☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆
mag 5 2013

Ristorante Da Renzo – Siamaggiore

 Scritto da Jesus | 4 commenti | Commenta

Da Renzo - Interno

Da Renzo – Interno

 

Quel burriccu sullo stagno di Cabras, che arriva a mezzogiorno tra due carroghe non interrotte da insulti, tutte a «gira qui» o «rallenta», a seconda dello sporgere del gomito dal finestrino, o del rientrare di questo, vien quasi a un tratto, tra un campo di carciofi a destra e il Tirso dall’altra parte; e il ponte della 131, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancora più sensibile al deretano le proprie buche, e segni il punto in cui l’asfalto cessa e il Raschione – ancorato ai sedili di dietro – inizia a ripigliar colore mentre l’Ingegner Marrocu, allontanandosi di nuovo dall’arrivo, lancia via il navigatore, e lascia il fato distendersi e condurli verso una nuova fantastica destinazione.
 

Da Renzo - Antipasti

Da Renzo – Antipasti

 

Sabato mattina. Dopo una settimana di delittuose ed insensate vicissitudini, il Triumvirato si ritrova congiunto e compatto, pronto ad affrontare una nuova sfida culinaria, che avrebbe condotto i burricchi ben oltre i confini del cagliaritano, fin addentro il fascino naturalistico della bassa valle del Tirso. Sfreccia la 150cv sulla “SS.131″, alla guida della quale l’auriga Jesus viene più volte incomprensibilmente richiamato alla tutela della incolumità altrui. Al suo fianco l’Ingegner Marrocu – prendendo spunto dai decennali (ventennali, trentennali) lavori mai completati sulla strada – rispolvera il suo discorso di investitura politica, che contrappone le viziose consuetudini locali alla riconosciuta efficienza teutonica. D’altro canto il Raschione Ettore, alloggiato posteriormente, prova ad attutire come può gli effetti delle sospensioni rigide e cerca di metabolizzare lo spavento cagionato da l’Ingegnere che, occultando inizialmente la sua presenza sulla autovettura, si era manifestato improvvisamente alle sue spalle, per poi prendere possesso del più comodo sedile anteriore.
 

Da Renzo - Insalata di Polpo

Insalata di Polpo

Da Renzo - Calamari in agrodolce

Calamari in agrodolce

 

Dopo circa un’ora di viaggio e un breve pellegrinare tra svincoli, incomprensibili segnaletiche, e rotonde non contemplate dalle mappe dei loro dispositivi elettronici, i Burricchi raggiungono infine la grossa pietra di calcare grezzo, su cui è scolpito il nome del ristorante che li avrebbe accolti: “Da Renzo”, in quel di Siamaggiore nei pressi di Oristano. Dopo l’ennesima discussione su quale lato del parcheggio dover scegliere, Jesus si accomoda sotto l’ombra degli alberi.
Dinanzi a loro, superata una solida cancellata di ferro nero, si presenta un ben tenuto prato inglese, al cospetto del quale si erge una villa, presumibilmente edificata negli anni ’70, piuttosto sobria nello stile e nelle dimensioni. Dopo poco, ci si rende conto che la villa è in realtà il cuore germinale di una struttura che, con il passare delle stagioni, è andata via via ampliandosi, in modo particolare in direzione Sud-Est dove, in ideale raccordo rispetto all’ossatura originale, si estendono le più moderne mura di una sesquipedale sala da pranzo.
 

Da Renzo - Cartocci di fritto misto

Cartocci di fritto misto

Da Renzo - Cruditè di cozze e ostriche

Cruditè di cozze e ostriche

 

Al suo interno quest’ultima, si presenta come un interminato giardino coperto, sormontato da una gigantesca intelaiatura lignea, priva di qualsivoglia sostegno strutturale intermedio che possa interrompere la prorompente continuità degli spazi. La superficie, viene invero occasionalmente conquistata dalle radici e dal fusto di piante di ciliegio in fiore, di nespoli e (immaginiamo) di ficus, che sovrastano i tavoli e le sedie color del cielo, mentre le pareti tutt’attorno – che si alternano a vetrate di discutibile fattura – richiamano in maniera inequivocabile il contrasto cromatico del torrone alle nocciole, il cui motivo viene insistentemente riproposto nelle rifiniture esterne. Sul lato sud della sala, oltre che alla estesa zona barbecue a vista, si può apprezzare una imponente apertura di vetri colorati che, pur indirizzando il pensiero verso un moderno spazio di culto, risulta essenziale nel conferire a tutto l’ambiente il giusto grado di luminosità naturale. Ottimo e ben integrato nella copertura il poderoso impianto di condizionamento, mentre non capiamo francamente il tema musicale anni ’90 proposto e diffuso nell’aere.
Addentrandosi oltre la sala, ci si può imbattere nella zona relax del complesso, composta da prato inglese, vari gazebo, divani e dormeuse, una elegante piscina e le suite per gli ospiti. Interessante la presenza decorativa di una curiosa imbarcazione, poi accertata come proveniente dalla Tanzania, inizialmente riconosciuta da Jesus come rudere locale tra la scomposta e inopportuna ilarità generale.
 

Da Renzo - Lorighittas all'astice

Da Renzo – Lorighittas all’astice

 

Il personale di servizio e la cucina, hanno di certo l’impostazione e le tempistiche necessarie per soddisfare, con metodica organizzazione, un grande numero di avventori (la struttura è in grado di gestire 600 coperti, cerimonie e convegni), ma nell’occasione dobbiamo registrare che l’ottimo lavoro della esperta maître non veniva impeccabilmente supportato dagli altri camerieri, i quali ci sono apparsi ben più superficiali ed apatici. A farne le spese, ad esempio, la rituale teatralità dell’assaggio del vino, negata all’Ing.Marrocu dopo una ben ponderata analisi della carta delle etichette, interamente referente e dedicata alle produzioni autoctone. Ad ogni modo, la scelta è ricaduta, in esordio, su un ottimo Vermentino di Gallura DOCG “Vigna ‘Ngena” Capichera (premiato con 2 bicchieri gambero rosso) per poi mutare verso un sublime “Tuvaoes” DOC delle aziende vinicole Cherchi.
 

Da Renzo - Fregola pesto e rana pescatrice

Fregola pesto e pescatrice

Da Renzo - Fregola ai crostacei

Fregola ai crostacei

 

Durante la contrattazione del nostro percorso culinario, la intraprendente maître ci racconta brevemente la storia e i meriti del “Da Renzo”, primo ristorante ad aver lanciato i prodotti della cantina Argiolas, in particolare il “Costamolino”, non essendo probabilmente consapevole di interloquire con l’incarnazione della sua stessa nemesi. Altrettanto lodevole pare la riscoperta, in tempi non sospetti, di tradizioni culinarie dimenticate, come l’utilizzo delle “Lorighittas” o della fregola sarda, con tanto di deposito di un marchio commerciale ad hoc. Ad ogni buon conto i tre, consapevoli della nomea e dei pregi del ristorante, cercavano subito di far mutare quella che doveva essere una «piccola degustazione» di antipasti (obbligatoriamente di mare) in una «grande degustazione» con integrazioni ed aggiunte varie. A seguire, richiedevano gli inevitabili primi piatti con subitanea prelazione di un secondo, ancora da definire. Nonostante facessero capolino nel menù alcuni inquietanti asterischi tutelativi, venivamo rassicurati sul fatto che tutti i prodotti erano freschissimi, in particolar modo i crostacei, che potevamo facilmente individuare, dimenarsi nel grande acquario in fondo alla sala.
 

Da Renzo - Grigliata

Da Renzo – Grigliata

 

In effetti la cucina del “Da Renzo” non è sofisticata o tralignante le tradizioni povere della zona ma, basata su materie prime di altissimo livello, visita ed individua accostamenti di sapori che ci sono apparsi deliziosi nella loro semplicità, a partire dalle ottime bruschette di pane carasau con olio d’oliva autoctono, e da un pre-antipasto costituito da filetti di alice su letto di pomodoro e basilico, e condimento di olio extravergine. Il profumo e il sapore del basilico della casa, ci è rimasto impresso fino alla fine del pranzo.
Gli antipasti sono poi proseguiti con: impressionate carpaccio di tonno (quasi impalpabile al tatto, ma intensissimo al gusto) con capperi e fragole; insalata di polpo con patate, rucola e prezzemolo; ottimi cubetti di pesce spada su crema di peperoni e spolverata di bottarga; insalata di gamberi, rucola, cavolfiore e cardi selvatici; sublimi calamari in agrodolce con olio e cipolle; vigorosa cruditè di cozze e ostriche di Arborea; gustosissimi cartocci di fritto misto con gamberi, murena e mangiatutto.
 

Da Renzo - Dessert

Da Renzo – Dessert

 

L’unico incidente, dal punto di vista della cucina, per il “Da Renzo”, lo dobbiamo registrare per uno dei primi piatti. Infatti, mentre non possiamo esimerci dal qualificare come straordinarie la fregola “Corona” ai crostacei di Jesus (verosimilmente gamberi e aragostelle) con pomodoro e prezzemolo, e quella al pesto e rana pescatrice del Raschione, dobbiamo pur rilevare come l’esigente Ing.Marrocu abbia denunciato un eccesso di acidità e di rosolamento dell’aglio nelle sue lorighittas all’astice, tanto da ingenerare il subitaneo intervento della maître, con conseguente replicazione del piatto; quest’ultimo, invero, veniva presentato, in seconda istanza, in composizione impeccabile, e quindi condiviso nelle ceramiche degli altri commensali dalle quali, nel frattempo, l’ingegnere aveva famelicamente attinto. Un cantuccio v’era rimasto, negli allenati stomachi dei Burricchi, per un secondo piatto, nella fattispecie una piccola grigliata di seppie e calamari, cotti alla perfezione nel barbecue. Infine i dessert: coppa di fragole di stagione, zucchero e limone, condita da foglioline di menta per l’Ing. Marrocu; imperiale crema catalana – l’ing.Marrocu dopo averla assaggiata dichiarava di non averne mai gustata una così buona, nonostante non fosse preparata sul momento dato il cuore sensibilmente freddo – per Jesus; coppa di tiramisù per il Raschione. Oltre ai dolci comandati, ci è stato offerto un assortimento di dolcetti sardi, composto da amaretti di mandorle, dolce gattò, gueffus, bianchini e pabassinas. Il pranzo si concludeva quindi con dei caffè e un Rum “Santiago de Cuba” extra anejo, invecchiato 20 anni per il Raschione. Costo finale dell’operazione: 76 euro cadauno – integrati a 80 – che riteniamo adeguati in relazione alla qualità della cucina e delle bottiglie di vino tracannate, un po’ di meno in riferimento al servizio, non sistematicamente di altissimo livello (ad esempio, sul finale, nel difetto di non suggerire esplicitamente un vino passito per un giusto accompagnamento dei dolci).
Per dovere di cronaca, registriamo la personale iniziativa dell’Ing.Marrocu di voler contribuire istantaneamente e in solido al costo dei viaggio a favore di Jesus, mentre non dubitiamo che il Raschione – depositario dell’IBAN del suddetto – provveda al medesimo buon costume, seppure stimolato e con qualche giorno di dilazione.

 

Il Ristorante “Da Renzo” è una splendida realtà polivalente, collocata nell’incanto della valle del Tirso che, oltre a spendersi in maniera impeccabile nell’organizzazione di cerimonie ed eventi, offre all’avventore un sicuro punto di riferimento in ordine alla migliore espressione della ristorazione isolana. Eccellente la qualità della cucina, mentre sono da accordare alcuni aspetti del servizio, cosa che comunque non compromette l’attribuzione di un giudizio sintetico di elevato prestigio: quattro burricchi, meno meno.

 


VALUTAZIONE “Da Renzo”: Quattro Burricchi.
Ristorante Da Renzo Indirizzo: S.S.131 Km 99, Siamaggiore – OR
Telefono: 3355294141    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 


giu 3 2010

Ristorante Sa Piola: superbe!

 Scritto da Jesus | 35 commenti | Commenta

Sa Piola - Uscio

Sa Piola – Uscio

 

Partiamo da un aggettivo: eccellente. Partiamo da alcune precondizioni, necessarie ad esprimere un simile giudizio: classe, ospitalità, cura dei dettagli, abbondanza, qualità.
I tre Triumviri, per l’occasione declinati e contratti nell’originale binomio “due burricchi”, hanno ormai raffinato un loro personale e rigoroso cicciometro di giudizio,  che li spinge a pretendere, per le ciccionate del sabato, locali sempre più ricercati, di nicchia, in grado di soddisfare le perversioni alimentari più spinte.
Assente il Raschione Ettore, per impegni di diverso spessore alimentare – nella fattispecie matrimonio in località non meglio precisata per le solite esigenze di riservatezza – cosa ha dunque portato i due affamati burricchi ad inerpicarsi sulla Via Santa Margherita, salire le ripide scale di un angusto vicoletto, fino a varcar la soglia del pittoresco ristorante cagliaritano?
I due convergevano dal medesimo punto focale: il periodico esame del corso CCNA CISCO, ma con due stati d’animo ben differenti; Jesus era pacato e soddisfatto, per aver superato una volta di più l’ostacolo senza particolari sforzi applicando la filosofia “massimo risultato con il minimo (ancor più minimo sarebbe stato difficile) sforzo”; l’apprensivo burriccone era invece reduce da una notte insonne, fatta di privazioni e sacrifici, di cui abbiamo ampiamente discusso nel post precedente. C’è veramente da dire: meskino.

Sa Piola - Karmis

Sa Piola – Karmis



L’ambientazione del ristorante, come tutto il resto tra l’altro, é veramente ben curata anche dal punto di vista estetico. Il tema é chiaramente la cucina e le tradizioni sarde; il locale si presenta come una vecchia osteria o un’antica cantina, calda, accogliente e sobriamente decorata con arredi e suppellettili della vita contadina. Gli spazi sono abbastanza limitati, ma scientemente distribuiti, tanto da dare all’ambiente il giusto contesto familiare, unitamente alla praticità funzionale. Un contorno di musica tradizionale avvolge soffusamente il locale, e fa da sfondo alle composte ed educate parole del sig. Giuseppe, che si prodiga in mille attenzioni e  suggerimenti verso gli avventori, accompagnando il servizio di ogni portata ad una puntigliosa opera di divulgazione etno-gastronomica.
Particolare non da poco sono le buone proprietà linguistiche del personale, che consentono una interazione attiva nei confronti dei clienti non indigeni.

Sa Piola - Melanzane e pomodorini

Sa Piola – Melanzane e pomodorini



Accolti con gentilezza estrema e accomodati in un tavolo comodo e spazioso, i due affamati burricchi mettono subito in mostra la loro esuberanza alimentare, programmando un pranzo fatto di antipasti, primo, secondo dolce. Il comprensivo e oculato Giuseppe, consapevole dell’estrema abbondanza delle porzioni nel proprio menu, mette subito in guardia gli spavaldi burricchi da una possibile scelta autolesionistica, riportandogli a più miti consigli. Tale ammonimento, almeno per quanto riguarda il burriccone Pg, si rivelerà lungimirante.
Nondimeno i due negoziano l’importante definizione del vino che accompagnerà tutto il pasto. La scelta ricade su una bottiglia ottimamente accomodata di squisito bianco Tharros Karmis ; IGT della valle del Tirso, pluridecorato medaglia d’oro al “Vinitaly” 2009, nonché menzione speciale nell’edizione 2010. Che classe!
L’assaggio della bottiglia appena stappata, é solo il primo dei tanti piaceri che, di lì a poco, avremmo concesso al nostro palato.

Sa Piola - Fregola con cozze

Sa Piola – Fregola con cozze


Da questo momento in poi inizia una serie impressionante di antipasti, assolutamente eccezionali in termini di quantità, qualità, originalità e ricercatezza. Iniziamo con una particolarissima e gustosissima zuppa di melanzane, con pomodorini e basilico, servita in una caratteristica ciotola di terracotta. Menzioniamo in maniera particolare i pomodorini rossi, caratterizzanti quasi tutte le pietanze, che si facevano apprezzare per il prezioso sapore intenso e un inebriante profumo di stagione.
E’ seguita una altrettanto inconsueta quanto deliziosa fregola fredda, con cozze, vongole, pomodorini e basilico.

Sa Piola - salumi e formaggi

Sa Piola – salumi e formaggi




Ci scuseranno i nostri lettori se ci sfuggirà qualche leccornia che ci é stata presentata, ma la frequenza di arrivo e l’impegno di consumazione sono stati così elevati, da anestetizzare in alcuni momenti il nostro probo senso del dovere.
Oltre ai numerosi antipasti di mare, abbiamo avuto occasione di assaggiare prelibatezze di terra provenienti da ogni angolo della Sardegna: un assortimento completo di ricercati salumi e formaggi – tra i quali  il celeberrimo “Casizolu” di Santu Lussurgiu – scenograficamente presentati sopra un letto di pane carasau, adagiato su un tradizionale tagliere di legno: spettacolo!
Al pari dei pomodorini, il pane carasau é stata una costante decorativa riproposta nell’incedere degli antipasti – usato come contorno, a volte impiegato per ragioni decorative, a volte pienamente integrato con lo specifico alimento.

Sa Piola - Frittura mista

Sa Piola – Frittura mista



Sebbene la foto di destra mostri uno splendido e abbondante vassoio di frittura mista, diciamo subito che non si tratta di un “secondo piatto”, postseguente i deliziosi antipasti sopra citati, bensì una nuova leccornia, formalmente inquadrata nella infinita serie degli antipasti medesimi.
Frittura, ammettiamolo, cucinata in maniera divina: varia, saporita, croccante, con un gusto che si accompagnava in maniera brillante ad un buon calice di Karmis.
A questo punto del pranzo. Jesus, ha scorto i primi cenni di cedimento negli occhi vitrei del burriccone, chiaramente sottotono per effetto della nottata persa a studiare con le orecchie basse.
Cominciava purtroppo a intravedersi lo spettro di una inconsueta quanto indecorosa ritirata strategica. Jesus cercava di sostenere emotivamente il burriccu, ricordandogli il tono di sfida con cui avevano accolto la cautela suggerita dal Sig.Giuseppe.

Sa Piola - Treccia Polpo, polpette

Sa Piola – Treccia Polpo, polpette



Ma quest’ultimo, professionalmente stimolato dai due saccenti burricchi, sadicamente rilanciava mettendo in tavola una nuova serie di piatti fenomenali. A parte la treccia con piselli e le polpettine di carne, piatto preferito del burriccone, Jesus non poteva che chinare il capo di fronte al capolavoro del cuoco: carpaccio di polpo con sottili scaglie di patate, decorato con delizioso aceto balsamico. Màestro!
A parte questo, senza poter purtroppo pubblicare altrettante foto per esigenze di spazio (chiunque può cmq richiederci la documentazione completa), citiamo l’assaggio di una delicatissima burrida…

Sa Piola - Cozze e pomodorini

Sa Piola – Cozze e pomodorini


…preparata con un superbo dosaggio della componente acetilica, un buonissimo quanto non meglio identificato pesce di lago, semplicemente accompagnato dai consueti pomodorini e tante altre piccole specialità che, nell’estasi alimentare alla quale eravamo ormai elevati, sono state metabolizzate come effimere componenti oniriche.
Realissima e concreta é stata invece l’ ennesima squisitezza; cozze in salsina di pomodoro e basilico: superbe!
Le cozze solitamente concludono i nostri antipasti“, ha proferito l’ormai pontificando sig.Giuseppe, presentandosi soddisfatto di fronte ai burricchi, progressivamente annientati da tale magnificenza.
Jesus avrebbe ben volentieri disquisito sull’avverbio “solitamente”,  teorizzando un livello di elevazione spirituale superiore, ma gli occhi e le parole del ciccione Pg erano più che eloquenti: “Pietà, non ce la faccio più!
Il vostro amato accoglie quindi la supplica. Il primo, già in precedenza ordinato, arriva prima che i due riescano a terminare tutto quello che c’era in tavola. Che umiliazione!

Sa Piola - Lorighittas scampi e gamberi

Sa Piola – Lorighittas scampi/gamberi


Trattasi di un delizioso piatto di lorighittas di Morgongiori, con scampi, gamberetti e i consueti deliziosi pomodorini rossi. Non vi inganni però l’ampiezza dell’intrare; quello che sembra una semplice ceramica bianca, accomodante  un sottile strato di pasta, ha in realtà un basamento cilindroidale fondo che nasconde, forse per una sottile quanto originale funzionalità psicoattiva, una quantità rilevante di pasta.
Con grandissima fatica, purtroppo, il burriccone Pg é riuscito a terminare il suo piatto, tanto da far desistere lo stesso Jesus da una ulteriore richiesta di supporto alimentare. Gia’ lui mentalmente pregustava la possibilità di addentare la declamata spigola alla vernaccia che, interpolando la qualità delle pietanze fin lì assaporate,  sarebbe stata certamente squisita.
Ci ripromettiamo di tornare nuovamente a “Sa Piola” (osteria, taverna, trattoria. cfr ichnusa.net) per completare l’opera che, per motivi di burriccaggine del soggetto ainino, é stata lasciata a metà.

Pannacotta al caramello

Sa Piola – Pannacotta al caramello


Siamo quindi passati direttamente al dessert, scelti tra tante validissime alternative di cucina tradizionale, istanziate in maniera rigorosamente artigianale e riproposte con l’ormai accertata cura maniacale e attenzione per i dettagli.
L’immagine che vi regaliamo penso lasci trasparire in tutta la sua efficacia quanto finora affermato, senza  necessitare ulteriori dettagli esplicativi. La pannacotta al caramello di Jesus é uno dei dessert più squisiti che egli abbia mai avuto modo di assaggiare.
Descriviamola con un’esclamazione che, in virtù della presenza di co-avventori stranieri nei tavoli vicini, abbiamo più volte avuto modo di sentire durante il pranzo: “that’s absolutely, delicious“!

Sa Piola - Sebada

Sa Piola – Sebada e miele


Per quanto riguarda la sebada, come d’abitudine richiesta dal ciccione Pg, é stato sufficiente domandare con quale miele l’avrebbero preparata, per trovarsi sul tavolo un cestino contenente una serie di vasetti e – particolare non da poco – altrettanti cucchiaini puliti, necessari a un condimento personalizzato.
Congiuntamente ai dessert ai due burricchi é stata offerta una ben decorata ampolla di squisito moscato, probabilmente casalingo.
Il pranzo come di consueto si chiudeva con il caffé di rito, e anche qui abbiamo avuto una gradita sorpresa; dopo essere andati incontro ad una attesa insolitamente anomala, viste la solerzia e la frequenza con cui le portate si erano fino ad allora manifestate, Jesus esplicita una sua intuizione con annesso proponimento celebrativo: “Se arriva al tavolo con la caffettiera in mano, mi alzo in piedi e lo chiamo màestro!”.
Così é stato: caffè preparato alla moka, servito su tazzine dal sapore tradizionalmente familiare.

Sa Piola - Moscato di Sardegna

Sa Piola – Moscato di Sardegna


A quel punto, considerando una simile progressione di prelibatezze, gentilezze e attenzioni, qualsiasi cifra pagata sarebbe stata adeguata. I novanta euro complessivi sono quindi volontariamente diventati cento, in segno di gratitudine e ammirazione per tale amorevole impegno nel proprio lavoro e premure per i propri clienti, ormai ahimè merci rare in una città nella quale dovrebbero essere la norma, in virtù di una pretesa vocazione turistica.
Ci sentiamo quindi di consigliare “Sa Piola”, per qualsiasi occasione e anche per qualsiasi tasca; mangiare i soli antipasti dovrebbe essere un piatto più che abbondante per qualunque soggetto metabolicamente normodotato.
Prima di concludere questo lunghissimo ma doveroso elogio del ristorante, il vostro amato Jesus vi ricorda in maniera esplicita, come richiesto da alcuni fan, il servizio (gratuito) di avviso sugli aggiornamenti del sito via SMS.

Seu Deu (§) SMS Servicewww.seudeu.com/sms
Non perdetevi neanche una recensione: paga Jesus!



VALUTAZIONE “Sa Piola”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Sa Piola Indirizzo: Vico Santa Margherita 3, Cagliari
Telefono: 070666714    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook