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Ristorante Terre d’Ogliastra – Cagliari

 Scritto da Jesus il 23 gennaio 2012 alle 21:50 12 commenti | Commenta

Terre d'Ogliastra - Interno

Terre d'Ogliastra – Interno

 

Dalla terra umida della costa, una torre emerge imponente, a spezzar il bizzarro profilo delle rocce di levante, proprio lì dove l’effluvio dei pensieri ha sapore di sgomento e d’attesa, sospinto dall’angoscioso lamentarsi del mare.
Nulla di mite, nulla di ubriacante, è l’attendere il pericolo per non andare a scovarlo, reagendo passivi e immobili alla voce fioca di una lontana e non remota possibilità.
Trafigge il cielo, solleva lo sguardo e infine innalza e sostiene l’orizzonte, avvicinando il pericolo per tenerlo distante. E’ una Torre di guardia, che domina una notte senza luna, di mezzo millennio fa.

Terre d'ogliastra - Tabernacolo S.Crispino

Terre d'ogliastra – Tabernacolo S.Crispino

 
Al di là del “mare bianco di mezzo”, le scorribande dei corsari saraceni, imbrigliavano un tempo la Terra sarda d’Oriente – a noi donata dal Padre di Jesus -, nella sua perigliosa prigione d’acqua salata.
Secoli più tardi, non in Ogliastra ma nella città di Cagliari, un nuovo godurioso bastione poteva emergere lungo le rive del Corso Vittorio Emanuele.
Non più elemento di difesa, ma ora di bellicosa accoglienza, nei confronti dei nuovi pirati, naviganti il mare della lussuria alimentare.
Nel brillante chiarore della notte, dal mare abbordavano la Terra, questo passato, tiepido Sabato di Gennaio, tre impavidi asinini corsari. Jesus, Raschione Ettore e Ing.Marrocu.

Terre d'Ogliastra - Crostini

Terre d'Ogliastra – Crostini

 

Due i vascelli impiegati nella razzia: la variopinta caravella del Raschione Ettore, trascinata dal comandante Jesus, coraggiosamente andava all’assalto dell’arrocco, mentre la timida vela dell’Ing.Marrocu, si produceva in una poco decorosa strategia della latenza, giungendo comodamente, e con colpevole ritardo, a destinazione … ovviamente a battaglia conclusa!
Ristorante Terre d’Ogliastra, già “San Crispino”, coinvolto  in un recentissimo cambio di gestione, ma non in uno strutturale rinnovo dei locali. L’unica sala del ristorante si estende dal piccolo bancone prossimo all’ingresso, fino alle cucine, allargandosi lateralmente per offrire un più appartato e intimo alloggio ad alcuni tavoli in stile classico moderno, dove i burricchi vengono accomodati.

Terre d'Ogliastra - Antipasti di mare

Terre d'Ogliastra – Antipasti di mare

 

Tonalità color panna e arancio, alcuni elementi d’arredo di ricercata raffinatezza e i lampadari a goccia, danno all’ambiente un aspetto piuttosto luminoso ed elegante, eccezion fatta per qualche spigolosa stonatura come – ci spiace dirlo – il tabernacolo dedicato a San Crispino, che poco si integra nel tema complessivo generale (o se volete il viceversa).
Gentili, attenti e volenterosi i due  titolari/camerieri – sintetizzabili nel binomio Ma.Mi., Michele e Mariano – che professionalmente si alternano ai tavoli.
Tali buoni proponimenti, non erano però sufficienti, nell’occasione particolare, per evitare spiacevoli distrazioni, quali la presenza di vistose macchie sulla tovaglia in stoffa, alcune posate e bicchieri sporchi, e un pavimento non perfettamente lustro. Responsabilità attribuita all’approssimativo lavoro del lavapiatti, ma di non facile giustificazione, seppure trattasi di difetti dagli effetti finali contenuti.

Terre d'Ogliastra - Tagliatelle all'astice

Terre d'Ogliastra – Tagliatelle all'astice

 

L’articolarsi della serata veniva abilmente guidata dalle indicazioni del cameriere, che non proponeva un menu alla carta, ma indirizzava unilateralmente la scelta dei commensali, evitando di suggerire valide ed appetibili alternative. Di buon grado i Burricchi seguivano passivamente la corrente, concedendosi comunque la cernita del vino: vermentino di Gallura DOCG Funtanaliras Oro, Cantina del vermentino Monti. Piacevole il benvenuto con flûte di prosecco e crostini al pomodoro fresco, che precedevano l’ingresso degli antipasti, contraddistinti da una discreta qualità complessiva e una ben misurata presentazione estetica: scampo e aragostella marinati, carpaccio di tonno con cipolle rosse e peperoni, carpaccio di salmone, cocktail di gamberi in salsa rosa, composti nella medesima ceramica da portata e accomodati in graziose conchiglie di capesante.

Terre d'Ogliastra - Verdesca in umido

Terre d'Ogliastra – Verdesca in umido

 

Convincente il primo piatto, unica vera eccellenza della cena: succulente, abbondanti e ben presentate tagliatelle all’astice, mentre il secondo, appassionatamente consigliato dal maître, non riusciva invero a soddisfare con pienezza le aspettative. Trattasi di verdesca in umido, con olive nere peperoni e patate, servita su splendido cartoccio di alluminio, ma dal sapore eccessivamente amarognolo, tanto da far suggerire a Jesus una alternativa più docile rispetto al condimento di olive.
Discutibile la qualità dei dessert che, seppur ben presentati, non potevano volgere in senso positivo le impressioni precedenti: panna cotta al creme caramel per il vostro amato e Marrocu, crespella alla crema e frutti di bosco per il Raschione Ettore. Dessert che, colpevolmente, non sono stati accompagnati da un appropriato e gradevole supporto alcolico.

Crespella alla crema e frutti di bosco

Crespella alla crema

Panna cotta al creme caramel

Pannacotta creme caramel

 

Assente il desiderato liquore alla liquirizia, e quantitativamente rilevante il numero di pietanze ingurgitate, i tre Burricchi sceglievano di concludere la serata, senza ulteriori integrazioni.
Costo complessivo finale, 52€ cadauno, da giudicarsi un 30% in eccesso, in relazione alla qualità media proposta.


Il ristorante “Terre d’Ogliastra” è di certo sede di intendimenti e spunti positivi, che molto probabilmente, con l’esperienza, potranno evolversi in una cucina di buona qualità. Riguardo il nostro caso particolare, comunque, nonostante i burricchi abbiano potuto condividere una piacevole serata di discreta soddisfazione alimentare, non possiamo in alcun modo soprassedere – così come accaduto in passato – ai gravi difetti manifestati, che incidono pesantemente e inevitabilmente sulla valutazione finale. Concludendo, ci permettiamo di dare due piccoli suggerimenti per contribuire al benessere ambientale degli avventori. In primis, sarebbe conveniente inserire per tempo il sistema di condizionamento, piuttosto che accogliere i clienti con una fastidiosa aria di chiuso.
Il secondo suggerimento è legato all’utilizzo dell’impianto di riproduzione acustica: valorizzarlo con una piacevole musica d’atmosfera sarebbe ben meglio, piuttosto che delegare questo onere a una dozzinale stazione radio.

 


VALUTAZIONE “Terre d’Ogliastra”: Un Burriccu.
Ristorante Terre d’Ogliastra Indirizzo: Corso V.Emanuele II 190, Cagliari
Telefono: 3453439541    [mostra in google maps]
 

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12 Commenti su “Ristorante Terre d’Ogliastra – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    Serata uggiosa per il Triumvirato, questa volta raccolto nel giorno in cui Egli si riposò, e un centro di Cagliari piuttosto trafficato e popolato, che ostacola il cammino verso la meta designata per la serata, serata che ci si sarebbe aspettata povera di avvenimenti, vista la non poca difficoltà ha incontrato chi Vi scrive nei molteplici tentativi di trovare proprio una adeguata destinazione per il ricorrente Concilio Ainìno. Ettore chiama e i gestori rispondono: di domenica siamo chiusi, come recitano l’etica e le regole del libero mercato: feusu commenti ca**u si praxidi!!
    In verità proprio il San Crispino, che ha ceduto il nome alla nuova gestione, seppur mantenendo un piccolo presidio nella parete della sala principale, è stato un taboo per i Donkeys che ripetutamente hanno provato invano a riservare un tavolo, ma si sono scontrati contro l’impossibilità di contattare la precedente gestione gestione.
    Pace fatta coi fantasmi del passato, l’appuntamento culinario era ormai gravido di aspettative, quando una prima occhiata alla tovaglia maldestramente lavata del tavolo riservato a nome del solito incognito prestanome, riporta i tre esigenti avventori alle ciccionate nei peggiori bar di Caracas, ove la pulizia delle stoviglie è indice di debolezza e poca virilità, e nonostante un’approssimativa eleganza nelle forme e nei modi del personale in sala, non otteniamo una adeguatamente decisa reazione a una simile caduta di stile.
    L’assenza di menu nascondeva l’impossibilità di fare delle scelte nel percorso gastronomico proposto, o meglio imposto e la qualità del cibo ha avuto solo un piccolo sussulto di orgoglio nei primi piatti, mentre si è mantenuta al di sotto della sufficienza per tutto il resto.
    Il costo dell’operazione, nonostante gli appunti, sempre molto composti del caro Jesus sulle scelte fatte dal cuoco, ci è sembrato decisamente sovra dimensionato rispetto alla qualità del servizio offerto, sebbene snellito dall’applicazione di due livelli di sconto, di cui il primo utilizzato come indice di presunto trattamento di riguardo, mentre il secondo seguiva il fatto suggellava una serata decisamente al di sotto della sufficienza, l’impossibilità di usare il POS.
    Un burriccu meritato, e la prospettiva di una decenza decisamente lontana da raggiungere.
    Concludo informando i nostri lettori sul nuovo traguardo nella politica della qualità che i Donkeys da sempre perseguono, e che sarà sempre crescente grazie alla candidatura del nostro sempre (sovra)stimato Ing. Marrocu alla revisione di contenuti, che supponiamo che porterà le articolate recensioni dei somari ai vertici dell’eccellenza. In sostanza, il Marrocu si carica le responsabilità di eventuali imperfezioni dialettiche e si offre come collettore per eventuali insulti di circostanza.

  • roberto Dice:

    Voto complessivo: zero, assolutamente ZERO.
    Appena si entra si percepisce subito che è uno di quei locali fregatura; l’igene dell’locale, così come quello delle stoviglie lascia veramente a desiderare. Il cibo è “OSCENO”. Assenza di menù, sono loro a decidere cosa devi mangiare. L’antipasto era veramnte impresentabile e di pessima qualità, pieno di aceto per coprire il sapore rancido. Il Primo era palesemente riscaldato, la pasta era incollata e il gamberone messo per decorare era tutto fuorchè fresco.. Il secondo era imbarazzante: una sogliola bollita, finto gratinata spacciata per filetto di orata e come contorno una mezza patata anch’essa bollita, riscaldata al forno e riempita di spezie per sembrare più buona.
    Il vino non era in bottiglia ma era della casa, palesemente allungato. e il cesto del pane era composto da più avanzi di pane diverso. Niente Caffè perchè la macchina era rotta, niente mirto, ma solo limoncello di qualità scadente e ramazzotti(L’unica cosa accettabile della serata).
    Prezzo esorbitante, rispetto alla PESSIMA qualità del cibo. e infine niente pos, ma solo contanti.
    Insomma non lo consiglierei neanche al mio peggior nemico… Se posso dare un consiglio abbolite questo postaccio dalle vostre scelte future..

    • Jesus Dice:

      Mi spiace che anche tu non ti sia trovato bene. Giusto a livello indicativo, puoi dirci se la tua cena era veicolata da groupon o meno?

  • marco Dice:

    evitate questo ristorante perchè è uno schifo senza eguali!il cibo immangiabile..da bere praticamente non c è nulla..ed il prezzo è allucinante per un cesso del genere! EVITATE POSTI COSI!

  • marco Dice:

    e non eravamo vincolati da groupon.

  • VALERIA Dice:

    Allucinante, sono stata invitata a cena in quel postaccio, che ne io e neanche chi mi ha invitato conosceva. Senza stare li a descrivere il menù piatto per piatto, vi dico solo che quel pò che ho mangiato( ho lasciato quasi tutto nel piatto)l’ho fatto con la paura di finire in pronto soccorso per una lavanda gastrica.
    Bisognerebbe far intervenire la Asl in quanto a pessima igene del locale e cattivo stato del cibo, e la Finanza perchè oltre a farti pagare salato non ti rilasciano neanche una ricevuta. TUTTO IN NERO!! INSOMMA.

  • meri Dice:

    ABBIAMO CENATO DI SABATO SERA IN QUESTA BETTOLA CAMUFFATA DA RISTORANTINO SHIC è STATA UN’ESPERIENZA CHE NON RIPETEREI,POSTO ORRENDO E PESSIMO SERVIZIO,CIBO VERGOGNOSAMENTE SCADENTE. CI HANNO PROPOSTO ( LORO )UNA CENA A BASE DI PESCE ( CHE NON ABBIAMO VISTO )SURGELATO,ANTIPASTI RANCIDI,SPAGHETTI INCOLLATI CON FINTO GAMBERONE ,PER SECONDO MERLUZZO CHE NON DAREI NEMMENO AL MIO CANE. IL VINO IN CARAFFA , MEZZO CALICE A TESTA ( NON AVEVAMO GROUPON )NIENTE CAFFE’ PERCHE’ LA MACCHINA ERA GUASTA,CONTO SALATISSIMO 98 EURO IN DUE. CONSIGLIO,AL PROPRIETARIO DI ESSERE UN PO’ PIU’ DISPONIBILE E MENO ARROGANTE, AL CAMERIERE DI LAVARSI UN PO’ DI PIù ,DI LAVARE MEGLIO LE POSATE E I BICCHIERI,DI CAMBIARE IL CUOCO, DI RILASCIARE LO SCONTRINO, MA SOPRATUTTO DI SERVIRE DEL CIBO FRESCO E MANGIABILE. NON MI VEDRETE PIU’ E VI FARO’UNA CATTIVA PUBLICITA’

  • Jesus Dice:

    Ad onor del vero devo segnalare che, per quanto riguarda l’esperienza dei Donkey, lo scontrino fiscale è stato correttamente rilasciato. Qualora la cosa non avvenga, è diritto e dovere di ogni avventore pretenderlo e, in caso di interessata negligenza anziché distratto difetto, coinvolgere della questione le istituzioni responsabili, prima che lamentarsene a posteriori su questo sito.
    Il nostro giudizio non è stato positivo, ma certi eccessi manifestati negli ultimi interventi, paiono essere amplificati dal livore, piuttosto che misurati in funzione del reale svolgersi dei fatti.
    Invito quindi tutti alla pacatezza e alla moderazione. Grazie.

  • meri Dice:

    chiudete quel posto fà schifo!!!!!!!

  • Paolo Dice:

    Sarà stato per le “pacate” invocazioni di sopra, chissà, fatto sta che Terre d’Ogliastra pare abbia chiuso per davvero…

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