Sa Turra bioinformatics
A grande richiesta (più che altro dopo gravi intimidazioni e pressioni politiche) mi appresto a documentare la cena istituzionale che il vostro amato Jesus ha presenziato, in quel di Cagliari, Venerdì 28. Ristorante “Sa Turra” e gruppo insolito per questo blog. Occasione: commiato e ringraziamento dei colleghi del MigGroup nei confronti di due gentili ospiti. Trattasi dello scienziato (termine questa volta per niente impressivista) elvetico Amos, già fondatore del celeberrimo database Swiss-Prot, e della biologa francese Lydie, entrambi del Swiss Institute of Bioinformatics. Scienziati!
Difettando, per ovvi motivi di interoperabilità professionale, il raschione Ettore, assente ingiustificato dell’evento è stato il burriccu Pg. Ragione? L’irrazionale rifiuto ad accettare la sua naturale condizione di burriccu (translate with: “donkey”) e un frettoloso quanto tardivo approccio all’esame del corso CCNA CISCO, per evitare possibili ed umilianti scornate pubbliche. Ci riserviamo, a tal proposito, il profondo ragionamento: si può vivere nell’eterno terrore di dimostrarsi agli altri quello che si è… burricchi?
Nulla di più lontano dalla filosofia di vita del vostro spavaldo Jesus che, conscio dei propri mezzi e orgoglioso della propria burriccaggine (translate with: the art of being donkey) affrontava la cena senza risparmiarsi, noncurante dell’incombente cruciale evento.
I fatti, come sempre, gli daranno ragione.
Per ragioni di opportunità interpersonali eviterò di citarvi pedissequamente i commensali presenti all’evento, anche perché la probabile indicizzazione di google risulterebbe in contrasto con i rispettivi, rigorosi e integerrimi profili professionali.
Disaminiamo quindi, brevemente, quello che è stato il contesto alimentare della serata. L’ambientazione del locale era piuttosto spoglia, essenziale, ma devo dire caratteristica e rassicurante con la sua cucina “a vista” e il monolitico gestore/cameriere, premuroso e gentile. La limitatezza del personale dà un sapore familiare al ristorante, ma d’altro canto comporta un’inevitabile inerzia delle comande, in presenza di un numero cospicuo di avventori attivi.
La qualità del cibo, nonostante il sottofondo low cost, è risultata pienamente soddisfacente, con picchi di raffinata abilità culinaria, articolatasi in antipasti quali: una burrida dal gusto dosatamente delicato e deliziose cozze impanate dal sapore corposo e invitante. Il resto delle pietanze di inizio pasto – tutte a base di pesce, come potete evincere dalla documentazione visiva – sono da considerarsi nella media; non possiamo però trattenerci dal sottolineare il sapore accattivante delle cozze, che sembravano solo parzialmente cotte ma, proprio per questo, deliziavano il palato con un caratteristico retrogusto di mare. Anche gli ospiti, credo, abbiano apprezzato.
Il “primo” piatto ordinato da Jesus, spaghetti alla bottarga abbondantemente conditi, é stata occasione di sbeffeggio nei confronti di Pg, per mezzo di un messaggio multimediale che contrapponeva, in maniera spietatamente allusiva, la piacevole esperienza che si sarebbe di lì a poco consumata, con la condizione di estrema sofferenza del discente burriccu. A questo punto, breve minuto di raccoglimento dei commensali in un gesto di fraterna solidarietà: cazzi suoi!
Altro motivo di riflessione, l’intolleranza alimentare della dottoressa Brunetti, che con tutta probabilità gli antichi spartani avrebbero risolto attraverso un risoluto gesto compassionevole, e che ha comportato, per l’inferma alimentare, la quasi totale astensione dalle prelibatezze in tavola: meeeskina!
Non abbiamo purtroppo riferimenti visivi del primo piatto richiesto da Pat e Amos: “pennette all’arrabbiata”, che mi dicono essere state particolarmente gustose. A tal proposito, siamo ancora in attesa della documentazione fotografica promessa dal famoso bioscienziato, che tra l’altro sfoggiava una diabolica t-shirt, recante un messaggio raffinatamente criptico per il suo lavoro: “life is simple“. Impagabile!
Life was not simple, invece, per la stanchissima ospite Lydie, che stoicamente riusciva ad aggrapparsi ad uno stato di semi-coscienza, dopo una giornata di massacranti impegni, trovando finanche le forze necessarie per apprezzare il suo appariscente piatto di “spaghetti alle vongole”.
Dopo una cospicua attesa sono arrivati i secondi. In realtà, non avendo tutti i commensali le abitudini e performances digestive di Jesus, la maggior parte ha scelto di passare direttamente al dolce. Solo il Dottor Pireddu, stimato giudice unico della passata scommessa (X-Mas Donkey Challenge, ndr.), ha scelto un via di alto profilo, concedendosi, oltre alla pasta, una “buona ma non ottima” spigola arrosto. Jesus e la Brunetti (che per i problemi di cui sopra non ha potuto fagocitare alcun primo) hanno ordinato una – devo sottolinearlo – deliziosa e voluminosa orata arrosto, “affogata” nel sale.
Prima di concludere questa disanima, abbiamo il dovere di dipingere in maniera adeguata il contesto di altissimo valore culturale nel quale, anche e soprattutto grazie ai nostri ospiti, la cena si é sviluppata e rendere omaggio all’intraprendenza linguistica del Dottor Pireddu e di Jesus medesimo che, incoraggiati da un’abbondante afflusso di vinelli d’annata e noncuranti delle invidiose manifestazioni di disappunto da parte di alcuni dei presenti, si lanciavano in articolati costrutti anglo-francofoni, conditi da innovativi ed apprezzabili neologismi.
Le sebadas, i caffè, e qualche amaro che adesso mi sfugge hanno concluso la cena.
Considerazioni finali sul ristorante “Sa turra”: buon rapporto qualità/prezzo (220/8).
Considerazione finale sugli assenti: burriccu!
VALUTAZIONE “Sa Turra”: Un Burriccu. | |||
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Ristorante Sa Turra |
Indirizzo: Corso V.Emanuele 136, Cagliari Telefono: 070663191 [mostra in google maps] |
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Sa Turra Bioinformatics – APPENDICE –
Aggiungo volentieri, come doverosa appendice, la foto delle penne all’arrabbiata che sono state il primo piatto di Amos e Pat nella serata di Venerdì scorso, al ristorante “Sa Turra”.
Questo completa la rendicondazione della ciccionata istituzionale.
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01 giu 2010 alle 22:18
Caro seu deu, sai bene che se avessi potuto non mi sarei sottratto ad una sazzata extra, peraltro a sbaffo; il mio altissimo senso del dovere però mi ha imposto questo enorme sacrificio, che ha prodotto come tu ben sai i suoi risultati … aggiungo che il giorno dopo ho avuto modo di rifarmi, come avrai modo di illustrare nel prossimo articolo
01 giu 2010 alle 22:50
Nella vita ciascuno ha la sua scala di volori. Nella mia le sazzate vengono prima che cisco.
30 apr 2012 alle 12:53
Sa turra è stata la nostra trattoria “settimanale” per molto tempo: ogni mercoledì (salvo rare eccezioni). Uno dei miei primi era proprio penne all’arrabbiata :). Era quasi diventata una tradizione. I nostri piatti erano cozze fritte, bocconi, gli spaghetti alle arselle (e bottarga) comprate al mercato di S. Benedetto dal Cozzaro Nero (esiste davvero), le pennette di cui sopra, la cotoletta alla milanese, la spigola alla greca… Tipica era diventata anche la frase finale quando ci presentavano il conto: “gli amari sono offerti”