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Ristorante Da Monica e Ahmed – Cagliari

 Scritto da Jesus il 24 luglio 2011 alle 15:26 8 commenti | Commenta

Da Monica e Ahmed – Interno

 

Africa ipsa parens illa Sardiniae.

Due mari è un solo mare. Due soli è un solo sole. Divisi e uniti, distanti ma abbracciati, inconsapevolmente e silenziosamente, fin dalla origini dei tempi, nella storia. Civiltà “etterne”, che danno lustro e gloria al seme di un popolo cresciuto con l’ostinazione di se stesso, piegatosi solo alla forza e all’impazienza del proprio vento.
Da Cartagine all’Etruria, dalla Sardegna punica a quella romana, spazio c’è per ritrovare ancora, se ben le si cerca, le tracce del lontano comune passato; gli umani costumi, i profumi, le abitudini dei millenni andati di cui, violentemente e ingiustificatamente,  si è persa memoria.

Da Monica e Ahmed – Polpo Gamberi Salmone


Ed ecco perché si fa largo, nel veloce incedere di tre quasi inconsci burricchi, per il centrale Corso Vittorio Emanuele in Cagliari, un’improvvisa remota reminiscenza. Una subitanea consapevolezza, che prende il posto dei più disordinati ed affamati ainini pensieri, per tralignare verso una più profonda, intensa, apodittica semenza.
Varcando la soglia del ristorante “Da Monica e Ahmed”, si ha subito l’impressione di quello che sarebbe accaduto se la storia sarda avesse preso, ventidue secoli fà, una diversa ed emozionante piega.
Il locale è espressione, già a partire  dallo stesso nome – per proseguire nell’atmosfera e negli arredi – ,  del migliore esempio di riuscito effetto sincretico, tra la cultura e le abitudini culinarie nostrane e le atmosfere che si potrebbero vivere sull’altra sponda del mar Mediterraneo.
L’accogliente piccola sala del ristorante riesce a rivisitare la più classica architettura indigena, espressa con spesse pareti ed ampie arcate divisorie, con il felice abbandono alle più accese e solari colorazioni di stampo magrebino.
Splendidi narghilè, ricami da “mille e una notte”, stampe in tema saraceno, si accostano splendidamente a suppellettili ed arredi della tradizione locale, annichilendo nei fatti qualsiasi supposta antinomia culturale.

Da Monica e Ahmed – Seppiette Tonno Pesce spada


Ad accogliere amichevolmente gli ormai affamati – data l’ora, le 14.00 – Triumviri ufficiali in formazione tipo, Jesus, Raschione Ettore, Ing.Marrocu, è la padrona di casa del ristorante, la signora Monica, che si preoccupa anche in prima persona di servire i non numerosissimi clienti. Per dovere di cronaca e per onestà intellettuale nell’esercizio della nostra recensione, dobbiamo invero sottolineare come l’Ing.Marrocu – per l’occasione vestito con la divisa ufficiale da depositario della sicurezza e tranquillità aeroportuale – ben conosceva la signora Monica, tanto da essere da lei accolto con particolare empatia e trasporto; quest’ultima sembra essere, pur tuttavia, un’abitudine ben sperimentata del locale e, a parte alcune graziose signorine dall’accento francese, il resto degli avventori erano con tutta probabilità frequentatori abituali della sala. Questo in generale può di certo rappresentare un segnale di buon auspicio.

Pesce a scabecciu, Nero di seppia


Il cuoco del ristorante, Ahmed, è il responsabile e padrone della cucina, separata dalla sala principale da una sorta di elegante “rota degli esposti”, dal quale la signora Monica attinge le pietanze ordinate dai clienti.
A dispetto di quanto si possa pensare, nonostante le chiare origini nord-africane,  la cucina di Ahmed è strettamente orientata alle specialità sarde, cagliaritane in particolare, preparate  – possiamo di certo anticipare – con estrema cura e diligente ortodossia, occasionalmente declinata e valorizzata da influenze alimentari magrebine.
Dopo aver ordinato gli antipasti di mare e deciso che  il vino per il pranzo sarebbe stato l’ormai a voi noto bianco Igt Karmis, delle cantine Contini di Cabras, si sono velocemente presentate, al cospetto degli speranzosi burricchi, una lunga serie di deliziose, abbondanti ed a tratti originalissime pietanze: cubetti di salmone in salsina di olio e limone con ananas e amarene, polpo marinato, gamberetti in salsa piccante ai (presumiamo) peperoni, spettacolari seppiette alla crema di yogurt, tonno alla catalana con cipolle, zucchine e olive, pesce spada con noci e carote, tradizionale pesce a scabecciu, seppiette in umido al nero di seppia. Interminabili ed eccellenti!

Da Monica e Ahmed - Linguine all'Astice

Da Monica e Ahmed – Linguine all'Astice


Primo piatto. Nonostante l’esperienza abbia a Jesus insegnato, quanto sia difficile la preparazione di un piatto quale le “Linguine all’astice”, e come spesso ci si ritrovi di fronte ad un semplice accenno di crostaceo ad adornare la pietanza – come la stessa signora Monica ammetteva nel citare taluni colleghi ristoratori – i Triumviri si facevano tentare dall’altisonanza della portata, rassicurati ed entusiasmati dalla presentazione a tavola, dell’intero astice che sarebbe stato utilizzato per la preparazione successiva.
Il risultato, dobbiamo dirlo, è stato formidabile:  un sesquipedale vassoio di linguine, sufficienti a sfamare finanche sei commensali, abbondantemente condite da squisiti tranci di astice, chele comprese. Indiscutibilmente e non casualmente, superbe!

Da Monica e Ahmed - Dolcetti assortiti

Da Monica e Ahmed – Dolcetti assortiti


In virtù dell’estrema abbondanza delle linguine, che potevano benissimo servire da primo e secondo piatto, i tre non se la son sentita di proseguire oltre nella loro progressione alimentare.
Sono stati quindi sufficienti tre ottimi sorbetti al limone (preparati con spumante brut), e i dolcetti offerti dalla casa per concludere degnamente il pasto.
Appendice alla conclusione, gli immancabili caffè di rito, due liquori alla liquirizia per Ettore e l’Ing.Marrocu e una grappa barricata per Jesus, servita in un pittoresco bicchiere bi-becco.
Costo complessivo del pranzo, 35€ cadauno, da giudicare finanche inferiori alla qualità e all’abbondanza di quanto mangiato.

Indiscutibilmente “Da Monica e Ahmed”, è un ristorante adatto per ogni occasione: per una cena romantica, per un incontro conviviale, per passare una serata immersi in un ambiente cordiale e dal sapore esotico lontano. Certamente, ideale e irrinunciabile per chi è abituato a mangiar bene.


VALUTAZIONE “Da Monica e Ahmed”: Tre Burricchi.
Ristorante Da Monica e Ahmed Indirizzo: Corso V.Emanuele II 119, Cagliari
Telefono: 0706402045 [mostra in google maps]

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3 / 5 stars     

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8 Commenti su “Ristorante Da Monica e Ahmed – Cagliari”

  • Ettore Dice:

    Ciccionata preceduta dalla tensione, dal compromesso tra avere il Triumvirato al completo e gli ostacoli prodotti dall’Ing. Marrocu che premeva per il posticipo del rito verso orari tipicamente non graditi alla maggior parte dei ristoratori cagliaritani. Alla fine il buon senso ha prevalso e ci è stato concesso di apprezzare il sopra citato Triumviro Marrocu in divisa ufficiale da Ranger Aeroportuale.
    Piuttosto gradevole il primo impatto, un’ambientazione che fa risaltare insoliti accessori d’arredamento come una curiosa fontana realizzata con bottiglie di vino vuote e relativi tappi di sughero, oltre alla calorosa accoglienza della della signora Monica, ma ancora meglio la conferma nella qualità del cibo e nella ricercatezza di accostamenti di sapori particolari.
    Tre burricchi più che meritati, e buone premesse per arrivare al top del servizio.
    E’ mio dovere riportare il tentativo del sempre bizzarro Ing. Marrocu di allacciare discorso con un gruppetto di turiste francesi, mediante la mediazione del ragazzo venditore di rose, tentativo per il quale non mi sentirei di gridare al successo, tanto che il sempre stimato Ingegnere in questione ha richiesto ai commensali il rimborso per l’omaggio floreale su cui aveva investito.

  • Nicola Soranzo Dice:

    Caro Ing.,
    vorrei ricordarLe che Le avevo segnalato questo locale ormai più di un anno fa, e mi rispose sdegnato che già il nome non le ispirava alcuna fiducia…

    • Jesus Dice:

      faccio ammenda dottore caro, ma mal ricordo tale episodio. molto probabilmente in quell’occasione ha parlato con una delle mie tante personalita’ psicotiche.

  • Gianni Dice:

    Si mangia bene da Monie e Ahmed, condifido in pieno il vostro giudizio. Due segnalazioni: la spettacolare fregola con le arselle e gli ottimi secondi nei quali, a mio parere, la cucina da il meglio. Per il resto ambiente informale e accogliente, Monica non fa mancare le sue attenzioni a nessuno dei suoi ospiti.
    Ciao

  • Paolo Dice:

    A seguito della lettura della vostra recensione, e fidando sempre nel consiglio del buon Ettore, ho provato anch’io…e sono rimasto deluso. Probabilmente è la maledetta legge del sabato sera, ma più di una cosa non andava: qualche antipasto un po’ troppo grondante olio e soprattutto la rigida proibizione di prendere più di due tipi di primo in quattro.
    L’arsella dello spaghetto era insapore, mentre ho apprezzato i tagliolini ai ricci. I dolcetti senza infamia e senza lode a parer mio.
    Niente da dire invece sull’abbondanza (anche noi niente secondo) e su alcuni antipasti come le, da voi citate, seppiette.
    Un’altro particolare: il servizio, non effettuato dalla proprietaria, era un po’ improvvisato.

  • Burz Dice:

    Ehilà!
    Missione compiuta, ottimo ristorante, cibo squisito, Monica è simpaticissima e stragentile, ottimi vini.
    Kermis (mi pare si scriva così) perfetto per il pesce a parer mio, non stucchevole come funtana liras e vermentini così dolci.
    Nessun tipo di trattamento diverso dai “clienti normali”, testavamo infatti l’acquisto del buono tramite let’s bonus (simile a groupon).
    Applausi a scena aperta per la cernia al sugo e per la pasta ricci+cozze+arselle.
    Che aggiungere?
    Andateci!
    :D

  • Monica Dice:

    ci ho mangiato ieri ….tutto com dite voi…perfetto sempilce abbondante….bravi Monica e Hammed

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