Ristorante Is Paulis – Serdiana
In quel di Pauli, al calar della sera, nell’avvolgente profumo del primo crepuscolo dal sapore estivo, si predisponevano, questo secondo Venerdì di Maggio, i paramenti dell’ultima consumanda celebrazione aìnina.
Vestibolo del pre-rituale, organizzato per convergenza di intenti e debolezze, di abitudini ed ambizioni, di cinico disincanto e stralunata consapevolezza, è lo spazio dedicato alla custodia dei Sepolcri paulesi
(i parcheggi del cimitero di Monserrato).
In tale mistico domicilio, esordivano sei consumati e delegati sacerdoti della liturgia, nell’indossare le proprie vesti cerimoniali.
Le indossa il Raschione Ettore, ostentando la sua polo Lacoste e i suoi costosissimi accessori alla moda. Le indossa il vostro amato Jesus, con la sua consueta tenuta simil-pedduzzone, valorizzata dall’inseparabile cappellino vintage. Le indossava il Burriccu Orione – alla sua seconda esperienza da Donkey – , esibendo un rigore stilistico da consumato venditore d’auto. Le indossava il burriccu Sollai, in tenuta da “lasciate che le zanzare vengano a me”, impreziosita da ricercati elementi di tendenza, quali dozzinali ciabattine infradito. Elegantemente le indossava, infine, il nostro nuovo graditissimo ospite X, la adorata fondatrice del gruppo facebook “Frastimiamo e lodiamo i vari locali e ristoranti di Cagliari“, la presidentessa Christina Jones Corrias che – vi anticipiamo sin d’ora – al terzo bicchiere di vino nasco si lasciava coinvolgere e convincere nell’intraprendere una nuova e sconsiderata carriera sportiva:
prossimamente allenare la squadra del Donkey Team. Benvenuta Mister CJC!!!
Per i più avvezzi all’arte del contare, siamo in obbligo di segnalare il sesto sacerdote della serata. Sorprendentemente in ritardo, il non onnipresente Ingegner Marrocu, veniva subitamente cazziato dal suo nuovo allenatore, ma risultava concomitantemente meritevole, per averci concesso l’occasione di apprezzare, negli impertinenti minuti dell’attesa, un meraviglioso ossimoro: il luogo deputato al mesto culto formale del trapasso, diviene sostanziale territorio per lascive e scostumate attività amorose, esibite ed ostentate alla luce del sole.
Come si suol dire, l’amore trionfa sempre, in ogni sua forma :-P!
Infine riunitasi la bizzarra coventicola, guidati dalla carrozza imperiale del Sollai, e supportati dalla 150cv di Jesus, il gruppo si dirigeva speditamente verso la destinazione prescelta: ristorante Is Paulis, Serdiana.
Il Ristorante si raggiunge percorrendo la SS387, immettendosi in una stradina sterrata, che incrocia la carreggiata giusto prima di una curva (!), poco oltre i comuni di Serdiana e Dolianova. Speriamo le indicazioni predisposte dal Raschione, che trovate nella scheda in fondo alla pagina, possano essere utili per individuare agevolmente la location.
“Is Paulis”, non è semplicemente un ristorante/pizzeria, ubicato nella splendida ambientazione delle campagne di Serdiana, ma un imponente complesso architettonico, che offre una serie di opportunità e servizi, quali l’organizzazione di eventi, feste, ricevimenti di nozze, finanche attività sportive quali il calcetto, l’equitazione e il paracadutismo.
Per la parte che a noi interessa – quella ristorativa – individuiamo uno splendido gazebo all’aperto più due ampie sale interne, dominate da composizioni di colori caldi, dalla prorompenza lignea del soffitto a volta, e da un allestimento essenziale ma ben curato. Sebbene Jesus non sia particolarmente amante degli spazi volumetricamente estesi, ma preferisca altresì una ambientazione più intima e misurata, il contesto in cui siamo accolti non difetta per suggestione o per giusto grado di eleganza.
I commensali si dispongono quindi nella tavola rotonda loro assegnata e attendono, per un non breve periodo, l’intervento del personale. Il servizio è garantito da due giovani camerieri, un ragazzo e una ragazza, piuttosto gentili e volenterosi, ma non particolarmente incisivi, in riferimento alla tempistica e a talune ricercate attenzioni, quali il proporre l’assaggio della bottiglia di vino, prima che questa venga servita. Negata quindi all’Ing.Marrocu, la possibilità di esibirsi nello scenografico rituale dell’assaggio, in favore degli asinini commensali, e della sua neo coach/allenatrice Dottoressa Jones Corrias.
Ad ogni modo, la cernita del nettare poteva ricadere – tra la non amplissima scelta di bianchi proposti -, su di un eccezionale vino bianco autoctono “Iselis”, delle cantine Argiolas, prodotto prevalentemente con uvaggi di Nasco e, in minima parte, da Vermentino: buonissimo (e probabilmente la nota più gradita della serata)!
Si procedeva quindi, concordando con il cameriere un menù che prevedesse l’esordio con i tradizionali antipasti di mare e di terra, preceduti e seguiti da pane e bruschette non particolarmente condite, e da un’ottima focaccia calda.
Arrivavano quindi nell’ordine: bresaola con rucola e grana, buona (anche se forse servita eccessivamente fredda) insalata di mare, composita di polpo, gamberi, seppie, sedano, carote e olio d’oliva, tagliere di terra con pecorino stagionato, salsiccia sarda e prosciutto crudo, ottime frittelle di cavolfiore e tortino salato di carciofi e piselli.
Gli astanti, potevano successivamente assaggiare un discutibile piatto di polpetti alla diavola, dosatamente piccanti ma scriteriatamente affogati – nella loro dissimulata ristrettezza – in un oceano di sugo, che li faceva apparire come sfortunati naufraghi in un mare di solitaria disperazione. Anche la zuppa di cozze, a seguire, non appariva di particolare gusto e qualità, tanto da meritare menzioni particolari.
Ugualmente contraddittori apparivano i primi piatti: ottimi ravioli artigianali con ripieno di formaggio e funghi porcini, conditi con burro e salvia per Il Burriccu Orione, il Burriccu Sollai e la presidentessa/team leader Corrias, meno convincenti tagliolini con broccoli e gamberi richiesti dal Raschione Ettore e dall’Ingegner Marrocu. Riguardo gli spaghetti con arselle scelti da Jesus questi, seppur di discreta fattura, risultavano in buona misura corrotti da un eccesso di sabbia avvertita nelle arselle.
Secondo piatto costituito per 5/6 da un fritto misto con calamari e ghiozzi; dignitosi i calamari, totalmente insapore i ghiozzi. Il sesto/sesto citato, è il brasato di vitello richiesto – fuori dal contesto – dal Burriccu Sollai, che si distingueva anche nella scelta del dolce: tiramisù della casa con panna e spruzzata di cacao per lui, semplice sorbetto al limone per gli altri commensali; sanza ‘nfamia e sanza lodo!
Da segnalare l’impossibilità di gustare dessert più elaborati per l’improvvisa diserzione del cuoco, all’approssimarsi della mezzanotte. Per questo, tenderei a non colpevolizzare lo chef, ma bensì a mettere l’accento sulla dismisura nella lentezza complessiva del servizio, che ha prodotto (tenuta conto la riconosciuta propensione di Orione, a consumare fin l’ultima briciola di pietanze pagate, prima di alzarsi da tavola) una cena di oltre tre ore: 10 anni!
La cena – salvo la sopracitata nevrosi compulsiva del Burriccu Orione – poteva quindi concludersi, con i caffè e gli amari. I caffè, ad onor del vero, sono risultati sostanzialmente imbevibili, collocandosi al top dei peggiori mai assaggiati nella lunga carriera di Jesus. Buoni i liquori alla liqurizia “Silvio Carta”, ordinati dal Raschione, da Marrocu e dalla Jones, il montenegro di Orione e la grappa barricata di Jesus. Il Buon Sollai, ancora sugli scudi in merito all’originalità, concludeva – non sappiamo se per esigenze di digestione – con una modesta lattina di “Sprite”!
Costo della cena, 34€ cadauno che, considerate le due prestigiose bottiglie di bianco (di cui una scontata, come i secondi), può considerarsi adeguato e finanche particolarmente economico.
Il ristorante “Is Paulis”, è sicuramente una fantastica location per prevedere eventi e banchetti cerimoniali, ma non risulta particolarmente brillante – a parte qualche piacevole spunto positivo – nella declinazione di ristorante alla carta, per il servizio e per la qualità della cucina, che a tratti non sono risultati all’altezza della situazione. Ad ogni modo, se giusto foste di strada, vi suggeriamo di farci un salto, almeno una volta. Due burricchi meno meno.
VALUTAZIONE “Is Paulis”: Due Burricchi. | |||
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Ristorante Is Paulis |
Indirizzo: SS.397 Km 22.900, Serdiana Telefono: 070741494 [mostra in google maps] |
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13 mag 2012 alle 15:58
Serata fortemente voluta, quella in cui il Triumvirato titolare ospita un altro inedito triumvirato assortito con due candidati proprio per il terzo posto di Burriccu ufficiale, Il burriccu Franco e il burriccu Dott. Orione e la Presidentessa dei Frastimers’, che durante la serata verrà investita del nobile scettro di allenatore della gloriosa squadra del Donkey Team, incarico questo che avrà non poche implicazioni mediatiche, serata importante che ha premiato come location la scelta di una imponente tenuta alle porte di Serdiana, in verità più simile alla villa-bunker di importanti famiglie siciliane, piuttosto che ad un accogliente ristorante pizzeria, scelta consigliata dal neo burriccu Franco, divenuto ormai sufficientemente esperto per caricarsi della responsabilità del successo o meno della ciccionata.
Da encomiare la disponibilità del personale a soddisfare le richieste del sottoscritto in fase di prenotazione, come la sistemazione in un adeguato tavolo rotondo per evitare di disperdere la comitiva ainìna, disponibilità che si rivelerà in seguito non essere accompagnata da sufficiente attenzione per i pochi ospiti dell’ampia sala. Soprattutto ci preme segnalare ancora una volta l’essere stati privati del rito dell’assaggio dell’ottimo vino da parte dell’Ing. Marrocu, rito che avrebbe potutto proporre persino un’accesa disputa con il Dott. Orione per l’esclusiva. Grave censura, troppo pepe tolto alla serata.
La qualità dell’offerta di Is Paulis è decisamente compromessa dalla poca cura nella preparazione dei cibi, sebbene la scelta e la genuinità degli ingredienti sia decisamente dignitosa. Già dagli antipasti non segnaliamo note di merito, così come per il primo scelto da chi Vi scrive, i tagliolini con gamberi e broccoli, dal sapore piuttosto debole. Il fritto misto non ha cambiato tendenza, e il mio giudizio complessivo sarebbe più vicino al burriccu single piuttosto che alla coppia.
Non posso non commentare la singolare scelta del burriccu Franco come amaro: sprite, più adatta ad una paricolare categoria di gara canora, piuttosto che ad una degna conclusione di una cena, che in effetti non troppo degna era.
Concludo ringraziando i nostri ospiti che hanno decisamente migliorato la qualità dell’evento, rendendo più che positiva la serata.
13 mag 2012 alle 18:48
Ringrazio il triumvirato per l’invito a partecipare per la terza volta al rito della ciccionata. Mea culpa, per la scarsa cura della calzatura, che, come consigliato dal burriccu Orione, sarebbe dovuta essere in legno e non in gomma, come si conviene ad un vero burriccu. Segnalo inoltre la faccia dell’esimio Marroccu, nel vedere materializzata davanti ai suoi occhi la signora Jones, vista la sua inconsapovolezza sulla presenza della stessa. Certifico la insubordinazione e irrispettosa considerazione da parte dello stesso Marroccu, che si è fatto attendere ben oltre il tempo ragionevole, all’appuntamento prefissato. Burriccu! Per contrappasso, nei confronti dello stesso Marroccu, il sottoscritto non ha potuto che esultare, nell’apprendere che il ristorante non accettasse i buoni pasto, metodo di pagamento preferito dal triumviro RE dei susunki. Ringrazio inoltre il burricco Orione, che nonostante la sua susunkaggine, ha dimostrato molto fayr play nei confronti del Marroccu, classificandosi al secondo posto nella speciale classifica. L’ultimo ringraziamento, non può che essere per la presidentessa, ed ora pure allenatrice, Miss Jones.
13 mag 2012 alle 19:08
Ringraziamo noi il Burriccu Sollai per la sua ininterrotta scalata verso il trono da triumviro ufficiale, che ha il sapore della defenestrazione del Marrocu: luminosi apparvero gli occhi di quest’ultimo, apprendendo una possibile tecnica per riciclare i buoni pasto alle spalle dei suoi colleghi Burricchi!
Ad ogni buon conto, speriamo che il Burriccu Sollai riesca a breve anche a ritagliarsi un importante ruolo a contorno e al di dentro delle prossime vicissitudini del Donkey Team.
GO DONKEYS GO!!!
13 mag 2012 alle 21:09
Non avendo molto da aggiungere o precisare riguardo al desco, mi rallegro delle considerazioni dei Burricchi ufficiali, perchè perfettamente in linea con le mie.
Resta il rammarico che una location così ben curata nelle strutture architettoniche, non sia meglio organizzata sotto il profilo logistico organizzativo, il non avere un menu’ scritto, l’approsimazione della cameriera di sala(nella mescita del vino, nella presa delle comande) o la poca sollecitudine del presunto maitre nei confronti di una comitiva di nuovi clienti(nonostante la “zoccolatura hawiaiiana” del Sollai) fanno cadere le braccia.
La qualità del cibo non ha avuto picchi particolari -in alto forse solo i ravioli di porcini e in basso i polpetti ed il fritto misto- non mi fanno venire la voglia di tornarci se non per gustare una pizza in compagnia, vista la buona qualità della focaccia.
Anche il costo non e’ fra piu’ misurati, considerando l’assenza dal conto dei secondi e di una bottiglia di vino(omaggiati o dimenticati)fortunatamente la buona compagnia ha salvato una serata che, diversamente, sarebbe stata per me da dimenticare!
13 mag 2012 alle 21:17
Bravo Burriccu Orione, viste le attività sportive offerte dal complesso, consiglio di ritornare con Marrocu e con il Burriccu Sollai, per una sessione di paracadutismo acrobatico. Potrebbe essere l’occasione per scegliere cruentemente il nuovo Triumviro.