☆ recensioni del donkey challenge: le ciccionate nei migliori ristoranti di cagliari e della sardegna ☆ powered by seudeu.com ☆

Ristorante S’Arcunieri – Cagliari

 Scritto da Jesus il 9 ottobre 2011 alle 16:41 10 commenti | Commenta

S'Arcunieri – Ettore Ing.Marrocu

 

Si leva alta la tela del cielo, sopra l’orizzonte dei primi veri freddi giorni d’autunno.
Entro la cornice dorata delle emozionanti Romanze firmate Donkey Challege, una nuova pioggia di tempere colorate, tratteggia l’avventura pomeridiana di un Sabato d’Ottobre ricco di proponimenti e aspettative.
Ricco come la bianca luce del sole – solenne e mistico simbolo della vita nel fecondo dominio della Dea Madre -, si eleva alto verso il luminoso Sud, il fiammeggiate carro del Dio Apollo, dispensando senza parsimonia alcuna (o se volete, senza susunkaggine) l’interminato calore dell’esistenza umana.

S'Arcunieri – Interno


E’ calore di passione, di dissoluta lussuria, consumata nella sintesi dell’iride, nella ipostatica concupiscenza per Iris, messaggera degli Dei, mitologica amante dalle splendide ali dorate.
Albedica, scostumata passione, capace di dissolversi, nell’infinito riverbero dell’arcobaleno, per un sol breve e geloso piangere della tormentata Terra in cielo.
Di questa antica passione parliamo oggi, partendo dal quasi anonimo ingresso del  Ristorante “S’Arcunieri” (l’arcobaleno, nel dialetto di Escolca), sito in Cagliari nell’ampia e centralissima Via Sant’Avendrace.

S'Arcunieri – Antipasti di mare


Sono le costose “polo” Lacoste dello ieratico Ing.Marrocu e dell’impaziente Raschione Ettore a sottrarsi per prime, di fronte allo stilizzato simbolo del locale, al normalizzante e passionale abbraccio dei due amanti, esprimendo una individualità cromatica che solo l’insana sensibilità del
– come ormai spesso, parsimoniosamente assente – Burriccu Pg, riuscirebbe a descrivere con adeguata efficacia.
All’interno del ristorante, splendide pareti accese da fulve tonalità del giallo e dell’arancio, istoriano, con polisemiche rappresentazioni del greco Helios (Ἥλιος), l’improvvisata leggenda che vi abbiamo fin qui narrato.

S'Arcunieri - Polpette Gamberi Bottarga Cozze

S'Arcunieri – Polpette Gamberi Bottarga Cozze


L’aedo Jesus, accompagnato una volta di più dal gradito ospite auriga, Ing. VO, Il Raschione Ettore e l’Ing. Marrocu, si accomodavano quindi, sul morire della mattinata di Sabato – e venti minuti in anticipo rispetto alla prenotazione -, nelle imponenti sedie in legno massiccio del locale. La luminosa atmosfera, nel suo complesso, era sostenuta dal sapiente e distribuito utilizzo di eleganti punti luce, adornati da piccole plafoniere, garbatamente personalizzate.
Molto ben esteticamente integrati, ma non altrettanto contestualizzabili, fan bella mostra di sé alcuni riferimenti artistici alla lontana terra africana.

S'Arcunieri – Spaghetti al nero di seppia e ricci


Il servizio in sala era garantito da un unico gentile, preparato ed attentissimo, cameriere di origini venete – che il sempre perspicace Jesus riconosceva come romagnolo! – il quale, appena preso possesso del nostro tavolo, ci intratteneva con l’assaggio della prima delizia della giornata: pane carasau, accompagnato da salsetta con olio e pomodori ciliegini tritati. Talmente squisita nella sua semplicità, da poter affermare che possa valer la pena visitare “S’Arcunieri” esclusivamente per assaporare tale primizia!
Dopo la scelta del vino, un ineccepibile vermentino superiore IGT Colli del Limbara “Ruinas”, delle cantine Depperu, potevano arrivare i primi concordati antipasti di mare, serviti, come del resto tutte le altre pietanze, su signorili maioliche color nero lucido, in ricercato e antitetico contraltare con l’iridescente filosofia del ristorante. Che classe!

S'Arcunieri – Risotto al profumo di mare


Gli antipasti, dosatamente abbondanti, di ottima fattura e indiscussa originalità, si articolavano quindi in: culurgiones fritti con spruzzata di bottarga, polpi alla diavola, pesce spada con croccante fritto, polpette fritte di salmone, insalata di gamberi, rucola, pomodorini e aceto balsamico, sfoglie di bottarga con pomodoro, zuppa piccante di cozze.
A questo punto dobbiamo rilevare un incidente formale e sostanziale, da parte della cucina, nel presentare il primo piatto, comune ai quattro asinini commensali: spaghetti al nero di seppia e ricci di mare, che sarebbero apparsi di certo superbi, se non fossero stati conditi con una fastidiosa
– e presumiamo accidentale – generosità di sale. Se questo non ha impedito a Jesus, al Raschione Ettore e il V.O. di divorare comunque, e con voracità, gli spaghetti, il raffinato palato del querulo Ing.Marrocu è stato irremovibile.

S'Arcunieri – Turbante di spigola ai gamberi


Informato della questione, il mortificato cameriere ha provveduto a compensare velocemente l’accaduto, presentando (a tutti gli astanti!) uno straordinario “Risotto al profumo di mare”, con gamberi, cozze, arselle seppie, tanto da riuscire a strappare, al tronfio ingegnere, la suggestiva metafora calcistica: «cosa si può dire a un calciatore che, dopo aver fatto autogol, dribbla tutta la difesa avversaria e segna un gol spettacolare all’incrocio dei pali?!»
Lineare ed imponente, invero, la presentazione del secondo piatto: turbante di spigola su vellutata di zucchine, gamberi e crema di ricci. Favoloso!
Il più che abbondante pranzo, articolatosi quindi in antipasti, due primi piatti e un secondo,  poteva concludersi con un dessert leggero – eccezionale crema di limone per Ettore, sorbetto per l’Ing.Marrocu -, vari caffè e iper-alcolico mirto della casa.
Costo conclusivo, 42€ cadauno, da ritenersi più che adeguato, anche in funzione delle due prestigiose bottiglie di vino stappate e consumate nel corso del pranzo.
E’ quindi facile la sinossi della esperienza ora riportata. Il ristorante “S’Arcunieri” è senza dubbio una piacevole e raffinata destinazione per chi vuole sperimentare una cucina di alto livello, originale ma ancorata alle lontane tradizioni isolane, in un ambiente luminoso ed accogliente. Veramente ottimo il servizio. L’unica pecca della serata, magistralmente superata dal personale, ci impedisce, nostro malgrado, di andar oltre nel nostro giudizio sintetico, che rimane comunque di primissimo ordine.


VALUTAZIONE “S’Arcunieri”: Tre Burricchi.
Ristorante S’Arcunieri Indirizzo: Via Sant’Avendrace 124, Cagliari
Telefono: 0707342706    [mostra in google maps]
 

 Condividi su Facebook 

3 / 5 stars     

Commenti via Facebook

10 Commenti su “Ristorante S’Arcunieri – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    La curiosità scatenata da un termine sardo antico, da qualche tempo ricorrente nelle discussioni di gruppi di tali susunki avvezzi al low cost alimentare e perciò grandi consumatori di coupon di Groupon, spinge il buon Ettore a dirottare la carovana asinina a S’Arcuneri, proprio dopo aver in fase di prenotazione rifiutato, con il dovuto disprezzo del caso, un eventuale menu scontato acquistato per simili canali.
    Ricordiamo che il Triumvirato mira a valutare nella sua completezza un servizio di ristorazione che si auspica NON vincolato in partenza per futili motivi economici. Per questi motivi, pur rinnovando la mia stima professionale per l’idea e le grandi potenzialità di Groupon, tengo a ribadire che il donkeychallenge non sposerà tale servizio.
    L’ambientazione gradevole e una estrema professionalità e attenzione alla soddisfazione cliente del seppur solo cameriere che ci ha seguito è certamente degno di nota nel panorama della ristorazione cagliaritana, e personalmente avrei premiato questo aspetto con l’attribuzione di una menzione speciale o stella di merito.
    La cucina si è rivelata di altissimo livello, molto varia nell’assortimento e con porzioni abbondanti.
    Ottimi e particolari alcuni antipasti e sontuoso il secondo piatto.
    Una piccola sbavatura nel primo è stata rimediata alla grande con l’offerta di un piatto alternativo: che classe!! Completano il quadro una carta di vini di prestigio, seppur con una scelta di etichette non ampissima, e un’offerta di liquori della casa da accontentare qualsiasi intenditore.
    Mi spiace non avere argomenti per insultare il sempre (sovra)stimato Ing. Marrocu, se non per le sue affermazioni mendaci e omissioni nella comnicazione di turni di lavoro utili a stabilire il giorno e l’orario della ciccionata, che sarebbe potuta essere una più suggestiva e gradita ciccionata by night.

    • Ing. Marrocu Dice:

      Io invece vorrei insultare il Raschione Ettore sia per la dubbia provenienza della Lacoste, citata in sede di recensione, della quale è del tutto evidente il deperimento cromatico (vedasi foto) in ragione di una colorazione basata sull’utilizzo di pigmenti di origine cinese.
      In secondo luogo tengo a sottolineare l’impertinenza con cui lo stesso pretende di essere informato su argomenti coperti dal più alto riserbo e da una ben collaudata compartimentazione, la cui corruzione comporterebbe gravi rischi di catastrofe aerea.

      • Ettore Dice:

        sulla provenienza della mia lacoste parlano chiaro il certificato olografico di garanzia e lo scontrino associato più che gonfio. La colorazione scelta ricade in quello che si definisce stile e classe e da cui Lei è ancora distante. Comunque noto con piacere di essere riuscito nell’intento di trascinare il meno attivo Burriccu nella discussione.
        Dottore, è sempre un piacere!!..

        • Ing. Marrocu Dice:

          Io la ringrazio per lo sforzo orientato ad una mia più assidua partecipazione ai commenti post-recensione, ma l’ago della bilancia lo fa sicuramente una rara domenica libera da impegni professionali. Un saluto.

  • riccardo Dice:

    è un vero piacere leggere le vostre recensioni,tropu togas!

  • Paolo Dice:

    Non so se conoscete “Cronache di Bustos Domecq” scritto a 4 mani da Jorge Luis Borges e Adolfo Bioy Casares (in italia edito da Einaudi), a me la vostra prosa ricorda quella dei due grandi argentini che nel volumetto sopra nominato si divertirono divertendo i lettori cimentandosi nell’arte del racconto breve farcito di magniloquio rimandi alla classicità e un intelligente humour “in cauda” del periodo, spesso lapidario e conclusivo…proprio come il vostro. Leggere per credere! ..intanto si ingrossa ancora la già nutrita lista di ristoranti che vorre testare/tastare istigato dalla guida burricca..

  • Pg Dice:

    Mi pare di poter dire che l’esperienza del triumvirato ainino si sia conclusa in maniera più che soddisfacente … Mi piace inoltre sottolineare l’eccezionale metafora calcistica dello stimatissimo e rigorossisimo Ing.Marroccu non nuovo, ad onor del vero all’utilizzo di tali finiezze linguistiche.

Lascia un Commento