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Ristorante L’Angolo di Pinna – Cagliari

 Scritto da Ettore il 2 marzo 2013 alle 01:49 1 commento | Commenta

Pinna - Interno

Pinna – Interno

 

La sfida delle insidie del gran diluvio, antipasto di una ormai prossima e annunciata apocalisse, come il riscatto di un pugile costretto all’angolo che si ribella all’incedere dei colpi dell’avversario e costruisce la propria vittoria, allo stesso modo la compagnia dell’asinello, nonostante le nefaste profezie della cuccurra col cappellino (si pigausu una passad’è acqua!), non rinuncia a riunirsi per celebrare la liturgia settimanale dedicata ai piaceri della tavola. Luogo di culto prescelto per la settimana l’Angolo di Pinna, nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele, che ci piace pensare come la giusta dicotomia tra il tributo ad un grande campione del ring e il podio per colui che si rivelerà un gran campione in cucina. Aprofitterà il menestrello in pectore della serata degli effetti del sovra dosaggio di un ottimo Ron Zacapa, per estorcere qualche sorso ad una fonte dell’ispirazione che, nonostante le recenti piogge, non sembra più così generosa.
 

Pinna - Petto d'oca

Pinna – Petto d’oca

 

Sono le 20:40 di venerdi 1 marzo quando gli elementi più attivi della compagnia, dopo aver trovato un impossibile accomodamento per la fedele utilitaria scelta come vettore per la serata, convergono verso il punto d’incontro per formare un Triumvirato inedito, vista l’assenza non completamente giustificata del terzo ipotricotico burriccu titolare, comunicata in modo confuso on the way, completato da un graditissimo ospite che, per comodità di cronaca e per una rinnovata attenzione per la privacy altrui, chiameremo M., senza dare altre indicazioni, nè sui titoli, nè sul sesso. Espletati i formalismi di saluto imposti dall’etica, la ciccionata può cominciare.
 

Pinna - Antipasti

Pinna – Antipasti

 

Di recente apertura, l’ambientazione è ancora molto sobria ma gradevole, nella quale abbiamo avuto difficoltà a trovare una impronta di stile ben marcata. L’ingresso è dominato da una vetrina con l’esposizione della pasta fresca della casa, che si rivelerà uno dei punti di forza della cucina e che trova alloggio dietro un bancone bar che precede un piccolo corridoio nel quale trovano alloggio diversi tavoli, che conduce alla sala principale, di forma quadrata, capace di ospitare 20-25 coperti. Le pareti sono decorate con innesti di pietre a vista e diverse mensole in legno scuro, materiale che ritroviamo nelle travi a vista e nel rivestimento del soffitto. La sala principale, sfrutta, durante il giorno, la luce di due finestre che danno su un cortile interno, protette da eleganti tende in organza chiara. In fondo alla sala un pratico disimpegno nasconde l’ingresso ai servizi e alle cucine, locali evidentemente poco capienti, vista la necessità di alloggiare i frigoriferi in sala. Adiacente alla superficie di separazione, una vecchia credenza che ospita tovagliame e posate riporta chi Vi scrive indietro nel tempo presso la casa dei nonni. I tavoli in legno massello scuro son composti da unità quadrate, rivestiti da tovaglie bianche, con sedie abbinate rivestite in paglia.
 

Pinna - Carciofi e bottarga

Pinna – Carciofi e bottarga

 

Il servizio, garantito da un giovane cameriere si rivelerà preciso e puntuale, agevolato in questo dall’esiguo numero di avventori in sala per la serata. Veniamo fatti accomodare in un ampio tavolo in legno da quattro coperti nella sala superiore, ben illuminata e ben climatizzata e ci viene offerto un ottimo aperitivo di benvenuto a base di bitter, vermentino, succo d’arancia e rum.
L’offerta della cucina spazia egualmente fra percorsi di terra e di mare, con un assortimento di piatti ragionevolmente limitato per ciascun tipo, ma assolutamente interessanti in termini di contenuti. La morbosa preferenza per i prodotti del mare orienta la comitiva nell’usuale degustazione a tema che inizia con tutte le possibili scelte di antipasti disponibili, con una piccola ma graditissima eccezione che andremo a descrivere. Meno ampia e accattivante l’offerta della cantina, in cui non spiccano etichette blasonate, ma tra le quali eleggiamo il sempre gradito Is Argiolas DOC 2011 come nettare che accompagnerà la serata.
 

Pinna - Fregola al profumo di mare

Fregola profumo di mare

Pinna - Ravioli nero di seppia salmone

Ravioli nero di seppia

 

Un breve momento di facile ironia reciproca fra il nostro ipertricotico burriccu e M. sullo stile da tenere a tavola precede l’arrivo dei piatti: si inizia con La Burrida, quella vera, abilmente preparata da colui che ne ha registrato il nome nel dizionario della lingua italiana; pur non essendo un amante del genere, la ritengo comunque esagerata per pienezza di gusto ed equilibrio dei sapori; seguiva poi un ottimo carpaccio di pesce spada affumicato su un letto di rucola e pomodorini, un meno gradito carpaccio di salmone su letto di iceberg con riduzione di aceto balsamico, poco indicato, soprattutto per i clienti locali che preferiscono prodotti nostrani, e un eccezionale carpaccio di petto d’oca su letto di valeriana, variante di terra, inserita su consiglio del personale, causa indisponibilità di polpo fresco.
 

Pinna - Spigola ai carciofi

Pinna – Spigola ai carciofi

 

La degustazione proseguiva con una ineccepibile zuppa piccante di cozze e arselle e una eccellente insalata di carciofi di stagione e bottarga a scaglie. Antipasti molto postitivi per la qualità degli ingredienti e preparazione d’alta scuola. L’ottimo impatto con la cucina alimenta l’attesa per i primi piatti, concordati direttamente con lo chef/titolare dopo una piacevole conversazione. Con tempistiche perfette, approdano alla nostra tavola due piatti di fregola artigianale della casa al profumo di mare con cozze, arselle, seppiette, gamberi, assolutamente eccellente, una vera e propria poesia di sapore, e un piatto di indescrivibili ravioli della casa al nero di seppia con ripieno di ricotta e spinaci, serviti con crema di salmone e parmigiano, assolutamente particolari per un inusuale, quanto riuscitissimo, matrimonio fra sapori che fino ad allora poteva sembrare impensabile. Notevole soprattutto la qualità della pasta fresca della casa, realizzata con gli ingredienti e le tecniche di una volta e fiore all’occhiello, bene in vista, di un laboratorio di cucina capace di impressionare persino il fine palato degli esigenti somari.
 

Pinna - Crema all'arancia

Pinna – Crema all’arancia

 

L’ulteriore impennata della qualità dei piatti rompe qualsiasi indugio, legato agli eccessi della giornata per qualcuno, nel continuare lo straordinario valzer gastronomico intrapreso con un assaggio di secondo piatto. Nel frattempo un interessante dibattito sulle opportunità di esportare la cucina sarda oltre oceano fa scaldare gli animi e scomoda espressioni decisamente fuori contesto, ma l’arrivo di altre leccornie spegne subito ogni ostilità. Trattasi di un eccellente filetto di spigola con carciofi di stagione, semplicemente perfetto per sancire il termine del tributo animale per la serata, da applauso! Come impone il protocollo della ciccionata non si può abbandonare il tavolo senza aver assaggiato il dessert. Nonostante un’offerta piuttosto limitata di dolci della casa, sempre su consiglio dello chef, decidiamo di sperimentare una particolare crema all’arancia, servita come una normale crema catalana con caramello croccante: assolutamente fantastica, ottima revisione della celebre ricetta, felicemente privata di alcuni scomodi e, per alcuni, poco graditi gusti accessori. Per dovere di cronaca registriamo un piccolo difetto di fornitura della cantina del locale che ha privato il momento del giusto accompagnamento tramite passito, sbavatura ampiamente rimediata dalla proposta di amari con cui la cena si conclude: splendido rum Ron Zacapa 23, servito, su richiesta, in bicchieri riscaldati. Nella sua bizzarria Jesus decideva di rovinare il momento con quello che è stato probabilmente l’unico caffè preparato per la serata…
Costo della felice esperienza 46,67€ cad. burriccu, perfettamente in linea con la qualità dell’offerta e doverosamente rimpinguato da adeguata mancia ripartita uniformemente fra i commensali.
 

Pinna - Caffè e Ron Zacapa

Pinna – Caffè e Ron Zacapa 23YO

 

Nonostante la recente apertura, l’Angolo di Pinna è una piacevole realtà fra i diversi ristoranti della zona e, sebbene l’impegnativo accostamento geografico con importanti realtà già analizzate dal Donkey Challenge, può sicuramente accontentare diverse tipologie di clientela, da quella occasionale alla ricerca dei sapori tipici della cucina sarda, a quella abituale, esigente ed esperta, molto attenta a tutta la filiera della preparazione dei piatti che andrà ad assaporare. In questo senso spicca il laboratorio di pasta fresca della casa, che si può ammirare già dalla vestrina esterna, e che garantisce la base perfetta per ricette di sicuro successo, interpretate magistralmente dallo chef/titolare. Una ambientazione gradevole, possibilmente da personalizzare col tempo, ed un servizio efficiente e professionale, garantiscono piacevoli serate in buona compagnia. Le sbavature di lieve entità rilevate, imputabili probabilmente ad una condizione di regime non ancora raggiunta, che auspichiamo vengano corrette col tempo, non ci consentono tuttavia di formulare una valutazione che avrebbe del clamoroso, ma garantiscono sicuramente il terzo burriccu, con la doverosa aggiunta di una menzione speciale per la qualità della cucina: complimenti!
Colgo l’occasione per ringraziare il nostro gradito ospite M., che con la classe e la simpatia di sempre ha allietato e animato la serata, facendo passare in secondo piano l’assenza dell’Ing. Marrocu, che si è notata soprattutto al momento della ripartizione, stavolta perfettamente equa, degli oneri economici della serata: grazie :-)

 


VALUTAZIONE “L’Angolo di Pinna”: Tre Burricchi con menzione speciale.
Ristorante L’Angolo di Pinna Indirizzo: Corso V.Emanuele II 205, Cagliari
Telefono: 3473744869    [mostra in google maps]
 

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3.5 / 5 stars     

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Un commento su “Ristorante L’Angolo di Pinna – Cagliari”

  • Jesus Dice:

    Concordo e convergo sulla valutazione testè espressa con letteraria efficacia dal parte del Raschione, per sottolineare come la non scritta legge del lato Nord del Corso Vittorio, nuovamente si conferma e ci regala un nuovo gioiello culinario in quel di Cagliari, in buona compagnia con altri e più blasonati ristoranti che si possono incontrare lungo la Via.
    L’interno del locale è essenziale e rustico e, come auspicato dallo scrivano Burricu e dalle indicazioni dello stesso M. durante la cena, potrebbe ricevere qualche sorta di più accattivante personalizzazione, per rendersi maggiormente affascinante e appetibile.
    Assolutamente eccellente – a parte qualche piccola sbavatura, come il salmone affumicato – la cucina, che si è espressa nella genuina prorompenza dello chef, attraverso i piatti della tradizione nostrana. Ringraziamo il fato per averci concesso di assaggiare un eccezionale antipasto di carpaccio d’oca, tanto che ora quasi rimpiangiamo di esserci frettolosamente ed esclusivamente indirizzati verso la cucina di mare, ma penso che non mancherà occasione di sanare la nostra curiosità…
    Buonissimo anche il dolce, ma qui un piccolo richiamo lo potremmo fare per l’impiattamento piuttosto spartano, che non faceva onore alla qualità della pietanza; né possiamo fare a meno di giudicare negativamente l’assenza di qualsiasi sorta di “Passito” da accompagnare ai dessert, motivo per il quale, almeno per ora, il giudizio (pur positivissimo), deve fermarsi ai tre burricchi con menzione speciale.
    L’Angolo di Pinna è senza dubbio un ristorante di altissimo livello culinario. Chiunque ami la cucina sarda, di quell’amore passionale e perverso che ci porta ogni settimana a servirvi il nostro personalissimo menù digitale, non può dispensarsi dal visitarlo. Bravi!

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