lo sfuggente dottor Melis, che potete finalmente apprezzare nella riproduzione visiva qui di lato.

Prima dell’inizio della cena c’é da segnalare una breve visita dei tre e del Prof.Gessa, al centro commerciale “Auchan”, per consentire a Jesus l’acquisto di un caricatore da auto per l’iPhone, la cui batteria stava per collassare. Ovviamente il caricatore é stato acquistato giusto per venire utilizzato quel quarto d’ora necessario a raggiungere la bisteccheria, prima di essere generosamente donato al raschione Ettore. Jesus ha inoltre acquistato il noto gioco per PS3 “Dante’s Inferno”, della Visceral Games; segnalo come dato di cronaca che, per pura combinazione, sono appena entrato nel girone del golosi!

Cmq, tornando alla cronaca della pizzata, il già saturo Jesus ha scelto una leggera pizza ai Funghi, il raschione Ettore una “Polpa di granchi”, mentre il dottor Melis una non definitia ai funghi salsicce, gamberi. Elogio al raschione Ettore che, nonostante si fosse ingozzato nel pomeriggio, é riuscito a divorarsi in breve tempo l’abbondante pizza, mentre Jesus e il Dott. Melis si sono fermati a circa il 75%. La serata si é, come anticipato, conclusa con la festa di laurea del dott. Spadaccini, svoltasi al locale Desuite sito nel Viale Trieste del Capoluogo sardo. Non entreremo nel dettaglio della festa, segnalo semplicemente il concomitante addio al nubilato di una futura sposa con tanto di spogliarellista professionista per il quale Jesus ha commentato: “ho più muscoli io, quasi quasi prendo il suo posto.“.

Zenit - Antipasti, polpi e cozze

Zenit – Antipasti, polpi e cozze


Non finisce qui ovviamente il week end perché, come sapete, il sabato c’è l’appuntamento con il pranzo post CISCO. Nuovamente il burriccu Pg ha scelto di farsi vincere dalla susunkaggine conto terzi; non starò qui a discutere e riproporvi le patetiche scuse con le quali egli si é negato al sacro rito, anche perché  le sue frasi incerte e confuse mi ronzano ancora nel cervello come fastidiose zanzare durante una notte afosa: “regalo di nozze per mio fratello”, “vado a vivere da solo..”, “mal di testa”.
Purtroppo arriva un punto in cui Jesus misericordioso deve tollerare e pietosamente comprendere: soprattutto con un burriccu che ha contratto l’ainitite B. Meskino!

Zenit – Bocconi di mare


Cmq, alla faccia del burriccone, i due triunviri superstiti si sono recati al ristorante Zenit, affacciato sul mare del villaggio dei pescatori. Il mare, che si fondeva intimamente con un cielo plumbeo ed elettrico, ha fatto quindi da contorno ad una nuova ennesima ciccionata di altissimo spessore.

Vi ripropongo allora visivamente, seppure so bene che visivamente non può essere a voi sufficiente, le numerose pietanze assaporate in loco. I bocconi di mare che vedete, sono stati quasi interamente divorati dal vostro amato Jesus, che una volta di più deve sottolineare il gusto saporito e intenso di tali prelibatezze del mare della Sardegna: che goduria!

Zenit – Spaghetti arselle bottarga



Ricordiamo inoltre gli ottimi polpetti marinati, le cozze proposte in due versioni differenti, il pesce fatto a scabecciu, merluzzo, sardine, tonno, granchietti con limone e tante altre bontà che le nostre fauci hanno fagocitato, prima ancora che il cervello riuscisse a prenderne nota.

Ma non possiamo fare a meno di ricordare, citare, elogiare, osannare, uno dei primi piatti più buoni che il vostro Jesus abbia sinceramente mai mangiato: Spaghetti con arselle e bottarga, a dir poco…. sublimi: chapeau allo chef dello Zenit!



Zenit - Fritto misto

Zenit – Fritto misto

Come secondo, per concludere in maniera dietetica l’abbondante pranzo e l’abbondante week end, I due si sono concessi a un pesantissimo quanto gustosissimo fritto (misto per Jesus, calamari per il raschione). Infine, sorbetto e caffé. Tutto il pranzo é stato accompagnato da un ottimo “costamolino”  bianco, che non credo abbia bisogno di presentazioni.

Potete trovare, su questo stesso sito, la recensione ufficiale per il ristorante Zenit [qui].

La serata non é terminata con il pranzo  luculliano ma, in virtù del fatto che il raschione ha avuto modo di criticare la qualità estetica del portafogli di Jesus, i due hanno deciso di improvvisare uno shopping estemporaneo, che ha portato all’acquisto di due quasi identici wallet marca samsonite.
Spesa complessiva dei due: 134 €: (65€ nero pelle lucida x Jesus, 69 € pelle ruvida per Raschio).

I due triunviri superstiti intendono sottolineare che tale acquisto non é da considerarsi un inutile capriccio, ma deve essere classificato come mirato all’accoglienza delle nuove carte di credito dei medesimi. Rimarcano inoltre l’auspicio, per le prossime settimane, che il terzo triunviro, ormai ribatezzato “short arms”, ritorni all’ovile senza lasciarsi trascinare dal comune e triste vento della susunkaggine.

Jesus é pessimista.


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