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giu 19 2011

Ristorante Villa del Mas – Elmas

 Scritto da Jesus | 1 commento | Commenta

Villa del Mas – Interno

 

Giunge atteso, a Jesus piacendo, un nuovo fine settimana e quindi un nuovo istituzionale appuntamento – anche per quest’occasione by night – per la radicata conventicola dei burricchi Triumviri, che mai non mancano di onorare il loro tradizionale rito e quindi di trasfondere, a voi nostri fedeli e affezionati lettori e fan, le impressioni ed emozioni di ‘sì tanto bramata, ebdomadaria e culinaria esperienza.
Serata questa, marcata e interessata da due ben distinti registri e filosofie di pensiero. Prima parte, dalle 20.30 alle 21.20 circa, scandita dai più irriverenti e fantasiosi insulti nei confronti dell’Ing.Marrocu che, benché reduce da maiuscole prestazioni sportive che hanno incensato la maglia del glorioso Donkey Team (dettagli qui), si distingueva nel più censurabile atto di diniego ed eclissi dell’ultimo minuto al suo imprescindibile dovere ainino.

Villa del Mas – Gianchetti fritti Carpaccio


Appuntamento alle ore 21, quindi, al ristorante “Villa del Mas”, antico nome (città della masseria) del Paese che ospita l’ormai celebre scalo aeroportuale di Cagliari Elmas, ben conosciuto per interesse professionale dal succitato ingegnere, il quale, con ricercato colpo di teatro e meditato effetto scenico , irrompeva più tardi ex-abrupto nella sala principale del ristorante, cagionando lo stupore e l’ammirazione degli astanti burricchi – Jesus, il Raschione Ettore e il dottor Melis – e l’indaffarata concitazione degli efficientissimi camerieri, preoccupati di ristabilire gli equilibri della cena che già aveva individuato il suo ottimale indirizzo, e raggiunto il mezzo del cammin di nostri antipasti.
Seconda parte allora, caratterizzata dalla naturale ricomposizione del solido Triumvirato e dalla non più occasionale presenza del Dott. Melis la quale, statisticamente e probabilisticamente, coincide in genere con un piacevole elevato conto finale. Sarà andata così anche ‘sta volta?

Villa del Mas – Ostriche crude


Il Ristorante è in realtà una bella villa che si affaccia sulla parte alberata del Viale Elmas, interrompendo il breve susseguirsi extra-urbano di anonime attività commerciali. Oltre il cancello d’ingresso si presenta l’elegante zona “aperitivo” all’aperto, caratterizzata da un ampio pergolato in legno, comodissimi divanetti color crema,  moderne luci d’atmosfera.
Varcata la soglia della villa, invece, dopo un ampio vestibolo ci si ritrova nella sala principale del locale, che richiama lo stile intravisto all’esterno e raffinatamente confonde l’impronta spiccatamente rustica di pavimentazione e arredi in arte povera, con ben più moderne soluzioni estetiche, articolate in ampie vetrate a Nord, cucina a vista, drappeggi tra il bianco crema e il color caffè, soffitto grigio scuro, illuminazione ben diffusa e misuratamente dosata.

Gamberi e fagiolini

Flan di pecorino bottarga


Incomprensibilmente assente (o forse inutilizzato), invero, un adeguato impianto di riproduzione acustica, che avrebbe senza dubbio aggiunto un’ulteriore piacevole componente all’atmosfera generale, la quale, ad ogni qual modo, appare complessivamente di classe. Oltre l’ambiente principale, contiamo almeno tre ulteriori piccole sale interne, allestite per conviviali ritrovi o ricorrenze particolari.

Villa del Mas – Tortelli ripieni


L’accoglienza è splendida, ed ampio e comodo è il tavolo su cui ci accomodiamo, giusto di fronte alla vetrata da cui si possono osservare i lavori della cucina. Aspetto questo, molto gradito dall’aspirante sguattero Ing.Marrocu; decisamente meno dall’integralista estetico Jesus, che lo ritiene un fattore di molesta compromissione dell’eleganza generale e dell’intimità della sala. Comunque dopo i primi due bicchieri di vino bianco, in generale non ci si fa più caso.
Il gentile ed efficiente cameriere, che raccoglie le nostre comande, ci fa subito notare che, parecchie delle pietanze  proposte – soprattutto di terra -, sono di indigena produzione del ristorante. Ci orientiamo invero verso i più rinfrescanti antipasti di mare, irrobustiti da un maestoso vassoio di ostriche crude e amabilmente sedotti dal vino scelto per la serata: il più volte citato e lodato “bianco” della Valle del Tirso, “Karmis”, medaglia d’oro al Vinitaly 2009.
Assaggio ritualmente consumato, per il fino ad allora non sanato difetto dell’Ing.Marrocu, da parte del sempre pronto Raschione Ettore.

Villa del Mas – Grigliata mista


Gli antipasti arrivano velocemente e, nella loro semplicità, abbondanza e ottima peresentazione, risultano mediamente di notevole fattura: gianchetti fritti con pomodorini e pane guttiau, carpaccio di dentice e orata su letto di rucola e limone, polpo sbollentato, marinato con condimento di capperi – questi non i semplici capperi che siamo abituati a vedere sulle nostre tavole, ma di dimensioni decisamente più corposi e appariscenti -, carpaccio di salmone impreziosito da burro, rucola e aceto balsamico, gamberi con condimento di fagiolini verdi, pomodorini rossi e rucola, tortini-flan di pecorino su vellutata di zucchine e bottarga, per terminare poi con la splendida e gustosissima cruditè di ostriche.

Villa del Mas – Semifreddo Granella di Aranzadas


Riguardo il primo piatto, scelto comune dai tre iniziali commensali e successivamente acquisito, per induzione, anche dal ritardatario Ing.Marrocu, c’è da riportare la cronaca di una non rara indicazione del cameriere, proponente – evidentemente non avendo coscienza delle potenzialità dei burricchi – agli increduli Donkeys, un semplice assaggio del medesimo, onde lasciar successivamente spazio ai secondi piatti. Ovviamente l’offerta è stata declinata, a buon conto visto che la porzione proposta a ciascheduno non si è rivelata abbondantissima. Comunque eccellenti i tortelli ripieni con dentice, gamberi in salsa di pomodoro: squisiti!

Villa del Mas – Semifreddo torroncino


Secondo piatto anch’esso comune ai quattro commensali. Una solenne grigliata mista composta da calamari, gamberi, scampi e spigole arrosto: spettacolare.
Dessert conclusivi, al contrario dell’uniformità delle scelte fin lì manifestate, dicotomicamente differenziati in semifreddo al torroncino su letto di cioccolato e decoro di fragola e kiwi per il Dott. Melis e l’Ing.Marrocu, semifreddo alla granella di aranzadas per Jesus e il Raschione Ettore. Sublimi, anche se accompagnati da un moscato eccessivamente caldo.
Finale con vari caffè, eccellente liquore alla liquirizia e grappa barricata (invecchiata tre anni) per Jesus.


Conto finale complessivo, 63€ cadauno, che riconferma il felice statistico coinvolgimento del buon Ing. Melis nelle serate più high cost dei di lui meno parsimoniosi Triumviri.

Costo comunque che, nonostante il piacere di poter ostentare quanto pagato con un MMS indirizzato verso l’integralista susunku Anziano (che ovviamente non ha voluto spendere i 10 centesimi per la risposta), dobbiamo ritenere un 20% al di sopra del dovuto ideale.

Non per questo possiamo negare al Ristorante “Villa del Mas” il riconoscimento – a parte le succitate imperfezioni – per l’eleganza e raffinatezza degli ambienti, l’ottima qualità della cucina e, con menzione particolare, per l’eccellente efficienza del servizio, che si è rivelata ben pronta rispetto ad un imprevedibile quanto molesto elemento di ricombinazione, quale l’irruzione dell’Ing. Marrocu in sala, a cena ormai avviata.



VALUTAZIONE “Villa del Mas”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Villa del Mas Indirizzo: Viale Elmas 224, Elmas – CA
Telefono: 0702128009    [mostra in google maps]
 

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mar 27 2011

Ristorante 51 – Cagliari

 Scritto da Jesus | 3 commenti | Commenta

51 - Panorama - Cagliari

51 – Panorama Cagliari

 

Percorrendo gli stretti vicoli del “castello di sopra”, che culminano nell’incantevole panorama offerto dal bastione di Santa Croce, si possono dominare, con lo sguardo e con il pensiero, l’antico storico quartiere degli ebrei, la splendida sinagoga sottratta al loro culto in età spagnola – oggi Basilica cristiana – e un buon scorcio della intera città di Cagliari, infino al suggestivo spettacolo dei suoi marittimi approdi.
Imperocché non sia affatto difficile incontrare, discendendo cautamente tra due fila di storiche mura, altère vestigia della opulenta modernità (porsche, bmw e altre simili amabilissime sfacciataggini) non troppo a suo agio trovavasi l’opulento Jesus, suo malgrado approssimativamente accomodato nella seppur comoda utilitaria del Dottor Melis, accidentale quarto ospite quest’oggi, nel tradizionale sinedrio dei burricchi ufficiali Triumviri.

51 - Interno

51 – Interno, Ing.Marrocu Dr.Melis


Cosa abbia spinto lo stimato Dottore ad unirsi, di sua sponte e senza incentivo alcuno, alla ciccionata odierna non ci è ben dato saperlo; fatto sta che il buon Raschione Ettore, appresa la gradita novella, decideva – non poco frettolosamente – di indirizzare la scelta del convitto, verso un locale di facile fruizione per il medesimo, ma che presentava, per svariate ragioni, altissimo rischio di insuccesso logistico.
Sono bastate quindi poche oggettive riflessioni, e parecchi non meditati insulti, per far rinsavire il Triumviro burriccu e ricondurlo alla retta conduzione logica del suo pensiero.
Nella Via Santa Croce, arrivavano quindi, poco prima delle tredici e trenta, il vostro amato Jesus, il Raschione Ettore e, per l’appunto, il Dottor Melis. Destinazione, il Ristorante 51.
L’ingegner Marrocu, terzo Triumviro ufficiale, si trovava già sul luogo ad attendere i suoi di lì a poco commensali, affascinato ed incantato dalla bellezza dell’orizzonte, goduto dalla terrazza del ristorante – il quale parzialmente si allunga sul panoramico bastione – e ben integrato tra gli abbienti “fighetti” della Cagliari bene, per i quali risulta formalmente conveniente lustreggiare per questi calli.

51 - Cannolini tonno formaggio

51 – Cannolini tonno formaggio


Esclusa l’appetibile circostanza di desinare all’aperto – non affatto per il tempo inclemente o per difetto di splendida ambientazione, ma perché la distillata mentalità del Raschione non prevede possibilità alcuna di consumare un pasto per strada – i quattro burricchi si accomodavano nella sala interna del ristorante.
Invero, la prima impressione che Jesus ha avuto all’ingresso è stata affatto positiva. Il vestibolo che fa da anticamera alla sala era accidentalmente in disordine: scatoloni di vivande malriposte sul pavimento e faccende di cucina ben in vista per una porta incautamente aperta. Situazione non comprensibile e tollerabile a quell’ora, in un ristorante di classe.

51 - Antipasti di mare crudi

51 – Antipasti di mare crudi


Purtuttavia, l’impressione architettonica che si avverte, appena varcata la soglia dell’ambiente principale – un’unica sala di abbastanza modeste dimensioni – è quella di un misurato incontro tra l’impronta medievale delle pareti in pietra ed un sobriamente sfarzoso arredo classico, rivisitato in chiave modern-luxury;
finanche le stoviglie e posate sui tavoli, elegantemente seguono questo stile.
Tutto l’ambiente risuterebbe quindi dosatamente raffinato, se non fosse per due elementi di impropria distorsione. In primo luogo le malcelate casse di riproduzione acustica, che esercitavano una non graditissima (almeno in tal contesto) e indebita pressione, sulle sensibilissime orecchie di Jesus.

51 - Frittura mista

51 – Frittura mista


Secondo fattore negativo, forse inevitabile per l’esiguità degli spazi, i servizi igienici – peraltro di gran classe, come segnalato dal Raschione Ettore – ricavati in fondo alla sala e strutturalmente fuori dal contesto.
Il personale del ristorante è eccellentemente preparato, attento e premuroso. Ci serve una gentile giovane cameriera, occasionalmente assistita da un secondo assistente, forse lo stesso direttore.
Nulla viene lasciato al caso, come ad esempio il periodico rifornimento degli ottimi e variegati panini assortiti, letteralmente divorati dagli affamati Donkeys. Per stuzzicare la fame ci vengono serviti dei suggestivi cannolini ripieni al tonno e al (?) casu-axedu. Ottimi!

51 - Quadrati ai ricci gamberi e verdure

51 – Quadrati ai ricci con ripieno di gamberi e verdure


Concordiamo con la cameriera una scelta di antipasti misti che, come lei stesso ha sottolineato, non sono quelli che spesso incontriamo con le incursioni culinarie nei ristoranti cagliaritani. Ci viene servito infatti un gran misto crudo di mare, accompagnato da salsine di soia e citronette, e articolato con il seguente dettaglio:  tartara di dentice e orata, carpaccio di dentice, orata e salmone, carciofi alla bottarga, verdure miste, riso rosa, uno scampo assegnato al dottor Melis e un’ostrica contesa tra Jesus e l’Ing.Marrocu. Il tutto condibile, parimenti dalle salsine, con olio d’oliva, sale rosa dell’Himalaya o sale grigio di Bretagna. Antipasto buonissimo e ben presentato, ma sarebbe stato più appropriato moltiplicare per quattro alcuni elementi, anziché lasciar con l’acquolina in bocca ad alcuno.

51 - Linguine ai crostacei

51 – Linguine ai crostacei


Al gran piatto di crudo, è seguita una altrettanto interessante frittura mista di calamari, gamberi, zucchine e carote. La cottura di tale prelibatezza, pressoché perfetta, ci ha ricordato quella della celeberrima “tempura” giapponese – già citata in una passata occasione su questi spazi – ma dal sapore decisamente più convincente, per lo meno per i nostri gusti, tendenzialmente e tendenziosamente occidentali.
Il vino scelto ad accompagnare gli antipasti, così come il resto delle portate, è stato un ottimo vermentino DOCG “Piras” della Cantina di Gallura, Agro di Luras (Calangianus).

51 - Rana pescatrice con gamberi, zucchine e pomodori

51 – Rana pescatrice con gamberi, zucchine e pomodori


Primi piatti. La scelta per il Raschione Ettore è ricaduta su dei Quadrati (ravioli) ai ricci di mare con ripieno di gamberi e verdure, mentre Jesus, il dottor Marrocu e il Dottor Melis hanno ceduto alle lusinghe di Linguine ai crostacei (astice, scampi, aragostine) condite con salsa di pomodoro, basilico e timo citriodoro.

Ora, se possiamo oggettivamente definire buone ma non esaltanti le linguine ai crostacei, c’è da dire che i “Quadrati” ai ricci di mare, scelti con oculatezza dal Raschione, erano a dir poco eccezionali: una squisitezza per la quale varrebbe la pena, già di per sé, visitare il Ristorante 51!

51 - Millesfoglie crema chantilly

51 – Millesfoglie crema chantilly


Il secondo piatto è risultato invece comune a tutti i commensali: Rana pescatrice con gamberi, zucchine e pomodorini freschi (dolci), ottimamente pulita, cucinata e scenograficamente ben presentata. Buona!
Inevitabilmente, nonostante le resistenze di alcuni astanti ma di comune accordo, si sceglieva di terminare le fatiche alimentari con il tripudio del dolce.
Questa volta era l’Ing.Marrocu che intendeva particolareggiare la sua scelta, indirizzandosi sun un semifreddo al creme caramel, cioccolato e decoro di fragole, mentre Jesus, il Raschione e il Dottor Melis si sono indirizzati su un sontuoso Tortino Millesfoglie con cioccolato e crema chantilly: glorioso!

Il pasto si è quindi concluso con quattro ottimi caffè palombini – accompagnati da deliziosi dolcetti al cioccolato -, un liquore alla liquirizia per il Raschione e una Grappa Bianca per Jesus.

51 - Semifreddo creme caramel

51 – Semifreddo creme caramel


Costo complessivo totale del pranzo: 50€ cadauno, che non è pienamente giustificato dalla pur ottima espressione del servizio e dalla – per lunghi tratti – eccellente qualità della cucina. Possiamo quindi considerare quanto pagato, un 20% al di sopra della soglia ideale.
Diciamo comunque, a questo proposito, che Jesus ed Ettore hanno ben raggiunto il dilettevole precipuo proponimento  di tenere, per tutta la durata del pranzo, sulle spine il Dottor Melis, di certo poco avvezzo alle ciccionate di un certo spessore – anche economico -, che ha vissuto l’incedere delle prelibatezze, con l’opprimente nebbiosa ricorrenza, di un unico periglioso pensiero: «quanto costerà tutto questo!?».

51 - Melis conto

51 – Melis conto


Tale tipo di sentimento – peraltro parecchio comune – è di certo alimento e motore, quando portato alle estreme conseguenze, di taluni insensati giudizi che si sentono e leggono in rete su vari ristoranti cagliaritani. E’ giusto fare attenzione a quanto pagato, ed è giusto non accettare prepotenti alimentari prevaricazioni, ma se ogni conviviale ristoro deve venire inquinato dalla perpetua angoscia per il conto finale, tanto vale non varcare la soglia di alcun ristorante.
Ovviamente non trattasi del caso del Dottor Melis, che si è simpaticamente prestato a questo tipo di sceneggiata per esigenze di spettacolo, ma vi assicuriamo che simili atteggiamenti sono patologicamente riscontrabili in un gran numero di quasi-insospettabili conoscenti; patologicamente e assiduamente torturati dal buon Jesus, perché patologicamente SUSUNKI!
Vorrei però concludere con una censura grave, nei confronti del buon Raschione Ettore, che nel viaggio del ritorno suggeriva all’autista Melis la strada per lui più breve, non ricordando che per quell’ora e in quel luogo era previsto un corteo anti-nuclearista. Risultato: 10 anni!


VALUTAZIONE “Cinquantuno”: Tre Burricchi.
Ristorante 51 Indirizzo: Via Santa Croce 51, Cagliari
Telefono: 0708586629 [mostra in google maps]

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