Ristorante Il Bastione – Cagliari
Esistono a Cagliari dei luoghi in cui è ancora possibile vivere e riscoprire i sapori, i profumi e le sensazioni della città di un tempo, della cagliaritanità più autentica e genuina, che resiste al veloce rincorrersi della monotona e monotòna modernità, rivivendo nella gestualità, nella empatia più calorosa e strabordante e perfino – cosa a noi molto gradita – in alcune pittoresche abitudini quali, ad esempio, non sottrarsi alla tentazione di fare il classico “colletto” agli occasionali, opulenti o apparentemente sprovveduti avventori.
Uno di questi luoghi è il Ristorante, Bar, Pizzeria “Il Bastione” , storico locale situato all’inizio di Viale Regina Elena, giusto in fronte al Bastione di St.Remy.
Con una punta di non dissimulato scetticismo, Jesus e il Raschione Ettore, poco dopo le ore 21 di Domenica sera, varcavano la soglia del locale. Assente per improrogabili impegni professionali, il sempre stimato – e oggi ahimè scornato per ragioni sportive (vedi qui) – Ing.Marrocu.
Ad accoglierli una gentile signora tuttofare, un prezioso ed autentico cagliaritano “verace”, ed un gruppo di oriundi quanto efficientissimi e gentilissimi camerieri.
L’interno del ristorante – o forse sarebbe più preciso dire del bar – ha l’aspetto di uno spartano locale degli anni 70, dove la sopraccitata modernità è rimasta ben fuori dalla porta. Dietro al bancone in stile retrò, supellettili vari, scaffali con una fornita cantina, un forno elettrico per le pizze; davanti invece, una decina di piccoli tavoli, alcuni dei quali piu’ appartati ai margini della sala.
Un pratico ventilatore a colonna multispeed, fornisce la refrigerazione (pitticca sa basca!) a tutta la sala che invero mostra, visibilmente sulle pareti tinteggiate in bianco-fragola, l’accenno di un vecchio impianto di ventilazione da soffitto il quale, presumibilmente, avrebbe garantito all’ambiente un aspetto ben più affascinante, caratteristico e, soprattutto, fresco.
Un vecchio TV crt dotato di decoder DTV, completa infine gli arredi.
Ci accomodiamo quindi in uno dei tavoli nello spazio più appartato al quale, generosamente, viene dato l’inappropriato appellativo di “saletta”.
Date cotali premesse ambientali, e date le abitudini di alto lignaggio dei due viziatissimi Donkey, sarebbe stato più che lecito un sano ed altero pregiudizio sul trattamento alimentare che avrebbero di lì a poco ricevuto.
Il malevolo scetticismo, invero, iniziava a vacillare allorquando, in attesa degli ordinati antipasti di mare, arrivava un sorprendente cesto di bruschette all’olio, condite con l’origano: poco di meno che entusiasmanti! E’ stato difficile imporsi di non terminarle tutte, per evitare di perdere anzitempo l’appetito.
Gli antipasti confermavano quanto appena intuito: una straordinaria zuppa di cozze e arselle, il cui genuino sapore di mare si fondeva superbamente con il sugo piccante, di cui erano imbevute alcune bruschette sul fondo. In particolare, il sapore delle arselle era veramente eccezionale.
Altrettanto degna di lodi l’insalata di polpo, il cui gustosissimo condimento di limone ne fa di sicuro una delle migliori mai mangiate.
Infelice, al contrario, la scelta del vino dei due disattenti burricchi che, in assenza del sommelier Marrocu, indugiavano il loro sguardo e le loro aspirazioni su un anonimo quanto scialbo vermentino “Gambero” delle cantine Meloni, risultato del tutto inadeguato. Mea culpa!
Ben più positiva l’esperienza degli abbondanti ed eccellenti primi piatti: spaghetti alla bottarga, preparati con un prodigioso condimento di olio, acciughe e salvia per Jesus, spaghetti allo scoglio con seppie, polpo, arselle, cozze, gamberi e pomodorini freschi per Ettore. Entrambi divorati con voracità fuori dal comune in pochi minuti: fantastici!
A dir poco spettacolare il secondo piatto, a quel punto irrinunciabile dato l’evolversi alimentare della cena: freschissime e gustosissime orate arrosto, cotte “a sa casteddaia” (senza rimuovere “sa mazza”), condite con foglie di alloro e accompagnate da una insalatina di lattuga e pomodori. Superbe!
Essendo il ristorante fornito esclusivamente di dessert assortiti, e non avendo a disposizione gli unici graditi ai due commensali, il pasto e’ terminato con un semplice distillato al finocchietto selvatico, dal sapore molto gradevole.
Costo della cena, 55€ cadauno, di almeno 15€ superiore rispetto al giusto dovuto, in funzione della eccellente qualità delle pietanze consumate, contrapposta ad una ambientazione priva di qualsiasi indizio di eleganza, raffinatezza o gradevolezza ambientale.
Pur tuttavia, a parte il sopraccitato “colletto”, grazie al quale i simpatici ristoratori vivranno più serenamente le settimane di chiusura estiva del locale – e che comunque non scalfisce, ma anzi diverte
i ben navigati Triumviri – c’è da sottolineare il fatto che la cucina de “Il Bastione” si propone come indubbio riferimento per chi volesse sperimentare l’eccellenza della più genuina tradizione gastronomica/sociale cagliaritana. Un diverso modo di concepire la tavola, che velocemente scompare nella proposta generale della ristorazione cittadina, a parte talune rare eccezioni. Quindi, affrettatevi!
VALUTAZIONE “Il Bastione”: Tre Burricchi. | |||
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Ristorante Il Bastione |
Indirizzo: Viale Regina Elena 3, Cagliari Telefono: 070660372 [mostra in google maps] |
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11 lug 2011 alle 22:49
ambientazione e climatizzazione degne più di un bar di periferia rispetto ad un locale ormai storico hanno subito messo il punto interrogativo sulla buona riuscita della serata, tanto da spingere i due Biunviri a scommettere sulle valutazioni più basse della nostra classifica, dubbi subito annullati al primo assaggio degli antipasti, tanto che il primo pensiero di Jesus è stato: “scatta col secondo…”. Un servizio preciso ed efficiente, oltre ad una straordinaria qualità del cibo e genuinità dei sapori completano una gradevole cornice, unita alla schiettezza dei gestori che ci hanno delucidato su tutta la filiera alimentare che approdava ai nostri piatti, e con molta simpatia, ci hanno fatto sorridere sul classico sovrapprezzo applicato all’occasionale avventore.
Tre burricchi comunque sacrosanti lo collocano tra i locali assolutamente da provare, magari accompagnandosi con persone particolarmente attente alla spesa…
13 lug 2011 alle 09:06
Ho capito bene? 55 euro a testa?! Saranno anche stati ingredienti freschi e cucinati bene ma una cifra del genere per una cucina non originale (seppure buona), un vino modesto, un’ambientazione orrenda e neppure un dolce non è un prezzo caro… è un FURTO senza alcuna giustificazione.
23 ago 2011 alle 13:56
Ehilà!
Come dicevo di persona a Ektor, la mia esperienza al “Bastione” per una cena dettata dalla necessità di nutrirsi e non dal diletto, ha avuto esito e impressione del tutto opposta alla vostra.
Riassumo brevemente:
– Fettina d’arrosto morto malamente riscaldato(che spero risalisse al pranzo e non al/ai giorno/i/mesi/anni precedenti) due patate due (fredde ma probabilmente un tempo furono cucinate al forno) di contorno.
– 2 Bottiglie di birra Ichnusa da 66 (e meno male che non abbiamo abboccato al suggerimento per il vino).
– Amorevole interesse di quella volpe del proprietario o chi per lui, che pure ben prima del conto, viene informato della nostra futura presenza nella zona del suo ristorante per motivi di lavoro, indi saremmo stati dei possibili clienti.
– Simpatiche battute a sfondo razzista e di bassa lega da parte dello stesso ai danni dei camerieri bengalesi che lavorano per lui (!!!)
Costo dell’operazione 77€ o 79€ (mi ricordo un dispari vicino agli 80) vergato su un fiscalissimo foglio di bloc notes a quadretti.
Noi abbiamo pagato e rifiutato il successivo e imbarazzato tentativo di recupero, niente amaro grazie, le carte le aveva già giocate e molto male.
23 ago 2011 alle 14:07
Carissimo, può ivi stesso registrare a livello statistico la sua non fortunata esperienza, esprimendo il giudizio in termini di burricchi (da 1 a 5), sull’apposito spazio a pie’ di pagina.
Ovviamente ogni situazione fa storia a sè: magari tentando l’approccio alle pietanze di pesce ci sarebbe stato ben altro giudizio. Per quanto riguarda i fastidiosi commenti che segnala, posso dirle solo… pocaridadi!
23 ago 2011 alle 14:35
Valutazione effettuata!
Purtroppo non c’è il somaro senza orecchie.
Ottimo lavoro comunque, complimenti, blog utilissimo!
24 ago 2011 alle 13:39
Bellissimo sito ragazzi , descrizioni precise e divertenti.
Anche se proprio non capisco questa :
VALUTAZIONE “Il Bastione”: Tre Burricchi. ????????!!!???!?!?!
Stessa valutazione di “Luigi Pomata” , “Dal Corsaro” , “51″ e tanti altri ottimi ristoranti che mantengono dei buonissimi standard sia per la location che per la qualità del servizio o per l’elaborazione e presentazione dei piatti .
Io suggerirei due burricchi di cui uno senza orecchio
17 set 2012 alle 19:13
Per carità. No comment! Solo un consiglio: non andateci assolutamente..
Punteggio: 1 burricco regalato, ne meriterebbe 0!
Mauro
17 set 2012 alle 21:45
Ciao Mauro, puoi raccontarci nel dettaglio la tua (negativa) esperienza, evidentemente anche per te ben differente dalla nostra?