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dic 29 2012

Evasioni Restaurant – Cagliari

 Scritto da Jesus | 28 commenti | Commenta

Evasioni - Interno

Evasioni – Interno

 

Chiudere gli occhi ed evadere. Quando la costrizione della parola è una insopportabile camicia di forza, i cui lacci stringono e soffocano l’espressione delle proprie passioni, solo escludendo lo sguardo della luce e la luce dal proprio sguardo, si riesce a tornare liberi.
Ci troviamo qui oggi, incatenati al peso dei nostri limiti, nell’impossibilità di esprimere ciò che nella sera di quest’ultimo Venerdì dell’A.J. MMXII, è riuscito ad accarezzare le nostre passioni e regalarci, per brevissimi e indimenticabili istanti, la nostra più sincera e vorace cupidigia alimentare.
Chiudere gli occhi e dischiudere le labbra: portare dentro di sé l’amore per la cucina, per evadere dalle proprie costrizioni, per sentire la luce pervadere il nostro buio, un istante prima di ritornare prigionieri di noi stessi.
Scappate dalla vostra prigione più buia – la susunkaggine – e abbandonatevi alla passione, perdio!
 

Evasioni - Antipasti di mare

Evasioni – Antipasti di mare

 

E’ tiepida la città verso la fine dell’anno. E’ nient’affatto gelida l’oscurità della notte, ma trovare il calore della luce, riflessa da un diamante stilizzato, fa piacere in quel della via Puccini. E’ questo il logo del ristorante “Evasioni” che, inciso sulla sua insegna, presidia il locale e si offre al libero spirito dei più temerari avventori.
Cagliari, ore 20.58. Un inspiegabilmente freddoloso ingegner Marrocu, già insiste sull’uscio del ristorante, per meglio ripararsi dal vento; il Raschione, poco distante, si produce nel suo stucchevole e vano tentativo di imporsi come fotografo. Jesus, invero, sta ancora percorrendo la via, non perché i due burricchi titolari siano lì convenuti con differenti mezzi di locomozione, ma perché lo stesso Raschione, poco tempo prima – dopo aver trovato un efficace e regolarissimo accomodo alla propria autovettura in Piazza S. Benedetto -, aveva manifestato tutta la sua costrizione verso i rigori della legge: «eja sono strisce bianche ma forse non è un parcheggio, la sposto più in là» … «questo è stretto ne vedo un altro» … «azz questa è zona carico e scarico, anche se è tutto chiuso, meglio cercare altrove». Risultato: Jesus che era disceso un attimo per bloccargli uno spazio miracolosamente libero, se l’è dovuta fare a piedi: burriccu!!!
 

Evasioni - Spaghetti al caffè

Evasioni – Spaghetti al caffè

 

L’”Evasioni Restaurant”, di recentissima apertura, si alloggia negli stessi spazi che in passato hanno ospitato il ristorante “Retrogusto”, recensito dai burricchi nel Maggio dello scorso anno. La struttura ovviamente rimane la stessa: un’unica sala, non troppo estesa, a cui si accede dopo aver superato il breve dislivello del vestibolo di ingresso. Rispetto alla gestione precedente, l’impatto estetico è più sobrio e meno ostentatamente elegante: le solide pareti sono per lo più spoglie e castigatamente tinteggiate di bianco. Un tocco di colore lo danno i moderni punti luce e i lampadari in cristallo, che fanciullescamente giocano con i riflessi del verde, del giallo e del viola, tonalità che spesso vengono riproposte nelle decorazioni floreali dei piatti. L’angolo sud della sala è impreziosita da una riproduzione pittorica della “Creazione” di Michelangelo (i rigori della legge ci impediscono di riportare il commento del Raschione sul particolare del “dito”), mentre le finestre laterali sono coperte da trasparenti organze rosso accese (perché non viola?). La composizione scenica complessiva – che a dire il vero non ci convince pienamente – si completa con alcuni mobili in stile rustico e con sedie e tovaglie color latte, elegantemente e romanticamente imbandite. Nota di merito anche per i servizi che, nonostante gli infissi da aula B1 (!) riescono ad apparire efficacemente di gran classe.
 

Evasioni - Paccheri al nero di seppia

Paccheri al nero di seppia

Evasioni - Raviolini di cernia

Raviolini di cernia

 

La giovane maître, che ci accoglie e ci fa accomodare (e che si fa carico dell’intero servizio del ristorante), è un raro esempio di professionalità, gentilezza ed empatia nei confronti dell’avventore. L’accento del nord non tradisce le origini sarde, mentre la preparazione, la gestualità e l’attenzione per i dettagli, sono pienamente in accordo con il suo curriculum (così come quello dello chef), ricco di ristoranti e hotel a 5 stelle; tant’è che, durante la serata, per un istante (ma poi è passato) Jesus si è sinceramente vergognato di essere un impenitente pedduzzone:

«Gli antipasti erano di vostro gradimento, signori?»
«Sticazzi!»
«Ehm, ha espresso bene il concetto».
 

Evasioni - Tonno scottato in crosta di sesamo nero

Evasioni – Tonno scottato in crosta di sesamo nero

 

Già da un primo sguardo al menù, ci accorgiamo che l’excursus culinario che avremmo di lì a poco affrontato, non sarebbe stato convenzionale. Jesus, con gli occhi pieni di luce, si impone facilmente nella scelta degli antipasti («prendiamo tutto!») mentre l’Ing.Marrocu si ribella allo strapotere del Raschione, relativamente alla cernita del vino, per poi – di fronte allo straordinario bouquet di etichette sarde, italiane e straniere, disponibili nella cantina – chiedere consiglio alla maître. Alla fine optiamo coraggiosamente per un vino bianco neozelandese: Sauvignon Blanc “Saint Clair” (Saint Clair Family Estate), medaglia d’oro nel 2011 al Mundus Vini (Germania) al Marlborough Wine Show, e al New Zealand International Wine Show. La stessa azienda vinicola ha vinto in passato numerosi riconoscimenti a livello mondiale. Ci sarebbe da disquisire a lungo sulla espressività dell’Ing.Marrocu in sede di verifica del vino, e dei relativi commenti di apprezzamento per il medesimo, ma penso che lascerò alle note a margine dei miei colleghi burricchi questo privilegio.
 

Evasioni - Dentice, insalata di cardoncello

Evasioni – Dentice, insalata di cardoncello

 

Entriamo invece nel merito delle pietanze assaporate, precedute da un prosecco di benvenuto, da un favoloso pre-antipasto e accompagnate, per l’intera serata, da deliziose (a dir poco) focacce con pomodoro secco, sfoglie di mais al sesamo, pane guttiau, bruschette all’olio e  panini fatti in casa: encroiables!
Evitando di corredare prolissamente, con mirabili quanto meritati aggettivi, ciascheduna singola pietanza, nello specifico il pre-antipasto era composto da: guanciale di Villagrande su nido di pasta Kataifi, tonno scottato al sesamo su scaglie di fiore sardo di Gavoi, crema di caprino con avocado.
Tutto era servito in tavola, su splendide porcellane bianche e sottopiatti di solida ardesia nera: chapeau!
 

Evasioni - Trancio di dentice marinato

Evasioni – Trancio di dentice marinato

 

Rigorosamente di mare, gli antipasti  si articolavano in tre differenti composizioni, le prime due di crudo. Giostra dei crudi di mare, con: branzino; ostriche della Bretagna; tartara di salmone e avocado; tartara di tonno su focaccia salata, filetto di tonno rosso, filetto crudo di cernia.
Tiepido mosaico di mare e aria di barbabietola, disegnato con piccoli tasselli di salmone, tonno e cernia, conditi con grano di sale nero e accompagnati da buonissimi capperi di Selargius, oltre ché da una spettacolare ed inarrivabile spuma di barbabietola: «Ma la barbabietola di solito fa schifo, come diavolo è riuscito a farla così buona????».
 Astice nudo, cotto, sgusciato e accomodato su nido di pasta Kataifi, impreziosito da scaglie di fiore sardo di Gavoi, e accompagnato da buonissimi carciofi confit di San Sperate. Sul palato, il gusto intenso dell’astice ci è sembrato divinamente “violento”!
 

Evasioni - Dessert

Evasioni – Dessert

 

Primi piatti. Non scendono la qualità delle materie prime, l’originalità e la presentazione, con i primi piatti proposti: spaghetti al caffè con crema ai ricci di mare e nuvola di zenzero per il Raschione Ettore; ravioli sporcati al saraceno, con ripieno di cernia e rana pescatrice, datteri e fonduta di formaggio “Casizolu” per Jesus; “mare nero” con paccheri al nero di seppia, ripieni di tartara di seppia per l’Ing. Marrocu. L’inappuntabile e raffinato allestimento dei piatti, potete ben valutarlo voi stessi, mentre dobbiamo segnalare – unico piccolo appunto di tutta la cena – la presenza di un lieve eccesso di sale (almeno per il nostro gusto personale) nel condimento della pasta, elemento in linea con la tradizione culinaria del Nord.
Secondi piatti. Nonostante le pietanze fino a lì ingurgitate, i Burricchi non potevano perdere l’occasione di assaggiare le ulteriori strepitose delizie, che la superlativa cucina del ristorante poteva e voleva offrire: tonno scottato in crosta di sesamo nero, accompagnato da baby melanzane e fiori di guanciale di Villagrande; tranci di dentice, leggermente marinato al timo e cardamomo su vellutata di zucca, accompagnato da caviale nero di alghe; dentice cotto a bassa temperatura con insalata di cardoncello (cordolin’e petza) e spuma di caprino. «Che Iddio li abbia in gloria»!
 

Evasioni - Panini fatti in casa

Panini fatti in casa

Evasioni - Dolcetti

Evasioni – Dolcetti

 

I dessert non erano da meno. Tortino al caffè 100% arabico, ganache al cioccolato e perla verde; Soffice di castagne con cialda alle nocciole e salsa al mandarino di Villasor; crema di caco servita su conchiglia di caco ghiacciato; buonissima crema di mascarpone, offerta dallo chef. Il tutto è stato accompagnato da un gradevolissimo moscato delle cantine di Dolianova.
Sul finale, i caffè di Jesus e Marrocu, i liquori artigianali Milanesi alla liquirizia per Marrocu e il Raschione, e il mistico liquore al pistacchio assaggiato da Jesus (e con la forza dagli altri due burricchi, tanto da dover richiedere un bis compensativo) sono stati supportati da ulteriori nuove delizie offerte: pastiglie di anice e menta; tortini dolci di zucca; pasticcini di pastafrolla; piccoli tartufini e sfogliatine: impagabili.
Costo complessivo della serata 76€ cadauno, assolutamente giustificati per la qualità eccezionale della cucina e per tutto il ben di dio che i Triumviri hanno opulentemente consumato.

Ambientazione elegante, servizio di elevatissimo livello; materie prime di primissima qualità attinte dalla migliore tradizione sarda e ricette che, per originalità, tecnica di preparazione e presentazione, vanno ben oltre le normali consuetudini a cui siamo avvezzi. Rispetto alla media dei ristoranti che di solito visitiamo, siamo su di un altro pianeta. Come sottolineato dall’Ing.Marrocu: «non abbiamo (quasi) mai mangiato così bene». Considerato che (tra mille difficoltà) hanno aperto da pochi giorni, e che chef e maître sono meno che trentenni, tutto questo ci pare incredibile: chapeau!
Cinque meritati burricchi.
 


VALUTAZIONE “Evasioni Restaurant”: Cinque Burricchi.
Ristorante Evasioni Indirizzo: Via Puccini 23/A, Cagliari
Telefono: 3272305534    [mostra in google maps]
 

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ott 16 2011

Ristorante PerBacco – Cagliari

 Scritto da Jesus | 8 commenti | Commenta

PerBacco – Chiesa S.Efisio

 


Perbacco! Parbleu! By Jove!

Per – Bacco. Per te, supremo Dio del Piacere, estatico ΒάκχοςDioniso, gaudente e lascivo custode di non effimere felicità, origine e fonte di arti, di passioni, di verità, di vita;
tu che all’eccesso conduci, tu che ci guidi oltre la soglia dei nostri limiti terreni, spalanca a noi, tuoi figli diletti, le porte del regno dorato, accoglici tra i frutti del tuo licenzioso giardino, inondaci col nettare del divino spirito e mostraci, infine, la natura della incorrotta esistenza, dispersa e costretta nella penombra del nostro vivere, lontana prigione, celata alla luce del probo umano divenire.
 

PerBacco – Ingresso

 

Sabato sera. Cagliari, ore 21.
L’eco ininterrotto dei rintocchi sui campanili gemelli della collegiata di Sant’Anna, imponente ed elegante Tempio del XVIII secolo in stile barocco – riedificato dopo i “sobri” orrori della Guerra Mondiale II – , accoglie lo spedito, impaziente incedere di Jesus e del Raschione Ettore.
Come novelli Acete e Licabante,  feroci pirati nel mare infinito della libido, i due navigati Triumviri si dirigono verso il prossimo prigioniero della loro passione, in attesa di ricongiungersi con il terzo bucaniere ufficiale, l’Ing.Marrocu, fiero predone alimentare, dalla barba incolta e dal rigido portamento d’ammiraglio.
 

PerBacco – Interno

 

Splendida, meravigliosa Stampace. Strette stradine dai suggestivi colori, pittoreschi angiporto, inebrianti profumi di cucina, voci vicine e lontane di rumorosi focolari, lunghe scalinate, anfratti che si aprono su piccole affascinanti piazze, per svelare chiese dalla storia romantica e antica.
In tal siffatta cornice, fiabescamente sfumata dalle ombre e dai colori della luna piena, nella Via Santa Restituta, compare l’uscio in ferro del Ristorante enocaffetteria PerBacco, poco distante dal santuario innalzato alla gloria di Sant.Efisio, liturgico epicentro della celeberrima Sagra.
Un opulento viso color vinaccia, ornato di pampini d’uva e stilizzato su una morigerata piastra di colore bianco latte, invita i viandanti ad interrompere il loro errante cammino e a varcar la soglia del Tempio del piacere.

PerBacco – Antipasti

 

Ed ecco quindi i Tre avventurieri Burricchi, rapiti nel ventre della locanda dedicata alla loro vittima, il giorno successivo al dissoluto rituale chiamato Oktoberfest, surrogato in Cagliari e consumato anch’esso in lode al Dio Bacco, che oggi e sempre, qui onoriamo.
Il locale è un delizioso “bugigattolo” di pochi metri quadri, architettonicamente ben organizzato, distribuito su due ambienti e concepito nell’idea di unire un’anima di antica taverna – articolata con pareti in pietra, pavimento in finto parquet e vari decori in stile antico – , con arredi dalle caratteristiche più moderne, come il bancone del bar all’ingresso, vezzosi scacciapensieri appesi, eleganti pannelli lungo il soffitto in legno, che coprono il sistema di condizionamento e arricchiscono l’atmosfera con numerosi e ben dosati punti luce. Dai confini della sala interna, discretamente, arrivano gradevoli i profumi e i rumori della cucina.

PerBacco – Tagliolini broccoli bottarga noci

 

“Discreto”, è un aggettivo che è ricorso spesso durante l’incedere della cena, per descrivere un atteggiamento e una filosofia che, partendo dall’ambientazione sobria e ben curata del ristorante, ha interessato la misurata gentilezza dell’unica cameriera in sala e, soprattutto, la delicata compostezza negli ingredienti di ciascuna delle buonissime portate assaggiate; di certo, tutto questo è da mettere in relazione alla amabilissima e muliebre essenza della totalità del personale.
Meno discrete, invero, talune sguaiate avventrici presenti, chiassosamente e non riservatamente interessate a opulenti accessori e oggetti di lusso.
 

PerBacco – Orata funghi porcini

 

Ancora convalescenti per i postumi della sbornia della sera prima, i Triumviri scelgono comunque – come irrinunciabile pro forma – il vino della serata, dalla ben fornita cantina del ristorante: vermentino di Gallura D.O.C.G. Canayli, praticamente inservito dopo il brindisi iniziale e consumato giusto per metà.
Dopo una non brevissima attesa – di certo cagionata dal certosino allestimento dei piatti preparati al momento e non precotti – i tre Burricchi venivano deliziati con una degustazione di quattro antipasti di rara fattura: eccezionali cozze primavera dall’intenso sapore di mare, affogate in vellutata di zucca e servite su letto di rucola, superbo tortino di polpo, patate e rucola con decoro di aceto balsamico, delicatissima burrida con noci e alloro, buonissime scaglie di bottarga su letto di insalata belga, di pregevole qualità e dal sapore altrettanto gradevole e delicato. Solenni!

PerBacco – Gambero imperiale

 

Da elogiare, inoltre, le raffinate ceramiche ed eleganti posate con le quali ciascheduna delle portate è stata piacevolmente presentata.
Il primo piatto, scelto dal non amplissimo menu  (questo è nell’attenzione dei più ricercati ristoranti un fattore positivo, indice di non sistematicità industriale della cucina) è stato comune ai tre ainini commensali: tagliolini ai broccoli, noci e bottarga. Nonostante Jesus e l’Ing.Marrocu non siano in generale particolarmente amanti del broccolo, come condimento per la pasta, il giudizio finale è stato unanime: equilibrio e gradevolezza dei singoli ingredienti. Nell’insieme, sinotticamente pregevoli!

PerBacco – Bavarese cioccolato pistacchi

 

Secondi piatti, invero, tralignanti l’indirizzo comune: stupefacente orata alla crema di funghi porcini per Jesus e il Raschione Ettore, maestosi gamberi imperiali con sugo piccante e pane carasau per l’ammiraglio Marrocu. Chapeau!
I dessert, a questo punto, non potevano essere da meno: bavarese al cioccolato e pistacchi per il Raschione, crema catalana per l’ingegner Marrocu, sublime panna cotta al creme caramel per Jesus. Il tutto accompagnato – con riferimento esclusivo al Raschione – da un «eccellente» moscato della casa. Nessun caffè o altri elementi di trasfigurazione alcolica, ahimè, per le succitate ragioni.
 

PerBacco – Panna cotta al caramello

 

Un fragoroso ed accidentale vibrare di cristallo, prodotto da uno scomposto impatto della forchetta dell’Ing.Marrocu contro il bicchiere ormai vuoto decretava, a mo’ di gong orientale,  la fine delle ostilità alimentari.
Costo complessivo pro-capite della cena 52€ cadauno, certamente adeguati alla qualità del servizio e alle prelibatezze consumate. Come nota di costume, segnaliamo la gentilezza e l’attenzione della cuoca che, a fine serata, consumate le ultime fatiche della cena, ha fatto il giro dei tavoli per verificare personalmente il livello di gradimento della cucina, ricevendo i personali complimenti dei Triumviri.

 
Sinossi conclusiva di facile svolgimento. Il Ristorante PerBacco è un diadema incastonato nella splendida cornice del quartiere di Stampace. L’ambientazione, suggestiva, intima e signorile, e la gradevolezza del servizio, ne fanno un invitante nido per consumare romantiche serate in compagnia. Ineccepibile la cucina, capace di individuare per ciascun piatto proposto il giusto equilibrio delle dosi e dei sapori, nella chiave della più raffinata espressione dell’alta scuola culinaria. Quattro burricchi.


VALUTAZIONE “PerBacco”: Quattro Burricchi.
Ristorante PerBacco Indirizzo: Via Santa Restituta 72, Cagliari
Telefono: 070651667    [mostra in google maps]
 

 


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