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ott 7 2014

Hotel Ristorante Su Gologone – Oliena

 Scritto da Jesus | | Commenta

Su Gologone - Ambienti

Su Gologone – Ambienti

 

Fonte della vita. Bevo la tua memoria. Brindo alla tua memoria; assaporo ogni istante che ho passato ad aspettarti, richiamo alla mente ogni minuto speso ad immaginare la nostra fine; gioisco e mi stupisco, nel tuo vortice di purezza, della tua essenza limitata e senza confini, del tuo tempo mutevole ad ogni spazio.
Sento la tua inerzia, muta e fragorosa; seppellisco la parte di me che non riesce ad ascoltarti, che non sa fermarsi per riposare, che non governa i suoi porci e le sue iene, che una cosa o l’altra risolve e dimentica, senza affondarla nel tuo oblio.
L’agnello sgozzato riposa sull’altare, il suo sangue ormai ha bagnato i nostri piedi. Ora resta a te purificare questo nostro rito, e permetterci, dopo la morte, di vivere ancora una volta. Tanto per non cugurrare e cugurrarvi!
 

Su Gologone - Salumi

Su Gologone – Antipasto barbaricino

 

Bene, a distanza di due mesi abbiamo detto abbastanza. Siamo talmente indietro con il nostro dovere, che l’Ing.Marrocu in questo istante starà probabilmente correndo con il suo CX Gilera capelli al vento. Non perderò tempo quindi nel raccontarvi i dettagli e i retroscena dell’evento. Giusto qualche riferimento temporale e geospaziale. Ferragosto, giornate non troppo afose, soprattutto con la climatizzazione settata al limite della sofferenza. Oliena, Terra di troiani in fuga, Terra di Barbagia. Non lontano dal Paese la sorgente carsica de “Su Gologone”, misteriosa e solenne. Poco distante, il Ristorante / Hotel che porta il suo nome.
Quivi, il Raschione Ettore, non domo – finanche in ferie – di tessere le sue trame pubblico-relazionali, organizza una estemporanea ciccionata per maestosamente celebrare il respiro del Supramonte.
 

Su Gologone - Crocchette di patate

Crocchette di patate

Su Gologone - Flan di pecorino al sugo

Flan di pecorino al sugo

 

Ospiti e celebranti la rituale gozzoviglia, lo stesso Raschione, Jesus, la Donna del Presidente e un nutrito e variopinto gruppo di fan, per un totale di otto persone (e altrettanti coperti).
In primis, il punto di congiunzione tra i Burricchi e il resto della comitiva era (Omissis), accompagnata dalla fanatica del fitness (Omissis), con consorte, oltre ché da una seconda coppia di amici. Anticipiamo subito che, per ragione di memoria e di bolscevica condivisione dei beni, non particolareggeremo l’associazione degli ordini. Gli Omissis mi sono stati imposti in sede di revisione censoria dell’articolo, per questioni legate all’invasione aliena e alle profezie Maya sugli sticazzi.
 

Su Gologone - Antipasti

Su Gologone – Antipasti

 

Tralasciando la incantevole cornice naturale nella quale si trovano collocati, il Ristorante e l’Hotel “Su Gologone”, sono splendidi. L’Hotel è strutturato come una sorta di pittoresco e colorato villaggio barbaricino, adagiato su una collina che s’affaccia sul Supramonte. Ogni angolo e anfratto del villaggio è curato nei minimi dettagli, seguendo una linea a cavallo tra il raffinato e il gusto tradizionale sardo. Gli spazi comuni sono di per sé notevoli: salotti all’aperto, che mescolano eleganza e asprezza della natura, disimpegni che si trasformano in musei della tradizione indigena. Superato uno di questi spazi, raggiungiamo la sala ristorante, che per la stagione Estiva si declina in una terrazza coperta, con vista sulla Piscina.
 

Su Gologone - Primi

Su Gologone – Primi

 

La comitiva si accomoda in un tavolo all’angolo Sud della terrazza, non proprio vicino al parapetto “Vip” che dà sulla piscina. Piuttosto, inizia subito una tragica competizione per la sopravvivenza, tra commensali imbaschiti, e chi, come Jesus, capitava collocato al perigeo di un vistoso ventilatore da soffitto, caratterizzato da una potenza non dissimile a quella di un Cessna turboelica. Da un ristorante di livello, ci saremo aspettati almeno un motore a due velocità! Risultato: freddo al pancino e questo brutto mal di pancia tutta la notte.
Ad ogni modo, dopo esserci fatti erudire dal personale (attento e professionale) in merito a costumanze e menù del ristorante, ciascuno degli astanti palesava la propria scelta e articolava la sua cena secondo esigenze e motivazioni differentemente particolareggiate.
 

Su Gologone - Zuppa di verdure

Minestrone di verdure

Su Gologone - Ravioli al sugo con polpette di bue

Ravioli al sugo

Su Gologone - Pani frattau al finocchietto

Pani frattau

 

 

 

 

 

 

 

 

Su Gologone - Secondi

Su Gologone – Secondi

 

Riguardo l’aspetto puramente culinario, la cucina testata a “Su Gologone” è senz’altro di qualità, ma a nostro parere fin troppo tradizionale, senza alcuna ricercata variante sul tema di base. Tra l’altro, il menù in sé non ci è sembrato del tutto adatto per la calda stagione estiva.
Tradizionale anche la carta dei vini, dalla quale “estraiamo” una fornitura a profusione di classico “Nepente” DOC della Cantina di Oliena, e due bottiglie di Vermentino di Sardegna DOC “Cala Silente”, della Cantina di Santadi.
Iniziamo dagli antipasti. Venivano distribuiti, tra i vari commensali: antipasto barbaricino composto da prosciutto salsiccia e olive; crocchette di patate; flan di pecorino in bagno di sugo di pomodoro, con decoro di basilico; crema di pecorino; verdure fritte pastellate; funghi cotti in padella con condimento di prezzemolo; buonissima cordula (treccia) di agnello.
 

Su Gologone - Dolci

Su Gologone – Dolci

 

Numerosi anche i primi: orecchiette “alle erbette” e olio d’oliva; tradizionali maloreddus al sugo di carne e pecorino; orecchiette ai pomodori, melanzane e basilico; ravioli di ricotta alla crema di pecorino e finocchietto selvatico; pani frattau con pecorino fuso e finocchietto; ravioli al sugo con polpette di bue; minestrone di verdure barbaricino.
I secondi: pomodori con formaggio frue (formaggio fresco acidulo); stufato di maiale; carne capretto in umido; pane carasau con pecorino fuso su letto di lattuga.
Infine i dolci: assortimento di dolci al cucchiaio assortiti; tiramisù; cruditè di frutta e dolcetti sardi classici.
Costo complessivo: 46,50 cadauno, da giudicarsi un 15% eccessivi rispetto al giusto dovuto.

 

Ambientazione splendida, cucina tradizionale e tradizionalista, anche se non troppo elaborata. Il Ristorante “Su Gologone” è comunque una destinazione irrinunciabile per ogni turista che si trovasse nella zona. Tre burricchi con menzione speciale per la location.

 


VALUTAZIONE “Su Gologone”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Hotel Ristorante Su Gologone Indirizzo: Loc. Su Gologone, Oliena
Telefono: 0784287512    [mostra in google maps]
 

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set 2 2012

Ristorante Su Caboniscu – Cagliari

 Scritto da Ettore | 8 commenti | Commenta

Su caboniscu - Ingresso

Su caboniscu – Ingresso

 

Mi fai’ prexeri su ddu tenni in manu;
Gei est unu caboniscu
Chi si piga’ su friscu dognia di’ a mangianu
Cantendi baggianu,
Gosat de s’oghianu pinnas doradas bogat
Gei est unu caboniscu
Chi si piga’ su friscu sartat, currit e giogat:
In sa terra forrogat,
Cant’agattat ndi’ogat e non di lassat nudda,
Gei est unu caboniscu
Chi si piga’ su friscu zerriendis’is puddas,
Aspettendiri cuddas,
Derettu s’azzuzuddat bellu inchighiristau.

(cit. Canzoni de su Caboniscu)
 

Su caboniscu - Interno

Su caboniscu – Interno

 

All’attento lettore non sfuggirà la velata metafora dell’esuberante burriccu che sopperisce all’evidente deficit tricotico ergendo la (virtuale)cresta nell’ambito delle tipiche dinamiche sociali che vedono il poco laborioso elemento ricercare l’attenzione della massa con atteggiamenti singolari, che alla fine premieranno l’osservatore che si ciba di gossip e cronaca, piuttosto che la mania di protagonismo iniziale.
Non è un caso che una comitiva di tre somari, in una giornata in cui le temperature estive cedono lentamente il passo al ben più gradevole tepore autunnale, si ritrovino, a seguito della ricorrente gara ad eliminazione dei locali chiusi per pranzo nel capoluogo, presso il locale che onora il re del pollaio: “Su Caboniscu”, nel centrale Corso Vittorio Emanuele.
 

Su caboniscu - Carasau olio e aglio

Su caboniscu – Carasau olio e aglio

Su caboniscu - Antipasti di terra

Su caboniscu – Antipasti di terra

 

Sabato primo settembre, ore 13:27. Ettore e Jesus attendono, in una zona di Cagliari, ove evidente è l’impronta del passaggio, in tempi recenti o remoti, del Triumvirato più famoso della città; trìo che, di lì a breve, si sarebbe ricostituito in formazione titolare, non appena l’Ing. Marrocu avesse affidato, in mani indubbiamente più sicure delle proprie, la professionalità al servizio di enti governativi di cui non possiamo rivelare i dettagli per motivi di sicurezza nazionale. Alle 13:30 in punto, come da protocollo, l’avventura poteva avere inizio.
La trattoria Su Caboniscu si sviluppa in un’unica sala rettangolare che si affaccia sulla strada, con pareti di colore giallo chiaro – spezzate da zone di color arancio scuro in corrispondenza delle strutture portanti -, e con il soffitto rivestito in legno scuro, in cui trovano alloggio faretti alogeni per una ottimale illuminazione e i diffusori per l’aria condizionata. Nelle pareti, trovano inoltre sistemazione diverse mensole in legno, proposte come pratico alloggio per suppellettili di forma ispirata al dominante pennuto, oltre che per graziose micro anfore, delle quali ci chiediamo ancora l’utilità.
 

Su caboniscu - Gamberoni

Su caboniscu – Gamberoni

 

In fondo alla sala il bancone delle stoviglie/angolo bar e, dirimpetto, quello della cassa, precedono l’ingresso alle cucine e ai servizi. Il locale ospita una quarantina di coperti, sistemati su tavoli quadrati da due persone, all’occorrenza accorpati per gruppi di clienti più numerosi, apparecchiati con semplice e sobrio tovagliame rosa. In prossimità del bancone del bar compare un vistoso frigorifero per le bevande, che spezza occasionalmente la sobrietà dell’ambientazione, parimenti alla diffusione di musica commerciale a volume eccessivamente alto, immediatamente riportato nella norma, secondo una richiesta formale del buon Jesus al personale in sala.
 

Su caboniscu - Polpo marinato

Su caboniscu – Polpo marinato

Su caboniscu - Cozze primavera

Su caboniscu – Cozze primavera

 

Il servizio è assicurato da una efficiente cameriera e dalla gentilissima Signora Angela, responsabile della sala e della cucina. Veniamo fatti accomodare su un comodo tavolo da quattro, sul quale giungono a breve delle straordinarie bruschette di pane carasau con olio d’oliva e aglio: ottimo benvenuto!
Il locale presenta un’offerta di cucina di terra e di mare; optiamo per la seconda, senza rinunciare ad un assaggio di sapori di terra, particolarmente graditi in una giornata dal clima mite che anticipa l’arrivo dell’autunno. Particolarmente povera nell’assortimento la cantina del locale, nella quale c’è spazio per una sola etichetta di vino bianco; fortunatamante, trattasi del più volte lodato IGT Karmis Bianco Tharros, annata 2011, delle cantine Contini di Oristano, servito dalla cameriera senza il consueto rituale dell’assaggio e successivamente accomodato in un secchiello che ne conservasse la temperatura. La privazione di tale momento, dedicato solitamente all’ego de su caboniscu Ing. Marrocu, costituirà una delle piccolissime sbavature di questa esperienza.
 

Su caboniscu - Fettuccine al ragù di pesce

Su caboniscu – Fettuccine al ragù di pesce

 

L’arrivo degli antipasti interrompe una discussione interna, non particolarmente accesa nei toni, ma non altrettanto sugli argomenti, sull’effettivo contributo di ciascuno dei commensali alla causa del Donkey Challenge, discussione che si protrarrà per tutto il corso del pranzo, divergendo in pura filosofia e sociologia. Iniziamo con l’assaggio di antipasti di terra, costituiti da pecorino fresco, prosciutto crudo e salsiccia nostrana, gradevoli, sebbene non particolarmente entusiasmanti, per proseguire con dei gustosi gamberi cotti in padella, dell’ottimo polpo marinato – eccessivamente duro per le mascelle del nostro ipertricotico burriccu -, e delle gradevoli cozze primavera, condite con pomodoro e prezzemolo. Notiamo subito la freschezza e la genuinità degli ingredienti, cucinati in maniera semplice, ma sapiente.
 

Su caboniscu - Fregola sarda con polpo alla diavola

Su caboniscu – Fregola sarda con polpo alla diavola

 

La qualità ineccepibile dei piatti fin lì assaggiati, cresceva ulteriormente con i primi piatti: eccellente fregola sarda con polpo alla diavola per Jesus e l’Ing. Marrocu, cucinata alla perfezione e senza brodo (callada), sontuose fettuccine al ragu di pesce (tonno) per chi Vi scrive: che bontà!
L’iniziale dubbio sulla possibilità di assaggiare un secondo piatto, alimentato dall’abbondanza delle porzioni assaporate, non regge di fronte alla possibilità di gustare altre squisitezze di tale qualità: all’unanimità si decide di proseguire con una grigliata mista di pesce.
Dopo i non brevi, sebbene fisiologici, tempi di cottura, arrivava sul tavolo una inusuale grigliata, non tanto nell’assortimento, piuttosto nella pezzatura dei pesci, che non valorizzava le dimensioni (spesso ricercate dall’occhio del cliente superficiale), ma unicamente la qualità e la genuinità del prodotto: orate e spigole di mare di circa cento grammi l’una, ma dal sapore e dalla cottura inarrivabile, nonché eccellenti calamari arrosto, serviti con una insalata pomodori a dadini: chapeau!!
 

Su caboniscu - Grigliata mista

Su caboniscu – Grigliata mista

 

Terminati con successo i secondi piatti, rimaneva ancora spazio per i dessert: ottimo flan di latte con caramello per l’Ing. Marrocu e sorbetto al limone per tutti e tre. Degno di nota quest’ultimo per la cremosità e il sapore, tanto da far ipotizzare al buon Jesus chissà quale magico ingrediente segreto.

Jesus:  «Signora, è buonissimo. Cosa ci ha messo dentro?»
Angela: «Limone!?!»

Il pranzo si concludeva con un ottimo caffè Lavazza in cialde e delle ineccepibili grappe alla Vernaccia per tutti.
Costo dell’esperienza 40€ cad. Burriccu, almeno un 15% inferiore rispetto alla qualità di quanto assaporato, e subito rimpinguato da una lauta mancia, elargita in maniera uniforme per Ettore e Jesus, non altrettanto per il parsimonioso Ing. Marrocu.
 

Su caboniscu - Flan di latte al caramello

Su caboniscu – Flan di latte al caramello

 

La trattoria “Su Caboniscu” rappresenta una perfetta interpretazione di come offrire il massimo utilizzando ingredienti freschi, di qualità, cucinati in maniera semplice, ma sapiente. Un buon servizio, una ambientazione gradevole e una attenzione particolare per ogni dettaglio, garantiscono al cliente una esperienza di sicuro gradimento, facendo del locale una meta imprescindibile per chi ama mangiare sano e senza fronzoli.
D’altra parte, una cantina eccessivamente limitata, qualche piccolissima disattenzione nel servizio, e una musica di sottofondo poco appropriata, impediscono al momento al locale di fregiarsi di una valutazione che potrebbe avere del clamoroso, ma che comunque lo colloca al top degli esercizi della medesima categoria: tre burricchi pieni, con menzione speciale per la straordinaria qualità delle pietanze, e la genuinità delle materie prime.


VALUTAZIONE “Su Caboniscu”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Su Caboniscu Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II 189, Cagliari
Telefono: 070651379    [mostra in google maps]
 

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