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Ristorante nuovo Royal – Cagliari

 Scritto da Jesus il 25 agosto 2012 alle 19:27 8 commenti | Commenta

Royal - Bonaria

Royal – Basilica di Bonaria, scalinata

 


La porti un “burriccone” a Firenze,

che un giorno tre somari incontrerò,
e se non brinderemo col Nepente,
un Chianti delle valli gli offrirò…

Ma se li incontrerò giusto domani,
tra un mese, un anno o forse un dì,
avrò sempre il mio Chianti fra le mani,
mentre il Nepente ohibò, vedremo lì!

La porti un “burriccone” a Firenze,
che i tre somari li ho incontrati già,
m’hanno svuotato tutte le credenze,
e or’ non ho più nulla da mangiar!!!

 

Royal - Interno

Royal – Interno

 

Che solcare il mare e varcare la soglia di nuovi orizzonti non sia cosa da poco,  lo sappiamo bene qui al Donkey Challenge (o se volete, La guida del Somaro, come recentemente siamo stati ribattezzati).
Noi, austeri radicali della forchetta, radicati alle nostre accomodanti e ortodosse abitudini alimentari, ben poche volte abbiamo sentito il bisogno di tralignare dal nostro ossequioso vagare alla ricerca del gusto e delle tradizioni sarde, seppur espresse e interpretate da benemeriti progressisti della cucina, in pura chiave speculativa. Eppure, sappiate, la cucina che amiamo e veneriamo, con le nostre periodiche e solenni liturgie pagane, non è il centro del nostro e del vostro Universo.
«E pur si muove!» Sosteneva un celeberrimo chef toscano, di cui, per burriccagine, non mi sovviene il nome… Tutto questo pistolotto, introduce la modalità con cui e per la quale, i tre burricchi si siano avvicinati, questo fine settimana, seppure in quel di Casteddu, alla cucina toscana.
 

Royal - Antipasti

Royal – Antipasti di terra

 

Giovedì sera. «Jesus, scegli: domani andiamo in esterna, facciamo 50Km e dopo cena torniamo indietro ubriachi, oppure si va al Royal che ha riaperto da poco».
Venerdì sera, ore 21 circa.  Il ben poco volenteroso Jesus e il diligente Raschione Ettore, contemplano affascinati i contorni distesi e materni della basilica di Nostra Signora di Bonaria, accesa e accomodata su di un lungo tappeto di gradini bianchi, che sinuosamente discendono il declivio, fin quasi a raggiungere i loro piedi.
A poche decine di metri di distanza, al civico 52/A del Viale Diaz, ha riaperto da poco il ristorante toscano “Nuovo Royal”, un tempo ubicato nella non distante via Bottego.
 

Royal - Salumi, polpette, tartine

Royal – Salumi, polpette, tartine al paté di fegato

 

Con una elegante e distinta porta di vetro sfumato, il ristorante si affaccia discretamente sul Viale.
Varcato l’uscio di ingresso e superato un minuto bancone da bar, ci si immette in una graziosa e ben curata sala da pranzo, dominata dalle tonalità dell’arancio, arredata e decorata con credenze in legno, quadri, mensole, bottiglie di vino, e da numerosi e accattivanti punti luce, che si estendono linearmente lungo gli angoli e le strutture portanti del locale. Una quindicina di tavoli squadrati, per all’incirca sessanta coperti in tutto, sono distribuiti sul parquet in legno chiaro, tra le poche nicchie e i pilastri, fino a raggiungere la cucina a vista in fondo alla sala, dalla quale si possono scorgere almeno quattro fra cuochi/e e aiutanti, taluni con fisionomia indigena, alcuni con tratti somatici spiccatamente maremmani.
 

Royal - Tagliatelle porcini coniglio selvatico

Royal – Tagliatelle porcini coniglio selvatico

 

Toscano è anche il sigaro ostentato dall’Ingegner Marrocu al suo arrivo, dopo i dieci minuti di fisiologico ritardo, durante i quali, accomodatisi al loro tavolo, i due colleghi burricchi hanno resistito non poco, prima di assaggiare il delizioso cocktail di benvenuto proposto: una miscela di spumante e succo d’arancia, molto gradito.
Il personale di sala è piuttosto numeroso. Le ordinazioni vengono redatte, con il classico taccuino e penna biro, da una gentile e piuttosto risoluta signora toscana (probabilmente la titolare), mentre contiamo altri quattro camerieri/e, taluni piuttosto professionali ed efficaci, altri (probabilmente apprendisti di primo pelo) più approssimativi e distratti, nei modi e nelle movenze, tanto da cagionare qualche pur non significativo danno durante il progredire della serata.
 

Royal - Risotto alla crema di tartufo

Risotto alla crema di tartufo

Royal - Trofiette al pesto di pistacchi

Trofiette al pesto di pistacchi

 

Come segnalato durante il LIVE sulla nostra pagina Twitter (hashtag #ciccionata), i difetti che dobbiamo rilevare per il “Royal” sono due, uno strutturale, uno più facilmente arginabile. L’acustica della piccola sala non è da Teatro lirico per cui, con il progressivo affollarsi del locale, l’ambiente diviene piuttosto rumoroso e molesto, anche se nei limiti della tollerabilità. Il secondo appunto riguarda l’erudizione, da parte dei camerieri, degli avventori, in merito alle pietanze che vengono servite. Non essendo avvezzi alla cucina toscana, sarebbe stato interessante apprendere i nomi e gli ingredienti di base delle pietanze, nel frattempo che venivano presentate in tavola. Questa accortezza (a costo zero) dovrebbe essere una prassi consolidata e sistematica per qualunque ristorante e sarà oggetto, come tanti altri suggerimenti, di una guida/decalogo rivolto ai ristoratori, redatto prossimamente sulla base dell’esperienza dei burricchi. Per l’appunto: la guida del somaro (www.guidadelsomaro.com).
 

Royal - Bistecca fiorentina

Royal – Bistecca fiorentina

 

Fatte queste doverose considerazioni, da questo punto in poi, diamo idealmente la parola allo chef del “Royal”, per il quale abbiamo solo elogi ed apprezzamenti da manifestare.
La cucina toscana è essenzialmente “di terra”, per cui di terra sono gli antipasti che ci sono stati proposti, giustamente abbinati ad un ottimo Chianti Cellini DOCG, della “Fattoria il Palagio”, che ha comunque abbisognato di un certo periodo di stemperamento, per poter essere apprezzato al meglio.
Gli antipasti erano composti da: ottima insalata di carote, cardi, cipolle carciofi e maionese, dal gusto leggermente amarognolo; panzanella di pane raffermo con zucchine e pomodori; melanzane e zucchine alla griglia, tortino di  fromaggio e zucchine, stuzzichini di pomodori e formaggio fresco; cipolle in agrodolce, olive, salamino, carciofi sott’olio; frittura di mele in pastella, fiori di zucca e melanzane; succulento assortimento di salumi toscani, accompagnati da polpette di carne e crostini di paté di fegato, maldestramente interpretato come “macinato” dal Raschione. Il tutto, ricco di verdure, considerabile di eccellente fattura e ben equilibrato a livello quantitativo e calorico.
 

Royal - Cantucci e vinsanto

Cantucci e vinsanto

 

In ordine alla nostra cena, dopo gli ottimi antipasti, la cucina ha dato il meglio di sé con i primi piatti: straordinario risotto in crema di tartufo per Jesus, trofiette al pesto di pistacchi e pomodorini per il Raschione, gustosissime tagliatelle ai funghi porcini e coniglio selvatico per il Marrocu, che comunque pignoleggiava la presenza di qualche ossicino di troppo.
Terminati i primi, nonostante l’abbondanza delle pietanze, i tre commensali, per assaporare la regina della tavola toscana, non potevano non spartirsi una “fiorentina” da circa 900g. Una delle carni più tenere e gustose mai assaggiate, accompagnata da (non eccellenti) patate arrosto.
 

Royal - Pesche affogate

Royal – Pesche cotte affogate nel Chianti

 

Conclusa quest’ultima “fatica”, ai tre burricchi veniva offerto un pre-dolce, costituito dai classici cantucci toscani, imbevuti nell’ottimo Vinsanto (trebbiano e malvasia) che Jesus ha voluto preservare (come digestivo) sino alla fine del pasto.
Il dessert vero e proprio è stato (per i soli Raschione e Marrocu) una eccellente composizione di pesche cotte affogate nel chianti, con gelato alla crema.
Con due caffè e due ottime creme di mirto, sono terminate quindi le ostilità.
Da registrare, inoltre: numerosi “rimbalzi” da parte di avventori che chiedevano di sedersi ad un tavolo con la sala stracolma (consigliamo di prenotare!), un versamento di Chianti sul nostro tavolo da parte del cameriere, un versamento di Chianti da parte del Raschione sulla propria “Lacoste” da 70€, un versamento di liquore sul suo telefono da parte del Marrocu.
Costo complessivo dei versamenti (e quindi della cena) 21€ cadauno, assolutamente ridicoli rispetto alla qualità e quantità di quanto assaporato, e vergognosamente non arrotondati da una pur meritatissima e lauta mancia, per effetto di una cronica carenza di contanti e resto. Contiamo di correggere tale difetto, in prossime personali occasioni.
Il ristorante (nuovo) Royal, propone una cucina fortemente radicata nella genuinità delle tradizioni toscane, in un ambiente familiare e moderno. I gusti e le sensazioni provate, non sono quelle tipiche della nostra terra, ma di sicuro spessore ed impatto emozionale. Assolutamente da non perdere!
Tre burricchi con menzione speciale.

 


VALUTAZIONE “Royal”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Royal Indirizzo: Viale A.Diaz 52/A, Cagliari
Telefono: 070341313    [mostra in google maps]
 

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3.5 / 5 stars     

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8 Commenti su “Ristorante nuovo Royal – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    Nel weekend della consacrazione mediatica della Standard & Poor’s cagliaritana, alla ribalta delle cronache cittadine sui più famosi quotidiani isolani con la denominazione la guida del somaro, i burricchi onorano il rito della ciccionata scegliendo un locale che evoca sapori non usuali, forse non appropriati al periodo di calura estiva, periodo in cui sarebbe opportuno valutare l’offerta delle località turistiche non distanti dal Capoluogo, se un certo ipertricotico somaro non si fosse messo di traverso: no tengu gana!!
    La seconda scelta, il ristorante toscano nuovo Royal, recentemente trasferito in viale Diaz, lascerà comunque note positive ai tre avventori oltre ad una imbarazzante ombra a fine della serata.
    Arredamento semplice, colori gradevoli, illuminazione ottimale e un perfetto condizionamento creano la giusta ambientazione per una degustazione di sapori molto forti ma non pesanti. Molto buoni gli antipasti, culminati nelle mele fritte in pastella, assolutamente fantastiche. Dello stesso livello i primi, serviti tra l’altro con tempi di cucina impeccabili, mentre la bistecca fiorentina risulterà la perfetta espressione della tracotanza del sapore.
    Gradevole il vino propostoci, sebbene meno osseqioso sarà il giudizio dell’Ing. Marrocu in proposito.
    Assolutamente meravigliose le pesche cotte col Chianti e il gelato alla crema: chapeau!
    Nota negativa lo scarso spazio a disposizione nei tavoli, a causa del quale il precario equilibrio garantito dai tulipani al prezioso nettare non ha retto ai movimenti incondizionati di chi Vi scrive, causando un disastro sulla preziosa Lacoste, salvata dal danno premanente grazie a oltre 40 minuti di trattamento al rientro a casa.
    Per la prima volta rimaniamo assolutamente stupiti dal corrispettivo pagato: decisamente troppo basso paragonato alla qualità dell’offerta, stupore che sarà formalizzato nella concessione della menzione speciale a riguardo.
    L’assenza di cambio in cassa comporterà l’impossibilità di lasciare una mancia adeguata, mancia sollecitata persino dall’Ing. Marrocu, poco avvezzo a simili gesti di riconoscenza; non vorremmo che questa situazione faccia cadere qualche ombra di eccesso di parsimonia agli occhi dei nostri lettori, si è trattato di una serie di sfortunate coincidenze.

  • Diego Dice:

    Purtroppo la mia recensione non può essere positiva. Riporto quanto successo, cercando di farlo il più semplicemente possibile.
    Antipasti: su uno dei piatti dei vari antipasti portati in tavola troviamo un’oliva, o meglio, il nocciolo di un’oliva masticata!!! Avevamo già mangiato parte di quell’antipasto e comunque, cercando di non vomitare quanto già ingurgitato, abbiamo lasciato stare tutto il resto, domandandoci a chi avrebbero rifilato quanto rimasto e non toccato. Resistendo all’istinto di mollare tutto ed andarcene, al momento del ritiro dei piatti, abbiamo fatto notare “l’intruso” all’unico cameriere di sesso maschile presente in sala che ha pensato bene di rispondere con una certa superficialità e disinteresse “..e purtroppo può capitare…”. Capitare?? Ma secondo voi è comprensibile che possa capitare di trovare nel proprio piatto il residuo di un qualcosa mangiato da altri? NO! Può capitare che piova, che si prenda una multa o che ci si svegli in ritardo, ma non di trovare residui di cibo in ristorante. E comunque non dovrebbe capitare di imbattersi in un cameriere cosi “gentile”. Non continuo nel commentare il seguito del pranzo, che comunque si è basato su un solo primo e una fiorentina da dividere in due, ma posso dire che il comportamento del cameriere, più del “nocciolo intruso” è stato infastidente e comunque segno di maleducazione.
    Giusto per completezza: sala pienissima, cameriere (le altre due ragazze) e la proprietaria gentilissime. Costo del pranzo (domenica 2 settembre) per antipasti completi per 2 (+ nocciolo oliva), 1 primo, fiorentina per 2, 1 litro vino della casa (no caffè, no dolci) 50 €. Buon appetito.

    • Jesus Dice:

      L’episodio che descrivi, se accaduto, è ovviamente inqualificabile. Anche nella nostra (pur complessivamente molto positiva) recensione, abbiamo segnalato la presenza di taluni giovinetti non ineccepibilmente professionali, che abbiamo immaginato essere “di primo pelo”, probabilmente apprendisti, per i quali poteva essere tollerata qualche disattenzione.
      A quel punto, non potendo fare certo affidamento al rigore e all’esperienza del cameriere stesso, sarebbe stato conveniente rivolgervi alla proprietaria, che si sarebbe presa carico del problema.
      Riguardo il prezzo, piuttosto disallineato rispetto a quanto da noi pagato, non so darti spiegazioni.

      Torna presto a trovarci.

  • Giorgio Dice:

    Non so se siete diventati improvvisamete troppo generosi nel dispensare burricchi o la sera eravate particolarmente benevoli,
    la nostra esperienza non è stata esattamente esaltante,gli antipasti veramente dezzinali, i crostini poi di toscano avevano ben poco, il risotto si sarebbe potuto spalmare tanto era scotto, le tagliatelle hanno solo sentito il profumo del cinghiale, il costo € 15 a persona non giustifica assolutamente tanta improvvisazione.

  • Diego Dice:

    Ola Jesus
    è corretto prendere tutti i commenti con i giusti benefici del dubbio, ma purtroppo (per noi) è veramente accaduto. Avremmo dovuto fare qualche foto. Siamo persone a cui piace andare fuori a mangiare e spesso prendiamo il vostro sito come riferimento per idee sulla prossima destinazione e quindi qualche locale e qualche piatto l’abbiamo assaggiato ma il pesce crudo, pasta scotta, bontà delle pietanze più o meno ottima possono capitare (e tra l’altro possono essere considerate come cose anche soggettive) ma un nocciolo di oliva masticata è sempre un nocciolo e mai cosa simile è capitata. Per le lamentele abbiamo aspettato la padrona alla cassa ma 15 minuti alla fine erano troppi e il nostro nervosismo stava diventando eccessivo. Considerate che non avendo il bancomat siamo usciti per prelevare e siamo RITORNATI per pagare il conto (50€), giusto per correttezza, cosa che a qualcuno di loro è sconosciuta.
    Buone mangiate

  • anna Dice:

    Il mio commento in merito al ristorante e’ NEGATIVO!!!
    La gentile signora ti presenta verbalmente i piatti in modo davvero sapiente tanto da farti venire l’acquolina in bocca e ordinare tutto. Solo che poi ti servono dei cibi che di toscano nn hanno assolutamente niente…!!! Abbiamo ordinato la polenta …beh ci e’ arrivato un piatto cn tre striminziti pezzetti di polenta rafferma che navigava in un sughetto grasso e oleoso. Vogliamo parlare dei fagioli all’uccelletto con salsicciotti toscani?? …pessimi…dei cannellini bolliti in cui era immerso un salsicciotto …che aveva un sapore terribile. E la FIORENTINA?.la portano tagliata a pezzi ..servita su un piatto freddo …per cui vi lascio immaginare come la carne si sia raffreddata alla velocita’ del suono (nn mi risulta che la fiorentina si serva a pezzetti!!!).Sempre la signora (ha un ottima parlantina!) decanta in modo squisito la “noce di cavallo”… “e’ come burro” (cito testualmente le sue parole)a me sembrava di masticare cuoio..se ci fossero stati i campionati di “masticazione”…ii avrei vinti!E gli antipasti? nn credo che un piatto di verdure grigliate sia un cibo tipico toscano…in piu’ nn abbiamo e nn hanno saputo dare spiegazioni sul perche’ nel nostro tavolo certi antipasti nn siano stati portati. UN ‘ultima cosa e concludo. Ho notato una certa disorganizzazione nei camerieri..senza nessuna guida e in piu’ la signora si e’ permessa di fare il cazzettone a un cameriere direttamente in sala..pessima!!!Non ci tornero’ e tantomento lo consigliero’. grazie

  • Giorgio Dice:

    Quindi non sono il solo………….

  • iskander66 Dice:

    Purtroppo, dopo varie e sontuose mangiate, caratterizzate sempre da un ottimo rapporto qualità/prezzo, ier sera ho avuto una pessima esperienza. Tavolo prenotato per 6, ci fanno accomodare al primo tavolo, dopo il bancone. Subito inizio ad avvertire dei miasmi di indiscutibile provenienenza fognaria che non vengono minimamente mascherati da un profumatore elettrico sistemato accanto al tavolo. Anche i miei commensali avvertono questi odori indesiderati. Contattiamo un cameriere e chiediamo spiegazioni e che ci venga cambiato il tavolo. Viene addotta, come giustificazione, il vento e l’umidità del locale e ci viene detto che non ci sono altri tavoli. Tra noi commentiamo che: in altri punti del locale non si avverte alcun puzzo; se fosse colpa del vento, fuori del locale ci sarebbe da rimanerci secchi e comunque si prova a resistere. Stavamo per ordinare il vino quando una zaffata più puzzolente delle altre ci costringe ad alzarci all’unisono e ad andarcene senza proferire verbo. Inutile dire che, tutti quanti, da lungo frequentatori del locale, sia vecchio che nuovo, ci siamo rimasti molto male e delusi. Poco male però, una telefonatina all’amico del Dottor Ampex e la serata è finita comunque in gloria.

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