☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
feb 18 2012

Ristorante La Taverna di Castello – Cagliari

 Scritto da Jesus | 2 commenti | Commenta
Taverna di Castello - Cattedrale di Cagliari

Taverna di Castello – Cattedrale di Cagliari

 
La comune tradizione cristiana, prescrive di innalzare i templi della fede popolare, fin su nelle più alte vette, o di elevare maestose cupole e imponenti campanili oltre il culmine delle urbane costruzioni le quali, dal canto loro, con rispetto e reverenza nei secoli passati, mai hanno divisato di sfidare il mistico dominio del culto e della edificazione dello spirito; spirito che, condotto e guidato dalla fede, deve poter toccare il cielo e dall’alto dominare qualsivoglia espressione di umana potenza e superficiale vanità. Di questa reale e surreale consuetudine, abbiamo qui visiva trasfigurazione, nella discreta sagoma del monumento dedicato a San Francesco, ubicato nella piazzetta Carlo Alberto in Cagliari, già piazza del Municipio o – ancora più addietro negli anni, in epoca aragonese -, la “Plazuela”, dimora del patibolo riservato ai nobili della città.
 

Taverna di Castello - Interno

Taverna di Castello – Interno

 

La minuta figura mortale del Santo, viene ivi sovrastata dall’imponente duomo barocco che, con perfetta simmetria e proiezione dell’immagine alle sue spalle, ne ridisegna i contorni dello spirito, elevandoli al cielo, oltre tutto ciò che appare umano e terreno.
Alle ore 20.50 di Venerdì 17 sera Jesus ascendeva, in compagnia dell’ultra-ortodosso Raschione Ettore, verso il culmine del colle di Castello, non seguendo le tracce e gli irti sentieri dell’anima, ma bensì lasciandosi condurre da un meno trascendente ascensore panoramico: «Raschione, sai quanto poco basta a sfracellarsi al suolo dentro queste scatole infernali?»
«Jesus statti zitto, brutta cuccurra, ca…!»
 

Taverna di Castello - Antipasti

Taverna di Castello – Antipasti

 

Penitentemente discendendo il colle, tra le pittoresche viuzze del Castello antico, percorso un breve tratto della via “La Marmora”, si possono incontrare l’uscio e la piccola insegna in legno – a onor del vero non particolarmente seducenti – de “La Taverna di Castello”, o “Tavernæ di Castello”, secondo la dizione riportata sulla porta di ingresso.
Alle ore 21.00, Jesus e il Raschione, puntualissimi come da loro abitudine, varcavano la soglia del ristorante, non prima di aver sollecitato telefonicamente un attardato e ingiustificato Ingegner Marrocu, in quel momento impegnato (anche questo come d’abitudine: i responsabili delle forze dell’ordine possono contattarci per avere maggiori dettagli sul suo autoveicolo!)  in un parcheggio free-cost al limite della legalità, che ne avrebbe poi condizionato il benessere emotivo per il resto della serata.
 

Taverna di Castello - Maccarrones de busa

Taverna di Castello – Maccarrones de busa

 

L’interno del ristorante è invero delizioso e suggestivo. Discese le brevi scalette all’ingresso, ci si ritrova in quella che appare una piccola cripta o l’anfratto di una antica cantina medioevale. La sala principale, che ospita un esiguo numero di tavoli squadrati, è sormontata da una splendida copertura in legno, integrandosi rusticamente con la caratteristica cucina a vista sul fondo, da essa – non olfattivamente – disgiunta per mezzo di un elegante separè.
Le spesse pareti in pietra sono impreziosite da suppellettili d’arredo familiare, e da alcune gradevoli nicchie scavate nella muratura, che assumono il ruolo di pratiche mensole o piccole librerie.
 

Taverna di Castello - Ravioli di cernia

Taverna di Castello – Ravioli di cernia

 

Ad una seconda graziosa saletta (ancora più minuta della principale e caratterizzata da una robusta volta in pietra), si può accedere discendendo ulteriormente e brevemente di livello. L’illuminazione è garantita da sobri lampadari in ceramica, mentre, dal fondo della cucina, si odono indistinte le note di compilation dei Police e degli U2, prese a pretesto dall’Ing.Marrocu per dare prova di una sconfinata cultura musicale, manifestata per la conoscenza di ricercate composizioni di nicchia, quali “One” o “Sunday bloody Sunday”!
Sebbene in parecchi riescano ad apprezzare il valore delle band sopra citate, sarebbe più opportuno, data l’impronta e l’atmosfera del locale, indirizzare la riproduzione musicale verso stili quali la Classica o il Jazz, e comunque evitare in maniera categorica i Police, in grado di scatenare freudiani malesseri in paranoici avventori quali il buon Ingegnere.
 

Taverna di Castello - Gamberi all'arancia

Taverna di Castello – Gamberi all'arancia

 

Il servizio, gentile e impeccabile, è garantito da un’unica giovane cameriera, che freneticamente corre per la sala assistendo i comunque non pochi avventori ed accogliendo i nuovi arrivati (anche ad orari non più tollerati da taluni ristoratori).
Il menù, seppur non eccessivamente articolato, svaria tra pietanze di terra e di mare. Per queste ultime – ci viene espressamente indicato -, è prassi e profilassi del ristorante congelare preventivamente gli ingredienti, anche il pescato di giornata, al fine di preservare la salute dei propri clienti. Seppure tale scelta potrebbe far pensare a un subordine nella qualità complessiva, i Donkey accettano la sfida della cucina, impostando la cena nell’ottica dei piatti di mare. Tale audacia, vedremo, risulterà gratificante.
 

Taverna di Castello - Tagliata di tonno

Taverna di Castello – Tagliata di tonno

 

Dopo aver scelto il vino per la serata – un ottimo vermentino DOC Tuvaoes della cantina di Giovanni Cherchi -, e dopo aver apprezzato i favolosi crostini all’olio proposti come panini d’accompagnamento, al tavolo dei burricchi venivano presentati una serie di cinque eccellenti ed originali antipasti, quattro di mare, più una integrazione di terra richiesta da Jesus.
Nell’ordine potevamo quindi apprezzare: crostini con delicatissimo patè di salmone, carpaccio di tonno con verdure, arancia e pepe rosa, eccezionale insalata di polpo con ananas, melone e scorze di arancia, polpette di dentice su letto di rucola e aceto balsamico, per finire con un ottimo piatto di bresaola condita con rucola grana e limone, che a dire il vero ci saremmo aspettati essere carpaccio di manzo (pezza crua), ma che giustamente non sarebbe stato in linea con la filosofia di profilassi precedentemente manifestata.
 

Taverna di Castello - Creme caramel

Taverna di Castello – Creme caramel

 

Di altissimo livello anche i due assaggi di primi, consumati dalla totalità dei commensali: maccarrones de busa con bocconcini di pesce spada, pomodorini e menta, raviolini di cernia con pomodoro fresco e gamberi al profumo di zafferano. Buonissimi!
Differenziati invero i secondi piatti. L’Ing.Marrocu si deliziava con dei classici gamberi cucinati “alla sarda”, con aglio e prezzemolo, mentre il Raschione sceglieva di tralignare dai canoni tradizionali, optando per i gamberi con condimento d’arancia: superbi! Meno fortunata la scelta di Jesus.
La pur buona tagliata di tonno con pomodorini e rucola, non si è rivelata comunque all’altezza di tutte le precedenti pietanze, per un eccesso di cottura del tonno stesso. Questo è l’unico appunto che possiamo muovere quest’oggi alla cucina de “La taverna di Castello”.
 

Taverna di Castello - Cheescake

Cheescake

Taverna di Castello - Crema catalana

Crema catalana

 

Ineccepibile anche la qualità dei dolci: creme caramel con guarnitura di panna montata e fragole per Jesus, cheescake con fragole per il Raschione, crema catalana classica per l’Ing.Marrocu.
Conclusione della cena con due sublimi liquori alla liquirizia (“Eclisse”) più la consueta grappa barricata per Jesus.


Costo finale complessivo, 41€ cadauno, assolutamente inferiori al valore della cena proposta, e quindi integrati con una cospicua e meritata mancia, interamente finanziata da Jesus e dal Raschione perché l’esigentissimo Ing.Marrocu si è proposto ormai da tempo di premiare esclusivamente i ristoranti che raggiungono il sesto burriccu, su una scala di cinque!
Quattro (meno meno, per i difetti evidenziati) sono i burricchi che invece quest’oggi vogliamo attribuire a “La Taverna di Castello”, per una qualità della cucina di primissimo livello e per l’ambientazione intima e suggestiva, che ne fa meta ideale per romantiche serate in compagnia. Assolutamente da non perdere!
 


VALUTAZIONE “La Taverna di Castello”: Quattro Burricchi.
Ristorante Taverna di Castello Indirizzo: Via La Marmora 24, Cagliari
Telefono: 0703110056    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 

6017
Valuta il Ristorante
Thanks!
An error occurred!