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Ristorante Galilei – Cagliari

 Scritto da Jesus il 23 giugno 2013 alle 18:53 2 commenti | Commenta

Galilei - Interno

Galilei – Interno

 

Jesus non ne ha più voglia, neanche di scrutare il cielo, neanche di ingegnarsi per riuscire a farlo, e men che meno di difendere coraggiosamente le proprie idee per poi, poco dopo, rinnegarle a cuor leggero, sotto la minaccia che quel cannocchiale, la temuta giustizia terrena, riesca ad infilarglielo su, verso e oltre il proprio interesse.
Tutta la colpa va fatta ricadere nel firmamento del Donkey Challenge, a quella macro-costellazione in cui convivono l’Asellus Borealis e il Grande Carrettoni a burriccu, con a bordo le opache nebulose del Raschione e dell’Ing.Marrocu. Questi ultimi, nonostante Jesus – già stanco per il divino vagare della giornata – avesse repentinamente accennato ad un suo impegno della mattina seguente, con conseguente ed improrogabile levata eliaca, hanno deciso – ignorando le ripetute e insistite sollecitazioni – di trascinarlo nel buco nero di Piazza Yenne ben oltre l’orario stabilito, tanto da costringerlo a finanziare un Pegasus alato, per ricondurlo alla propria dimora celeste. Mai prusu!
 

Galilei - Cruditè di cozze e ostriche

Galilei – Cruditè di cozze e ostriche

 

Quindi, tra lo scegliere di impostare questa recensione in maniera asettica e schematica, o semplicemente lasciare immacolata la pagina del blog, a mo’ di sciopero bianco del sottoscritto, la prima strada è quella che ho deciso di intraprendere, anche perché “Il Bianco” è meglio non scomodarlo, essendo lui già pienamente impegnato nel sottrarsi dal pagare una cena promessa oltre un anno fa. Anche per questo ci vuole perseveranza!
Nessuno si lamenti quindi della composta stringatezza della cronaca che andrà a seguire. Al limite suggeriamo di sostituire il nostro bookmark con la pagina dei fan della “prova del cuoco”.
 

Galilei - Antipasti freddi

Galilei – Antipasti freddi

 

Venerdì Sera. Nonostante Jesus sia oltremodo infiacchito da nove ore di lavoro, più due di spostamenti da/verso l’ufficio (a casinu) non rinuncia, per voi tutti, a condurre una nuova e ostentata esibizione di opulenza alimentare, concedendo all’utilitaria del Raschione Ettore – reduce da una mattinata di relax coi c.. in mano al mare -, di trasportarlo in piazza Galilei, dove nell’omonimo ristorante, di lì a poco, si sarebbe consumato l’ebdomadario rituale che tutti oramai siete avvezzi a conoscere.
L’Ing.Marrocu, altrettanto fresco e riposato, si manifestava all’improvviso, sostenendo di essere arrivato circa dieci minuti prima. Superato un irritato assembramento di cittadini locali, che imprecava contro un latitante automobilista fuggito dopo aver urtato un’auto in sosta (Jesus avrebbe poi cercato di far ricadere la colpa sullo stesso Marrocu), i tre Donkeys, in formazione tipo varcavano la soglia del locale.
 

Galilei - Antipasti caldi

Galilei – Antipasti caldi

 

E’ sufficientemente apprezzabile l’estetica generale del “Galilei”. L’impronta scenica della piccola sala è mediamente gradevole, con murature color giallo chiaro, un’arcata centrale bianca e varie stampe ed elementi d’arredo alle pareti che, invero, degenerano verso il fondo, disperdendosi in discutibili carabattole quali: maglia numero 51 del calciatore Pinilla, pallone regolamentare giallo da serie A, rumoroso TV LCD, per lo meno sintonizzato su un canale di musica 24h non stop. Sempre sul fondo, dalla porta della cucina ogni tanto balugina la cuoca del ristorante, per consegnare i piatti appena cucinati all’unico cameriere presente in sala il quale, sbrigativo, accomodante ed empatico, accoglie gli ospiti e li assiste, accompagnandoli nel percorso culinario per tutta la cena.
 

Galilei - Fregola con arselle

Galilei – Fregola con arselle

 

E’ quindi rapida ed efficace la cernita di vino e pietanze per i tre burricchi. Il menù ci viene oralmente espresso, e poco dopo gli antipasti erano già in divenire. Non male la carta dei vini dalla quale, dopo una irriverente richiesta di bianco “Rubiu” da parte di Jesus, veniva data preferenza ad un buon Vermentino DOC “Merì” di Argiolas; bottiglia che sarebbe durata poi per tutta la cena, senza ulteriori approvvigionamenti. Agli antipasti di base, di per sé piuttosto numerosi e abbondanti, viene richiesto di poter integrare un vassoio di cruditè (poi rivelatosi appuntabile) di cozze e ostriche e, dopo averle notate al tavolo vicino, un piatto di goduriose lumache al sugo.
 

Galilei - Spaghetti al cartoccio

Galilei – Spaghetti al cartoccio

 

Gi altri antipasti possono essere certamente giudicati di buona qualità, in merito alla genuinità e bontà degli ingredienti di base ma, a parte qualche picco degno di nota, meno superlativi in termini di preparazione, presentazione e originalità della composizione: ottima insalata di cozze, pomodori e sedano; caponata con peperoni, melanzane, zucchine; dozzinale insalata di surimi e pomodori; insalata di polpo con un piccolo eccesso di limone; muggine a scabecciu, insaporito con alloro e olive; buonissime frittelle di gianchetti impreziosite con asparagi di mare; gustosi bocconi di mare (murici).
 

Galilei - Orziadas fritte

Orziadas fritte

Galilei - Gamberoni arrosto

Gamberoni arrosto

 

I primi piatti, ordinati nel mentre gli antipasti ancora arrivavano al nostro tavolo, seppure in quantità sesquipedale, non risultavano invece distintamente appetibili. Da giudicarsi appena sufficiente la fregola con le arselle del Raschione mentre, l’Ing.Marrocu e un ormai stanchissimo Jesus, affrontavano un pur appariscente spaghetto al cartoccio, con gamberi, cozze, arselle e (parrebbe) bottarga, ben presentato ma pastoso e mal calibrato dal punto di vista della acidità del sugo.
 

Galilei - Pirichittus

Galilei – Pirichittus

 

Non avendo più le forze per reagire, Jesus non riusciva ad opporsi alla scelta bilaterale presa dal Raschione e dal Marrocu di concludere la serata con un assaggio di orziadas fritte (attinie, anemoni di mare) e di gamberoni arrosto, comunque dimostratisi entrambi più che pregevoli. Conseguentemente al fatto che i burricchi, nonostante la disapprovazione di Jesus, divisavano di andar a gustarsi un gelato per le vie di Cagliari, la cena si concludeva con tre sorbetti al limone, due caffè – accompagnati da dolcetti “Pirichittus” – , due liquirizie “Notte nera” e un “Cynar” per Jesus. Costo complessivo 37 euro cadauno, da ritenersi un 10% superiore al giusto dovuto, in considerazione della qualità della cucina e del servizio.

Il “Galilei” è un ristorante discreto e confortevole, dove è possibile sperimentare la tipica cucina cagliaritana, basata su ingredienti di qualità, senza le pretese e voli pindarici dell’alta cucina. Due burricchi.

 


VALUTAZIONE “Galilei”: Due Burricchi.
Ristorante Galilei Indirizzo: Piazza Galilei 28, Cagliari
Telefono: 070491715    [mostra in google maps]
 

 
P.S.: La serata proseguiva poi con Jesus in lamentosa critica per due ore e i restanti commensali che seguono le sirene del Burriccu Pg e il Prof.Pontello in quel di Piazza Yenne. Il Risultato è Jesus che ha avuto le occhiaie tutta la giornata dopo. Scall.


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2 / 5 stars     

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2 Commenti su “Ristorante Galilei – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    Mai avrebbe immaginato il buon Galileo Galilei, che rivisitò la teoria eliocentrica copernicana, al fine di porre a riposo quella geocentrica tolemaica, dando inizio ad una più corretta, seppur limitata, visione visione del sistema solare, e che per questo fu condannato dai tribunali della Santo Uffizio, che cinque secoli dopo, la più alta rappresentanza in terra di ciò che la Santa Inquisizione difendeva, scegliesse proprio il tempio dell’opulenza alimentare al grande fisico dedicato, per lanciare una anacronistica invettiva verso i propri apostoli, manifestata in atti di irriverente insofferenza verso la compagnia, veicolata da un pesante ritorno della metafora di un solo burriccu al centro dell’universo: il burriccu Jeus appunto. Nè sapremo mai se il somaro in questione deciderà, in un futuro prossimo o remoto, per un doveroso atto atto di abiura nei confornti dei propri compagni d’avventura.
    Cagliari, venerdi 21 giugno ore 21:00, il Triumvirato più famoso della città titolare è felicemente riunito nella centrale Piazza Galilei, per celebrare l’ennesimo tributo alla lussuria alimentare nell’omonimo ristorante. Ambientazione gradevole, seppur limitata negli spazi, servizio garantito da un solo cameriere molto empatico ed efficiente, seppur non impeccabile in certi aspetti, come nel caso del mancato rito dell’assaggio del vino. La cucina del locale accosta ingredienti di notevole freschezza e genuinità ad altri di discutibile circostanza in presenza di comitive palesemente NON turistiche, quale la delegazione asinina, come la dozzinale insalata di surimi. La preparazione dei piatti urante la serata ha risentito di diverse imperfezioni, soprattutto nei primi piatti, sebbene i tre somari siano stati a tratti deliziati da alcune prelibatezze come le orziadas fritte, l’insalata di cozze, le lumache al sugo. Apprezzabile la cantina del locale, sebbene non molto generosa, ma comunque in grado di offrire ricercate etichette.
    Al netto delle sbavature riscontrate non possiamo però attribuire più della mera sufficienza: due somarelli come sopra.

  • greylady Dice:

    Mancava all appello il cane bianco ;)

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