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Ristorante Sa Piola: superbe!

 Scritto da Jesus il 3 giugno 2010 alle 14:39 35 commenti | Commenta

Sa Piola - Uscio

Sa Piola – Uscio

 

Partiamo da un aggettivo: eccellente. Partiamo da alcune precondizioni, necessarie ad esprimere un simile giudizio: classe, ospitalità, cura dei dettagli, abbondanza, qualità.
I tre Triumviri, per l’occasione declinati e contratti nell’originale binomio “due burricchi”, hanno ormai raffinato un loro personale e rigoroso cicciometro di giudizio,  che li spinge a pretendere, per le ciccionate del sabato, locali sempre più ricercati, di nicchia, in grado di soddisfare le perversioni alimentari più spinte.
Assente il Raschione Ettore, per impegni di diverso spessore alimentare – nella fattispecie matrimonio in località non meglio precisata per le solite esigenze di riservatezza – cosa ha dunque portato i due affamati burricchi ad inerpicarsi sulla Via Santa Margherita, salire le ripide scale di un angusto vicoletto, fino a varcar la soglia del pittoresco ristorante cagliaritano?
I due convergevano dal medesimo punto focale: il periodico esame del corso CCNA CISCO, ma con due stati d’animo ben differenti; Jesus era pacato e soddisfatto, per aver superato una volta di più l’ostacolo senza particolari sforzi applicando la filosofia “massimo risultato con il minimo (ancor più minimo sarebbe stato difficile) sforzo”; l’apprensivo burriccone era invece reduce da una notte insonne, fatta di privazioni e sacrifici, di cui abbiamo ampiamente discusso nel post precedente. C’è veramente da dire: meskino.

Sa Piola - Karmis

Sa Piola – Karmis



L’ambientazione del ristorante, come tutto il resto tra l’altro, é veramente ben curata anche dal punto di vista estetico. Il tema é chiaramente la cucina e le tradizioni sarde; il locale si presenta come una vecchia osteria o un’antica cantina, calda, accogliente e sobriamente decorata con arredi e suppellettili della vita contadina. Gli spazi sono abbastanza limitati, ma scientemente distribuiti, tanto da dare all’ambiente il giusto contesto familiare, unitamente alla praticità funzionale. Un contorno di musica tradizionale avvolge soffusamente il locale, e fa da sfondo alle composte ed educate parole del sig. Giuseppe, che si prodiga in mille attenzioni e  suggerimenti verso gli avventori, accompagnando il servizio di ogni portata ad una puntigliosa opera di divulgazione etno-gastronomica.
Particolare non da poco sono le buone proprietà linguistiche del personale, che consentono una interazione attiva nei confronti dei clienti non indigeni.

Sa Piola - Melanzane e pomodorini

Sa Piola – Melanzane e pomodorini



Accolti con gentilezza estrema e accomodati in un tavolo comodo e spazioso, i due affamati burricchi mettono subito in mostra la loro esuberanza alimentare, programmando un pranzo fatto di antipasti, primo, secondo dolce. Il comprensivo e oculato Giuseppe, consapevole dell’estrema abbondanza delle porzioni nel proprio menu, mette subito in guardia gli spavaldi burricchi da una possibile scelta autolesionistica, riportandogli a più miti consigli. Tale ammonimento, almeno per quanto riguarda il burriccone Pg, si rivelerà lungimirante.
Nondimeno i due negoziano l’importante definizione del vino che accompagnerà tutto il pasto. La scelta ricade su una bottiglia ottimamente accomodata di squisito bianco Tharros Karmis ; IGT della valle del Tirso, pluridecorato medaglia d’oro al “Vinitaly” 2009, nonché menzione speciale nell’edizione 2010. Che classe!
L’assaggio della bottiglia appena stappata, é solo il primo dei tanti piaceri che, di lì a poco, avremmo concesso al nostro palato.

Sa Piola - Fregola con cozze

Sa Piola – Fregola con cozze


Da questo momento in poi inizia una serie impressionante di antipasti, assolutamente eccezionali in termini di quantità, qualità, originalità e ricercatezza. Iniziamo con una particolarissima e gustosissima zuppa di melanzane, con pomodorini e basilico, servita in una caratteristica ciotola di terracotta. Menzioniamo in maniera particolare i pomodorini rossi, caratterizzanti quasi tutte le pietanze, che si facevano apprezzare per il prezioso sapore intenso e un inebriante profumo di stagione.
E’ seguita una altrettanto inconsueta quanto deliziosa fregola fredda, con cozze, vongole, pomodorini e basilico.

Sa Piola - salumi e formaggi

Sa Piola – salumi e formaggi




Ci scuseranno i nostri lettori se ci sfuggirà qualche leccornia che ci é stata presentata, ma la frequenza di arrivo e l’impegno di consumazione sono stati così elevati, da anestetizzare in alcuni momenti il nostro probo senso del dovere.
Oltre ai numerosi antipasti di mare, abbiamo avuto occasione di assaggiare prelibatezze di terra provenienti da ogni angolo della Sardegna: un assortimento completo di ricercati salumi e formaggi – tra i quali  il celeberrimo “Casizolu” di Santu Lussurgiu – scenograficamente presentati sopra un letto di pane carasau, adagiato su un tradizionale tagliere di legno: spettacolo!
Al pari dei pomodorini, il pane carasau é stata una costante decorativa riproposta nell’incedere degli antipasti – usato come contorno, a volte impiegato per ragioni decorative, a volte pienamente integrato con lo specifico alimento.

Sa Piola - Frittura mista

Sa Piola – Frittura mista



Sebbene la foto di destra mostri uno splendido e abbondante vassoio di frittura mista, diciamo subito che non si tratta di un “secondo piatto”, postseguente i deliziosi antipasti sopra citati, bensì una nuova leccornia, formalmente inquadrata nella infinita serie degli antipasti medesimi.
Frittura, ammettiamolo, cucinata in maniera divina: varia, saporita, croccante, con un gusto che si accompagnava in maniera brillante ad un buon calice di Karmis.
A questo punto del pranzo. Jesus, ha scorto i primi cenni di cedimento negli occhi vitrei del burriccone, chiaramente sottotono per effetto della nottata persa a studiare con le orecchie basse.
Cominciava purtroppo a intravedersi lo spettro di una inconsueta quanto indecorosa ritirata strategica. Jesus cercava di sostenere emotivamente il burriccu, ricordandogli il tono di sfida con cui avevano accolto la cautela suggerita dal Sig.Giuseppe.

Sa Piola - Treccia Polpo, polpette

Sa Piola – Treccia Polpo, polpette



Ma quest’ultimo, professionalmente stimolato dai due saccenti burricchi, sadicamente rilanciava mettendo in tavola una nuova serie di piatti fenomenali. A parte la treccia con piselli e le polpettine di carne, piatto preferito del burriccone, Jesus non poteva che chinare il capo di fronte al capolavoro del cuoco: carpaccio di polpo con sottili scaglie di patate, decorato con delizioso aceto balsamico. Màestro!
A parte questo, senza poter purtroppo pubblicare altrettante foto per esigenze di spazio (chiunque può cmq richiederci la documentazione completa), citiamo l’assaggio di una delicatissima burrida…

Sa Piola - Cozze e pomodorini

Sa Piola – Cozze e pomodorini


…preparata con un superbo dosaggio della componente acetilica, un buonissimo quanto non meglio identificato pesce di lago, semplicemente accompagnato dai consueti pomodorini e tante altre piccole specialità che, nell’estasi alimentare alla quale eravamo ormai elevati, sono state metabolizzate come effimere componenti oniriche.
Realissima e concreta é stata invece l’ ennesima squisitezza; cozze in salsina di pomodoro e basilico: superbe!
Le cozze solitamente concludono i nostri antipasti“, ha proferito l’ormai pontificando sig.Giuseppe, presentandosi soddisfatto di fronte ai burricchi, progressivamente annientati da tale magnificenza.
Jesus avrebbe ben volentieri disquisito sull’avverbio “solitamente”,  teorizzando un livello di elevazione spirituale superiore, ma gli occhi e le parole del ciccione Pg erano più che eloquenti: “Pietà, non ce la faccio più!
Il vostro amato accoglie quindi la supplica. Il primo, già in precedenza ordinato, arriva prima che i due riescano a terminare tutto quello che c’era in tavola. Che umiliazione!

Sa Piola - Lorighittas scampi e gamberi

Sa Piola – Lorighittas scampi/gamberi


Trattasi di un delizioso piatto di lorighittas di Morgongiori, con scampi, gamberetti e i consueti deliziosi pomodorini rossi. Non vi inganni però l’ampiezza dell’intrare; quello che sembra una semplice ceramica bianca, accomodante  un sottile strato di pasta, ha in realtà un basamento cilindroidale fondo che nasconde, forse per una sottile quanto originale funzionalità psicoattiva, una quantità rilevante di pasta.
Con grandissima fatica, purtroppo, il burriccone Pg é riuscito a terminare il suo piatto, tanto da far desistere lo stesso Jesus da una ulteriore richiesta di supporto alimentare. Gia’ lui mentalmente pregustava la possibilità di addentare la declamata spigola alla vernaccia che, interpolando la qualità delle pietanze fin lì assaporate,  sarebbe stata certamente squisita.
Ci ripromettiamo di tornare nuovamente a “Sa Piola” (osteria, taverna, trattoria. cfr ichnusa.net) per completare l’opera che, per motivi di burriccaggine del soggetto ainino, é stata lasciata a metà.

Pannacotta al caramello

Sa Piola – Pannacotta al caramello


Siamo quindi passati direttamente al dessert, scelti tra tante validissime alternative di cucina tradizionale, istanziate in maniera rigorosamente artigianale e riproposte con l’ormai accertata cura maniacale e attenzione per i dettagli.
L’immagine che vi regaliamo penso lasci trasparire in tutta la sua efficacia quanto finora affermato, senza  necessitare ulteriori dettagli esplicativi. La pannacotta al caramello di Jesus é uno dei dessert più squisiti che egli abbia mai avuto modo di assaggiare.
Descriviamola con un’esclamazione che, in virtù della presenza di co-avventori stranieri nei tavoli vicini, abbiamo più volte avuto modo di sentire durante il pranzo: “that’s absolutely, delicious“!

Sa Piola - Sebada

Sa Piola – Sebada e miele


Per quanto riguarda la sebada, come d’abitudine richiesta dal ciccione Pg, é stato sufficiente domandare con quale miele l’avrebbero preparata, per trovarsi sul tavolo un cestino contenente una serie di vasetti e – particolare non da poco – altrettanti cucchiaini puliti, necessari a un condimento personalizzato.
Congiuntamente ai dessert ai due burricchi é stata offerta una ben decorata ampolla di squisito moscato, probabilmente casalingo.
Il pranzo come di consueto si chiudeva con il caffé di rito, e anche qui abbiamo avuto una gradita sorpresa; dopo essere andati incontro ad una attesa insolitamente anomala, viste la solerzia e la frequenza con cui le portate si erano fino ad allora manifestate, Jesus esplicita una sua intuizione con annesso proponimento celebrativo: “Se arriva al tavolo con la caffettiera in mano, mi alzo in piedi e lo chiamo màestro!”.
Così é stato: caffè preparato alla moka, servito su tazzine dal sapore tradizionalmente familiare.

Sa Piola - Moscato di Sardegna

Sa Piola – Moscato di Sardegna


A quel punto, considerando una simile progressione di prelibatezze, gentilezze e attenzioni, qualsiasi cifra pagata sarebbe stata adeguata. I novanta euro complessivi sono quindi volontariamente diventati cento, in segno di gratitudine e ammirazione per tale amorevole impegno nel proprio lavoro e premure per i propri clienti, ormai ahimè merci rare in una città nella quale dovrebbero essere la norma, in virtù di una pretesa vocazione turistica.
Ci sentiamo quindi di consigliare “Sa Piola”, per qualsiasi occasione e anche per qualsiasi tasca; mangiare i soli antipasti dovrebbe essere un piatto più che abbondante per qualunque soggetto metabolicamente normodotato.
Prima di concludere questo lunghissimo ma doveroso elogio del ristorante, il vostro amato Jesus vi ricorda in maniera esplicita, come richiesto da alcuni fan, il servizio (gratuito) di avviso sugli aggiornamenti del sito via SMS.

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VALUTAZIONE “Sa Piola”: Quattro Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Sa Piola Indirizzo: Vico Santa Margherita 3, Cagliari
Telefono: 070666714    [mostra in google maps]
 

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4.5 / 5 stars     

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35 Commenti su “Ristorante Sa Piola: superbe!”

  • ilenia Dice:

    Carissimo,

    oggi siamo stati a pranzo con amici a Sa Piola, e ci sentiamo di quotare in pieno tutti i Suoi commenti.
    Esiste forse la lode da aggiungere ai 5 burricchi? In questo caso, a nostro avviso, il ristorante la meriterebbe.

    Vorremmo ricordare anche noi in particolare l’ottima qualità del fritto, delle fave, delle interiora cucinate come le cucina mio padre (cacciatore) e la squisitezza delle linguine con scampi e funghi ‘ovuli’ al posto dei porcini.
    Come dessert, oltre alla panna cotta con salsa ai frutti di bosco, abbiamo ordinato un ottimo tiramisu preparato con i biscotti di Dorgali, e uno strudel di mele preparato con il pane carasau, rigorosamente cotto nel forno a legna, in luogo della pasta sfoglia.

    Grazie mille per il suggerimento, da questo momento Lei sarà per noi un punto di riferimento per la scelta dei ristoranti cagliaritani.

    Suoi affezionatissimi,
    Ilenia & Domenico

  • Jesus Dice:

    Quale gioia nel sapervi nostri affezionati lettori, e quale gioia sapere che le nostre indicazioni non restano parole vane ma servono come suggerimento importante per qualcuno.
    I quattro (non cinque) burricchi + menzione speciale assegnati al ristorante sono per ora il massimo, del tutto meritato, che abbiamo finora voluto concedere ai locali visitati.
    Abbiamo voluto così modulare la nostra scala di giudizio, nella sottintesa speranza di trovare un giorno un ristorante così sublime da meritare il 5o burriccu.
    Tornate a trovarci!

  • PiNNO Dice:

    Dovrebbe esserci un refuso nell’indirizzo:
    Vico Regina Margherita, non Santa! :-)

  • Pier Paolo Dice:

    non ci crede nessuno! quanto vi hanno pagato per questa recensione? (o vi siete presentati come persone che fanno recensioni culinarie?)
    La parola abbondante non c’entra nulla con sa piola (se non con il conto). Gli antipasti per due che avete messo nelle foto…erano lo stesso quantitativo che hanno messo a noi per 4 persone!!!
    non ci sarà una prossima volta di sicuro…perchè qualsiasi cifra va bene…ma non 30euro per un antipastino…che l’aperitivo fatto nel peggior bar ti lascia più sazio.
    e 90 euro in due per una cena descritta è una balla, perchè senza vino ne primo, ma solo con l’antipastino “degustazione del territorio” che è quello delle vostre foto abbiamo pagato 170€ in 4!!! …e 40 euro per aver mangiato solo uno scarso antipasto non li ho mai mai mai pagati nei migliori ristoranti di cagliari…figuriamoci in un posto dove ti danno le cozze non fresche o le porzioni contate a persona…o ti fanno pagare 5€ a testa di coperto…e in più anche il servizio…o il cameriere ti tratta da pezzente perchè ti spaventi quando vedi certi prezzi.

    BENE, ora sicuramente cancellerete pure questo commento…tanto…SE VOLTETE UN COLLETTO COI FIOCCHI ANDATECI PURE…SE AVETE SOLDI DA BUTTARE, CI SON TANTE MACCHINETTE DEL VIDEO-POKER.

  • Jesus Dice:

    Premesso che “Sa Piola” non è certamente un locale economico, come tra l’altro ben evidenziato dalla pubblicazione del costo finale, è questione soggettiva giudicare adeguata o meno la spesa in funzione della qualità proposta.
    Il tema del “quanto vi hanno pagato”, è insussistente per due ragioni. La prima è di ordine burriccu.
    Il 50% del piacere in ristorante è per noi pagare il conto, anche al fine di ostentare le nostre variopinte carte di credito. Quando questo impulso verrà a mancare, probabilmente non scriveremo più su questo blog.
    La seconda ragione è di ordine retorico. Alle tue affermazioni sarebbe facile replicare con: «quanto ti hanno pagato i ristoranti concorrenti per dare questo giudizio?».
    Esiste un terzo ordine di analisi del tuo post, che definirei psicoanalitico, a cui il freudiano Jesus tende a dare maggior credito. Come più volte ribadito, capita spesso che i burricchi diano uno sguardo alle recensioni di occasionali avventori dei ristoranti, su altri siti dedicati.
    Invito i nostri lettori a verificare quanto segue. Il 90% delle opinioni espresse sono classificabili in due categorie ben precise.

    1. E’ tutto buonissimo e si spende pure poco.
    2. Fa tutto cagare e si spende molto.

    La valutazione che ciascuno dà su un ristorante, dovrebbe essere espressa 30 secondi prima di ricevere il conto. In caso contrario, nella stragrande maggioranza dei casi, è il prezzo finale che costruisce, mentalmente e retroattivamente, il giudizio complessivo.
    Sintetizzerei questo strano ma diffuso fenomeno, evidente nella statistica, con una interiezione piuttosto illuminante: SUSUNKI!
    Per una analisi oggettiva, prendiamo in considerazione in maniera esclusiva e ponderata, le opinioni non ascrivibili alle due categorie precedenti.

    3. Si spende molto però è tutto buono
    4. Si spende poco ma fa cagare.

    Il tuo post è invece un esempio straordinario di categoria 2 tanto più che, ti faccio notare, è profuso di riferimenti ossessivi ai dettagli economici.
    L’impulso primario che può spingere qualcuno a “spendere” dieci minuti nello scrivere un commento di questa natura, impegnandosi ed esponendosi in prima persona, non può che essere (psicoanaliticamente parlando) un presunto torto non metabolizzato, nella fattispecie una spesa eccessiva rispetto alle intenzioni e all’attesa.

    Questo ovviamente non esclude il beneficio del dubbio che anche i migliori ristoranti, in certe situazioni occasionali, possano apparire non all’altezza della loro tradizione. La valutazione da noi espressa fa riferimento alla nostra esperienza personale, che si è ripetuta altre due volte con il medesimo risultato.

    • CASTEDDU1965 Dice:

      BELLISSIMA ANALISI DEL COMMENTO E DEI COMMENTI SUI RISTORANTI IN GENERE….PER QUANTO RIGUARDA SA PIOLA NON POSSO PRONUNCIARMI IN QUANTO NON HO AVUTO ANCORA LA FORTUNA DI AVERCI MANGIATO ….CONTINUATE COSI’ …CIAO…

  • franco Dice:

    ……Sicuramente avete esagerato nei commenti positivi……sembrate in società……quindi non mi fido dei vostri commenti , troppo di parte !!!! Ha ragione Pierpaolo…..

    • Jesus Dice:

      Hai ragione Franco, confesso: abbiamo passato due anni a frequentare ristoranti e a costruire un titanico castello di meravigliose cazzate, esclusivamente per pubblicizzare “Sa Piola”!

  • franco Dice:

    ……Ti sei offeso ?……scusa !

    • Jesus Dice:

      no per niente figurati, accetto tutte le opinioni, ma ovviamente ti rispondo con lo stesso tenore con cui è impostato tutto questo blog.

  • franco Dice:

    ……quindi ???? se questo è il vostro tenore cosa devo dedurre ?

  • franco Dice:

    ……modesto….!!!

  • Roberto Dice:

    Aiuto!!Concordo con Pier Paolo,prezzo alto e il mangiare non all’altezza.Colletto!Beng!!

  • Pg Dice:

    Sabato scorso, sono stato a pranzo a ‘Sa Piola’ per l’n-sima volta. Il giudizio è sempre lo stesso… Eccellente! Qualità, genuinità dei prodotti, ricercatezza. Aggiungo inoltre che il personale ha evidenziato grande attenzione al problema della celiachia, proponendo una grande varietà di pietanze, sicuramente di qualità non inferiore a quelle non gluten-free. Quindi, sebbene non si possa sicuramente definire ‘Sa Piola’, un ristorante ‘economico’, concordo appieno con Jesus e lo consiglio vivamente a tutti coloro che intendano gustare degli ottimi piatti tipici cucinati in maniera non banale.

  • Gianni Dice:

    Ciao ragazzi,
    sabato, complice la vostra recensione, io e la mia signora siamo stati a “Sa Piola”. Il posto è carino e suggestivo, il servizio informale ma efficente. Abbiamo scelto gli antipasti del territorio e lì ci siamo fermati, su suggerimento del cameriere. In effetti si tratta di un vero e proprio menù degustazione e così dovrebbero chiamarlo. Piatti saporiti, semplici e genuini, della tradizione. Ottime materie prime. Novanta euro in due, compreso dolce, caffè, grappa e una bottiglia di Torbato Brut. Non certo economico ma neanche uno scandalo. I dieci euro di mancia sono stati ampiamente meritati, vista la solerzia e la gentilezza del personale. Speculare su un voto in più o in meno non mi sembra il caso. Il punto è che ci torneremo volentieri.
    A presto.

  • castedaiu Dice:

    ogni volta che entro a sa piola mi dimentico che sono in un ristorante, perche l’accoglienza da parte del personale e di una gentilezza e simpatia unica…….se uno pensa di mangiare con venti euro che vada alla mensa di macchiareddu…..se poi volete bervi un buon bicchiere di vino con un buon formaggio prodotto negli ovili sardi, che cosa vi lamentate a fare…..!!…..e comunque e vero che scelgo un locale piutosto di un altro per mangiare bene, ma quando esco voglio rilassarmi e farmi coccolare….in una sola parola…..tutto questo avviene a sa piola….!!!grazie giuseppe&claudio.

  • POETA GUERRIERO Dice:

    UN FURTO PER I PREZZI, SI TROVA DI MEGLIO IN QUALITA E QUANTITA A PREZZI MIGLIORI

    • Jesus Dice:

      Si trova sempre di meglio, in generale, per ogni cosa. Immagino che tu appartenga alla categoria “non mi aspettavo costasse cosi’ tanto…”. Sa Piola e’ un ristorante di qualita’ (a Cagliari a nostro parere se ne trovano pochi piu’ meritevoli, come da classifica) ma non e’ assolutamente un ristorante economico. Sconsiglio vivamente a chiunque di provarlo se non e’ ben consapevole di quanto potrebbe spendere; altrimenti si rischia l’acidita’ di stomaco, per una settimana :D

  • Kripto79 Dice:

    Cari “burricchi”, un grazie anzitutto per le vostre puntuali recensioni culinarie, “condite” peraltro da un italiano impeccabile (rarità di questi tempi…) e una simpatia descrittiva che rende tutto molto scorrevole.

    Finita la sviolinata, permettetemi un appunto sulle 4 categorie che son state fonte di “discordia” tra voi e un altro utente…

    Direi che sarebbe il caso anche di usare un altro aggettivo ovvero “troppo” anzichè “molto”…la differenza semantica si sente.

    In taluni casi non è questione di essere “susunki” come voi dite, ma neanche “fessi”. Il “poco”, “molto” o “troppo”, si richiamano comunque a quel magico rapporto definito come “qualità/prezzo”.

    Poosso spendere anche 300 euro per mangiare SE e SOLO SE, ciò che mangio vale quella cifra. Mi pare che purtroppo invece molti ristoranti di Cagliari (tra cui Sa Piola), oltre essersi fatti un “nome” (…e sappiamo bene quanto a Cagliari influiscano le “mode”), speculino un po’ troppo sulla “qualità” dei loro prodotti.

    Insomma va bene andar per ristoranti, ma tanta gente come me, ha anche il senso della brava “massaia”, e conosce bene i prezzi dei prodotti (di qualità anche), che vengono battuti nei supermarket (e consideriamo anche che i ristoranti hanno sicuramente prezzi inferiori a noi comuni mortali).

    Il Casizolu di Santulussurgiu per quanto ottimo, le ottime verdure, le cozze freschissime,…scusate ma non giustificano assolutamente i prezi che Sa Piola o certi ristoranti praticano.

    Per carità forse i più “cittadini” si faranno anche ammaliare dai nomi “esotici” di prodotti dell’entroterra, e saranno pure disposti a pagarli quattro volte tanto il loro valore commerciale, ma non venitemi a dire che chi non vuole farsi infinocchiare sia susunko! …non voglio addentrarmi nel discorso ma è un po’ come il discorso dei prodotti “Bio” che ormai capeggiano in tutti i market: è vero che la loro produzione costa maggiormente, è vero che la qualità è superiore ai prodotti industriali…non è vero invece che i costi di produzione si traducano in prezzi spesso 3-4 volte superiori ai prodotti industriali…parliamoci chiaro: ormai “Bio” fa figo e c’è grossa speculazione, quando nemmeno 20 anni fa TUTTO era “bio” :)

    Tornando quindi ai Ristoranti vorrei darvi un suggerimento molto importante. Separate il costo del vino dal costo del mangiare. Primo perchè incide molto sul prezzo finale e secondo perchè ogni ristorante pratica dei prezzi ben diversi sullo stesso vino.

    Vi riporto un esempio pratico: una banalissima bottiglia Perdera di Argiolas (circa 6 euro al market, anche meno se vai alle loro cantine) pagato 8 euro in un ristorante cinese, pagato 16 e dico 16 euro (!!!) al Cortiletto (come vedete non parliamo di ristoranti medio-alti, anzi siamo proprio sul low-cost!).

    …mi sa che mi son dilungato troppo…spero di avervi messo fame col tanto leggere, così magari andate in qualche nuovo ristorante e potrò leggere le vostre recensioni :)

    Con simpatia vi mando i miei saluti e complimenti per il lavoro certosino svolto!

    • Jesus Dice:

      Grazie a te per il commento puntuale ed articolato.

      In merito al rapporto qualità/prezzo, sottolineo con fermezza che questo fattore non influisce in alcun modo nella nostra valutazione finale in termini di burricchi da assegnare al ristorante, nonostante noi si abbia la consuetudine di commentare, sul finire dell’articolo, la valenza di tale parametro.
      L’indicazione che possiamo dare ai nostri lettori, è quindi quella di interpretare le nostre valutazioni esclusivamente in termini di qualità, servizio e gradevolezza ambientale, garantite dal valutando locale.
      Sta a ciascheduno poi, giudicare proponibile o meno – per le proprie tasche o in accordo con la tendenza all’autolesionismo – il costo indicato, in funzione della sintesi proposta.
      Come dici tu, con il proprio nome molti ristoranti ci marciano, imponendo prezzi spropositati rispetto al reale valore della cucina. Non è per noi il caso di “Sa Piola”, ma ovviamente questo è un giudizio soggettivo.
      Piuttosto, può a volte sembrare eccessiva e veemente la nostra reazione nei confronti di chi tacciamo di susunkaggine, epperò uno dei propositi che i Donkey vogliono imporsi su queste pagine, è far elevare i propri fan a una nuova dimensione di pensiero, i cui giudizi siano scevri dal condizionamento delle proprie viscerali passioni.

  • pao986 Dice:

    Carissimi ‘Burricchi’, incantata dalla vostra recensione e spinta dal deciso consiglio di un’amica sono finalmente riuscita a portare a pranzo i miei genitori a Sa piola.
    Iniziamo con l’ambiente accogliente e il servizio impeccabile e premuroso.
    Abbiamo iniziato con un assaggio di antipasti di mare: moscardini con grano saraceno (sublimi!), guizzata di cozze e pomodori freschi e bottarga con carciofi freschi e scaglie di pecorino (meravigliosa).
    Quindi siamo passati ai primi (due piatti da dividere in tre, già portatici divisi in due comode coppette per piatto) fregola con le arselle e delle ottime lorighittas con scampi gamberi e carciofi.
    infine io e mia madre abbiamo preso il dentice ai carciofi e mio padre il dentice alla vernaccia.
    E qui, satolli, ci siamo arresi e dopo aver gustato il delizioso moscato abbiamo passeggiato fino al porto per riprenderci dal lauto e delizioso pasto.
    Giudizio sicuramente positivo sulla cucina, che esalta la freschezza dei prodotti con un uso sapiente delle spezie (niente era troppo piccante o troppo salato), sicuramente un’esperienza gustativa da ripetere.

    • Jesus Dice:

      Sa Piola ha di recente subito un incendio doloso, ma titolari e personale si sono presto rimboccati le maniche per riaprire pochi giorni dopo. Siamo felici che tu ti sia trovata bene, a seguito dei nostri consigli. Un altro punto in favore di questa non comune alcova del piacere alimentare.

  • Ylenia Dice:

    Buona cucina e ottima qualita’, piacevole esperienza. Prezzi alti

  • Enrico Dice:

    Aspetti positivi: qualità dei prodotti e buon range di ricette interessanti.
    Aspetti negativi: scarso equilibrio nutrizionale (troppa roba fritta e pesantissima). Il prezzo è davvero eccessivo: per l’assaggio di antipasti, un secondo e il vino ci vogliono 60-70 euro a testa. Il prezzo è ancora più ingiustificato se si pensa che le ricevuta fiscale viene considerata un optional!

  • Retola Dice:

    Mi inserisco nel dibattito per dire la mia.
    Krypto79 secondo me dice molte cose giuste. Il suo è il post che mi è piaciuto di più. In particolare la frase:
    “Per carità forse i più “cittadini” si faranno anche ammaliare dai nomi “esotici” di prodotti dell’entroterra, e saranno pure disposti a pagarli quattro volte tanto il loro valore commerciale, ma non venitemi a dire che chi non vuole farsi infinocchiare sia susunko!

    Anche io, e ancora più mia moglie, non ne faccio una questione di prezzo ma fino ad un certo punto. E il limite non è quantificabile con una cifra bensì con un “ma mi stanno prendendo per imbecille?”. Quando arrivo a questo allora il costo è eccessivo.
    Quello che voglio dire, però, è che questa domanda me la posso fare anche se il conto è di 20€ a testa. Se mi mettono davanti un piatto tutto bello elegante “ricamato” con foglioline di prezzemolo e/o altro e poi il contenuto è fatto di 4 gamberetti surgelati… beh vaff…!!
    E tale conclusione è indipendente dal prezzo che mi faranno pagare dopo. Ed è indipendente anche dall’eleganza del locale e dalla professionalità del personale, che sono cose che puoi valutare (positivamente o no) a “contorno”. Insomma per ottenere una buona valutazione condizione necessaria, magari non sufficiente ma necessaria si, è che le cose siano genuine, fresche e ben cucinate.

  • Sakurambo Dice:

    Siamo stati a Sa Piola ieri sera 16/05/2012. Confermiamo i giudizi di eccellenza di questo ristorante, che ci ha colpito sia per la Location che per le cibarie (squisite). Dopo essere stati accolti dai Locandieri (molto cordiali e simpatici), ed esserci seduti in un bel tavolo abbiamo iniziato a leggere il menù per la ciccionata sella serata. Dopo una attenta lettura, abbiamo optato per gli antipasti misti di mare, stracotto di Cavallo e Stufato di Manzo, per terminare con zuppa inglese e un buon caffè, il tutto condito con 2 bei calici di un ottimo Carignano del Sulcis. Per gli antipasti di mare, c’è un solo aggettivo da poter abbinare…SUPERBI; come inizio sono arrivati: Burrida, una fregolina fredda con farro e frutti di mare, insalatina di pere sedano noci e bottarga(SUPERLATIVO), zuppettina di cozze con pomodoro fresco e basilico, polpo ghiacciato con restrizione di aceto balsamico e un BUONISSIMO e abbondante fritto misto (polpettine di cernia, tempura di gamberi rossi e verdure, pesciolini, trigliette e totani). Possiamo già dirvi che gli antipasti sono sufficienti per essere ben rimpinzati, ma non contenti abbiamo proseguito con lo stracotto di cavallo (veramente saporitissimo) e un buon stufato di manzo per poi terminare con della zuppa inglese e caffè. Prezzo finale 80 euro in totale, veramente ben spesi per l’esperienza consumata! Consigliato a tutti.

  • Monica Dice:

    ottimo ristorante, ancora mi viene l’acquolina in bocca pensando, tra le altre cose, alla panna cotta fatta con il latte di capra ai frutti di bosco……

  • Stefano Dice:

    Che dire di Sa Piola, il giudizio per quanto mi riguarda è combattuto, positivissimo il primo (degli strepitosi spaghetti al cannonau). Appena mediocre il secondo (tagliata di bue rosso ai funghi), eccellente anche se un poco alcolica la crema di limone.

    Il costo assolutamente ingiustificato dalla qualità, e dal servizio; buono ma non eccellente e sicuramente non competente come ci si potrebbe aspettare in un ristorante da 43 euro a persona (con Mamuthone di Sedilesu da 25 euro).

    Nonostante una bella cena, veramente non mi sento di consigliarlo. Personalmente non torneremo.

    Ribadisco, buona (non ottima o eccellente) cucina con una certa fantasia e ottima esecuzione. Servizio cortese anche se non competente, ma costo di almeno 10-15 euro superiore a quello che sarebbe il giusto.

    • Jesus Dice:

      Per completezza, devo specificare che il cuoco storico de “Sa Piola” (Ara), che ha ingenerato il nostro ormai lontano giudizio, non lavora più ai fornelli del ristorante. Che sia un dato positivo, negativo o ininfluente, questo non abbiamo per ora modo di stabilirlo, a meno di una nuova improvvisata.

  • Valentina Dice:

    Ieri sera , dopo aver letto la vostra recensione, ho deciso di andare a cena a Sa piola con mio marito. Veniamo accolti da Giuseppe che presumo sia il proprietario, che ci fa accomodare molto gentilmente in un tavolo vicino alla cucina… Bene- penso io- così potrò vedere la cucina . Decidiamo di prendere un cono di fritto misto in due e un carpaccio di polpo su letto di patate e aceto balsamico. Nel cono di fritto misto c’erano le olziadas piene di sabbia ma le verdure in pastella erano buone. Il polpo molto buono e delicato. Optiamo per un primo piatto composto da gnocchetti ( che sembravano cotti nella piastra elettrica tanto erano gommosi , con un ragù di carne di bue rosso e un piatto di lorighittas con gamberi , pomodori e basilico ( sostituite, su consiglio del proprietario, con una pasta fatta a mano da un paio di donne di siddi . Una bottiglia di is Argiolas per accompagnare il tutto. Per finire due dolci: un tiramisu e un flan di latte. Conto finale 100 euro che ha poi scontato a 94.
    Stamattina però nausea e vomiti in due! Che sia stato il fritto? O un colpo di freddo? Comunque sia niente di eccezionale … Locale troppo angusto e prezzi non abbordabili.

  • Pietro Dice:

    Ma scusatemi…voi in 3 vi siete sfondati di tutto e pagato (con mancia) 100 euro…e ci sta tutto. Ma com’è che in un precedente commento quancuno, seppur non capisco il perchè…bello soddisfatto, ha pagato 100 in due…per solo una degustazione di antipasti +vino?
    …ci sono figli e figliastri…o blogger e non blogger?

    • Jesus Dice:

      Pietro, se osservi bene la data del post ti renderai facilmente conto che “Sa Piola” è stato uno dei primi ristoranti recensiti dal Donkey Challenge. In quel periodo non avevamo di certo il seguito di adesso e le nostre recensioni era una semplice collezione di poche goliardate da far leggere agli amici, nulla di più. Per questa ragione il problema dell’ipotetico biscottone non si pone. Si pone invece la questione del prezzo. I novanta euro del conto devi dividerli per due, perché in questa occasione hanno ciccionato solo il burriccu Pg e me. Quindi il peso economico finale va dimensionato in 45€ cada burriccu, più in linea con le altre esperienze.

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