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mar 16 2013

Taverna Su Milese – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta

Milese - Interno

Milese – Interno

 

Confiteor. Ho avuto serie difficoltà ad approcciarmi a quest’ultima recensione, che voi qui vedete vergata nero su bianco, estendersi e confinarsi lungo una stretta fila di caratteri sullo schermo, torcersi ermeticamente nell’alternarsi periodico dei paragrafi: prima a destra e poi a sinistra; a sinistra e poi di nuovo a destra, discendere e allinearsi verticalmente, quasi a seguire la misteriosa spirale della molecola della vita. Tutto questo vedete voi adesso così chiaramente espresso, nell’armonia delle geometrie, nel calore delle frasi già lette. Ma Jesus, hic et nunc,  avverte solo il vuoto da riempire, la lunghissima strada da percorrere d’innanzi a lui, e sa pagu gana che ha, di cadere spiritualmente verso il bianco fondo della pagina: speriamo che il DNA del burriccu, lo guidi fino alla luce senza troppi sforzi.
 

Milese - Carciofi e bottarga

Milese – Carciofi e bottarga

 

Accusatio I. Ma si può essere così Burricchi da organizzare una ciccionata, invitando peraltro un’ospite di spessore nazionale – la Burricca sindacalista Miss Parker -, e nemmeno premurarsi di scegliere un locale in cui sia possibile accedere con assoluta certezza, trascurando la imprescindibile pre-condizione della prenotazione?
Poi c’hanno ragione i volenterosi camerieri a doverci necessariamente rimbalzare perché i tavoli risultano già tutti riservati.
Alle 20.55 di Venerdì, per colpa imperdonabile del Raschione Ettore, il conclave cardinalizio del Donkey Challenge ancora non aveva individuato il possibile ristorante candidato alla somma liturgia settimanale.
 

Milese - Gamberi

Milese – Gamberi

 

Habemus Burriccum. Dopo un non lunghissimo girovagare per le strette vie della “Marina”, sotto una accennata pioggia purificatrice, la compagnia dei Burricchi raggiunge il locale che, secondo il piano alternativo del Raschione, avrebbe dovuto compensare il mancato iniziale approdo. Non c’è con loro il terzo Triumviro ufficiale, Ing. Marrocu, impegnato in una misteriosa ciccionata parallela – documentata dal medesimo con tanto di tweet live intrecciati con i nostri – mentre la nostra ospite, che già pregustava e disiggiava di assaporare pesce e molluschi crudi, non tratteneva il suo disappunto nello sbirciare il menù all’esterno del locale, non certo palesemente concentrato sulle più appetibili prelibatezze di mare. Trattavasi della Taverna “Su Milese”, collocata nella pittoresca e già battuta (nelle nostre escursioni culinarie) Via Barcellona, in quel di Cagliari. Questa volta, nonostante una non trascurabile presenza di clienti, non abbiamo problemi a trovare alloggio.
 

Milese - Antipasti sott'olio

Milese – Antipasti sott’olio

 

Al suo interno “Su Milese” ha un aspetto ordinato sobrio e gradevole. L’avventore viene accolto da una prima sala che, dalla soglia di ingresso si estende longitudinalmente fino al bancone di servizio e alla cucina, mentre un subitaneo disimpegno laterale conduce ad una seconda zona pranzo, caratterizzata da pareti albine, da un bel soffitto a volta, decori in pietra chiara e, sul fondo, inserti superiori in legno scuro. L’arredamento è spartano e minimalista, con piccoli tavoli squadrati vestiti con tovagliame di carta, sedie piuttosto rigide e alcune piccole stampe da muro, la cui cornice richiama il colore della pietra tutt’attorno.
 

Milese - Zuppa di cozze

Milese – Zuppa di cozze

 

Accusatio II. Diciamo subito che la serata non è stata esattamente caratterizzata da un servizio puntuale ed attento, probabilmente a causa di una organizzazione dei compiti male distribuita tra maître e cameriere. Effettivamente, nonostante non vi fosse il “tutto esaurito”, siamo riusciti a ricevere la carta, circa un quarto d’ora/venti minuti successivamente al nostro ingresso nel ristorante; il maître si è poi presentato al nostro tavolo dopo una ulteriore consistente attesa, senza possibilità di ricevere preventivamente una richiesta fornitura d’acqua naturale.
Il menù de “Su Milese” non si compone di pietanze che possano richiamare in modo inequivocabile le origini stesse del proprio nome (il paese di Milis, provincia di Oristano), ma presenta una serie di piatti piuttosto semplici, espressi senza particolare fantasia e carattere. Gli ingredienti utilizzati («noi trattiamo solo roba fresca») sembrano in realtà scelti nell’ottica di limitare al massimo l’esborso economico da parte del cliente, piuttosto che ispirati da una ricercata condotta sulla via della qualità. Questa filosofia potrà risultare estremamente positiva per taluni nostri parsimoniosi lettori (pecunia fit gustibus) ma non può certo soddisfare le esigenze dei viziati Triumviri del Donkey Challenge.
 

Milese - Lo scoglio del milese

Milese – Lo scoglio del milese

 

Accusatio III. Non essendo previsto un preciso percorso degustazione, scegliamo quindi quattro antipasti singoli da dividere in tre (che arriveranno prima delle nostre stoviglie!) e ordiniamo una buona bottiglia di “Filine”, Vermentino di Sardegna DOC della Cantina Dorgali. Il vino è pervenuto al tavolo eccessivamente caldo, tanto da cagionare una simpatica incomprensione tra Jesus e il cameriere: «Se ci fornisce il secchiello del ghiaccio, probabilmente riusciamo a recuperarlo» … «non è proprio un secchiello» … «Beh se è una terrina, va bene lo stesso!».
In realtà il gentile cameriere si riferiva a un semplice accomodo termico, che purtroppo si è reso disponibile solo a bottiglia abbondantemente tracannata.
Gli antipasti si articolavano in quattro portate dal gusto e dalla qualità complessivamente discutibili: carciofi con bottarga a scaglie (non male i carciofi ma la bottarga sarebbe stata meglio più abbondante) su letto di olio d’oliva; dozzinali gamberi argentini serviti freddi (e non impeccabilmente puliti) con pomodori e cipolle; terrificanti antipastini sott’olio, dal gusto eccessivamente acido, comprensivi di carciofi, olive e peperoncini ripieni; zuppetta di cozze il cui sugo, nonostante l’eccessivo impiego di prezzemolo, non era malvagio, mentre il sapore dei mitili era praticamente inesistente. Unico aspetto positivo, il gusto del pane d’accompagno.
 

Milese - Spaghetti ai ricci

Milese – Spaghetti ai ricci di mare

 

Reprimenda finalis. Anche i primi piatti si sono dimostrati di mediocre fattura. Gli spaghetti ai ricci di mare di Jesus erano tristemente asciutti, cirdini e senza sapore, mentre la polpa di riccio – evidentemente congelata – aveva più l’aspetto di piccoli tocchetti di ragù di carne (vedere foto).
Ancor peggio il pur altisonante “Scoglio del Milese”, con cozze, arselle e gamberi. Nonostante lo chef abbia negato questa circostanza, sia il Raschione che la nostra ospite (intollerante al lattosio) hanno denunciato il sospetto utilizzo di burro per cucinare la pietanza («beh se non è burro sarà margarina!») tanto da lasciare il piatto assolutamente immacolato.
Ad onor del vero, il personale si è decorosamente scusato, non conteggiando gli spaghetti nella traduzione del conto finale.
Terminati i primi piatti, in considerazione che null’altro probabilmente li avrebbe soddisfatti, i Burricchi non se la sono sentita di andare avanti e hanno chiesto direttamente il conto, che è stato di circa 16€ (secondo i nostri conti sarebbero dovuti essere 26, senza scorporo).

Carino, accogliente, e ben collocato in quel della “Marina”, Su Milese propone una cucina economica. ma di certo non in grado di soddisfare le aspettative dei palati più esigenti. Piuttosto mal organizzato il servizio, soprattutto nei tempi d’accoglienza. Un burriccu meno meno.

 


VALUTAZIONE “Su Milese”: Un Burriccu.
Taverna Su Milese Indirizzo: Via Barcellona 32, Cagliari
Telefono: 070680957    [mostra in google maps]
 

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