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mag 19 2013

Ristorante Da Achille – Sant’Antioco

 Scritto da Ettore & chef Taras | 1 commento | Commenta

Achille - Interno

Achille – Interno

 

Cantami o diva dell’abile Achille,
la mano virtuosa che infinite addusse
delizie ai somari, molte anzi tempo al brio, generose consegnò menti di eroi,
e agli effetti del superbo nettare
i loro corpi abbandonò (così di Jesus l’alto consiglio si adempìa), nonostante
primamente disgiunse aspra contesa
il dissidente Ingegnere e il divo Ettore.

Dopo aver superato oltre centosessanta prove impegnative, prima o poi per il prode Ettore sarebbe dovuto arrivare l’epico duello con lo Javier Zanetti della cucina, l’invincibile (o quasi) Achille, sebbene le previsioni storicamente non sorridano al burricu in questione.

Achille - Battitura di gamberi

Achille – Battitura di gamberi

 

Così, per una volta di domenica, il 19 maggio, in quella che un tempo era la più grande isola dell’arcipelago del Sulcis, prima di essere collegata artificialmente alla terra madre, una numerosa comitiva di somari e tre gentili signore, distribuiti secondo criteri poco sostenibili, grazie ai capricci di taluni indisciplinati elementi, convergeva nella centrale via Nazionale, dopo un viaggio di quasi cento chilometri, di fronte all’Hotel Moderno. La struttura ospita il locale in cui si sarebbe celebrerata l’ennesima liturgia settimanale degli eccessi della tavola, il ristorante Da Achille. L’evento può vantare un cast d’eccezione: Triumvirato titolare, il burriccu Sollai e i burricchi Raffaele, Alessandro, Kikko, felicemente accompagnati.

Achille - Antipasti di mare

Achille – Antipasti di mare

 

Il locale si presenta come un unico spazio molto ampio, con la copertura a semi volta a botte molto simile a quelle di alcuni impianti sportivi, impreziosita da travi a vista alle quali sono appesi pratiche ventole in acciaio capaci di dare sollievo durante i periodi più caldi, mentre una ragnatela di tiranti irrobustisce il tutto. L’intera struttura è rivestita in legno, ed illuminata a giorno da due pareti di finestre che assicurano, tra l’altro, un buon ricambio dell’aria. Un lato della sala è dominato da un elegante bancone del bar in cui sono alloggiate in bella vista le etichette più prestigiose della generosa cantina. Sul lato dell’ingresso, oltre l’accesso ai servizi un disimpegno colorato separa la zona delle cucine dal resto dell’ambiente. Complessivamente la sala ospita meno di cinquanta coperti. Una prima lode va alla disponibilità del gestore che, grazie ad accordi telefonici, ha aperto la cucina, normalmente a riposo la domenica per pranzo, offrendoci di degustare un menu a sorpresa.

Achille - Tempura di gambero e verdure

Tempura gamberi verdure

 

Il servizio, cortese e disponibile è assicurato da due giovani camerieri. Il percorso gastronomico sarà accompagnato da ottimo DOC Cala Silente della Cantina di Santadi, dopo un felice inizio con dell’eccellente Franciacorta Brut DOCG Barone di Erbusco servito come aperitivo. Si parte (ndr.: da questo punto in poi la cronaca è affidata al Burriccu Taras) con la proposta di pane artigianale, ottimi grissini alla semola, fragranti e croccanti a dovere, accompagnati da un croccantissimo e delicato pane crasau, dei bocconcini di pane integrale, e fogliette di pane all’olio: si denota subito l’ottimo registro della mano in cucina.
Primo stuzzico servitoci direttamente su un piatto d’ardesia, battuto di gambero con cipollotti, germogli di crescione e cialdina di pane profumato. fenomenale amalgama di sapori; dalla dolce carnosità dei gamberi alla nota fresca e profumata dei germogli di crescione, spezzata dalla sottile croccantezza del crostino di pane. Procediamo con una composizione di tre delizie al piatto, tonno morbidissimo ed estremamente saporito adagiato su lamelle di pomodoro guarnito infine con piccole falde di cipolle rosse marinate. Grande tecnica applicata ad una eccellente materia prima, voto 10 talmente buono da aver chiesto un richiamo della portata prima di averla fatta sparire dal piatto.

Achille - Calamarata

Achille – Calamarata

Achille - Linguine al ragù di tonno

Linguine ragù di tonno

 

In accompagnamento al suddetto capolavoro, polpo croccante arrostito servito con ottime e cremose patate e pinoli tostati, pesce spada affumicato su germogli, con brochette di pane, pomodoro confit e fiore di cappero. Fresco, carnoso, delicato, e sentore di fumo molto equilibrato. Ultimo protagonista della seconda portata di antipasti, scampi e gamberi su crema di ceci. splendida materia prima accompagnata da una crema di ceci saporita, liscia e per nulla invadente, ma complementare al sapore iodato dei crostacei. A seguire poi una entusiasmante tempura di gamberi e verdure: GamberONE (Veramente Over size) melanzane, zucchine, peperoni e asparagi; voto 10, punto. Asciutta, dorata, croccante, delicata, saporita, e per nulla intrisa d’olio: chapeau!

Achille - Tonno scottato con erbette e asparagi

Achille – Tonno scottato con erbette e asparagi

 

Sull’onda di questo exploit di antipasti ci vengono prospettati i primi piatti: fregola con ragù di pesce, Calamarata al ragù di cernia e zafferano, o linguine al ragù di tonno, la nostra scelta ricade sull’accoppiata calamarata/linguine. Cotture al top, al dente, da manuale. Mantecatura perfetta di entrambi i formati. Qualche piccolo appunto viene formulato dal rompipalle di turno (leggasi Jesus) in merito ad un eccesso di asprezza/acidità sul condimento della calamarata, e ad un eccessivo condimento delle linguine, (a chini d’olli cotta e a chini d’olli crua). Restiamo comunque nella parte alta della classifica, ma lievemente sotto gli antipasti.

Achille - Trancio di cernia

Achille – Trancio di cernia

 

Veniamo informati sulla disponibilità dei secondi di pesce, che verranno serviti in formato di assaggi solo ai sei elementi dotati di compattatore/tritarifiuti/betoniera al posto dell’apparato digerente. Vengono presentati: tonno scottato servito con erbette e asparagi su crema di topinambur, magistrale esecuzione, e perfette le temperature e le consistenze, dalla morbidezza del tonno, alla fragranza degli asparagi, dal profumo delle erbette, alla delicatezza della crema di topinambur. Segue un trancio (chiamare trancio un cubo di pesce di 7x7x7 di lato è riduttivo) di cernia con guazzetto di delicati e sugosi pomodorini, pinoli, e saporiti capperi. C’è poco da aggiungere, siamo nel regno di uno chef che il pesce lo sa lavorare, e bene.. Secondi squartarati!

Achille - Tortino al cioccolato, Gelato di vaniglia

Achille – Tortino al cioccolato, Gelato di vaniglia

 

Ci accingiamo ad affrontare la parte finale del pranzo, quella più dolce, a cui aspiravano maggiormente i quattro commensali in standby. Di legno! abbiamo mangiato i dolci sufficienti a sfamare il triplo dei commensali seduti al nostro tavolo. Dalla cucina arrivano a ruota continua: cremosa gianduia in crosta di frutta secca (nocciole e pistacchi) servita su una zuppetta di ciliegie al carignano, cannoli (croccantissimi, friabili e delicati) farciti con spuma di ricotta di pecora e adagiati su insalata di fragoline croccanti e saporite, e per ultimo tortino caldo di cioccolato fondente e gelato alla vaniglia con fragole, accompagnato come da previsione, da un bis di cannoli di ricotta, all’unanimità definiti essaggerausu!! Durante questa degustazione di stupendi dessert abbiamo di tanto in tanto inumidito il gargarozzo con l’ormai conosciutissimo e ottimo Angialis, Nasco passito delle cantine Argiolas.

Achille - Crema di gianduia

Achille – Crema di gianduia

Achille - Cannoli alla ricotta

Achille – Cannoli alla ricotta

 

Terminiamo come di consueto la ciccionata con elegantissimi caffè, Rum Diplomatico, e assaggio di Rum Nation Peruviano, oltre all’ormai rinomata e grezza Sprite per il burriccu Sollai, (cidda fadeusu da figura). Totale della ciccionata €65,00 cadaburriccu, a mio modesto parere almeno un 15% al di sotto del dovuto, ma giustamente arrotondato in mancia per la magnifica esperienza.

In conclusione: tra le tante soluzione possibili nel nostro hinterland si è scelto un locale a 100 km di distanza per la ***esima ciccionata ufficiale, che si è dimostrato disponibile nell’accoglierci a pranzo, e aprire il ristorante nell’unico turno di riposo settimanale (sarebbe stato lo stesso per qualche ristorante casteddaio? non creu propriu) per accontentare una comitiva di sazzagoni quali noi siamo. A parte qualche piccolo fastidio per alcuni commensali in fatto di temperatura (leggasi cagaca**o Marrocu e Jesus) e le improbabili teorie su dragoncello e controventature (Marrocu 2.0), possiamo assolutamente parlare di un pranzo fuori dal comune, e il giudizio non può che essere uno ed uno solo: cinque burricchi!
P.S. Dov’è la Stella Michelin di Achille? (Fine cronaca del Burriccu Taras, ndr.)

Ringraziando il burriccu chef per la minuziosa e gradevole descrizione degli eventi, in parziale disaccordo con una proposta di valutazione che, per coerenza storica, presupporrebbe una pressochè assenza di sfumature per quanto riguarda gli elementi ambientazione, cucina, servizio, sebbene mi trovi in completo accordo per l’eccellenza dei piatti, riteniamo che il servizio, comunque ottimo, abbia risentito dell’apertura straordinaria e conseguentemente del ridotto numero degli interpreti per potersi considerare impeccabile; in queste circostanze non possiamo attribuire una valutazione superiore ai quattro burricchi con menzione speciale per l’incredibile cucina.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri ospiti ormai abituali e le gentili signore per la piacevole compagnia.
 


VALUTAZIONE “Da Achille”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Catering Da Achille Indirizzo: Via Nazionale 82, Sant’Antioco
Telefono: 078183105    [mostra in google maps]
 

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gen 23 2012

Ristorante Terre d’Ogliastra – Cagliari

 Scritto da Jesus | 12 commenti | Commenta

Terre d'Ogliastra - Interno

Terre d'Ogliastra – Interno

 

Dalla terra umida della costa, una torre emerge imponente, a spezzar il bizzarro profilo delle rocce di levante, proprio lì dove l’effluvio dei pensieri ha sapore di sgomento e d’attesa, sospinto dall’angoscioso lamentarsi del mare.
Nulla di mite, nulla di ubriacante, è l’attendere il pericolo per non andare a scovarlo, reagendo passivi e immobili alla voce fioca di una lontana e non remota possibilità.
Trafigge il cielo, solleva lo sguardo e infine innalza e sostiene l’orizzonte, avvicinando il pericolo per tenerlo distante. E’ una Torre di guardia, che domina una notte senza luna, di mezzo millennio fa.

Terre d'ogliastra - Tabernacolo S.Crispino

Terre d'ogliastra – Tabernacolo S.Crispino

 
Al di là del “mare bianco di mezzo”, le scorribande dei corsari saraceni, imbrigliavano un tempo la Terra sarda d’Oriente – a noi donata dal Padre di Jesus -, nella sua perigliosa prigione d’acqua salata.
Secoli più tardi, non in Ogliastra ma nella città di Cagliari, un nuovo godurioso bastione poteva emergere lungo le rive del Corso Vittorio Emanuele.
Non più elemento di difesa, ma ora di bellicosa accoglienza, nei confronti dei nuovi pirati, naviganti il mare della lussuria alimentare.
Nel brillante chiarore della notte, dal mare abbordavano la Terra, questo passato, tiepido Sabato di Gennaio, tre impavidi asinini corsari. Jesus, Raschione Ettore e Ing.Marrocu.

Terre d'Ogliastra - Crostini

Terre d'Ogliastra – Crostini

 

Due i vascelli impiegati nella razzia: la variopinta caravella del Raschione Ettore, trascinata dal comandante Jesus, coraggiosamente andava all’assalto dell’arrocco, mentre la timida vela dell’Ing.Marrocu, si produceva in una poco decorosa strategia della latenza, giungendo comodamente, e con colpevole ritardo, a destinazione … ovviamente a battaglia conclusa!
Ristorante Terre d’Ogliastra, già “San Crispino”, coinvolto  in un recentissimo cambio di gestione, ma non in uno strutturale rinnovo dei locali. L’unica sala del ristorante si estende dal piccolo bancone prossimo all’ingresso, fino alle cucine, allargandosi lateralmente per offrire un più appartato e intimo alloggio ad alcuni tavoli in stile classico moderno, dove i burricchi vengono accomodati.

Terre d'Ogliastra - Antipasti di mare

Terre d'Ogliastra – Antipasti di mare

 

Tonalità color panna e arancio, alcuni elementi d’arredo di ricercata raffinatezza e i lampadari a goccia, danno all’ambiente un aspetto piuttosto luminoso ed elegante, eccezion fatta per qualche spigolosa stonatura come – ci spiace dirlo – il tabernacolo dedicato a San Crispino, che poco si integra nel tema complessivo generale (o se volete il viceversa).
Gentili, attenti e volenterosi i due  titolari/camerieri – sintetizzabili nel binomio Ma.Mi., Michele e Mariano – che professionalmente si alternano ai tavoli.
Tali buoni proponimenti, non erano però sufficienti, nell’occasione particolare, per evitare spiacevoli distrazioni, quali la presenza di vistose macchie sulla tovaglia in stoffa, alcune posate e bicchieri sporchi, e un pavimento non perfettamente lustro. Responsabilità attribuita all’approssimativo lavoro del lavapiatti, ma di non facile giustificazione, seppure trattasi di difetti dagli effetti finali contenuti.

Terre d'Ogliastra - Tagliatelle all'astice

Terre d'Ogliastra – Tagliatelle all'astice

 

L’articolarsi della serata veniva abilmente guidata dalle indicazioni del cameriere, che non proponeva un menu alla carta, ma indirizzava unilateralmente la scelta dei commensali, evitando di suggerire valide ed appetibili alternative. Di buon grado i Burricchi seguivano passivamente la corrente, concedendosi comunque la cernita del vino: vermentino di Gallura DOCG Funtanaliras Oro, Cantina del vermentino Monti. Piacevole il benvenuto con flûte di prosecco e crostini al pomodoro fresco, che precedevano l’ingresso degli antipasti, contraddistinti da una discreta qualità complessiva e una ben misurata presentazione estetica: scampo e aragostella marinati, carpaccio di tonno con cipolle rosse e peperoni, carpaccio di salmone, cocktail di gamberi in salsa rosa, composti nella medesima ceramica da portata e accomodati in graziose conchiglie di capesante.

Terre d'Ogliastra - Verdesca in umido

Terre d'Ogliastra – Verdesca in umido

 

Convincente il primo piatto, unica vera eccellenza della cena: succulente, abbondanti e ben presentate tagliatelle all’astice, mentre il secondo, appassionatamente consigliato dal maître, non riusciva invero a soddisfare con pienezza le aspettative. Trattasi di verdesca in umido, con olive nere peperoni e patate, servita su splendido cartoccio di alluminio, ma dal sapore eccessivamente amarognolo, tanto da far suggerire a Jesus una alternativa più docile rispetto al condimento di olive.
Discutibile la qualità dei dessert che, seppur ben presentati, non potevano volgere in senso positivo le impressioni precedenti: panna cotta al creme caramel per il vostro amato e Marrocu, crespella alla crema e frutti di bosco per il Raschione Ettore. Dessert che, colpevolmente, non sono stati accompagnati da un appropriato e gradevole supporto alcolico.

Crespella alla crema e frutti di bosco

Crespella alla crema

Panna cotta al creme caramel

Pannacotta creme caramel

 

Assente il desiderato liquore alla liquirizia, e quantitativamente rilevante il numero di pietanze ingurgitate, i tre Burricchi sceglievano di concludere la serata, senza ulteriori integrazioni.
Costo complessivo finale, 52€ cadauno, da giudicarsi un 30% in eccesso, in relazione alla qualità media proposta.


Il ristorante “Terre d’Ogliastra” è di certo sede di intendimenti e spunti positivi, che molto probabilmente, con l’esperienza, potranno evolversi in una cucina di buona qualità. Riguardo il nostro caso particolare, comunque, nonostante i burricchi abbiano potuto condividere una piacevole serata di discreta soddisfazione alimentare, non possiamo in alcun modo soprassedere – così come accaduto in passato – ai gravi difetti manifestati, che incidono pesantemente e inevitabilmente sulla valutazione finale. Concludendo, ci permettiamo di dare due piccoli suggerimenti per contribuire al benessere ambientale degli avventori. In primis, sarebbe conveniente inserire per tempo il sistema di condizionamento, piuttosto che accogliere i clienti con una fastidiosa aria di chiuso.
Il secondo suggerimento è legato all’utilizzo dell’impianto di riproduzione acustica: valorizzarlo con una piacevole musica d’atmosfera sarebbe ben meglio, piuttosto che delegare questo onere a una dozzinale stazione radio.

 


VALUTAZIONE “Terre d’Ogliastra”: Un Burriccu.
Ristorante Terre d’Ogliastra Indirizzo: Corso V.Emanuele II 190, Cagliari
Telefono: 3453439541    [mostra in google maps]
 

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