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Ristorante Crackers – Cagliari

 Scritto da Jesus il 18 dicembre 2011 alle 17:36 5 commenti | Commenta

Crackers – Ingresso

 

Prese il cracker e lo spezzò. Lo diede ai suoi asinini discepoli e disse: «prendete e abbuffatevi tutti, questo è il mio corpo (e che corpo!) offerto nel sacrificio di voi…»
In un gesto la vita e la storia. Una fragile pressione, un movimento deciso e misurato; l’impeto del battito dell’Universo condotto, con mite delicatezza, entro l’argine della forza interiore.
La melodia del mistero, la passione degli uomini, l’armonia del Celeste, l’entropia della coscienza; tutto si concentra in un punto senza spazio e in un istante senza tempo, nel frastuono della dolcezza divina, che spezza il silenzioso ed eterno non essere.
E’ il mantrico Oṃ, il soffio di volontà, il tumulto della scelta, l’impero del giudizio, il trascendente disgiungersi del bene e del male; quel bene e quel male che, nei giorni della Pasqua del recente passato asinino, avevano lontano sospinto l’ormai risorto Jesus e il viandante Ettore – non per loro volontà – , dal ristorante che oggi recensiamo.

 

Crackers – Interno

 

Cagliari, Sabato, ore 13.30.
Gelidamente sospinti dal primo vero alito d’inverno, il vostro amato e l’impeccabile Raschione avanzano, “piedibus” calcantibus, lungo il Corso Vittorio Emanuele II, che speditamente percorrono dopo aver abbandonato l’improbabile – per quell’ora e in quel luogo – riparo urbano, entro il quale la 150cv presidenziale aveva felicemente trovato rifugio. Il meno fortunato Ing.Marrocu, tardava però a sopraggiungere; scorti infine all’orizzonte i due burricchi colleghi, uno dei quali si apprestava a immortalare fotograficamente la sua altera falcata, il timido ingegnere si proponeva in un curioso passo del gambero, che si concludeva con uno stravagante saluto contro terga, d’innanzi all’ingresso del ristorante.

Crackers – Coquillage

 

Il locale al suo interno è architettonicamente semplice, come non di rado accade per le costruzioni del Corso.
L’unica ampia sala, si estende a partire dal bancone in rovere e dall’imponente vetrina frigo, prossimi all’ingresso, fino a raggiungere le cucine sul fondo, alle quali si può visivamente accedere per mezzo di una pratica feritoia ricavata su una parete irregolare e attraverso la quale vengono introdotte le vivande nella sala pranzo.
L’arredamento, di per sè piuttosto razionale e ben curato, nel complesso non riesce a determinare una ambientazione particolarmente elegante e raffinata.

 

Crackers – Antipasti di mare

 

Se non fosse per la onesta sfacciataggine con la quale è stata condotta, la prima accoglienza ricevuta dal Triumvirato, sarebbe stata giudicata riprovevole:
il tavolo riservato inizialmente ai burricchi, veniva sotto i loro occhi conferito a un gruppo di distinte e non più giovanissime signore – probabilmente clienti abituali – che senza alcuna prenotazione avevano anticipato di qualche secondo il loro ingresso in sala.
A parte questa insolita considerazione, il servizio – tenuto da una coppia di attenti gestori/camerieri – non ha dato ragione di ulteriori eccezioni, rivelandosi puntuale e preciso, così come i tempi della cucina.

Carpaccio di pesce spada

Frittura di gamberi

 

Al di là della rigidità del menù, viste le esigenze non comuni dei tre navigati commensali, veniva loro proposto di esordire il pranzo con un ricercato vassoio di coquillage: ostriche, cozze crude e tartufi di mare, che a livello estetico si presentavano particolarmente avvizziti, ma dalla qualità e dal gusto tutt’altro che insoddisfacenti.
Ad accompagnare gli antipasti, come il resto delle pietanze, il pluri-citato e decorato vino bianco IGT Karmis, delle cantine Contini, imposto dalla scelta del Raschione Ettore contro i dissennati desideri dell’ingegner Marrocu, che divisava pasteggiare con un’etichetta molto meno adatta.

Crackers – Risotto, Spaghetti

Crackers – Pennette al salmone

 

Gli abbondanti antipasti proseguivano quindi con insalatina di calamari e gamberi, pomodorini sedano e verdure, bottarga a scaglie con carciofi freschi, carpaccio di pesce spada con sedano e lattuga, per finire con una veramente ottima frittura di calamari tagliati finissimi. Antipasti di non ricercata presentazione ed elaborazione, ma senza dubbio di qualità.

 

Crackers – Dolci

 

Primi piatti invero encomiabili: eccellenti pennette al salmone per Jesus – scelte per un precendente “disigio” infra-settimanale del medesimo – , risotto alla marinara (cozze arselle e seppiette) e spaghetti “alla saracena” (con medesimo condimento) per il Raschione Ettore e l’Ingegner Marrocu.
Data l’abbondanza delle pietanze, i tre commensali orientavano l’evolversi del pasto sulla scelta dei dolci: ottima torta sacher per Jesus, buon tiramisù per Marrocu, buonissima torta alla mandorle per Ettore.
Il pranzo si avviava quindi alla fine, concludendosi con tre caffè e due eccellenti liquirizie “liquirice coffe” per Raschione e Ingegnere.


Costo complessivo cada-burriccu, 61€ circa, che dobbiamo valutare un 25% superiori al giusto stimabile, per la qualità del servizio e delle pietanze servite, e su cui hanno inciso i complessivi 110€ degli antipasti.
Il Ristorante Crackers, si presenta senza dubbio come un buon ristorante, che propone una cucina semplice e senza particolari eccellenze, ma di buon livello qualitativo medio. Complessivamente tre burricchi, meno meno.

VALUTAZIONE “Crackers”: Tre Burricchi.
Ristorante Crackers Indirizzo: Corso V.Emanuele II 195, Cagliari
Telefono: 070653912 [mostra in google maps]

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3 / 5 stars     

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5 Commenti su “Ristorante Crackers – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    Crackers: bellu ca**’è nommini!!.. potrebbe asserire qualcuno, soprattutto se non si preoccupasse di informarsi sulla storia del locale, unico a Cagliari ad essere recensito nella prestigiosa guida Gambero Rosso.
    Forse proprio l’entità di tale riconoscimento ha indotto un eccesso di auto stima da parte della gestione, tanto da macchiarsi, in tempi in cui il donkeychallenge lottava ancora per occupare una posizione nel web, del respingimento degli storici Biumviri Ettore e Jesus, alla ricerca, nella assolata giornata di Pasquetta 2010, di un posto ove onorare il Lunedi dell’Angelo e la Risurrezione dello stesso Jesus, nonostante alle 13:30 la sala si presentasse decisamente vuota.
    Smaltito nel corso dei mesi questo smacco, i Triumviri si sono però ritrovati di fronte ad una indecorosa caduta di stile da parte del cameriere/gestore che non ha esitato a concedere la tavola rotonda riservata via telefono da chi Vi scrive a tre eleganti signore, dalle quali ovviamente si erano fatti precedere all’ingresso, per la cavalleria che non può non contraddistinguere una carovana asinina. Il gesto di per sè reprensibile non ha fortunatamente avuto conseguenze sull’accomodamento dei Donkeys, ai quali è stato poi assegnato un sovra-dimensionato tavolo, e rimane l’unica nota stonata di un servizio ineccepibile, cordiale, che insieme a tempi di cucina ben calcolati, costituiscono la nota più positiva dell’esperienza.
    La cucina di per se più che sufficiente nella qualità non ha regalato agli ormai navigati burricchi particolari emozioni, ma è svanita nell’ordinarietà dei sapori, ordinarietà che probabilmente avrebbe potuto cedere il passo all’eccellenza se ci fossero stati proposti i piatti forti di Crackers, che ha il suo punto di forza nella cucina tipica Piemontese, cucina tipica che non è stata sponsorizzata eccessivamente dai camerieri che si son limitati ad assecondare la preferenza dei sapori del mare sempre difesa dai Donkeys.
    Tornando sulle condivisibili osservazioni da parte del caro Jesus sul corrispettivo pagato, ritengo che il costo rientri nella presunzione dei benefit acquisiti con il premio Gambero Rosso 2003.

  • Nicola Soranzo Dice:

    Pedibus, non piedibus, calcantibus, burrico ;)

  • Marco con G e G Dice:

    Si mangiano bene i primi; già i secondo a volte non sono all’altezza.
    Ma all’altezza di che cosa?
    Ma del contoooo!!!!!

  • Retola Dice:

    Concordo con Marco: Crackers è famoso per i primi, in particolare i risotti sempre molto buoni. Così pure i dolci.
    Secondo me diventa troppo caro se vai sul pesce o altre cose di mare. Altrimenti è caruccio ma non troppo in rapporto alla qualità.
    A me è capitato di pagare un po’ di più quando ci sono stati ovuli o spolverata di tartufo… ma ci mancherebbe!

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