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ott 29 2014

Ristorante Is Cannas – Cagliari

 Scritto da Jesus | | Commenta

Is Cannas - Interno

Is Cannas – Interno

 

Dalle nostre torri, riusciamo a scorgere il vicino orizzonte. E già prima di esso, quando Lucifero annuncia l’arrivo del carro di Apollo, una feconda brezza muove schiere di soldati sul confine dell’acqua, rivolte verso Est. Ciascuno di questi si confonde e marcia avvolto in una foschia che non è reale. Da Nord verso Sud, la nebbia confonde le coscienze, obbliga i sentimenti, distoglie lo sguardo da verità consumate, rendendoci vili e schiavi; piegati al mare, piegati verso il mare ma mai desiderosi di navigarlo, costretti da catene che ci ostiniamo a non vedere, fintanto che il vento continuerà a spazzare la nebbia che non c’è, che Eolo per dispetto ha voluto rubarci.
 

Is Cannas - Antipasti

Is Cannas – Antipasti

 

Di qui ancora, quante volte abbiamo sentito questi discorsi, con prosa decisamente più colorita, da parte dell’Ing. Marrocu. Oggi destiniamo noi stessi  fin dove le canne possono osservarsi, se non altro nell’insegna di un ristorante, “Is Cannas” per l’appunto, in quel di Via Newton, in Cagliari.
La sera del 21 Settembre, trenta gradi ancora, il Triumvirato della ristorazione sarda alzava nuovamente lo sguardo verso un nuovo orizzonte della cucina. Testare, provare, sperimentare è il loro credo, alla intemerata, ostinata ricerca della loro passione. Alle ore 21 esatte, i Burricchi, potevano varcare la soglia del ristorante.
 

Is Cannas - Insalata di polpo

Is Cannas – Insalata di polpo

 

E’ in qualche modo elegante l’atmosfera che si respira all’interno del ristorante “Is Cannas”. Gli spazi sono ampi, ma intelligentemente suddivisi sulla base di una complessa topologia, che si estende dall’esteso balcone centrale, diramandosi poi nella zona pizzeria e ricevimenti, fino ad una sala più intima, confinata da drappeggi bianchi e qualificata, nell’arredo, da tovagliame raffinato chiaro. Ricercata eleganza che, ahimè, viene subitamente compromessa dalla insensata disposizione di alcuni antiestetici pannelli azzurri, collocati in modo da rendersi visibili al di là delle vetrate divisorie. Per il resto, qualche gradevole elemento rustico fa capolino ad addolcire una impostazione di stampo moderno.
 

Is Cannas - Frittelle

Is Cannas – Frittelle

 


Ci accomodiamo quindi alla tavola, discretamente ed elegantemente imbandita, e non molto tempo intercorre prima di essere raggiunti dal cameriere, anche in virtù della esigua presenza in sala di ulteriori astanti, la domenica sera. Grande emozione per l’asinina tavolata, allorquando il Raschione, sorprendentemente per le sue abitudini, ordinava per sé acqua frizzante in luogo della sua solita “liscia naturale”, mentre la scelta del vino ricadeva su un meno inatteso Vermentino di Gallura DOCG “I Graniti di Pedra Majore” della omonima cantina di Calangianus.
 

Is Cannas - Guazzetto di cozze

Is Cannas – Guazzetto di cozze

 

Riguardo l’articolarsi della nostra cena, per non poco Jesus e il Raschione hanno dovuto osteggiare un’insensata voglia di “bisteccone” al sangue, da parte dell’Ing.Marrocu. La difficile mediazione si concludeva, invero, con l’ordine di una serie di antipasti di mare, seguiti poi da un astice alla catalana e dai dolci. Nello specifico gli antipasti si sviluppavano con una serie di sette portate, di semplice e tradizionale fattura, comunque gradevoli in termini di genuinità degli ingredienti e gusto finale; a conti fatti, quindi, entrée piuttosto abbondanti. Quest’ultimo dettaglio, a beneficio di chiunque faccia particolare affidamento sul rapporto quantità/prezzo, nell’ottica della personale scala di valori alimentari.
 

Is Cannas - Astice

Is Cannas – Astice

 

Prima degli antipasti, non possiamo però non citare un gradevole preludio mandibolare, determinato dalla presenza in tavola di un cestino di pane e di ottimi tranci di focaccia, probabilmente generati dal forno dell’integrata pizzeria.
Quindi: peperoncini ripieni con pastella di tonno e capperi; tonno alla catalana; insalata di gamberi, sedano e pomodorini; scabecciu di gattuccio di mare; insalata di polpo con riduzione di aceto balsamico; frittelle di verdure (zucchine melanzane) accompagnata da polpette di manzo, per finire con un buon guazzetto di cozze in bianco. Tutti i piatti venivano decorati da scenografiche foglie di sedano. Scenografiche, per lo meno, per il contrasto di colore determinato dalla fotocamera digitale Nokia. Imbarazzo generale per certe discutibili concessioni all’etichetta presidenziale, in virtù della assenza di adeguata quantità di tovagliame: «Jesus, ma ti stai pulendo le mani con il pane? Sei un animale!».
 

Is Cannas - Dolce

Is Cannas – Dolce

 


Meno gradevole il gusto dell’astice alla catalana o, più precisamente, dell’astice ricoperto da cipolle bianche grossolanamente affettate, mentre sulla stessa linea si mantenevano i dolci:  millesfoglie con crema chantilly per il Raschione, sorbetto al limone per Jesus e per l’Ing. Marrocu.
La cena si concludeva quindi con due caffè e nessun amaro. Costo complessivo della serata 32€ cadauno, giudicabili coerenti con il giusto ideale dovuto. Nella valutazione complessiva, includiamo un giusto numero di escursioni di Jesus verso le toilette, per rimuovere le macchie di astice, accumulate all over his body.


Il ristorante “Is Cannas”, oltre alle componenti pizzeria e barbecue, offre una cucina semplice e a tratti gradevole, oltre che una ambientazione informale ma elegante. Due burricchi pieni.

 


VALUTAZIONE “Is Cannas”: Due Burricchi.
Ristorante Is Cannas Indirizzo: Via Newton 11, Cagliari
Telefono: 070489639    [mostra in google maps]
 

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dic 29 2013

Ristorante Mondo e Luca – Cagliari

 Scritto da Jesus | | Commenta

Mondo e Luca - Interno

Mondo e Luca – Interno

 

Giusto un po’ di freddo non basta a trattenerci l’appetito. Giusto qualche difficoltà a trovar parcheggio, nel primo giorno dei saldi invernali, non ci scoraggia dall’affrontar la strada. Giusto qualche piccolo disequilibrio in seno al Donkey Challenge non ci impedisce di programmare, come ogni settimana, la predestinata e indiscussa incursione a sorpresa in qualchedun ristorante della Sardegna, per regalare a voi e noi il godimento o il fastidio di una inderogabile critique de le restaurant.
Se questo appuntamento ha per voi stessi qualche valore, più che gli elementi della natura e gli eventi del post-creato, abbiate timore della involontà, de sa pagu gana, della monotonia, della noia, in poche parole… di noi stessi. Con questa simpatica prolusione, parte la recensione di quest’oggi.
 

Mondo e Luca - Tris di mare

Mondo e Luca – Polpo, tonno, burrida

 

Venerdì sera. Gelida serata di fine anno, parcheggio “a casino”. Non sono gli zoccoli di qualche tradizionale bipede amico del Triumvirato, ma il rumore dei tacchi della Donna del Presidente (DDP) – e della Cognata del Presidente (CDP) -, a confondere il consueto e banale tramestio della Cagliari by Night. Su verso il colle di Stampace il fiato si fa corto, la fame diviene pungente, il desiderio di conquistare il sonno del giusto, dopo una giornata di assoluto non nulla, inizia a far capolino. Ma chi ha inventato le vacanze?
Alle 21.05, speditamente arrivando in fronte al “Mondo e Luca”, Jesus e il Raschione Ettore, come galateo impone, precedono le due donzelle nel sbirciar oltre la soglia del ristorante.
 

Mondo e Luca - Sedano e bottarga

Sedano e bottarga

Mondo e Luca - Carciofi e bottarga

Carciofi e bottarga

 

Esteticamente, il locale ci stupisce sin dall’entrata. La porta di ingresso, e tutto quello che vi sta attorno, non sono molto dissimili da ciò che si può osservare di fronte ad un comune ufficio postale o una stazione dei vigili urbani, se non fosse per una scostumata escrescenza superiore: una petulante luce stroboscopica che irrompe con psichedelica coercizione sull’avventore in arrivo, importunandolo fin dal marciapiede. Superato un disimpegno ascendente ci si immette in una prima sala (una seconda laterale non l’abbiamo visitata) caratterizzata da sedie di colore verde, mobilia povera e dai tratti tipici di una trattoria, eccezion fatta per una bella successione di tele artistiche sulla parete Nord-Est. Note di demerito da assegnare per lo specchio a forma di cuore nella toilette, e per un disarmonico proteggi muro in vetro/plexiglass, che corre lungo tutto il perimetro della sala. Sostituito da una striscia di tonalità verde acido, o da pietre decorative, darebbe un’impronta totalmente differente all’ambiente.
 

Mondo e Luca - Antipasti

Mondo e Luca – Antipasti

 

Il servizio in sala è verosimilmente tenuto dal titolare (Mondo?) e, a latere, da un secondo ragazzo (Gianluca???), con modalità informali ma piuttosto precise e attente. I quattro asinini commensali vengono assistiti dal più anziano dei due, che si dimostrerà affabile e disponibile. Il menù viene presentato “a la carte”, ma può essere considerato un canovaccio di prima misura, poiché parecchie risulteranno essere le pietanze extra, accessibili visivamente dal bancone in sala o dall’itinerante cesto del pescato del giorno. Dopo qualche minuto di esitazione e un giro turistico al succitato bancone, concordiamo una serie di otto antipasti (sette di mare, uno di terra) che, vedremo, diventeranno nove per un improvviso e insalubre sfizio di Jesus.
 

Mondo e Luca - Spaghetti alle orziadas

Mondo e Luca – Spaghetti alle orziadas

 

Inaspettatamente ben fornita la cantina del ristorante, dal quale il Raschione, per prolungamento ideale rispetto alla settimana precedente, attingeva un Vermentino di Gallura DOCG “Karagnanj” della cantina Tondini, poi seguito da un più classico (sempre Vermentino) “I Graniti” di Pedra Majore.
Gli antipasti erano quindi così organizzati e composti: buone insalata di polpo e buona burrida, anonimo tonno con pomodoro secc0 (che stranamente aveva sapore di sedano!) apprezzabili insalate di sedano e bottarga a scaglie e carciofi con spolverata di bottarga, favette verdi saltate, deliziose maruzzelle (lumachine) di mare piccanti mangiate interamente da Jesus, per finire con una buon guazzetto di cozze in rosso, al peperoncino.
 

Mondo e Luca - Spaghetti ai ricci

Spaghetti ai ricci

Mondo e Luca - Fregola

Fregola con arselle

 

Terminati gli antipasti, arrivava al nostro tavolo il titolare, brandendo il cesto del pescato, e proponendoci un sesquipedale pesce San Pietro da cuocere al forno. Desiderosi di provare i primi piatti i burricchi declinavano la proposta e rilanciavano con la loro comanda. Stimabile l’iniziativa di Jesus che, avendo intravisto nella vetrina degli antipasti la presenza di arengu (aringhe) affumicate, le domandava come intrattenimento in attesa dei primi e, per la gioia delle sue transaminasi GTP, le ingurgitava per i tre quarti del totale!
I primi piatti risulteranno poi davvero ottimi: inusuali e apprezzati spaghetti alle orziadas (anemoni di mare) per il Raschione, spaghetti con “colata” di ricci di mare per Jesus e CDP,  fregola con arselle per la DDP la quale, con sacrilego sortilegio e come sua abitudine, ha eliminato i molluschi di condimento. Non chiedeteci il perché!
 

Mondo e Luca - Parago carciofi patate

Mondo e Luca – Parago carciofi patate

 


Conclusa quest’ultima sessione di lavoro, ecco ripresentarci il cesto dei pesci entro il quale, in luogo dell’esagerato San Pietro, individuiamo un più contenuto Parago, da cucinare con patate e carciofi (al forno). In realtà Jesus avrebbe preferito una meno originale spigola di media pezzatura, e in effetti qui esiste una certa distanza tra il giudizio dei vari commensali, sul risultato finale del piatto. D’ogni buon conto, dobbiamo comunque segnalare che l’attesa del pesce è stata intrattenuta da graditissimo pinzimonio con verdure di stagione: sedano, radicchio, pomidoro e arravonella rossa.
 

Mondo e Luca - Crema catalana

Crema catalana

Mondo e Luca - Sebada

Sebada al miele

 

La cena – costantemente accompagnata da pane abbrustolito e bruschette di pane carasau all’olio d’oliva- si concludeva con i dessert: sorbetto al limone analcolico per Jesus e DDP, sebada artigianale con dozzinale miele millefiori (perché non usarne uno più prestigioso per dare con semplicità un tono superiore al dolce?) per il Raschione, crema catalana alla fiamma (!) per la CDP. Due caffè pessimi (bruciati) e due insperati rum Ron Zacapa 23YO per Raschione e CDP, decretavano quindi la fine delle ostilità. Costo finale 45€ cadauno, da ritenersi un 10% superiori al giusto dovuto.

 

Il Ristorante Mondo e Luca presenta i caratteri di una buona trattoria, dove si possono trovare pesce fresco e taluni piatti (i primi) cucinati con maestria e generosità. Altre pietanze proposte si mantengono invece, come l’ordine estetico generale del locale e il servizio, in quel limbo della cucina, dove si individuano discontinui elementi di lode, senza però particolari originalità o eccellenze. Per noi, due burricchi.

 


VALUTAZIONE “Mondo e Luca”: Due Burricchi.
Ristorante Mondo e Luca Indirizzo: Via Goffredo Mameli 101, Cagliari
Telefono: 070670480    [mostra in google maps]
 

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ago 18 2012

Ristorante Lisboa – Cagliari

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Lisboa - Interno

Lisboa – Interno

 

«Scruto dalla scogliera il mare in tempesta. Riesco a vedere oltre l’orizzonte i nuovi mondi che mi aspettano, la gloria che canta il mio nome, il fato che supino m’attende!
Me ne frego del pericolo, dell’ardore degli elementi, dei menagrami che sogghignano alle mie vele, delle cuccurre che aleggiano sulla mia testa: sono pronte a strapparmi i capelli, bramose di aggrovigliare le mie budella, con ferocia di cavarmi gli occhi, per impedirmi di vedere quello che i vili e gli ignavi non vedono.»
Lisbona, perla del Portogallo, offerta e celata alla forza dell’oceano; da qui, più di cinque secoli orsono, salpò Vasco da Gama diretto verso quelle Indie che, pochi anni prima, il prode Cristóbal non raggiunse.
 

Lisboa - Palamita carote cipolla

Lisboa – Palamita carote cipolla

 

Raggiunto il Cabo da Boa Esperança e oltre, nel loro lungo sconsiderato navigare, il prode Jesus da Gama, col cappellino d’ammiraglio (a dire la verità in quest’occasione trattenuto in cambusa) e il suo fido timoniere Raschiahmad ibn Majid ibn Muhammad al-Saʿdi al-Jaddi al-Najdi (أحمد بن ماجد كشط بن محمد آل ʿ سات الجديد النجدي), si dirigevano verso il mare aperto, per discoprire nuove emozionanti mete di sapori, ed alimentari emozioni.
Più verosimilmente, Venerdì sera verso le ore 21, il Raschione, alla guida della sua ri-carenata São Gabriel, puntava la prua verso un nuovo disinibito approdo, il cui nome ha il sapore di una rinnovata partenza: ristorante Lisboa, nella via Tuveri, in Cagliari, lontana terra del sol.
 

Lisboa - Ali di razza pomodorini e capperi

Lisboa – Ali di razza pomodorini e capperi

 

Il bar/ristorante Lisboa, di recentissima ri-apertura, si affaccia all’inizio della via Tuveri, giusto in fronte all’oceano urbano di Piazza Repubblica, a pochi passi dall’enclave (Pandemonio) del Burriccu Sollai.
Dall’esterno, discretamente e senza particolari insegne, prorompe sulla via, con una ampia vetrina d’ingresso e comodi tendaggi parasole, che offrono prezioso riparo estivo, a qualche tavolino sul marciapiede.
Una prima distinta zona bar si scopre oltre la soglia mentre, dopo uno stretto corridoio – tracciato da una spoglia parete viola e da un lunga tela dal tema astratto – , si accede alla piccola e graziosa sala da pranzo, che culmina con la porta della cucina e con un colorato drappeggio il quale, celato da una vetrina trasparente, s’inonda di una cascata di luce bianca riflessa.
 

Lisboa - Risotto di verdure e parmigiano

Lisboa – Risotto di verdure e parmigiano

 

Le pareti chiare (in qualche punto sgraziate da alcune macchie d’umidità, che consigliamo di sanare quanto prima), gli splendidi lampadari a sfera, il parquet, le comode sedie brune e l’intelligente ed armonico sistema di condizionamento
– rivestito di legno compensato e impreziosito da numerosi punti luce -, completano un arredo accattivante e moderno.
Infine, una (iniziamente un po’ troppo elevata) musica di sottofondo, rende l’atmosfera rilassante e piacevole.
Il servizio in sala è garantito da una gentile ed attenta maître (probabilmente la stessa titolare) e da un timido e discreto giovanotto, entrambi suggestivamente abbigliati in tenuta e grembiule nero.
 

Lisboa - Spigola zucchine popcorn

Lisboa – Spigola zucchine popcorn

 

Per particolare scelta gestionale, in questo primo periodo di avviamento, il menù alla carta viene limitato a poche eccellenti pietanze, dalle quali è possibile individuare un solo appetibile primo piatto, e non sempre risultano distinguibili antipasti e secondi, almeno secondo le nostre austere ed ortodosse consuetudini.
Dopo essere stati fatti accomodare, Jesus e il Raschione (assente per giustificati impegni lavorativi l’Ing.Marrocu) sceglievano di esordire con due seducenti antipasti cadaburriccu ma, per loro difetto espositivo, se ne facevano servire uno solo a testa, tanto da giustificare una sostanziosa integrazione ai loro secondi. Vino scelto per condurre la serata, un ottimo vermentino DOCG “I Graniti”, della cantina Pedra Majore di Calangianus, ultima bottiglia della prestigiosa etichetta, presente nella inappuntabile cantina del ristorante.
 

Lisboa - Tempura di pesce e verdure

Lisboa – Tempura di pesce e verdure

 

Ad ogni modo, prontamente, arrivavano al cospetto dei due Donkey: ali di razza in guazzetto di pomodoro, capperi e rucola con crostino di pane e finocchietto, seguito da una eccezionale, strepitosa, inarrivabile, composizione di palamita scottata, con carote, cipolle di tropea, rucola, zucchine, su una vellutata di arance e mele, impreziosita da crostini di pane.
Solo per quest’ultimo piatto varrebbe la pena di visitare il “Lisboa”!
Riguardo il summenzionato primo piatto, trattavasi di un ugualmente straordinario risotto alle verdure e parmigiano, con tartara di arance e peperoni, guarnito con crostino di pane e foglie di finocchio: sublime!
Altrettanto fantasiose e particolari, la preparazione e presentazione dei secondi: filetto di spigola scottata con pomodori e zucchine, guarnito con crostini di pane e briciole di mais soffiato (popcorn!), integrato poi con una tempura di pesce e verdure, composta di melanzane, peperoni, zucchine, fiori di zucca e filetti di spigola fritti, servita con ottima salsa vinaigrette.
 

Lisboa - Cannolini di banana pesche e mele

Cannolini di banana pesche e mele

Lisboa - Fantasia di pesca, cioccolato yogurt

Fantasia di pesca, cioccolato yogurt

 

Non meno soddisfazione potevano dare i dessert: indescrivibili cannolini di banana fritta su letto di pesche e mele per Jesus, buonissima fantasia di pesche sciroppate, con cuore morbido di cioccolato fondente e yogurt, per il Raschione. I dolci sono stati superbamente accompagnati da vino passito “Angialis”, delle cantine Argiolas.
Un caffè per Jesus, e un ottimo liquore di liquirizia “LiquorIce” di Caffo per il Raschione, hanno concluso quindi l’esperienza. Costo finale della cena, 68€ cadauno, assolutamente adeguati, in considerazione di un approccio alla cucina ricercato e fantasioso, e di una qualità che è rimasta costantemente elevatissima, per tutto l’evolversi della serata.
Seppure di recentissima rinnovata gestione, il ristorante “Lisboa” riesce a garantire degli standard elevati in relazione alla ambientazione, al servizio, e alla qualità della cucina. Quattro meritati burricchi, con menzione speciale per la pirotecnica fantasia dello chef.

 


VALUTAZIONE “Lisboa”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Lisboa Indirizzo: Via Tuveri 2, Cagliari
Telefono: 07043707    [mostra in google maps]
 

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