Ristorante il Fanà – Cagliari
Con ancora presenti, nel veloce scorrere del proprio sangue, le deliziose tossine della buona acquavite da poco assimilata (evidentemente non per via endovenosa) il vostro amato Jesus si appresta a scrivere e descrivere, ragionare e vergare, sulla nuova ennesima ciccionata, consumatasi con buon uso e abuso dell’ancestrale Rituale, in questo freddo Sabato di Gennaio, col felice supporto dei suoi fedeli compagni d’ainina avventura: il Raschione Ettore, lo stimatissimo e ormai celeberrimo ai nostri fan, Triumviro ufficiale, Ing.Marrocu.
Questa volta i Tre hanno avuto modo di perseguire il proprio intento con efficacia pressoché scontata, diretti e indirizzati dalle indicazioni di un informatore più che affidabile, di cui non possiamo rivelarvi alcunché, se non che il proprio riferimento di telefonia mobile, inizia con 335 e termina con 431.
Luogo dell’incontro, il Ristorante “Il Fanà”, nel Corso Vittorio Emanuele II, che si presentava subito positivamente, già prima di varcar la soglia del locale, per effetto della pronta risposta del personale al momento della prenotazione. Sembra un dettaglio inutile, ma non capita spesso…
La sala principale (principale e unica) del Ristorante, appare topologicamente non dissimile rispetto a parecchi altri locali del Corso Vittorio: distribuzione allungata degli spazi, a mo’ di largo corridoio, cucina e servizi in fondo alla sala, tavoli disposti lungo le pareti. Gli arredi sono di raffinata eleganza; il soffitto a volta è sostenuto da una serie di architravi di pregiata fattura, sapientemente impreziositi da laterizi in tufo e malte di colore chiaro (ringraziamo l’Ing. Marrocu per la consulenza di ordine massonico).
Unica nota stonata, il voluminoso sistema di condizionamento e di areazione della cucina, che suggeriamo di voler mimetizzare adeguatamente, con una opportuna sovrastruttura in legno. Eccellente invece la scelta della musica di sottofondo, elegantemente d’atmosfera.
Eccellente anche l’accomodamento e l’accoglienza ricevuta da parte dell’unica gentilissima ed empatica cameriera, che durante tutto l’articolarsi del pranzo ha voluto assicurarsi, con atteggiamento al contempo informale e rigoroso, che tutto fosse di nostro gradimento e ci venisse presentato con puntualità ed efficienza. Ottimo l’esordio di saporitissime bruschette all’olio, e ben fornita la carta dei vini, da cui abbiamo potuto scegliere una delle nostre bottiglie preferite: vermentino Karmis, I.G.T. della valle del Tirso, medaglia d’oro al Vinitaly 2009 e menzione speciale nel 2010, che si è sposato in maniera eccellente con gli antipasti di mare, subito suggeritici.
Eccellente è quindi l’aggettivo che intenderei utilizzare, a rischio d’inelegante ripetizione formale, per definire sinotticamente il complesso degli antipasti propostici, originali ed abbondanti.
Si è iniziato con una ottima e molto delicata insalata di polpo marinato, impreziosita con gamberi e seppiette sott’olio, tranci di tonno tabarchino con fagioli neri e cipolle, insalata di cernia e ottimo pesce a scabecciu (che non riportiamo visivamente per questioni di spazio); seguivano, infine, un particolare ed encomiabile piatto di acciughe, marinate con melanzane sott’olio e abbondante pepe nero, ed una singolare portata di gamberi in crosta di pane, accompagnati da una deliziosa salsetta di burro, capperi e peperoncino: sublime!
A proposito di questo ultimo piatto, non possiamo non elogiare il raffinato palato dell’Ing.Marrocu, che ha potuto cogliere prontamente la preziosa e ben celata composizione del ripieno del gambero, nonostante le manifeste perplessità (più che altro lo scherno) degli scettici commensali.
Agli abbondanti antipasti, seguivano quindi i primi piatti, tutti di diversa estrazione, per ciascuno dei burricchi Triumviri, che hanno così voluto mettere alla prova prontezza ed efficacia del personale della cucina, che solitamente all’ora di pranzo non si presenta in forze, pronto ad accogliere qualsiasi richiesta dei capricciosi clienti.
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Invero la cucina ha ben superato la prova, presentando con il giusto tempismo, dei primi piatti di pregevole fattura, per i quali comunque dobbiamo declinare alcuni distinguo…
…Il primo è relativo alle Linguine all’Astice, richieste dall’Ingegner Marrocu, che forse per effetto della quantità di pietanze assimilate in precedenza, forse per l’abbondante colazione consumata in tarda mattinata, non è riuscito a terminare più della metà della pasta, tanto da ricevere una quasi mortificata richiesta di chiosa da parte della cameriera, preoccupata per il fatto che l’Ingegnere potesse non aver gradito pienamente quanto ad Egli proposto.
Buoni invece gli spaghetti ai ricci di mare di Jesus, che però deve onestamente rilevare di averne mangiati di più lodevoli.
Per finire giudizio più che positivo per la Fregola cozze arselle, provata da Ettore, e apprezzata in particolar modo per la quasi totale assenza di brodosità (in sardo: callada!).
Fuori discussione la possibilità di poter ingurgitare ulteriori portate, anche in prospettiva di un nuovo appuntamento alimentare organizzato per la serata, i Tre sono passati direttamente al dolce, facendosi con buon intuito catturare da un’allettante proposta: assaggio di dolci proposti dalla casa.
Scelta sicuramente felice, perché ci sono stati presentati un fantasioso assortimento di creme, torte, mousse, tutte sulla base dei sapori di arancia amara, vaniglia e nocciola. Veramente originali e notevoli!
Il pasto si è concluso con il caffè (come spesso accade non apprezzato dall’esigente Ing.Marrocu), un’acquavite per Jesus e due liquori alla liquirizia (anche questo non particolarmente gradito all’ingegnere) per i restanti burricchi.
E’ di 36€ cadaburriccu, il costo complessivo del pranzo, che riteniamo pienamente giustificato, tant’è che Jesus, in segno di approvazione, aggiungeva di sua sponte 10€ di meritata mancia.
Il giudizio finale è quindi presto fatto: ambientazione elegante e romantica (purtroppo non si è potuto immortalare l’Ingegner Marrocu nella prospettiva delle rose naturali che decoravano i tavoli, in causa di pesanti minacce di strascichi legali), personale di gentilezza e professionalità estrema, tanto da meritare una menzione speciale, pietanze mediamente ottime.
Unico appunto da fare, in considerazione del fatto che sul finale del pranzo i tempi di attesa sono sensibilmente aumentati, riteniamo che la presenza di una sola, se pure parecchio efficiente, cameriera, inizi ad apparire insufficiente per accogliere il registrato numero di, seppur pomeridiani, avventori.
VALUTAZIONE “Il Fanà”: Tre Burricchi con menzione speciale. | |||
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Ristorante Il Fanà | Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II 99, Cagliari Telefono: 070680326 [mostra in google maps] |
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23 gen 2011 alle 14:55
come al solito la precisa recensione del nostro caro Jesus lascia poco spazio a commenti. comunque mi limiterò a precisare che il primo piatto da me scelto si trattava di fregola con frutti di mare diversi: cozze arselle gamberi, seppie: eccellente sia per la fregola artigianale, sia per la preparazione e presentazione.
Mi associo poi all’appunto sull’unica cameriera: ine effetti seppur efficientissima penso che il supporto di un altra cameriera, magari gnocca e imbranata, avrebbe consentito tempi di attesa piu contenuti.
24 gen 2011 alle 17:57
concordo pienamente con la recensione!!!
io ci sono stato due volte ed è tutto fantastico….meriterebbe di essere menzionato nelle guide più blasonate della ristorazione!!!
punti forti: freschezza delle materie prime, originalità dei piatti, cortesia e attenzione al cliente (dettagli forse scontati ma a cui molti ristoratori non prestano attenzione)
25 gen 2011 alle 12:26
ciao samuele, attraverso una conoscenza comune (nota “zavorra”), da te sono arrivati preziosi suggerimenti per questo blog. Torna quindi a trovarci (e a indirizzarci)… grazie!
25 gen 2011 alle 12:57
ahahahah grazie!! anche io accetto tuoi preziosi suggerimenti!
05 apr 2011 alle 11:37
Visitato domenica sera con la famiglia, dopo aver consultato la Sua recensione scroccando con lo smartphone una connessione WiFi in Corso VME II!
Abbiamo mangiato antipasti misti (più o meno quelli da lei descritti), molto buoni e per niente banali. Poi ci siamo differenziati sul primo, io ho gradito dei ravioloni ripieni di dentice e conditi con crema agli asparagi. Siamo passati direttamente ai dolci, anche noi assaggini di creme e mousse, in varietà un po’ diverse da quelle nella vostra foto, ma veramente deliziose!!
Vino della casa e acqua, totale € 27 a testa decisamente ben spesi!
05 apr 2011 alle 11:40
gioia, egregio Dottore nel sapere che Le siamo stati utili!
30 nov 2013 alle 18:27
Che bontà!!!ci sono stata oggi a pranzo con il mio fidanzato e devo dire che nella semplicità è un ristorante che va premiato anche solo per la pasta fresca,divina :))) che dire poi della ristoratrice meravigliosa,mai ingombrante ma presente. Ho mangiato davvero bene.