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Ristorante Sette Vizi – Cagliari

 Scritto da Jesus il 16 giugno 2013 alle 15:29 13 commenti | Commenta

Sette Vizi - Burriccu Pg

Sette Vizi – Interno Burriccu Pg

 

Ma tu guarda chi emerge ancora dal nostro lontano orizzonte, confuso tra una tavola imbandita e una scenografia degna dei racconti di Lewis Carrol… E’ Il celeberrimo Burriccu Pg, co-fondatore del Donkey Challenge e, al tempo medesimo, primo satellite del sistema solare asinino a venir colpito da capitis deminutio maxima, per ragioni diametralmente opposte alla manifesta opulenza della sua polo Lacoste. Nonostante ci saremmo aspettati di vederlo sul set del “Vizietto” anziché ai “Sette Vizi”, salutiamo con piacere la sua improvvisata irruzione nel bel mezzo del nostro solenne rito, durata il tempo di palesargli l’intenzione di scaricare su di lui una parte del conto finale. Ovviamente l’esperto e parsimonioso Burricu non si fa infinocchiare e fugge via. L’asino perde il pelo, ma non il vizio…
 

Sette Vizi - Antipasti

Sette Vizi – Antipasti

 

Più ancora di sera; il caldo nuovo dell’Estate si amalgama intimamente con il tepore umido della città. Dai vicoli e dalle vie del centro, splendidi mammiferi antropomorfi baluginano e incrociano i nostri passi, ipnoticamente rincorrendo le scie di mille licenziose stelle comete. La Cagliari che siamo avvezzi a conoscere si popola di creature, che vivono nella ebbra distorsione del pensiero aristotelico: forma e sostanza, forma è sostanza. Che forme, e che sostanze ci regala l’Estate! Qui d’ora in avanti, una di queste stelle noi seguiremo; nella serata che andiamo a raccontarvi, è questa riuscita a soddisfare, almeno una volta, ciascheduno dei sette vizi capitali.
 

Sette Vizi - Bocconcini finocchi ricotta e bottarga

Sette Vizi – Bocconcini finocchi ricotta e bottarga

 

Accidia. Perché oggi è Jesus a vergare, nuovamente e svogliatamente, le asinine avventure? Per merito e demerito dei mandroni che l’accompagnano, in particolare la nostra ospite @Miss_Parker76 la quale, senza mai pagare pegno, da troppo tempo viene accolta alla nostra tavola. La prossima volta non saremo così accondiscendenti!
Superbia. Seppure non pienamente in linea con il tema del suo stesso nome, è splendida e superba l’ambientazione del “Sette Vizi”. Collocato tra gli spazi della Medioteca di Cagliari, il locale prorompe all’esterno della galleria, con una lunga ed altissima vetrata che segue il profilo della sala principale, accompagnata da strane colonne cilindriche color bronzo, dal lontano sapore holliwoodiano. All’interno, l’arredamento è moderno e accattivante. Il bancone del bar è il primo degli elementi interessanti, ed è caratterizzato da un pannello frontale bianco, disordinatamente disseminato di testi (che poi abbiamo saputo) estratti da giornali degli anni ’70. In realtà l’effetto sarebbe stato equivalente se le frasi fossero state attinte da l’Unione Sarda il giorno di Sant’Efisio. La parte Nord della sala ospita un allestimento per concerti di musica dal vivo (era questa la serata, con conseguente musica pompata a palla!), mentre al lato opposto troviamo un ambiente tracciato da arredi essenziali ed eleganti, da stampe e suppellettili d’atmosfera e, soprattutto, da una parete che riproduce, con sesquipedali strutture di cartapesta, l’effetto di una libreria gigante.
 

Sette Vizi - Cozze marinate

Sette Vizi – Cozze alla marinara

 

Ira. Quando alle 20.45 esatte di Venerdì, i Burricchi in formazione completa, più Miss Parker, entrano nel locale, si rendono subito conto di quanto il personale sia numeroso, giovanile e – in generale – esteticamente apprezzabile. Invero, all’elevato numero di camerieri per metro quadro, non corrispondeva una repentina esecuzione del servizio, tanto che nell’attesa l’Ing.Marrocu ha avuto modo di curiosare lungamente per tutto il ristorante, salvo poi venire cacciato via in malo modo dalle cucine! Solidarizziamo con la giustificata ira dello chef, che ha visto invaso il suo territorio dall’invadente Ingegnere! Ad ogni modo, una volta raggiunti da cameriere e menù, abbiamo potuto valutare la consistenza dell’offerta culinaria del locale. In effetti il “Sette Vizi”, prima che un ristorante, è soprattutto un lounge bar di tendenza, e non ci avrebbe stupito trovare un menù che fosse il prolungamento naturale tra le sue due diverse anime. I piatti proposti, ciò nonostante, sembravano seguire una linea di ortodossia tradizionale cagliaritana, piuttosto che lasciar spazio a particolari fantasie o modernismi alimentari.
 

Sette Vizi - Linguine al cartoccio

Sette Vizi – Linguine al cartoccio

 

Gola. Rinnegati i menù a prezzo fisso, dalla carta scegliamo, per iniziare, tutte le portate di mare, includendo – sempre con la dovuta gentilezza – finanche le leccornie che la nostra ospite non avrebbe potuto mangiare per questioni di intolleranza: «cazzi suoi!»
Tra i vini oralmente suggeritici, il primo scelto (senza particolare coscienza) dall’Ingegner Marrocu è un originale Vermentino Rubiu IGT, delle omonime birrerie artigianali di Iglesias. Sappiamo bene che «chi non risica non rosica», ma pensiamo (ovviamente a nostro personalissimo gusto) di non aver ricevuto maggior delusione, nella nostra pur interminata carriera: esperimento fallito! Ad ogni buon conto, consumata frettolosamente la prima bottiglia, l’incidentale etichetta veniva prontamente sostituita da un ben più apprezzabile Vermentino di Sardegna DOC “Sanremy” della vitivinicola Ferruccio Deiana, di Settimo S.Pietro. Da rimarcare come ineccepibile la cernita del nettare da parte del personale, con rituale di assaggio istintualmente attribuita all’Ing.Marrocu, con successiva opportuna sostituzione dei calici durante la transizione tra la prima e la seconda etichetta.
 

Sette Vizi - Fregola con arselle

Sette Vizi – Fregola con arselle

 

E’ discusso e contrastato, tra i commensali, il giudizio sui singoli antipasti presentati al nostro tavolo, ma in virtù dello ius primae judícium, da parte dell’autore, non posso che definire le pietanze sì complessivamente soddisfacenti dal punto di vista della qualità degli ingredienti di base, ma errate in riferimento alle mescolanze, alla cottura, e ai dosaggi del sale e delle spezie: burrida di gattuccio di mare (piuttosto anonima); caponata di cernia con peperoni, melanzane, zucchine;  frittelle di gianchetti (talmente grasse da aver richiesto il condimento di limone da parte di Miss Parker); insalata di polpo; bocconcini di ricotta, finocchi e bottarga (mix di sapori discutibile) su letto di rucola; cozze alla marinara (buone ma eccessivamente salate).
 

Sette Vizi - Grigliata mista

Sette Vizi – Grigliata mista

 

Lussuria. Mentre aveva inizio una palese esibizione di ammiccamenti tra una cameriera e uno dei commensali (per questioni di privacy censuriamo il nome: IM), poi conclusosi in un nulla di fatto, la vera lussuria si consumava – in senso alimentare – con i primi piatti, che sono risultati così gustosi e ben preparati da ritenerli opera di una diversa mano, rispetto ai dozzinali antipasti: linguine al cartoccio con gamberi, scampi, cozze, arselle e pomodorini per Jesus e Miss Parker (probabilmente le più buone mai assaggiate), fregola con arselle (eccellente ma in quantità dietetica) per il Raschione e l’Ing.Marrocu.
Invidia. Data la sensibile varianza di qualità delle portate presentate, per meglio formulare un giudizio esaustivo, non potevamo non procedere con i secondi. La scelta ricadeva, quasi forzatamente, su una grigliata mista, contrattata al ribasso quantitativo con il cameriere, che ci aveva messo in guardia sulla rilevante pezzatura del pescato. In realtà al nostro tavolo la spigola e l’orata, oltre a risultare del tutto insapori, arrivavano decisamente sotto-dimensionate, tanto da provare non poca invidia nei confronti di due giovinetti stranieri (tra l’altro ben assistiti linguisticamente dal cameriere poliglotta) che al tavolo a fianco divoravano pesci di ben altra entità. La grigliata si componeva altresì di tre seppiette e quattro gamberi, presumibilmente argentini.
 

Sette Vizi - Dessert

Sette Vizi – Dessert

 

Avarizia. Delusione dobbiamo esprimere per i dessert, nella fattispecie tre assaggi di frutta e un tiramisù, non tanto in termini di gusto (più che soddisfacente), ma per la qualità delle presentazioni. La foto qui a fianco dimostra l’avarizia nell’impegno creativo, profuso da parte della cucina. Da un locale del genere, abituato a servire spettacolari cocktail e frappé, avremmo preteso qualcosa di ben più appariscente… Comunque: ananas per l’ing.Marrocu, Anguria per Jesus, fragole per Miss Parker e tiramisù per il buon Raschione.
La cena si concludeva quindi con tre caffè, un “Branca menta” per l’Ing.Marrocu e un rum “Isautier” per il Raschione, che da un po’ di tempo ha deciso – istigato da altri prestigiosi burricchi – che fa molto figo risultare esperti di questa tipologia di liquori, pur non risultando in alcun modo competente per apprezzarli! Costo complessivo della serata: 47,50€ cadauno – arrotondati a 50 perché non avevamo voglia di cincischiare con il cambio -, da ritenersi adeguati per ambientazione e servizio, eccessivi di un buon 20%, se comparati alla qualità media delle pietanze.

Seppur possa vantare una elegante e ben strutturata ambientazione, i “Sette Vizi” non eccelle, a parte episodici picchi di vero ed apprezzato gusto, nell’esercizio del vizio capitale a noi più caro: la gola. Qualità estetica e funzionale del servizio, promosse invece a pieni voti. Due burricchi con menzione speciale.

 

VALUTAZIONE “Sette Vizi”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Sette Vizi Indirizzo: Via Mameli 168/F, Cagliari
Telefono: 3488419663    [mostra in google maps]

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2.5 / 5 stars     

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13 Commenti su “Ristorante Sette Vizi – Cagliari”

  • coach Dice:

    Dalla recensione sembra un altro locale rispetto a quello che ricordavo io! Peccato veramente perché l’ambientazione merita

  • Ettore Dice:

    La singolare convivenza tra l’espressione della cultura, struttura portante e anima del teatro che da tempi recenti offre alle avide menti cagliaritane la possibilità di fruire di una notevole raccolta di documenti multimediali, e lo stereotipo della mondanità, ottimamente interpretato dal locale che anima le serate, popolato più da menti senza pretese, più attente alla giusta combinazioni di capi griffati, piuttosto che ai rigurgiti sintattici delle proprie perle di saggezza (gente con le Hogan ne volete? [cit.]), o alla selezione musicale di nicchia che accompagna le serate. Così quando una comitiva di somari si trova a dover scegliere tra il lato Nord e il lato Sud della struttura, ogni perplessità svanisce e la compagnia si dirige verso i gironi danteschi del “Sette Vizi” restaurant.
    Ambientazione accattivante, con una sala molto luminosa che riprende il tema della grande libreria nelle decorazioni, sebbene non godibile in pieno a causa da un sovradosaggio del volume della musica dal vivo, oltre alla discutibile selezione del repertorio monotematico offerto durante la serata (a boccidura!!), personale cortese e disponibile, numeroso negli interpreti, ma servizio lento e poco continuo, che ha allungato eccessivamente i tempi della cena. La qualità della cucina è stata deludente negli antipasti, tra cui non abbiamo individuato nessun piatto particolarmente degno di nota, per poi avere un picco di positività nei primi piatti, assolutamente ineccepibili, alimentando, nostro malgrado, le aspettative per il proseguo, aspettative disattese dai secondi piatti e parzialmente soddisfatte, almeno per quanto riguarda chi Vi scrive, nei dessert.
    Una cantina poco fornita e povera di etichette di prestigio evidenzia la scarsa attenzione riservata per il ristorante a la carte a favore di altre formule come aperitivi serali, bar e business lunch, evidentemente più apprezzati dalla clientela media. In queste condizioni, mi allineo al giudizio del nostro ipertricotico burriccu, auspicando che le potenzialità riscontrate possano essere convogliate verso un miglioramento generale del servizio in futuro: due somarelli con menzione speciale.
    Ringraziamo @miss_parker76 per la partecipazione, sempre condita con grande simpatia e carica positiva, e per aver prestato la propria immagine al siparietto mediatico sulla presentazione del conto.

  • Miss Parker Dice:

    allora iniziamo dall’accidia… se posso scegliere tra pagare pegno e pagare il conto la prossima volta pago pegno (ma a questo punto finirei nel girone dell’avarizia insieme al più acclamato dei burrichi originali…)

    detto questo il mio giudizio sarà lapidario in quanto mi sento di sposare in pieno la recensione del buon (????) jesus.

    Buono il servizio dal punto di vista della cortesia ma carente nei tempi sopratutto iniziali quando arrivati per la nostra cena alle ore 20.40 ci viene detto che “la cucina non era pronta (???) ad iniziare il servizio” abbiamo chiesto di servirci degli aperitivi che non abbiamo mai ricevuto.
    La qualità degli ingredienti a mio modesto avviso è buona ma rovinata da una cucina per alcuni versi sciatta e poco fantasiosa.
    Da un locale trendy (o per lo meno così si presenta) mi aspetto qualche slancio di fantasia e più attenzione nelle cotture degli ingredienti (l’arrosto di pesce oltre essere di pezzatura ridotta era troppo cotto e poco saporito, mentre la zuppa di cozze iniziale era al contrario troppo salata).
    Per i dolci ho invero assaggiato il tiramisu (fregandomene ampiamente del rischio lattosio ) ed anche se visivamente non era ben presentato l’ho trovato saporito e credo che l’abboandante porzione abbia soddisfatto il nostro amato (????) ettore, anche qui però nessuno sforzo.. abbiamo richiesto se era potessimo ordinare una porzione di ananas con fragole e ci è stato detto che non era possibile (mi chiedo nesuno sapeva/poteva tagliare l’anans a tocchetti e metterla in coppetta insieme alle fragole?)…
    Infine come sempre dimenticate il mio montengro che sicuramente avrà contribuito a far lievitare a dismisura il conto…. :-D

    Insoma caro il mio se 2 indizi fanno una prova, 3 sono una certezza… sino ad adesso conti alti e poca soddisfazione.. oppure conti bassi e grande delusione.. insomma “mi state diludendo”

    • Ettore Dice:

      Ringraziamo Miss Parker per il suo (poco) sollecito contributo. Confido che prima o poi capiteranno anche le situazioni con conti salati e grande delusione ;-)
      Questi sono i rischi del mestiere!!

  • Michelle Dice:

    Ero presente alla serata… mi dissocio dalla recensione negativa sul locale e sul servizio..mi son trovata molto bene.I piatti erano ottimi e l’abbinamento con i vini pure.Per la prima volta ho assaggiato il vermentino della cantina Rubiu e da amante dei bianchi l’ho trovato molto buono. Mi sono inoltre informata sulla cantina e fanno vini da generazioni. Credo che proverò al più presto anche il rosso :) Ottima impressione quindi direi…. bella serata bel locale e buon vino :) tutto il resto….. è INVIDIA :D

    • Jesus Dice:

      Cara Michelle e/o Marta. Fermo restando che – se hai la pazienza di rileggere attentamente la nostra recensione -, non c’è stato un giudizio unilateralmente negativo ma, come nostra abitudine, abbiamo evidenziato pregi (il servizio e l’ambientazione) e i difetti (cucina con alti e bassi) del ristorante, non ho ben chiaro di cosa dovremmo essere invidiosi, a meno che non si pensi che siamo i proprietari dei circa 170 locali fin qui recensiti. :-D
      In merito al vino, apprezziamo il fatto che ci sia tanta produttiva discussione su una singola etichetta a cui, nonostante il nostro personalissimo gusto evidentemente in difetto di sufficienti riferimenti di paragone, auguriamo di avere un successo proporzionale al numero di clienti che qui evidenziano il riuscire meglio ad apprezzarlo.

  • Michelle Dice:

    Era ironico il fatto dell’invidia :D era tanto per stare in tema con i sette vizi… ci stava dai :) per il resto ribadisco il mio parere positivo su tutto :)

  • Matteo Dice:

    Io ho avuto modo di partecipare alla degustazione dei vini della cantina rubiu…ho trovato molto buoni entrambi..bianco o rosso che sia..la cantina Rubiu è da generazioni che produce ottimo vino.

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