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Ristorante Lo Scoglio – Cagliari

 Scritto da Jesus il 26 maggio 2012 alle 19:14 12 commenti | Commenta

Lo Scoglio - Panorama

Lo Scoglio – Panorama

 


C’hai du’ occhi che paion du’ cozze de scojo,
e più ne magno e più ne vojo;
ma han perso er mare che je sbatteva addosso,
e amarte più nun posso…

S’infrange l’onda sullo scoglio;
lo schiaffeggia e si ritrae, l’accarezza e poi si nega, lo sommerge e lo libera, lo soffoca e gli ridà vita.
Infinitamente, senza posa, nel delirio erotico della spuma, nell’immenso talamo del mare, sotto il perverso sguardo delle stelle, di qua, nel buio che ha il sapore del proibito, negato al piacere di noi stessi.

 

Lo Scoglio - Interno, terrazza sul mare

Lo Scoglio – Interno, terrazza sul mare

 

E quale piacere, il vostro amato, ha mai nel tempo insegnato di negarvi, adorati discenti miei?
E quale eccesso alla vita – che è un breve, accidentale difetto dell’irrealtà -, vi ho mai suggerito di respingere, in luogo di altrettanto effimere, temporanee sciocchezze?
Non cadete nell’inganno del mio nome, offritevi alle carezze di Dioniso: semel in anno licet insanire.
Preso a costume quest’ultimo sciagurato suggerimento, e moltiplicato per trecentosessantacinque volte, tale risulta la condotta intrapresa anni or sono dall’ormai numeroso gruppo del Donkey Challenge, che quest’oggi segna una ulteriore tappa nel loro dissoluto cammino.

Lo Scoglio - Antipasti

Lo Scoglio – Antipasti

 

Venerdì sera, ore 20.55. L’incontro tra i triumviri ufficiali Jesus e il Raschione, il burriccu Sollai, il burriccu Avv.Pisano, è previsto in fronte al ritorante “Lo Scoglio”, suggestivamente e splendidamente ubicato, in elevato dominio sul mare, verso “Calamosca”, lungo le calette del borgo Sant’Elia, in Cagliari.
Assenti ingiustificati, il burriccu Orione e il triumviro Marrocu (sempre più interscambiabili in merito ai malcustumi), è quest’oggi ospite gradito, il fotografo professionista Varioli il quale, per ospitale gentilezza di Jesus, non è stato comunque gravato dell’onere di immortalare i momenti della cena: «Se si azzarda a tirare fuori l’obiettivo, parto di sciabola!»
 

Lo Scoglio - Polpo con patate

Polpo con patate

Lo Scoglio - Insalata di mare

Insalata di mare

Lo Scoglio - Frittura mista, Polpette manzo

Frittura mista, Polpette

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo Scoglio - Cozze e arselle marinate

Lo Scoglio – Cozze e arselle marinate

 

In ragione di non irreprensibili sobborghi da valicare, nel raggiungere la destinazione, come astutamente suggerito dal triumviro Ettore, Jesus si presentava con un abbigliamento a cavallo tra un elegante tutore dei viali del piacere e un disinvolto pusher in abiti casual, oltreché con una 150 cavalli insolitamente corrotta da fanghiglia di origine meteorologica. Ovviamente, la raccomandazione del Raschione era riferita alla opportunità di non lavare l’autovettura, mentre il tradizionale abbigliamento dell’asino fondatore, risultava circostanziatamente più che adatto!
Alle ore 21.00 in punto, dopo i convenevoli di rito, e dopo aver goduto degli scorci offerti dalla felice collocazione del ristorante, i cinque Burricchi varcavano finalmente la soglia del locale.
 

Lo Scoglio - Murici

Lo Scoglio – Murici

 

Come anticipato, l’ambientazione de
“Lo Scoglio”, è semplicemente splendida. La sala principale è dominata dal tema del mare che, al tramonto, domina prepotentemente la scena, prorompendo con i colori del crepuscolo e con l’incanto del profilo del golfo, dalle numerose finestre, dagli oblò, e dall’ampia terrazza estiva, seducentemente distesa sulla scogliera.
L’arredamento è compostamente elegante, e caratterizzato dal generoso utilizzo di infissi e travi di legno, di drappeggi chiari, abbondanti punti luce e oggetti della tradizione marinara. Strani pannelli visibili nel sottotetto e qualche altra dozzinale stonatura, non riescono comunque a compromettere il fascino dell’insieme.
 

Lo Scoglio - Spaghetti cozze arselle

Lo Scoglio – Spaghetti cozze arselle

 

Nonostante non sia elevato il numero degli avventori in sala, consistente sembra essere la presenza di personale, all’interno della grande cucina a vista. Due sono i camerieri deputati al servizio, un accorto ed esperto signore, e un più disattento ma spigliato giovanotto, oltremodo abbronzato fuori stagione:

«custu prima fiada ghettendi soletta!»

Accomodati ad un ampio tavolo rotondo, gli affamati Donkey vengono subitamente assistiti dal cameriere più anziano, che con mestiere li indirizza verso un assaggio di antipasti di mare. Il vino scelto per la serata, è un eccellente vermentino superiore DOCG “Canayli”, della cantina Gallura, sbrigativamente testato (ora non per difetto del cameriere, ma per inconsistenza scenica del personaggio) dal Raschione Ettore: dobbiamo perfino rimpiangere il Marrocu!

Lo Scoglio - Spaghetti all'aragosta

Lo Scoglio – Spaghetti all'aragosta

 

Entusiasmo manifestato dal Sollai, per le bottiglie di acqua minerale servite in tavola – San Pellegrino -, a suo dire le migliori al mondo; ad ogni modo, ad un Burriccu che chiede una Sprite come ammazzacaffè, non tenderei a dare credito.
Numerosi e abbondanti gli antipasti proposti dalla cucina, a tratti gradevoli e gustosi, ma in sicuro difetto di fantasia e, in taluni casi, poco incisivi.
Di lì a poco avremo assaggiato, quindi: anonime olive sott’olio, buoni filetti di alici, tonno alla catalana con cipolle pomodoro e seppiette, carpaccio di pesce spada su letto di rucola, discreto polpo con patate lesse, mediocre insalata di mare con gamberi, seppie, sedano e pomodori, polpette di carne di manzo, gustosa fritturina mista con frittelle di gianchetti, calamari e tranci di salmone, eccellente marinara di cozze e arselle (per le quali registriamo, invero, un eccesso di sabbiolina non spurgata), non particolarmente gustosi bocconi (murici) di mare, comunque consumati per due terzi dalle voraci fauci di Jesus, per diffusa inappetenza dei suoi commensali.
 

Lo Scoglio - Grigliata Mista

Lo Scoglio – Grigliata Mista

 

Il giudizio in merito ai due primi piatti consumati, si fa qui controverso. Se il Raschione riferisce di aver trovato entrambi di ottima fattura, Jesus deve puntualizzare che, a parte l’eccellente qualità del condimento, gli spaghetti alle cozze e arselle avrebbero richiesto maggior cottura, mentre il sugo impiegato per i (comunque buoni) spaghetti all’aragosta, risultava oltremisura acidulo.
Altrettanto contraddittoria la valutazione che dobbiamo dare, relativamente alla piccola grigliata mista ordinata: ottimi i gamberi e gli scampi, buoni i tranci di tonno, assolutamente insapori le seppie e l’orata arrosto.
Totalmente insoddisfacente la proposta dei dolci (speriamo solo episodica), ridotta ad una crostata ai frutti di bosco, richiesta dal raschione e dal Varioli, e ad una torta al cioccolato simil-sacher (per Sollai e l’Avv.Pisano), entrambe bocciate alla prova del gusto.
 

Lo Scoglio - Torta al cioccolato

Torta al cioccolato

Lo Scoglio - Crostata ai frutti di bosco

Crostata frutti di bosco

 

Impagabili le ultime fasi della cena, caratterizzata da un crollo d’attenzione del bronzeo cameriere che, durante il proferire della comanda, da parte di un evidentemente poco ipnotico Varioli, si congedava ex abrupto dal nostro tavolo, per andare a svolgere qualche più impellente mansione.
Recuperata più tardi la considerazione del caposala, gli asinini clienti riuscivano finalmente a richiedere tre caffè e tre mirti (più una sprite!), unici liquori appetibilmente disponibili.
Costo finale del pasto, 50€ cadauno, che valgono esclusivamente il prezzo dell’ambientazione, e che altrimenti giudicheremmo un buon 30% in eccesso, rispetto alla qualità dei piatti e del servizio complessivo.
Ci saremmo infatti aspettati, in relazione alla fama e alla collocazione del ristorante, una proposta culinaria ben più efficace e ricercata.
Scenograficamente, “Lo Scoglio” resta comunque l’ideale destinazione per chi sia intenzionato, senza badare troppo al portafogli, a conquistare qualche bella pivella, con il proponimento di apparire facoltosi e sensibili romantici quali – di fatto, se consultate questo blog -, non siete. Due burricchi con menzione speciale.

 

VALUTAZIONE “Lo Scoglio”: Due Burricchi con menzione speciale.
Ristorante Lo Scoglio Indirizzo: Località Sant’Elia, Cagliari
Telefono: 070371927    [mostra in google maps]

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12 Commenti su “Ristorante Lo Scoglio – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    E finalmente Lo Scoglio, da sempre il luogo su cui piangono i marinai, ma recentemente anche rivalutato come area di parcheggio da Capitan Schettino, ma soprattutto l’ostacolo alla navigazione nel mare, piuttosto affollato da rumorosi bagnanti, della parsimonia, fu.
    A dispetto di chi, a torto, storce il naso per l’associazione con un quartiere molto chiacchierato di Cagliari, una menzione particolare merita la splendida location, immersa in uno dei tratti di costa ancora incontaminati a ridosso della città, ai piedi del faro che agevola la navigazione di chi si avvicina al capoluogo e che, insieme al sole che scompare all’orizzonte costituisce una cornice di rara bellezza in cui consumare quella che si auspicherebbe una grande ciccionata, tanto da essere promossa, proprio nella stessa serata, da noti ex Triumviri quale luogo per un ben più economico ozio in spiaggia.
    Non trattasi proprio di ex, quanto di Triumviro under inspection, uno degli illustri assenti della serata, il sempre (sovra)stimato Ing. Marrocu che non ha ben specificato la motivazione di questa defezione, accompagnato in questo frangente dal burriccu di recente investitura Dott. Orione che ha lamentato un contrattempo dell’ultimo minuto, a conferma delle già rilevate analogie fra i due elementi.
    Inizia con un pistolotto da parte del burriccu Jesus sull’esclusività delle foto della ciccionata, presumibilmente al fine di garantire la linea di mediocrità della documentazione fotografica fino ad ora prodotta dal Donkey Challenge, la prima esperienza di ospite della ciccionata per Fabrizio, affermato fotografo nel panorama isolano, costretto a deporre i ferri del mestiere sul nascere.
    Felice l’accomadamento della carovana ainìna presso una comoda tavola rotonda in una zona centrale della sala che garantisce una vista sul mare mozzafiato.
    Il servizio in sala, garantito da un caposala di mezza età e da un giovane cameriere che sfoggiava una vistosa abbronzatura, tipica de chini ghetta solletta tottu su merìa (cit.), ci è apparso eccessivamente informale e impreciso per un locale del blasone de Lo Scoglio, a cominciare dalle proposte molto vaghe sull’etichetta di vino con cui accompagnare la cena, per passare alla mancata coordinazione con i tempi della cucina a causa della quale son stati serviti in blocco antipasti caldi e freddi senza criterio, senza dar modo ai seppur voraci avventori di consumare i piatti con tranquillità e senza l’incombenza dell’abbattimento termico per le cozze, la frittura e i bocconi.
    Dopo l’impatto con il vasto assortimento di antipasti presentati, seppur risultati mediamente modesti nel gusto, la delusione maggiore è stata nella scarsezza di scelte per i primi piatti, al punto da offendere uno dei nostri commensali alla proposta della pasta alla bottarga Ma itta seusu in ristoranti o da zia mia?!.
    A mio parere i primi, nonostante un difetto di cottura della pasta, son risultati nel gusto decisamente superiori a tutto, ma la qualità media è tornata su livelli di anonimità nella promettente grigliata, per poi degenerare nella mediocrità nei dolci, che preferisco non commentare.
    Mi allineo quindi al giudizio del caro Jesus: due somarelli con menzione speciale per l’ambientazione.
    Concludo ringraziando i nostri ospiti, Franco, Piero e Fabrizio, auspicando di ritrovarci tutti al più presto in altre avventure gastronomiche dall’esito più gratificante.

  • Piero Dice:

    Seconda spassosa esperienza da BdC (burriccu di complemento) molto diversa dalla precedente… dalle stelle burricche (quattro!!) del “Pescatore” di Sarroch, alle stalle burricche (questo suona meglio…) dello “Scoglio” di Cagliari… Poco da aggiungere all’inappellabile giudizio dei due burricchi triumviri (sembra un ossimoro ma così non è nella vulgata ainina…): nella loro magnanimità hanno voluto sottolineare la principale (ed unica…) attrattiva del succitato locale … la posizione e l’ambientazione… Per il resto, come ormai centinaia di recensioni sono qui a provare, Cagliari offre almeno una decina di locali (di fama ben inferiore a quello qui descritto), in cui l’attenzione per il cliente, la valorizzazione delle materie prime e, non ultima, la presentazione delle preparazioni, sono anni luce distanti dalla pochezza riscontrata… Come in altre occasioni, però, la compagnia salva l’esperienza e la trasforma in uno scrigno di ricordi piacevoli che, da soli, valgono la serata: Jesus che proibisce al professionale Varioli l’uso dei suoi potenti ferri del mestiere; il Sollai che morde alla giugulare il cameriere che propone l’alternativa tra le “bavette all’aragosta” ed i rarissimi e di difficile esecuzione… “spaghetti alla bottarga” (grazie Franco per averci salvato…); la faccia del Raschione dopo il primo assaggio dell’inarrivabile “torta al cioccolato che doveva assomigliare ad una Sacher”; ed, in conclusione, la voce del Varioli che si spegne quando, ordinando caffè e mirto, il cameriere repentinamente ci molla per cercare una Sprite… Grazie di cuore a tutti, ragazzi: lo Scoglio, con voi, ha avuto una ragione per essere ricordato… Al prossimo scalpiccio di zoccoli !!

  • Franco Sollai Dice:

    Faccio i miei doverosi ringraziamenti per la, seppur ostile, ospitalità di Jesus (aresti), e la ben più diplomatica affabilità del suo profeta Raschione. Ormai sprecati fiumi d’inchiostro sull’inaffidabilità dell’Ing. Marroccu, che ho avuto solo una volta la disavventura di incontrare ad una ciccionata, indimenticabile la sua scarsa propensione alla suddivisione del cibo con gli altri commensali, e molto teatrale e narcisistica la cerimonia dell’assaggio del vino, rispetto alla molto più sbrigativa degustazione effettuata dal profeta Raschione, che annuendo nei confronti del sovra abbronzato cameriere, faceva intendere che il nettare fosse di suo gradimento. Meno grave l’assenza del burriccu Orione, in quanto non ancora titolare, ma comunque l’assenza dei due, ha sicuramente elevato la classe della compagnia, in quanto priva dei due susunki per eccellenza. Graditissima seconda presenza del burriccu Pisano, sempre molto severo e attento nel giudicare la serata, degno figlio di insegnanti di materie umanistiche. Incisivo esordio del carissimo (non consigliato per sposi susunki) fotografo Varioli, che con la sua sola presenza, è riuscito a pungere l’orgoglio di Jesus, rendendo finalmente accettabile il reportage fotografico della serata. Di sicuro deludente la cena, perché consumata in uno dei templi della ristorazione Cagliaritana. Mi aspettavo una cena eccellente, senza aver paura di dare fondo alle ultime risorse economiche rimaste, vista la mia presenza abbastanza frequente alle ultime ciccionate. Non riesco a ricordare nulla di eccellente, se non la fantastica location interna. La sensazione che mi lascia Lo Scoglio è che viva un pochino troppo di luce riflessa, e che sia meta di affezionatissimi clienti, ai quali spero riservi ben altra attenzione, rispetto a quella a noi riservata. Concedo come loro unica attenuante la nostra scarsa propensione al rispetto delle etichette, riscontrabili in maniera inconfutabile sul gesto di Jesus di indossare un cappellino vintage per tutta la cena, burriccu!!

    • Jesus Dice:

      Ringraziando e insultando implicitamente i nostri gentili commensali, vorrei evidenziare che, nel giorno in cui i due susunki allergici alla mancia, hanno negato la loro teatralità alla comunque pittoresca comitiva, nessun extra è stato elargito oltre il dovuto, sia per onorare la memoria dei due, sia perché, evidentemente, la condotta della cena non era stata particolarmente brillante.
      Riguardo il servizio fotografico che si suppone essersi elevato di livello in questa occasione, in virtù dello stimolo cagionato dalla presenza del Varioli, semplicemente faccio notare che a determinare la qualità delle foto, tenuti costanti il dispositivo fotografico e la indiscutibile màestria di Jesus, è la presenza o meno di illuminazione adeguata.
      Riguardo l’abbigliamento Vintage, faccio altresì notare che, più del cappellino, al ristoratore importa sa busciacca, quindi il problema non si pone :-P

  • Il Varioli Dice:

    Ed eccomi dunque, non privo di giustificabile emozione, ad esordire nel ruolo di commentatore dopo aver, con ben più responsabilità, presenziato ufficialmente ad uno degli eventi più ambiti e segreti della storia dell’enogastronomia, secondo solo al rendez vous annuale dei critici Michelin per l’immancabile incoronazione del caddozzo più sontuoso del Poetto. Seppur consapevole che la presenza del sottoscritto, per ufficiosità, assume pari valenza del posizionamento nel medesimo posto a tavola di un cartonato con la snella fisicità di un fotografo casteddaio, ho voluto comunque onorare la compagnia con l’impegno e la preparazione dovuti agli appuntamenti importanti. Purtroppo la cucina ed il servizio dell’ingiustificatamente, quantomeno nel secolo corrente, blasonato ristorante non si sono allineati all’importanza dell’incontro ma la compagnia e l’accesso a rituali fino a questo momento solo immaginabili, hanno compensato le mancanze della suggestiva terrazza sul mare. Mi infonde già intima soddisfazione la presenza, seppur ridotta ad oggetto inanimato, della mia fotocamera ufficiale che certamente, visto il risultato fotografico fino ad oggi mai raggiunto ha assunto il potere incontestabile di talismano, spandendo l’aura sulla tavola rotonda che ha ospitato la libagione. O, più semplicemente, posso confermare da competente che la qualità delle immagini è stata decisamente innalzata dalla presenza insperata di un’illuminazione ben più efficace delle usuali luci soffuse. Considerando quanto la recensione guadagna in chiarezza mi sento di suggerire ai buoni Raschione e Jesus di portare in futuro, in qualsivoglia contesto, un generatore sufficientemente potente per alimentare faretti alogeni di tale potenza. Si potrebbe quasi affermare, in effetti, che i faretti alogeni che sormontano il tavolo siano stati la parte più intrigante della serata e costituiscano il valore aggiunto di un ristorante che gode probabilmente ancora dei fasti di un’antica gloria, ormai lontana dalle evoluzioni e dal progresso che hanno investito anche l’arte culinaria. Seppur deluso dall’assenza della figura mitologica del Marroccu, ho fatto ritorno a casa comunque entusiasta del resto della compagnia, confermando la già evidente stima per il Sollai e facendo finalmente la gradevole conoscenza di Piero e dei due Burricchi ufficiali Raschione e Jesus. Spero che gli stessi mi tengano in reale considerazione per futuri e, si spera più fortunati, appuntamenti o, in alternativa, che portino con sè a mo di reliquia la mia fotocamera talismano. Come sempre, quoto. N.B. Resta inteso che sebbene consapevole di poter essere escluso da future missioni, metto a disposizione le mie indiscutibili qualità di interlocutore per il rapporto con i camerieri, è evidente che gli stessi non possano fare a meno di assistermi e tenermi sempre in altissima considera…

    • Ettore Dice:

      caro Fabrizio aggiungi pure il dono della sintesi alle immancabili qualità :-)
      Tutti gli ospiti son sempre i benvenuti qualora desiderino partecipare, basta candidarsi prima del weekend e non sarà un problema. Ancora grazie per la partecipazione e i commenti oculati, nonchè per il pieno rispetto del protocollo ainìno durante il rito della ciccionata.
      Ci sarà anche modo di partecipare ad una cena con la presenza del Triumviro mancante, sperando che tutti Voi ospiti facciate sentire la giusta pressione all’indisciplinato burriccu per spodestarlo dall’ormai vacillante trono.

      • Piero Dice:

        caro Raschione, l’ora tarda in cui giunge la risposta al buon Fabrizio potrà mai giustificare la sottovalutazione mediatica dell’importanza delle sopra declamate modalità di partecipazione al rito ainìno? Preparatevi ad avere i vostri multiformi recapiti informatici intasati… dalla prossima ciccionata prevedo orde di affezionati donkey fans, in fila per sei col resto di due, esibenti candidatura…. rotfl…

    • Jesus Dice:

      Varioli ma cummenti c…. scrisi??? :D
      Ribadisco il concetto – che forse non ho mai comunque espresso – che la ricerca spasmodica della qualità delle immagini, banale e noioso modello neo-consumistico, non è diretto proponimento di questo sito, né abbiamo intenzione di allestire set fotografici degni di andy warhol, con il rischio di far saltare la nostra copertura.
      Ragion per cui preferiremmo, per le prossime ciccionate in cui sarà di nuovo gradito ospite, che il fotografo Varioli si accompagni a qualche bella gnocca modella, piuttosto che al suo adorato antropo-fallico obiettivo fotografico.

      • Il Varioli Dice:

        Due appunti:
        – ho portato l’obiettivo più corto, proprio per evitare ovvi pensieri di compensazione, come quelli che è legittimo fare su Orione ed i Suv o su chi predilige auto molto potenti
        – Andy Wharol come fotografo era una sega

  • Antonio Dice:

    Mi spiace di non aver presenziato(causa mio momento di confusione mentale su impegni precedenti) , avrei potuto evitare di leggere la sintesi di Fabrizio!! :-D

    • Jesus Dice:

      Caro Orione, dispiace moltissimo anche a noi non averti potuto avere come ospite della comitiva. Per rimediare a questo tragico difetto, ti autorizziamo a presentarti la settimana prossima, indicando esplicitamente che ti mandiamo noi.

  • Antonio Dice:

    Ci vado solo se mi presti la tua macchina :-D

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