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ago 10 2013

Ristorante Fradis Minoris – Nora

 Scritto da Ettore | 1 commento | Commenta

Fradis minoris - Laguna

Fradis minoris – Laguna di Nora

 

Nora, la città più antica dell’isola, che ha regalato alla comunità il primo documento in cui si parla di Sardegna (Shardana), antico porto di Ponente per l’approdo delle navi fenicie, culla di diverse civiltà, associata al mito della città sommersa, ma anche teatro delle celebrazioni per la sagra annuale del Martire Guerriero. E’ stato necessario attendere il XXI secolo perchè divinità di ben più alto spessore ripercorressero le orme del Santo più venerato della regione, secondo un faticoso percorso, pieno di insidie, che separa le acque della laguna da quelle del mare. Weekend carico di gioia e di aspettative, per l’inizio delle ferie estive, ma anche di tensioni e di fatiche per taluni burricchi, che evidentemente risentono del fatto di concentrare il proprio contributo alla comunità in mattinate di mero lavoro bovino, dopo semestri di ozio e improduttività.
 

Fradis minoris - Interno

Fradis minoris – Interno

 

Sabato 10 luglio, ore 13:25. I tre somari titolari varcano le porte del parco della laguna di Nora e intraprendono il lungo cammino lungo l’istmo che separa il golfo della città dalla peschiera, sotto un sole che moderava la propria esuberanza per l’occasione ed Eolo che assecondava la processione investendo la carovana con un gradevole vento di Maestrale. La comitiva giungeva dopo un viaggio sempre carico di forti quanto inutili emozioni bordo della tracotante 150CV dell’ipertricotico burriccu, che provava a mascherare la scarsa dimestichezza con la frizione e i comandi con fantomatici problemi di reazione del turbo compressore (Lunedi devo farla controllare dal V-Hot!!), secondo un piano ben studiato che premia competenze e materiale di qualità scadente nella manutenzione unicamente per giustificare palesi incapacità di controllo del mezzo. A parziale discolpa dei disagi subiti, segnaliamo la percorrenza di dorsali urbane nel comune di destinazione non sufficientemente adeguate alla larghezza della autovettura in questione, sebbene sufficienti a consentire l’atterraggio di piccoli aeromobili a reazione…
 

Fradis minoris - Scampi marinati

Fradis minoris – Scampi marinati

 

Destinazione designata, e oggetto di pregiudiziali diffidenze da parte dei commensali, in quanto distante più di dieci chilometri dal capoluogo, il ristorante Fradis Minoris. Il locale è inserito all’estremità ovest della lingua di terra artificiale che separa il golfo di Nora dal parco della laguna omonima e si configura come ittiturismo sostenibile, in cui la pesca viene praticata seguendo sistemi tradizionali, rispettando il ciclo naturale dell’ecosistema. In particolare, citando i principi fondamentali rispettati in questo senso: non si propongono specie ittiche provenienti da stock minacciati, nè da acquacoltura; gli arredi sono realizzati con materiali interamente riciclabili e/o riciclati; la struttura utilizza dispositivi a risparmio energetico e per il reciclo dell’acqua; non vengono utilizziamo detersivi contenenti EDTA e fosfati; la struttura si sta adeguando per adottare fonti energetiche rinnovabili.
 

Fradis minoris - carpaccio di cefalo

Fradis minoris – carpaccio di cefalo

 

Il ristorante si sviluppa in lunghezza lungo l’istmo di terra che delimita la peschiera sul lato nord, mentre il lato sud si affaccia sul golfo grazie ad una vetrata composta di pannelli in plexiglas. La struttura condivide gli spazi con un piccolo acquario ad uso didattico nel quale è possibile ammirare diversi esemplari della fauna ittica del posto. Nell’ingresso al viale che porta sulla terraferma trovano posto alcuni coperti, impiegati solo nel turno serale, riparati dal sole per mezzo di un gazebo e di qualche ombrellone. I tavoli della zona chiusa, molto spartani, realizzati in ferro battuto con piano in compensato marino reciclato, sono distribuiti su una unica fila in due grandi sale affacciate direttamente sul mare – con panorama impreziosito dalla presenza di piccola macchia mediterranea -, separate da una porta a vetri dalla presenza quasi impercettibile, come possono testimoniare alcuni infanti che ne hanno verificato da vicino l’elasticità. In corrispondenza della divisione trasversale trovano alloggio i servizi e la cucina, con un piccolo bancone a vista che è stato l’angolo della contemplazione per l’Ing. Marrocu mentre i commensali attendevano la sua presenza per poter iniziare le danze.
Cameriera: Non capisco cosa stia guardando: son tutti maschi!!
 

Fradis monoris - Polpo al naturale

Polpo al naturale

Fradis minoris - Tartare di palamita

Tartare di palamita

 


Il servizio, che si rivelerà professionale, cortese e disponibile, è garantito da due gentili cameriere, di differenti classi di età.
Veniamo fatti accomodare su un ampio tavolo da quattro, apparecchiato con cura, nonostante tovaglie e tovaglioli monouso e ci viene offerto un ottimo prosecco di Valdibbiadene come aperitivo.
 

Fradis Minoris - Zuppa fredda al pomodoro

Fradis Minoris – Zuppa fredda al pomodoro

 

L’offerta della cucina prevede unicamente percorsi di mare, senza proporre specie ittiche eccessivamente blasonate (e perciò sovrasfruttate), ma solo prodotti e frutti di mare non minacciati dall’acquacoltura, i cosiddetti “fratelli minori” (fradis minoris); inoltre, tale proposta si articola secondo un menu degustazione giornaliero, con la possibilità di integrazioni “a la carte”. Interessante l’offerta della cantina che, in accordo con i principi della sostenibilità, propone unicamente etichette isolane, tra le quali individuiamo un eccellente DOCG Branu delle Vigne Surrau, servito con il consueto rito dell’assaggio da parte del nostro ipotricotico burriccu. Su consiglio della cameriera, anche considerato il poco tempo a disposizione per desinare – causa Comune di Nora che, in cambio di tutta la moneta dei somari (unica modalità di pagamento cash, no POS), concede solamente due ore di sosta a pagamento, confidando forse nel guadagno, a mezzo contravvenzione, conseguente alla poca puntualità dell’utente medio -, scegliamo di provare il menu degustazione del giorno con integrazione di due piatti di crudo (oltreché del vino).
 

Fradis minoris - Spaghetti

Fradis minoris – Spaghetti gamberi fiori di zucca

 

In poco tempo arrivano al tavolo i due piatti fuori menu e la fatica della passeggiata sotto il sole viene subito dimenticata: straordinario carpaccio di cefalo con frutta fresca (fichi, melone, pesche nettarine, uva, fragole) al timo limonato e menta e incredibili scampi marinati alle erbe citriche con anguria e mandorle tostate, per i quali l’Ing. Marrocu ha esultato più di Tardelli nella finale Italia-Germania del 1982. Genuinità dei prodotti (dal colore della testa degli scampi si evince l’assenza di additivi estetici), accostamento e continuità di sapori indescrivibili: chapeau. Ma le meraviglie non si fermano qui; poco tempo e arriva una meravigliosa tartare di palamita su letto di crema di sedano, con pomodoro confit, peperoni gialli e pane aromatico: avrei voluto morire mangiando solo quel piatto!! La parentesi antipasti si chiude in bellezza con un un piatto composto da polpo al naturale, patate americane fritte su letto di crema agrodolce alla paprika dolce, rucola selvatica e semi di girasole: ineccepibile.
 

Fradis minoris - Ricciola di fondale alla piastra

Fradis minoris – Ricciola di fondale alla piastra

 

La degustazione prosegue con due tipi di primo; incredibile zuppa fredda di pomodoro e melanzana leggermente affumicata, cozze fritte e friggitelli, divorata in meno di un minuto anche dal NON amante del pomodoro Jesus; ottimi spaghetti ai gamberi, zucchine alle erbe e fiori di zucca. Dopo una breve pausa, che ha consentito all’indisciplinato somaro di fumare dozzinali sigari cubani, vista l’impossibilità di reperire qualcuno a cui scroccare una più commerciale sigaretta, arriva il secondo piatto che conclude la festa delle proteine: eccellente filetto di ricciola alla piastra con giardiniera di verdure (carote, cipolle rosse) su crema di pomodoro fragolino, l’ennesimo capolavoro dell chef, che dimostra nelle scelte nette influenze da parte della cucina catalana, come poi confermato anche dalle cameriere.
 

Fradis minoris - Mousse di yogurt magro

Fradis minoris – Mousse di yogurt magro

 

Non poteva mancare la parentesi glicemica, a degna conclusione di un pranzo così sontuoso: mousse di yogurt magro, con pesche al pepe nero e croccantini di pane al burro: spettacolo! Il pranzo si è concluso con caffè per tutta la comitiva e grappa barricata Anghelu Ruju per Ettore e Marrocu. Costo dell’esperienza: 67,83€ cad. burriccu, decisamente in linea con la qualità e la quantità di quanto assaporato, sebbene un po’ distante dal corrispettivo del menu degustazione, fissato a 35€ bevande escluse. Espletate con una certa fretta le formalità post ciccionata, mentre Ettore e Jesus provvedevano a rientrare celermente al parcheggio per recuperare in tempo l’esuberante barroccio della giornata, il terzo somaro si tratteneva presso l’acquario didattico della struttura, ottenendo così di percorrere, dopo una inevitabile operazione di pick-up, il minimo tragitto a piedi: burriccu mandroni!!

L’ittiturismo Fradis Minoris rappresenta una delle più belle realtà visitate, al momento, nell’anno 2013. Una encomiabile attività di pesca sostenibile, integrata da una cucina superba, e da un ottimo servizio, immerse in un parco naturale di straordinaria bellezza, garantiscono al cliente una parentesi enogastronomica che ha pochi eguali nell’isola: quattro burrricchi con menzione speciale per l’esclusiva ambientazione.
 


VALUTAZIONE “Fradis Minoris”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Fradis Minoris Indirizzo: Località Nora, Pula
Telefono: 0709209544    [mostra in google maps]
 

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gen 23 2012

Ristorante Terre d’Ogliastra – Cagliari

 Scritto da Jesus | 12 commenti | Commenta

Terre d'Ogliastra - Interno

Terre d'Ogliastra – Interno

 

Dalla terra umida della costa, una torre emerge imponente, a spezzar il bizzarro profilo delle rocce di levante, proprio lì dove l’effluvio dei pensieri ha sapore di sgomento e d’attesa, sospinto dall’angoscioso lamentarsi del mare.
Nulla di mite, nulla di ubriacante, è l’attendere il pericolo per non andare a scovarlo, reagendo passivi e immobili alla voce fioca di una lontana e non remota possibilità.
Trafigge il cielo, solleva lo sguardo e infine innalza e sostiene l’orizzonte, avvicinando il pericolo per tenerlo distante. E’ una Torre di guardia, che domina una notte senza luna, di mezzo millennio fa.

Terre d'ogliastra - Tabernacolo S.Crispino

Terre d'ogliastra – Tabernacolo S.Crispino

 
Al di là del “mare bianco di mezzo”, le scorribande dei corsari saraceni, imbrigliavano un tempo la Terra sarda d’Oriente – a noi donata dal Padre di Jesus -, nella sua perigliosa prigione d’acqua salata.
Secoli più tardi, non in Ogliastra ma nella città di Cagliari, un nuovo godurioso bastione poteva emergere lungo le rive del Corso Vittorio Emanuele.
Non più elemento di difesa, ma ora di bellicosa accoglienza, nei confronti dei nuovi pirati, naviganti il mare della lussuria alimentare.
Nel brillante chiarore della notte, dal mare abbordavano la Terra, questo passato, tiepido Sabato di Gennaio, tre impavidi asinini corsari. Jesus, Raschione Ettore e Ing.Marrocu.

Terre d'Ogliastra - Crostini

Terre d'Ogliastra – Crostini

 

Due i vascelli impiegati nella razzia: la variopinta caravella del Raschione Ettore, trascinata dal comandante Jesus, coraggiosamente andava all’assalto dell’arrocco, mentre la timida vela dell’Ing.Marrocu, si produceva in una poco decorosa strategia della latenza, giungendo comodamente, e con colpevole ritardo, a destinazione … ovviamente a battaglia conclusa!
Ristorante Terre d’Ogliastra, già “San Crispino”, coinvolto  in un recentissimo cambio di gestione, ma non in uno strutturale rinnovo dei locali. L’unica sala del ristorante si estende dal piccolo bancone prossimo all’ingresso, fino alle cucine, allargandosi lateralmente per offrire un più appartato e intimo alloggio ad alcuni tavoli in stile classico moderno, dove i burricchi vengono accomodati.

Terre d'Ogliastra - Antipasti di mare

Terre d'Ogliastra – Antipasti di mare

 

Tonalità color panna e arancio, alcuni elementi d’arredo di ricercata raffinatezza e i lampadari a goccia, danno all’ambiente un aspetto piuttosto luminoso ed elegante, eccezion fatta per qualche spigolosa stonatura come – ci spiace dirlo – il tabernacolo dedicato a San Crispino, che poco si integra nel tema complessivo generale (o se volete il viceversa).
Gentili, attenti e volenterosi i due  titolari/camerieri – sintetizzabili nel binomio Ma.Mi., Michele e Mariano – che professionalmente si alternano ai tavoli.
Tali buoni proponimenti, non erano però sufficienti, nell’occasione particolare, per evitare spiacevoli distrazioni, quali la presenza di vistose macchie sulla tovaglia in stoffa, alcune posate e bicchieri sporchi, e un pavimento non perfettamente lustro. Responsabilità attribuita all’approssimativo lavoro del lavapiatti, ma di non facile giustificazione, seppure trattasi di difetti dagli effetti finali contenuti.

Terre d'Ogliastra - Tagliatelle all'astice

Terre d'Ogliastra – Tagliatelle all'astice

 

L’articolarsi della serata veniva abilmente guidata dalle indicazioni del cameriere, che non proponeva un menu alla carta, ma indirizzava unilateralmente la scelta dei commensali, evitando di suggerire valide ed appetibili alternative. Di buon grado i Burricchi seguivano passivamente la corrente, concedendosi comunque la cernita del vino: vermentino di Gallura DOCG Funtanaliras Oro, Cantina del vermentino Monti. Piacevole il benvenuto con flûte di prosecco e crostini al pomodoro fresco, che precedevano l’ingresso degli antipasti, contraddistinti da una discreta qualità complessiva e una ben misurata presentazione estetica: scampo e aragostella marinati, carpaccio di tonno con cipolle rosse e peperoni, carpaccio di salmone, cocktail di gamberi in salsa rosa, composti nella medesima ceramica da portata e accomodati in graziose conchiglie di capesante.

Terre d'Ogliastra - Verdesca in umido

Terre d'Ogliastra – Verdesca in umido

 

Convincente il primo piatto, unica vera eccellenza della cena: succulente, abbondanti e ben presentate tagliatelle all’astice, mentre il secondo, appassionatamente consigliato dal maître, non riusciva invero a soddisfare con pienezza le aspettative. Trattasi di verdesca in umido, con olive nere peperoni e patate, servita su splendido cartoccio di alluminio, ma dal sapore eccessivamente amarognolo, tanto da far suggerire a Jesus una alternativa più docile rispetto al condimento di olive.
Discutibile la qualità dei dessert che, seppur ben presentati, non potevano volgere in senso positivo le impressioni precedenti: panna cotta al creme caramel per il vostro amato e Marrocu, crespella alla crema e frutti di bosco per il Raschione Ettore. Dessert che, colpevolmente, non sono stati accompagnati da un appropriato e gradevole supporto alcolico.

Crespella alla crema e frutti di bosco

Crespella alla crema

Panna cotta al creme caramel

Pannacotta creme caramel

 

Assente il desiderato liquore alla liquirizia, e quantitativamente rilevante il numero di pietanze ingurgitate, i tre Burricchi sceglievano di concludere la serata, senza ulteriori integrazioni.
Costo complessivo finale, 52€ cadauno, da giudicarsi un 30% in eccesso, in relazione alla qualità media proposta.


Il ristorante “Terre d’Ogliastra” è di certo sede di intendimenti e spunti positivi, che molto probabilmente, con l’esperienza, potranno evolversi in una cucina di buona qualità. Riguardo il nostro caso particolare, comunque, nonostante i burricchi abbiano potuto condividere una piacevole serata di discreta soddisfazione alimentare, non possiamo in alcun modo soprassedere – così come accaduto in passato – ai gravi difetti manifestati, che incidono pesantemente e inevitabilmente sulla valutazione finale. Concludendo, ci permettiamo di dare due piccoli suggerimenti per contribuire al benessere ambientale degli avventori. In primis, sarebbe conveniente inserire per tempo il sistema di condizionamento, piuttosto che accogliere i clienti con una fastidiosa aria di chiuso.
Il secondo suggerimento è legato all’utilizzo dell’impianto di riproduzione acustica: valorizzarlo con una piacevole musica d’atmosfera sarebbe ben meglio, piuttosto che delegare questo onere a una dozzinale stazione radio.

 


VALUTAZIONE “Terre d’Ogliastra”: Un Burriccu.
Ristorante Terre d’Ogliastra Indirizzo: Corso V.Emanuele II 190, Cagliari
Telefono: 3453439541    [mostra in google maps]
 

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